la Libertà - anno VI - n. 5 - 4 febbraio 1932

ANNO VI- N°5 Un Numero : 0.50 Quando la democrazia è soffocata e l'opinione imba. vagliata, malgrado tutte le dichiarazioni pacificiste che po&&ono usere pubblicate, lo Stato è traacinato ad una po– litica guerriera. L'Italia fasc:uta vuole paa• sare la spugna mi debiti, ma non TÌnunzia a tenere una delle forze armate più im– portanti • quella delle cami– cie nere. DAVID DAVIES GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA VANDERVELOE J.BBO?U.llEKTI I un anno Sei m9'1 f'nncia. e Colonle ........ :o Jr. 10 !r. Miri Pae!I. ~fr. 20 Jr. PtlBBLICtT.A.' Pour ,ouie ta Pltbllctié, c'edtuser t. • La llepl"Me11llt1011 l'abUeltllre • 4, rue de Ja Mlehod.ltre • P.\IHS (!•}. 7élépboM: Ulu\·re 33-!il et 33-2!'. (LA LIBERTE - PARAIT LE JEUDI) PARIGI 4 FEBBRAIO 1932 DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE 103, Faubowg Saint-Dcois• PARIS (10'}. 1dcjono. 'Pro>cnce96.98 IL GIORNALE SI PUBBLICA IL GJOVEOJ Il GIEBELS INSEGNA ... guerra : le riparazi'Jni, i debiti tra alleati, il disarmo, la sicurezza - una sola virtù è s.alvatrice : la sin– cerità : la sincerità che è omoge- LO SCANDALOSO FALLIMENT'O DELLA BANCA DI MILANO neità.. La Francia deve aiutare la Il signor Geèbels, luogotenente di che tedesc~, egli ~i aUer~a, ·se il ~!~~f::i~i;~:St~de~~!-rf a ii~~= ~itler, è un uomo che chiama pane sc~·o connaz1i:male_ e un,." ltbefale ~- eia deve aiutare la dcmo~razia ita- 11pane e vino il vino. Ci piace. 0:>n .; una_log1ca._l'ion ce nellemp1- liana contro il fascismo italiano. lui le tenere effusioni di fratellan- r1~mo d1plof?a~1c? 1 .che crede,_ YOlt_a L'Inghliterra e l'America debbono :~~n~di~~:e:i1~~unol!!i!~n~~l!~ pe; .-olla, dilficolta ror dtf-f~(?lta, aiutare la Francia contro i suoi le delle ricordanze di una storia 1;101ÌÙ~:erdioss~ast1t.e;gi~~aec i:~~ ne_mil,i:- i1 ~asclsmo tedesco e il fa– fragica, ,-issula. in alleanza di so!- l'avversario. 0:in cio' scom • sc1smo J_tahano- che la ~e~ra~o d~ Come i milioni derisparmiatori furono ingoiati dagerarchi fascisti Le preci.se denunce contenute in un memoriale dei creditori. - !!_uelche costarono la "Libreria del Littorio" e la ., Libreria d'Italia". - Ministri ed alti Magi.strati tirati in ballo. - Augusto Turati ed Amicucci tra i foraggiati l d 1. 1 e d 1 • pagina presso, m nome della r1vmeita. d1 erenze e i sacrifici, vaporano, ampo e_le d1:moc~az1e ~ lo_apre guerra, in nome dell'irredent.ismo, svanisco.no come nuvolette al sole. ~J cava}lo d1Troia dei fascismi che sotto il segno deli'odio comune MILA.NO, febbraio Per il signor Ga!bels, uomo reali- ::1 u~lf1cano l?er abb~ttere le d!3IDO-contro le sue istituzioni Jiberc. E' m~Aa~~ ~~a~to d~~~?forln d1:if; ra e spresiudicato, cio' che \"aie è craz1e_. I d~ni eh~ ~1 offrono ~n o- l'alleanza d~i popoli liberi, decisi talllta Banca dl Milano, nel quale a solidarietà d_eUeiSlituzioni 'PO- maggio a -{u~s~lJill, qua nd ? e 0 P-: a difendere la loro liberlit che in- si denunciano le dirette, gravissime l!hche, 1a rehg10ne_ comune dello presso dalla cr1s1 sopfocalr!CE:,gli tendono come la loro migliore gua- responsabllltà. del governo e del par– Stato 1rnper1ale e ll.ranruco. fann? pen~a1·e 1 nell atto d1 1!3la- renLigia è la libertà. degli altri po- tito fascl.6ta. Questo memoriale - A~ un redattore ~el • Lavoro scarh, cJ:ie la _salvezza_che v1e~e poli, quella che bisogna meltere in firmato da e_un gruppo di creditori !asc1s!a ,, ha deti? 1~ una graye dal ~em1c~_gh deve: e::sere. rest!- azione. Ogni altra politica si ri- milanesi che hanno vistp, che non rnter\•Jsi_a: ~ o_g91 1 s't?. parlo con tutta ID ca::hgo e ronn!3. ~ara a Il- salve in un machiavellismo lnge- hanno dimenticato e che vogliono rinelll, che lo ricevette 60lennemen– te, ringraziandolo per quanto egli avrebbe fatto. n Manzoni s1 sapeva chi era e si conosceva da tutti il suo passato. Ma lo si giudicava uomo di valore per quello che si proponeva. I denari - era noto a tutti - gliell a– vrebbe dati la Banca di Milano. di uno speciale personale direttivo. 1929.Egli ha stabilito col Partito un Nel 1928 si fa l'inaugurazione soleo- prezzo molto basso; ma questa volta. ne di questi umci di vla Durlni, nel non ba tenuto conto della crisi ge– palazzo dove e la Banca. Il discorso nerale. Non si raggiunge che una d'inaugurazione deve essere fatto vendita di 180 mila. copie. n Man– da 8.E. Turati. Interviene tutta la zon! regala al Partito le 20 m.Jla co– Federazlone provinciale fascista, con pie di più.,e la Libreria d'Italia chiu- gif:1~a~k~t~!taJ~n~~~nuer!~: ~~n~ perdita anche questa opera- ~~ 1 !:e~ft: ~~:;,~:~ ;u;~~d;a~ ~oer~;:l; ,~~!~~:i;j~~~:r;e~-~;z: ~~~te:rn:~o 10 i~~~1:iude~~e~~ ~;i:a:~~=~-:re~~~~&!~; E il piano dl azione comincio' a svolgersl. re del re e con sostituti e procurato- La perdita è stata d1 circa mezzo rl generali; interviene U prefetto milione. La propaganda del Littorio con tutte le autorita cittadine. I n Pait-ito, invece, v1 ha potuto éon un ltbera(e. tedesco ». fascisfa !ollerare lo S~lo vicmo compromesso sce\TO di risllllali e risale la pnma responsabilità dello N'è meno vale, in cotesto pa- democratico e repubbhcano, ohe! di onore, che si scalda la vipera in sperpero scandaloso di cu1 essi sono lriotUsmo di nuovo conio, la ,·oce c_olsolo. suo funzi_oname~to, per. 1 seno e morirà. dei suoi mor~i. le vittime e sanno, a1tres1',che il de- Il Manzoni apri' a Milano la Fi- ~~~soin~1:;!~~e~!f ~~~~- fil1~~=f~;Fs!~~ft~~-ue mlllo- l~ale ~ ~ropctgand a_del Llttol!_0 ·?u~ Ha luogo un ricevimento costosissi: Alla fine del 1929la IJbrerla del di nri ~cor amo 1 ~~r~ 1 ~- mo. Tutti visitano, ammirano, s1 Littorio navJgava in cattive acque. im;i!ga~~~~ai~~acchinf d;:c~~ complimentano col Manzoni e con n Berluttl aveva litigato con 8.E,Tu– vere. Questo ufficio modello creo' la Banca di Milano. D nuovo ufflcio rati e eon l'on. Marlnelll Egli non uno schedario di più che 2 milioni svolge il suo lavoro con personale era plù ricevuto a palazro Littorio. del sangue: • l'toi non facciamo p_arag? 01 che :1:scil.a,ecci~_ lo spi- Quel goffo signor Gffibels, nella, funto e non compianto _ e nostro 9.uesli1Jne di nome, ben.si' di so- rito_d1 sovver.:-1onee dl ~Jvolta al sua incoscienza di barbaro i~liHLi- frateUo >era uno del_consiglieri,del stanza », .egli agginunse_: d/J\,e si ~;rt~ee~,tir~l~~:~e s!~c;:t:u!~~~ YO e primilivo,_ schi~tta im~agi~e ~~ni~e~e~:io~~r:a~ll~h'~d: :r:~~~~~ ~~n:~~~-on e una so- ze dem?Cr?tiche. Sterili son_ole al- :;~ti~~11acd~~i;~~~:: 1 ~e11! 1 l~~it ~i:g~~~~u~:;,e1i:i 0 v~ai~~~i di 1ndlriz21in Italia e all'e5Uro, di ~fog~ecur:t~~c~~d~l~oag~a ~:~~~~~~i~~ !a:~ ~~ \~ ;cr:a:~~~~-mandate a Roma lauti stipendL Cio' dura per tutto ll sua azienda. Per Gcebels fa • cù.::law.:a» è la le~nze: ib,ride,_ tra democrazie e fa- ta democratica. merita pure di es- 5arcasmo fustigatore e dimostra che, forma politica dello~ Stato. Egli scJsmi.' eri 1eux de dup es. ·sere ascoltato. Nella sua Jotervista per scoprire almeno qualch~ lembo Quanto costo' quell'impianto ? 1928 ed Il 1929, fino al l930 : e la Improvvisamente egli 01 Manzo- Stiamo alle sole pubblicazioni. Su- B:~a ~e~e d~acÌn~~~n~l~:n~r; ~~~~°:· e=~ : ~~lit~: f,~~br~eldfr~~ ~T:ftala~h 11~ 1 :b~~ men8ill - vi profonde in due anni rio e gli sl .dice che 11P.N.F. deve 1n~ precisa : " La via della struttura Kella lremendi:i.crisi che l'Euro- al" Lavoro faHisfa »ciba mostra- del drappo littorio- sotto cw si na- dello Staio aUa qµale è giunllJ. rr- pa trav er,-:::a - crisi di fi nanze, crisi to cio' che bolle nella sua pentola .. sconde tanta-verg~a, b~sogna~– lalia fa.$cista ed alla qual.e voglia- çi.i trattati~ cri.si del!~ pace. - nello A cui ~eU.a, farne ~uo pro, pren-- ::~erodlec~~er: 0 :ea~~; sa;~t;' ~ 0 1~ controllo, compiuta dal compianto piU di un milione di lire. tervenlre per salvare 11 e Mattino > Arnaldo Mussolini, dall'on. Marlnel- I milioni sono già. sette. di Napoli e la IJbreria del IJ.ttorio. -m.o giungere noi na~ioWJ.l-sociali- 1mmane r ntrico dei relltlt della dendo 11 pas5o energicamente. mancherà di provvedere. Finzi~ni e sii, d-ovrd in tempo maggiore <r mi- 1, . " " ''" , " '" , , , "' ·,;, ""; ·,, ••,, '" '" " ,; ipocr15iedel tempi di servitù. ! li e dal comm. Giampaoll, segretario Chi poteva ormai dubitare che la Si chiede al Manzo ni di· salvare in federale, - per incarico del Partito. Banca di Milano era la 'Banca del proprio uno del due ED.ti . n Manzoni Si leggano I gornall di allora e le Partito ? s1 spaventa e decli na l'in carlco per lodi rivolte ai Manzoni per quell'im- Alla fine del 1928, polchè questo 11 < Mattino ,. Occorrevano 20 mi– pianto medello e per il suo perfetto organizzazi.on_e perfetta, 11 Partito lioni di l,lre circa, cifra superiore al– funzionamento. le affida l'incarico di fare il Calen- le possibllltà sue, Il e Mattino >, pol 1 :j!!JFcfii3;:0H~~Jii:1 LaConcentrazione Antifascista aGinevra ";:~::::i/;~:i::.::, fo. &ostan:;a {ancora!) è una sola, -----+---- e A-Voi, Duce, che da tempo an- èl!,e abbia nome {asctsmo in Italia, date raccomandando la tutela del rn,i:;ion(llsocialismo da noi, 11azfo- La C ,/ • b l deU • armi to gruppo di rispar n.alismo altrove"· aperta!nof,';!~,!--!i?e~~?::::~r!~l ~i sptrito el ico.so e loro legiò- =torl ~h!e•~cclano di esser; :Xon sappiamo se scandalizzere- ca e Lorm_enWsa - _ment;e la guerra _ Poichè_ la pruden.le diplom<;,Zia ~rn~~J~~f:igi~~~ i~: Richiesti della spesa da alcuni I dario del Parttto per l'anno 1929. venne salvato dal Banco dl Napoli. clienti allarmati, i Manzoni assicu- Prima d'allora il Calendario aveva Si vuole da lui <Manzoni), allora, rarono che tutte le spese sarebbero avuto una diffusione misera : poco 11 salvataggio della Libreria del Lit– state rimborsate o compensate. Es- più.di 40 mila cople in tutta Italia, e torio e gl1 si chiedono, per questo, se ammontavano allora, con cento- non co stituiva un cespite nel bilan- quattro milioni di lire. Ne occorreva– cinquanta impiegati e direttoti e cio del P.N.F. no cir:ca due per dislnteressare Ber– con le spese postali, a circa 150-200 Il Manzoni accetta l'incarico, stl- lutti. che ll Partito più non· voleva! mila lire al mese, pari a circa due pendia. quaranta speciallsU, compie Ed altri due, per pagare 1 debiti e mllioni all'anno, e quindi - per i una organizzazione In grande stile e per un fondo cassa. mo molti leUori dicendo che noi ancora dwampa m Orienle e que- tnlcrnazwnale non sempre hene closamente ricorrono esponendo tat- Q.On~iamo lungi dal credere che sta -vecchia Europa è lacerala da co-nto dell-e. vere intenzioni oggres- tl noti a tutta Milano e del quali og- i 1sii:~.e°::C~,a:rb~:c~~~1l.:,' ~ divisioni pericolose e lravolla da sivc della diUafura mussoliniana, gl nessuno ha parlato, mentre la :po' gro~solanamenle contro una ~~s;:;~/t:t~:::i'~s~a 1!p;;:~: ~:p~~~;~r!t;;!~~/~t.,'f;'~heae~ ~:~P~~:r~fiiP~rtr~~edet1f:: tre anni circa di funzionameDto - fa un }.anelostraordinario senza ba- Il Manzoni cerco' d1 guadagnare a più che sei milioni d1 lire. dare a spese. Egli conta e dice che tempo. menzogna. convenzionale méJlto Assise inlernozWnaLe che d.eve c.er - prepara entro le chiuse fr,:,ntierc mente tolti alle casse della Banca di diffu$a percbè moJto comoda ai si- care le vie del!a _pac_e organiz_zala d?talia, la. Conce-ntrazione An!ifa- ~i~ 0 Jeq~~ ~tem:f:li~f~_cre- Questo denaro, speso dalla Banca se anche il primo anno sarà passi- La cifra lo spaventava. Ma già. U di Milano per la propaganda, non vo, l'organizzazione, negli anni sue- Partito aveva compilata la lista del fu più. reso. cessivl, darà il compenso di con- Consiglio,approvata da V.E.Il Man- gnori di'pfomalici : che gli aggnip- a.lJra.ver.,;o {a lm11lazto~ degli or- scufa ha provveduto a comp1larc In tutte le pubblicazioni avvenu- 9n~!:l!lin~~l~~!~~eJ~~ 1T!td!11:!~~~ mamentt. e (!-{Or stampare un documenl<! '!e- te su questo dissesto si e descritta la E' questo 11 primo fatto noto a guaglio. zon.fsi riservo' di rispondere e lascio' tutti a Milano. Cosi' gli riesce di vendere 270 mila Roma. Da Milano infwmo' mblto Mal.grado gli scetticismi ,;he 11/l,- ~tmafo G; m_ostr~r~ al mo~ ':~le~ Ba nc~ q uale inves~ -rice di c~pitall ~nvft~ ~~f:;;ff 3df ~~!~i~~ic~:!~ scono daUe difficoltd deUa storia In qu~st1. gtorm .d; grandf dec~tont In az.ie~ de immobiliari. Ma e noto Ci St t l d' contemporanea, da tutte le parti sul dr.sanno. cw cke e, ctp che fa 1·dtam utttm10MllcaapnltaeS!li,,edch, ••~.~it~~Je ~= ~SCUI\O a o_s .or llla COD?e vuo- del nu,ndo si spera. che al dt ~apra mwle e cfo' che fa Jl fas'}ismo nel le m casa sua • r10 non ha impor- d r t . _ l' r d U campo della preparazione alla moblllare della Banra data soltanto ~ ~p~Jla-~l~i~ ,.:: :iru~a 1 ",,::H!~iarl" 1 :e":a tS{lt: 01~(!~ flVI!"':~. . g~~ • mtin:rii?':'~a e~a !lhd~ i Lo sviluppo dl questa propaganda copie del Calendario. n Partito v1 -(:~ela Banca di Milano non poteva rese necessario l'impianto di UD Uf- guadagna quasi tre mlllon.i di lire disporre che di due milioni di lire. !telo centrale; ed allora,~ la Ban- mentre )a Banca di Milano resta e~ Essa aveva palazzi e 11 metteva a di– ca di Milano che dà l propri uffici sposta per un milione di maggior sposizione del partito per questo agli ammezzati di via Durini 1, ed costo della organizzazione : mWone scopo, ma. il denaro llqlUdo non su• un piccolo negozio per la Libreria che avrebbe dovuto rtprendere in perava 1 due mllfont. -PJJ:~ dota questo uUiclo centrale ~~~:~ Una eomminfO~ .r-allf. . . ili casa p~ e. ffflf dl'c?Uaboc::lon: c;,:;:,m~e chec una"' edi:ione ;;,,"'{Tanclse, UWJ. fn prem;ta dal Eatt1t .oites.so , o alm~n~ occb1ot1'1ft, Mus~t1nt per !tae• z., o' al ~ l' • manilà dtJU'a:. ;1J,9l1Jse e ttna in tedesco, verni la.r--- dai giro! oer,archi che ebb ero facile carlo dalla Germuua. b~; 0 v:;i u~a ~:-:oV: guerra. g~'!le~e ~ìstribuil~ ~ '!6ldfJ?lì vf- pi-es.a3ul Manzcinl. Santa ingenuità ! Gamels mette _. . . /tcial1. e at glornalistt r1u!1tti, a Gi: Quanti furono quei mllionl ? A no- le cose a posto. Hitler e M.ussùlini_ . La d~nnocro .. ta ,taltana, opera 1 nt..e nevra. Essa documen1a t discorn stra iiUdlz1o,piU d1 diciotto, e fu- con vario nom,e tendono a soggio- u_i l~l,a nel segreto delle cosp ra- provocaWrii di Jf1.u 8 olini, l'orga- rono dati dal 192'1 al 1931; e non fu- gar& l'Europa ~ll'ldea dello Stato zw_m e aU'e~tero ~el_l~ Elrett~:;ze e nizzaz~ne deZ?a: mili::;ia fa.$~isla, 1_13. ~~ngf~~{i';lc;,~Jii-u:S~:;~l~~~ Il finanziamenti> per la diffusione all'est~ro del...buonlibroitaliano imperiale e fasti~ta. "L'inquadra- net lorm~t delles1lto, sar~ pr~-: educazione mib/(lre deU(l gt.ot ;entu, a tutti. Si dice a Milano che i Man- btra mentale dei grandi problemi st:nte a Gin~vra. D~t,'U1'!-9Ue ~\J:°r i la propa9a nd a irredenti s la e impe- zoni non ne abbiano tatto cenno, Durante l'organizzazione finan- N.F., con messaggio del Segretario della vita europea sarà, in un pae- dt pau fra t popoli e _St ~enLt- t f_ar riofi~tn, del regime. terrorizzati come sono per l'arresto zlata dalla Banca di Milano, l'uffl- del Partito, a m.1n1strle governi per se come neWaUro, intonata ai me- nascere una nuova tlf._ta tnfeu:-a::;ir~- Avremo occosioM di ritornare di Giovanni Manzoni. che tutti a clo di Milano direttamente si assu- allacciare le intese per la diUuslone de$imi -principii di logica viven!e nale fo-ndala ~ l 1 bertil, lit.alta; ~on maggiore ampie~za su. que.sto_ Milano credevano - lui compreso - me l'edizione ed U lancio dei libri che del nostro libro all'estero. Organlz- e di .sen.sibilità » - profetizza m del popo~o ,ar~ ~ suo pOSlQ, d~ 1mpor«Inte documento. Per 0!J9l ci intang1blle appunto per questi fatti. p1ù.interessano i gerarchi del P.N.F. zazione politica, culturale e di par- perfetto stile alemanno, il ca.po 'na- ~u:;edilf' torrdi. ~appresentanlt limitiamo a .segnalare agli anfifa- ~~~~sf:'r!r~~~~~~ p°u1{!~:~~~~ ~~b~e~e~t~· ~1l~tisi>!;Jbr~u~~~dj :~~~: t~~=~~;.e ~:p~~ zional-.socialista; 11quale non p re- !n1a e ~u;:p:f~!~:, };ef:O~r:i scisti che la C?ndc~nGt~a:;tone e ._11_re 1 : te, puo' essere carità. di Patria, e Glampaoll &ul 1919, sono specialmen- di governo e d1 regime, e che e co- térmette di proporre fin d'ora la s r , • senJe oi lat:ort t m.evra, c,~ t nessuna eccezione farebbero i credi- te curati dalla filiale di.Milano del- stata clrca un mezzo milione di Ure padizione della preda con ,,asta 11!- 0 "~ la vera _voùmla di una na- segue col più vivo inlere.sse ~ la tori, se le spese di questo silenzio la Libreria del Littorio. Es..c:t sono tra gli impianti dl Milano e quelli dl lo.singa.per il socio... « Quando, co.- zione tmba~agliata ed oppressa. (eruidapa;,ssi'!"-e ,;he dimos_trerebbe_ non dovessero farle lorO. Ma non stampati a centinala çt _migliaia d! Roma, le pubbllcazloni, i viaggi, ecc. me è inevita:bile, anche altri Stah, Mentre .tt (!'f'Te la_Conferenza per 1l pop?lo ~l1~no se fosse hber? d.ei Puo' certo V.E., che vuole la tuliela copie ed 11 loro lancio editoriale ed 1 Denaro dato dalle casse della Banca per una via o per ]'altra, siano il disarmo, il fascismo _o.stenta la propr; _deshm e c_he essa sapra '0 - del risparmiatore, consentire che numerosi omaggi che si debboqo I di Milano. giunU a. quella reaJlà._sl~tale~na- .sua {OT=fl'_o_rmata~ ?1:Ua'!-':~apa7:ale_ nunctare, ~nc';e 1_n _questa occaSto- ~r~~~Yti<IJ1res~~l e:m~,:~a~: concedere e le centinaia di migliaia • La caduta'di Oiampaoli aveva la- zionale-.sociale, che v~n dite u_ f~- d,el/,a mili~, mob1l10, 1 ba_ttaglt,:,nt ~te, dat-'Ont1 ~l opinton~ del mondo, Dari appunto perchè il rapporto in- di lire pagate con'assegni della Ban- sciato l'antico segretario federale in sci.sfa " e noi « na.zional-,rnciah- d assoUIJ, t! t gerarch_t contJn.tiano_ 8: r~ voUo eqm'-'.OfO e pM"1coloso d.ell<t tlmo e noto tra la Banca del Man- ca di Milano agll autori gerarclil, condizionl economiche non liete. st& », ci si intenderà assai meglio galt1aniz,:are con disc01'.rt retortct ltranntde (o..8e1sfa. zon1 ect il Partito ed il Governo la- i=~ul~:.U,~~p~!~~aJf ~rnJ~. ~~~:~ ~•~~~ 1 1 ~~~\k,c~!n~~ r:i; che nou nella presente Babele del- , , , '"'" " '" " " """"'" """"" ""' " "" .sciavacredere che la Banca non sa- lslglonlloe d>I, llredelto. nallbceron.51naal , 1 aadl,anmlgleo,.n.-_lMilanchl., dloq. uNeso 11 1 nger• aco,cnhloscclahemhoanpna 0 rerlc-_ le lingue della politica. estera. Na- rebbe mai fallit~) ~biano a perde- i.. ltttalmente 1l pMse, che per primo • J I • re questi 18 milioni che sono nscltl la di copte, malgrado il lancio straor- 1 corso - con commendatirle fasciste ègi.untoamaturareinsèlanuova Ital1·a, Franciae ugos avta ~~:ec~1n~~~c~peg~o~a~ 1 ~t! dlnario è ancora ad.esso quasl to- -allaBancadlMllano.Slfacciapar- reaUd, come ump-re accade atrti d~ì'Partito e del Governo talmente lnvendut-o in magazrtno•. lare ti Ma.nz.oni. Nol parliamo di '<!fi. vantaggi. ~etlQ a_queUi _giu.~- -----+---- A Milano, per: tutti i cllentt e per Questa gestione editoriale &·crede- questo solo epl5odlo percbè abbiamo ti d<,po. Gro;1e al {a&Ct.Mno, l Itaba i Milanesi, la Banca di Milano era ;:i-ctt~JD:o~~e ~~1~:-è ~ I ~~~~°li~~~~~~~!: .si è as,icurala. que:rta priorilt.i ». sui ;apporti italo-francesi, il aen. quell'anacronismo europeo ch'era la. la t Banca. d.elPartito ~.che serviva 11solo e 1919> di Glampaoli fu 1.m- zia l'unico che porse aiuto fu u ~tura !mente Gcebels piglia subito Carlo Sforza ha pubblicato au < Le conserva.ztone dJ. un vecchio Stato al Partito, che non_dove-vamai fai- piantata nei locali della Esposizlone-1 Ma'nzon1col denari della Banca di 11 pQ!io che segue: « lo mi auguro Solr > dl Bruxelles un articolo, ch·è dinastico, la cui diviaa era l'odioso lire. Ci sfamo_sbagliati? Non lo ere- Fiera di Milano del 1928un apposito Milano e per Invito del P.N.F. Cosi', c'!-e·la _seconda~ orri.t"t1rvi i~ or.- nuova denuncia e condanna dei pe- < Divide et impera>; flnchè l'Italia : 0 a;a°JJ,~c~: ~:È~:~~::~\.~~= &tabllimento tipografico, 11 cUl ar- per molti mesi, fino a quando 11 Par– dine ~t tempo .sta la Gf'rf!W~ • rJcoli che la politica estera del fa- vorrà. che il sacrl!iclo di mezzo m.1- malmente domandiamo oggi in via ~!g~~~ =~n~F:~t;> e'%~; j ! 1 ~~~ ~~~ g~~~it 'r.JJ: g1~~ Quelli cbe verran dopo, piglleran- ~=~~th~:~ft~~~~~.i:l;:1~i ~U:en~~~i;1ta~ ~':n~~ 1e~~ bdaJ!:'à di rispettosa istanza, e domandere- ricordano che esso fu una delle at-, era 6tato per anni n padrone di Mi– no cio' che resta. generali dell'Europa. volere Ja vita indipendente e prospe- mo domani pubbllcam!!!nte 1n pro- trattlve di quell'anno e fu onorato lano ebbe varie m1gllala dl lire men- w~ 0 -~acio~ fou~•ici:~~r::~z~~~= un~az:;efa:~~~ :~te°~~!~ ~aj1 {b~~~v~ta;i ~~~:~ac~lM;;~ f:~e:a~ :X~~~ril v f:: !~o~ une,! ~;~:vis~::ni;, ~a~id~:!~~~1aX:: !i~~::/:u 8 ~:r:a~!~~ ~F~:~ ~ : . re~polit1k. L'a1fin_ità. ~elle tità di cultura tra Italia e Francia, il genio profetico fin dal 1850 come fi~f~C:!f pq::Ve::f ~~k,Jp~e~ 11: paoli a Milano rese 1nut1Uzzatatut- se. Anche di questi denari il Manzo- 15 tituziom e delle aspl.l'az:1onie, al conte Sforza continua: conseguenza dellà sua futura indi- giustizia Di questi < fatti > noi e- ta questa preparazione. Fasci, Enti, n.i, a chi sapeva, assicurava la Te- tempo nostro, l.'~nico to nd am~~to < Perauaso eome aono che non Bi :~:~i:i:· ~!.sc~~~rar:llf ~~ spontamO solamente quelli a nostra ~~~;!t.!r~ri 1 •~~o 1 ~~~~~ ~t~~~~ace:- ~t!~ ~l :h.r:.Fii fn'i~~~=io~at:s~~~ ge!1:u~:~: ~\,r:1::~e s: fT~r=e c~ri2! liberati nel 1918abbiano commew, ;~b~:i:· cYf:! :nf =~niiap!! Banca di Milano un altro milione Glampaou restasse quieto o non gi– tempo il motore. Na poleone, ai col060. Bastano le ragioni reaU d1 := 0 ~ .J:r~~: ~ 0 ~&~ 1 °~t,e ~ l'inchl.e.stache noi invochiamo farà dil1~on1 sono già arrivati a dieci. ~~t:~asse per l'Italia a batter mo- swoi tempi, prevede.va che _entro un'intesa intima. D1 tatti, nel campo la violenza genera la violenza. L'es- parlare U·Oiovannl Manzoni, si co- La caduta. di Giampaoll ed un pri- Ma quel denaro non fu più. re 30. un gecolo l'Etiropa. sa re'bb& stata politico - e malgrado le divergenze senz:ialeresta : e .se a Rapallo lo ot- no.,eeranno le responsa.blltà.e 1no- mo screzio tra il direttore della Li- Se aggiungiamo tutti 1regali fatti tuUa. C?sacc&_otuUa•••repubblica- = ~Ì~It;tu!i ;::i~:a~~es~~~ tenni dal Oovemo dl Belgrado 1lri- ~t~~c~ttlgei~~~ c~ed=o ~~~ ~~fa:;~ 0 ~~to:f;~a~e ~F:a~l ~<;1:~~a~c~~\3-1;:~i~:r~m~ na. No1 no 1n:,..diamoohe ~!- 1f,ie lu- non hanno niente che le separi ma, ~J=cll~ m~:W~n~oin~jfJ Banca di Milano; cloè denari nostri, che non vedeva piu sicuro ti modo di con l'episodio Glampaoll, con gU s\ro O qua Cue anno ~re e uro- nei punti d'importanza es3enz1ale, dovevano diventare ttallan.i ~ poi- la cui restituzione sa·rebbe un atto far rientrare alla Banca il suo esbor- e Amici del Llbro Italiano all'este• pa sia tutta. repubbhcan~ O brlta 1 loro interessi permanenti 6000 as- chè ai trovavano di qua dalle ~i . di vera tutela del risparmiatore. so, g1a coo:1' elevato. Ma il Manzoni ro > e con altre imprese minori, un jascis1a. . . . solutamente ldentlcl. Che cio' non fu perché agli uom.lni di stato Ju- Ed ecco i fatti, già grav1sshni e era sempre riceTUtoa palazzo Litto-1 altro millone di spesa. Le diplomazie sono m1op1e sono appaia evidente all'estero ed anche gosl&viche, rispondendo al mio in- .sutticenti, che noi possiamo dare per rio come un amiC? ed un benefatto- E siamo agli undici m.111oni dl lire. tutte irreti~ nel tradizionalismo in Itali&, è tutt'altro che strano in vtto, erano venuti in Italia per ri- certl : re, ed a palazzo Vuninale con grande delle loro Conv.nz:ioni, che soprav- un periodo in cui delle polemiche ar- •--lvere finalmente la questione delle, simpatia cosi' come a palazzo Chi- L • d" C I d tifi I 11h turb to l'atmo·•era ""' Nel 1927, me.otre era in corso una .,..;da tutte' le auton·'" fase••!<:. I a storia 1 un a en ar1·0 yivono a t.util i cataclismi. Dal i9i4 c a anno a .u • nostre frontiere, seppi tar compren- e.• - .., al {918, si uooisero dieci milioni ~~ n~:m~;:.:ll., 1t!, g~:n°: dere queato ~ ciellun~mune 1 pe~f ~~~ ~~~f~:S~~~~a :,~; F€li poteva dU-ficU.mente rottrarsl Alla fine del 1929l'on. Marinelll, d'uomini su tut-ti i !ronU d'Europa, za d1 vedute fra le due diplomazie è ~~d~~~ ElJi~a es:~:a 0a~or,a telegraficamente. Ando' a palazzo a.gli1nv1tf.sempre nuov1. segretario amministrativo del P.N. dicendo loro che morivano per}& stata sena, anche prima dell'arrivo e l'amicizia e la.benevoleMa d1una ~~ri:v:r ci:ie~itoco~:-t ~!'. Da una mangianza all'altra re, sc~al~d~~~ilils~oa=i.~~~~ hbert.à. del mo nd o cont.ro l'espan- del fascl5mo al potere: clto, a titolo grande potenza. come J'It&lia valeva Berlutti, Direttore della Libreria del Ed eeco sorgere la Libreria d'Ita- per il buon esito del calendario 1929, ::ionismo brutale dell'Impe ro. Ora, d1 esempio, la quest-lone del com- bene qualche sacrificio ...Nono6tante Littorio, ch'era allora l'Ente uffi.ci.ole lia. Possediamo il suo proclama di gli spiega come sia necessario che di fro.nte alla più violenta e ru:besta pensi coloniali a Cui l'Italia dichia- tutti .gli errori deTie grandi poten- librarlo del P.N.F. Di questo ente Voi, fondazione. Ha la firma di S.E. Tu- anche quello del 1930abbia eguale e5pansione dell'ide~ _di uno ~tato ra d1 aver dlrltto in esecuzione del ze, le nuove nazioni, che han prel!O Duce, eravate l'Alt.o Patrono_ s.E. rati ed ha l'Intestazione del P.N.F. buon esito pokhè ormai H Calenda– soggiogatore_ e sacrificatore d1 tut- suo trattato del 1915con la Fran- 11posto dell'Austria artificiale, sono Turati ti P'residente, l'on. Marinelli Dice : < La Libreria d'Italia che sor- rio deve costituire un cespite fisso ti gli .esseri umam, portato alla eia, l'Inghilterra e la Russia, e la delle realtà viventi: sono 11mate• n Vice-presidente e l'on. Achllle ge per dare vita ad un programma nel bilancio del P.N.F., e si affida a conqoista da una nece_ssità di ~ta, !fa~~~eégÙ~~~a~iuin ~t;ia~e~~ ~~~~oco~ac~~g!/~~~~n:~ Starace il consigliere. .._ Oli si chie- da me Ideato e tracciato, per la di!- lui ed alla direzione della Libreria 'determinata dalla_.sua 1!1compah~- tali questioni, per serie che siano, ta, cio' che non sarebbe mal stato ~/~a~~g~)s.:ifuppoPian~ 'iiaìf! 0 ~ f.:~~~' <;;!ri~~0 faiJ~~g{!_a~~os~~ fl' 1 t;~~~op~~l 1~:{::J~•ri~a d!lP~~i~ J.iJ.à, di vita. con gh Stati democra.h- non sono essenziali. Fra l'Inghilter- possibile cpn le vecchie monarchie. all'estero .alla propaganda fascista;. patia ài tutti gll rtallam >. Non e per il 1930. ci e. liberali; diplomatici e 1;1omini ra e la Francia se ne appianarono Gl'interessi permanenti dell'Ita- e gli tu chiesto che egli _ banchiere possibile un equivoco.Il rag. Manzo• Anche questa volta sugli uffici del– IT~:~~o 1::ed:j~~~ f~~u7:~~tf~t ~~ie<!1a P~r!f:i: qua nd0 si arrivo' ~llodf~~~c!~ctèll:i fr~,:_1~ - faCC3.Se l spese della propaganda nt Lorenzo, Presidente della Banca, la Banca di Milano viene apposta la 1a comunità. internazionale, al1a I/accusa che s! e riusciti a popo- l'avvenire e della pace d'Europa _ ~ga'teiier~~°f~~~~~~ m~ria a:iraeli~a p~:eì~de~~u~~~: ~ 1 W/f~ :r1:~~=~! ~~TI!~ pacifica convivenza, poichè _ i ra:p~ larizzare in Italia è che la Jugo 5 la- infinitamente più pesanti, nella bi- (buia leggere quello che ha scritto ecc. Sarà quindi la Banca di Milano voro incomincia. Il Manzoni vi si porti internazionali presc_mdono via è agli ordini della Francia e che, lancia, d.! ogni altra divergenza. Che del fascismo nella sua < Epopea di che farà ie spese di questa nuova or- accinge di buona lena e gli impiega– daHa forma istituzionale interna ~~lilaa pFrenancoc,_i 0•,•• osp,trltu!s 1~ta° 'i.lau.na te - cnee,tico. n'etogilnl.· e·mnoenno ~gliricoan 1 ,?_!enchdeenrse 0 n- Savoia ,) accetto' subito con entu- ganizzazione. Quanto è costata alla ti della Banca servono di volta in • ....._ J. - V'-"# siasmo. In pochi garni studio' il pia- Banca ? Lo vedremo in seguito. volta la Banca ed il Pa~tito, passan- degli Slah. • In verita. la prosperità e J 'indipen - 6embri. Le supreme esigenze del po- no di azione·e lo sottopose a Roma. Ed ecco Istitu~, pure su _procla• do da uno al!'alt~o ufficio. Ii signor GwheU:, ln ,·erita, ra- denza degli Stati successori dell'AU· poli fi.nlscon~ sempre per imporsi, S.E.Turati gli scrisse allora una let- ma e per desldeno del Partito. ap- ~e.ssu?a meraviglia. La Banca di giona meglio. Egli po~e !'alleanza stia la Jugoslavia 1n prima linea sopratutto set popoli non hanno ab- tera, di cui possediamo fotografia, poggiata alla Libreria d'Italia _e Milano e ancora e sempre. per tutti, :fascista. e nazional-soc1a1tst~ come sonÒ un interesse supremo cosi' pe'f dlcato al loro diritto di decisione nella quale lo ringraziava a nome del quindi finanziata dalla Banca di Mi- la Banc~ del P.N.F. Questa volta il un dato della conqui::la unuorma- l'Italia come per la Francia Fmche nelle mani di goveml personali o Partito e approvava il piano di a- Jano, l'Associazione degli Amici del Manzom .. spera. di ~aggiungere U trice dello Slalo imperiale ed asso- l'Italia terra al mantenimento de11a d!ttatorlalL E quando sembra che z!one Il Manzoni (possediamo la sua Libro Italiano all'estero che ha man- mezzo milione di copie e duplica la luti~la. al di ,sopra de!la i:;trssa_so- mvi!~,, 1 ia 10 ch..,e, 1 Àau,Po;ezzla o.1 1 ~ 1 1_~ 0 nnue ·dl1a I ntaolleat<:bdlrn'c 0 =. Tu. ont.l ,!ivtrve.e~gano, non so- relazione·>ebbe allora ringraziame:o.- dato in aeroplano, in ~arie capitali organizzazione dell'anno precedente, HtfaI'ietà. d~lla stiftJ)e. P1u fasmsta. - u; ~ iiu.l ~ " ti ecompllmentiperfino.dall'on.Ma• d 1 Europa 1 un rappresentante del P. 5Perando dJ rifarsi della perdita del Allora U partito mando' a Milano, con pieni poteri, una Commisa:lone composta dal defunto Console Se-– greti, avvocato del P.N.F.,dal comm, Pacca, peritocontablle, e dal comm. rag. Di Paola, fiduciario. La commissione .si convinse che la Banca non poteva disporre che di stabill, ed allora - avutl precisi or– dini da Roma - lo stesso Console Se– greti, nella sua qualità di legale del P.N.F., ando' alla Direzione Cen– trale di Milano della Banca Naziona◄ le di Credito e parlo' personalmen– te con· il direttore, comm. Solza, al quale chiese di anticipare alla Ban– ca di Milano, che li doveva mettere a disposizione del P.N.F., l quattro milioni, garantendosi sopra immo– bjll. Il comm. Solza non fu in grado di fare l'operazione de&idei-ata dal P, N.F. perchè erano quelli giornl pes.. simi anche per la sua banca. Allora, per consiglio dello stesso avvocato &~ti, ,U Manzoni sl rivolse a,ncbe al senatore Borletti, lÙ quale ll par– tito sl era. impegnato dl urbare un posto nef nuovo Cohsigllo della L1- b,reria se avesse egli ottenuto alla Banca dl Jdl,la.noli.contante richie• sto dal partito come neoes.sarlo peP roperaz10ne. , Ma anche U Borlettt d1chlaro' a Manzoni- la SU&impossib1lltà. D1 tutto quanto precede noi po6• s ecl1amodocumentazione. Allora.,nella 1mposstbWtà di a.e– r e i quattro mllloni, l'avvocato Se– g reti, presi ordini da Rmna.,concor– d o' col Manzon! che sarebbe entrato nella Libreria con ll Berlutti, con soli due mlllonl, stabUendo che - in qualsiasi momento -- qUBndoegli a– vesse avuto disponibW gli altri due mlllont,- 11 Berlutt1 avrebbe dovuto accettarll cedendo il ruo pacco azio– nario e lasciando la società. al Man– zon!, H quale l'avrebbe poi passata al partito, in ammin1straz1one e ge– stione. Questo accordo venne steso a Mi– lano, in carta bollata, nei locali del– la Banca d1 Milano, alla fine di– cembre 1929,e venne controfirmato da tutti i parteclpanU. Firmarono, per iL partito, il suo avvocato, con– sole Segreti, U comm. Pacca, il com.m. Di Paola; per ll gruppo della Banca di Milano 1due Manzoni (anche per la Libreria d'Italia); e per la Llbre– ria del Littorio Berlutt1, Orazi ed 11 loro avvocato, pure presente. Prima di scambiare le copie, l'av– vocato del partito venne accompa– gnato 1n una automobile della Ban– ca di Mll&noa Brescta, dove era $.E. Turati, che si mostro• molto contra– riato per la soluzione non Integrale, ma approvo' l'accordo. Allora la Banca di Milano non eb– be più..scampo e dovette sbo~are i due milioni: uno e mezzo per au– mentare il capitille del IJttorio e mezzomllione per tante obbllgaz1on1. Questi due m1llon1, dati in denaro dalla Banca, furono anch'e.ssl com– pletamente perduti, perchè la Banca dovette poi ricedere le azioni e le ob– bligazionl .Per duecentomila lire, cloè per una cifra inferiore agli interessl maturati, perdendo interamente il capitale da essa versato. A questo punto 1 mlllonl della Banca di b.ilano, per questa serie di ~;~r:Ofhul!~ci, e la eerie non è Il fango che oale Tralasciamo la bruttissima storia– del ~nfli_tto tra i vari gerarchi per la L1brena del Littorio, durante il quale da tutti e da tutte le parti al

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