la Libertà - anno V - n. 42 - 15 ottobre 1931

ANNO V - N° 42 Un Nw:nero : O.SO Hoover chiama Mussolini. Mussolini manda Grandi. Mussolini ha tanto da fare ! Lavai non ha niente da fare ? Lavai non ha gli obblighi di prudenza di Mussolini. la Libertà Non solo i cortigiani non co,titui,cono una aristocra• :ia, ma al contrario qaalcoad di me•chino e di volgare, unà vera plebaglia. ALEXIS SOUVOIUl','E GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA rr=========================== (LA LIBERTE- PARAIT LE JEUDI) ==========================~ ,...... c.... Ahri ,,.; Il Il D I R E z I o N È E A M M I N I s T R A z I o N E ABBONAMENTI ~ ~:~;:;:,i::::::::::::::: ~~ :~ ::: PARIGI 15 OTTOBRE 1931 103, FaubourgSaint.Dcnis. PARIS (IOe) • Telefono. 'Pro11ence96.98 Per he meai . . 5 fr. 10 le. IL GIORNALE SI PUBBLICA IL GIOVE.DI . IL VOLO .A.N'TIF.A.SCIST.A. su :H.01VI.A. ............................................................................................................... De Bosis, dopo l'impresa audace, è scomparso col suo "Pegaso ,,nell'azzurro Ti en «Spero chemolli allrimiseguiranno eriusciranno i fine ascuolere l'opinione pubblica~ - hascrillo l'eroe nelsuoleslamenlo p lilico EUFORIONE Onoriamo Lauro Dc Bosis, se i fati,contro ogni più funesta proba– bilità, vollero risparmiarlo; non 1,o onoreremo di piu se Egli suggello' con la morte la sua impresa. Quel disegno era già l'olocausto di una vita, di una vita giovane c dotata di tutte le ricchez::e deUo spirito. Che gli sia stata mantenuta, che gli sia stata rapita; la nobiUà del gesto rimane la stessa. Ma se i fa– ti vollero che egli sprofondasse col suo sogno, il poema è compiu– to, la sinfonia e terminala e l'ope– ra è perfetta in ttitti i suoi termi– ni . .. Il padre di lui, Adolfo De. Bosis, il più grande dei poeti ita– liani accanto e dopo Carducci, ri– conoscerebbe nel suo Lauro una strofe "insuperabile. Una -strofe degna della Afusa pa,– terna. Adolfo Dc Bosis non corse pe'r ( trivii a, chiedere la consacra-. .:;ione· della sua gloria. Credendo fargli onore, hanno voluto ricor– darlo accanto a D'Annumio, il grande ruffiano della fortuna, il mercenario della potenza e della ricche:;:;a, il versificatore esanime ~oi~;:~i:cia;~it: Cd~~f;fc~l~~ sali. Adolfo De Bosis 110n avrebbe ,mai potuto essere il padre del suo Lauro, se la sua arte, dove tutto e– ra misura e nol"ma, non fosse sta– ta soprattutto spontaneità e rwbil– tà, eserci~io superiore di una legge del proprio spirito. Egli non vide mai davanti alle sue pagine un pubblico destinato ad acclamarlo o a pagarlo. Jrwrnagino' e riprodus– se le libere fantasie del suo spirito in obbedienza-ad tmà legge morale di pçrfe::.ione, dalla quale unica– mente derivava l'imperativo dello 0s1.r,im,crsi. E fu poeta per sè e '[>C1' gl1i1'iuni.,, che egli-onoro' della sua atfttéli,l.d., perchè il poetare era per lui come un ùiso9no elementçirc della sua essenza superiore, e non un~allo - come pçr il socio che han no voluto attribuirgli - di commeréio e di guadagno. Rima– se percio' estraneo al gl'an p1.tb - ti~~;oilch~afa!z{ ~' i~n z~~ ~:, 1;~~~ drc di Lauro, fu accanto a Card·uc- ;~eetaddc°uf a:n~~~~~c ilgr~ 1 ;rz:fo~: (Il poeta dell'altuale generazione è l'accademico franco-egi=ano 1lfarinelli). Il caso di Bal'uch Spinoza, ag– giustatore di lenti d1iranle il r1ior– no per procurarsi un vane, filoso– fo ordine geometrico dw·ante la, notte, corrispondente di tulle; le maestà dello spirito del proprio tempo, arli9iano in una bigia bot– tega di Amsterdam tutta la sua vi– ta, e che, indifferente in vila al successo e alla riputa::.ione, atten– de l,a morte perchè si renda pub– blica l'Etica, cioè l'opera nelXa quale si esaurisce ogni filosofia possibile, e secondo la quale tulle le generazioni che vorranno filoso– f tt't'è, tutta.via saranno toslrellc a fifosofarc; questo caso è assai so– migliante a quello ·di Adolfo Dc ~d/86 ,~e-f!:~nJt tt~f ~i~ 1 lot~ ::~~l:::Z nimi consangui11ei, il quale, occu– pò.tosi tuffa la vita in una impre– sa industl'iale, non scrisse, ne poe– to' a fine di lucrare, 1tè 7,er acqui– star gra::ic grandi JJresso f cm.mi – ne arricchilcsi col comme,-ci o del – la loro carne, come il JY.4mum::.io, 1;~asoltanto JJc1·dat vita e forma e fissare in imma.gini concrete e con segni visibili le intente nm– siche . .. Chi non dil'cbbe che è fi– ulio suo questo Lauro, il quale me– dita la sua gesta solitm·iame11lc, non chiede aiuti di altl'i, ad essa acconciamentc si prepara, da solo la mena a lerm.ine, e con essa spa– risce,, sim-ilc a quell"Euforione. immaginalo dei Grelhe, noto dai fantastici amori di t:lena e cli Fausto, che, levatosi ai cieli per conoscere il Sole, si dissolve nel– l'etra, non lasciando dicll'o di sè che la !fra ed un peplo, abbasfan– ::;o, annota ad ogni modo Mefisto– fele, pcrchè altri vocli si disponga- 1w (ul imitarlo ? . .Il Soir d i B nw:cUcs, eh", ai ton– fi s11oimei ·i.li vei-so l'A 11tifc1scismo 1mililanle, ha vol11fo a.r,r;i11nr,crcan– che 1m'accurala e ,.;p,.f11ta an110- lo::.ionc di quc1>ta innn-sione oerea s11Roma, lHL riportala una lettera di Lauro. nella quale il giovane eroe parlaua clella sua JJtima av– vcnl111·0, terminata infauslamcnle su di wt spiaggia cùrsct. Law·o scriveua ad un amico: 11 preferi– rei mlle volle che t::lfa at·c.~sc noti– ::.icr della riuscila df'lla mio im.prc– sa. e che io mi son rollo il collo .'' an:;;ichè informarlo che il tcnfalt– ro era fallito. Ma lo lellua si con– cludet:ci olt1·esi' cun le 1>arolc: ({ amaramente, mli con ,·oddoppia– la fiducia ►1 con le qtt~li f'ffli _an– n 11n:;;ia1·n il suo propo:nto dt ritor– nare all'impl'esa r di mrnarla a termi11c, o di tcrmi11arc con essa la Sua vita. - Tuttavia ignoriamo. se l'ètra ha riassorbito in sè Ett– forione bal::.antc, ilare ed ironico per le inquietudini dei suoi, verso la luce. Ma l'(1 impresa >> è riusci– ta. L'intima~ione fu data. La paro– la che egli si proponeva di pro– nun::.iare (- importa veramente molto se non sia la <e nostra ))?-) quula parola fU, proclamata. Lau– ro ha vinto. A mc piacciono ·cotesti àoi 'del– l'A11lif ascismo, che non sgocciola– no sangue, ma che si dispongono ad immolare la 1>ropria vita per recare al popolo d'llalia un 11lcila– mento e una lcstimonian::ai a co– minciare da quel Jlfalteofli, dal sa– crificio del quale ha voluto il Lau– ro, con gentile e poetica memoria far datare l'ini::.io del nuovo mar– tirologio italiano. Nè De Rosa, nè Bassanesi, nè Michele Schirru, nè Lam·o De Bosis vollero uccidere. Una montagna di crimini si leva– va innanzi ad essi. Codesto pri– ·màto giammai nessuno oserà to– glierlo al fascismo. Buio, scuro, torvo ~ {elido, il fascismo è come l'antro dell'Orco. Non un alto di gentile;za, non una linea di ~o.e- ~~tt~e; ::17?~u~ :ro~·t/;atea ~~lt~i:~ me : Dumini. Il fascismo durerà, e sal'à Dumi11i (- il Balbo di don Minzoni è anch'esso Dnmìni -); morl'à, e sarà stato pu,mini; sarà ricordata, questa ruina senza no– me e_ sal'à Dumini. Sempre Du– mi;ti. Coma dall'uniformità di y,~::k~o l::::i si:l~~~~loo u~s~:z;;: ;i::~~ ;z;~~;te.l~i~~:. 0 !~~r~ 0 ~~ diverso ? Qual leggiadria in esso ? giusli::ia senza sapersi fare, qual- L'Antifascismo militante non che volta, giustiziere? - doman.– volle uccidere. Volle significa,•e :dava il poeta. Afa anche (J,Uando una duplice diffcrcn::,a. U fasci- l'Antifascismo sarà !Jiusli:;iel'e, es– smo 9iuns~ ai fastigi, accumu- so non dimentichcra la pietà e la landa vili crudeltà, sanguinose co- umanità, le due grandi sorelle del– dardie, feroci abbielte::.::.c, col fa- la Libel'là I.• •• vor della notte, del numero e del- lo ignol'O quale momento nella l'altmi, 71rocurata impoten::.a; e ri- storia di qu.esla ultima libera::,fone mase, dopo tutto, semp,·e JJUsilla- d'llalia- ra,pprcsenta il gesto (-for– nime. Nell'Antifascismo 1nilitan- se il sacrificio -) di Lauro De Bo– te - in queste~ primavera italica sis. Certo e mia cosa rneraviglio– dell'Anlifascismo d'a::ione - fu sa che esso vossa.raffigurare co- 11on iscorgi che il coraggio e la me la continua::ione dcUa poesia pietà: il corag9io di chi s'immola, 1:alerna, e stabilire un nesso fra la pietà per la stessa im-mcritavole la gran~e a~lc vcra1:1.cnle italia_na vittima. Dai cieli dominati per e l'Antifascismo n-ul,tanlc. Qut è mc::::o di miseri _apparecchi avreb- l'll!flfa, q_ui e ½1' fairia, qu~ è l_o be pol!llo scendere la mitragUa, Sp.tr!to della !\azione: nellAnl1- 9iusliziera_,, la, morie mel'ilata; e fascismo eh~ dura_ e S! p~epara a non è venuto se non un appello al- ,r.(ua~che !1_lortosocimento. Po~sano la fralcrnitit, e aWurnanilà, al 1·i- t g~ovant comprender~ fitchele sveglio dcli.a suprema dignitit, na- Sc~urru, _Q Lau~o De B~sts. illfL se ::,ionale, non concepibile fuori gli n~t avevamo bi~ogno. d un testim_o– ordini della libertà,. Quando l'A.n- n~o, .che affermasse c9~ solennità tifascismo ha pa,·lato, le sue paro- di gwramento la sant~ta dell<; no– le non hanno avuto lo stridore del-· stra Causa; la prova e falla. Tutte le convulse mascelle della morte. le esita::ioni (- non le nt1stre I -) Ha porlato l'ardire e ha parlato fa. d.ebbo?io cade;e. L'J~alia è.nell'An– bo11tà, cioè ha.,parlato la vera Ila- lif<;Lsp1~mo •.Fin.che tl.fasc~srno .d?– lia; e noi siamo grati - noi in cui mini l ltq..lt~, la pa_tna 1 .m esilio, l . giovine::,::,a è già volta al _tra,- le ~ue virtu •.sono 111. es!lto, le ~ue m.onlo - a questi 'giova.n~ delL'An- 1.mwhe glori,c ~~n p~tran?l-O· ~ive~ tifascismo, che sanno inlendere'a' ·r~ cl~e nellesilio: Depo~itari dei questo modo-la loro santa missio- -~umt della pa~rta, debito. ?1ostro ne. Cerlo 1 w 1 i, Sempre ~O'i·à.cbsi', e ·e CfSCl'llC dcum, - dcgmta ncl– polrà do,rsi. cfLe gli 11émini maturi l'a:;;ione. 'dcll'Anlifasc.ismo non potran110 ARTURO LABRIOLA. UN DOCUMENTO MAGNIFICO « Storia della mia morte» La Llbeclà co,i..scgMal lettori ~!o'J:;~ '.;n~Ìi ;/~~/t/~'u.::~t!'.1~~f~~ J La (< boule de neige » :~.a:::e:::~;:~ s;:;{~c}:/;;:;_- hannc· mai deportalo dé(Jli uomini hi.gùi{lno 1930 io còminciai a dif- \imo,tn cui Lauro De Bosls ha dct- ~~,~~;~ ~~:/fft~~ 0 ~/// l ~~u;i~b~t~::it ~~;;; ,~[~jf{tnali:':z ;~~!fer_/;tr~~~~t~~ tal.o tl suo testamentopolitico ln ha mai l'll{Jgilutlo "i scttcntila anni te coslitu::.ionalc, ,iel qualè 1nostra- 11no alla ragione cd o! fini della ini qnallro wmi. So1watt1àtp non han- vola necessità di 1tna intesa fra lllt– sua impresa argonautlca. 110mai arl'ltolalo 1iet loro e~crcilo di ti gli uomini d'or dine per definire DeU'tiutorenessunatracciapiù sicari gli stessi figli delle loro vit- l'atlc(Jgiamcnto da prenc.te :c il !Jio,:– plu. L'hi{lnlto Jia ri1n·cso,certo, time, come [<L il fa,s,ci,smoeh-estrap- no della caduta c iel fa.sci, smo. P()t- t'anlma sua dl poeta det verso e r,~/ {fbn//~l~i ca ~~~~·~t~~t~)m/irJ~~J.°r:u ;:,i:tt~~ !a;~_;;:,n~/~t:U~w1:e:, t,1::~~ :;~~e~~=· le Li~::. ~~:i::: r:~ • :iati-va era molto opportuna. U bol- dlVlvo, poetante con i-a=!one. • ~e:;~ 10q,f~%1~i,si:':::~~:} 0 epe~d}t~ st ~i Lauro De Bosls11.0n ci ha la~ 'l?ra 'adottato il sistema tiella 1< bou- sclalo qua.,l al.cuna. pena del le de neige u, le copie 'circolarono mart!rto a cui si t dato, come o.d a migliaia. Per cinque mesi potetti ~ma sposa ardentemente ·attesa. fare il lavoro da solo: ogni qitintf,i,- EgH nim. cl hl.i Utsclatoche 1111a e; tf.,~i;:~ 8 f~t,:1ues:~;,~nl~a~i~i1;~ ::; ;:a~a;:a;:re~i~t~• piena tt( {or- J)r~gando ogni destinatario di far- L'Ilatla c~ partorisce toU {I- ~iri~;~ e~I'i}/e~e~:t 1 ·°nt;:izrat:1~i:::: gli, saril ancora una terra di te in dicembre, d1tra11tcun mio brç.- LlberUt, V~ viaggio aU'estcro, la polizia ar– resto' i due amici che in mia assenza s'erano preso il conipito di imposta– ·rc quelle << lettere n. Furono tortu– rali e co11da1v1atia qilindici anni di prigione. Mario Vincigue,·ra, ci:itic_o d'arte e di lelteratllra, uno dei 1m– gliori scrittori d'Italia,, [it lasciato tutla una notte comfllcJamentc nu- <(Pegaso)> Domani, aJ.l.ctre, su un prato detla Costa A::.:nirra, ho coiiveg110con P~– qaso. ~~n:;~lRr~":/t:;::ib~-~ l~ 1!i;~} ~~r~; Lauro De Bosis (( Pegaso >1 - è it nome del mi o aerOJ)lcmo - ha la (Jroppa ros.sa e Li; ali bianr,hc; bcnchè sia f orte co – mç _ ot1a11ta çc,:1,1a.lli è svelto CO'fl!-e u– na· rondi.ne . S'incbl"ia di . bcn.::wa " si slancia 11ei cicli come tl suo fra.– tCllo aiiti,co, m·a se lo vuole, .sasci– volare la 11otlc 11ell'aria come 1//l fa11,ta~ma.!..,'ho trOVl!,lOnella foresta Ercinia e il suo pnmo padrone Jla otto anni per imporre loro l'unifor- ~f~,.J~~;t~;.;à~~~{l::~~a b~~ t: l~ lc 'cJ:~ ~ i~i~ b°:~1/!i ec(Jt~~rf;;g. ~nf!':;. ~~~l~a j:~[~;~e :t~s!~atlt~l::~ l~~/ni~ ·~e ,:tt~l,~éift1:;r;cifav:~~~;fgt'.,~t1~~ era malato. Dovo fn .si' se lvaggia– mente percosso che. è rima.st ~ sor~o 'di ,un orecchio. Infine f1t "C h.utSo in una ceUa di d1w metri per due dove non c'era ne,nmeno 1tna sedia per sedersi e dove ogni piatti,10 gli por– tavano via il letto. In seguito alle proteste di. U/1J govcrn~ str<1 ;11_ie_ro. e di eminenti pcrsqna{Jgt pol.it ~ct. 111-: glCsi ~ antcricam. le c o1ui1: :.t0nidt Villcig,ierra e ~e!: suo compa(f!'-0. Rendi f1irono migl~orate. MWSfOl11n gi1m_scsino ad offrir loro la ltbcl'I~ se avcssr,ro firmato ww. lcltçra dt fedeltà al regime : essi rifi1itaro110. aa:;c11.ton~n ha sv~{J': 1 .° 10 i S t tot so- co quel che Mllssolini Itri scritlo in spii~~~;:~~ ~~~:J~,,~ 1 .l/ 1;:~a~"gùccù.c1i un articolo per t'infan:ia. chimere, ma a variare un 1!1cssag(l1~ di libci·là ad ,m popolo sclu_cmoaf . 11~ La sua logica là del mm·e. L asciando le onmag11u che bisogna.va adopc1·arc per man_– te 11 crc .discrcta. me11,tc nel va.goJc 01·1- giui del ·mio aero1>ta110)andiamo a 'i~oma a spa1·gerc 11.cffaria q1tcfl'-'. fg~~k1:i~:a:!b~~'!1e cl~~t ~°ctft~~ /:.~tJ naturale che siano viet ale pcrch è sr. fossero pe;·m~sse _sc ,wtcreb.be ,-o la ti?'amiidc fascista m poche ore. . no 7 /~tJ;af1o"~!J::n/uff;~!a!~:~~;o ¼~ 1 1~= ro sudditi 1111 poco dt libertà. Solo i! fascismo. per di/e1uier?i i: costl'cl-_ lo atl aill1ie11tol'e il pensiero. Non (Jlt i ~,&'~~ll;//iJ:;~;:~al: f cff lt,:u~~~:cci~ stit11:;io11c 7;iìi scvc:ranwntc del_par– ricidio: solo co.~,• 1mo' s11ss1, 1 tc_rc. .Yo11 gli si tlcrc rimprovci·arc ~l'n.1'''.'' ~tp~~:;~:~intcn~a J~7"~~ss7i1fl!~\'gtw}~ qualfro m111i sclfcmRa anni. di pri– (Ji0111':com,• potrebbe domma1:c 1111 popolo libero se non lo tc1;r~r1::as-. se con {(I sua nera guai·mgtonc di q;wllroce11tomiln cnrnicie ,nere? Il fascismo non ha scelta Jl fctscismo 110n ha scclJa.. AJ>P"."'! si acccfla il Sllll 1)1lHlOdt v,sla Sl e costrf'/li n dichiarar,:_ coi~ il: .suo_a: ,,oslolo .lflissolini eh,. to. l,~ert<t •' ,m ca1lavcr1· pu/l•f'falfo. s,. St vuole che il fost'i:mio dul'i bisO(l,ia_a11pra.– rarc l"assassinio di .lfollcofl1, /,: r1- ~;!;~:~c~~? 1,~t/ ; 0 ;,5i~~~:~ 1 Ù 1~qlt~~~:,t,1·i;~ dc1111stu::.io11c d1•//a co.<;adi Cro,•1•, i miliardi spesi JJf'J' le, spie e !Jli agcn-_ li 1ll'(IVOCatqri, insf//1W1a {r,, spada dt Da,noclr rh,• 1>cmle sulla tcst(L di ogni rittmii110. So b'.!nf chi! !Jli au.striaci nel 1s::;o, l\'on si puo' al te/Il.po stesso 01nmi- ~~;f/\fsass:i~i':: 1~ ~s1:fclo;i~"~ngl1 .. ;f~ dei .suoi eccessi. I s1toi eccessi sonp la Sita lo(Jica. Per il fascismo la lo– gica della ma esiste11$(tè d'esaltare il sical'io cdi schi<1ffcggiorc Tosca– nini. Si dice che l'assassinio di Mat– t... olli sia stato 1111 Cl"l'O)'C.Dal J)llll– lo di -i;i.~tafasci.sta è stato 1ut tratto di .r,r.:nio.Si dice clic U fascismo ha torto di 1i,sarc la to,·tiu·a vcr slrop- 1>orc le co11fcssio11iai s11oi pi·igio– nir:ri; ma se vuol vivere non puo' fare altrimenti. Il dovere di un ,oldato At 11 ,ionicnto dell'arrcs~o dei miei amici, ero sul punto ti~ paSS(!.r In frontiera 7>cr ritornare 1.1! ltol1a. Il mio primo jmpulso [1t d~ 01ul.arc a dividere la loro sarte; mt rcst con– to pero' che il dovere del .sol,dato 110nè di co11scgn,orsia.l_11c1(1tco,ma di conlù11ta1·cI.a lollCL fino ut fo11do. F'1t a-llom che decisi di andare a Ro- ;';\~\/~~~ '}? ,«;;::~dcd;'lt'::,._j1{:a~;,~ e~~'.:: zionale (JCttando dal cielo qua//ro– Cf'itfnmila 1, lcf/crc ,,; e dopo cadere combattendo o rientrare a!J.a mia basf' per J)rf'pnrare altri colpi. Il ciclo di Roma no11 1 è mai staio viollllo da aeroplani anlifoscisli. Io snro· il primo, mi dicevo; occorrr. me/1,.rsi al /lworo J)Cr,. preparare la spcdi:iouc. I/impresa non e;a fa– cile, 1ic1·ehèpcl' fl J)octa che _1~ soiio C anche difficile guada{J11orst ,t pa- 11/'. E il poeta esiliaf? l~a prc~t~ fol– to a scc11de1·c gli ull,mt yrad1m del– la -i:ita di bohC:me. Occor,-c ('/ic· la stampa straniera intc11da q11c.<:/1i silua:iouc. Son si 1wo' desiderare che it foscismo di- 1.,·cn!J(L pacifico cct 1t1110110 scn::.adesi– derare Jlc1· questo faflo stesso la sua fine. IL fascismo lo ha compre– so e da sette <t1mi l'Jla/ia è nwta/a in 11/lagrande pri(Jionc, ne-Ileiqual.e s'insegna ai /anci1ttli ad (tdoi-m·c le loro catene e a commiscrnrc coloro che 110/l 1/~ pol"tano. f !JiOl'Olli di vr,11l'a1111i 1wn possono 1·iconf.orsi del prcccdcn/c regime. It nome cli .\fol– /rolli è J)cr /1,1·0 q,wsi sconosciuto. Dall'età tii trl'dici a1111i si è i11scgna- La vita di un poeta to loro elle gli 1tomi11i11011 Jwmw tli- rilli, ma soltanto , 111,.i l)rivilcgi che 11.l ])rinci})io trovoi un impiego co- lo stato riconosre loru a capriccio. mc J)Orlierf' dell'albergo Vi/Iorio E- Jfo 7JOIL si deuc CJ'C{lf'rcche f/lfl.- 1/lU)WC!c III a Po.ri(Ji. "/ niici amici lia vcccfli l'il1r1Qm11J. f,a pro,.a che rcpuùblicalli 1 ni dicevano che c1·0 ,·ssa è in (Jl'011dirsima 111agyioro11:;a fJ1tni/o /à. docc ovcvo peccala. In vc- :g;Jf i~:i(;;:~c 1 ;~~s.:~:ur:,;:~J~~ 1 ; 1 a;;;a r1g,:~ rilit non r,ro .Mlo pol"lierc, J1,a gercn- mostra, dalla fc!'OCia ~()Il la quolr te c /clrfo11ista insieme. (Ime 1)1""– r,uuiscc /a 111 inima 111on1/r.~t"::.io11,,.di pal'a~ionc del mio volo s1t nomo n1Jn libel'O J)f'IISif'rO. f rf'(ji111iChf' si Sf'/1- era bi·illcrnlc. Prtl i co11/idei Jor,uii Inno fnrti 1Mn hai/Ilo bisogno di ri- e fc 11,;1c llri clienti atcvo pall' it correre a q11•?sto. Lempo di P'"t'J'"rare le mie 1, lette- re " e éli stu"diarc la carta ael Mar Tirreno. Lo s_volgers.i'dei miei preparativi è la parte più interessante di questa storia, ma deve purtroppo_ restare segreta. In TM.{Jgiovoloi per la pri– ma volta solo su un apparecchio Farman presso .Versailles. Avendo saputo pero' che il mio segreto era stato scoperto <lai fasci-sti dovetti sparire e rif,Ufliarmi sotto altro no– me fa Inghilterra. Il tredici l1t(Jlio lasciai Camies sii 1m biplano fa– glcse portando con mc ottanta chili di manifesti. Avevo. 1m'espcrie11::.a di appew.1-dnque ore di volo e partii solo per non rischiare la vita di mi amico. Disgraziatamente un i71Ciden– tc impedi' la rcaliua:ionc del mio progetto. Dovetti atterrare fo Cor– sica e fu(Jgirc lasciando il mio appa– recchio ilt u·11i campo. In Italia non f-11, difficae rendersi conto ~ua· per– sonalità del misterioso aviatore. Le poli::.iq d'Inghilterra e·di Francia si misero alla mia ricerca con una pre– mura della quale sono veramente lusingato : si co11ite11dcvano perfino il mio ritratto. Non mi resta che chieder scusa del-le noie che ho loro causate. La mèta : Roma Non potevo più cmltare su,Uasor– presa Ch'era la mia arma ntigliol'c. Nonosta:,ite cio' Roma divenne per mc come il Capo Hom per l'Olandese volante : vivo o morto ho giurato di arrivarci. La mia morte benichèspia– cevole per me, che ho tante cose da condllrrc a tennine, non potrà che accrescere i~ su.cccssodel volo. Sic– !comc i pericoli son tutti net viaggio di 1:.itorrio, essa potrà raggiungermi soltanto dopo che avro' spedile le ritic (J"ltatroccn 1 t-omila lettere c/ie sa– ranno cosi' anche meglio « rMco– mandate " ! In fondo si tratta di da– ,.e >ttnpiccolQ esom;pio i:J.ispi11Uo ci-: vicb e éli aitfrQrc l'a't'tcn,;;io,nc <liii ,1nic:i _copd,1/,adimi.s,U~ r.caU& della loro sitJta;i<>rw. Pcrchè i' fQaci"smo cada stimo che una vc.nti11a 'di gio– vani Ocbba·nosaJ:ri/icarc la loro -vi– ta vcr 1·idcslarc lo spirito dcgl'ita– liani. Mentre all'epoca del Riso,-gi– mc11tosi. contavano a migliaia i gio– 'vani pronti al sacrificio, oggi ve n'è assai pochi. Perchè ? Non è che il col'ag gio. dei giovani sia inferiore al coraJ ]g.io dei loro padri, non è che ness uno p renda sul serio il fasci– smo, ma è che tutti con/ano s1t U11tll fifì.c assai wossima del fascismo e stimano ùtulilc offrire la vita pe_r o/frettare il termine di un 1·egime destinalo a crollare rapidami!n"fo. E' tw errore. Bùsogna morire. Spero che 11iolti altri mi scg1tira11.110 e riu– sciranno infine a scuote,-c l'opinio,id pubblica. Uno contro novecento Dopo aver volato a q11allrontila ntC'tl'i sulla Corsica e s1lll'isola di Montecristo arrivcro' su Roma ver– so le otto di sera. Sce,idcro' a u voi plané » 11eali ultimi venti chilome– h'i. BC11t:hèla mia esperienza non .sia che di sette ore e -me.::::.a di volo, se cado non sarà pc,- un errore di pi– lotaggfo. Il mio apparecchio non fa che centocinquanta chilometri l'ora, mentre quelli di Mussolini ne /011,110 ti-ecCnto.,.,.Ve ne sono novecento e tutti han riccv1ito l'ordine di abbat– tere ad og11icosto, a colpi di mitra– (Jliatrice, O(Jllii aeropla1io sospetto. Per. poco che i miei avvenari mi conoscano debbono sapere chq dopo il mio primo tentativo non avrei ab– bandonato l'impresa. Se Balbo ha fallo il SllOdot•crc essi sono là e mi aspcUallO. Tanto meglio . .Varro' più ntol'lo che _vivo. LAURO DE BOSIS Idue tedeschi e vendettero l'aeroplano interrogati d lla poiizia diMarsiglia I due tedeschi llans Bolrning e '.\lax Reiner, che consc,gnarono sa·ha– lo scorso l'aeroplano col quale il De Bosis ha lancialo manifestini anti– fascisti su Roma sono slnli inleno– gati dal Commissario di polizia Dhu– bl'Pt. che li avrvn convocati. Essi hanno rinnovalo In dichiarazione che già anvano fallo in precedenza, ci!Oèche a Yc,·an o venduto l'appnrec– chio a i\lon ;i.co e che non conosceva- Come fu organizzata ladimostrazione l"duc " Ci mandano da Roma : E' incrc_dibile l'impressione susci– ·tata dal volo ma(Jtiifico dell'aeropla- ~~Q :~a~fi :.o;/:·iP::::;i/at1:~~:: Je~~ la capitale, ora levandosi in atto cd ora abbassandosi a bassissima quo– ta, qttasi volesse ali.errare. !,,a, di– stribuzione dc.i ma111 ifestini è stata copiosissimo; una pto(lgia benefica che copri' tutti i quartieri. la popo– lazione era fesla11tC. I foglietti sono caduti su quasi tut– ti i rioni, ma speciolmente in Traste– vere. Alcuni sono caduti nel aiardino del podestà di Roma che se li è visti portare dal cameriere. All'H6tel Bri– stol è s!lccesso il finimondo perchè l'aqenlc di guardia credeva ché il (JCt– lo fosse stato faflto da,U'albcrgo. Mussolini, al momc11 1 lo del raid era ad una riunione fascista. Vide 1: ftl infuriatissimo. Il p,into più saliente. del volo è stato quando il velivolo a bassissi- 1/ùa di~~!;iri~~sfui:f fa;~~!lf~t~~r!~ millarono a giorno, per ricevere l'at– tcrroagio. Quantfo [Il visto il canipo tutto cosparso di manifestini, fu un fremito yencrale di .ammira:ione e di terrore. Un col,onnei/losalto' sovra un apparecchio, pér mettersi mlla traccia dell'Eroe. Ma il Volante era già sco,nparso 11eicieli. La mattina dopo, Roma era tutta palpitante. O.– g111uno interpellava tuUi gl.i altri: - Hai visto? Hai sap,tto·? E la gio– ia e la speranza brillavano s,i tutti i vol,i mc11trc sog(Jhig,ii di scherno erano diretti alle spalle dei fascisti e delle camicie 11erc. Fu solo verso meJ.:: anotte, q uando l'apparecchio si era da tam.po auo·n- tanato, che i Tasci.Jli tentarono µnit ripresa. Il segtctario D'Aroma man– do' a sver,liare e tirare (Jiù dal lett<> i fascisti, i sin4.acati, i pa;;ifici 1'.m– picgati dei mini-steri, che dormiva– no tra le braccia delle Loro consorti. E fu, una dimo.strazit:me - q1tcsta. veramente ridicola - di O,SSonnati, che recavano in c1t01·e l'ammirazio- 1le e lo sgomep~o; am.mira:;ion.ç p~r l'croism? d~l .uiovcme Dc Bosis, .,;qo– mento, wfmito sgomento perchè - questo éTa il pensiero di tutti - se Dc Bosis avesse recato bpmbe, a– vrebbe potuto fare della città tOL ntucchio di rovine. Nei circoli fascisti 'c.d aviatori'i i commenti contradd-itorii toccarono il parossispw. I più si scagliavmio co,~tro il ministro dell'aria, Italo BaJ,bo, dt:Hnandando che specie di " difesa aerea ". aveva saputo orga– nizza,-?· A.Uri, più calmi, difende– vano il Bal,bo, dicendo che una « di– f csa aerea >1 è, tccni.cniaente mi ve1·0as.s ,irdo. In caso,di guer~ non saron.no che colpi e rappresatlie ___, ossia sem pre attacchi e mai difese. Questi difcn.sO'Tioccasion ali di Balbo non si avvedevano eh.e diventava.no gli accusatori più svieta ti del falli– mento di tutta la politica del mi-ni– s_te,-odell'aria, e, sttgnatamente, dcl– l_a campagna di (( difesa aerea ))• mdetla dal Balbo come capitai.e i??~ segnamcnto delle recenti grandi ma– novre. Si puo' proprio dire ch e_ i mani/e . ... ~lini. Ù~IWCC?tti ~a11.nogià fldminp.to' il ministro deUaria. I ptu corrivi anmm.::.iano la sua disgrazia minì– slçriale, mettendola ù~ rapporto t1. lllllc le chiacchiere già correnti. di irimaneggiamento del .~fi11istero. Alfondo delmare Ilvalore morale d'un geslo RiprodJrnjamo dnll'«: Operaio. !la– liano » questi b.rat1i -di un articolo d~ Filippo Turati; « Ahimè! Ogni giorno. ogni ora che passa strappa un pelalo dal fio– ue, già cosi' tenue, della ,nostra spe– ranza. Lo si era detto probabilmen– te rifugiato in Corsica; poi~ smarri– lo e sprofo·ndato nella notle nera; ormai tutto fa. supporre ch'~gli è veramente perduL_o- per sempre - nel fondo del mare. Questo figlio di un poeta italiano e di una americana, fiiglia, a sua volta, di un poeta, di un puro idea– lista, che aveva tentato di fondare una setta religiosa; questo giovine, folle d'idealismo, i 1 1 quale, nel •fiore della giovinezza, soffriva delle gran– di -passioni congiurale della patria, della giustizia, della uman~là; que– sto viaggialore dell'aria, familiare alle tempeste del cielo, ai dialoghi degli asLrile dei pianeti; questo for– lllna~o, sfuggito per un capello,. non è che qualchri mese, al supplizio di un processo di guerra, che lo avreb– be sepolto in un bagno penale per diecine di armi; ebbene, qucslo biz– zarro. questo ragazr.o, umililalo, do– lorante delle umiliazioni e dello strazio del suo paese nativo, si of– fre, spontanea mente, allegramente, I utlo solo, allo sbar.ie -Hodella morte. L'esempio di Bassane si lo ammalo' della nobile i'nvidia dei grandi cuo– ri : contro la minaccia dei moschet– ti spianali, delle mitragliatrici ae– ree - pilotando un fragille .ipparcc– chio, proV'. 1 isto a n1ala.pena di quan– fa benzina poteva bastare, in assen– za d'ogni imprevisto, a coprire la dislanza che si era proposto di per– correre - \'UOle. cglil pure, sfidnn– do gli arligli della tirannide, calare un istante sopra la terra. adorala, gettan·i una manata di quelle paro– le che inebbriano e che riconforta– no. Dove tutli odiano e laccilono, egli spargerà parole di libertà e di fra– tellanza. Si', egli si offre alla morle ! Come Ame,ndola, i"lquale, tre volte colpilo, cerilo volte minaccialo, ritorna al– l'assalto; come Dc Rosa. che li 1 ra in aria perchè si creda che ha tirato sul complice di domani; come Pcr– lini, il quale, delusa la sua speran– za di poter parlare per T.S.~•. agli amici lontani!, lui, che si era snlva– to nell'esilio, ridiscende nl Paese, dove l'amore e ln spia lo conseg,ne– ranno al reclusorio e alla tisi. Come tanti altri c,5curi. Riproducia.me da f( La VQtiJntl ... , <lei6 ottobre, qu,esta nota di Dernard Lecache: ,~Un 3"-'J!atoreanonimo è nndato a gettare su Roma, devota a Mussoli– (li, dei manifestini anLifnscisti. Dopo avere compiuto l{l,sua missione egli è riparlito come era venuto, senza. che lo si sila.potuLo rnggì1.1niere.La. polizia, confessano i comupicali uf– ficiali, ha dovuto contentarsi di se-– questrare i manifestini dhe i Roma– ni! avevano dimenticato di c011se– gnare e delle misure severe sono state - dicono - prese per « fare fronte ad ogni e,•entunliUt "· E' come inseguire le nuvole. r fa– scisti farebbero meglio a ri-conoscere la loro impotenza. Se essi hanno conquistato, col pugnale alla mano, la terra italiana, almeno i'lcielo Ua– linno. non a-ppar~ienc ancora Joro~ Essi hanno asservito il suolo e ten_, gono soLto il loro tallone ~li uomini. che vi si trova,no. Ma l'ar10, il ci~lo restano liberi. Fino a nuovo ordinel BeniLo e i suoi squadristi non pos– sono far niente. 10 (~~fi'.1;,~p~/:!t!i!t dl1~f~t•~~1~=. lorc antifascista puo' infischiani di· lutti i u duci n della. ~erra : 1, Scii ~fà~ f i~~~ 1 fòian~[~~ C 1 i~? ~1/~~u1Sld~ più, è il coraggio del temerario che, 1•i~eh ia.ndo tuHo, cornpresn la vita, se ne va segretamente per tenlare un " raid " pericoloso, s1 espone al– l'accidente, alla cattura, alla morte, son·ola la città in potere dell'avver- d:fi 0 n 1 ;~ifeei{t St 1 pr~e~~~abid~~ee,W: le imboscate, si alza al citeloe, tran.., quillamente, si dirige alla sua ba<:c. •< Quando vi sono uomini di tali> lernpra, di tale ca!'aHerc, capnci di Lnllo sncrificarc per l'Pdeale e pe1·la. ~1~;~rcii~;~~a~!glàe1rtr~~!tr: 0 ;o~~tt •1è pensnre che essa sin. decomposta e marcia fino alla midollo delle os– sa ! Le pecore rass~note possono essere la mag.gioran:r.a, il pilccolo mani.J?Olodi audaci, d'indipendenli e di ribelli che sopra.vvivr, è sum– ciente n!la noslra redenzione e alla no~tra ri!abililazione. <( 'I'utlc le pompi) del trionfo, Luili i fnsti ,!ella g!orin, non sono più niente dopo_il colpo .d'ala ~·~n uom~ solo, e d1cc1 anni d1 dominio ~u·c11 un popolo ril.5chiano di t"sse1·edi– strulli da qua!c'llC ma,nifesLino ehe cade dal ciclo. {( Prometeo non è più inca– tenalo! " Ricchezza o ...fame? no il Do D osis c he sollo il nome di ••• <::omcun bolleU i~10 di vHlori:,. i fogli del regime annunzi~ino. sollo i! tHolo : u Fortissima diminuzione nella. importazione del grano!_» : sir William '.\1orris, e che ignorava- no assolutamente l'uso ch'egli vole– va farne, e hanno aggiunto che dei tes-limoni potrebbero a '.\1onacoeer– ti1ficare la veridici-là. delle loro af– fermazioni. Contro i due a, 1 i!alori tedeschi non è stato preso alcun provvedimento, savo uno. misura di espulsione per non aver essi Je carte di ,navigazione in regola. In qu;into alle ricerche per ri-lro– v;ire l'aviatore scomparso, queste rimangono srnzn ri~ul!ato. E puri roppo !"ipotesi della sua fine tragica di\·i1encogni giorno che pa55a uun dolorosa rcallil. Lauro Dc Bosis, fiçlio e ,nipole di due poeti, poe1a egli stesso ad ore perdute, ci invita, dal fondo del ma– re, alle opere grnndi. Non ha eglB serlHo un piccolo delizioso carme, intitolato ad Icaro? Una autobio– grafia anticipata?... • Ie.iro, che si S\'elle nudacemente al carcere del labilrinto di Crctn. Ica– m, che Ercole seppellisce pietosa– mente con le proprie ma,ni nella ter– ra sacra. dt"gli avi. Icaro, imagine eterna dell'uomo - dcll·uomo che sa e.ssere uomo - e che rinasce sempre in Prometeo. ,, •<- :-iel mese rii s::itileiilbrcHl30 rn-. ~~;1~trei 1 ~~f1;~~~e ari:~.1~ 1 bn\~~ 1 ?;3\ le importazioni di grano furono di quintali 1.'183.036. n Xci periodo dal 1• luglio al 30 sellembrc i930 le imporl?.zioni fii grnno furono di qui!n>tali li.15:?.~'iO; ~;:li~~~nsir~~4~~~grJ"1~~o1dfe ~~o~-: lnzicmi stc~s1?ammontarono it quin– lnli 1,062./i!H),con una diminuzione di otli~~;~. ~ ~ 8 1~:;~re\ capii·r. llOll l rno· c-heavNe una :.trelta al cuore. I dazio agi.3cccon t"fficacia spnv<?n– le,•olc e i poveri ìlnlinni rJiminui 1 sco– oo il consumo ... dr! g-1·ano ! E' ricchezza o è fom" ·~

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