la Libertà - anno V - n. 25 - 18 giugno 1931

13GIUGNO UDI -------=mmm•aiim1-m,m•lfftffln11ntnlJ111fff111UJffflfHtllffftnt1nnnnuttttn1lnnl!m~ Antifascisti italiani e francesi ARTURO LABRIOLA Impedito dì oommemorara M tteotti inaugurano a Nancy a Bru1all8$ il busto di Giacomo Matteotti . NIHI.C!j, 15 (liUff!lO - La. manife~t&– z,one d1 Nanov m onore di Giacomo .MatLeotUe la· inaugurazione dei bu- ·d~~~ne ìr:t~;:i~ràd!f 1 ~o~i 1f1rtl~; è stata una superba occasione per l ~~l~i ::l!lis 1 it!:t r~~~fi!f idi Nancy l)er a1'fermaro la loro !ede an– .tifa-soista. La celebraiion~ del martirio di Matteotti è cominciata sa1>ato sera con un pubbliço comizio che ha rac– co!~ nella sala del « Grand Carfé ,. ~ntmai'a di ascoltatori, oio' ohP.av– v!ene assai raramente in questa ca– pitale della Lorena, te.udo dei rea- d~on1g~·1i~, cok~r è ri!l~lJ:S~!TI~ Meu.rlhe-et-M.oselle. Pietro Nenni in un di'scorso in oui ha riobia:rnato le 1~:~J 1 ! M~ 1 3ir:ti:f :nrl~~~~ ~ gorose osserv@ion~ à btftom romptt& hanno fatlo il rcroCf!E'&o del fascismo: ~ s~S~~; 0 H1;;.i~~n~~1fa p~~I parUto radico-sooiallsla; HumbCTt J?,!:e dJ~~\~f~~!ti~f!ide1 1 ~~~ ha fatto la sintesi delle dolorose e– sperienze del proletariato internazio– nale. D p_ubbllco,ha vis'oroeamente ap– plaudito gli oratori! ed il comizio si è selolto al 'Canto detta. Jntemo.1ion.a– k e di BaWdiera Roa.ra. Lo scoprimento del busto alla C..a del Popolo Ma la certmonia iplt>.patetica do– veva essere quena dello sooprimento dei busto alla Gasa del Popolo. Fin dalle prime ore del mattino hanno comineiato ad affluire le delegazioni sooialiste ed antifasciste da tutto il dipartimento. Prestava se!'Vizio la U– nione Musioa1e Italiana di Clouange la ?iual-eè slata mollo ammirata ed !:t~~a.ilE~:1r~t~:~~rr~:r:~i: ~t varo Rossi tutte le sezioni SOCJaH– sLe ita:llane dena zona; Lorenzini ra-~resentava la sezione r~lloa- ;:,. ~~~f 0 J~eil~aJI <Jfa~~ng~. CJ~!~i e Guardinghi quella di 0Uange. Era– d~ilful:r.D~fl'resentnt~ varie rezlonl Il comitato Mattectti era natural- ~ ei~1!~ c~'ì~::ti~~~/1! 0 f~i~;~~ Cadario. Le folla ohe gremisce in ogni or,ii– ne di posti la sala' dove sorge il bu– sto di )tlaiteolti, a lato di quello di Jautès, è in massima parte formata di ita1iani e di lnvorntort. ini~f~ 0 11 8 sifrecid~adi~~of.~t~A ~~! del Comftato Mattf:olti, egli coasegna il busto alla Commlinlone Ammini– strativa della Caaa del Popolo; questa Casa è •la. donnta al sindacati da un oom.merdo ohe !p p~r fuJJghl-~ztni esili.Mo: m 1"S-vinera. n.Wlffe di!con;o del nostro amico è vivamente applaudito ed il velo che copre Il busto è levato .tra fa. commo– zione intensa del pubblico e mentre la Inter-nazionale risuona lenta !O– lennè. Poi un grido unanime eoheg– fJ!u~~ttf,n!~naia d~ peUi •• . Viva Ed ecco Humbert alla tribuna. E' per prendere in con~egna il busto ehe 1 lavoratoJ·I dl Nancy cu!todlranno con lo stesso affetto e onoreranno con la stessa fede votala a Jaurès. '.\Iodigliani profondamente com– mosso dice la emozione di tutti per que!ta cerimbnio. semplice ed austera in cui ei è doto ancora una volta di sentirci fratelli fra gente che b<\con noi comunanza di fede e di speranza. ~ 1 ~fr~ 0 ~~e~~t~:c11l 1 c!~~t~~ 0 ffnc~ dai primi t)assi. MaUeotlt do,•eva dare la piena mi– sura di sè ne'lla battaglia anti'!asci– ste.. E ,passano nelle parole P.cvocatri– ci di '.\lodig-lianigli anni della dm:is– sima battaglia, dalle elezioni del 1921 con la -prima aggressione di cui fu vittima, alla eletlone del 192,i. N!l fraUempo il soèialismo si era diviso u per non ritronrc la sua unità - dicè llodigliani - che nell'c!ilio ». '.\falleotti era allora diventalo il se– gretario del Pnrlllo {jnitario per– mèandolo del'la sua atti\•ilà dinfll'nica e dèl!a sua fede indomita cosi' da es– sete designato come li nernlcò più te– mibile del fascismo. Il periodo sfol– gòtànte che va dal Gongrè3*o della ;~~ro d0~a~r~·;:1\~r~o c~~:!"\~~ap:~~ razione di :.u;itteolii al martirio. Di lui 'fitta Ruffo ùvevà dello, vedendo– lo arrivare ad un con,..cgno d'llmore con quella che doveva essere tJoi la degna oornpnttna dèllà suo.Vitti : • :gé– c-6 11 tuo San Sebastiano >). E non sa– pèva - esclama llodigliani - di es– sere profeta ,,, Le elezl()hi dél t924. il dl!COt!Odi aceusa del faeciMUJalla Ceinera. t•i~- ~!:if/r~ d~"gul\.l~~t~s~i~~o dtu~ lràe il suo più :;randé onò.l'r>. E ~fodigliaui fi11iSceòhiedéndo non ::ipr,lausima un minulo di silenzio in onore di )Iatleotti. Matteotti e Jaurès bopo che il cll!àdiM If~rl&:-161'1 hA portalo raJesionc <lei radicò-sofiàli– :=t.l, prende la parola l'amiM fJt,.tru .Yc11ni. Per lui l'indissolubil~ solida– rietà dèJ papolo italiuuo cou quellò f1•111Jce:>~ è simbolitznlo. in que!! à Ca– sll del Popolo dai due busti di Jaures (> di 1Ialt-eotti. Si Jeride qualche Yol- 1a la parola. ma bi,-ogna pur ammN– terc che e::;;a .rbbi11unl\ tloli::nza r– norme..s.c alla origi11edel inartirio <li dtle delle !Jiù alt~ personificazioni drll'iMal~ umanò 11ot10 ,l_uf'di!COl'~l, per Jaurèe il Jlscorrio J1 BruMlles, suprèn)O appellò elio. tai,ione prima cM In è,1.lèrra Iravòlge~!é partiti _e nazitm1: .pér Malteolll il Msco~o <la– vanti alla G:1.ffi~1'1\ tascista per pl'o– r,Jamarc che la miuorti.117.3. èra J'èlet– la del popolo e del .!u!fra.gto el~lto- ;;~e ~~~eertci!~~c J:,~~~~~~a1~zàd~~: Yioleoza. Bratkè. ii qOhlè ChlU1Ji1 l"'~ll ~ranrll? autorii.à la :-criP. <l<?i discoi·.'11m~l•t" ~Pac):;~! 1 ~ J~:tr~;~U!eJ~u~è~ 1:~nut~}~ ;illa lc~lti dei /'Ocinll•ll rrnnc,.~I t 1 lfl,I ò pero nella Jo;•o te6-fa ,, yu~~to l.l ft~r~i~~rì;i~ 11 ~ ~:~rlii;i 0 ~hc àB~•~ 0 [~~ ,·hfo al conerefco Jl L1lle " ingt11UQ1 fin.e. volontario. la~cìand(l di sè iJl tutti coloro che Jo awicinarono la impressione di una forza. nuwa. al servi7;i.odena classe operaia 111. E Bl'acke fintsce dioendo ohe Mal– t.eotti ap-parliene a tuHa lil Inlerna– r.ionale, a lut.ta la cl.asse operaia, e t~aendo dalle giornate di gloriliea– z-1onedel suo martirio vissute insie– me ooi. proscritti JtaJiani a Nancy questo msegnamenlo, ohe nou si li- ~:t tt ch~prio:;~~~-~i;~o }~~~~; C<?nlrfbuisccper parte sua all'avve– nire del Socialismo in Italia prepa– rando la propria villoria. La cerimonia è finita. Il busto dì laatA:~~ :r~ii~e~a{fad!1ieol~r\efi3!:_ ~~i~~tr1:red~~1~e wl~~bbfl~oi~t prende a gran voce. Il banchetto L'ultima parte della manifestuio- ~:n~i r~t~ 0 cli'ila~:~:8.ret.~e~!U:n:~~: concessa. dalla munfoipaH4à radico– socialisla, si svolge in una aUll0&fera di eommor.ione e di fraternità. Il ban– cheLto di 95 coperti ò stato ben ser– v\to .ed.è va.lso.a st.ri_~rc ancora di p:ù I v1ncol~di am,cma tra f.raneesi e italiani. Alla fine de'! banchetto Doley ba rlngruiano i preeenti e .si è augu– rato che 1-a concordia antifascista t~ionfii iii ogni fa.ziosiL'à.Hanno a,- ~~t°Ffa°::e~/~flt)i~Ùt~~I;t~:. poi Modrgl.ianie Nenni. Fino a larda sera la musica e le delegazioni si' sono trattenute sonan– do e cantando gtl Jnnl della libertà italiana. • A Parigi Indetta dalla Concentrazione An– titasol~ta e 6otto la presidenza di Fi– lfppo Turati, ba avuto luogo, eabnto 13 giugno, la commemorazione di Giacomo Matteolil, dinan:d &d. un pubblico numeroto ed altent.o. Oratore, l'amico Giuseppe Sarag<it, che ha l)arlato in modo veramente degno, riscuotendo gli applausi u– nanimi de1l'udi.t.orio. Ditficile è riferire la oomtnemora– zlooe, libera da esaltaziònl retoriche e densa di contenuto politico. diver– sa quindi dalle s9lite commemora– zlom. L'oratore lracc.ia per sommi capi la biografia del Martire, ne descrive l'armblenfe- famig1iarc, :.ccenna ai suoi s;ludlprediletti di economia e di ~~~r~~~~e;i}a;cJi1tt~1~f~!~re1tjg~~ tlré del 11oc1alismo e della Jlberlà non è che lo sfegso 4bKodi serietà mora1e portato In tuUe lo sfere di una atti- :l~~: 1 t~fo::· ~: 1 tfei:JbiY~c~~! seria ola ridente e giovanile seì'enitO. masioherava una ooselenza che l!I temprava per un de~tino a cui solo gli elet.ti sono chlamatf. Dopo di avere accennato a11epri– me ,forme dell'attività socialista di Matteotti foratore lo accompagna nel suo lungo calvario dal Congre~o dei Comun!' socit11!Stldel 1916 a11a tra– gica seduta parlamentare del '24 in cui davvero riscuote l'animo del grandissimi difensori della libertà e rancia cor.tro il fascismo la più im– p'lacabile d_ellerequi3ltorie. Matteot– ti ha firmMo la propri& ,entenza di morte. o: E ora preparatemi l'orazione funebre », dice a chi lo avvicina, consoio del suo ,pro~slmo martirio. L'oratore dopo aver accennato al si.gnificalo morale e politico del sa– crificio di MaHeotU cerca di dedur– re dai suoi scritti e dalla sua opera i caratteri del suo pensiero po'lilico. Il liberl!mO làtì'an.slgeJ'rte. la conce– zione a.ntistatale del sociaHsmo con– cepil-0 come un prodotto autonomo dei lavoratori e non come una ema– nazione dél potere centrale sono in lui dominanti. Questa concezione econotnlca ~i lntegre in lui nella al– fermnilouc di una democrazia politi– ca intesa come il quaòro necessario ri:rAlod;~~~f~c!e~ s3~~~s~~-aTt':;}tt1 e J"oralore lumeggia il caraHere altl– vffltlcò della i,ua concezione democra– tica ohe riceve $Ublime sanzione dal– la fcxiecon la quale per essa si è sa-: crifica1o. Sarag"al trae Infine ie conclu.sioni politiche Mtla tragedia di oui :\lAt- ~~~~iafidll~~d::;l~°t;> 0 f~t~f~~~~ce~= litica dell'.\ventino f.oralore affer– ma chP.lo.soluzione doi problemi che il eacrifitlb di Mattéotli pone agli i– tallo.ui tro\'a la sua formula vera– meulJJ adeguala nello. Goncenlrar.ionc socialista e repubblicana per l'ab– battimento del fascismo e I°in~aura- 1.loné della Hepubblieà Democratica. t·oratore ha finito e dopo alcune osservazioni dì Filippo Turati che è é:o&tom:ialmcnted'accordo ma ehe ra guahme ri:servn suire~ame della for– muln ,po!it.ica aventiniana, la riunio– ne &i è"cioglie. Nel Belgio Giovedì' 1 J giueno Il noc.t,·o:unfro IJ(JoCoccia, per ini7.ialiva dellà loca- le sPzione Mclall.slil ~ ('11n l' o.dt?1: lo11a dr>IComital<J LtJètìlè 1Jl"'lla Conernli-a– ~ionc. ha éO:HhJPmornLo. con t:!lcvat'! ~~~]~f~li:!~1~ftlioP1 1 t 0 tu:1\t'~\~ì~llr~o i1 n~coltato con grande -u!l1?U1..lò1w. in- :\"r~llà .sala che porla il suo nome, t~nompendolf) ~pt!~to co:i un:.ulimi alla Ctl.5adel Popolo di JJriw:,.lfes. ;,. a11plausi c ~11lùtundolv1tlla fine con stalti d~gnament,:: cr,ul111emr1rato dal unu generale ora1.h)nr. Parli.!.o Upcr~io Be!g:c 0l'ator~ il J."oralore h:i. rl,.voctdu la vih d<>\ 1~::!~ifn3('r \~n~t::~1~Ò lh~·a:~;.:a~o ~~l= ~~at~ 0 r: ~e~ du(>I s~~~:1~~ 1 !a 1 d~,t~e~~= r'11eru5! ;-!i ltali/i!li ittlèn•c11uti. • r l • c·t ndo • r~l"'nt' I t Ad ,, • \"(} I Il èò pBA'n La?. t~~c 15 p~f l~14~,} du~ ro ·anin1 1 n1~ni ~ zA~i'.1.11, o;~g;etf!.:1~ f"rlc~11è- f~èe i-; che gli fetell) eroh:11.111<:nle ;irtronta– <"onmrèl'i:1otazi0l.'!~ !ml"lta daha. no~lt'!t r~ il martirio. Fece preseot11 !\ t ulf i setionc locai••. Il doverl' di contllllllt"rc nrlln. lòtla 0t::iMlO!a In. ffil:!Hift:!-.t.ation., di antifascista e soeiàlisln, d!l'fldando /,c,~il,,,. OY~ pa1fofon 1 .J li fOmpagno ti~l\e facili !llusioui sull'a11t1fa::~i::1110 Stf1cYenal11 o'!<l 11compagno 1.azzorP!- rl•Ji:preti, na!ur :i.11allea.li ,1111la tl\Ha– li. Xumt'1'0-5I ~ laYoratori il::i!i<miin- ttJ.t•a, i cui ;i!{uali Jbecn~I 1•0\rciime ton•,muti. non :--onoeh~ un',: ,r.ca! iouc per :\U- In Iuli.o il rr•lt> J,-.i B·•l)!irihanno n1f'nt.H·c 1°11pp1·c~.:;io11c df'l p0,polo i– a\ ulo Juup, di_•!li:! m,1nifota1.ioni in (;diano. Tc1·rnlno' 111f'll;ulifo !,!li lnt!'r– rumnwn1oi-::•t:l<•'11"' dd >Jal"lir<'. PPl' \Cl!Hti a colinu~re la lolla 1:ie1· la Ji– l"ocl'atlune b Fi>d11rhtioll"d~Jla (Ho- IJl!rt;\, aUon),) alb\ 1;vncc11trrt1,ionr:-, ~~:;~ t,~ 0 1~i:~l?~:;c~~:.;~~lò"i!f~1~"~~-~ r;~J: 1 ~~r ~ ~:t!! ~:t 1 ;1,~·:1 :~(T~1~Yi'1\i ~~l~~~! :;~.;~~:~,il~;(ls,~t-ib~:~Q fì! do- IJ~:1·t~t/~ 1 ~~~·1 .r~~,:1 1 r~!rJdt 1 s;inl~lJlU LA LlBE.RTA' Quel che costa l battaglia del grano PRAGA Glorie 1portive fasciate Ptag{l, giu(lno - li 3 c. 4 corrc.nle hanno avulo ìnlziu a Praga le gare di lato71\ tennis fra Cecos!O'\·tfochia ed ~::::C1 °:1~~~~~1~1°tl~~n~.~~s~~J1!e1~ taliana Morpurgo e Dc'i Bono. due noti f~elstl, di eul li primo residen– te A Praga ed il secondo venuto a:p.:po– si-tatncnte dall'Italia, cnl1·arnbi cam– pioni europei. Del Bono ha giuocato, J'!lsclstieamentc, cosi' nialè cbe Il ri– sulh\tO è :ililto una ycra at~(1.cle : 6 il 1. I giornali locali si compl:u!ciono di questa vittoria. e volemiu:ano con i rappresentanti italiani, i quali (]:'lu– no Ja colpa della inerituta i;cou.!llta ano... sch!nmau.o del pubblico l?d al contegno dell'orbilro, menlre questo ultimo ìi stato superiore ad oga)Icri– lica et.Iè notorio cbe iu tutte lo gatc ~f~i;g 1 la p~~ 1 ;l~lP!ti~~:zÌ~n~i~~ ~~$\~rirr:t':\~\f~l\:1?:l~rJC~i~:1l~ a~~ 1928. 1 rappre<:enlanti dell'Iialià fa– Sl}!sla h.i.uno dichiarato dl- ritirarsi dalle altre gare, che dovevano c!lnll– uuarc il g1oruo 5, percllò uno dc:! ~i~~mcc~i~:..?:n~~~.~ 81 ~i .d1?tì i j ! fJtl: l )re1.esto che Ila ~dllevai.o l'ilal'itit. P, o .-degno della stampa e del circoli. interessati che ne subiscono il danno pecuniario, nonchè commenti assal poco favorevoli, anzi molto s:alàci nél pulJblieo, Il quale ha l'Impressione precisa che si tràlLi ill\'e'ce di... vi– gliaccheria. A ipropo:-ilodegli ingiuslificatl ap– puaL1fat'\:!eti A1 (!Onl~no del pubbli– ci) e df'gli al'l.Jifriceco~lonce"hl ò M– nr, rh·o1·d:1rP; che nel 1928 a )filano gli Australiani \llchtor:1ròn11di non volen! mai più (f')rna,·e In lluti~,, pe1· Il tJUa\c propfJ.:;ito a\l'anuo aYulo le 101·0 !Juon~ ragioui. J:'arr>h"bero per– lanlo llene i ra~cisti, ;e g-uardas-,ero ili più ;ii loro o,:(t.:>i KHiichCiuvenlarr.i dupide ;JC~usccoutr,, gli nitri. i:o~i' a11<:hc ne1\'ajl"OU" .c:-porl i\·o in– ternaziouale, OH' uu lcmp<J~li l!a– \Hwi ·erano fra i primi, i! fasci~mo coglie allori ::u allori. • Nel primo anniversario EUGENIO CHIESA L'Accusatore ""Il Governo taee... Dunque ~ è complice! " B' con que.,ta f-ra,e che. il qu.arto o quinto giorno da r,h~ J!atteotti fu sco11Lparso - dopo che Enrico Gon– :.ale.J,con parola ntisuroti-T.!lma ma ar-dctt!C, ebbt ~colpito il -!!CIMO di or– rore On(h:l'umttnità era camipre,a per l'orrcw:io Msa..tsl3lio - è ron qu,sUa s!:mpUcc frase chs Eugenio Chi~sa, ritto su uno dei banchi. pitì. alfi deL– l'rutremo .Jeltore deU'aula 1 protiun– .:iai:a la sente11.:.ti che. neUa Comera. dei sicarii, scatenava ttn pand!monio ntm mai vi.,,o, R la guale avrebbe po– tuto cO$lorglf la vita : ttntensa che non fu pii,, cancellata. -f.', a.a quel (lforno, Eugenio Cftieta - che, fin dai tempi otmai r-:motì, deU'Ua1ia del Popolo di Dario Papa_. ora vCei110 ai sociaUsti, ora conlro di cs,i, era &toto uno dei più fervidi. a- 1 iiimatori del Partito Repubblicano - da quel giorno Eugenio Chie&a (t, di noi tutti. Di fr011te al.la.bandlJ. di tep– pis'ti che, con temeraria .sov-ver.Jione di termini, ii faceva chiamare 1t il Gc,-verno .,, ; in facci« td popolo, fin– chè "n PQPolopoti: es,er vivo in Ita– lia; nelle severe e ,toriche riunioni dell' Aven,Jino_;a tutti gli abarQ.(Jli,a tutte le a1uiacic, l,n 1ua:bandiera. e la 110.Jtra .rvc,1tolaro1w unite; finchè, neUe amaritudi-ni dell'esilio co»Lune, in uno al.la • Coucentro,.;ionc A.ntifa– .scùta », a'oi:évano formare, e for– maronn, rma wJa.bandiera. Nella i,unga Wtla antinwnarcltica, Eugenio Cli.ie,o aveva rappre.teiita·,o ,apra.tutto l',,_ucnno di fi1uin:a •• nei due &tnsi della parola: fina11:;iere e - finchè lo potè, fiMhè le per&ecu– J.ioni e l'e.Jilio non ebbero ridotto lui. pure in vera povertà - fi~iiatorc del suo partito. Si tUceva, aorridendo, che - quanto a me:ii firum:tarii - la metà del Partilo repubblicano e– ra. .. Eugenio Chfcaa. I suoi discor,i, non 1ol-O al.la Camera, ma ·,1ei Comi– :.it popolari, nelle .rteue·rlunioni e– lettorali, erano analùi di bUcmci, ri– vela:.iotl/i ~di sotterfugi finan:iarii, torrenti, i,rofluvii, {l1'agn«ole di ci– fre. Fiutava, come 1m segugio, le tracce d'ogni grosso carro:::i:one, €fo– gni affare losco, fo materia di pubbli– ca pecunia, e .Ji com.piaceva di de– nun;;iarlo. Ma di lui - ùi cui carriera commerciale era J)Ure .Jtata fiorente - n0t1 un atto venne mai l'O&'/U:ttalo, 1Jt:ppure dll!]li avvenarii pii,. fieri, che più avevano ragione di dcte,tar– lo o di temerlo. Ma in quell'« uomo di cifre » ii atrnidava anche, e tu.bilo affiorava, l'rwm.o impa;ic11/e aempi·e di tlMione e di battaglù1. il, &uo ullimo incita– mento alla • Concentra;;ionc » : n e aopratutto non dimentica.te l'tulcme », parve davvero t:i &u.ote.ftameJ\(O,per– chè riasmm.eva l'anelito di tutta la :rua vita. Cio' che lo rodeva era che quest'ansia dell'azione si a{{ievoU.s&e intorno a lui; ci-a il timore che adat– tamenti, umani, u1t.Jabili anche, non face$1ero ùmg,iire l'ar-dore dcUa..fcde. Spirito arguto, anima serc110, non ,degnava dc-ll'ad011eanche il dmbolo plaatico, la forma talvolta &bara:1iha.. F1, l'ua la a.ute11ti,ca,cure, che - trent'anni prima dell'ultlmo 1pergfu– ro della Coronà - l'Italia del Popolo distribuiva agH abborntti e portava inciso nel manico it -motto ammoni– tore: ir dalli al tronco I it. Utdrcmo dalle sue officine i mille e niflle fi– Mhietti metallici,con citi MUano « fi– tcMo' via ,. il pl·imo dittatore e inr– ventorc del domicllio coatto politico : Fra,u:eaco Crùpi, allora cmntpotente. ,inchc negU ulUmi mesi, quando la frequen:a degU acceui cardiaci gli faceva salire lentcimente le 110,trc scale e faceva p1•e.9entirea no! tutli la fine non lontànp, quella stes,a preoeeu.pa: t.one lo torme,itava. Certo, la. nube che adr,mbrc/ &i sua lenta a– gonia fu Il du.bb (o Wcerante che fl suo cuo1·e,chç avei:a cos!' forte bal– tuto, non re&ialèHe fino al (liorno della Ubcrasione det .ttlo, del no&tro paa.tc. E que1tu fu il rammarico, oppreui dal qttale, or fa tm anno, lo accom.pa – unammo at forno crematorio. E que– sto t anche il Mmmarico che più et fa .,entiro ..... oggi come ieri ~ il vuoto chCe(lli-ha la.scfatu nelle notlre ffle, e al!{JUl'are prolkfmo il giorno che a q11cll'11r11a cilleraria. muovere– mo uniti ttn'altrc1 volta, per dire al– CantfcO comba(le11tedelle prime vi– gflic: - Eugenio; abbiamo vinto, anchè nel tuo nome! FILIPPO TURATI. tranquillità .di .una. ca.sa. ~ !i apff ospH:a1e. Dopo la morte di Chiesa - morut che tronco' all'impr~iso le occwp~ i:ioni ~Ile quali contmua.va . a ded1- cu-si oon indomabile energia nono. ~~1te~i ~ael ~~ac~c~~e !~Js~ ~~ ohinetti mi reco' da Giverny una. bu-1 sta ]?Orlante il mio nome; ~ indlz;l~ w dt mano dioChiesa. L'avevano tro– vala sul 13uo tavo'tino, l'ultimo giorno della sua. vita. 'La busta era vuota. La mor(e ave-– va.fPrmato la mano, aveva ~ento il pensiero prima cbe avess_eil tempo.d.D far.si parola. I o conservo con amore e con tri– $l' !z.za quella busta vuota, come ~i conserva il rammarico delle paroje che la persona cara morent.e ei sforza ancora d~dirci - invano. Ma io so che oosa Eut>enio Cbieu. voleva dlnni. Voleva dire: •··· e sopratutto, ca– ro Rossélti, pensate all'azione ! ». RAFFAELE ROSSE1TI In memoria di Eugenio Chiesa La Concentrazione tl'Ai-ione Anti– fascùta invita tutti. i 1uoi aderenti. e .Jimpatil:anti a parrtecipare ali.e manifcsl<l:iQ11i in memoril 'J.di Euge– nio Chieia, nel prihto armiveraario della Sua morte. Sabato .Jera. (20 gi.l.l{Jno),nello. .Jala di rue Trétaignc : commemora..rw-1te fatta da Fernando Schiavetti. Dome– nica mattina. (21 giUljno. or-e i.0.30} riunione al Père Lachaise per reJl,fÙ– re omaggio aUa Tomba del, (!1'andt Amico no&tro morto ncU'en1io. La tomba di Piero Oobetti si~~v:r~ie6h~t~~~~ca~P~;:_ii.!c~; ad infiorare il Jooulo che racobiud~ ;;1?:~~\l~;'sY5!~~ ~~~ft'a~~n°~; la torn:ba O\"criposa Piero Gobelti. l'indimenlicabilc combattente antifa– scisla morto a. Parigi nel !eb-braio i926 e sepo1to nello stesso cimitero. L"idea di associare nello steS!o o– maggio il vecchio esule caduto dopo una lunga battaglia ed Il giO\·anissi– mo che ha Jascia1tola vita mentre co– minciava a vlverla nel fragore di u– na batta8'1ia senza soste e senta rl:eo– si, è nobilissima. E noi, per faciltt.a- ~~~or: t~b~edi 1 G%e~na{,;;~ai ;~: slri amici son giunti quest'anno dal– l'ltalta) indichiamo il modo di giun– gervi. Cio' è nc.-cessario,dafa la va– st:(-à del cimitero. Entl'ando dall'ingresso vieino alla Picu:e Ga1"(1.betta (métro Gambetta) si volto. a siol5tra. per l"Aven.ue Circt1.– lafre. Giunti all'altezza de-Ila tomba della famiglia Creslin, si volta per il senHero d'angolo e si continua m e~– so -sino alla tomba Dupoot. Qui' si volta di nuovo: rundicesima tomba. è quella di Gobetti, che porta una lar,ra col nome di Lui. Alla manilfestazione di domenica matlina 1 $'li amici potranno parteci– pare in gruppo, dopo aver vjlflleto il Colombario ove ..sonole cener-ldi ffil.,_ genio Ohi~..a. Parole Moschetti ai lialilla delle scuole elementari Un nuovo astro [.a ctom.e11ica il f<Ucl,mo 110n ripo– sa. Roi:escia le cateratte della sua. e- ;~{/~~;:: !t 1 ir~z~~~~di~~ "1!u7:;. ~':,~;m1: 0 :::d~, ~l a~i~o i;•vi~:~/>~~ uni pcrso11a.sbraita di urantli deili– ni imperiali. Per -rar,ione di doc,imentazione Del bcil¼ 1 i~~3,;:~n fe 1 :i;~~(l:1af1~ 1 ::~ar: c~! segna dei mo9Clletti al bal!lia dell& scuole elementari celebrata dom.enf– ca. a Tor(no. Il ,egretari.o feder-alc. Ga&taldi, ai è rivolto al " GiovaM fa1cftti, baliUa " per far loro ci gfu– rarc " « di seau.(re con fedeltà e dc– volianc l'opera ciclopica che it Dttce sta compiendo », ragione per la qua– l,-, - ha sogyiu11to - « 1 mo:,sobetl i che noi ora vi affidiamo non clc,·ono ~sr>re ~rumeJ1li di odio, ma armi ~aldc 7,cr difet1derc il no.stra lai:orn (I) e la nostra.pace (!I} n, Nostra, cioi: di loro. Tra le altre pa;•ale littorie è da 1t:- T,~U:,~;c = ft,!' ~~;n1:t~~Q aeF~il:; drappelle (116t~ ai contponga ('rUtellt) alla « i11vifla » 82. legione Befiito t~~~o~il~ih/in ':1/t~~,;~ tt':è:?c~t~: por,o u a1lM t1uoi;o nell'empireo di- 11a1ticomu.,10Unianp : (< donna Èdci– (Je .llancini llus&olirii "· " E sopratutto pensate all'azione Domani, quando il fatti– smo .tm-à caduto, come cad– " dero le tirannie italiane nei ,\llà memoria di Nl1genlo Chifl~ti. - per grait.itudlne del conforto e del– lo sprone C'heIl suo C"SC-mpio l'ni dle– do - orrro come un tlor1• per la -sua tom"oa questi due ricordi personali. ++ ❖ due secoli precedènti., sorge– ranno lapidi e monumenti nelle vie, nelle piazze cittadi– ne ai nltovi martiri ... Ma per– chè negare oggi alla Concen– trazione Antifcacista i mezzi necessa'!'l per l'abbattimento t 8 {\~r<~;:~ 3f~i1!nJ~rf{/~ 0 :tP1:~i~ del fascismo? la battaglia 1·,•duccda ml\n•vflntura nella quale non 6i. alimenta solo di senti• ff{J.1~0 ~f 1,, 11 ;:~t~a;;1t~ 1\~a:,f:;.:;te e~~ mento e di idee : ma ancora 111c jl JJflrioJo più nern - di gran di mezzi finanziar:, La gior– luugu il più nero - cll'io abbia vl.-;- nata commemorativa del aa• ~~1t; 0 f~ 1 ~u\ 1 tp,.f 1 J 1 ~~::::~ 1 ~lip;:;n 1 / 1~~~;~ crifizio di Matteotti ha mo• po~la 1JC.r:;01i.1 eh le, non avc.~~1a strato che molti vanno com• ;~~'.~a~~ ~t~~\cf,~~~. 1~~1111(; 1t:,;as.cIh")D- pèné!randos_i .. di cotesta. ele• - .Pr-t-chèmoi? - ml sono chiP.- mentare venta. Ma troppL an– ~o tani~ Yoltedipoi. Che cosa valeva cora; ahe lo pouono, che lo t~1~ 1 S~~t: l~~r~t1i~i:~~~~coù~ 11 %t 0 ~ debbono, non hanno ancora :-ènz~spiegazioni - 13. Mlldariefa di aottoscritto alle Cartel.le. Jel. ~~ 1 <:~u;>~:;i~ 1 ~ 1 11hl~; 1 1-i~g~crif~tp~;;;_ la Li~ertà. Ma tr_oppiancora so dt!la suo. vtta 't &ono z contumacr aUa nostra Noi} l"mtl coolo df'lla scomu11ica. sotlO$CTizione ... Non è questo )~/ 1~ 1 ~ i:\J~~~;.kès~~-~~~ ~.i:p ~ ~-~i//~ nostro un basso mater~aliati• ,-o chr• a m<>,In qul'!l duN jJc.riodl), co parlare. La prosa del mez• la "olid:it·iPla 11,ilf'uLiu:.:a di ~ug ~r.io zi è cosi' insufflaia di poesia ~l~~~:fu~1~,~~~}~r~~l:,;.~ 8 t1YI: i,? ~.~~ come il 3ogno alato dei fini. .•uto Ucl~uo man.ifc::<larsl- ru que1- E di più perchè è quella che :~!'fhb~1P: 1 ~ \~~elu~~~: d~g~,r~~c .;~rt~\ 1 ~ della_ poe:;ia del s~ognola la ,crnnle ò il t01)ur!', è la luce, e \a poesia della realta,

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