la Libertà - anno V - n. 10 - 5 marzo 1931

~ SMARZOl9Jl La fascistizzazione della Corte d'Assise '""-- -- 11 mini-.tro llr.>cco 'f d ha Pl'C!-CDl.aloalta O)orqu.e~a a I d_ipendenli dal Gow,rno e dal Par- parlamcn!arp . 1 . mmi:: ione lito. bolizione dl•ll; :I~~/rog~Uo. d~_a: Bas_ta.con,~iderare le ratPgorie di as~i~e e 1 11 ,u~ '--; . Il"~ ,nu 121 da ru1_ 'J e:-lraa-gono i cinque a--– una Corte .... p~cial; 0 ~~tuzwne co~ ~~~?ori a fiancheggi:'.lre i due giu- da~ mdgi!-ilrali (• di' ci~mJE"o::l~l .d~ d1c1: . , . . nei., Q~e::la Corte giudici iu:ie~e ,;:; BJ m~mbri del .Gran C.:Onc.1gho, dell es1,tcnza del fc11to d Ir r .. enator1 e depulal! cazione della ena L e . arp 1 ~ b) membri dr•Jle Accademie morta. p • a giuria e cii) pre!:idi e rettori delle pro\ 1 in- X~:..~una meraviglia. 11fa~ci~mo _d)_pode::-tà.dei Nimuoi con più continua con _la ~ua log1ca impla- d1 e1nquemila abitanti cabil<', fa1la d1nN.:e~-1tà. e di paura. e) autori di opere ~cienlifiche e ad nl~h•il!eie ogni j--tituto altra,·er~ letlerai-io ~ 0 <·u,po.-.--aLaleuue un·omlJra di 1, laureali e licenziati di scuole conl_rol!o p11polare. La J"agione del- ::uperiori Ja siuria_~i·a una -~ola,l'he quando g) impiegati :i;Uperioridello Sla- a_Iu:icno -1 _trait~ dei più grayi de- t.o. l_iUi, che implltano le pene che D ~J':'JD<:<JDO una Yila, parlasse la co- a que~lo elenco "-i ,ede che, ::~ienza popolal'P, in una delega- ~=ne 0 \f~~I~~~~;; ~ii 0 1 ~~;e1~i~l~~~= zion.e, che, '-Ciolta dall'o'bbligo di ti gli altri ;..onoobbligatoriamente ~~ 0 !1\·a~e te,cni_cai:nenteil suo giu- apparlenenli alla fazione go,·e1·- 1ZI_o, dic_e~.-.ems1emf>.per co~i' e- n_ante.E per eludere le due catego– sprimer~1, il dirillo umano del ca- rie---che sembrerf!bbero e~::ere li– S-0 ~?tlopo:-.t~le, a.ffi~fuori di ogni bere. una di~po.~izione generale ~~a;~Yi~~ ~i:i~l~"!~;Jur.~ed~~t}~~~a~ s~bilisce che ~on possono essere tor1 dello L:titulo dei giurati qJail- ;:;:/7%1/~ 0 °:;~:t::~:i::; 0 1J c;gli~1f'e~ do accampano come loro ragione specchiatissima cd illibata. Si ,:ea la 6Lr~vaganza di certi nrdetti di- Q:-]elloche queste parole vogliono menllcano semplicemente che d1re. La conseguenza è inelut-labi– quella strayas-anza è, quasi sem- le. L'abolizione della giuria non è 1Jr~1unaribellione cosdent.e ad ap- soltanto la soppres-=ione della co– plicare una le_gge iniqua od una scie~za popolare nel giudizio di pena sproporz1onala al ca~o. :\°on Ast1Se: 01a è la fo11cisli;:.o:ione e gran tempo rk-ordaYamo :-uque- df!lf:a C(!rt,: di Assise. Os.:ia un giu- j~ii~~ 0 d~fia 5 ~~~ii:fin~e~!r~~= d1Z10di sicuro fayore per i II ea– ~entare ingle-.e per un'inchiesta :~~~•~ii a~c~!a1t~~r;' n~~ef~u~!~~ à1retta ad abolire la pena di morte, e di. certissima per--ecuzione per che furono le « -=trarnganti ,, a::- quelli che .sono antifas-cisti. Si Je– solulorie dei giurati che obbliga- ,a contro la coscjenza popolare roao lo Stato a riformare la leg- un altro tribunale di parte, un·a1- ge draconiana che puni,·a con la tra specie -di Tribunale Speciale pena di morie ogni fal::o di monete. per Ia difesa delJo Stato. ~fodificala ed attenuata. la pena le L assolutorie « stravaganti " ces::a- ti è ~a;;:t~;;~:\f~fad~z~~ 1 f::l~~~~= rono issotallo. Ln ·go,·erno liberale tare, per l'O'-i' dire, all'estremo li– e democratico non spegnerà mai mite, la pubblicit.à dei giudizi : su– questa spontanea segnalazione prema guarentigia ..dell'accucato. della coscienza giuridica nazionale Ora nella trasformazione fa;;:ci;;;ta :sopra il di.rill-0scritto. Il merito in- della. Corte di Assise solfenlra n f!~f~,ll:;~linl~e~aef;::~~n ci:1:~~ mistero oscuro cui il fascismo non to senso giudizio di giudici e di le- ~~~:i 1!1~e:i/~~r~~i~~:,rr.e;ef~~~~~= .gislalori. mento the Jeli acse~sori -.ono le- Ma è appunto quc.da .squisita nur a pre· t.are non -=ip I •• qualità ehe rende,•a. a,.,:éurdo ora- dcl!-impar:ziami che ~gnt;i~di~~ mai il ~iudizio per giurati in Ila- den mantenere tra la :-0cietà che 1ia fa~d-.ta. Era una inc-ompaHbi- accusa e l'uomo cbe ;;:i difende, !it-à.flagrante contro l'autocrazia; ma inn~ce è prescritlo rimJ>egno era un indiretto ma po!:!~enlecon- di conun·ar,. il 8 ,. 9 r,.lc,. E" dunque frollo delle ,ue leggi. dei .::::uoi co- jJ giudizio di _..\,ci~e un giudizio ~lumi. Schiantate tutte le libertà. dO\·eci ~ouo <'!emcnli che implica– ~nche que:-ta anda,·a schiantala. • no il segreto ! E lo fu, in pieno, lolalitariamen- A quedo punto ogni altra inda- lc. Anche se l'operazione è condot- gine è ,rnperflua. Puo' un pre.•i– fa con la ;;olifa ipocrisia, Jnialli dente della Corte di ca~!;azione Jar– ]Jer il gro.-..~o pubblico ingenuo que- .5i paladino della 1·iforma. aMifi– ::f-o ultimo attentato ai :::uoidiritli -cialmen1e ammo-.:sando tutte le ~i fa pa!-'-,al'ecom e- una sem plice critiche che certi ~('rittori in diYer– ri!orma. dirctla ad unifi c.i.re il giu- si paesi hanno sollevato contro Jp dizio ~ulla con.-.i.-tenza del f.a.Uoe deviazioni delle giurie. Ancora bi– il giudJzio ::ulla ::anziane giuridi- sognerebbe melt.erJe alla pari con ca da applicarsi : il che è certo e-o- quelle sollevate contro lutti i giu– sa opportuna. e già ;praticata con dizi dei tribunali, di <·uiuna m<>dia p~U:w iu molti Slati (come in Bel- del 1.0per ,•eolo, ·viene riformato in gio ~cn1:1à abolire il regime della· appeH.o.-~fa cot.e,te eriticbe cbe giuria. La realla è che il giudizio J1anno :per obbiettivo delle-vere-rj– dci giurali, c-omc giud1z10}>Opola- forme, non J1anno nu1la da fare re. è -=-opp1t"'--:.o e -ochtuito e-on un con la riforma fa..:cista della. Cnrte giud1z10 del potere e::ocuhvo, ao- di ..\.~.::be.Questa è un'altra mano– zi del J)Otere fazio:-o fa~cista. In- mis;;:ione della tirannide suJla giu– falti ai duP giudici togati ~i ag- stizia. un altro attentalo alla lita. giungono <-inque e~tranei. i quali alla. libertà dPi dtladini italiani, ~fr~~te-~~ 1 ~1!~,~~~~reridi ~'~~:a~~~ ~i~;~i~~:nz.r~~i\'"~a c;~~fcail~ 1i- « I ribelli sono ridotti a cinque o sei >> ... E' poco più Oi un me.;e che con la ehe del fasci;i:modi De Bono. La oo– nuo\·a battaglia di Roncisvalle, che Jonizzazion1; presuppone una qualch~ portò alla conqui!tia dell'oasi di Cu- superiorl~à. eli~a e politica, non una fra. i nuo\'i paladini Graziani e duca semplice supniori!à materiale e fi– delle l)uglie, <.:i a\'evano accora un~ sica dei mezzi di b"1.le1·ra e di di;:tru– 'UW:ima yolta annunziato che fa.pace, zione. La teorica e Ja pra(ica fasei– rordine. la tr.:inquHHtàerano a•sicu- sta u barbari contro barbari » è rali definitivamcnLP, per ~empre in quell a a cui dO'tilliamo di do\"ereo-gni Libia. altro me.se annuniiare un'altra bal- Senonebè, quelrotiimo complice e taglia di R oneisrnlle nel deserto di favoregG:iatoredegli a-=:,a.ssini di Mat- Sahara contro i u ribelli » - eon teolti noncbl: Quadrumviro e mini- l'ultima e definìlh•a ooncbè periodi– ~tro del!~ Colonle De Dono, ha fatto ca ,,ittoria, eo-11'.'=aeratrice d lla paei– un dbcor-;o alla Camerd fasci~ta e-be ficazione, ecc., ecc., ed altri discorsi rimette le oose un po' a posto. Ha di Di' Bono. detto il De Bono che in Eritr~a c·è ------+-----– un voco di b1·igautag-g-io, ma ciò non conta nulla .• Quanto alla Cirenaica ll pianto della vite si puil a8scrire che &iamo sull"unica strada po88ibil~ per rcal11tc1tle e pre– ~to <Jtteni:re l'au,picala [>(1.Cc om· pleta ». Siamo sulla strada ! E la mèla? Yieinls::ima : come dubitarne ? Fi– surate-vi che i ribelli sono ridotti... a cinque o sei l Leggere per credere µ re::oconto : lin ulicoio del Utl·oro di Genon (2-,i f.:bbraio) pia:1ge 6Ulla sort-e Ml ,•iUcuJ– tori. !\e tirl.!mo qualche accenno : I coJ1h·3torJ, con !e canllne pleM di ,·1no, non riescono a venderlo a De6Sun ;>rezzo. La vittoria delia rldUZ?ne del prezzi - -oi,;sc.-rvlamo noi- nonpotrebbeessere più !rlonfale per 11 !811:ic;smo. Non si nude più a nCElSun pre.ti.o ! Ee non si crea d'J11t-er00o,e a ollinre la \ile, Ja qu:i!"e rlchlede molla dlllgen– z.a di J3vo=-oper,,on3!~. (d(IM, t,gw:z) 1 ddioecupall rurali andranno ad aumen– LareI disoccupallurbani. ., J rJbclli, rJdolll a clnque o eei ecgua– CJdi Omar El ~1uclar, sono eonfin-ali 11el– J'an2:olo sud--<irirnla'.I? del GC'b~!j\r~o– -ebèv-=enza dr-er\·e. JUoevenno e r.c",,ollo fo 1,arle aucora r,f,,l'nrro,•n!l d3..:·t:gil:o. l Ot,t;lri rcc!3IDI YCl"e'O le aulorll-4 <'S:- z1a– l1e JIOO h::inM sort:to ne.:,;;;an r:..:u:iato di qu3Jc.lJl'I' lmporl:im:a pr31i<"a.Perc19_ si è df'ci•o di c!iluder,, h.1 modo dktt,,·u Bk'ozna ,;;cacciare pra.to queslo ,·ino a e com1,1k:u la frv~l erB. l!_J•ri;;w l".6U!~ ~:erl~: g ii::t ~e ;~~~ocad1 s;u:~tan;~:~ lt:r:~~i:i~~{~:-~;i{~~;l;~j;;~~: ~~ ! çDcli< :llepn li coromen::10 die no!1 PD-: teni.lo ;:,;u ciand~:.namenl,e .,,·o,;c:lE.l , : ~ ~t" rra.ha. do, uto fo:-zatamente p!'c"D- -dere que-ll.i d-e~_m·.lJ'P:. • :. . CinquP. 'J -1:1 • noelu •. pero 50{'"– cor,i dali".Lgitto; crr]rJ. ,·biu.-:w·adel– la fl'ontlci-.::t: CO--~ UH µ,~- ~!'O ••~; t'On– !:::OhtzioJlr> : qua!-tro uul1ou1 t.li più ~i enlrala do~anale.-. Xon "_':!"mbra un ,raccoll'I.O da <:-OHlarea veglia? Il !ilinj~~ro fa:-ti!la acecnna ali~ accu:e della ~tampa estera conli-o le atroeW1. cornmr~--e ... ,\la l'Ilalia fa quel ebe le pa_re., a :.alYagu.ardiad~i· 1e .:ue DP'.:e~~,ta e a tut(!Ja della ::ua diznità. di Pot,;,11z:1 Colcnizzall'icc S!- impul ·1 all"Ho :~ la couL~ca d~i beni df'L!:'Zau·c, c0r1)•Jr:.1zic1!i reJ;– giOSP. )1.-i. J1> Z:rni~ j~ 'iirenaic~ for– nhano :.i••a1 111. ~nall pl'r :1Jm1~n– tan" la niit.'llivnc. • E uoi abbiamo eonfi•l.':do loro 1_1;::;1i i,ene u,aler'.ale •. Tra brincli è chi urrh a prl1uo, ma ciL~unO !a que!lo che f<'ll!!O ;Ii al– tri. l! Papa, p~r e.~l'mpio,deYr> p::;;;er-e stato con-tent:••imo di q~e•:o lct:n eitr.& fallo 11!lc ,-01porazioni religio.•e mu·•llllll3fll!-. ...-i fa;~.) : in _\,.. f!l,tlf oJ Come t.i:-a:J:IO I vllicullori a. ":-..ere ! C".lmcfa:-rn:),:, a pag1re !e taESf' ! a\ pro– p~'t-, : i;J d;e~ elle lo Eia.lo non puo' ;;:i;;;-:-:mcrf'.;·•mp1,e!a Fui-,,·mo perché ha ~~i;;;~. d;t1 :-~~&l:t,.:t~i~~ ~~~ .. \: ean:;:1:i dei p:-00.uttwe, i"e:-a:-;o non ri– scuoW r.mjlOt:'..1. C!J:i:"O. Dur111ueM~ogna che JI vino e&ca daH.a C:tuUn1.. ~on ba,.,'..a.p,;;;ogua_• dlf:~ill: irlo • · lJ \i!.lo. !11 trauclugla, e·int-·ndl.'. J:: fa.re con queHo un carlmrante_ na.zlon:tlc. Lno 6!0150 per quanto llm1lalo (ma quando t:i è in mit;!"!ria bkogna Lenr>re conto <ll tutto) potrl'.!bllero11,·erei noèlrl \'l.:1i F.enn:~,-,:croCOll~umall da.g;! equl– pagg! de::e 11nl a11parlencntl alle Eocie– ta di na.,.g-az!l'.>ne c'J\\'• •:z:onale, E p(·r t.bo! ::e •~ 1 ..... ~. I re.=-'.•1ridi ca.– rfc'.i .: ~ c'Jr c(J, I ~• 1 Zt'"i' FUI rec!pi,.nli, e ac; conlemp,, , ~ .. ir .. EEvtram{'-flteEU!- 1:i.oualilà • .. 1':: , in\ e r-ul p:-rzzi che ve11• z,;m0 orat" c3.li .;\ con,,.um,1torc. - EccO )'J idee c!1r> il 1,i:tnlo 1ella vll1c.e, jÒJ, dt" '\';llcullur: 6Uf:J:" ,:-i,.ce al L11t:(JrtJ, ..,e:- k:l penna di .\:ilo GJJ'l(ln"tlO. che di he d!ee : • JIO par~JI0rerc-M CO!l?&C·) ,l fondo r,u-z,.,m~n:o •· Xon è ,-~ro. Se lo eono.-c1•.,,,. dJ\'W'ro .a!J"e J,,.ncod'."l r.medil conlro la cr.., o.co: :a., c-ome di qu"t:a iz.,n,rale, ,.~:, u,,n wJ nclH rthh" d: 11z~·un:rerr. m~tl.eodo!u .i::, ,n 1,r1ma r.,: - v, ru~~ 11. "I' :~ 11 r 1:e'~m:1 '1" :·~ -~-u· J. L' « ammiraglio » Alexander Se un l)S&l!n·atoreun po' ;i1t~nto M'r;1e da. Yicino l bo~ttini dl>i!eprde1tur 1• U - liane. a:neora ~• abiludille c?1i&:-n3' giornali, tJ accorg~ 1:hc la tir-;;)3nlÌN:.lrn.1 coorte dei g'.or.n:llJt;licomandali è po,·t!·,. non .-ollantodi eollur.t e di ~p;Mh•,- • noo è iutla sua eolc,a - ma e.oche drJ più elementari rudiDlenli del m(.<-lier~. 'Tutta la st.unp3 jtali:irut, a eominclat'e dal Corrie-reddla s~ra. a propc,:-ìlo aclh. visita dei min:Stri lugle-1 • noma, h• par~alo di un • ammira~lio • 1\Jeun– der, alludendo alrattual~ min~tro la– bourista della Marina iugles-e. II laburista /Jexander non e mai et.,– to n-è Lord 11è ammiragiio, ma ,;emJJll– otment<' un ollimo impiegatodel Comi– tato Centrale dell'.-\J;eanzo. lntcrnazion3!~ cooperath"a, che,;) e(sempre rJriutato di con6iderars: Je cuoperoliv-e pr1?1;edi .!ri– salto dagli af!am3.H giovani Htloril com~ d.,:lle ,,ere cooperatfre degne 4i fa:- p:ir– l-e dc!ll.atamig-lia cooperau,a intcrnaz!o– nale. E' un ., ammmiraglio • -eh.,. non l1J. mai nav;gato ebe fra I colh di m~rur.– z:a degli enormi magau.inl d~lla \\lwl e– ,.ale SOc-ieLy, Limited, di t.eman Etrect i.li Londra. .-\ncbe la. carica. di Primo Lun.l d~l- 1'.-\mmiragiiato Brilann!eo non ha nulh da rare ooJ titolo onorifico di Lord. Di· remo piUl!Ofiloche nel eoll"gtQ '!!('tl'lra– le di Hiilèòorough. cbe .<\!ex.,nder rap– presenta ai Comuni, ,1 è una forte cor– rente che sostiene che b~a finir;;,. presto, per terra. i:,er mare, pPr aria.. e per acqua dolcecol fa6cismo ita.lbno. d. l'. Le ciarle di Ciarlantini " Alcuni lelto1i belgi" ci serh·ono una lellera per domandare la nOòlra oplnlone sulle ruaniree.taz!onl orator ie d el " de– putato • C\arl3otinf. COS'l.ul i- I C r;,:c:11-0 nel B~lgio per tenere eonferen~ bulla " Africa. romana •, cìo' che - dicono I nostri lello~ibelgl - non inl"Te6ca r– falto la propaganda coloniale i,e.!ga che an-ebbe organizzato que!>lecoofereoze. Come rnai - o~;:ervano J • lettori belgi • - si !a. Hnire ques'.;.1depubto tasc!!sta.•che non è affatto una ce!~br:là. - oh. no ! - e il co!lEolefasc!Eta di .-\n– nrsa fa sp-'.!>'epazzi:! In rici:YimcnU, pra:izi. co::i molti r~c;;:ti Hai!ani" l'°'" chi citladmi be:gi. ma !d. lenere le con– fer~ a B;uxt::es. Jn,·ec<:che ad .\n– Yers-a. do\·e il s;gnor z:mok> e s';:MM abit.3no -e si occ-up3oo aLt,,·amenh. del~~ coìooie bc:ghe del luogo ! ~oi, froncam~nl+-. non 1>applaino co-1 dire ai • ìe!tori belgi •, nè ..;;il"g.1.1·eh-? LA LlBER rA• nome . L"elenco delle Cartelle : sottoscritte , errà pubblica• : to sulla Libertà. Coloro che ! non volessero far apparire il loro nome sul giornale, potranno indicare delle ini• ziali, una fra5e, un motto, da pubblicar6i accanto al numero della Cartella. ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' •••••••••••••••••••••••••• I cosa sia and3to a fare Ciar!antinl nel Belgio, con l".-\frica romana, elle cos:r. racc:a Zimolo ad .-\nYen;;a, - oltre lo or– diuarle occupazioni dL. Informazioni elle lutti I !a$C!sli alJl"ei-lcrohonno. Sapplamo !" che Il C!3r!a otini è ,·enulo anche a Pa• r:gi. dove.ha ciarlato ... ma nondeU-Afri– ca romana. I • Jr:tori be'f!"l • che sembrano cl":IE:' ?"iene lnlo:-ma!i rar~hli~ro l)~ne ad :lumi– nare i lellort della Ll!.itrM ... I contributi di chiacchiere non servono alla lotta contro il fa. scismo. Biéogna dare degli aiuti concreti. Bisogna partecipare a que!Patth·ità modesta ma india• pen!abile che è la f'-Otlo"crizionr per la battaglia antifascista. 1 1--!-·,"'Jl~~~ i.-.~···~~ n, ... 4 _,.f"---<"1~~17 -!; --~ /-.::.../4 z-; ;1/...z,. ,. ,.:. ..,~· ;'-:.,.,.# . . t ,:.;...... ~ I Chi ,'Uole che la lotta anti 0 fascista prenda &-viluppi sempre più ,-a!lti c colpisca l'avversario ~ sempre più da ,icino, deve for• nire i mezzi neceeYri, de-ve 501• to&erh·ere, de,·e essere presente a quest'appello ùi solidarietà. 3 ~ è oei:li abbona.menti. Se hrt.ti i i:i,o. stri lettori, di.e ap,euo aoa. troTa.n.o 1:11:Ue edi cole 11..C1a c opia del ao ,n-o o de.I loro ciorna.le, ai abbo-.. ae.ro, la LIBERTA' a- rrebbe aui e arata. uoa Tita risoslioa.a e potrebbo compiere maggiore prop..1a.Dda.. ABBONATEVI L'ABBONAMENTO è sempre cii fraoehi ZO per I& Francia e di fraDCb.i40 per l'eater-o. Abbiamo Yislo ,;ull'organo ... delle ro– lile prominenze eolonall l:t folo;nfla. del conte Ferdinando di San ~lartino , nuoYo tegretar-io de_lf.u;e:o di Pa!'lgl. C~d1a.mo che di t.utta questa !anta.s:nagorla. di ge~ rarchl eh'li e milil.L--J. ohe 1:,i succedono nelle reroci !otle dl aotk:;,,mera. io cui r1taUa110 nuoco si prepara a e<•nqu:Stare ir mondo, uno dei fatti più importin'! sono I due metti che t! eoote di San?tic.. tino misura di statura. R'.6pondono a quesL.:1magnitudine le qualità di carattere morale e iot~l)ettua– ;e 1 li eon.f.e Ferdinandoera capitano dl cavalleria al!o i;copJ1iodella grande guer-– ra, alla qu.a:lepN!!!eparte adibito al~ !orma?.loni di fanteria. ..\! froole egli tu terno ad una gamba. e per alquant-0 tempo I !:luonJtor;ne.;J lo vider opa.s,;eggiare lentamente e !requc.o.- 1.a.re l ritr o,•i mo ndani in eonH,le&ceru.a. Prlma. del.la guerra egli t.l era oeeu• palo di affari eommtrclaH lo Crec!a,e EU!:llto dopo la g-uer!'3.:-;torno' a quel p~• ~ pensando che H comm,rclo polc!Ee eSSere !a. sua m!g!:o:-e r!educa.z.lone E:i– e:ale. )b Torioo, coi suo: De \"eecb.Jcd a~. cuni Dardanze!lu, pr-ep.1:-,1ra!a. rlnasc!t1. per cui tutto 11mondo à ora pa.l!ido di ammiratione;e i! conte Ferdruandoer delle Yerrnta la sua. ora p,~r J.;. r~ mao forte alla.ripresa di un'lla:1a cbe t=ta,a prr morire. E e06i' è ora a Pangt inque,, 1ola i,ur:~ma iU:piraz.iooe.

RkJQdWJsaXNoZXIy