la Libertà - anno IV - n. 47 - 21 novembre 1930

MASCHERE L 1 ambasciatore Attolico e la suaopera Dasocialista democratico a " Barone " Lospionaggio di Ginevra u{;~t~ 1 ::1'i:/C:,!fa%g 1 ~C:: 1 S:io~~}ufo~bii ~1at~!f~uJ/ 1 J:o~r;~~~~·~~ :nf;c~~1~ tri~(~C u/!u:/i~d~:o d~u~~~i::s~ia:~~; ne!ladmia vita poche persone di più fascista Attolico che merita d'esser n~;~e:zacu~t~::i/ d~; K~~c:.rao d e de– conosciuto. Un grande diplomatico am~ricano L'A.ftol!co. come si sa, è partito di origine italiana e ambascilore di w:r raggiu11gere la sua nuova sede, uno stato dr>ll'America JaUna a .Vasca, dove si troverà com~ un Washington. è venuto a vcdcrm,. pnpa. Del_e3ato dei suo paese a Ginevra, Il coso Attolico è uno dei fl'!nomeni egli gode di un generai~ prestigio, più interessanti di degeneri)ziooe perC'hè ollre a e.~ser un finanziere morale cui io abbia mai assislito cmine11tee uno storico illustre è u.1 nr·lla mia lunga carriera politica. Io diplomatico di gran merilo. A°vendo stesso ho la responsabilità di aver conosciuto il commendatore Rocca (e creato Allolico. Sono io che, ere- si i~tere.ssava di lui solo come eco– dendo!o in buona fede e di buone nom1sla e come studioso) un giorno intenzioni e vedendolo povero e per- eh.e venne da Ginevra a farm~ visita .:::eguilato, l'ho sorretto, aiutalo, di- 'gli offrì ~i condurlo in automobiie feso e che gli ho dato tutt~ i posti con sè. Si _trattennero con me du~ per cui è giunlo a! posto che ora o~e e, s:e ricordo bene la con\'crs.i– nccupa. Attolico era verso di me cosi z10ne, pon si parlò che di Ginevra. umile, servizievole, premuroso, mi d.ella pace e sopratutto della situa– ma'nifeslava una così profonda fede 1.10ne economica europea, mai dol democratica, che io lo trassi dal- fascismo. roscurità. _ _ .\fa Altolico, informati della visita _Era un povero gso".an:, ~1 un ohe Rocca mi aveva fatta, pensò cbe picco~o bori;o_della P.rovrn<nad_1 ~e- era giunlo il momento diientrare de– cr>. D1 famiglia umile e poverissima finilivamente i'n grazia del governo ay~~•a f~lto i suoi studi con grandt? fascista e di dar la prova che egi; d,fi1coll-a, sorretto dalla bonlà d1 mi era veramente nemico. Segnalò a una zia. ~iente più mi ha fatto ri- Roma la visita dii Rocca e chiese t~~if!(e ~f:;ein i~ioi~~ff~I~ti~;! tr:;ivfsffav~~tl::1T~!l~~n;r~nd~:-~~ 1 i~ e p~rfino_nel Popot.od'Italia)_ dei ri- de diplomatico, membro della Soclelà ce\"lment1 dc! barone Attollc?. D.~ delie Nazioni, ~ del Lullo estranea f:~~,i~~o.terp:ap::es~~~:l~ ~'-n~li~ ::~t~~v;g~~e~A~ ~!~~ 1 /i ;f.uo r:ri:;;, all'c.:;~er~amaoo_1mprovv1sars1?ODt•: come un'offesa al regime fascista. rnarcnc51, baroni; ma non avrei mai Se tutto ciò non tosse doloroso sa– cr~d~to che, d_ime1:1ticando le sue rebbe solo slupido. -?r:gine _P'fPOlar,, d1v_entasse.barone Ma il Rocca era funzionario della 11 « sociahsta n AUollco. . . Società delle '.'fazioni. Che cosa si •\ve~do !'vut«? un p~s~o di. ispe.l~ po(eva rare eontro di lui, che- non lor.e d1 e_m1gr~z1on~ neg~i St.ati U_n_it,aveva mai mancato al suo dovere ? <l!_ America, I ALLol!cori~hiò suoito Si ricorse allora agli espedienti più ~!; _perderlo. E~~ avver:tito ~he era 5pavenlosi. AUoiico e i fascisti che ;;;r~~u~o1?r o~~:~t'ftaWaf!ci~ 1 /[tal~~ ~{~n~e}f~~:~o~ if~i~~l~~~a s:p:i·: !tdef~e l~~~via~i!~~~r!/~~c~~gua;Ò f!. !~~h~:1~~~Ì-eil eh!!:~~~ ~a1f:io~ as~ai poco e co_mparve la •st es~a sera gna sarebbera stati perseguitaLi e a un ballç>vestito ~daAarl~c~h 1 !1°- L~ arrestat?. La minaccia di pe~eguiLa– stai:npa rilevò_ lo ::candalo~ 1 g,_o~nall re due poveri ve<>chiche erano del del Rocca. Eg-li sapeva i metodi fa– ~cisti ed entrò in viva costernazion<?.. Perchè doveva rovinare i suoi ge– nitori? Altolico, ::ipprofillando della 5tato d'animo del Hocca, ricorse allora al– l'inganno. Yakndosi di un cerlo pro– rrssore Gi'ni. famo~o falsiticatorn di sialistiobe fasci<=te. e uomo s~nza l scJ"upoli ,in cui il nocca aveva torlo di aver fiducia. gli fece dire che ~1- sognnva trovar modo di far fin;re J'incidi>nle dando una soddi~fazione a! fascismo e nello stes.;-o tempo con.~ervare la sua siluazion~. Rocca doveva iiCrivere una lettera di dimis– sioni. ma .\ltolico ga1·entiva sul!a sua parola d"onore che le dimissioni do,·evano e~sere solo una soddisfa– zione data al fascismo : sarebbero .;;tale r!!.;;pintc e tullo sarebbe finito amichevolmente. Hocca, che è una d!tb~~n~i~~dgj(g~s~~rtd!~isti g~~~~ persone più oneste _epiù in~enu<?.J non compre5e l'agguato e scrisse la lettera richiesta. Appena Attolico 'l'rbbe nelle mani fece accettare ie dimissioni. Rocca si accorse dell'm- g;nn~oi~::edn~o er~fj[Zfe 0 ita~1~0ri~ presentato alla Società delle '.'fazioni (documento che L'Estado de Sao Pmilo può se crede pubblicare intc– "'ralemcnt) yj è il resoconto -di tulti f particolari della triste storia e de,– la criminosa manovra. Ora Rocca ra di economista e di statistico è da I~rii !P;ie~z~~~~t~ 0 do~~v~;~;~asi~~~= zione rispettata !? un avvenire assai largo. I servizi resi da ALlolicoal fascis– mo dovettero sembrare allora coi;i ;~g!~~la~r! f 3 u /i~c~:~~~e~~inato Di ciò che è stata la sua opera al Bfasile io non intendo parlare. Ma se aleu~i consoli italiani si sono ab– bandonati a procednllenti che esco– no da tutte le buone tradizioni, non è da meravigliarsi. Quale prestigio po~va avere un ambasciatore che ~ Gm~vra aveva fatto l'agente provocatore e la spia ? Quale presli~io c_hi av_eva fatto_ la spia conLro 1 suoi stessi protettori e be'rleialtori ? Attolico .socialista e anticl~ricale <:i' trasformò a Rio de Janeiro in ieazionario ·e clericale e divenne an– C:h&per la stampa brasi"!iana a ii barone ALtolico "· Ora è stato destinato ambasciatore a ~se:, irito d'intrigo di Attolico quale altivilà spegherà a: Mosca? FRANCESCO N!Tfl. ~\~1ii~n~o~~~ 1 ;gfitrcl ~~r~u~r~~::~ tutto estrane;, l;rbò 1 mollo ranimo 1,io Chiesa, volevano che l'Altoltco ---~~-~----~-~--~~ foss-e destituilo. Atlolico fu chiamato poi al mioi– slero del Cornmercio e lo misi a capo del seryjzio del commercio estero. Il" MISTERO" DI SARTROUYILLE Quel giorno Attolico realizzò la sua fortuna. E, venula fa ~erra! CCHI ? ebbe importanti e lucrose m1sswm CHI E' IL VE iu lngbillerra e in America. In qu_el- • le missioni fece bene e male. Le «Correlazioni» non più misteriose Davanti al Tribunale Speciale so– no comparsi alcuni comunisti di Ro– ma sotto la solita accusa di propa– ga.Ilda_soyversiva e d~ tenlativ_o ~i ricost1luz10ne del Partijo sulle md1- cazioni del Comitato Centrale di Pa- rigi. Processo naturalmenle di polizia. Unici testimoni i poliziotti. Gli accusati sostennero valida– mente le loro opinioni. Furono tutti condannali. Eecone i nomi : Giulio Chiarelli a 12 anni di reclusione, Carlo :'iiartu– rano a 7 anni, Giuseppe Izzo, Giu– seppe Mastrocicco e Antonio Perot– la a 5 anni. Bei e Ceci a 4 anni, Giu– lio Ricci a 3 anni, Colella e Arzilli a due anni; tuW a tre anni di vigi– lanza speciale della P. S. e alle con– seguenze di legge. LA LIBERTA' 21 NOVEMBRE 1930 Tra la farsa e la tragedia Il misteroRensi L'onda reazionaria or-mai finita q!)ando ris~Uato •. ff~to -~n fattorino i~odlo arrr\"Ò !1a .': a 1 Jico a mano !Il ,– c:h1>porla\a t_in f31ravv, LoreW;on:. rz:1,a!'? proprio "tirò _ present, g:i! L'imp_i~gata f r~ose sulla scrivani.~ agPnt1 _-_e o -.,.nora."'ldo.naturaJ– deJ pr;ncipale, J-'ò in quel giorno 11 mente ~h~ pr 1 opr:a ~tato arrestato ~ TroviamQ nel J,,ai;oro di G'!nova df!I 1-1 novf'>mbrequesto inverosi– mill.lfraiilelto : «,E' cor.sa la ,ace. ni;i pa 0 sali giorni, av\•alorata da· una parleci– pa,:ionr funf'>brepubblicata .:::u Qi un giornalP. di .'-Ji\ano, df'lla morte del prof. Giu~eppe Hensi, ti{oìare della caltedra di fiio.;ofla in queda R. 'Cni– versi(iL e temporaneamente assente da Genova. "La famiglia smentisce recisa– mente !a notizia, aig-iungendo anzi che li medesimo è in buone condi– zioni di salute"· I lettori ricorder·,rnno che la Li– b::rtà della scorsa s~ltimana avr:va raccolta la voce che contro !"annun– zio mortuariÒpubblilalo nel numero dell'S no,·embre dl'-1 Corriere della Sera, la verità fosse che Giu~eppe Rensi non sia morto. La Libertà ave– \"a dichiaralo di non poter credere a quella voce perch·è troppo ripu– gnante, in quanto si tralLcrebbe di un 'trucco di prouoca=ione architet– tato dal fascismo per paralizzare la campagna della stampa internazio– nale contro la nuova ondata di rea– zione scatenata in Halia dal Duce con centinaia e centinaia di arresta– ti, di cui si tace il nome. Provocando un errore cosl grave nella campagna di denunzia di ciò che il fascismo vuole tenere soffocato nel silenzio, il fascismo si riprometteva di vul– nerare tutte le altre rivelazioni. Sebbene li lrucco si inquadrasse nella linea di stravaganza e nella na– tura provocatoria de~fascismo, a noi - ingenui - pareva troppo al di là di ogni credibilità, vuoi per ri– spetto ai sentimem.i più delicati del– la povera famiglia Rensi, vuoi per– chè il trucco ordito sulla base di un annunzio mortuario inserito nel più diffuso giornale italiano moslfasse subito la mano dell'artefice, cioè di colui che esercil..a la- censura sul giornale, gli annunzi funerari com– presi, e tanto più trallandosi di uno inquisito, in prigione, e di grandis– sima au<orità. Ora dobbiamo credere alla nota del Lavoro : « La famiglia smenti– sce recisamente la notizia i, ? Oh ! perchè non lo fa la famiglia diret– tamente ? Oh ! perchè il Lavoi·o. trattandosi di un professore della Lniversità di Genova, e della ripu– fazione di un Giuseppe Ren.:!i, non ci dice come stanno le cose ? Che co– sa è di Giuseppe Rensi ? li Lavoro non ci dice sibillinamente allro che è « temporaneamente assente da Ge– nova"· Grottesco e tragico. Tragico e grottesco! L"na volta il Lavoro si permise un attacco contro la Libertà perchè La casa di lavoro deiciechi diguerra derubàta diparecchi milioni dagli amministratori fascisti La Casa di Lavoro dei ciechi di guerra è una istituzion_e parast~tale cli diretta amministrazione fasc1ita. Sembrerebbe anzi che i fini di que– sta istituzione dovrebbero essere un culto •per il fascismo -:-enuto a re– staurare i valori roorah della guer– ra. Ebbene i dirigenti fasci_s~i _vi hanno mangiato dentro tre m1ho~1.~ Lasciamo la parola al Corriere della Sera (i3 novembre) : « La Casa di lavoro dei ciechi di Fe~~~aS~c~~{~ 3 de)r;~~l~e~~;e ~i~t aveva lo scopo di rieducare a~ lavo: ~?ecgi dV~u~~~~i~:li.a~:ufe~f~ 0 f1~r~ che dell'Umbria e della Sardegna mercè l'impianto e l'esercizio di spe– ciali laboratori. Nel marzo del 1924, il Consiglio direttivo ~~ll'Opera rç– mana assunse in servizio, come di– rettore del laboratorio di maglieria, il generale Enrico Rossi, cbe nel i928 era npminato president~ del-: l~~~~~iòn ife~a:;::~e~~~tl 0 à\'. 0 g;~~ mercio Italo Novello con funzioni d1 direttore tecnico. Il ~inisterQ della Guerra, compre– so delle nobili flnalilà dell'ente, gli affidava la fornitura di maglie di la– na e mutande per i soldati, per un ammontare complessivo, nel periodo dalla fine del 19"24al 15 dicembre 1929, il periodo cioè della gestione ~u:sìflg~ ~i!11! ~~ti~~~n~g~ l~~i;~: che un residuo attivo di 1300 h_re, con un patrimonio ti.i macchinar, e accessori d! circa f30.00p lire"· . Ii Rossi venne sospeso e veone mandato un commissario, il comm. !1oa:;~:~nifòCJJ1ea~:;!i! 0 afep~;d~r!1g~; del Re contro il gen. Rossi e It.alo Novello. In seguit-0alla denuncia, dal– la quale appare che il NoYelio, as– appalto a cottimo delle forniture af– sumendosi con ibrida forma il sub– appalto a cotLimodelle forniLure af- ff/~~e a~~rotrif.~r;~~~ffìr~o~~i e il Kovello venivano arrestati e rin- d~~~i a a1u~~di1~/~~~~\Ci!t~isa~it somma di tre milioni in danno del– la Casa di lavoro dei ciechi di guer– ra, e il Xovello di correità in detto rea~~-ll'istruttoria risullarono ele– menti gravissimi a carico dei àue imputati. Oltre a una perizia mer– ceologica che è contraria ai giudi– cabili. ed oltre al fai lo che la gestio– ne del commissario go\Ternativo comm. Martina dal f6 dicembre 1929 al 13 luglio 1030, con un in– casso di circa tre milioni e mezzo dava un utile di oltre un milione, sta il contegno dei due giudicabili. Il gen. Rossi si e difeso accampan– do la sua inettitudine e ha cercato ài atlribuire tutta la responsabilità al dire(.tore tecnico : il Novello a sua volta si è atteggiato a vittima : e così è sorto un contrasto di difesa tra i due giudicabili che renderà assai interessante il dibattilo. Dalle indagini eseguite dalla P. S. è risultato che il :fovello, nel 1923, abitava a Torino in un piccolo al- ~Z~!~ta~~bj~~-~~ d~p~o~d~i;\~g;~~~ so nella Casa di laYoro dei ciechi di guerra, viveva da_ gran signore __ e possedeva due ricche automobil1. Anche 12. posizione economica del generale Rossi col nuovo impiego aveva sublto una radicale frasfor- Arresti, perquisizioni e imrve• .~uopr1nc1pa ~ e_ -~se il colpo ,ih. glianza . Il caso di OrheteUo • .'.iila110. :'I~? ~ui r,ic~vols!:!rO il pileo pubiJlicava notizie inesatte, eh<.?non Cio' che succede in borsa - E a s~ena: lJl agei\ ~ P -vi trovaro., poteva controllare. F; lui che le può teatro. ~~rtt~rtoal~~~~e~i~1~a, cf{"" propagao d a controllare p1>rchè è cosl... reti- (da un ,,·,tro ,,orrùYJoud,::nte) antif<t;~.ei.~ta _! ! !eh" tu Ili sono con-1 cente? ·~ ,. Jnu~Jle _dire_ .• 1 d'accusa giun- Chi poteva immaginare c-h" C%1 :-.HL/1:iO, novembre. - Se!],za_ tre- yinti eh~ i]R{:1~~f~~ !:a s~ato inviatò ~~ ~~s~:i:c:r:a;;:: 1 ;0:::~~\i~~~a~~ ~~;ti~~ 11 !dict:: 1 ~~~!~u. ~zo~ g:i~ri~ 1 ° C():.\:mr~~l~ Per trovare un ~-t Gi1nPppe Canr•pa? chella, sempre. Sessuno par~a. '.'i'o_n ff,fo 0 di acCusare li povero avv. "" Come crerlergli? Che \"a!ore dare sono df>gl! ::irre:#,i. SonrJ d.P, 1 rapi- r"::e':'nz~o~n.__:i "'._:· __ ......_____ _ alla sua "nota,, ? Gias>'f1pe Ren~: ~~t- ~l~e;~fl~i~i ;~1ij i~~re,~~;:L1 Controunacalunrua· fascista è vh'O? è morto? Qui si naviga 1 apposilamPn!e da Rom?·. o,_-ari:,a1 e, mare <folla moslruosità morale. Le q abitua a cote.~e .~par1z1onid1 per- pri,·~one scompaiono rlalla scena ila- ,,one. Scompaionf) le per.~one note e ERI liana senza chP, nulla più si sappia le i7note. Ogni antifa~ci,:la è indivi- DOVE snuo I V di loro. A che s1>colidi tenebre biso- i:luafo JJP,r 1a sparizione. Si di_ff,mdi:! UH .;na rbalire per trovare un r,egime un ;,en~o Qi indifferenza eh~ ~ d~ll<> ! ~omiglianfr,? ~j~i:/;itc<~::ir:;~!-ac~~ ~:i~~ti 1 ;,~,~~;; 4u1c1 DELL I f RANCIA + + + nl)n stronchPranno, ma apr1rc1;nno m H nuove Yie agll animosi che vogliono Se l'indegno «trucco,., è reale es– so si volta contro chi l'ha ordito. Leggiamo, infa1'ti, in Libera Stampa di Lug-:rno: u La stampa confederata ed e;;;te– ra - naturalmente esclusa quella italiana - continua ad occupar.;i del caso Rensi con lunghi commenti, nei quali è particolarmente rilevato che nessun giornale italiano, com– preso il Corriere deUa Sera, il qua– le ha pubblicato l'annuncio mortua– rio, si è occupato di smentire la no– tizia.,. La Nuova Ga:. =et.ta di Zurigo scri– ve fra allro: « La Giuslizia fascisfa non si preoccupa del diriito che compete ai cittadini di uno Stalo democratico di volere e di potere avere o rappre– sentare un'opinione p11litica diversa da quella ufficiale, e lo Stato fasci– sta e la sua stampa passeranno so– pra in silenzio» . La VossUche Zeitung commenta il silenzio assoluto della stampa ita– liana e trova misterioso tutto l'as– sieme del caso che ha un po' del so– vietico e di certi sistemi balcanici. L'Arbeiter Zeitttng di Basilea scrive in margine al caso Rcnsi : « Bolscevismo e fascismo sono in Ilalia ed in Russ!a ciò che era il cat– tolicismo ·nel Medio Evo. Le perse– cuzioni contro gli eretici sono all'or– dine del giorno. Al posto degli ordi– "'ni di tortura. inierYengono il fu– ~ile ed il clima micidiale di Lipari. ~\I posto della Santa Inquisizione, la C,eHa ed il T!'ibunale eccezionale... n Finalmente un arlicolacclo sgua– iato ed infame del Tevere. riprodot– to dalla combriccola, cinicamente. de– riòendo il Yecchio filosofo della asce– si scettica, assicura che è vivo ed in buona· salute. li Tevere è tu(lo in giubilo per il bellissima trucco fa– scista. Gente immonda, mazione. Il Rossi, che per i suoi as– segni di generale e di _f!lulilato pe!'– cepiva 2871 hre mensili e che ab1--: lava un modesto appartament? ~-1 lre camere, prese a frequentare I pm costosi alberghi e Je più ricche ~ta– zioni• di cura e. ottenuto un ottimo alloggio dalla Cooperativa ~ei_ Mu– tilati. faceva compiere lavori d1 lus: so arredandoltl con mobili splendidi e spendendo più di centomila lire. la libertà. A >Jilano non sono meno di duece:.ulo .:;li ;.rre3la!i t1·~1.t..,nut). Sei novero non me(liamo I fermi, gli arre3ti temporanei, ecc., che. sa: rebbero migliaia; le perqui.3i_z10n1 continuano a tulle le ore del giorno e della notte. Lo ~copo? Tmvare le prove di un grande complotto anti– fascista, che dovrebbl:l avere per centro Yerona. A Yerona infatti sono stati t.raspo.-tati quasi tutti gli arre-– slati. Molti poi sono già. stati avvia,.. ti su Roma, allo scannatoio del Tri– bunale Speciale. Anche la sorveglianza infierisce. Oramai non si sa più chi non sia sorvegliato. Sono wr,·egliali persino i fascisti. Cioè a dire che si sorve– gliano (ra loro, pronti a denunziar– si fraternamenle. A.-ete saputo di quel Diaz De Pal– ma. capo fascista di Orbetello, io un solo giorno, cacciato dal Partito co– me « traditore " e condannato dal– la Commissione proYinciale a cin- f)J:z an~iP~i~~n~bbi·a~::tCoairi f~~pi~ a fare pervenire al Duce delle cose gravi. li fatto è che il Duce a sua volta è fulmineamente intervenuto, cancellando la ordinanza della Com– missione Provinciale. Cost il Diaz De Palma è- stato rembegrato. Lodi alla "generosità " del Duce. Xuila servirebbe di più a dimostrare che siamo in pieno regno delrarbitrio e della follia. Si a:-resta, si condanna 1 si cancella la condanna per motu proprio : tutto ciO al buon piacere di ogni cafone di polizia e del fascio, pas.;;ando per la trafila delle gerar– chie avide, vendicative, e sempre terrorizzate. 6e vi dicessi che lra i « soI"Veglia– ti » sono ex ministri del re, cavalie– ri dell'Annunziala, generali e mare– .scialli senza dire dei ministri. dei poliziotti, dei magistrati, dei funzio– nari amministrativi, tutti sottopo– sti a sospetto ? Come estensione, si crede che que– sta sla la più vasta delle ondate rea– zionarie e persecutorie del regime: Le ombre fanno paura. Corrono voci spaventevoli, incontrollabili. Gli ar– restati sono in carcere percossi; 9li interrogatori rico,rdano il &nto lA- ficjo. Dino Roberto è stato pestato a sangue. Un ferroviere di Firenze lo stesso. La sorveglianza si acuisce anehe nelle borse. Tutti gli agenli sono so– spetti di fare esulare i capitali. L'in– timidazione è all'ordine_ del giorno. :m viene riferito che un agente di cambio è stato chiamato davanti al Prefelto per dare schiarimenti sul– l'andamento dei suoi affari. Pure ieri. un altro agente di cambio è sta– to irrestato da due poliziotti nel mo– mento in cui trattava un affare. Il (( Cambio della guardia)) ~)fe~~lo aJ,::t?m::es~t:~~c~l::ir:~= La ressa per il rimpasto bienti finanziari. La vita è quella che puO essere date le condizioni.Ieri l'altro il Gior- (d,z uri nostro corrispondente) ~o~[ tt~a~ [:r~~~!i~oe1f: 1 ~~~~~~ Ro:-.tA.- Nei ranghi si attende teatri. La gente non frequenta più che il Duce dopo il « cambiamento i teatri. Il giornale romano diceva : della guardia n nella segreteria d~l e, La questione è grave e duplice : partito fascista, continuando il qil.CUagenerale economica che fa di– cambio faccia ... roteare un po' i ca- sertare teatri e .1ale, e quella parti– merali minislri. E naluralmen(e c'è colare relativa allo st.ato indecoroso ressa di candidati alla rotazione. in cui è lasciato l'Augusteo. » ~eJf~~~~~f ~h~af:,;~;~~:t~f 0 a~a~o~~ ):oi possiamo aggiungere in via no titoli di anzianità, di benemeren- f::t~~': e~f~1A~\ihttS~nlet~~~~ ~~ za di fedeltà e di capacità. Cosi il queste r6.fles e con ,tanto terrore che députalo Paratore fa dire che il si dissemina, la gente J.>referisce la pun(o nevralgico del « regime " è sera restare in casa. C'e anche una quello finanziario, e che e"è solo un ragione di prudenza che fa evitare ~ 0 trin~~iifr~~s~ /~;~~;~~ y!~rtrèbd~; lutti i luoghi di ritrovo, perchè non s~ l'avv. Paratore ha così ~lta con- ~inas;a~t~ ghpeet~~s!a1~rc;e~j~~b)~: sideraz!one _d_el suo _merito, non to con un conoscente ... non in grazia ~~è\"apii~es:bbla~~ns;;os;e;t:;ic~le ~;~~- ~!r~jfa c~ttf!°1~n~:rdi~~ar;e: a:;; ~Pal 0 Jt·Pa~:it~e.c~~~:l::ane~rea~;::= ~~i{!~~1~loi~ 1 c!n~f~~i;id~ud j~ 0 di~ ~~~ta~: ~~~JJo di~isfrei:nta~~;; s_gr_a_zi_a_. --------– er~.~~d~~~mid::il;;p~te"n':J~crii:;ic;i;Ò la polizia f scista mandava i che.... non ne vuol sapere di incari- 1 • d I 11 chi nrinisleriali, in modo da prepa- 1 corpi 8 reato ~~ila ct~si1r::'·M!·Wiu!';".;~vt. par fare arrestare gli oppositori nelle grazie il Beneduce, perchè tut.i1 i piani di queslo per procurare un prestito sono fallit1, mentre malura- ~~n!f;edf lna~f~}i:,a~~e~!~ido~lar!ti; in ,>\merlca col consiglio beneducia– no, e bisognerà trovare molti milio– ni - e di dollari - per gli inte– ressi. Il -signor De Michelis, torna– to a Ginevra più tinto che mai, va dicendo - e fa dire - che per mel– le!'e sulla buona via la poli-tica este– ra. non c·è che un uomo solo : lui. )la oltre a queste candidature, au– tocandidature, che cercano soslegni promettendo... compartecipazioni agli utili, si affacciano altri nomi : quello del senatore Berio e del de- t~~f! 0 c!~~~~~ Òf:no 1 ediftg~~f:ùa:ze~ ~e~ 1 eb~!ei\~e~ ftrJ~i~eleJr 0 òc~t~!~= si della presidenza e della politica estera. Roberto Farinacci andrebbe a rare il moralista - e a trarne il giu~to profitto - alle Ferro\"ie, e, i.;omcex capos-tazione sarebbe al suo posto. Xaturalmente è proibito di parla– re di rimpasti e i:;ostltuzioni di mi– nistri. Ragione per la 9uale ne par– lano tutti i fascisti d'Italia e eolo- nie. Belloni al confino 'Cn comunicato dell'Agen=ia Ste– fani, pubblicato da taluni giornali francesi, fra cui il Temps, annuncia che in seguito alle risultanze del re– cente processo Farinacci-Belloni, ex-podestà di )fi!ano, riconosciuto colpevole di graYis,:;ime irregolarità nella sua ge5tione comunale e di speculazioni illecite nelle Yarie a– ziende di cui ha !alto parte. è stato arres.~ato e ,:arà immediatamen(e defPrilo al confino. Ecco uno che è coulé. :'ifa i com– plici? Da una pubblica:.ione clandestina che. cicrola in Italia ricaviamo que– sta interessante noti=ia.: . . . . . ... u Abbiamo da olLima fonte che il discorso del « duce>) non sarebba slalo, in reallò, quale l'ha trasmesso J"Agen:::iaSfefani.; ben.:;ì sarebbe stato riveduto e corretto per il pub– blico, in modo da non porgere aitra esca all'anlifaschmo ;:lranìero e da non dare ra!larme all'opposizione in Italia. Perchè il « Duce n si sarebbe proprio lamentalo con parole dure e roventi dcffeccessi\"a indulgenza del partito nei confronti dell'opposiz10- ne che avrebbe lasciato ricostruire ;;t;t~lrOueifo l'~c~l~~~~ir 0 a~~ u~ed gravissima colpa che occorre assoiu– lamentc cancellare sradicando la mala pianta dclfopf.losi7.ione a qua– lunque costo, ma, natura-lmente, al– la chetichella, senza scandali. Tutla questa parie dr! discorso presidenziale sar.ebbg stata accura– tamente soppressa. In seguito. dunque, a queste pre– cise disposizioni ed all'u affare- di Sartrouville ", la reazione si è \"e– nuta accentuando in tutta Italia, ma specialmente nelle reg-ioni annes.se per motivi ovvii, ed rn particolare nel Goriziano ~d in tutta l'Istria. nonchè in tutta l'Alta Italia. Quindi, ho!Li arresti alla chetichella, so.Pr2- lutto di persone colle. Eccovi un esempio tipico : - A :\mano è stato arrestalo l'avv. Lorenzoni di Torino che si era recalo nella capitale lom– barda per doveri professionali. Coh– te:mporaneamente. - a quel che ci ~i~!ri~~~~is1:io!ir:e~lo ~tu3di~e~i;;~ l'avvocato stesso. Per quanto tal!! perquisizione fo::,se stata accurata, tuttavia non ave...-adato il minimo P.T. Successivamente ci risulta che il Lorenzoni C stato rilatciato. Era forse troppo grossa. Un.a lettera di Luigi Campolonghi al_ Te~p~ Gno dei soliti gerarc~i fasc1s;~ vjre c:Pgi-etario dP! Partito, ha r~/i1f]c;r 1 :a~:j~if, du~~~f~ ul~aq~ 0 a7; tro,·ù il mod~ di }~i-:ic~ars._1 e~n!ro. l r:~;;~t~11!n{~:l~c~~t~~~tl;8g~ffi~n~!1 vece.bi nemici della F!'anc;a, c~e du--1 rante la gu~rra congiurarono a1 dan---1 ni .Jie}/;,~).~ 1 ~ ~~~~!s~Uova c~lunniaf iJ nostro Luigi Campolongh1, nella sua qualità di Pre?"i~e~t.edi:,l!a. e, Le--1 ga Italiana dei Dmlt1 deH Como"~ ~~ll~~at~i;:ol~r:gs, 11hed~:;:o~~~ ;~;ar~;t;ér~nad;i~~~~f(a,e ~b~'Lit c~~~r; dfo;~iitiJ::.ig~oser;~wb! ciò, la lettera è stata inviata _ad u_n f~fi~~a~ee:irii~o::rTtff1t~i1~~i~ll&~~ vre, che l'ha pubblicata nel numero del 18 novembre. 1e?f~~, dttui~{ 8!~~o1~;:f~li, !8' ·•e~t:ggel ~~st~6~:!;iat~ 1 i'i~~n~~: (la lettera è indi-ri::.::;.ata al e,: Temps 11 - n. d. r.) il discorso c~e un d~pu– talo fascista ha pronunciai.o a Nizza davanti ad un udi{orio compost.o e– sclusivamente di fascisli. Fr~~~~~d~\Te~:str w~~pd~~ 0 3re l! sua genero~a ?Spilalità ai ri!ugia~) ~~~;~h!-~~h!nb:~e~~~i ~ulf' qte;iii: ouindici anni fa, « -volevano fare la Tivolu.:::ioneper im-pedire aU,'Ito:lVf– di intervenire nella guerra per il trionfo degli AUeali », mentre «_tutti quelli. che. hanno voluto mettersi dal,.. la parte della Francia durante l.a gu~;':f• s!:gu;:~lo~rlfi~lcf:sbilf;tit;;ef se mi permetterete di proCes~i::e. conlro questo strano m~do e arn1- trario di scrivere la storia. "Quando nel i914 scoppiò la ~e~., ra tra la Francia e la Germania, 11 popolo italiii.no fu dapprima unani– me nel ,·olere la neutralità.. Si tro– vò tuttavia un certo numero di per., sona!it& conosciute nella sla.Tllp<Lci nel Parlamento, che avrebbitr.e SVCt:. lu{o Yedere l'Italia me«ersi al fian~ co degli Imperi Centrali; allud0• a1. Federzoni, Rocco, Corra.dini, ecc. - che· non bisogna evidentemente con-! ;~~~:h1 ~ 0 ~si~i~, 7, a;grcc:tt du~ t~t mi sono al potere col signor )fus:– solini e il terzo è stato fatto senato"" re da :MussoU.ni. u Più (ardi l'opinione -pubblica fla;;o~stdfc~~a~gr\~vdoe~Jgfe 01 ~~1!i~= tervento dell'Italia dalla parte de– gli Alleali; e i nazionalisL1 (dopo lo scacco subito dal barone S0nnino nelle tratlaliYe con l'Austria per ~~~rfift\ 3 ~~n 1 ~e~fe 0 ~~~ca:i~i~~idte~~: ritoriali) si decisero in questo sen– so. A.I contrario. una parte dell'opi– nione pubblica,· rappresentata prrn- f~fi~lt~~!fò df~id:l~i:tli;~i;ciit~ aet la neu(ralilà, ispirandosi non già a sentimenti di ostilità contro la Fran– cia, ma a considerazioni d'ordine ideale, discutibili certo (ed io stes– so le ho àiscusse con ardore, a quel– l'epoca). ma rispettabili. « Un solo scrittore, che all'inizio della guerra, rappresentava ancora la 1endenza soclal-neulrali:Sta. osò pubblicare nel suo giornale delle pa,.: role sconvenienti contro gli A.lleatb Si può infatti leggere, sull'Avanti! del 9 settembre 1914, quanto segue: u Ci si invita a piallgere tul de– sti no del Belgio martire.... Noi ci troviamo davanti ad una farsa sen– timentale, çreata dalla Francia e dal Belgio' stesso. Queste due C011Ulri fanno sfor.:.i inauditi per sfruttare la credulità universale » 1( Il signor ~lussolioi è l'autore di queste parole; egli non è in esilio con gli a anarchici e i bolscevichi ,., Egli è al potere col concorso degli e::i:intcr\"entisti austrofili e con l'ap– ri~~~ ,,degli e:t neutralisti dei Va- La JeLtera di Campolonghi conti– nua con la protesta contro l'afI'er-,. mazione fascista secondo la quale tulli i profu~hi Maliani sarebbero degli anarchici .e dei bolscevichi ohe vo!e,·an fare la rh:oluzione per far per~ere la pierr'.1 ana Francia ed ai $Uo1~\lleati. E rn appoggio a que– pubblica un elenco - forzatament-e sommario - di u fuorusciti ,., che furoo~ p~r Ja uerra al fianco della Fr3.1:!cm.m nome del diritto e del– la l1ber!à e che poi parteciparono al, confl11to con particolare eroismo. C elenco reca - accanto al nome di ~aIT3:eleRos~et-ti, decorato di meda– Ila_d or~ :-- 1 nomi di numerosi no- st rhaft~~!C v~~f ~1~\, d~fc~~~~t So~~ ubat~e~t1._mnt.,J~~i. decorati. Sono ~~rrllg~id~ats~~t 1 o I ta~!~r! ~Yiui~~m1 d_imostra,r~ come gli « antinaziona- ~\;~no_at;~l/d~J~~'.~~~;i~el a?a~~~~~ la ~~~g\e~!;:r!p:olonghi termina cosi ----- - --------------- SO TT OS CRI VET E!

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