la Libertà - anno IV - n. 33 - 16 agosto 1930

ANNO 4 - N" 33 Cio' che mi ha 1empre ,tu– pito di più è l'impotenza del– la lorz.a a tenere cio' che easa ha conquistato. NAPOLEONE. la Libertà Il gran piano faaciata dei provvedimenti per la di&oc:• cupazione operaia importa che 36.681 operai, rappre• sentanti 1'8 per cento dei di– soccupati ufficiali, avranno per sei me,i 12 lire di ,ql_a– rio al giorno. GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA [ (LA LlBERTE) ~ OlD~AJUO SOSTENITORE 11 I\ D I R E z I o N E E A M M I N I s T RA z I o N E .~=========l=p=.,=•=•=•= 00 =•=·= .. ·=··=·= ..= ..=·=··=·= ..= 2 = 0 = 1 ='·==•=o=l=,.===l=======P=A=R=l=G=l=l=6=A=G=O=S=T=O==l=9=3=0======~L===l=0=3,=Fa=u=bo=u=,:=Sain=·=•=·=D=en=is=•=P=A=R=IS=(=l=-0=•)=•=7=el=ej=o=no=.='P=r ABBONAMENTI Pci ,ci me,i................. 10 h. 25 I,. ESTERO : IL DOPPIO IL GIORNALE SI PUBBLICA LA DOMENICA Mentre lacrtsi economica eoperaia tende adaggravarsi e o l'inverno, il g verno non« scopre» che il vecchio rimedio ei lavori pubblici, inmisura insufficiente ebluffisti CRESCENTE MALCONTENTO IN TUTTA ITALIA Segnalazioni gravi di violenze, di corruzione e di rivolta Il gran "bluff" dei lavori pubblici grandi categorie : lavori !:lradali e lavori idraulici e marittimi. !'\ei primi prc,·ale la mano d'opera. Nei ~ccondi il materiale. :Kei primi la mano d'opera entra per il 65 per cento ; nei s·e·condiesrn non Yi fi– gura che per il 30 per cento. Quin– di per i primi non vi sono dispo– nibili rhe f7 milioni ; pct· i :-f"con– di, .'J!:l. totale dbponibilit8. ~alari di 66 milioni ::u 101 ~!anziati. 1l nu– mero degl_i operai impirgali sarà. di pG.681; dunque la di:-ponibilità. salariale per ogui ope-raio sara in– foriore a 1.800 lire. Siccome il pe– riodo normale di di:"-occupazione im·ernale del bracciantato è di sei mc5i ne deriva c he il s alario me– dio giornaliero ! "arà.di i2 lire. E' cosi che si rime dia al la disoccu– pazione ! La situazione a Milano La crisieconomica e ia democrazia ' . La politica. del bluff continua. E· blicho stabilite dal goYerno pPr ~ come non doYrebbe continuare se prossimi me~i invel'nali. Finora. )-I cJi e~::a è !alta tutta l'attività. eco- tralla di una .-,pesa di i!Ji.4:-53.:-,00 nomica del fascismo? lire per dare rlf'.'lavoro a :36.0Slo– Una grave crisi colpisce l'Italia. Que.;.la crisi è stata i:empre negala dai fasci~ti fino a quando è par:.-o foro comodo accu~arne la :.ihia– qone economica mondiale. Ora riulla è più faho di q11estaaccu:;a. Se i pae:-i sil'anieri !-offronodi una crisi che essi non negano affatto, tale crisi è dO\·uta ad un eccesso di produzione. La cri:-i italiana è ;una crisi dovuta alla mancanza di consumo. Apparentemente !:iO– ;\Taproduzioue e sotto con~umazio– ne sono efielti dello sles!:iOfeno– meno. In realtà non è così. Vi è ,una erbi di sovraproduzione rhc Fi manifesta quando il mercato è sai-uro dopo che H con:-.umalore si è, rifornito . .Vi è una erbi di sovra– produzione quando il mercato non è capace di a~sorbire i prodotti perchè il consumatore non ha che una scarsa capacità di acquisto do– "1.lta alla jnsufficicnza. del suo sa– lario. Quest'ultimo è il fenomeno che presenta l'Italia. perai. Si con-fronti questa cifra con quella dei dboccupali « uffi– ciali ,, cJp\Jo fC0r~o im·erno e ~i Hdrà éh·e:c,:-anon ne rappre5cnt.i che l'otto per unto. 11a poi, le ~om– mc slamdale :,aranno niramenle dbponibiJi? Prrchè, chi pRga? Lo Stato o i comuni o le provincie, oppure dri com,orzi ? I comunicati ufficiali non lo dicono ; ma dagli elenchi pubblitati appare che vi sono dei lavori cui la spe~a ap– partiene agli enti locali. Saranno questi in misura da farvi fronte? Non dimentichiamo le condizioni di:sa:;lro5icdei bilanci comunali r provinciali, leniamo presente che molti podestà si dimettono pcrchò non sanno come fal'C ad ammini– strare con Je cas~e vuole. E allora? )la. anchP ammesso che i fondi saranno disponibili, che CO!:iai:i crede effettivamente che gli operai impiegati verranno a godere? Ab– biamo fatto un piccolo calcolo, al– la portata del controllo di tutti. I lavori indicati si dividono in due Ci si ossernrà ChP.anche la par– te della ~omma ~tanziala che va in materiali si ri2oh-c, in fondo, in ~alari, per gli operai r:he produ– cono quei materiali. 11 ragiona– mento non è perfettamente e.5atto, il)a possiamo concedere che cosi :-;ia.Ciò significherà semplicemente che il numero di dboccupati ai quali la somma è de~tinala è supe– riore di gran lunga a quella indi– cata e che quindi e blvf{ l'affer– mazione del comunicato fascista. Ciò, del resto, che era facile di di– mostrare, così come l'abbiamo di– mostrato. Rappreaaglie, arreati, indignazione e reaiste,ua (da un nostro corrispondente) Le ra.pprr>sagl ÌP. delle squatire fa– scislP.sono conlinoo-tP.per parecchi i:rioni. I ciHadini hanno potuto no– lare chP.molti bastonatori non erano -nè milane,::inò lombardi : erano sta– ti impol'lali da lontane provincie. Il ra.cci:-mo è in tale s-tiatodi disfaci– mento eh" 5r, un mo,·imento scop– piasse in vari c1>nlr1 contemporanea– men:e, non a"rebhe forze per neu– {ralinal'lo. Le azioni dimoshmtive alla perife– ria sono slale evidentemente dettia– te dalla paura : 1i trattava di dimo– strare. a chi g!ustamente ne dubi– tava, chP il fa~cismo è .ancora in pir- fl~a:ioii.P.r;~e~~eesf~d~i 0 ns~n~el~ol1l= plicate le spr>dizionipunitiw~, IP im– posizioni medioey~l~sche e I~ spar~– torie nollume. St e 1mposl..o 11 copri– fuoc0 alle nove; la chiusura dei ci– n~matografl (~gambrali a baslona{e); si è applicato largamente il diritlo di fermo e di pt>rquisiz.ioneda parte delle camicie nere. Abbiamo già narrato nella })rece– dente corrispondenza di manitestinl gettali in mP.u.oai fascisti durantP -il funerale del Porcu, e di aJ.tri lan– ci,al i da automtmili in tu Ha Ja città. ~li ~g;:~~~~is~~~ 8 n°o~~.:g1eq~ft~.if~ 0 f~ questo campo. Yi sono stati moM.iarresti. Si è scoperta - pare - un'organizzazio- ne tra i conch,1ttoridi taxi : cinque furonoiacciuffati con manifestini !lUl– lr, vP.tlur.c. Gli arrestali sono s:tati soHppof'li alle l)iù bestiali violentè; tanto che quasi tutti furono portati prima che in que.<:tura ll'ospedale. Fra gli arrestali vi sono l'inge– gner Lombardi e !'a,..,·.Ariis ; anche e,:si hanno subito feroci bastonatu– re. L'Ariis fu arreS'la!o. si dice, io ,:r>guito a inesa~J!:e dichiarazioni del Lombardi, estorte con In tortura. Ma, dal volo di Giusti:ia e Libertà in poi. si nota uno e;plrito nuo·vo e non solo in Milano,mn anche in pro– vincia. Le violenze fasciste hanno trovalo do\'unquP re:1i!ilenza. Più che timore. le rappresaglie hanno de~\~J– to indignazione. A S. Angelo Lod– giano, a Codogilo, a. Gasalpu.,:;,1:erl<:!n:;o sono av"enul i conii il ti tra fascisii e antifascisti. Incidenti c;i sono pro-i,)t– ti in mollissime locai Hà. Dovunque si noia la volontà di non sublre e, se è possibile, di rintuzzare. Iln'allra ~anca be lalliSGa )f1u.,o, agoSLo.__, Con sentenza del 9 agosto il Tribunale Civile di della banca u Piccolo Credito Mila– )filano • ha dichiaralo il fallimento nese », con sede in via Varanini, 1i. C'è cri-si in Amerka, in Inghil– lerra, in .Germania. c:·e anche una crisi jncipienlc in Franria. Il re– gime capitalista di produzione sof– fre di una di quelle crisi di ~opra– produ=ione che sono CRratteri~li– che della .'-uri.essenza e che Marx e.saminò magistralmente. Colrstc crisi nazionali, che si fondono nel– l'unica crisi internazionale. danno luogo a lotte di di~occupati. a ten– tali"i degli imprenditori di abbas– sare le mcrcP:d i, a scioped con– seguenti di operai. I prr.zzi 1 in un sistema generale di barriere doga– nali, non ~egimno affatto il p~o– ccsso. che sarPbbe naturale. di ab– ba5somenlo, in seguito all'eccc~so di produzione. Ogni mercato si di– fende cercando di lenere alti i pro– pri prezzi. Ne segue che i salari diventano impari al bisogno. Di qui altre ragioni di agitazioni o– peraie, che hanno un riflesso im– mediato nclln. po!Hica. Non basta. Cercando tulti di produrre a mi– nor costo, tutti lottano per allon– tanare da sè i carichi fiscali. Gli imprenditori si ribellano al regi– me gravoso delle assicuraiioni. In Germania sopratutto l'assalto con– tro le assicurazioni operaie è ne– rissimo, cd è una delle basi della Inutile insistere sulla. situazione odierna. Scarsi salari, disoccupa– zioile, fallimenti, restrizione della produzione, ]imitata. importazione, diminuita esportazione, bilancia commerciale defkilaria, bilancia dei pagamenti passiva, aumento dell&circ"o\azione, aumento del de– blttlllliUL :tesoreria, squilibrio ere-. isc.ude • costo dèDa.vita e salari, "~ d&ll8 imposte e delle tas– se per col'Q]are B deficit del bilarf.: cio dello -Stato; ecc., ecc. Abbiamo parlato più .volte di lutti questi a– spet1i della crisi e su di essi avre– mo occasione di ritornare. ·····························--····-··---·--·-··---·······-------------------------------------. Oggi il problema preminente è quello della disoccupazione. Pro– blema, lo riconosciamo, che non è ~pecifico dell'Italia, nè del regime fascista, ma che è colpa del regi– me fascista di aver acutizzato. Una politica balorda di restrizione alla emigrazione, forzando gli opel'ai a rimanere in patria, senza as:;icu– rare loro il pane, non può che ag– gravare la piaga. Oggi il regime corre ai ripari e pare dbposlo a riaprire la valvola della emigia– ne, ma ciò avviene in un momento in cui proprio anche negli altri paesi pel' la cri~i generale, minore è il bisogno di mano d'opera slra– hiera che andrebbe ad aumentare il numero dei disoccupati locali. Dicemmo che la di'-occupazione non è specifica del regime fa,ci– eta. Aggiungiamo eh(', anche pri– ma del fa.5Ci!-Jho, que${a piaga era tpnosr.iutn. in Ilil.lia. Ma, ~llorn, si prendernno tcmpr.::;lirnmcntc i pron•edimenti riel c;uo, ~i prcdi– ~ponen. un piano di JaYori onde dar occupazione ~(lpralulto al brac– c.:ianlnto nei mc':'i in cui la. cam– pagna non ne richiedeva l'opera. ],e organizzazioni cooperative r !indacali, d·accordo con le auto– rità. comunali e pro,·inciali, ~tabi– Ji,·ano quali opere pubbliche :-i (io• Ynano compine-. li piano dr>i h•– Yori :vcnh'a prc~rntato ai compe– tenti mini:_::.tcriche cfoponc\ ano i fondi nece::sari. Tutto dò si pa,– sau r.ellP. maniC'ra più s•!mplir~ ~enza tante ~lrombazzaturc. Piut– tn:-to non mancavano le protc~lc. Chi non ricordct. gli arlicùli del (;iornalf' d'llaliu. della Tribuna e lli altri organi più o meno in ieu– dati al protczionbmo indu~tria:e e ~iderurgico pieni di ~d<'gno~c pnAe:-Leconlro il prdc~o pl'olezio– ni,mo operaio? Pf'r qul•gli organi lo :-ito'o non tlo\'C'vaint,•rvcnirc in alruna maniera. Oggi im Cl'C' gli ~ 1 e,-.1 0l'gaui e Jrli :-le.:..::iuomini u:-pnuano ai p1·on-cdimrn!i l'he il l(OYernoJa~chla ha annuncialo per romb,,llcrc la dboccupozion".!. Hf'– -~lpi.:cellza? Xo: ~oltanto ~crv::i– ~mo, Jfoichè rordinc è di r!i;-~ rhe tutto quello che fa il padrone è ben fallo. :<al. coerenti col no~tro ~;i,::e ~a!,1, nou prote::-t<"rem,,contro i pr,,,"Yc– dimcul i. ) la non po "1::i!w1 hri: a 11,c•n o t.ii cfonuncia.re il blr1ff che ,1 fa int orno ad e:a-::-i . l a in::.ufficf"nz:t dr-gli ~le:-:-ia rimediarr. ~<' non in piccoli~::ima parie. alla cri~i della dirnec1Jpazione. I ;!:!irn.:t!ifa::-cbtl ci hanno f! 1 Jo cnnuc("{•re Ul] ,r. eneo di Of&~ .f:U~- Il calvario 1.:a11rw11c10, .Più sop1:a r1 _•orr/':to, che fe pupol'.1':.win di F111alr.Em,lln. B011d!"'110 r Budrfu - offo111a1",cro– no discr:se in JJh1:.;a. i' cmli'?· af– ,,,eiw HL vn p1111fo.n'!l r,fcnrr lo tilvu:.io11e t•1·1•11111cnlc- !1roris~1111a tlt qurllc popolr.:i.0!1i ..f!iu111o_11? q1'.i.in_– falli du. tutta l J-..1111/ia 1iot1;;w <ILa91- ta.;iani. di folle .tulfo pia:;;e in &t!r-11- :t<J. la('cr•·, smrwtc per lvnga d•'1Lu– lri:.io 11r. Crrto si i: rlu: o Gamù11latJ'J 'Frrrnrnì .ti so110distribuiti s1139idi e mù1r.tfn: trnd1r il 10-15 qi11y1w, ,_, rhr ~i prrt•c(I~ Corrr'sfu di 0911i l"-, r:oro w•r f,z {ili~ scllcmbtc o pr·r i primi ili rAtobrc. ·• - " L": frutta r gli crba_q_gi t·o1rna··ca:– riss1mi ; In Mrnc r salita tli ollrr.• 11 30 per cento. !~a rifor1.111J. rl•-'.i_da:.ihf!– srw1ato 1/U Q/1//ICIJf() d1_f11ft1 I prc:.:.1. ed P ~lato coiag,.•,,,wtn ;n modo chr 1•• q1w1'd"f cii fip,1,11~ uJiq av1~11la.ftr i11t·err di t!f1111111urc. l;;'l./a .~it1111:im1•· i: id'."nt•r"ò-oi.:1mqu~ a:·.rard e ,.J. 5yd. italiano A questo proposito si 'dice che i J00 milioni per i terremotati erano stati chieati alla Banca d'Italia e e/te l'Introna abbia ri&posto e/te egli non a,Mumet·a una tale responsabilità, chied1.mdoche la Banca tosse rispar– miata, ed i11dicarqio il Banco di Na- f:.~~ c,~mn;,1;;;itflii~~;:;;Ue1cc 0 n7f~"d~ dèr·linarc il ... fovnrc e Frionrlni la– eçiava i {Jiocondi ozi dj PosWipo per avvertire il governo che il Banco di Napoli, ha dato agli agricoltori rht Mc:.soqiomn centinaia di milioni sui quali i debitori non ric&conp ncm.m.e- ~~ai,r:,r::,e tfiit:;;~sidfu;:;~ltu,7~ me&so a dispoai:ione i 100 milioni e ~h;t~ 0 ~eh~~: ;';}Joo~ti~p~';;i//k.erno I componl!n,ti lii commissione di borsisti e banchieri venuti a. Roma ;tro st;;;::r.~pt!"1-(t,~'nft~i';'a~z:t~ ldi una 1[t1tniio"e di dit,esto generale. B~~6ffd(ftfi!:.~al~. 1[;c:i~! q11tr1fo fltltlt-nto pMrebb., moi fa1'la, a.vendo seguitaJo a far stampare che tutto va bene. • Nuove aevizie e nuovi aeviziati Il nuovo boia-direttore. - Si arre,tano La aorte di Carlo Silveatri confinati famigiia - e ricevono fino a otilo o dieci visite della polizia ogni noU.c. Come e..c;empio del lraUnmento in- ~ii~:~o ~\'1~~~f~~~u~~l~o~~~~Ò 8~!: si, fu BaH iE:lca, da Castelbolognese, ru arrestato i lt0 luglio i92t per rjrr:o~r:~da~~=t~da ina:;~r~i/·~~cYi: slone r,la!IeAssise di Bologna. Libr- ~~a,nt,i ;t~~:· ~iro°m~te:a~c;,n~~n~!~ dito a Lipari pl'r tre anni. Nel gen– naio del 1930 hn domanòato di ftnr venire nell'isola Jnmoglie c il figlio : la domanda non fu inoltrala. La rin– novò il 17 fr>bbraio. Il mini~PrO ri– <,poaç, dopo mollo Ji-mpo « che non crPdc opportuno concedf're II eco., ecc. Tuili ricordr>rannoche il giornaH– !-ha. amr>ricano)forg:an - PVidenie– n,r,nte affilinto alla confraternita del Yiminnle - scrisse prr un'agenzia un luogo ,wllcolo pi?r so.,t~nerr che a Lipari si !'llava in fondo as!-tai be- 111•. ':'lti tral~ava, pl'r la b::m.Jadr>I rni– ni~lno dPgli in!Prni; ,li conl1•obaltf'>– re (oh, ~unnlo dr>bohnP.nlP !) la cam- 1:.cag.n1t d pubblicv.1.ioni f::111~ da T.us– !',\l, Niili " Ro,:"'f"lli. e l'etreUo di un capitolo del B6rnud. Tra l'al~rP cose, il )1oqan !iOhlf"– nrva ,Ji av~r inlerrognlo il .:;iornoll– sla Carlo Sih·e!-ilri. chr fu d~I c,,rrir– rc df'fla Srm antifa5eic;tm,qursli a– \TF>bbrdichf;'lrfllo, o m1l'Ttlcsso, rhc a Lipari "i vj,·p,va pao:;i!abilm<!nlP, Sia– mo m grado di ilmen{irr formalmen– {e il '.\lòri,iun. I ISil\•r>ilrifu inlrrro– into davanll ad un ufJlcialr rlr>llami– lizia: di~:;c u~ualmenf,. ~utlo quç,llo chr> pr1N\Y_a dr>JlagalPra dì I.1parl, citando anzi i pari iro~1ripiù imprr:-~– <donanl i. " invilarrdo il rnilizinHo a "lllenlirlo <ir poU'va. 11 miliziolto non polè rhr conf1>rmarr. In r1110\e uffi– cio d r>llnpoliT.iaromana .<,<•no sta!P. P.of rivrd1 1 11'.' ,. rorrr>Mr Jr> rflohiarn- 1.to nide! Silvr>!=ìlri? Era qual prr1,1.o '! tendenza alla fol'mazione di un blocco borghese contro i sociali~ sti, che, per altro, non .sei;nbra pe.,– $linala a, ri uscire. In questo panora.ma di lotte so– ciali, che l a libertà i llumina.. c'é pure in mezzo a molli dolori ed asprezze, l'alito potente della yila: in progrefso. La stampa fasci.~ta, ~he ciò ve-, dc e che pur nel suo inlimo lo in-, vidia, ba invece la. parola d'ordi• ne di opporre a tanto tumulto •di vita la ipocrita. pace fascista di ci., mUero, l'italico 5-ilenzio di cellu.,. lare. Se non fos!:)eriYoltanle, ~&• rebbe quasi uno spettacolo a11e• gro, seguire sulle colonne dei gio~ nali italiani le cupe in!-istenti de~ scrizioni dei mali altrui nella re.. ticenza assoluta dei mali nostri. In nessun paese Ja crisi è cosr spa!:imodica come in llalia. Essa ha; cause proprie, do\'ulo esclusiva1 mente al regime, le quali cause-, appena nell'ultima fase, sono in"' fluenzale dai contraccolpi dell~ crisi generale. Questo cau.:!osono~~, la dispotica stabilizzazione della: lira a quota 00 per un somare5co concetto di prestigio, la fiscalità; atroce, le ruberi.e senza controll_o dei gerarchi, il costo spaventevole dello Stato, che mantiene due e... sercili ed una miriade di polizie speciali nell 1 interno ed all'esteroa Gli effetti della. crisi sono la di• .:ioccupazione spaventosa, accre1 sciuta dalla. emigrazione proibii& per motivi politici, l'acuta epide .... mia dei fallimenti, dei pro~e11:J: cambiari, la erescent~. ~. di acquist.o delle masse _~~e, che distrugge il co mfl.wèlo : 1& decadenza di tutte le entra.te dello Stato ; il rinvilimenl o dei s alari, scesi nelle campagne fino a 8 UNI la giornata, il crescere infine del malcontento, ...Ma non ci sono agitazioni ~ litiche ! Non ci sono scioperi ! Sh"' do ! C'è il fascismo C',hcreca il Poe.se alla ro"ina. in silenzio ... E, tuttavia, non è neppur vero che non ci sieno agitazioni e Scioperi.. E' vero soltanto che sono feroce--– menle repressi ed è proibito di parlarne. E' corno dei suicidi, il cui numero rre~ce ogni giorno, m~ che i giornali non registrano. Tut– ti muoiono per la cronaca nera dl i< paralisi cardiaca ». Già. Tutti muoiono quando il cuore cessa di battere ... Le ,< agilRzioni », che non han no cronaca nera nei giornali, -.i ritrovano nella cronaca giudi• ziaria, de.vanti al Tribunale Spe– ciale. Le " agitazioni >1, che nori: hanno la pubblica. arena dei giol"-1 nali, delle tribune parlamentari, dei comizi n<'lle piazza - comè an,iene nei paesi di democrazià: - hanno in Italia In. cupa, crimi– nale, notturna forma drlle spedi"l zioni punitin, d{'i coprifuoco or• dinali dal1 1 arbilrio dei 1'c1&, in pro– vlncla ; delle ba-.lonalure u di ~li– i<! » nei quartieri popolari. Le " a– g:lazioni "• che non ~i \·rdono, so– no negli appf'lli di:--perati allo squadri~mo a!-<::n~sino 1 che sullo c~C>mpio del Popolo d'Italia, rh·oJ.. gono i fogli littori, ricono<:.eendo che l'antifa~tismo è -sempre ùvo e pugnac<'. In fondo trn. le agita– zioni dei pac~i drmocratici, eh~ si dibattono nella erbi economica e le agitazioni dr! paese fascista in erbi, c·e la differenza che p8S!'A. tra la di,:;cu~sionr P In ri~'-B. ; tra. la lile civile d;1santi ai tribunali e l'e:.ercizio privalo della YPndrt 4 fa, o:;sia il mandnto di a!-tsas:-inio, .. 11 ~ilcnzio ehc il i·cgimc getta ~u tulto <'iù è la con:scgna di lacere, che il crimine impone agli ar&oliti. ('.otf':.lo $ilcnzio poi non si può mantenere perc-hè rollo dalle ob– hli.c::-atorienpologie dei pron.-edi– mcnli del regime. li Du,·e ha prP.– parato uno !.trernrnzito di~l'gno di lavori inYCrnali per i disoccupati. La Stampa lo.;to proclama rhe que,,t'idea è strao rdinaria, o rigina– Ji-;sima. Mni si è pensa.lo prima a venire in socccH ".~0 alla dh :occupa– zione mediantP lavori pubblici. !.'>•sa.vali'! mille \'Olte il regimo drlle a;.,:,icurazioni : come ~e le dur co~e non fo:i:-cro appliçate dappcrtutlo e da molti -anni. Ripetiamolo :ie non fo:ia:e ri .. rirnllanlc ::;al'l'!Jbcqua,,i allegro co– tc~lo negare la rrisi per incensare i magl'i pron·edimenli, cote~tone– garr> resi~lenzn. della erbi inWrna pcrrhè non ~P. ne parla e coteito • s:onfiare la cri:;i e~lera Be;:.çh~ 6<?

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