la Libertà - anno IV - n. 33 - 16 agosto 1930

ne .può parlare anche troppo. :\. che fini, poi ? Con quali ri– ~ultati ? Gli infelici che portano i loro libri in tribunale conoscono abbastanza la loro realtà. Le squa– ùi•c, di emigranti clandestini che affrontano la fame 1 il freddo, i di- • rupi delle montagne, il piombo as– ~a:::-sino delle camicie nere, per !-C:l.pparc all'ozio delle geenne di l!alia e 1rovarc un pezzo di pane all1cstcro 1 non spendono neppure un soldo per comperare H foglio ll'lllTaldino che descrive a cupi co– lori la situazione della Francia e 1inge in rosa la « miracolosa atli– Yilà » del regime. La menzogna che non è mai stata crea\rice, una volta scoverta, come lo è ormai la menzogna fascista, diventa demo– lilrice più di ogni più aspra ve- 1·ilU, perchè frullifica lo scherno e il disfattismo nelle anime. li male altrui non con5ola del nostro male, e tonto più quando il nostro è a mille doppi più gran– rJr. 1'ulli i mali della crisi mon– rHn.J,.. hanno que~lo lenimento su– premo: la libertà, che permelle la lolla ci,·ile di tulti gli inte~ssi, il concor::;o di tutte le idee e di tutte le buone volontà. Ma il fascismo l10n può n eppure riparare la pro– p1·ia cri.si dietro la. crisi generale, perc hè es so - l'infame - aveva promesso - oh ! stupido ! - la prosperità, la ricchezza, l'impero, c,cc., in cambio della libertà. Ora l'esperienza è compiuta. La srrvitù ha generato infinitamente più miseria della libertà, e impedi– ~ce ogni sollie,·o alla miseria. Il fallimento del fa~cismo, mostrato dalla crisi particolare italiana e dalla stessa crisi generale della PCOnomia capitalistica, è un fal– limento doloso : una bancarotta u– riica destin~ta al più vergognoso crollo che la storia abbia visto. Quota 90 - Paura Jl r-egime che ba elargito al paese la " più compiuta felicità i, e dal ! ,aesc ha riscosso il plebiscito tota– ilario, ha paura. E' avvenuto l'ine– vitabile : un branco di ladroni, eli– minato il controllo dell'opinione pub- ~~i;wi~~èJ~g\\at~r:ntsIT 8 ~~~a~!t c d in pochi anni ha dissestato Comuni, J>!"ovincie, l)aese. Al malconlenlo mo– l'alc, che affligge-va re classi colle, s'è aggiunto quello materiale che rnu;~Wer~~z:i:~e 1 !t 7g::~tlad df;1o~~ 110 in giorno. Per trovare una via di 11:.cita al dilagare della disoccupa– zione, il governo impone lavori pub– hlici ai ::\lunicipi che si trovano fià. ~~-~~ta~ d~~~\~faJ!~t6 8 tre i~bfli 1·ontralli. l podestà che hanno un hricciolo di coscienza amministrativa ,..non si sentono di far la figura del '11ancarot~iere. danno le dimissioni; :11lri i'Ono diinessi per le loro sfac– daf" ruberie ; ma vengono rimpiaz– zaH 1.·ondegli irresponsabili o con av,,riaii c he non h anno nulla da per– dl'ro I' ilf mntas.sa si imbroglia sem– J)rf' -1Hù., ;,Comuni grossi e Comuni pic·coli, tutti sono affogali di debiti nP!la stessa proporzione. Il _podestà' ·di un Comune d1 montagna d1 85 fa– miglie, ha aliena-lo una proprietà in bo,;;;bi di 400.000 lire e poi ha tro– ,.,to modo di fare altre 300.000 lire d1 debiti; il Comune di Cortina di .\mpezzo era eosl ricco che aveva e– sd'nnato gli abitanti dalle lasse ed in più distribuiva gratis, ogni anno, 1rn carro di grano ed uno di legna p~r ogni famiglia; pochi anni di am– minl~trazione fascista sono bastati rier capovolgere la si-tuazione ; si son vl'ndute le ingenti proprietà, cari– ~ali di lasse gli ahltanti cd il Ca– muno è ora inOebita~o flno ai capel– li ! Verano è gravata di 138 milioni 1H debiti. La stessa canzone si po- ~ 1.'f~~~,.ca~la~ofde:cct 1 lo s~~?a cg:iwg~ •one.:Slaumenta la dicerla che cresce di pari pa;;so con l'avversione al re- ~~~1 i· ~a~~;\~i~ 1 e!cera~~~beo:rrc~~: piùVonoda lutte le parl"ie che dipin– gono lo stato d'nnimo sempre più preoccupante delle masse : discus– ,-ioni in luoglJi pubblici ove si il– lusirano ad alla \"OCe le inflnile ru– berle dei gerarchi; alterchi sui tram r trrni òOn la spregevole milizia ìf~g 0 l1k~1l!~fe ac~;lofiO:~f~~o~l~~i3; radr- e .-;poradiche, .si ranno sempre -più frequenti e $'ravi. Ed il regiirnc, C"hiuttonel cerchio di ferro dei suoi cmnprome53i vergognosi e delle sue n1em:omc. non ~a trovare la via di u~cifa'"'a tanti imbrogli. t.;na Com- 111i,;:sionc di indu::;tria\i è andata a Homa riirecente per illustrare ln dif– jicilissima situazione all'onnisciente ; Pbbcne. i cosideltl gerarchi posero luli limitazioni alla loro esposizione, thr r.::ii p1'Pfc1'irono tornarsene a \ja1a -.em::11 vedorlo. li ritmo dei li– L:f'Elzianienli si fa sempre più febbri– !,. ; nndu ..tria, che non ha potuto ;~ 1 i~J)Nr~ ~ \ir~:i~~c~n l~u~;~sr~!~ l'vitarc la se1·rala e la massa colpita ,.i inviperiscr. Una domenica, sul più .iHo punto d'uno stabilimento della Fiat .sventola.un bandierone rosso e -.oilo v·è un carte llo con su scritto: ,, .Evviva Matteotti, abbasso i\lusso– lini e tutli i-::;uoiladroni ! " Gli sla– hi!imenti vengono circondati da lruppa e per tre ,g-iorni .e tre noUi ..onu pcl"qui~i;,,ioni ed arre5'li, gli aulo!'i della beffa non vengono sco– JJ"r: i.. \ Sesto San Giovanni, i fatti d' ~lilaoo j!Ccita'no gli operai; un mi!ilf' viene ucciso od altri feriti ; ~i fauno arresli in massa per sco- f~·i~~rjic~~~~:r 1 !t:i;iÌi~~~~i ~ t~~~~~: -.u! rltmo de!!n canzone del Piave, IJllll at1·oce canzone anlifasoisla ; i ~:~i~~~n~idf.~a 0 t;g1eera ~f- f~ 0 ~o!.~~el~~ U:1 '.\'em'e.;isloric;1 sla voltando una altra pagina del suo libro ,eterno. K.K. La chiusura di uno stabili– mento a Tortona in •eguito al diaaesto dell'« Itala » L<' ofllcine meccaniche e melallur– ,,ichr già u .i\lfn )> di Tortona, hanno ~c-.saio la 1w.,·01·azioua, licenziando il p~1·.-:onole in e::;sc impiegato. Q~çslo ::ililbilimento che aveva note\"Ol1 im– pianti ed unà maestranza di ottoce~lo operai. venne travolto dal n~o d1~– ,,l'Stodella Società·,, l~!a !!. d1 T9n– no, a. ct'ii appart'.cnevn. Miseria, eazione e accenni ~i riscossa nelle provincie (DA LETTERE PRIVATE,) In Valdarno (Toscana) n La popolazione di Terranuova, San Giova'nn) Valdarno, Montevar– chi_e dintorni, data la completa pa– ra~1si dell'industria metallurgica e mrneraria, trovasi completamente al– la fame. Gli operai si presentano ai contadini, raccomandandosi per aver un po' di lavorb : e bisogna slar zit– ti, per lasciar credere che si sta bene, se no sarrbbero guai I Una in– vernata. bPn triste ci si prospella ! C'è chi mangia troppo e chi punto ! » Nel Polesine ...Riceviamo di lrnllo in lratto la visita del marf'!::ciallodei carabinie– ri. Vuole la lua fotografia e il luo in– dirizzo. E lo ~le.s~oaV\·iene ad a!Lrf' famiglie. di emigrali. Naluralmenle noi riflulinmo qualsiasi .spiegazione. r~~'ererchè que:,le continue sccca- 1td~i~'o:Jobbi~i:,toi;n~~'!;i~aff~: 1:\~~ m1.;." In Romagna c•Per da1·viun"iòea della prepolen– za e degli arbitri della polizia, vi ci– terò il caso di certo Tarroni. di 11n– ni 20, da Villa Mas~ena di Bagnaca– vallo. Fu arre;;talo senza n1>:,sunmo– tivo. Fu tenulo un mese in carcere senza contestargli nessuna accusa. Gli da\"ano da mangiare un t5iorno sl ed uno 110.Dopo trenta giorni, di cui quindici di di~iuno, fu liberato senza nessuna motivazione legale. n Dal Parmen,e « Il volo di lJa.Jsa11esi ha avuto una eco profo11dissima. I fogli son ricer– cali come oggel~ i sacri ; grande af– fmrno dei fa!'=cisliche non riescono a nascondere il terrore che lì opprime. no~ ~n~icac~~~eat\: 1 c~!Ìni~af~ita 1 si~ 0 i~ ratto salire la cosa olle stelle. « Comunqu13è stai a per tutLi una promessa che la liberazione ilaliam non sia lontane. « La tacila consegna di non fuma– re sta diventando una u ballaglia n contr o il govP,rno fascista. Nei mer– cn.ti e nelle fiere di campagna, più nessu no o.sa tirare fuori la pipa o il sigaro, giacc hè nessuno \"UOleesse– re confuso coi fautori del governo fasci5la. Gli operai fascisti e gli squadristi stessi hanno cura di av– \'el'tire che essi hianno lottato e com- ~!~~1/ 0 c~ 1 :det;~~ia~is:i,ipeg~c~s~~~ avrebbe porta1o il bcnessero, laddove al contrario debbono constatare che la miseria è salita elle s,telle. u La « mangianza » fascista alla « Cooperativa Grafica Operai » di Milano na~~~tì~ttgfi 0 :,todella ~!~~ di ~~i~~~ 5 agosto sono a:pparse questa doman- da e questa risposta : ( « Tipografo. Milano. - S1dice che da tempo S. E. il Prefello ha emesso un decreto di scioglimento del Con– s·iglio di amministrazione della Tlpo– grafiia Operai (Cooperati\ta}, nomi– nando un commissario per la siste– mazione dell'azienda e denunciando gli cv.entuali responsabili. Gli inleressat i hanno il diritto di :~f1~t~qeuo~~a~;nim~~~~e? c~e !\ 0 ~a~! c'è una parte che \"a a fondo coope– razione per il riscatto delle azioni, queste vengono ancora rimborsate o non se ne parla più? - In 8C{J1iitood un'inchiesta con– dotta da un commissario governati– vo il Ministero delle Corporazioni ~~~f;ftosi p:~~ni~!~g~}~~entod:if~ " Cooperativa grafica operai », del– la <( Poligrafico Italia " attualmente denominata cc S. . 4.. Poligrafica ope– rai». S. E. il Prefetto, con decreto 7 gen- ~!~~i 1 'f:ga[u:;u;~i~v:d:,1~ 0 Y}~ 0 e~~= formità incaricando della reggen:a delle o.ssocia.:ùmi sudd ette il ragio– niere, Alessandro r.ro: tso. Quest'ul– timo sta assolvend o il s 110incarico e a lui possono rivolyer:.i (vio Valpe– trosa, i) lillfi coloro che hanno bi– Mgno di schiari'J71enti. »,,. lu~is~~~d\al~el~i!~~~rra/oag~tl ~:i n fondo cooperazione "· lav\"ero che <( non se ne parla più )) . E potevi dubitarne? Con le mandibole e l'ap– petito dei gerarchi fascisti ? .A. Trieste Il porto inoperoso. - La popolazione nella mise– ria. - Epidemia di suicidi. (da un ru,stro corrispondente) TRIESTE, - La crisi che è gra'"e in lutta l'Italia. è particolarmente di– sasi(.rosaa Trieste e nei suoi dintor– ni. Il porlo è fermo ; i can-lieri con poco lavoro ; e le azioni di naviga– zione in continuo ribasso in Borsa, dove anche le a1.ionidelle fortis:-ime .<\.ss!curazioniGenerali e della Riu– nione Adriatica di Sicurtà diminui– scono di valore. I negozianti si di– chiarano rovinati e in grande quan- 1 ità chiudono ·le loro botteghe. >1ol– tissimi negozianti. come del resto moliissiml frn i ciUadini. si sono sui– cidati. li numero dei suicidi per di– sperazione è cosl alto che i giornali locali hanno l'ordine di non darne più notizia. Tulli gli impiegati e operai la\'o– rano a paghe ribassate ; i primi la– vorano tre giorni alla settimana, per dar modo ad un altro turno di gua– dagnare qualthe centinaio di lire a·l mese ; gli opr-rai sono colpiti da una disoccu~azione _ancorapiù grande. La unica r1.s0Na è ancora la :Olanifaitu– ra Tabacchi, do'"e sono impiegate da 5 a 6 mila donne e da 5 a 600 uo– mini. E moltissime famiglie non muoiono di fame percllè qualche ra- f:z;:gf ~~t:g:~ill~ l~~b~fftié 3fe~~ lire al giorno I Dì fronte a questa situazione squallida, aHa miseria completa, Ja pressione fiscale non solo non è di– minu ita. ma aumentata. Se ~ualcuno o.sa lagnarsi llpertamPnte di questa mor te lenta di una citlfl e di cilla– dini attivi e laboriosi. è chiamato in qur':ìtura e diffidaito a non parlare; ed è fortunato .:e non viene picchiato rlasli agPn1.idi polizia e dai militi. Gli a.e-enti del fa,:-ci.;mo.del resto, coi giOrnali a·ll:t te.;la. SPguitaryo a dìre che la crisi è gene,raJ(}in tullò Scandali nelle Marche Sono scoppiali gravi scandali fa– scisti nclie Marche. AciAncona il se– gretario dell'Opera Nazionale dei Ba– lilla, certo prof. Rossi, ò slalo arre– stato per ammancll i I I. denari raccol'li per la casa dPl Fascio con... offerte generosamente spontanee del pubblico con un con– tributo nuovo imposto in proporzio- ~!rr! 1 ~cio~:;:i.p~r~~r!~d~t~~e g~~ pagato, accorre dal Prefelto, che ri- r::cio r~yec~~s~:PP~'!vi~aci~Ìe~ede1f~ economia. I caporioni del Fascio han dovuto dimettersi ; reclami, proteste. ma... tutto 11niscecon un corteo in Pretel– lura per reclamare •la venuta del 1, duce » .. Crisi alla Maternità e Infanzia L'Opera Nazionale Jlnt~rnità e In– fanzia è in completa crisi. Non sa come fronteggiare !ia richiesta, nuo– \"amente aumentai.a. di allattamenti. A! Congresso Xazionale tenutosi te– stè. si man;festarono preoccupazioni sene. A queslo Congresso ci fu pure una sollr·va1.ione C:Oll'tro la minaccia del ripristino della ruota nei bcfotrofl. Anche al :Ofinisleroc'è contrarietà; uno contrario è !'.Arpinati. Ma il Va– ticano domanda, il ,, duce » obbe– di5Ce. Incendi per rappresaglia nel Bolognese Pr es!'=oBologna. in località Arge– ln.lo, ,·ennero tratti in arresto i con– tadni Ercole Stagni, di 25 anni, ~l~~ 0 d~? 11 ~o*r:zT~1g~us;~~ na~~~s~i 1~c:~clfa,~i\~'lt~~li~l~ ~~r;i8!~~~~ 1 ! gli incendi scoppiali, nel luglio scor– so, in danno di un gruppo di coloni che a\'C\"ano :1ccellato una modifica– zione c!Pipalli agrarii contrariamen– te al parere degli a!!ri coloni delle •tenute del con!e Talon, erano stati do!O?i e appiccaLi per mera rappre- ;~f; 1 cl!ri~fl~s~nfit~d~~ri~fe ~~~z 7 ~~\~ ~j krumiraggio, Solo inavv'ertenza ? I capitani d'industria italiani, ben– chè in pubblico 8i stlilinquiJcano a fare dei grandi elogi per il Duce e per la sua politica di (< grande eco– nomista d'llalia ", in realtd :Yamw e sentono meglio di tutti che la poli– tica economica e finanziaria musao– li11fo1?a li ha portati al disastro. Col pcg(/iorarc della trisi, questa con– vinzione, questi sentimenti si fan– no sempre più vivi e più difficile rieJce l-Oro la Jolita finzione d'omoy– ,gio. Cosicchè talvolta finiscono per lasciar trapelare il loro intimo pe11- siero. ., Ecco un CaJo tipico, L'on. Gino Olivetti, il segretario {lenerale della Oonfcderazione fascista dell'Indu– stria, scrivendo sulla Stampa (Tori– no, 8 agosto) un articolo sulla u cri– si ", nel riconoscere che la Francia è il paese dove la si sente meno di tutti (Ili altri Stati irul11striali e a– gricoli, si lascia scappare questa frase : •< ... ad eccelione della Fran– cia, la quale si trova veramente i'n una condizione diversa, sia per la politioa economica e finanziaria da essa seguita ... » ll,{:~ ~~e~~~,s:,~::g ~~ll~lcPoc;t1:1::~i~ no,nica ,. finanziaria mutsolfoiona. La politica econOmic!f ,: finatt,;tarih if~~~r,~:i.~~d{;~~fl~ :ol~ ~1 ·gi~ per l'Italia. La Prnncia - na::ionc di ricche:za assal su,periorc a quel– fo dell'Italia - ha stabili::zato la sua moneta, non secondo sciocchi criteri di prntigio, ma su wm base ;f~bi%t~a~~o{;d/ni~:m---;nf::°~ f:\%°,;{_ li.:.t.alo la. sua moneta su una base irrazionale o di puro prestigio. La Francia non soffre della crisi, non ha riisoccupa;;ione. In /l(Jlia invece la crisi bat son p1ein e i disoccupati son tali e tanti, che il fascismo ne è terribilmente preoccupato. .'ifa l'on. Gfoo Olivetti. passa per un furbacchione mafl-icolato. E' pos– sibile, 11el caso suo, pensare solo a 1m'i1wvverlen:-a? Che proprio l'os– ser-vazion,: - da cui bal:a neces– sario e inesorabile il maligno co11- fronto - gli sia scappata ilwvvcrti– tamente l O 110nsi tratta piuttosto di una « botta " tirala con intcn.;io- ni J~~~~~s:. ~oi~Ji'l~~z~~e i~i orgJmen- lo, rileviamo che la situoiione della lira non è in Borsa troppo bc11con– siderata. Secondo la b;(Jge di slabi– lizza;;ione la sterlinll dovrebbe es– ser quotata in 1 lire italiane 92.46, ed im.:ecc essa è ormai a lire 93 - con l1.;ndenzaa salire. }~ ~i~~~buisi~~~ ~~Ì 11 ~j~ ~~~;:!1e~ >fa se è vero che una cri5i e5i-sta fuori d'Italia, è pur vero che: coloro che ric,;cono ad emigrare clandl'sti– namente, I rorano Ja\!oro. ed è anche vero che Tl'icste potrebbe avere un po' di lavoro che non ha per le anti– patie catilivalc.;.idal rasci:::moin tutto il mondo con la balorda politica fal– la specialmente verso i \"icini. Cosl, infatti fino a qualche anno fa un for,le quanti-ta{ivo di zucchno ceco- 8IO\"accodestinalo a:ll'orienle ed al– rest.remo oriente transitava per Trie– sle; ma ora anche !a Cecoslovacchia, come le altre nazioni del retroterra triestino, si servono di altri porti, an- f~setasree ~~~t1;1oafii~~iiti~~s:, JìtaJ~:= giamenti fascisti. La Zivnostens/;:a Banca di Praga, per esempio, che a– veva una succursale a 'friestl'. è sta– ta CO'èÌmolestata dal fascismo che ha chiuso gli uffici (l'ic:1lini. I cal.– livi rn-pporLi del go\"erno rasci.;;la coi vicini han fatto cessarl'.lquasi to– talmente il transito di legname e caffè. {!uas~non bastasse, inrìne, la mi– seria risultante da qucs,to intollera– bile staio di cose, ecco che i! fasci– smo sosLiluisce l'elemento cittadino negli impieghi, mandando funzionari specialmente da Genova e dalle vec– chie province. E le preoccupazioni ~~~t di 0 g~~~i~mec~~flirnl~fh~ f!\!: litica \'erso la Jugoslavia potrebbe comportare. La cittadinanza pensa come la deJiloLuosapropaganda fasci– sta possa arri\"are a far rimet,Lere in causa la sorte di quesle pro\"ince ricongiunle all'Italia con tanti Sacri– fici di sangue e di denaro. Di lriestini fasci-sti, meno qualche miserabile passato al soldo delle ca– micie nere, si può dire che non ne esistono. Il malcontento tJOlilico è r– norme. La cittadinanza ha accollo la nolizia del volo su Milano come :.rn annunzio di liberazione pro<::sima,ed :1?:~~~ clì\~ ~ta~~r le1& 01~is~~~~i;!~ libcrar,:;i rlal!a schiavitù politica e dall'affamamgnto., L'impressionante esodo dall'Italia immiserita e degli italiani incatenata DUE EMIGRAZIONI ~ oramnrntica luiaiquioaici ilaliani aalla ~icilia scritto non costilui.sce reato. E po~ :iono dirsi veramente rorlun:1t1. '"' Tribunale ritenne c~e la ::-ala_d a.sper lo della stazione d1 Porla ::'-iuo,n i Torino era ancora troppo_ lontana dalla fronlina ,per P?lers1. iparla~e anchP solo d'un tJ:nla•tivo d ~SJ?~tn~ abu:;ivo. )Ja in allrJ c2s1con3~mil1al : lri g:udid fa,sci.~1 i. CO!Jdannarono zravPri1P0-!1'. P.icorrliamo 1! ca::;-od~!., J°l'xdepl?1a1:o popola~c .\lc1de Dr r.,a– speri, r.irrc.~tat-oa Fi~enze e ~nd~n--. mdo p~r !rntaHvo dt e.5pat;10 a1JJ.!– sivo. pl'rchè r-l dii<5"ch_e~gli P~a di-– retto a Tri,..~te e che ,11 J~ ave.,a n., JPniione di cercare di varcare li con-– finr•. i\foDANe, ago&l.o. - L'opinione pub– ljl ica francese ha guardalo con atten– zione e anche con preoccupazione la ripresa dell'emigrazione itàliana in Francia. La cifra raggiunta dai pas– saggi è ragguardevole, si lraHa di una media ili 1500 uomini per setti– mana che passano da :'!lodane, ollre ~~~~ 1 ~a n~~nEt~~\gn~~:r:.~;lnig~: tit bi ica francese è sorpresa dal fallo : dopo chi, il $averno fascista aveva ~iJ~itfnc~!:flbf;a!ii~ié ~~~rl~lfe~~ poranea, strombazzalo il risul1ato del ;~nci~~:srir: cFc~::nrrao;ti::!,g~~~~ ~~~ ~l~e Vain~~~~ J:p~ej:a:i~~er~~~az~~~~t! politica a zig-zag del fascismo, che prima di chiudere le frontiere aveva affermato ehe l'Ualia stava per scop– piare perchè aveva iroppe bocche da nufrire. La verità è che il fascismo apre una piccola valvola di sicurez– za visto che la minaccia ricaottatoria per olll'nere concessioni - che non avrt"bbero del resto. risolto e nPp– pure sfiorato il problema demogr.i– fico ila.liana - non ha avuto l'efTel– to .spPrato.Il bl!lff comincia a cader<'. l'n paese eh~ ha una eccedenza di ~~f~lb~~~~~ :1~-~o;;o, c~~o~1;~a~.s;~~ risorse, che è impoverito dalla crisi. ~~:c~e~~~~Ia1~ 0 1~a~1u~~1ri~ 1 Ì~ 'ipP.ttro della sommossa spaventa il fasci:mlO.ed ecco pcrchè ha riaperto - controllan dolo - uno spiraglio. fl " duce " vuole quindi cedere. la 11 sua n mano d'opera alla Francia. [ ditlatori sono sempre mercanti di schiavi e forse Musco~foi crede che la maniera dolce valga, oggi, meglio della rodomonlata. >la ra passare da ~~~dgi; ~:~,~irf 1 ~~isfa~~~t !~fal~f~ i srwi uomini, che non può più con– trollare in Jlalia, dove non può dar loro lnvoro. Gli operai scclolinei sin– da~ati fascisti o c he ha nno H nulla– osta del segretario d.el cascio locale, ~~l~~~~lnFe~ssa-porto ed cmigran~ re- Gli altri passano la montagna clan– de.slinament.e. I .c regolari " sono numerosi. Esa– miniamo, da questo posto dove uffi– ci francesi incanalano gli emigranti, quali u garanzie » domanda il fa~ci- 3riio rier fare uscire il lavoratore dal- ~~ g;a~~~1>~t;;!i ~~~~r:rr:~:~:~f~ deve avere un contratto di lavoro, flrmalo da un datore di lavoro fran– cciìe. Tn principio sta bene, ma in p1·atica si traduca in una forma di !~~!:~i~~e~!rdf l~~f/;\~~ii s~~;! i s~~~~ poli e si trovano dinanzi a contraiti ;6~oc 1 !r5~~~:ir:n1as!is1~a~? 0 v~~eg;~ minacciali cli B$l)Ulsion~ !=enon con– tinua-no a la\'ornre. per anni a con- ~~!f1~e ct~onl~3CI~;6!cef~gg~~-~~ ottenuto. Il lavoratore controllato dal fascismo non ha facoltà di scelta di laYoro e di contratto: la scelta spet– ta agli uffici fascisti che consegnano ~~~ie «~e~ted:Ìo~!pdiura~~ioml~a~~~~~ ntn ha il diritto di richiedere l'ope– raio X, ma m~ operaio - come capi di besi iame. Questa scelta (alta da– gli uffici fascisti porla gra\"i incon– venienti : una ditta domanda uno stagnino e si vede arri\·are uno ster– Tatorc o un barbiere, che si adattano poi a fare i manovali con un salc1rio più hc1s:so. La mancanza di Ogniscru– polo de!rorganizz;izione f,ascista por– la, quindi. un grave danno sia al la– voratore iloliano che al datore di la– voro francese. Guardiamo l'emigrazione " rego– lare » dalla parlc politica. Queste correnti incanalate dagli uffici fa– scisti mandano in Francia fascisti o fllofasc.isLi? Si può esoludero nel mo– do assoluto. E' vero che per oUene- l!-~sfaasJ!fl~ri~~;m_n:a~~f;t~,il;:ilè anche vero che nei sindacati fa.sci– S'li vi sono gli operai Ohe debbono lavorare e non lavorerebbero se non ~~l~~ef ~~~E. 05 ~n!io1i11~ 1 e 1 ibe~~n gil ffc~?~t tt~tit~vi,~, etcl1i!1t1~af~scÌ~!n; di\'entano anf..ifascisti. o per io meno afaseisl i se hanno ancora ostaggi in 11 alia. Può il governo fascista con– fondervi gli operai spie e agenti suoi. ma la enorme maggioranza non può dare nessuna preoccupazione poli– tica. QuaiJche osservatore francese ha voluto esprimere le sue preoccupa– zioni di carattere mililare per que– sti invii di uomini. Anche quesle preoccupazioni non hanno ragione di esisiere. Escluso lo spionag-gio mili– lare - che del resfo non si pralica con l'immissione di folle masse, ma di agenti al coper,lo dielro le cosi... dette immuniotà consolari e diploma– tiche. quale pericolo potrebbero rap– presentare queste masse di la\"Oratori che cercano Ia,·oro, lranquillil:\ e non ~~~l~~1~ei1~~n;a~dee? i~l!~~~sl~h':~;;;~ te, uno su mille, può essere confuso cogli emi,granti, non sarà difficile lrovarlo, mentre è difficilissimo per non dire impossibile'. evitare che a– gPnti stranieri viaggino pc:- i paesi che vogliono osservarP. Ve"?iam~ q~i n. )lodane i tipi dei nuovi arr1va~1. li falso figurino del– l'uomo col cappello alla calabrese e le cioce ormai, crediamo, sia slalo ab-bandonnlodagli stessi conservatori di frasi faUe e clichés per carloline i 1 l1~st~~~~ir~~u~~w i1~~~g·aè q~~n?s::= rl\·:1'1.1. ~' noi~ 1_n tuil_1una. compo– sLezzad1 vest1ar10 C' d1 alteggiamen– Li. Vi sono moltissimi piccoli pro– prietari che luumo dornto abbnndo– ~are la loro Le1·ra,carica di la~,.~ ~ 1mprodult1va, con la quale non r:u- 5f.i\"3nopiù _a .fn'r: vini_re I?-famigli,1. \ 1 S!'no a~l1-gian1rovinati, e <)P•!1J.i ~~e a\1J~fl~af~~g a;•;~l~~o tùp~Ì~~~~- J?iffh_fano. 5?no ancora alle por-I.edel~ I Ilalia fa:scisla. Tnterrogati risspon– cl~noLut!1la ste.;;.sacosa: disoccupa– zione, niente lavoro, i.asse rorLissi– me, troppi fl21i da man~enere e nes– suna possibilità di vita in JtR!ia. ~utla la tragedia italiana. La mag– gior parte aveva domandato il pas– saporto da due o tre anni, in\'ano. l\"cll"emigrazione « regolare » non si trovano donne r bambini. L'emi– grazione consentila da·I (ascismo è e, lcmpol'anea •> e le disposizioni e– manale vielano che l'uomo sia nc– comI?agnalo dai suoi. Questa è la ga– ranzrn presa dal governo fascista: !"ostaggio col quale cercherà di con– lro1lnre sempre, poliLicamente, l'e- migrato. Ma bisognava scegliere o la fame o questo ricatto e l'emigrato n regolare n di Modanc guarda con melanconia dietro le Alpi, dO\'Cuna famiglia attende un soccor.:o e il padre e marito. che ritorni a solle– varla dalla miseria. +++ :::iu!la costa della Tunbia iOno :>bc1r– caLi quindici italiani. da una rpinu– scola barca a vela mezzo di~alberata e col timone fracassalo. P artili ~ a– balo 26 luglio da un punto dd.ia cp– sla si.ciliana, dopo 31 ore di d1ff lc1le e pe1·1colosanavigazione, le barca ap– prodò in luogo sicuro dr>llaco.s!a a- re ~~e~~,.i~ !~ei;~r1~~ 0 d~1cfa~~fs 0 ~:ia~ ~ 0 r:gtio~cii!~~lc~ t~~f~ 1 ;: ti1'~}~;7-; La meno interessante perchè fatta di terra che li accogliem. E-~i ci pre- r~~eel·j~~~ !fi~~ ù~i1~si~Ont~~II;~ ~?~~a~~~7o :'~rrtg~~~aa~:tri/ 1 rf~~c;·!; che arri'Va dal mare, che pa~a in dichiarando chP erano tutl1 arli~ia– Isvizzera, in Francia, in ~\uS'l.ria,in ni e che avrvr.1noabbandonato c!an– .Jugo.slavia,a gl'Uppi, con le donne, i cte.stinamen1.e il suolo drilla patria per bambini, inseguila dai mo~chelli, a1- cercar l<l\"Oroin 'l'unbia. Condolli lesa nell'agguato della mon(agna dal a Tuni::i a dispo.~izion~drllr autor)la ghiaccia.i e burroni. Quc~a. è J'emi- comprten--ti. i;"inlN·c-.•arot10 fòUbtlO graziane che dà l'aspetto vera della fraternamente della loro :or~•!il C'..>JJ1- cr~~ai 1 ~~ilia~;;10 questi emigranti? ~1fa 0 n~a<l~ri:ofl.~itld~~1{:1.:~~~~ ~·--~\i :;;:~~ 0 \'!~c!i°oW'~o~~~~e~1\1a~'iJ~i~ 5~ri-'t!ifi~~,. ~f;,t~-;intd;~~/r3i ffun:r~~~~ dono, si sentono altrnil.1 i dalle grandi .\cccrtata la identità di cia.~cuno " città - e questo a torto - quar-i vo- i quilldici italiani furono ~e::si in lessero mettere tra loro e il fasci- libertà in alle~a di regolanzzare. la smo maggiore di~anza. E' nelll' citlà loro po;izione. ~~~l~~c~iss~~~~ì:tr~ 0 vo~oc:cr;i: 10a1l~ 1aZ~~;;~;:fnal~~:~~h~i l~~~~oi ra~;~~~ frontiere quasi temono. ::\la si può to Jr loro famiglie prJaffr~:mtalt? tuHi calcolare un numero rilevanliss,mo i percoli. prima c!P\la sbirraglia fra.– di emigrali clnndestini. scssta e poi del marP. per CPrcare Due morti in montagi1a Cado Fait.ozzi. pnduti:i.~i sul ver:– ~antJ:> rrance.:e dr•J Rocciamelo!ll",.v1 ;. lrovafQ mo'rto. In un !'=UO laccuino raccomanda nanimn a Dio Pd esecra. il ,·,.gime eau,;,a df'.'llac:.ua!flOr!P. Da Yen,:,;datenfano fuzg•rc J!"7..' e– -:pc1lriareattrani-~o la. yi:a, tra_1IRoc– r~i<i 1elone e il .\ioncen1:-11?, G;u.c;Ppp") z nardi. di ~:5 anni e :i1ar1Q~,. Cheç– V i. di YeMz1a. rt Dr> C!11>cch1, prP-c1- pi'a rJall"orlo di _un.del'Jin~ e_~cmn– J?ari>.Lo Zan:ard1 r.itorna md1etro ,1, ~l 1 };af Pfi~id~Jj;'c;;~c~f~•Jfrc;g;~~~-~ le di ro.stni. .\ '\"Pn"zia è ~fallJ arreJ ::;latoè ~1rà 1;ondannatoa qulche me– ,e o ;,:rno di galera, Que~faè !"Ilalia fa,:-ci5ta- nè pane nè libl'rtà. - piombo e carcere fin.,. chè se ne vuole. PPr la monla2"na pa,:sano ~enza un pane che non potevano più tro– guida. spesso, ab-bandonandosi ad un vare nel loro paese, ha prodotto una t 'alleolam••1·0 ;e,· freo,· all'•m'1nrazi destino che cccdono sempre migliore profondis,ima impressione nella co- U mu U o ! • l • di quello delJ'c.3:islenzanClla galera Jonin italiana. E ;;e c',..ra ancora gen- rascista ••\ligliaia di mercenari amta- !! ctrecc~te!A~~Ozii~ ~ l~~:~/:~!e~~~\!; ... Ma sotto il controllo ~~it~~ 1 1i~~n 1 t~.mo::~5~at:Slf ;:.~;= ~iluaziOllP PConomica ChP esiste nel dei Sindacati fascisti ro~oit:~~~i~nfC::~nnio rr~~cc~1tf{1r~=~U;:1°evii~~~1: !t~ti'°J 0 ;~0;~ ~ndr;:~~ l)r.,po oi:er ta1•lo gridato contro la gici che basteranno a far dannare tibile. r.migro;ir,,nP, d1Jpo m; 6 r rigul.amente nella memoria il fascismo e i suoi 'Tuttora S"Olto l'incubo ,foi pnicoH chiuso le bari·iere, il ftucUmo è ora metodi. della lunga e an·enturo,:a frav ~r.sa - cor;e~t~l!:!!i~~~ta;/!J:'~ft·i econorni- Non sono le c,•a5ioni di " emigrai i ~Ì~ <!~n~;1ci1!~'·fùq;ii;n~ ~~~ u~hi ra ditdene r,,ani girJrnr., plit. forte. I!. politici » lullavia: .sono·ciltadini, hanno racconla-to le infinilr difficollà ,wml!ro dPi rliMcr-11pati oumf?ntn. Si operai. piccoli proprietari, profe::sio- d'ogni SpPcir-cfle rl'ndono impo 3sl- 1,rP.uede un Ur 11 tto trnlu111u, ed w~ g~~\~_ci: ~~;a~io s~~gr~araggc:p~t bile la \"Ha al lavoratore italiano. ~~~: 1 ~:~iaz~,·~;:opofra~c;;f .e~::/~;: di poli-I ica attiva, in loro è \'Ì\'O il e liaf:di~~i~ef~u~t~~c:n~cf.~rte:~·~: minci(Jli e cor?fi ,11111.ti ~( ' si (roveran dçns~ de~'\ digni_là_eh~.li con;.igl~a .sue piccole indu.~lrie è ormai rirtotla }~';~il~~if;;i~O(}~):n r~r~ ~~;;:::;e /'i! v~r! d~" u~ri-Ji°n~~ 1 É 1 ~~n 10 li~~~p~fi alle co n -iil.ior.:i più crifichc. Tra i t1,, cQffocare. v11ami1111scolaparte del– cacciali dalla fame, che non hanno ru~ia?hi · c'è ~ersin~ ury prripr\r~ la (lrwi ma. s.~ rlei .tcm:a la.varo. Bi– potulo ottenere il passaporto, prima /'i! 0 t erriP~O I er~~~;• bba~d~C:;r sog 11a cal.cr :.i di llltti i madi per ri- nlp}nru~~t,.~clar~.,i~fa~sf,~~,;me~e~rh,~,·•"v~~o-al~,pd~f~l~pe~?ri-= r~{ih!~~~ ~~JI\tai a•t scp~rp!~~:g= durre un po' fJIIC3((J. massa ecces,i- " " ~t ., V(Lof.':t::;n~~ti~Jtfo:J:r~io✓ai~ic~l~s:~ messo di a nd are all'cslero. sita Sicilia gode attualmPno!.e specia- pPriori gercm:hfo » di alfrntare i Pas.sano spesso a grossi gruppi. li riguardi polir.ieachi ; da parte del frciii, di r"ndn m-:>110stentata e Xon sono solo uomini validi. ma don- go,·erno fac::cbt..'1.. E ciò ~i ;:pi~ga coiy lenta la ronccs.,irme df'i panap orti, ne cor.iggiose, spesso con un bimbo la tragica mi~eria rh~ flagella le po- accordando peri, questo favore W.la in braccia. Molte donne seguono polazioni e rol sordo rancore che ser- " gente fcdetr ». r.' l'on. I',_q_;;;a mo1t- f1:ieftii ~~l~ig~t~~i s;gi 0 1! 01 ~~i~ pe~~~J~!c~~is~~re i giornali l)a;:ci- ~~m:!:i:;.ci~:c~~'i~nd1!.,lf:dr.l/a~il!l/J! gli degli (< emigrati too,poranei » sti ma que:::te ,·erilà !'=Ono indi~.trut- q1·frollu1•a. per fc1cifitare il ril /J.sf 'i,j che non debbono a,·ere accanto la fa- tibili e l'OS>fi!Ui!'=COno in quP=:fomo- dei possoporli per gli operai em i– miglia per ordine fascista, e che \'O- men~o pel regime_ Ja più paurosa yrm1t oltcsMro. glfono raggiungere i loro cari; -~ono realtà. I.a circolare. rilruando e/Jr, in oc- mogli, sorelle, perenti di emii;!Talida casto11f.•di cmigrnzioui di [l'JC(JraWri tempo, o di emigrali. politici, che Fugge dall,ltalia P'='I'l'c.tlcro. non .~empre i µossaporti non possono avere il passaiporlo, per- attraversando dtf solo w 11 gono ri!a.)'Cioti cc,11la desiderata eh~ dovrebbero rimanere come ostag- J c1>lcrUlr. o1:vertc rhc nllo sc1Jpo di ~/~quse~ncoh:asr~ir~l~~i~!n~i~~in;~,~ei~ il !..tonte Cervino {ore climinore ,m .tfn,ile int:ont:l!- tj\ senza maglie di l;ma, coi loro \'t>- Leb,giamo sul Bfi.ndnc:r Trrgbloll: i_,ien~P._ sonc, .stai~ prr-si_a'l_cord_trl),r, stiljni. o~dillal'i._ E deb~ono p~s~are <f t:n ~migrante italiano h,a ;e;.1pl"- .~;-r~:~~~~~tt·it~.,;;,~~r~ da'/:;:,,,;,1~ vahch1 d1 l~e mila _metri ; spe~~oso- rato ogni au~aéi.a pur .'I, a:ibttn~ Tl s,,c,·appoggio. \ ,~,·rannl"Jq.;1indi d(l– no affamati, per il lungo pr>rcorS(!nare clandestmamente :1 ;:uo r,aesc t.e di,sp(lsi:;iQni alfr Prefr,tlvrP. pr 1 • no~ ~laolalo ; _anche perchè •molt11allraversamto ~a ~olo_11_ « ~la·.Ue)·-' 'l!A~ i va.swpo;•ti. di cui tratfoçi sia– so o -enza mezzi. h~rn », dopo d1 aHr m_,ano tental~ rio rila 3ciriti sl?nzo bisogno di vlfe– . -~rriv~f!O_aiposti d\ fr_onl~eraqua- di pas<.ar·e.allraver:so 11 ~a::so d~: l'iorc islrllltoria, ,.alo dielro ridde– si 1stup1di,t1, .eslenuat,. _\ogl1on r1po- Theodul. ~1ccome ti .sell~i l'__ fra~ J 1 s_lad~ parte dPl!e orgariiz 2 azioni .sin– sare ~ n:wng1.ar_e. ~och1 hanno guai- Jlonte Ro::iae la Dent d_R:re~~ èj ancali, ,,,. qi,a{i. naturelme,ife, sa– che d1ecma d1 lire m tasca. ;\fol_t1 non gua1:d~lo da q~a~ir(! c~rabm1er1 ar- ranno r".'spon.sabifi. del!".'. rie.Meste banno nulla. Tutto q_uanlo a,-e,·a~o ~at1, 11 cora.ggJO::,O 1fa\Lanoha com- ai<'.ssc.I diri(Jcnti z,,. Cnioni, prrtan– hanno speso pe~ fuggire. )la la pr1- piut_o la salita de_!)lallerhorn pro- lo, debbono prr~,:,iialm,.ntc acc!'rtnr– ma_parola che dicono è que~e -:--da- veniente da Breu!l. da ~olo e senza si con la mnssima oculnt,;,;;;a, preu- ,t~~ 1 e~eJc 1 1~v~~i~-e~fan~ ~ ~r:rJf:;~~u~~~=r;;;grc:nt~irte; ~~/t: ~i~!a1r:Jj;~; t::. 1 iJg r~:ali 11 ~ivji ay.~:btz~c~ 0 'S;~~,r~~= z10ne che aumentan_o nel lor!> pae- del Ma~lerh~rn_ fu subito paro;a :;a, che (Jli espatrianrli obbiar.o tillti seUC!perduto ~e! \ _enet? o m C~- della prima ~~hlf _nel Hl30 dal la,o i req,,i.. 9 iti dov,,ti, po1ilici e moroli ~b~1.a, nel L~z,o o Hl Pi_emonte. m s~d della yer1cO.(!:::amontagna. ~u oltrcchè di cnpacito. laco,·aliva, per S1c1ha come ID Lombardia, da.pper- \'ISI~ q~ell uomo d1scendl'r~ dallli ci: 1,orlare aUo fu.ori dei confini il no– -tutto. ma 1lahana _fino_ al\a grrm?e croce d1 mc ilaliono e solo allora avanze- be:t~e3;a \~~vn°i 0 bi:oe;girdi 0 ,~~o:~~ ~~r:;edg~r ~~~ 0 .~~ c~~b}i~~D~-esc~~.~~ ~!~~t c~~~~~~~~p~!a ~~~~!ri~t:~ta° 1 àl E' come unn religione, pf'r loro, il ra~giunto 1a. cima svizz~ra per pei:,- altre formalità. Setra 1111 0 ili tale mo– lavoro. - Quale Ia,·oro vole-te f<lre? ~9 1 ':ere R~' il noto se_nlLer 0 :. se_co:', 1 do evitate dannose perdile di tempo. ~orQar"ea.luEnQJep, .,Pce"orlcahèprcop; 'r~,. etcaiart·,•• lv•,- :-1 può e iamare. Fu visto qumd1 p1~ e le orqa11iz:.a:.i(lni at.:1·annornodo di ~ h.1 m _ba!'.SO ~altare sopr~ un c.a~po di controllare diretl&mente qualunque a sen·ire in un ri3torante, l'orolo- ne\e. Il giorno 3 do~o. 1l...Jugg1t1~,o er 0 a espatrio di lavoratori. .giaio va a fare il manovrale. il conia- ~ ~er~att per .nd~1e_da, que~ a l. - c;na maglia della catena, {CMcisla à dino va a fare il muratore subito. cahla. m Francia Hr~o Iambita h- spe;;:.ata. .4.nche quest'altro pullfo Vuole imparare la lingua e poi rl- bertà. " della ., dottrina fascista ,, : ,e i la- trovare il suo mestiere. 'Assolti dall,accusa voratori italiani devono restare in Appena dh;ce:-idalla montagna so- Italia a lnvol'are, per poten:;iare, per no sospettosi. l\"on par-lano, difflda- di espatrio clandestino al'ricchire sempre più l'Italia )1 è ~1~Cc~: .."f!~~7~ 0 » dtie eJt~~~ ri;: TORl~O. ragoS'lo. - Il 2i luglio scor- rinp~e;ai~~ta~~~ 1 ~:c~~~nte. anzi. si. gHi. Fascisti? Antifascisti? ~on ;~i ~ninio~~\~~nl'!ni~rer~ggt!~~r?oa, favorisce 1'cso1o cii person~ consi– sanno nulla. non \"Oglionodir nulla. •o.o dcrate (< sicure ,, perchè han accet– Yedoao il milite e la spia dapper- di recarsj a rare una saampagnala a talo una tessna sindacale tricolo– tu!to, temono per i loro cari !I.asciali alcuni agenti di folizi?.. nella sala rata, pcrchè han taciuto e si sono laggiù, ne[!a palria incatenato. Poco f~~r:~l~l i:~ int~ ~l~i~~;Li~~ c:norJ; piegate do{Ol'osamenle. Poi domani ~a~f~iò p.~~•~~ri'8~~a0~ 0 s1 11~ 0~ 1~~~l;~ tren-0 verso la frontiera. f!r{i1~~~~/im~~ì'[! ...fi_~~e,le; 01 ~~1= vono pensando al loro paese e ai lo- do~n~~~;. siete direl<ti ? fu loro sio11e dell'emi9ra;;iont> Vien proprio ro !~ari che so_noanclora ]af!iù. Po- - A Près-Saint-Dìdier. rispose quando (Jli altri paesi gradiscono 1!~~r:;e~r~te~~~e~~~~r~a-rte :~rag~ uno di ei>5i.Siamo lulli proYementi poco l'afflusso. di nuova {/ente, quan– remo pa5sare, anche loro... da Caslagnano, in quel di Verona, ed : 0 ,~: 0 ~:~~~;~U'.~~,~~r;~ 1 ;:~cnae_non Vi Speranze, forza, dignità : tutto ri- abbiamo deciso di efrelLuare una zi– nasce sul Hbero suolo. Questo emi- In in montagna ... granle clandeiìlino che è usci-lo per La spiegazione non ru ,tenuta per u t . l . l I fame, ieri non si occupava di poli- buona dai poliziolli, che >lenlarono IlIllO or1110 uq1ona~,-1·ono c 8 lica; domani sarà un combattente a ravvi::are nei mo<les-li\'iae-zialori. Y /J antifascista audace e tenace. Il fa- carichi di \"aligie .sconqua-sSaLee se· 1 b &l.' 1 JT sdruscile e por:ianli enormi pacchi s/~-~~ct,~nd~ f:ater:a ~ae~ fa. 0 / 0 ;~:: le~ali a tracolla, dei semplici turi– Lll tirannia non può comprimere in- sl1 direLli ad una stazione climatica <lefinifamente In vita, che ripremla eft~fo~~s~~1L1~.stfi~~~=d~s~;~le ~h; f{t~~torno il suo cammino verso Ja tenla\'a di espatriare c!ande~lina– Ogg' tt a s J t mente e ,perciò s:oltoposero i tre ope– a c~nt;ni;ere 0 ce~t'rn~ia8fif ~~i!~~ rai ad uno stringente interrogatorio seryza cant~ e con ~~ Jcrimc agli oc- more foscista. eh, stanchi : domani scenderanno gli Furono identificali_ per tali Cellio italiani. coi canti gioiosi verso la Piliar di Yiltorio. d'anni ,i,,1. _\medeo patria liberala. ~~l1~fn!fo_vj~!~~iio'2~•~~n'..\J:~1:1a~~ X. Y. din di Giovanni, d'anni 26 ; indosso Un carabiniere, un soldato, al Cellio si rinvenne l'indirizzo di un coscritto e un operaio lug- ~~(a'f.e{~~~rr;ei~i~~1~1;c1fu 1 ?~ift1~ 8 f giti attraverso le montagne ~~;~r::~of~ d:Ua c~~f j~to:i:~er; della Val d'Aostb arrivano <coperta di quo,t· do t· Ì·orònegli iagenti di P.cS~1~n~~i:;:~~~; a piedi a Ginevra supposizione, contestata però energi– camente da tulti i componenti la co– mitiva, ad eccezione:del Cellio Pilar. che dopo molte insistenze. fini per confessare come fo;:;,;e intenzione sua e dei compagni, quella di recar5i in Francila, in cerca di lavoro. Deferili al!'auL-Orità ,giudiziaria, essi sono CO'll1parsi giorni fa da\'anti ai magi– strati della VI Sezione de! Tribuna– le per rispondere <lei rmlo di tcn- T.'Oeuvrc ,di Plarigi riceve dal suo Corrispondente di Ginevra che sono ginni i colà, dopo aver attraversato clandestinsamenle la frontiera ila!o– svizzera, un carabiniere di Torino, un giovane soldato di guarnigione a Venezia, un giovane coscritto della elesse prossima~ un operaio. Si trat– ta di certi Gio,:anni Ferrarizzo, di 25 anni, Giovanni Brighel!i, di 25 anni; Eberardo )lichelon, di i9 an– ni e Augusto Pelizzaro, di 2i anni. Pari.ili giorni fa dalla Vai d'Aosta, e5si hanno passato il San Bernardo, soUo una terribile tormenta di neve, benchè vestili con abiti leggeri e con scarpe di citlà e hanno oommi– na1o per ventiquattro ore, per passa– re dal ver.s;anleitaliano a quello sviz– -zero.Essi fecero a piedi pure il tra– gitlo da Jlartigny e Ginena. dove arri\'aronq affamati ~d estenuati, }~gut!fttr~~~:~:~;o·iti·~t;np11f~i che dapprima ave'"a d.ito una diver~ sa versione dei fal!l.i. negiarono nuo– vame~te l'addebito. soslenendo come eITclt1~•amentefosse loro intenzione recar;:;1_a fa'."'. una scampagnata a Près-Saml-D1d1er. senza alcun fine r~ondilo _di val~car~ il confine e rag– giungere 11 terntor10 s-traniero ~I _Tribun.ale, a('cedendo a\13. lesi dei d1fPnsor1,manrlò a'-''=Ol~i gli accu– sati, dichiarando che il follo loro a- Le nuoue generazioni di fronte alle dittature

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