la Libertà - anno IV - n. 13 - 29 marzo 1930

~– Il volto della giovane Italia Come ha raggi.unLo quc.~lo risu\~a.- ~~~1s~~~\ ~ft~i~G~f~~. 1 ~ 1 ii; ~:l~t 1 ~ prime ferocemente gli iiggeU1v1e. 1 ~~~Lid:isc~~fl~vii1;-1;{~!r:{;r°a 0 if!~ ,AURELIO NATOLI. F. FAUSTO NrrTI. -Nos prlsons "t no– tre évaston. Etllz!one rranceee. Llbr&lrle Vnlo!s. Paris 1930. 15 !rarrohl. E~uuo Lusso. - La Catena. Cn~aEdi– trice a RespubJ!(l&•. H 1 30. 10 franchi. Le storie d i « camerati n dell' 11 Humanité" Nel ,rnmcro di domenica 23 mur:;o dcll'Humanité si'. legge : « Le rOJo d'un llìccioLti Gnriholdi, In pro If"cLion dont cclui-ci bé~u1Jlcia soit auprès dcs scrviccs diplomati– qucs Ualien, soit choz Ics policiers dc Chiuppr, soiL au scin de la co11- c1mtro;io11c, nous permit alors dc dé– voi!cr Ics chalnons <le la formidabile orgnnisaUon <leJa provocalion poli– cièrc ilulicnnc C'n1"r11ncc." / ,, camerali " dcll'Humatiilé, l11 queste cronache, i-obbe1·ciate ili 1110- do mollo (1Ucg1·0, dello spionagyio fa– scista in Jtra,icia, seguono ,çcmJ)l'Cla stessa linea, rendendo i soliti scrvi– ?i (I.i « camerati ,, del banchetto di lloma e delle feste di Odessa : til'ano srtlfo Concc11tra;ionc. E nella {!'ella di rendere sertJi;i al fascismo non si accorr,01io neppure dt essere ridicoli nei folsi cnurmi. J.Jar,enlc ftiscista Ricc10//i fn Q.rrcstalo ticl novembre del Hl26. Stava pteporando il « com– plotto n per l'attentalo che doveva comwomclterc i capi della opposi– zione italiana e provocare le leggi speciali . .4.bm· lito il « coniplotto " - e vedremo come e 1)C'rcltè - Vi fit /:aflcnfalo di Bologna, che permrse di Q.pplicore le leggi c.ccczionoli. F'tt in scr111i10 aUe lc{](Jieccezionali che le direzioni tlei paditi 1·cp,ibblictmo e socialisti passarono in Francia, con 1tomini dcll·opposizio11c, e fn soltan– to a mCi(l del 1927 che fn fo11data la Co11centrti::io11c,da qrtcstc <lirc:ioll,i dei pa.rtili costretti a slabiti;si iii Prancin per l'ordinato scioglimf'n/o in llalia. Ora l'llllmanilé è pregata di spie– garci come la C01icentra:io11e ancora 110nnnla poteva protcy(Jcrc it signor Ricciotli. LA, BATIAGL!A CONTRO LA MAFIA,, I veri"mafiosi " ,in camicianera hanno incarcerato i galantuomini ~~/~~~~~:o, ic1~!.r~l~~r~t~z~1~t~~ot v.erava le spalle a qµalche marl1o o a qualche padrn non compiacenle. Ecco i ccli che il Mori proclama in Senalo non mafiosi. Ma, allora, ripeUamo, contro chi ha egli agiLo o insevito? E' facile indovinarlo. E– gli ha agito e insevito contro gli op– pressi dagli « uomini gagliardi " di cui ha fallo l'elogio contro !o loro vilLimo, dicìnmo in una parola, con– tro i ,sospetti dì antifascismo. Lascia– La libera la vera mafia, secondo le suo stesso definizioni, non restava che dare addos,;;oai nemici del nuovo or– dine di coSC',~ chiamando m«(iosi i galantuomini ~ galantuomini i ma– fiosi. Non è d·a stupire che cotesto bel pasticcio del discorso Mori abbia fat– fo in Senni.o l'impressione dei sassi in piccionaia. Vi fut'ono sommesse -proLcsle, cui il sotloscgretal'io .\rpi– nati diede corpo t.ratlando il ~tori di imprudente o vano dcJl'opera sua. La stampa rincarò, n.tturalmcnte, la do– se. Ma oramai ciò che cm stato dello, era dello. }) non c'è che da piglinrue allo. Ave<vamo c5pOslo quanto sopra quando in Regime Fascista, !'Crilto da u'n siciliano, almeno lo dice il nome, Calogero Alaimo, fn$cisLa na– Luratmenle cd entusiasta del cc du– e~ » e del suo Mori, nl>biamo trova– to un nrticolo che sembra scril!o per noi ; por nvvoloral'.c ciò che abbia– mo detto qui sopra. Come trattenersi dal riprodurre i p,eriodi che seguo– no? " Questo « lo stata di disordi,ic e di a11arc1tia » e/te_deliziava la bella terra di Sicilia, quando la parola do– min9/1·ice di Benito Jlussoli11i, mi– mm:iava al popolo assetalo di yilL– sti:ia e. di pace, che pl'estò avrebbe fatto scomparire con rncsorabilità, e 11crsempre, la mala J)ianta che aveva i11festato per un 1nc::o secolo la tci·ra ief~~e:,ò~~))~l~~i~!· t~ l:i1r;0 ;~:o~;!s~~~ è stata ma11tennla. Chiamato a sè il c~mnt. Mori qli diede ordini catego- 1·1ci e 2)rccisi, oi·dini che sono stati poi sc9uili 11cUamaniera a tlltli llO– la. Ed ancora u11a volta la sta1npa dell'Isola, venne meno alla s11amis– sione. l\'o1Lsolo non diede nesswia collaùor9zio11c disinteressata al Mori, ma lasciò diffamare. l'eroica terra da ttttli i giornali, e/te. no1L si sa 1}er quale ragione, davano il posto d'o1io– rc, ai comunicati che la QuestiiM lo– {o joi·niva. Ci si domanda: quali le nq1io11iche indussero la stampa del– l'Isola a mantcnert;_ quella Hnea di co11dotta pQssiva i Jl prcfe,.tto Mori, guidalo da se11}i– me1lli di gi1uli::.ia e con la co1ww– :io11e di esegitire gli Ol'dini che il Grande CaJ)Ogli aveva dato, operò arrcsli sii arresti, e ttttle le cal'ccri deU.aSicilia in· breve periodo di tem– po rigurgila,•0110 di del~nuti. LQ..Si– cilia era messa tut.ta m soggezione e la Pubblica Sicttrez;::.aspad1·oneg– giava i11disturbala. I cittadini snbirono fermi, pcrqni– si::.ioni, arresti e tutto per se11~plici indicai:io11i dt guardie campcstn, co– munali, o di qualche autorevole fn– scista della sesla giornata non µ1O11- do dì peccaLi. Tnfto si era investito. Alla soggczio11ecl(mdestùta della ,~ia- {!~;ud~n~~~e so;;~!f !~ Z"~/buf 0 1:t,!~= ALLA" GIOVANNI AMENDOLA " «Vienna socialista>> liana ma elle son d~vculati una pe– ste cÒn la pseudo letteratura fascista o fascisLizzata -, NiLLi è un econo– mo ri$ido uell'amministrazio'ne del suo stile. Soggetto, verbo 1 _compl~– mento. Nessuno svolazz.o d1.unmas-1- ne peregrina, mai un d\tO di reto1:1Ca o l'eccitante di un pcriod.o enfa~1co. Limpido come la sua anuna. ~1ffi– oilissimo compilo per uno scr1tlo– re. Leggendo que~te pagine )10av:1to la stessa impressione elle m1 l_iafat,.. QUELLI DEL « SOLDINO » ccnt-i 11c risentono le tristi comc– guenzc, ancora dc_te1mti sen:a che un processo sia stato artcora ini:iata. ,, Jn poche righe c'è tuLlo : e segna– tamente questo, che chi dirigeva le denunzie ,era (c qualche auLorevole fascista», che nlla « soggezione clan– deslina della Jnafla si era sosLiLuita quella cosWuzional.mcnlc armata " che <c mo!Li innocenti ne risentono le conseguenze n ~cc. Infine è segna– lato cM la.stampa dell'Italia si man- ;~ 1 ~fli!1~~:q~~ ~~\°r~c~i:~ro dde u:~= ~be WKf~ 0 ~~~ Si~~~t~~ 8 U1 ~ 111 1ii~t~~1~; racconta' quello cl~e se~te il cuore ; e si ha bisogno d1. aggrnngere colo-: ri, al'l,ifici, rufflanesimi o v.alang:a ~11 aggettivi soll..lnlo quando si vu.ol di– re ciò che il cuore non ha visto e non ha senti lo. NiUi non ha bisogno di dire cc l'a– maUssima mia _madre. adorat.a ,, o " radorabile Jlalla ". Dice cc mia ma– dre ,, - Lussu direbbe u la madre.') _ come dice cc l'Ilalia ", il " mio f!~f~ndO ~\i~fi~1~n~an~lç\f~\~r~\ ~ 1 i~; vani Chi era quando I c::trabrn1en del i-e consegnarono l'Ilalia al ." du-: 00 » " Vnnla Utoli rivoluz1onar1 quanto· 50 ne sogna, c?m~ li va'.1tava il clerico-mode,·ato Silvio Pellico e quanto ne vanta oggi l'ultimo. av:m– guardisla della cc quadrata Jeg10110 >> di una valle dc! Po, com'.'-ndata da ~n " console i, che a1ter1Ja. 11 comm~rc~o t ffiila1i\a1~ 1 ? r~1~~~·:i~g;n~.~'.f 11 :~ d" ò c~e non avevo avuto mai 1de~ rI~o·luziouarie. Negli inscgnam~~ti della religione protestante rnetod1:.ta l~~~rei_~.ld'~;er;i~~e b~~,:~ri t'.ài = Ma dopo, comé sl fa,a fargli vgnirc_ l'gmboli,q-2 te~~en p:s~~tt~ssai di qu~llo °' oh, si vol!Wa dimostrare ? , AI RIVENDITORI DE (( LA CATENA » Nttmerosi amici hanllo avuto in deposito varie co-pi'e del volwme La CaLena di Emilio Lussu. Non tiitli pe– rò hanno provvcdttto, con l<t neces– saria soUecitzulinc, a spedirn~ l'i!n– porta a{fli editori. Si raccomanda quùuli a questi a- La congiun:ionc delle nuove rcc/.11- .~~ti p~~~fite;;;s(;~~~e~·~/f~ 1 ;J: 0 t~ 11 i~ ~~ ~~c1-;~~cl~~l~u~~tibr~~~i!tiad~{ifXf porlo dirclla!l!cnte, alla Casa Ed1tr1- anniversario dei fasci di comù<ttli- ~~u~gR~:i~S~~:nis (~O~a::~e (~~);'~:; 1:~i~ Qs 1 1°;~~o~rff 1 t!s;~st~:ft!~i~ct evitare L'c1nissiane, dglla tr.atia po- le coorti. prima arrivale, 11udç alla s1ak g lorg_ca.ti~ m,èJa, M~ Qa,nc{tfil.{Q.{ DISCUSSIONI Stato e libertà La squadra operaia della L.I.D.U. fra le rnvine di Moissac ·

RkJQdWJsaXNoZXIy