la Libertà - anno III - n. 49 - 8 dicembre 1929

ANNO 3 - N° 49 L'obbedienza di macchina vivente, ottenuta con ·1a paura del con•iglio di guerra ( o del Tribunale Speciale) e della fu. cilata puo' fare degli schiavi o dei rivoltosi, non degli uo– mini. CLE~lEì'iCEAU. GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA (LA LIBERTE) Un Numero : 0.40 cc L'umanità che soffre ha bisogno d'i:omini di fede che sappiano soffrire per essa•., E vincerà. >> PANAIT !STRATI. '--------) OID~WO SOSrn<TTORF Il Il D I R E z I o N E E A M M I N I s T R A z I o N E ~ ''====A=B=B=O=N==AM=EN=T=l=l=~=:=:,,="=::=:=r=··=·=·:=:=. == ·~~~g ::.= =~~=:::===~======P=A=R=l=G=l=S=D=l=C=E=M=B=R=E=l=9=2=9=========1=0=3=,=F=au=bo=ur=g=Sai='n=l·=D=en=i=s=·=P=A=R=IS=(l=0=•)=•=7=,='•J=o=n=o.-='P=,= _ ESTERO IL DOPPIO IL GIORNALE SI PUBBLICA LA DOMENICA Michele Che orribile, umiliante co:a essere go– vernati da ~imili cinici cretini ! Un ~Ii– chole I3ianchi 1 per esempio, quadrum– Yiro della a marcia su Roma e mi– nistro dei LaYori pubblici. noncl1è filo– ~ofo, e, come filosofo, dottoreggiante per il Centre intcrnational d'étudcs sur le {a-scismP, rh·ista fonda(à ad hoc a Lo– sanna, coi nostri danari, o contribuenti d'Italia ! In questo arlicolo .\lichelino Bianchi, il quale al tempo del rirnlu– zionàrismo sindacale convocava un gior– no, misteriosamente lutti i capilega del– la provincia di Fcrrnra per chiedere-a, loro attoniti non di fare la rfroluzione, ma di dargli un consiglio collegiale so– pra una sua disavventura domestica mollo banale. ci n1ole i.;;truirc « per il concclto e l'ordinamento della rappre– sentanza nello Stato fascista». Licurgo, Xuma Pompilio, e voi tutti legislalori dei popoli, velatevi la faccia . .\lichelino insegna . .\iichelino che è il pendant fu– nebre dell1accademismo allegro di .\Ia– rinetli. 11ichelino ci dà la deOnizione fi.losofi– ca-giuridica-cosliluzionale di ciò che noi - italiani - siamo sotto Ja porzio– ne di impero che egli esercita per in– clito favore del (<duce». Xel sislcma della legge fa:=:ci3fa- egli ci dice - l'elezione dei deputati consta cli tre alti ~uccessivi, la proposta dei candidati, fat– ta dagli enti a ciò autorizzali dalla leg– ge, la designazione del Gran Consiglio e l'approvazione del corpo elelloralf'. :\la <( la facollà accordala al corpo eletlora– le... non si basa sopra una pretesa so– vranità di detto corpo elettorale ». Que– sto corpo elelloralc non è esso stesro che chiamato a far parie giuridicamente dcl– Jo Stato. Co$ì, in ne~sun caso il corpo elettorale ha facollà di sovvertire le isti– luzioni dello Stato « che esi5lono al di fùori e al di sopra dei comizi elettorali ». Dunque lo Stato fasci~la è fuori ed al di sopra della « ,·olontà della nazione ,1. Di dove deriYa, allora ? Da1Ia « grazia di Dio » ? Il fllo:;ofo .\lichelino non ha nepure il sospetto di una così malizio– sa domanda, per cui ci lascia comple– tamente ~enza ri~posta. Qu~slo porlen– loso lH1ilione ci umilia, ci av\·iliice, ci :schernisce - noi, italiani...,.. per1JP14cn– dlltof e siam<>;iloli. sélna,i. é,scri ii-6- -.ati 6..S811111 <lir!Uo ; e ciò ,enza e e egli m,n eonco(ri'!eantpp\J\oe 1lt ~!or: zo mentale di dirci chi noi serviamo, cht è il nostro padrone ... Quale è il potere del « corpo eletto– rale » ? « Il corpo elettorale può sol– tanto - ci i~lruiscc .\lichelino - espri– mere il suo di::sen::.osulle persone desi– gnate dal Gran OJnsiglio alla funzione pubblica di depulato. ,,. Può! Keanchc. qurs:lo puoò - .\liche– Jiuo lo .:::a bene - perchè, oggi come og– gi, cioè come al 21.t mani scor:co, il gior– no del plcbiscilo - sarebbe massacrato dalle camicie nero se Io lentasse ... ~la questo ò fallo, è pratica, è 1 se ,·olele, ~loria. Resliamo nel campo puro della JUoeofla, sulla cattedra micheliniana. Dunque, il corpo eletorale può soltanto f'Sprimere il suo dis:5enso sulle persono designa-te dal Gran Qm~iglio alla fun– zione publbica di deputalo. Non sulle cose, non sulle direttive politiche, non ~ulle leggi che vorrebbe darsi ed a cui ò tenuto sollanto ad obbedire. « Il go,·erno è concepito - .scrh·e ~Ii– chele - come diretto rappresentante del– la personalità giuridica delloSialo_n. Lo Staio. cioè, non già i cittndini. gh ~let– tori, ccc. Lo Stato è il governo. Eletto da chi? Re'-pon:-;abilea chi? Alla C.Orona?... ).Ja neppure questo dice :\Iichelino, il _quale respinge • la ,·ecchia dottrina as– solutista, che assomma nella OJrona tut– ti i poteri dello Stato e la rappresentanza totalitaria dello Staio slesso ». Dunque il governo rappre~enta lo Stato che la Corona non rappresenta. E noi ripetia– mo: chi elegge il Go,·erno ? A chi il Go– verno risponde? Per far:5i un.idea de!la teorica. micheliniana bi.::ogna concepire un go'"erno più assolutist-a e più anto– 'crealosi che la Corona, la quale almeno ;si appellava alla incontrolla?~le 1:olonta dicina al dirillo divino. Infatlt 11 pensato– re Michelino, guardando al capo del go– \"erno, esclude che sia « un funzionario cho non abbia altra ,·olontà che quella del so\'rano ,, perchè ciò, dice, « con– traddirebbe al principio statutario della irrespon~abilità della O>rona ». Allora se il capo del gQyerno ha una « altr~ \"Olo11tà ,, che quella del so,Tano, per cui non risponde al sonano, a chi rispon– de? Per le ragioni dette, non risponde da,·aoh al corpo elettorale, non rispon– de davanti alla Corona i non.risponde neppure. più comodamente, da,•anU a Dio ! Che co5a è mai questo capo del go,·erno che ha tulle le Yolonlà e ne5su– na. J'('c.pon'."::tbililà? Ah ! .\lichelino, .\lichclino, pcn~atore e legislatore, Olo:-ofo e C05liluzionalista per il Ccnlrc inte,:national d·~tudcs SII~ le fa$cismr, eccolt .c!t~ sollo 11_ ~u~co dt fil:t degli interroga In t me~orabth, h con– fondi, ti impappini, ti contraddici, neghi quello che hai_ ~fTcrmato un momento prima, ed. e:::c1 m que5ta stupefacente dichiarazione : ci 11 corpo elettorale non ha facollà, come abiamo accennato, di df'lcrmina– ro con un ,uto contrario alla li::-ta pre– enl 1•6 una cricdao,·ernc,. Come • ragiona sopra. abbiamo dello, il " no " del corpo elettorale alla li.:la del Gran Consiglio Eigniflca solo un dissenso sulle persone dei designati e, dal punto di ,·i.sii giuri– dico, imporla soltanto il diritto di dnre il yoto a. nuo,·i de~ignati in conformità. alle norme stabilile.dalla legge. Jla poli– ticamente il t:olo del_ corpo elcl(oralc im– plica un giudi:.io e una valula:.io11c poli– tica sull'indiri:.:.o generale del aot:erno. Solto queslo· profilo le istituzioni fasciste si allonlanano radicalmente dalle vec– chie ideologie assolutistiche. ,i Avele Ictio? E' esattamente il ronscio di cjò che a\"CYa detto prima. Questo cretino confusionario si beffa di noi. Dunque non ::.la.più che il corpo elelto– rale può ~ollanlo e::primere il suo dis– ::enso sulle per~one designate alla fun– zione pubblica di deputato; al contrario, il voto del corpo elettorale implica un giudizi,o una '"a!ulazione politica su:l– l"indirizzo genfrale del governo (che, non dimcnlichiamolo, per il fascismo e per }Jichelino è tulio lo Slalo, si identinca con lo SI.alo. Esso - il corpo elctlorale ~ .ha quindi tulle le facollà. per so,·nr– lire. le istituzioni dello_ Stato, le quali adunque· non rnno affatto « al di fuori ef-1al di sopra dei comizi elettorali "· Torniamo, in sostanza, inaspetlatamen- {f', in piena. democr~zia, alla 1:olonlà della 11a:.io11r; torniamo alla negata e de– ri~a o-SO\Tanitàdel corpo elettorale». Oh! :\iichelc ! Oh ! .\Iichele ! che guazzabu– glio ! Che orribile, umiliante cosa esse– re gonrnali da un cinico cretino della tua specie ! Eppure, :\lichelino, nello sforzo di se– g1..1ire le tue escogitazioni abracabranli, qualche cosa ri ,·iene pur fallo di v.e– derc di nello e di preciso. Questo, o cre– tino : che, gira e rigira, necessa-riamen· te, ineluttabilmente, il fondamento del– lo Staio moderno non può non .~ssere che nel corpo della nazione. Lo SJafo è la ,·olonlà della nazione e::pressa. ){a ouesta ,·olonlii. non ò sovranità flnchè iion è ag~uerrita. con la forza. Bisog.nn conquis· tàre o iiconquislare alla nazio– ne la forza di imposizione della sua Yd– lonlà. Allora tulio si chiarisce, tutto di– \"Cnla.lumino~o. Le puerili tergivers~zio– ni e conlraddizioni di .\lirhelino 1 qua– drumviro della marcia su Roma, buffo– nesco umo di Slato C kgislatore, si ri– scattano e, sollo quel profilo critico e riYoluzionario, pigliano una loro signi– ficazione in~o~pellala dal pensatore : 11 popolo sia se :::lessoper la fo;-za ; il po– popolo dh·enti so,•rano ins,)l'gendo ar– mato contro i suoi conculcatori ed op– pre5sori. JI diritto di5armato è trastullo è scherno di fulli i )lichelini cimiciati. Ecco il succo di verità che si può tirare dalle' escogitazioni fllosofessc <lclPantico segretario sindacalista rivoluzionario della Camera del Lavoro di Ferrara. In difesadei prigioaieridel fascismo « La vita dei relegati italiani superain orrore quantoè possibile immaginare • Si è costituito a Parigi un Comitato di r:~~~~/d\ ~~%;ti1~c:;·I fi 0 ~Wt~· s~t~~~ai. 1 let la poli!ica. dela relifione, quali quelli del prof. 1.aDgYin, òal pa<:lore W. )lonod, di A.lberl Bayet e d,.l f!'iudiceRollet. \;no dei primi c.uoiatti è stato quello di im·iare a )lu;:solini la Sf'~uenle prote:.ta conlro Je torture morali e fl.~icheinflilte ai confmali nelle i;:ole ed ai detenuti poliilci italiani in j!"enerale: fa-:n:;:rti~~ifr~.tsri~::a J:u~c~:gti~i!c~;:; ogni {Jiornp piil, frcq1tc11fi gi,wgono sulla 1ilua:.ionc dei dctr1111ti politici in Italia. " Il nostro Comitato - che comprende f,~:.:i'~~Jif!,,{ft~~,t~~!fc ~Zi'~c: 1 ~sn;g;u,~-~tf%ti indi]!c11denli conoscuno il prc::o della li– berta di pe11siero - gradirebbe di sapere che la vita in, Italia dii:cnua n,c-110 dura per gfi spiriti i11dipc11rlc11ti. u .Yoi 11011 facciamo politica i-n serio ot Comitato di dife~a dei prigionieri politici, ma chiediamo cl,,. i pri9io11ieri sa,10 tru.i- tat con rr.spetto cd 11111a11ità. « 1 racconti che ci SOIIIJ pervenuti sulla t:ita dei relegati nelle isole di Larnped11sa e di Lipari, superano in orrore q11a11to i: possibile immaginare. fa;Jgt;ai1c~es;;f;io;,1:rt r:e~~i;~:':C s~i~~ quali 1:e11gono sottopo3"c, sono d'u11a ini- quitiJ. atroce. u Speriamo che voi vorrete 1,reoccuparvi di q1testi qravi problemi che sono· seguiti con ansicta da quan,li amano l'Italia. 11 AL TRIBUNALE INFAME lllllllfl1UIIIIIIIIIII Alessandro Pertini rivendica la propria Dieci anni e nove ,nesl di reclusione I Immolazione Comesi svolsela parodia del processo controPertini... ----------------- fede d·imputazione, ma si manteno,. il <:PCondo. cat~ t~rgin~d~e~~f 0 p!;Pit~~id:n~\?t 1 ~:l~i~~i per il Costa e dell"an. )fana~ero 'Per il Cimoso. as~islilo al vuolamenlo d1 bile del solito Falace. il signor genrralc con- ~fo~~a eiJf\)~Wauntz~~i s~e~fa1e~nnidi reclu- 11 Perelli proclamò la propria innocen– za, di:.es di esser:--irrcalo a .\lil.,no per lo acquislo di medicinali alla madre. lo pro\"ò all"udienza. Tutto queste a nulla vnl:::e.~on era un comunista; non era un sovversivo, ma era caduto nele grinfie della polizia fa– sciS t a. Che i;;iaquesto un mezzo di propa1.randa all'estero per gli u amici del fascismo u ? Il segreto del Leviatano Ehbcn<'. g-unrJi.imolo que.:-tospellro f;i– sc,-./a che comincia a turbare l"alto sonno della pacifica democrazia europea. Labrio– ln ci dice che ne.,suno ha ancora carpilo il suo ~~greto diabolico. Dan·ero? In ve– rità. Jçggendo gli a:-liro!i dclremlnent,. scrittore. si ha l"imprrs--ione che egli si sforzi di complicare arlifieio:--amcnto la so- ~~~~~~°ete%c~W~~e~t~i ;t1cj~~;t;gor~~1J;! Un commento di Libera Stampa ~f o1r~;T~; 0 /:)l,:~~P 1 jr~.~1l~~s~l:?~lfa ~i~la!~ se n, il fa!lcismo dkiene veramenl1.•eni– cmat ico... almeno qunnlo quella 1nl IMria cH una ~oria dO\Ylinaladal caso più balor– do che Labriola ci pro;,pella. Libera Stampa, il quolidinno del Partito Socialista Svizzero. che esce a J..up-ano, CO;,l commenta le due infami sentenze : ,e Giornata .di infamia per il Tribunale nero. Ha gettato nei piombi un autentico eroe: Alessandro Pertini. ,1 Il suo nome che ogni c:ociali.~la,ogni uomo libero, dove porre acc:rnlo ai nomi dei più fulgidi personaggi della storia non sarà dimenticato. " La ghirlanda dei martiri della libertà. si orna di un altro fiore purissimo. "Anche Peretli è stato condannalo. Tut– to è stato chiarito: niente soccor;:o ros.~o, nientc·comunismo, ne~c:uncomplotto con– tro lo Stato, ma solo slancio di carità e di pietà umana che ,•iene ad onore del nostro Ticino." Altre condanne ... :\"o, la storia non è irrazional~ e tcrnlo ,nruo acausale .e Lubrioln. cho giustamen– lf' ci pnrla di principii eterni e di valori univc-r:.ali. IQ .:-a benissimo. .\la perchè J"i– nunzin allora.a spirgar5i e a spiegarci quf"– sto modc,;lo "Pi~oc,hodella sloria mod~rna che i• il ra.~ci~mo? 11? :i<-sistitoalla ~"– !'e·"! <li clue mo,_imf'ò_l I fasci5ti - quello 1!nlianoe quello •~ustrmco- '-'non ho mai a,·uto nep_pu1·e .PC'run i.:,t.:mle In seu,-azìone di lro\·armi d1 fronte a qualche co~a di t!:-,lre1namentc problemaitco. .Ho .:if:•mprc .Pcnsn_to .che i dete11toridella ricchezza ;:cci.ile_non av1:ebberoceduto il poter~ politico 5r•11za sbattere le porle: ho sempre saputo.che la politica - e dici.amo pure la vita - è_ un problema di for1.ae li Tribunale Speciale ha condann:ito : non mi"sono m;ii illuso sul Yalore hrnnrn– Armando Fedeli a i3 anni e a 3 mesi di tm:gico d<!i flcccssari ma for,(Wlislici e reclusione, Giovanni Batlisla G:llti ~ J.,uig1 ?1~~~~i~ '~~~r:1isi~:~~~~fge~~Yr~·~~~~i~~~l!a~~~ Gia110· a 10 anni e 6 mesi, ~lario )fare.-.ta !onoma e sul coraggio mornlc e fl,;;ic-o dC'- ~i\f;i~t\'..~~~/i ~aÒt~i~~~.aG~~~~~~iPeGb~~~~~~ gli uomini liberi.}: ora che vedo la Jogicfl e Giuseppe Buffa a 3 anni. e tulli a tre ~~~r~i;:~; 1~~1 i~~-i~;O 0 ~;}~r;1!t~~eii~i~:~~~.~ anni 3~lit!t!a1F1~oir;;~~li ~~:lll~~s,i· Se- }~r~~~L~a dr;:araf'W~a proprio pél'Cbò è con- condo I resoconl! dei g1ornalt 11 Ca.::aro c l • d I I · I condannato a 3 anni sar~bbe i:;lat_o r1m- don~"~e;~j~ 0 dY:..1;rf/?i' 0p~o1:1c~! 1 r~ir~'fr: bec~ato_ daLP._?L.come spia. pei:ch~so 5te- ad esempio. La tendenza reazionaria non n_e,a d~ e;,;,Cr:-1 _ndottaa dcl~ziona a ca- ,solo dei grossi ma anche dei piccoli pro– r_1c~ dei__ c:ompagmdalle brutalità della po- prietari agricoli mi pare sia un f:1tlorc e.~– lma fa;::c1sla. scnziale per il ra~oismo. Questo lo si vedo Un mortorio chiaramente in .\uslria t: pili ancora In Germania. Problema gro1-;:Q, d'àccordo, ma le lince del quadro _infondo non i::ambiano. Quando la dempcrazia minaccia di tra– sferire il potere alle clas!1ilavoralrici la Qualche (Jiori~ofa della cosi(lf"lfa Cnmcrn bo1·ghe:-iase può 'la fa ~altare. E non ci dei dcp 11 tati . .Ycssu110 se 11r è arcorto. Chi dica Labriola che !"operazione è nUO\'a o fuU essere interr.~sato dal mormorio dei chr i ])~rsonagginon sono piil -quellidi unn. 1 !!~~g;:rl:u ~~~c;.r,!e ct~1:,fi-~~~n:,~f b~~i;~( ~:~~'i· a 1 tf1~!ii~~ 1 :fiidi 0 r: .. c~~tYp;·~s?:~~~l( ci~ loca[i? Una volta ,1tussoli11i, disse : Se la vedo ? V~do \ln l'C\"crendoche benrdire il Camera non fa le leggi. che co:--aci sla a gngliurdetlo, un ex-generale che tuona l'al- tare? Dopo, fc leqqi preferì farsele tulle l<'nl.i.•• e m1 induslriale che allar~a. i cor- da si:, per 101 a d(!l.egQ:. 1 o 11,. r,encru/~; si i11- doni dC'lla borsa per pagare le i;pe:::edella trntfc. le lcg(Ji impo1·ta11li, le lé'(l(Ji ])Oliti- fc~a. Come.prima, pt>ggiodi prima. chr, i codici, ecc; Qualche novilà cnto c·i!. La ronnula si.. Quindi. la. Cumcrn q il mOl'tDl"iO. I fn(lli ;~_,,rtpc~;ri~~t~~~l~~~~~r:is;r.t~ IJ~?.~ et,;,, :tr 11(!'" t1VV"/1!J'f''f11'1, r-h<! (or;;ç JI'"' t:llQrr. \ ~ r1.., '/: 9 ;~a,~17:~~~~~{<Jr/uf<'t~lrt; 1 :0,:d1 6n"lftz~' 1 ,!; ' 1 1futti~~r~~ie~~~:ii1~,:;1e::~•=rr::; parlamc11(ari. (ar,•1,·n110 1·,.11d,.rc i giol'11ali, .!fono froppo· ~o$~e e i reazio~nri !:ii danno l 0 ~~:- 1 :~ ~cxJ:'P~o~~(' r::~~l'E~;,/1"s~t1~1~:c;~!:! ~~n~:n;o;J!o~ 1 ;~1P/.'a.~~),~~·fri 11 f~~ 11 ~ti~;,~;ii te111i rii qu,.Mo mortol"io ! ffou piil (Jromli l'innovala C' si pn_rla di "democrazia orinnl- tliòatlili di id""· sol1•1111i l>ultll!llfo 1,arla- Cli 1 ' aJ PO!==lo d1 • 1 tlitl"-lurn ,, ; fnvl!cr. rli 11v•utari. dispttfnli 1:oti di fidurio com,. 11ci • 1 reazione 1, si dir.e•,,- rìvoluzione fa!-cista • pr1rlamc11li d,.i putridi paesi rlemocratiri. e i. S<i~ofanl i. d,:J f~rm~lo di Otmar Spann Il .,.0,1110 sen:ilc, proprio quello elle fa 11t·r o d1G1ovann1 Urnlilc Il l'rudiscono il pupo noi!... ron J"oppo.sizionP ll·a l'unin.>1•.~alhmo eliro s{(f ~:ril~~: 1 ~1t-l ~~~~~i f,!ri~~(I J;;::~~a 1, ~-~i ~~ 1 1fi~ftc~ 0 J~1ì; 01 ~~~11ic/~ 1 \~m!.~rg~r~ nd ~;·;– ~~o~i /é°Z~i:,~t i~a ;;;,~:~z~O~I; ;;;o,~:r:e;,~fj_ia,; ~:itr:iae~rmz~~~ ~~,~; ~~~,t~ 1 ~:;t~~~~tuo~ In t11le murtorio è tJaturalc r-ltc lr. com- ~ 0 oniP,;rp 1 .• 1~ 1 l 1 J 1 .a,11, 1 .c 11ap,0 1 _.',',i,_;.,_,' d,• 11 1 0 nd1~ 1 v1 i 0 m,non 1 . 0 1 0 bs~: mcmorazioni c!l'i d,.•f,mti tc11ym10 il l110(JQ " ·• dt .. ,. d,.gli m1tirhi incidenti. Cc n,. .,0110 stufe ne o male s'intendon·o. due. i·,1a dcdfra.la ,,1 tlrputato J(Jnoto - )la quando si (' giralo ~ rigiralo il mo- è i11ufile che faccia.mo la ricerca faticosa stricialtolo fascista da lulli i lati sfido h• defk .sue (Jt'11eralttù - l"olfro ,,l'r un <lt;f.t- o<:sel"\alorepiù d11igt>olc :l scoprire quol- ~~~o ~~~1e~ ~i~:~ro-f~iJ:l~c '::l)fbl,~;~?co ' 0 ji ~'t\n~1°ff~rrdaibir:. 0 ~ 1 t}~~f~l1odiè 'd~\~;~\~ 8 ~~ buolla ra::za. Costui dal 11ome to,1a11tc ,·o- noi nella.sua brultllo' e\'idcnzn di diltaturlL mallo /Jofiio df' !Jal}iit qumulo diVf'lll<lfo ~IJ:uR~'~1~,i.~~b~r~ 1 ~ c~tl~ '~~/rc!llritn s~r~ ~~01 ~;1° l~~~;':;,t: 0 ::;: 0 etr,~:; s,~rit o~~~t:,:.~z: o meglio qualcosa c'è f'd è quello che vc- ~~ 1 ~ibiJ~:;:o~a1~ t,~e1l~cl;t.a,!b;;.ti~ 1~a ~i~~ dremo. + + + ~a~~:lonc:'~[a;i~~r~r J:7t~ 0 'p~r;~ ~~ 7::C~-~ 1-·cdcndo più che se slrtst. uclomorono : E' qi,cllo che ftt p~r ,ioi I E lo raccomcm- dorono. al u du~r. ,~ per la deputazione al parlom,.fllo " 1lal1011n n. Il mortorio lo attirò tqlntculc rllc vi mòri. Parce sepulto... Pura lo I cltè sim- bol,,niava pcrf,.tta,wntc l'ifalio11ità e il patriottismo drl r"gimc foscistr1. Pf'r fi11irc. Il «duce" con l11 solita ari« olimpica. obolif,. l,. lradi:ionali « conw- 11;ca;.icmi <lel fJOt:rrno i, rii OfJni riapcrtu- rn di Cam"ra (in fotti C/t(' co.rn il "ducr- n ltt1 d(I. comunirnre a colati seim,rnili del mortoi·io porlam,.ntar,. ?) .,i lim,t,ì " pro- pi:iarc i lavori con frl diehinru:.iom,• che u i"l governo 11011 vokta "1volù1c1turc n ma disrnssio11c severa, cioè, fasri,ta n I Bum I Tutti fo piedi, ad a7Jpla11dire. La <liscussionr severa. cioè, fosciJtfl, l11 ricordiamo: Matteotti, Aml'ndoln. Ciò cjlf:i del ta~i.,:.mopu,) l~giUimu,niin– ie apparire probl,.mo.lico è la fulminei/ii del •SUO SUC~f'S:'0. La rRp~dllàcon In guaio nasce, si sviluppa e si afie-rmaè vrramcm– te i-enza precedenti. Il fa.~ci~mollallnno ha ,, conquislalo " il pol,.rr. tre anni dopo la sua nn~cila; quello ausll'inco giovinflllo òi appena òue anoi iià prettnrlf' di fnre Il\ sua "rh·olu1ionr. n. Carri"rn rapida, rom!} ognun vedC'.Ebbe'.'ne.che f)ro,·n ciò? 1-;qui mi !'=ia prnne•~a un'affermazione apparf'n.... tcn1rnlr - ma c:olonpparrnlem<'nt,. - pn- rado!-~31 1'. I.ii ,·a1,idttà {1tfmi11ca. drUtJ svi- lupJ>O r. dd $llf'f'('.~so /nJrista dl'mm:i" Il 1m tcm7ln lr, 81ur l'fr-ro1101111" e ra s11,i ortifi– Cio$ità. Se il ra~ci.:mo.ro.w:,un mo\'imentn !<ponlnnf'n e 3ulonomo ~i wilupprrrbbc con un ritmo infinilamenl<' più lenlo. 'fultl i movimt>utl 80ciali autonomi - prodbtt i quindi df'>ilaCOJ:òi!lcnza unrnna - si ~vilup– puno sul rtlmo lcnlo ,. ralicoso dcll:t co– i;cirnza um~a !'le~~o.Sr un uomo p1•raf- ferrare un'idea, pe?radallar,;i a. un 11110\·r, Deputatosospesoda ogni tt ·v·t • orientamento spirltualr, 11np1e$:a tnlora d~- -~- a l I a ti bfs~~n 1 : d~ 0 ~ 1 i~~,~~~i:àf'S~~f~t~~o~~re~~li ~,'Yif~~1~c~~a/nPdri"if;t~O ~-/~~P~!~a ~ Il tutti? Chi non sa che il cr1sllanesimo, Il le~po indf>l ~rminato.da oir~i attività po- l~b':ftt:~~-li i~:~~~~;:~r~r~nt~ ~~~~f~~ lilu~a. l'on. C ri!'=afull1 ~f ond10. " df'IIO!-pirilo - ammoni!'CCHeir,.I- è JP.n- ~t1~~t~t~aQ~elli non si dicono. ~iì~i;1~,1 ~~rci'1~i dr~" .;;~!~i~olr!r~i-i~: 1 mi- Xf'lla rapidità. di ~"lluppo tfol fa~ci~mo Gli onorevoli ventiquattromila f~èr~!i~~1~li~ia~; 0 ;~p~ne1 0 53 J!'U~~c~:~~m; ... t l'enigma non salla~1!efuori J"ecce.'!<lO dr>l– In ~eduta f"Qrf'fa i .~i(JIIOri df'putall lil- !c,;tJò flr: 0 ;lo :::/;~,.~~~ 1 ~11U:1/:/?A" dfon\~g~ l"na J:l'11tin(L di Sf'dulc ol/'(111110 C(ll (JClfQ di molti nlala ! Al trmpo df'i (f'mpi 1 "011.tl, .ro J[u.uolini s~~";:~sl;J )utr,r:r;i ;{'~ ll~tn,~r;;~~i ;ie} id}~ smo !la fatto dl!i df'p11tati {lii onorevoli wnl iquatromila. Crm !arga P"rmi,!ione di {ore nfft1ri, 11so n,.uont ,: comp,1g111. l'imbro;.;lio. m~~~n·? ~~~l ~\~~l~1~n~~:~~iJ~~tr1~r: 1 1~ ~~,~~= canicità di un movim,.nto clir•vif'n mono– Vl'.:tlo tla un Cf'ntrogerarchico le cui deter– mina;,;ionir i cui ~copisruirgono olla docilf~ 111a-•a ,..,,.culriee proprio roml' av\'iene in lulli gli or,llanfsmi Cl'll\ruliZMli, spr•ci.c in qu,.lfi poli:icseo-slatali? Prr MSere più prl'clsi : non hllf'nde I.:i.– l>riola che il fa~c1smoè traS('f'~Onella sua cl,.bo!e,indiO"erf!m:iala originalilà da qual– ch" co.;a di inflnitnmf!nlo più pos~rnle da cui è lra.~cinato in :tl~o, r: che qucqto qr1a/- HE.LLON'X cltc ro,a è ni,mt"ollro dte fo Stato? __ Ecco ciò che voi;:,lio dire : il faqcismo ,. ]/\ .-ll mortorio_ pa_rln_m~ntqr~ I- staia fott': n~;~ncon Jtè~dPC~en .~u1~n 1: ~-I~~;~zdao~_!r:r~~ 11n11 b:tlrra .di <hn11.,,wn.t rl,:l fu Brllom, a~liflcioc:amenlf'~oll,.citaln prr aw~r a,llio (Jrnn pod,.sta. a{f11ristq dt .lhlonr1. /11 _Qlll!-1 111,.~cludl're dalla succr~..ionl' df'I polr're 8la_ fl'tt~ra_ l l!Z ~nlJJntuon!o n~·r.t:a l't!'!J".- le ~la-..,ipo,·ere. Il ra~ci!-monon è la rh: 0 _ 1111.11~ di_ dtrr ch1. lo~ •'IJ_W!Jr11J a to!1 dt- Juzwne autonoma di forze extra-.;lafali m,,1.uon, ,in ,o_l~ dl!wlr~''!•. qud{Q d1 .mo- contro lo Stato co~liluito ma al contrario 1trar_e la pro_pna 011orn_b1l1ta ,._..'fo propo,ta è un rn"~io frandolf'nto dello stec..~ 0 51 t di!l !l!fJT"~or,,, d"I l'art,10 li! <~1m[8Jioni fu_- co-iituiio che per antotra:.;formar;t i • sfa~ ro110 subilo (JC~r-lto •.. E eo.!, ,. rrn.1_111.ta rh- , I.oahrJIUto ha b.hogno rJi flnt:-"rf'di ~dr-M mo.,trat~ la ù~Orab1lttà d~ Bclfr~n1. a una pr,.~~ionr f':-t"rna. Jn allre arolr; Chf· 7, rr()(o •.• \f mr,rtorw w,:1r11mlc fJ""- il frnr11m10 i: la formu t, 11 ,J,-r I fl I : ,to mc,rto nu,rolc_ Cl $/Ut:a rr11} l}r, 1,. I Co- di Sfa/o. 'J I a < 1 cu P, ml! a cosa proprw, r colpi di Sl&lodi una volla avvP.nhano

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