la Libertà - anno III - n. 49 - 8 dicembre 1929

- 2 ❖❖ + La 1·evi5iOne fasci:Sfa- scrì\'e Labriola :...... è un fatto che inizialmente .si svolgecon– lro lo Stato tradizionale e i mezzi di cui si _.;;ervenon _sono più i magist.raLi, le leggi e 1 .gendarmi. ecc., ecc., ecc. ,>r~~~!~it/~f J)~~~rit;rovege c~! 1 \e'iiz~e1~ aiuto dei magistrali, delle leggi e dei gen– ,1armi il fascismo non farebbe un passo. C'è bisogno di ricordare la cro:.mca italia– na del periodo post-bellico ? Labriola ha impostalo male il suo ragio– narnent.o ed è trascinato a conclusioni che non reggono. Dopo quanto ho scritto fin so- 1)ra non ci vorranno molte pafole per in– tendere che questo errore eoosi;;le nello scambiare l'esteriorilà. per la sostanza e nel non vedere quindi il carattere tipicamente et.eronomo e riflesso del fascismo. Cosi si arriva logicamente u non intendere perchò ., quest.a borghesia la quale ha in mano lo Stato faccia la rivoluzione contro se stes– .::a » menlre è cbiaro invece che questa borghesia non fa nessuna rivoluz-ione "con– tro se stessa maJa itwece'll.n colpo di Slalo .vi:J;l<;~~f: ~!t!~foFrii~~fe ~i~i~ igu~fl! di una rivoluzione, ecc.. ecc. Da queste ovvie Mnsiderazioni cliscen– dono imporianti con:::e.gueoze. La briola di– te che f.!ntifascismo dc,.,e difendersi al– tacca11do. D'accordo, ma -bisogna sapere grjma chi ~ il nemico e dove .s.onole sue Jfi!e~i:· P~:1 cfl 0 ~o~~i~~a~;ii•i~i~n~ t~~~~ saria - non è quindi di troppo anche am– mettendo il faustiano « in principio era l'azione ». Sino a che noi, ad esempio. considerc– l'emo il fascismo come un fenomeno auto– nomo e spontaneo cornbal..cremo davvero contro un'ombra e perderemo il no.s.t.ro tempo. Dobbiamo mettere.i beni" in mente che il fascismo in sostanza è un problema di classe e che la sua genesi e il suo Lrionfo C possibile solo con la sollecitazione e la complicità. dello Stato costiluilo. Questa tl:f ~~~gJ~1Ì•itit; ~ st ~t~~~~Qf,~~d~nte ,·be belia;tllgti ·occhi anche d~ meno per– spicaèt":'fu' s-agueda parte n~lra ..l'erior~llc !:ir:retal~:c~1:i&aidr~-e~~~~~ ~)~~~~~~ fa,,;cismo,milizia. ducismo e sim:li e di ve– Jere un po' più burocrazia. esercito., coro- 1i\n~~-èn;~c;i :if~~g~~t~ne:~~critfii r~~~ :;enza della democrazia. moderna. Ed ecco ,·he si ritorna al punto di partenze : demo– crazia e classi. La borghesia non è più de– mocratiea e H prolelarialo non lo è ancora - e si pe_rdenegli errori di una set i.a auto– •·ralica sterile ai fini dello sviluppo socia– lista e ncgalirn ai fini della lotta anlirea- J:;~~~;tka° eh!1f~~.t~~~::tr!~~a : 0 :r~e~I~~ ;a!. as..s.isteoggi in Austria ove Ja classe opc– nia si apre.sta a difender'! vìU..oriosamente con lutl.e le armi quella legge che i tutori ver definizione ilella medesima - e cioè i governanti. i poliziotlL i magistrali. i l1urocrati. ecc.. colpesterèbbero mollo vo– lentieri. Chiaro, sempliç.e, islrulLi,,o. )la l'insegnamento più .importante che ~i puù ricavare dallP- esperienze fasciste - .oltre l'ov,·ia corntatazione che la demo– crazia non sarà intangibile che quàndo sa– rà presidiata da maggioranza socialista - ~ questa : il proletariato riesce a tenere in ;scdiC:C0 i{ac~l;~'-d\~1°a~t dera~~~~~t;·a~ 'iOlonella misura in cui il suo spirito si f•salta nella coscienza eroica e -rivoluz,iona- ~tedie~! 5 ~ 1 { q~:i1~ R~~~i~a~t! 0 u~ p;~~il~~ ~ia acef'al..: e decadente clnicamentP rin– ,11ega ; di es.sere lui, il proletariato, l"incar- 1lazionc vivente di questa idea che è la fPdc in cui noi, liberi, siamo nati. SPERTL\. 50.000 lire guadagnate n buffone Giornale d'J(41iu smentisce le {~t~f/{à s½!a/:,1:u~~ifd d~g~r,~r::;;wèo(J:r:: di fOO mUa lire per chi dimostrerà il con– trario. Ora lo stesso Giornale d'ILalia pub– blica un tcle{Jrommo. firmato universitari ;-<uJmonesi (e chi .,-onor) i quali profes.san– do l'osuquW al regime e_,, rincalzando le :5,ne~ililc dcl Giornale d'Italia, spic(Jano frqta1'si di una " lieve verten:a smdacalc risoltasi felicemente secondo le 9iu3te di– rettive del regime n. Oh! guarda! Comiu– l"iano, sme'1tendo, ad amm.ettere u 1ma licvr, i·erten::a .,indacale »~ flcue. Jfo. com'i: che {ilwra non se ne era pw·lato? Su. questa mc:::a eonfcniom: il lutido Giornale d'll.alia ci dovrebbe al- 111cno dai·e la rnctà. delle 100 mila lire pro- 111.r-s,,11: S11rebbero 50 mii.a lire ben guada– !Jnatc dalla nostra s(lltoscri;ione. .4. propusito. un corrisponde11tc stl'aor– ·,/i11ario ci scrive: u Jli ha fatto piacere l~ggere sulla Libertà La Cl"011aea dei falli di Sulm.oua, io sono stato colà e vo,tso of– f•Jr1no.re che la cronaca i: fedele. Si e di– ,t,wnficato dj, dire che quando il cammis– ,;al'io di P. S. se ne andava, protetto dni , 1Jrabinieri, tm contadino. ha tirato um: &a.stono.la al, commi.!sari.o, c. i carabinitJrt, invece di arl'C&tal"lo, l'hanno invitato a fu[!- girc. ,> A tutto cio come 1·ispo1uùmo i fascisti? Facendo comi;i per proti:itarc che nulla i: cero. Poichè nessuno può dire toro in fac– da : Buffoni ed impostori, la toro sfac– riatag(Jint.: tocc_a i li~tili del g~otle_s~o.Jla ,:,5sicrcclo11tJdt convincere 0M1a di mgan- ,1m·e{ I.a iottosc1·i:;ionc .,-traordbwr-ift iJ i? 1;aglio pc,· /,(l sinceritit dcl!a feM anllfMctsta. Ogni italilJ110 che si sènlc 0({1;10 dflll« ~3/:~'.::i~;f't:r!:ft':o t?,:: ,~; i 1;;/: 11 fr/to~t1':' ~j ' ==--==---===== I CARLO SFORZA daente lo stati;;la italiano, dicendo l'opera e i l~'!;a~: 1 ~ara>;~~8;~fi~c~a -~; itfjg~o~~ pace e di democrazia. Il senatore Sfprza iniziò il suo dire, ac- ~~i~i1à :~/e~;'i~;f~~~fférf;~~~ieenf1° p~~~ prio punto di vista sulli.L situazione econo– mica d'Europa e ,mi mezzi per -combattere in quc;:to c2mpo la grave crisi che trava- glia i vari Paesi. , L"oratore affermo che e::;sade\·e essere pregiudizialmente affrontata perchè pro– prio la cri.si economica esercHa for– ti influenze sui vari capi responsabili delle Potenze europee. Ma d'altra parie se la crisi econonJica è la Jcterminante dei contra.s.t,mli at.teggia– menti delle nazioni è certo che la cri.~i stc55o potrebbe essere Yinta e superata se le questioni che sorgono - dall"Atischlu.ss alla quastione delle riparazioni - oggi in un'Europa dh'isa ,,j presenlassero inYece nel quadro omot;-enodell'organizzaz1one in comune dell'Europa n. L'oratore accclta che v'è ragione di de- La lolla di classe è soppressa ... I salari italiani secondo le statistiche ufficiali Il bollettino della Federazione Sindacale di Amst.erdam pubblica: una nota. sui sa– lari it.aUani, che riproduciamo : « Il .sindocalismo fascista che per lungo t-empofu rorgoglio del fascismo e di )Jus-: solini. è caduto da un organismo, tanto grande quanto ,-uoto, che non ha nessun ~~~re 0 :i 0 1~6ti~~~itia1!f~~Ca~is~!pi?1~i~~~ rivoluzionario non sono più i lavorat.oi- i ma i padroni. I.e _note sindacali dei gior– nali, tut.te ispirate dai padroni e dal mi– nistero clelle Corporazioni, si contentano di infilare r,aroloni e frasi sonore e si scrive, nientemeno, che il fascismo ha ri– solto defl.nilivamente la questione sociale, che i sindacati so'no le istituzioni più per– l'elte e efficaci di quanti esistano. che nes– sun paese ha fallo tanti contratti collel– livi, ccc. Guai a·cbi osa dire·il contrario. In « regime fascista >), dicono, anche gli addetti ,alle scuderie da corsa banno il lo– ro conlrallo colletti,•o e, d'altra parte, i proprietari di scuderie da corsa sono riu– niti in un sinàacato legalmente ricono– sciuto... Se il fascismo compie inauditi sforzi per nascondere la verità, non riesce tuttavia a nascondere quant.o ormai si vede. Basta, del resto, consultare le staLi.sticbe ufficia– lii fatte e commentat,e cfafunzionari fasci– sti, por veder l'opera del fascismo. Per quanto ;riguarda i salari l'annuario sta.li – .stico italiano e il bolleU,ino di slalisL,ca mensile conlegono cifre che meritano ral– tenzione. Se ;;i confronta~10 queste cifre con quelle di anteguerra o con quelle del 1>erìodo, precedente al fascismo, ogni com– mento riesce superfluo. L'ind11stria tessile. - Il numero indice del costo della vita era 522 nel secondo· trimestre del 19]1. I salari degli operai della lan~ e del cotone .erano in media di 1"6,80per giorno. In settembre del 1928 il numrro indice era 529 e il salario medio di 12,80 per gli operai der cotone e 14,80 pel' quelli della lana. Il regresso dei salari J"eali e dUnque del 13.5 per cento nell'io.- .dustria della lana e del 31 per cento per quella del cqtone. Edilir.ia. - Il salario medio era di ,i,.i2 nel 191,i. '.\'el 1921 il numero indice era 541 e il .salario medio di 26,-rn. In sc:t– ti.~mbredel 1928 il numero indice era a 529 e il salario medio di 18,40. Riduzione del ;rnlario del 22-per cento su quello del 1.9H ~ del 32 per cento su quello-del 1921. Cemento. - );cl 192J i salari medi per gli operai non qualificati era di 20 lire al giorno e di 30 per gli specialisti. :\"clseL– tembrc del 1928 la media ;-enerale per le due categorie• era di 18,40. ovvero infe,– riorc a quello dell'operaio non qualificato del 1921. Jlatcriale ferroviario. - l\"el 191J, nu– mero indice 100, salario medio .'J,90.~el 1921 il .salario era di ~5,H in media. l\"el settembr,c del 1928 la media dei salari I! ùi 20,88. Riduzione del 30 per i.:entocirca. Jfetallurgia. - Nel 191.i le slaListiche industriali indicavano un salario medio di 5,68 e la ~tatislica della Fed~razionc metallurgica. indicava 5,56. Per arrivare ai ~~ 1 ~tdnf1r:~t:i;~r~~rb~~~f~er~~?:rid~~Li~= li. ~a bisogna tener conto che i metallur- ~!~~g-~~?~ (b~~~iigi~i cg~t/i~i~':e 3 ~:cc~~~~ ca, la costruzione navale e l'edilizia tra– versino una crisi gPa\"e,e solo l'industria pesante lavora per la fabbricazione di ma– leriale di guerra). Un'altra industl'ia più o meno privile– giata è quella d~ll'automobile. Xci i.914 gli .:;labilimenti Fiat pagrw <1.no un salario medio di 2,21 àl giorno e gli altri stabi– limenti un salario uiunle. !\cl Hl20 la me– <l,jaosçlll<n'a su 30 lir~ arrivando fino a Jf{tt~~J ""'t~hr!:;, (1 1 ·! J!.128I.i medi<•"l'a Nonsi deveparlared'Europa e di popoliliberi g DICEMBRE 1929 --------------------------------- -------- H.i~ra.t.t.i In una piccola città di pN)vincia. ba .sof– f~rlo tutt~ le persecuzioni, le minaccie. le. violenze, dopo a\"ervi avuto le cariche più ~Tnj~ne~ieE~!ògf!~~/:re~;uf~~~i;!~!e~ )l~Jgr~do il suo nome sia noto, lontano dalh1!1b1~nte locale_dove era preso di mi– ra. puo vn·ere : anz, la profess10ne-,·a mol– lo meglio che nella .sua cittadina, egli gua– dagna.,di più, ingrantlisce ogni :nmo lo stu– dio a cui clienti importanti affluiscono. Ha molti amici, e fra amici si chiacchiera IJ– beramenle, t:-anquillamente. L'attività. intensa e fortunala, !o 3550;-– be. E 1 ancora sorveglialo, segnalato. sezui– to qualche volta ; ma le maglie si alleiita– no per lui sempre più. Ha perfino potuto oU.epe_r~una volta, il pa.ssaporto e fare una gita all 1 eslefu. Dopo gli anni di inferno. finili in una calaslr(!fe,- egli si lascia andare a questa calma, m q~eslo benessere. Certo, egli s.of – {re della situazione politica ; ma di rado e consapevole della propria soffereuza. di rado la sofferenza viene a nudo. Im·ece e– g!Lnon 1;1uò celare la sua soddisfazione pe1· la prQpr,a pace, p~r la !ortuna_propixia. Ha potuto co_nd.urrela famigl"ia m uu oti.imo albergo. m montagna : ne~una dennnzi:!l era stata comunicata ai carabinieri del luo– go, l~~iì_er~m~ aozi ~o~·lc~i.compli,mcntosi: f~~~H~1~!~~e;sica;;~~i~r~i~~o~ial~c~~e1~t 0 c~ A~che_all_'nlbergo, la n:iasgioranza del pub– blico s1J1ceva contraria allo .staio di cose : I~ ~onversazione .era animata, piacevole. Eg!J non era mai staio abituato a tanta calma. Xonsa non rallegrarsi, non sa. uma– nam~nte, non secon?are un po' questa si– tuazione. nuova, evitare qualche pericolo di ricaduta nelle disgrazie. Egli non ha fat- l~nn8;!~~o~~iinu~iii ~ancct~a1~nii~t~s;~; viltà ; rion lo confessa n~ppure a se sl!!s– so - eppure cert4:1 h~ evitato, evita, evHe- ~;bgf•aiW~!nàqg;l tU~~: 0 a ~;: 1 ~noi~;t~~prc- La C':)m-<3:lescenza, dopo un salvataggio tan~o d~ffic1I~dopo tanle agitazioni, tante pcrrpezw, è troppo dolce. _\.veva.accettato di anda1·euna sera a parlare con un amic-o che gli avrebbe parlalo-di quello che si fa– eeva e :;lampava all'estero, ma ha fmto di dim"nticarsene : ha tanto da far-e: ba fin– to, si badi, anche con se stesso. Confe.ss:erà: di avere. cambiato marciapie– de per non mconlrilre. un vecchio amico ? Da alcuni mesi finalmente non gli avviene di ricevere lettere aperte dalla censura o l~oppo in_collaLe - gli conviene di peg– giorare d1 ~u.ovo la sua condizione finchè la ::cena po!Jllca non accenna a cambiare '> ~la egli non _formulaque::te domande. Egli ~ per:n1:a~o di _e.s.sere sempre pronto, a tutto li po~s1bile.~es.suno potrebbe metterlo in dubbio. pi~ libera_da pre~7oni, della scuola pub– fi~~ Egh sles.so ne sorride, ma. non si X-o~ pen._q più a noYi!à. a battaglia. Ha f~~~~ato .strada, ba cambialo vita : per ~on !eme r,iù ~e,·a.$tazioni. certo poi– che ne,,s:uno lo dtslurha. Ha comièc,ato ~' ?n.pa~ s,_one. a_ rac,cog-liereuna collezione i ceranuche cmcs1. E sono la sua gioia, .S:ache q::1alcun.o lo accusa di es:se:e id– dmltura diventalo, col suo contegno un sostegno_del regime. Egli sorride_ sénza. ~~l~~e • che a.ma queUo zelo, che ·gli pa:- H~ c_ofi?peratoun -nuorn ,..~ prezws1.s:s1mo,deirepoca :\ling. e,. a.u:urro 1 GIORNATE D'AUTUN"NOROMANE Una visitaalla nuovaItalia 19~rj,c L4rbcitt->r Zeitt1.t1.(J òel 3 :novembr.e;

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