la Libertà - anno III - n. 40 - 6 ottobre 1929

"""'== 6 OTTOBRE 19i9 LA LIBE;RTA' Nella patria di Cesare Beccaria Lombroso gli errori g!udiiiari noti e con quelli i– gnoti, che si presumono. Le Corti di Ap– pello e di Cassazione con la loro steua prasenza attestano l'esiste!l.%a normale dell'errore giudiziario. Tra l'Appello e la Cassazione è quasi la metà dei giudi– zi che si riformano o si riparano : con– fessione utficiale della fallibilità della giustizia .. '\llora, come niente più turba fa .sicureua comune che l'errore (l"iudi– zlario, l'Idea della condanna del 'inno- cattedra della Settimana Sociale di 1,"oPino, vengono parlate in un opuscolo di propa- gan(ja popol11re. . e di Cesare Uno 'degli spellJtoH più venosj e}leoffre U COJllinuarsi del regime ditatoriale fi,sç,i .. sta e l'arnaseiarnento dP.llo &pirito sejen– liftco. E', del resto, fatale, Non G'ò J;eienia semi eriliea; nOQ o,'t rritioA §aJqa Iiberlà. N~l Lauoro di (,ienovil, l'og. Adoffo Zer– boglio va pub~licendo una serie di suc– cinti arli!oletU .sulla nuova legislazione pen3Je ehe Vfl fucinando qusJlo spirito di dome11icanoin.camicia ner"ache è H mini– stro Roeco. L'on. Zerboi:rlioIn cotesti arli– coli si mostra quasi d1 coqtjnuo adesivo all'opera di sov,•eFilope reaziona.ria del mini~lro. L'pp. ZerPo,glio è un anllco se– guace della souola po.s!tiva dJ antropologi11 ltiminiiJ-e. E:' n9to QQequeiltl. seuohi, che l}J'JJlo Jpirilo alta.mente umanistico (Jet s1,19 glorioso fon(i.atore Cesare Lombro:rn, aveva un cont~nuto rjvoJuzionarjo, jn quanto rq... veseia\·a buona parte delle idee tropv.o formaliste dall'~ntice diritto clas~Jco, J1el-: Je. merite dei suoi epigoni da strapazzo si l~as.formò in una fu(:ina pcljzje:te. quul terroristica. di dj!e!I! deUa.sQCJetà.domi– -Pil~ QaJe classj privilegiate e paurose. Pa .rt.en! jp 4a!l'i4ea che il criminale è up malato, e spesso in.curabile, in lUOfrO ~i iOst~~i?-re t9n guesto in;egmm~eplo li dt: ~~;rl,Jfi!!a PJt~~!'i1'n 4 e,rr::~al~1eSj~~\~~d;;;; .diede cosi brillanti risultati nella psichia– tria. abolendo qua.si Jnte.amente la iPll– ventevoli coercizioni, le camicie di iona. ecc.. qella cqra dei pazzi, trasformando i m~iComi h.iruPri Q.elpe.ssatq iµ miti case 4i lìUJ'ij, d9VJ iii maJctti è lasciata una real~ ~l:e:::ap~~:h~- ,~~~~lt;:r.~t1\ di'g:~ stqpidri crudeltà. torquemadesoa nelle pene e nei procedimenti penali inquiiiito ..i:r,.Le ~nt~~:h:e?:!1&~~;::1~ ai~TO i~~:l: 1 ,~ = dtiu:f autoritali\'e, ereditale da! \'eechl go,. ,·erri,, H1.lutnono la. QUOY~ iouol~ eoihe la~i::rs~~~)~e :C°u'!,i~i~:1 ~ ,~~!~itJ~:!~ potj 4i Cesare Lombroso. t.·o\'O et pqur cau,e. la sua più. granda forlunJ, Per la verità, per molto tempo anctie EAAicoF~rri rollo capo della s~u~1pc~r~b ~I k~}:~er:elf.1:q~i~Ìt~n~ePr:&ti1l~~:f~;; yer:o cui era iqeljnata.,. Poi iÙ It.alia venpa li r1se-ismo,Il fa– seliJllo rimise sugli altari la filosona j_de~– Ii.s;Ljea e la religione. ~fa non m~~eò eh P':· gliare nei propri ullh li po,ttn:-~~o e 1J materialismo della oramai non pm "nuo .. Vél1J U\.lO}a"positiva n di diritto pen~le. l Hruaei 4i questa, poi, no_n l.rovarono natQraJrne.?'lte ll\J.lla d1 meglio ehe pro... strJnl davapll a una cosl. gr~de fQ~t'Jna eh• eadeva dal cielo del httoi'10, e rmca,, raro.JloJa dose, perdendQ orni ien•o di pu– dore, gri(Jaµdo contro ogni guarentl,ia do! diritto persona.le , .protestando contro OS'fll asshtenn de!l'i..ndivi6uo 1rcUìiiJlQverso 1, s0&i!tà. auui,alri~e. L"autoritariJmo ballo i ;,uoi saturnali Jeieptifie~. Neppure un ~- !~:!i: ~:f1~e~~.~,1;t(J::u ~D~~: 1 ti\fi~t';ì!~ fesi Qe)la eieureua pubblica, che. 1I cr!– minale-nalo poteva an.ehe e.!sere 11.poh– zioUo fasch:t.a ehe iru:evi~ce contro l'one– -slo antifascista & sfogo di 3ua ,ba1,::apas– sione, La divinizzazion_et_asels:tad~llo Stal(? e di tulli i iuoi organi dt prev.enz_1ope d1 repression~ l, arrj\·ata ad attribuire a co– storo l'infallibilità. E ".la ll!J'!va scuole.,, ad i.P-Plaudjra. Infina ,1- mnp~tro R~co ntl Jiogett9 Qi çodice di proi:ed_urape_nale, e arrivato al e()Ilcetto che Oòfll ace~ato, ~-amiçhè i:ii~re •asJistHo dal!~ p..e3u~z1one 1!~f ~1~au~gMt: cC~ 0 ;:cijì 0 :.tta~~vj~ dalla. -pre$undone-contraria, la pre~unzio:– ne del!& 1qa. eolpe\'oleJZt!.,sollanto tierche è 11eéwato d'- qn'aulo::-ità, la _q~ale 1! 1 ;m Pl.J:Ò errare, r:erel'ìt di ,nenza dw10a s m- faWc~~e•e:~e()n~i z:;::i~~ ~~fl~ 0 \~a ula- zioM il mipi?,lro Rocco : "I,,e a-ppl!c.azion!procus~al,~ d~1!.e. dot:" ~~:~ ~~r;;,~;if :r~tatE.e!, :.~:o;i'tid~ t~:;,l~ ~f!.l! 1~:i;r::~.io:~a~/.~~~h!r!~~:r~J~uì~ lla&r~,. .tutto eli!l'!.! t~ndJi°'~ . . e roor})osp, che ha tan_to !ndebohto la r~– preuiene e favoril~ 11d1la_garedell~.cr!– rnin11,1Hjl. Il principio del g1ualf.! t'gu1hbr10 b::a)e garanzie ,proee...Co!U~l! dul1nale a sal– vag~ardare gli inter~~t dello Stato nell~ sua furu:ione repressiva ~ quelle_spettanLt ~~!'rif:t:tolnsti~~ ~r~~;:etfo.CUI, costan- Qu~sla roba doYe tranquillamen.te sl da di frego e. tutti i prinoi_pii dt hb~rl~ umana conucr&ti in tutte J& leglilaz1on1 civili, _doveesp:essam~n~e sl insorge c 1 on– tro 1-. pro,unuQn& dt 1~noc~rua.dell 11.C– C\lsalo viene da.llo Zeroogho commen– tata cOn queste. umplleit~ •.Ohe sl rcot~fbè b;JN;hf•a~~~":iardi ~~? 1 ~~à3rot!°c~il}co_: g u l propo.sili enunciati <ial "gu~rda$1: •ml,. pon possono Incontrare d1f.Sen~~ !ia perehè deriYano diill'tntendi_mento m evitare un 1istema di abusi replicatamen– te ri6Contrato5i. :, .. Cosl & non pifi di cosl. '" I propos1~1 'enundflU dal guardui9i!ii iii palesa~_?r1- volli alla giusliila, meta del_pro_ce!";:::O:·· n E l ,propositi fis,5all nella leg1slaz1~neJla: lian& Jn visore 8 d11, tulle le l~g1sl~z1om ch·lli non sono esst pure $'. r1voll.t a!la giu$Uzia, mèta del processo n ? Que~ta •autoJoii& i.nfantUe, che non sa dare ra– gioni, che non sa ehe rtpe.tero ranelulle– scamente J1 teorema da dimostrare, n_o:1- e l'Indice di una mf!ntalità, I~ mentehta antiseientiftc:,,, Bnllcr1tka che 1l fa-~ismo va diffondendo persino negl! Atenei,· Nelle parole citate del mml!tro l errore Vi· è manifesto fin troppo evidentemente. Il J!r~ce5:~e~! !:i~'!1~ac~f}a~!l ;:;bc°ut~i: ~:a!!NC la ricerca si arriva alla ver1ta. cioè alla giu.sUila. Ma se le dottrine del ministro Rocco fos!ero fondate, neppure ,arebbe più necessario il proe~S'.), perchè ÌOStato 8 l'autorità .5ono lnfalllb1li, aec~- d In buona logica dunque la dottn– ~~n d~·, ministro porla. .i!la abolif:ione del prooesso, es:;endo la proeedurn niente a!– tro che la garan.z:la chs la le~ge ba fi... - o::ato;ier la f.Copert&della verità e della - iu.flltia. Sa. non si osa arrivere & tanto, id abolire 11 proeei5o, tls~ando che ogni accu!ato da un'autorità. di Stalo è cpn– vinlo -colpevole per il solo. fatto del_l ac– cu~a dtt parte di un'autor1t.à. e~e ritrae deÌla divinità e de-Jl'infal!lbih~ aello S~a- l~~at~e ,t~n :-,~ol;uf ~t:i~!r~h~ ;o;r:aes~°n Q restJpposto, la innocerua dell aeeusalo, ~h6 la marcia del proces~o ha .per com- ilo o di confermare o d1 eliminare. P Oue!ta presunzione non al super~ ?ep– pure con la grossa ironie del. mm1stri Rocco. Se fino a proya 1 contrarrn, ehe quella della sentenza, 1imput~t.o / inno- cente «quang;an~hbe5rr~~d!~e~fe ff~~~= ~;m~°da.e p!rcij anohe la fragranza può e.sirr?e}c~:~t~On ha mand11:to~leoni suoi • obill arnesi ad un P!sa1nlo1'? per ~al– irr:dervi un oppositore, 11Ponz,?. d: .,a{! SebasUano, e come questi .arri\ a, _a, J: et.tesero a sciamare ohe i! .J:>oi:z10 man Sebastiano aveva !atto ~tt1 scand_a– f -:::i ., Il Poru:io fu arre.stato in. fla(J7:G?Z--~• ~i fl1alg:radoJa flagra~:• Jiu t~l~o~~se~u d~ ?:}p;;t!:/i::t~~~{f;J.o dalle auto_ri_t}f!i ;:;ciste .soltanto per poter.il '·perqms1r& aré~al~oni~redestg;~\"~;$ 0 {'~~:~!~ 00 :r;~lll all'aeeusaton non è un prineipio giudi- f!:U-~~i eobi~1a:1~~tiie1sii~igleba~Xì;rs:d a cui si ribelle soltanto il folle fascismo. Chiunque atrerma, tende a dare le prove della ~ua afferm11zfonepar un bilogno i– nerente allo spirHo. Se l'aecqsatore non è più, tenuto e. dare lui la prova dell'ac- :~;~Jp:e:u~~~~~e d::e iI'a 0 ~r~~~:' o:,T~àsJ~ innooenza. Ma la inno8em:a è un fallo ne– gativo : la prova dei falli negaliYi è dif– fiollis!im11, il più spesso Jmpossiblle ; la difesa dell'innocente è spe.sso in una sola parola : no; è l'ae.Guia del oolpevole ehe si vede <irmare di lutti i fatti 6 eireostan .. :,.:eper cui jl reato sus:;iste e si prova ; è es!a, pertanto, che atrerma e prova ; afferrpa, e deve dunque pro\·are. Pare di sognare a dovere dare di si-. w.ili òimostra.r.iopi. Solo la follia dell'ar– bitrio che agita lc1, tit·annide fascista con il delir!o dei suoi sagre! i terrori, ci po– teva condurre ~ tanto.,, Ed ei.isa trova lo intellellun.ljsmo sPirresco della u nuo\·a seuola,. nrono a d~le raiione. Fieco Zerboglio che scrm: : n I.,.acontr3ppos~iop~ tra J'intHvlduo e !::> Stato, è il prodotto nop di una tlc,tlri,, na. sJbhene di una de\·iazioge, ed il senti,, mentalismo indubbiamente propi7,io alla crlmtm1I1ta, è nalo daiia specuiazlone de– rnago~ic~ su concetti astrattamente no,. bHISSj!fH.>t Pargle efte tarmo traseço!are. La eon.– lrapposizione tra l'indivldHP (aecu~alo} e lo Statt1 (ovverosi11il Pub},lieo :\IITiiitero) 8 neffess~ma di quello che <J1ppertutto si chiami d• tutti "iJ duello gjudizia::: rio 11, il conlrnslo t:-.a due proggsiiioni, dietro le quaJJ sta da una parte I• vita e. la liberti di un uomo e, dall'liltra, la !iicU!'ezia.Que,s(4 i,ontrappoi.iizione non è un ~·unUmentalisrno "• Se si fa della ia, 5 ::c~!f! 0 ~f ~(t~~fei;:til> ~i~:~a 1·~!~~= ~f ~~"st l:'1:a l:~~~~g~~~ur:~1I~ ~~f 9:P::; se itesi1 la propria fallibilità umana con ~~f~~• è c~:rleY~~:~r; 0 ~cc~~iur~ n~e~/di- ~u';!sta « .!lcurezza .sociale " organinata g~~~enfi~l: sP:b~r:ep~r d~\~:~ 01 ae p!~ rieolo di quegli errori giudiziari a dan– no del sipgolo di eul soffre eon l'ippocen– te condannato, tutta la soeietà. ve~}/i~~f ~· i~=~~gg~~a a:ft~~~!n:hdt 1 1~,l vilegfo- dell'imputalo ri,pello alla aecusa. Dove è quP.sto u privilegio " ? Consiste :~~~ ~~rs;rg\?! f rtee~de::a a~1;ie1·a:c~;fvi1!~ gio " abbattuto dal ministro Rocco. ll:a abbattendolo, e eonoeden4o una sitqai:io– ne di pri\·lleglo al)'autorità et!!usatrice, rion si fa torto solo all'aeeu~ato, ma si rn Il torlo alla società intera, la quale ln ciascun sqo componente hlll il levrpre di e::sere 2.ceusato arbih·ariamente e fal:!a– mente. Tutto eiò di un'evi<Jenia llPDlissiana nella StU} ailrailone Jogiea, nella sua con.: cretezza stoviea, \·igenQo il f3seismo, 8 1n– cora più ~o~smodieaq,ente Yero, Pe?'cbè nel fasejsmÒ Ja slessa pPeS'4J'~leneehe il Pubblico ~llnlstero, l'Autoritit aceu.satrice, r:psrer:n~ ~i 1 ~ 4 il'/ 0 ~~'t·o~e~~ a~~~[::l; chQ 1.u10Slate,-p11rt1toerelto canfro la ~o- ~~~t; t:J 1 f;3l~i3~: :on! ~!B~esss:,ira,~~,= tl\·ità. ~fa a ohe djseutere ? Sl4t pro ratione vo!untn,. ~ 1 on resta che e!pell11re elle i ~~~;:~~~r:~i:~~~ia~~f\?:/J': )f, : lz1~~= di og-ni.pJto~eisa gjqdizis.rie ed al!a attrl"' buzione ·(!e!Jaeognjijene di tutt~ le viola- !~~i:i~\r~fi~!!e cC:n=~~li:! 1 edt~r;1~1}{:ei::! a di1e1e~iom, ~li armt dl f!Qmiciliocoatto _,. a YOlte fenza f'eppure Interrogare il Qenuniiato d1;1!,1. < vgile Pubbtiei n. Oh patria di Beeearia e df C~ara L@ID-• broso ! Il, ~~URQ, ---- ••••• - -- - - - !!"•• -- - - - - -- - 'I!'!!"' - ~ - - - .... --- • - • ~.!!!Il!!~ .. !"!!!'!! !!!l!!!ll! I!!!■■§• La mirabolante polemica fra il '' signorRatti n, rappresentante di Dio • 1 " d " • ' t d U .d e li uce , mvia o a a provv1 enza I èlue 11 infallibili Q. i tiue uomin! di– vini. che Qon sono tllj!!erj mortali. seb– be-ne mandali qui, in quesla valle cii le.- iia aff;tlc, fHOOn'!fl:Blibile. tJJla roby!la etlu~ d~zione civlJe ~ella gio\ 1 tnlù e~n J'o era gu, Un allro ~rineiplo (pare) che rAz.1one ~:~d~;: r:ia 0 I~ :~~~eu~~ 0 or 0 .ft~~ti ~~~1t~ nientemeno, della cmidetla libertà sinda– cale, vale a dire, ouello della coneor~epza fra. Sindacali di divena natuYa pohttca. vale a dire il rilorno puro e samplloe a_l regime BQerale ! Xollamo, fra parentesi, ~~ 8 1~fljn~i~~)~ 0 dl !'~~firaJ!~e!\a i;~~~~ la forza di at!rontare que.sto problema, -rl– l!Oltosoltanto dal fascismo col sindacato unico, giuridfoamente rieono1eiuto. Se ne deve concludere che l'Azione Caltolioa non ia r:,~ee~~e~~::1~~t!fu~~Ìo 1 ~ ~~i\~rfi:e:~~ oome. ferreamenfe totalitaria e unil3ria è Ja chiesa calloliea, u Padre Balduzzi chiede cioè ohe sie:qo rl1=ef'Valiall'azione cattolica i compiti di amii.S'lenza ii-Ileeateporie lavoratrl~i preei– sati dalla,dlehiaraz1one 29.a della Carla del Lavoro, e tenta.·anche un limido as~aa-gio verso il Dopolq.voro, affermando ehe la edueijlrice massima del mondo è la eh!e– sa. l) r:rsrnuto G . .,\. S. afferma inoltre che il a collfleamenfo4eUa mano d"opera dovreb– be ei~ere libero, i;e_ pQre e:ontro!l_at.o _cja_llo Stalo, in mocjod!lpermettere alle lfllZJa(1\'e ~rj;:!!·v:d!r: a~i'f~,~=~·~:: 0 11!~0~!~~~ 1 l 0 :ct alla tutela dei disocoupa!i. Cosi le orgaqi~– zazioni sindacali fascisi.e dovrebbero ri– nunciare ad essf!!'e le sole regolatrici di queslo ieltqrs lfl1QQ:'liJDljssirno Qel tnva– $liO produttivo. nejlJ;tt~~:P 1 dis=::;: Jl :::3{s~:lr~ ';a--~:- sljtuzione rq Ua!ia 4i Ufl ordinamento $0- eiale proprio al lato di qyeJJofascista, usu.- ~~:d;ofifi~~s;~e;~~c 1 si~~s;o scopo della Cna t~le hlea 8 confutata da! Lavqro Ji'a- 40 i,1t,, cosi: fa~lOtJ~:o:gn iJ1t~~~~e~~r 1 :J;\i~ij~e~ ~!~t w:tlri~· :iluY~s;;:~~~ec~ei u~.~~t:r~h;J~ g~er!~·ii:: ~~?)~ft:i~ ~1r1~ai~:~r=t~a :a 0 ~!~= dolale del clero, possa dar !"ordine di .Par- ii::!t[i~Jac~~f <½fi:;:~a:~ :~'tit 0 rru:~z::: sociali? « L.Azione Cattolica --~conclude il La~ t;oro - non può più richiedere che l_e $! riconosca il dirilto di svolgere una sua fi~ 0 ci~idef~~~i~,b~l~d:/la~!n~~~~~ 0 J{i;g:!; ehe i caltoliçi potr~m10 poìl.are alla riso.,, fuzione òella quesLlone sociali, 11. Questa r:elt~iia èi ~r~N~i =c !tR~~rtfln;~;·~os:~~ tonomo ; 2} perchè l<\ que.stione sooiale è f~tsr~~ !~ 1 t~ui~t~~\ia sf;J~~:lt 0 i~~~T ahiedono al governo d1fqr l'lentrare l ..t..z10- ae CaltoHca nei suoi più aJti domini! reli– giosi:» E non cl dico alt!"O ! Naturalizzazioni f:'~;{n~-i3e~i!~o p~f ~~:ii::. 10 ria u1~ 0 d1:l: nità non o'è p.ccordo,I dqa dog,ni si urtano rudemente, ~~~ta Sede, sj tepdefsf! 3 Jeetnfirtare Ptr iD;C,~ti dfi~~~~~~ iifr~::~dgsf:i~t~~fst~! flnalil3 n!ù o rr.eno legittime, a es~lusivo déll~ nàturallzzazionl degli italiani in Se uno 1 l'invialo dello Spirito Santo ..– conf;.ti i soldi (dQe miliardi) e posti gli jV!ueri 11-lleporte della Città. Vaticana, Stato ~st~ro rieostltullo nel ,more di Ro– ma - parla direttamente, l'altro. l'invia– to dalla PrO\'Viden!.a,non epre boeea, ma dij orOinj alle pattuglie d'a;isalt<?di hm– ciare qual.che liombetta nelle trmcee del gnnde alleato e nemice, e rltir&!'~ in lut– fa frcl!a, 1:~tn3:S~ tib~rtt t:~e p~:it;: ~i c~d::~: r:i~:i~~,T: ~~~~~t~~~~~t~t: 1 n~~ 0 S~:Oi; Pio d! Dio col Dia\•elo in. ~dio al fascismo, il ritmo c:lelh} na~uralii.zujopi ~i .J1.eeelera il fi.cgime .snprà oome rl!agire e come di,, come provgno le cifre &e,uent1: 19U:-i; fepdere il proprio diritto. Q t9rn: t: t9t9! t; t920! fi; f921: 12; i972: Bum 1 U ra11Giamomollerà i (!orne ha ~4; f$23: 23; 192-i!25; !925: 25: 1926! 49; moll&to ftorna, i due miliardi, n10ll~rà il t92i: HS; t9:?R:!5{L re~lo. Xon mollerà- le f'antastjehe allego~ Come rimedio il eorri::.popdenteproponB; rie degli ani iolerjeali che • es11-Uano nel di "mettere al. band~ le dJtte che ~I'- (ars~ !Jltb~H:n~·ass:nrm!ft? 0 d~jp.f~~::;~ ff ~! 1 i~ 0 /:~~~ tn;~:r~! a~edo~~r~~~o !a~~= ~~f\J!e~ff Pfr:1~~1:n~~n~" 1 i': i~b!~rt:·iÙ' r:~:. :~ 9 oeico~~:t~~n~~;!~!1\':[je~:t1.~ò~~t"i~~ slJtenll del fa,ol~mo. vorano e appurare p~r ~u~ll a_rl1, ~ miile no. dal Lavoro fauf,ta e dal Giornale d'Italia. Ad ogni modo la. nomina del papa a arti. :;ono .stati indotti a r-ipudiare 11loro g-ran maestro della massoneria. è una tro- casato nazjona!e. Bisogna legare la purte vata : ezeo perchè il "duce Q voleva lan- econamica, dei eontroHi di lavQro con l'q= c.iar8 una nuo\·a inassomrì~ !ro:iini;rnJ1.... dtmq morale e polilica. Q • • Per far vedere che rasaijj{o s'era sfer– rato ienza ebe li "du1'Q n, ns iBpe~se nul: ia, la qqarta edizione dall'lmpero d~l 1·, ,sttembre ..._tre gl~rnl prl~lli ehe r,.e1-pa.– la.ni delle ambasciate fa ~c1.st ~Jlrei:o 11 papa-re e del pap_a-re pre~10 il re-fa.sci– Ele si e;;pone;:sero te bandiere per ::olep.– ntziare la tlne del XX !eltembu - veni– va sequeitrata. In !or.do chi merlio 41 P"oaralti e del E' con qyesta. mentalità 1rn.;a e f'11r }o.sa i'i~~~ic~lf!~ni~ layorando Il1~fflioper ran- :2:l sJei1~!?: :i c~~son::: ~nfan1~e~~~~~~ M~tJ 1 ~~~~nit\ a~àafgg~on:r:a fil ~ij~i rato da Farinac:,i ? - fu llmJtato da!la een1ura a quest.o poctie right : "'!\elle p::::-oledi Sua Santil2 'non ci JO– no certo - almeno formalmente - co,~ gravi contro il discorso del :quc~. )la rio1 110npossfemo tare is. meno d1 r1leYare la urlante inopportunità da par!e d~l Som– mo Pontefice di questa specie- d1 cac~la precipito.sa alla parola del nostro amatu– simo Quce. ff Queste otremit susceliibilitk del Papa che, del reito, non ta. allro c~e vantare je groau oltre dei suoi seguaci, i:ion può etiero - psr dirla con parole rudi - :su:" seitala se non dalla « fifa n. E come puo e3~ere eonceplblle ohe !la preso da paura Jl :RfoDt~~rl:~\~e d:~~~~n~r&~~~ft~c ~a par- lato !I sl~or Achille Ratti con la_ prete~a di polem1zie.re col signor ~fussohnl.. . 11 Fiasco perchè, qui, si vede beI!e li s1- fnor Ratti me. non si vede, dt fronte. che il Duce d'Ital!a. » ;'da u fl l'flpr,re~nlanle dell'Onnlpolen- tl!m~acg:u~'tu:st'!n;ig 1t8om~ce~lan0!rog7a~~im;,; al /_;/;~:To~r~è1t 1 ~~r~pj::afoadan6 .di Balbo, che pe;-le taccende ecole!!l&liche, fin dal– i'auasslnto di don ?iJlnion1,ha una predi– lezione speGlale. "Abbiamo 1:imprenioi:ie chs qualcun4? voglia. in campo cnltol!eo, a\'velenare . 1 rapporti fra potetla civile e p<?le~tàsp1- riluale, fra Chiesa e Stelo.- Cnt sia que– sto qualcuno e che SO.f?PO .agisca e per man– dato di chi. tutto CIO Cl sfugge. " E alla lunga ques;a _azione può generare a un gros.rn past1cc10 n, il rdi?1~r:, d~?las~~i:1:c~IT,~a~:a 6 zi~~elI1eii! iovenlù, col « tono singolare e .alquan~o fperbolico usato dal papa. polemista» 1à ~!redj un"of!!Ìfz1~fi~~! 0 c 8 ~~a f{ag~~!~rd~f~ ba stabililo per i rapporti fra Slato .o Chiesa"· L'Halinno, dice il fornaie di Ba.lbo, ha ~a dlfi~~todil':c 0 o~:do 0 ~: 1 i:tc~~a.'.~ a~~~ cordo: La ll1Ìllacda Il Gior11~e 'd'llalia si è !entito personal– mente. offe.:o da quell·accenno ai "galan– tuomini n. Quando il fascismo « riconosce disonesti 1, i suoi membri. li espelle. n guaio è che non li ricono.sce mai. percbè, lie li riconosne.sse sarebbe il vero "terzo tempo» : lo scioglimento de! blocco gra– nitico. a cominciare dal capo. E il giornale di Enrico Coi'radini inti– ma: " Conclusione. :Xonvogliamo dare con– sigli alla saggezza del Santo Padre. Sono J falli stessi attorno alla sua. pers.1na che ~li possono sugierire una più accorta pru- 5 :anczc~; ti~ 01 ~erY;e:,,~::1 ff~ 1 ifl :J: mini e le loro cose c911 spirito aggressivo di parte, troverà. sempre pronta la reazio- 118 umana e nazionale del nQvantanov,;per cento degli ilaliJni non hcritll ali'« Azione Cattolica"· 1te?t~u;1 10 dO:s:ui~jr,Ho 9 ~efl\~{oenn~o c~f&~ liea. E neppure al parlllo !ucls~a. Bisogna riconoscere, infine, ch8 il n re– S1\9Qella più CO!fl~jy~a fellailt n offre un ~ri~~f:, ~iit~b~J~~em,H:rd1u:d~~r~~:na~I- ALLE J?RESE -- Azione cattolica e sindacalismo fascista La.conciliazione è in piena funzione: Xon c'è giorno che papa e duee. che fogli va– ticaneschi e fogli fascisti non si dilanino, sopra tesi e principii essenziali. L'Azione Cattolica Italiana, hà d.:iloalla 11tampauna nuoYa_ edizione di un opusco_lo di propaganda lnt1tolato : "Bret'i note li• hutra1i,·e della Carta del Lavoro 11, dovuto alle penna di certo Padr6 Balduui, diret– tore di quell'Islitulo di alLività sociale, cui l'Azione Cattolica ha evidentemente affi– dato il grave compito di predlsporro i quadri di un ordinamento sociale rnlla ba– se della enolollca Rerum Novarum di Leo– ne xnr. Questo opu!i:olo,che non cl è pervenuto. Il papagran mtILstr_o naLa;~~~o 1 };]{i~a~ 1 o~aen~n3:1~:~~r~e::!~ dellaMauonena 1,ionl il quaJe lo r:as.sume e !o commenta La conlradd!tiQne Ira la netta 1 accetta-, a T 0 !~r~uiitolo documentarlo rlassumia– i:lone dell6 ctausol& del Patto e .e vaghe mo l'articolo del Lavoro FaJciJta: r:~r~e d~ft~r~:ri~àe~'i~-:r~ra: ::! rs1pe~;;:t II Il lAuo_ro fli?lia os3erv~ che non c·è be.,.0 ammettere sotterfugi opportunistici: da Illudersi : IAzione C~tlohca non rcr~~e mi non si sfugge facilmente alla. impres- moli~ alla vllalltà d:~ s1ste_maco.rpo.atn~ sione dt una reElrliione di pemsiero, che fasclela .e pert~nto e~:iaritiene~! fa~e ~ro a\-ebba re"oleto la definizione dell'accor- \ sa SRfg1apene!lndo a tempo a.I aV\•em.e. do· di lomalieo. Il che, veramente, non o "L_opu.scolom ~arola,.rar!~ anche tr_op- d~ ~it~re ad ~sempio d! cor~~~~/i pr!n • ~ c~~~~~r:~ ;~f~e~fir! ~~}1~;i~~j~~~l~~ Cl~lh:;:nlr a..,a~!st~e~trfna incongruenza. che esso è ben povera .cosa~ é& SI t1enc~~to di melod~ t~tla la v_iriu~e:ìt1foA~r~~a sg~ ~g 11 !o~f.:'iepr~!ft:ii~~s~~\et~~~af~~~i1 P~?:,~~ certo fra 51 H spunta; S rete-:::l er stor- do~umento quale è la Carla del Lavoro, çhe S{)etto che si. cerchino! P. - -fo ca::o è rappresenta lo sbocco di lulta la dottrma dire. la. ga)leria,~~~qua :rt 1 : d~fj elem;nti pohtica ed economica della Ri~·olui:ioneFa– cos:i~ln~~~i 1 ~ ::ti~\~~~cfli di tulla Europa. sci.sta. anti-sociali~ta e anli-h~ar:il:. n . ma~o ::allano nel Papa il rappresentante Il Lavoro Fascista accu::a_I_opu,.co_lo c_h che e_"Libertà. 11 ... conculcata dal ras~i- n~gare \niente meno !) e addm~ll;Jra 11 .d!– della F mente \"aleva la pena dl m- ritto ali esistenza. dello Slato fa::c1st.3._ cioè, smo. ranca . ile ubblico? dello Slato autonomo e ~oHano, sp1r1.lu ~l– gra~arsl~nm~~izzifmo. Le parole, quan- mente e praticamente. :--;atu~a!mente 11.10: 11 • on .a esto tenore volano e resta- glio fascista tro\·a che tali_ affermaz.1on1 do sono/ 1 1 qu II dlmost/ano corrÌe in nes- co.slsostanzialment~ antlfasc1sl~, rnn~, al– no i fal I. aua dO i valori religiosi sia- l'inizio dell'a~no '[I[_ d!:!.l. Regune. rnam– ~~n rf:::ttat ~~~o jn n1:1liae come non missibili ed miopport,ibtf,, quando dalla stanze? ~ol mettiamQ una sol!'-qu~::tione : quan.. lo !'l~paUivam1;nteinltUtiCono Il feroce re- lf ~:n~a!ei:~te:m\ 1 n!~~e~~t 'f~~tiz~e~~:: ?l!nentali ! Dalla mazionalizzazione degli Haliani al– r~--tero il fa.:cismo ha !a prima re1:ponsa,. bilit-à . Fascismo in maschera S. .\LL-\."i"GHES {Cn giovane pitt_ore'.-:-- Lno ~hietto tipo di furbo e d1 girella _e!'at .. tuale pre.sidente òi questa Associaz10n& ~~!~!t~rrV· \~d~:.i!i ·i:n~~i der~~~~esiaft~~ di operai-che non hanno tradito .. in uni,, fotografia che data dal 1° maggio 1923, rappresentante un gruppo di scalpl:'l!ini riuniti intorno ad un cartello su cui sta sor!tto: cc Viva il i O .'.\IaUiQ." Orbene, quc::to ~acchinl, !ebbene _non svolta alcuna aperla propaganda. fa1c1!ta, !h~ 1 ;g~fac~I:Oo~,:oio~/T-i~a 1 D/~,ò~:~ miamo.non~olopeNbè co~lui_ !u jl tcindi!– tore dell'AtJPGiazionc CombaU.enllche a- ~g~~~,r~!'ii~:• 0 "df 8 ~~te~ ,~c:;:Wr. dd: 'ritirare i pasuporl_i scaduti, d! c_onvogliar– .Ji al con:::oiaioe dt re!'IUulrll giorni dopo 1 a·i titola;i, rinnova~!'. $!e.comeciò Papp,:e– ·senta per gli oper:u 11risparmio della cm– quantma d'l franchi ehe una. orsa a Cham– bery costerebbe per treno e per salarlo per– duto molli abboccano all'amo, ma. poi si sentOno Invitare ad iscriversi all'.-'.ssocia– zione Combattenl i. che non è e!lro se non il !"asciodi Sallenehes : un !aso10me.,che– rato. Come 11i !a, ti fascismo ha due fc:cci_e : vlolenia e frode. Tenuto coni!' c_he a.li e– stero I) manganello non serve, Iabile volta– ~abbana Macchini adOJ:!era. l'astl;]zia.Tenta n~;r~:r~~r~:~\a~f:~i~f!1!d:i 1 ~~~sa~e~/tt facilitati ~ 11traboccbello dell'Associazione Combat.Jventi. Lavoratori, In guardla. La ritirata dei Gamberini E' ,altato fu.ori u.n .si9nor _Guido Gam_– berini a dichiarare, contro gh speculalori, :r::/::Fet 11 t~p~1~e~~f r:,·iac} r~Jin;~: 0 s1~l~ le, ann.u,l.jtatore del Terzo tempo. ~u cui tanto si e farneticato .. è suo. Pror,_rw_ auo. .fon, di J!uuolini, nè di Arnaldo_. ne dt neJ-: C/a.~br:r:tGu[it.iciale, tUO, tutto s'uo, dt e tutta la Jtampa italiana che l avec~ riprodotto con compu1J.:io11e,com!! ie St fone trattato del nuovi Dieci Co~anda– menti del Monte Sina.i? E tutti quei com– menti, da quelli gravi del Co~riere;della $era a quelli sbracati del Sctttmell.i nc!lo Impero, che gli ai:e1/ano dato .l'umca tt': ;1~re~t~ii~ed!t 0 ~::ff o -;;elu:,i'i;seO~i~r:~; universale dell'Italia - ? Tutti n erano applicati a vedere una praia aigni/icativ_a ed imponente tioce non c'er:1no che le di– t:aga:;ione arbitrarie del signor Trestelle, al srcolo siynor Gamberini ! . JJa pere/ti: quel Tre~te!le ? Ed ora pcrchc questo Camberini '"I Mi&teri poco ermetici di u11anar,!Jleouica riti"l"ata, neceuitata dalfinsurr_e:.ione di uduri a m"rire ». E per una ritirata, il comanllo non Po– tei:a prendere nome che dal, generale ... GamberinL Terzo lemoo di uamberini. ,JOC~Oll P4Q,9'¼, RIVISTA ~ ~ ~ DEI BOLLETTINI - LITTORI come prevedevamo. l'annunzio ael i:o– manzo di C. G. Sarti ci ha fatto pervenire nu[:~~~ fi(;~SÒ~i~~\,,ESl' PAS :'!lORI' ! uscirà nella. prossima scUimana. "E' w1 roman;o piene, di vita, fo-rtemen-,. te caratteristico. dii;ertente e viole!'to, d~ una .sincerità che appare a.rd1Jnle 111 ~gm pagina n ; ecco come Lou.1.sJean Fm!3t, direttore della Recu1JJlondwLe, ha de.fln1t.o auesto lavoro. • 11 volume sarà. inviato il- cOloro che !f1~dinb:r~à~artolina vaglia di fO franchi RITRATTI ~•rube-,: -ga.wl .'e El aJhergalore allivo ed of)efto, P~JU;J al guadagno e pensa alla fa.miglia. ma a~ che e sopratutto, alfa os!ervanza serupo,,,t Jon di ogni dovere di buon eatt?lico. • . E' un pic~olo uomo elle cammina eaa 11 busto dirltlo e lunebi pusi delle ~@?UD@ !~':1~~~! f~etf i. i~~~~~~l:. 0 :!~\?i 1 l;; }'cfit!:fli~~{ :a~!/ar Ja pa1tita a CiJ!'t~ i;on Dlri!e l'andamento del si occupa ant'lhedei eu quando è tempo, alla uomQ pacitleo, di una fl~~~s~~iijd~~oi~i~efleIJa sua qalUrJ olti-.: mistica. "E1 wird sch11ngehll 111,11 Le cost andranno n, è il suo Intercalare, dayanli " qualunque guaio. - Porla, nelle proee5si1>ni, il gonfa.logg della confralernità dei padri di !aTT}iglj~ ... Va in ohie.;a 01ni mattina. ; e rispetl.oso dell'autorità temporale, ma ~rima di t4t,.. to, segue i con.sigli, che aono ordini., del ."signor parroco,.._ vi!~e~~~ 10 c!~a f/~i:;c;~• ;~ 1 t:~:n~l\~?id:r b!: ~~iti~g1fri~/i~~:~~l:01i 1 'i ~!~·nl'r!l 0 ii comportano bene, con moritlitf. esePJ,plqe, sia disposto subito a rieonoscerli mfJJi&r! di e-erti Qnti cattolioi). lf,v! in Lute!'o O il nome più odiato alle sue erecihie. flA.., de preferisee di rpolto gli ltaJiJal ~! {içr-1 manici, e -rende onore al popolo CIJ.i ~p,.._ ~::t:1~1:afi~o P:§~i. ~i!f~~~ 1!o~~\ (!~~ psrt~tto oome a ea~ prowia. Qy_indi h.il tr:;~fo ye;ret;fe::Pitt~~~Q ot!ii J!:U~Yt i !~:at~~fe~en~i~o 1 \!i~f 01 ~\J~iJW~ vendita i ?Hrat.ti deJia faf!liGH •rei.le § d@l ru~1~~r~li" ~i ~~~p~~;1à tFt 1 1J!dt; ~ 1 i4e1~ev 1 eam!!:fe 1 }~ae \o{:h~ !ied:~iJ ,~ ~~:i~~l:,lt!~~ ~~ ~e~fl!,l'iod :g~~fil§tf. la ser:e delle s~e disgrazie: . posito di cercare preteetj 4i aco~. ~el gioroo deUa morfo di re L'tnt!nlA egli non avev{l espodq la bandie-!'A: t! maresei_alloin per.sana ~ ~rinto ·!qrihoa,. do, ha m~ultat.ò la eignoP:a, J\a mja~eçi§.l@ la prig-Jone a il!tli : ·e l'a!berg~t()re .!I AJ,. tannav:a invano a scusarsi. che non nev4· cono.scmt_o quella d~ta, suelrobbli!q, e eor– reva ad mne.sla!'e JI tricolore. P~i, ~ v_enutoil più grave ; il fa.scio Jl@.f}.,[ coshlmto Y.Olevacelebrare qna feit~ da. ballo ; ma I albergatore aveva sempre vie– tato cbe nel suo albergo 5i ba1lasse. Il si– gno .parroco,_ne~ieo impjacabiJ~ del ba.Ilo come cosa d1abohca, ha manl~nuto inter– pellalo, JI divielo, Oui!!di l'~~gai'-ol'e b9 neJalo 11 loo_ale : ~ e ~lata 1qeroU~hi,1~. po1ehè era d)sposl~ a(l andllrç t.qoontro 1 ,qualg.nque d1s_vaJ1a, eur di 11@ iMare contro un ordu1e del ;ignor P~l'fOCO. ~ J1 vendelta è vernll3 : ii ~ !alla qq'i~hiesli, ~~df~~!lfe3~~oi!~~c:a iq ~~! 1 ~'l:ttej,f! s1 è ratta o.: • cantina. una veq del -pw:pgjeri con .., bergatore si è di it1hiua.11do ohe quell'a1_1golo . . ppat:teng.va ;i:f, ~e~~~ 1 i: 1~t6f§f~~~;': 1 ~ati 1 e~~ pochi giomi dopo. ··- • • 3~~:!~rr~ir: arm:J;& 0 ?t~ {f-~r:·~ d1~erivil O!)deun Junso § co.sh ,10r1eor.10, gh avvoeat1 iODQ eaatati molti • • Jlnalmerlte (intapfo, c.omes_puso erano o:amblaU i! fiduciarie fat maresciallo) l'albergo ha pqtqtQ Ora l'albergatore continua a jn Sii ~pili lllqstrl (u _;ileuiQi!corii sui t e a giUQearea oa il portalettere e con il oa.Jrol11 o. ;vanno bene. La vita è monotou. CHsi :tbilua ~ tutto : e pal tutto W,JeUO che succede nei loro ~o·veri v!Uua-i, nou pub andare, non polra. au.rue. Et wirc:C ic/ 1.on. !]c/tn, L'albergatore è rispettoso di tul.(1 lo =~~~f~ 1 !· ili ':J:stf1;°~:,d::ù~n~)ri~\uf'a'd~ì suo carattere, non hti-voluto 3, ne.:iun c;q .. ~lo aderire al faso!o, che continua &. da.re l _ba!lldove vanno 1ollallio i giovani ~es-. g1o!'tdel paEIBe, e nesiUQadelle }oro ra.18.l• ze. Ora lo luotano tranquillo, pur eQt,§i~ derandolo un ca.tUvo ciH1diI}o.• ~'oi era– vamo al;liluati ad avere d~lle leggi, ed ~ra– vamo sicuri quando Je avQvamo d.!!peUa– te ; ma ora non si sa mal niente, sembra cJ:iefa~cjano appqs[a pQr cercare il liti-. g-10 n. st lamenta egli con il sispar par,.oco– che gli ra~oomanda poiienza. Tutto Il Pa~ se ha pazier.za : e lutto il paesi a.spetta.. Una vecchia signora ~on e!ce di ~asa se nQn dt.;e o t~ voUd f~n;het\e~i PJ.1:::::~: l?~ ~ v~:~br:rsi! gnora d1 sellanlaelnque anni, dai capelli Dlano-h,,dagh ocehi a~zurri. Loa. recente di~azia l'ha re.sa I.IlCÀ& zoppa. e può carnmmare poco. Vive in un appartamento modesto .a anli~•!o che fol11~lo s~g~a s~fa C~f!~~ld:n~!t'itda.dov& Vede poca gente, di radQ, obe la viene a. lro\·are ; dà ancore. qualche lezione dì te– de.:co,e poi fa lavori, per beneficenza. Que– sta creatura i~ola!aed esile, che nQn,na inai a~lraver.sato ti centro della e!Uà,.pegli lltp timi tempi, non sl è lasciata iQfrinna.r• n_eppure per un islan(e dai tempi puovi. ~~~lr~~~ ~I~~N~ da 8 ~1~ril: 3 }~d~~·6i3~ ~~e~g:i:d::Oe ~eae~~~r:ec::rr~· ,~r~fttia: zione medioevale del paese. Pe,:rla aQme {!gì't:.c~: ~~s~r~az~io~r~~:!:~ti~tie~~i~: ifiu~~~.s~fua~~g:r J~r~:t~.n~~~t~QCo~~: .sciuto tanti anni prima. Se le domandan come fa a e.sseN al cor– rente, come fa a sapere, risponde sorri– denl~ che nessuno pu6 non vedere, non sentire da lontano cerle. cose troppo evi– denti, troppo terribili. S! infiamma, qua~do parla della a povera Ifalla n, con una nvac1là. mera\•igliosa. &a di gente che ha perduto i! posto. di gio– vani che sono stati deportati, Cons&rva nitide le Impressioni, e non ha limiti nella ~ua invettiva. • . Ha fat~ una volta una spedizione ecee– Zl':>nale,m carrozza, per fare visita a uria amica _ilcui flgl!o era stato u fermalo 21 ; non ha paura e vorrebbe che i giovani non ne a\'es.sero. Dopo colazione, legge ancora ~r:ce~~!li~~ne\u~ 1 tes,i:r~~t 1 tzi:i:~i:~n~•dt%~ bie, e tutti i commenti tendenziosi. Fa paragoni quindi con ! tempi dell'Au– stria - nella sua infanzia ne ha sentito parlare ancora molto da suo padre ; ma dichiara che non si era mai arrivali a tante irregolarità e a tanli orrori; rac- ~f~d!n&~Jae~eo'fit~• s~ 0 ~! fl~it~~~ ~r~~i'1~ mare il padre, onde avvisare ed ammoni-· re : non lo aveva trasportalo senza giudi– zio di tribunale a un'isola lontana ... I suoi occhi azzurri nel volto pallido splendono intensamente : es::a riempie del suo fervore la vecchia stanza. buia e fred– da, dai mobHi fuori moda. E invoca,· fi-. den_te la sorte· di ,·edere il giorno della. redenzione, o.

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