la Libertà - anno III - n. 40 - 6 ottobre 1929

2 le confessioni e leomissioni diunneo.ministro Botta!, iJ • re~zzino 1:1 neo-ministro Oel– le Coryorazioni al quale hanno affidalo an– che furc~ieo di ooouparsi della indualria italii,P.a,ha fat~o¾aeua brava re!ationcina al primo Consiglio dei Ministri del ricom– posto Gabinetto, che la ti: Sl.etani"'• dove– rosamente servizievole, ha inviato ai gior– nali la proaereMaohe abbiamo potuto am– tni.lare ~r lc;J o"fortoòi meUere in risalto ra~:ap:cgj ~~!~~fu;~~J~ci~r~:::t!\~~ dilaga e tutto il danno ehe ne deriva. Un eommenlino aJla relazione del ·u re- f!:!~~ e~ 0 tti1~tr~n~~!~r:'!n ~ pfr~) di lui, ma per trarre da essa la riprova di qu.a.nlit noi andiamo affermando da... i.em – pre, suHa gravità deJla sit_uation~ econo– mica italiana. Il Bollai riconosce che nel mese di ago– sto ii è avuta. una cont.raiione in • alcuni nmi ,. - earina. quaEla ammiisione gene.,, rica - <J.'jodustria; ma 8gli la altl'ibuisee "yrevalfpl,ememnt.e • - rilevale l'avver– bio - alle « çontingen+o sl3Jionali e alla sla•i degli affari. Garatteri>Ucadel periodo delle ferie ezHve. :e sl)noll ridi di ehe rider 5tJfJli ! ,Fino ad ora il upeYa che la rorie ~s;tive jnftufrano ,ul movimento specula– Uvo di borsa, per i quindiei Jiornt ohe i Sifilori agenli hanno l'lbitudme di pren- ~:r~fn~~ai8ft~m;9f;t!"~~•~f.t°n::na irn~= lo speeul,aW,·o,di azioni e di cbbligai!opi arnme,se alle quola1ioni. Ma. non slamo sl.4tiancora intormamtmi che il reg-!mefa– scista abbia deciso di acGordare quindiei !~~wisi:bm~~lr~~h:iq!:~\! ::~\e° r:;~ K~~r:~o:~~~u~f;i:nfJSi:~a aa~!~ 0 es~;~ ::;~ ~?taib!:o~alloJrr~f1~ st PrC~~i:fu1:e~ Ma il JloUai non poteva laiCiare U CoIJ– sigUo, o iJ pµbblico italiano che ab,Qiala pazienza di l~ere i ei,munioaitiu!fioiosi e uft\eiaH}sotto l"lro?J'.essionedi unt\ f,imi– le confessione dl or1si. fcoo pgrch~. in$i.. ste..TJdo sul cliché che la crisi o'è.slat~, ma cn, l'Italia è in vie. di ,uperarlil, tia do– vutod.Midersj & darne Ja dimo 1triu:ione.De .– cidersi non è esatto, teQt.areè più proprio. !Ifaanehe un tentalivp di dim<>~traz1ont de– ve basa.rii su dftlle pre~isuioni. Ahllui t, l& sua v.reciaaz;ione Q coi;l Jmprsoi~a ohe lu~ia hbero, ancho iJ laLtQrepiù dispo- 1~t t 11 i:ll:~~~e d ~~~r:te~tal! ~ ~~na 1 n~ pe:reenlusJj di aumento cl)e da sole non di– cono niente. Bisogna co,np11rarloai risul– lati precedeIJU,~;E'gue!Jo che non ba fatto ~ai::fi~~l ::~Pr~ed°e~e~~o~~o";;~ estenderla a peridi relativamente lunghi, onde si possil veramente stabilire quando la. dimlniuione I> t'aumel}lo è frullo di una acttdentalHà o, piuttosto, (lenqla un indi– rlz:zo dei s~nza lavoro - sovv~nzionall, are - del rneH r· aterlo, che gi r • l'a- J 'alta..- }Mre:i:;, spetta 1 : 1 s~:~utef:r~tT:!:~el ~t J'argomento. lla Acerbo ha preferilo, !l.1 questo punto, non profferir, parola. +++ Cib che ;ion ha impedito le statistiche - le quah. anche se truccate, rie::cono semp~e a far uicire di sollo !a cuffia un po' d1 v~rità - di farci cono!t:ere ohe il prez_zo.d~I pane è in aumento in Italia. f.~~t~~;~ 5 fe?to~~r1ad~~atgo;°u~1c:fi,~~~ un.a tanto vantata produzione granaria di ~~!f"e°l~ofi~~:i c~edl:!~a~ in °lft~~iaalli~ prezzo del grano aumento. SI diceva ohe, flnalmenl.e, l'Italia avreb- t• d~aii~ 1 :: ?tsJ~iz~ 1 ~1be~~ 0 cfN~ d ~~~b 8 ~~ eisere adeguato al prezzo di costo. Un go– verno preoccupato di fra star meglio !a PO'\'ere.gente e il consumatore in genere, avr-ebbe approfittato dell'abbondante rac– collo per imporre un calmiore. Veramente c'è chi sosLienecbo il calmiere esiste. ~a \'aria in Italia da un minimo di L. i,25 al ~~flora~~ dJ~ c(~~e:e ~r!~di~e~gcfe~\J:J! i 0 ~n f~~isim~b~rt.u2,to ;! 1 ; 8 1~ foc:m:e:l:~ cole, confezionate con farioa al 60 per een– lo. Ya se si fa un confronto, non diciamo v°:a~a:!1~ln~ 0 ~~t~feB~:gf~a;h;nu~:~~ è costretto ad importare nella ftua~i total!- ~aJ;J i~ab:~~~~Qp:~s~e~~;~t~ i cfrif~zde1fi re:i~\!,u:l~~:: 1 1Kr!~~it~f ~~~ft~11f!ti:~~~ ;!: ii:~~[Àf-0~:nraa t:t~~J:~11t 1 :o~~I fa~= ~tt~~te!' lulli i belliieranli, 11r.ctie se vin- +++ E a proposllo di b&tlaslle, c;tli non rlcor- g~nl8tfj!~:;ra~~n?¾f\~er~ c~~vf:fe ~~I~~ pamma non è Qbba11doneto ~ ma gia ~e ne licenziano qli eseoutorl. Quel povero De Sietini ! Mini.stradelle Finanze noi prirno gabinelto ~lussolini te 1'hanno Ho&niiato quando, all'indomani dell'a!sassinio ~fQl-– teotti, gli industriali imposero Volpi alla dlrezfon, del Tesoro italiano. }le~o un po' in disparte come un $anta Jn dlegra.zia, te lo riP.escaronoquando tu necessario areare una Federazione doi eonsoril di bopifltiil fe~s1!:!~ 1 ~ 0 l![evl:o~~~~:Ìa ~~~~~~itf:1~i rappresentante degli ag-rari,egli ra. rh:s~ilo a n1r entrare nel mlmstero BOmesottose– gretario alle Finanze il Roffloohun suo e:s: allievo poco scrupoloso e molto afTarilta, tà compromessonel governo fiumano. Nel- trf~e~~n~f1~~a!i1s[;~vQr~. igg!~~~ t! f~[~_nieo~n ,~ 0 ~to~a'c3cr ri~a~ 0 t:~!jg1?~ egli resta escluso dal supremo conse.s..so del re-gime.E, d'altra parie, il neo sotto!egre– t.ario alle bonifiche, n Serpieri, te lo rin .. gruia di quau.to ha ratto in materia e si priva dei suoi servizi eon un doeurnenlo m piena regola, ma di quelli ohe &i riJa.. solano. abiltJalrpento, A tulti gli impiegati lieeni.iati. I,a dan::a di $an Yito continua. ............... "'.......... .,,...... ~---..----- .. ····"··~-·- ..---····-·•·!Il~ In dttesa del lavoro Italiano Un articolo di AlbertDauzat Le o...~az!oni che al)}llamo-mossQaìla ìpehlesla-,:.epo,.tage del signor Henri Bé– raud del Pdit Parilien non wno rimaste isola.te. Con no.stra grande ioddisfaz;ione abbfa.rnotrovato nulla..slampa franc.esome- !1~1° p;~r~:::·JtWlluf;:,~et1~:;, ff;TJ veridica luce Ja situazione italiana prima 'de)l'a·vventodel fasei.smo,renden4o omag– gio alla.dignlt;l del nostro popolo, alla sua rneravigUosa laborioslla, one Ja leggenda del doke far niente J)on pub seal!ire. 11a~ifco~e vr'fs~:r~~~i~~r~bè 11 c:of~i~~e~i un chiaro giornalista, ohe conosce bens i"th1.1iaper averla viaggiata in lempi dl– vera:i,prima & dopo la ma,cia iu Roma, o che len contro le osservazioni del Béraud l?ia '~~~:1lr1A1~:r~'ii~af:t:n:"v'tt°!~ del 28 tettembre, ebe sarà accolta con ri– conoscj?nzada lu(ta la nostra emigrazione, <:heviene autorevolmente rinn.di "lll in– sieme col nostro popolo lavoratore ne! suo merito reaJe. ":-.on ag:lscQper partilo preso. Benchè -siagrande l'avversione ebe m'ispira la dit– tatura, non esiterei a riconoscere, per esempio, che il regime fasc!s:laha de.loun ;~;:~; 0 p~1!T~ 15 3i~:l,m~f 11 1!~:i d~\!&~::r eddlci, etrade, auto.strade, ecc. La situe– iione finanziaria italiM3 gH consentiva senza pericolo co!l forte spese ? Qu1Jst11 è un'altra questione, éllla quale risponderà J'avvenire. .lia all'alllvo deJ bilancio bisogna de– trarre mollo di quanlo vi ba poiòlo Be– raud. Il !ateismo ba dato all'Haha il gust-o "dellaYoro? Senz:aalcun dubbio i1 bisogno di piaceri, reaz;iò'ne alla tensione della -guerra è stato nei nostri vicino. come in noi. lla. per non essere ingiu,U bisogna pat~~r::o~rro;:~~foi !or~u!I- ancora il contadino, è sempr;:!:Etato un lavoratore reaislenle, pazienle e sobrio. Sui pendii dei monti, in PiemonWcome in Liguria, In Toscana come In Sicilia ha valoriuat.o ter- f::~r~n~~a~!u,cf;df!l~~:;i~;:~1t~i~:~i~i Prima della guerra le ore di lavoro nel!e o!Ooineerano plà numero!e che presso di noi. Grandemente ci si è !hagliali io Fran" c.jJ scambiando l'operaio Italiano per il u 1e,zz;.arone r..apoJetano ,. : facendo ecce- 1.ione a eocdizioni eccezionali d'un am– biente sLrettamenWlocalizzato. La politica .wciale... dcl duce? Un sem– plice bluff, ad onta dei discor.si e delle frasi che non impressionano che I~ anime -semplici. ~ussoUni, dopo la creaz10ne del fase13mo,è stato sempre l'uomo devoto, il prigioniero della plutocrazia, obe l'hA por– ~ato al potere, e senza H di cui ~ppoggi~ noJ;tvi sarebbe rimasto 24 ore. Agh operai, ha conculcate le libertà. sindacali, senza nemmeno dar Joro in compen!o un benes– sere materiale : i salari llàlianl wno 1piti 3:lusJ dell'Eurofa ~idente:le, inrapporlo !~fr! 1~adeit:~:o~; a,i~e~f~fo~~e !'ofaer;:g dura miseria. E-0anche :per la rlorganiizazlone del ser– vizi pubb!je1 quante Ti~rve. Sfstiamo, -prima di tutto, la. leggenda ~e~~!e~r~~l/ir:h~e~o~~ t~i~;si~ l~g1~:,~! Béraud ha mai visti o presi treni ln rl– ta?'do ? Cib mi parrebbe ben strano ? In ti~asfj~:i~a,~a p~s~at[:s~~f~a!~~~ ~~!~1 una serie di ritardi, ehe se.gnala1sublto !~ns~irr~it~1! 0 oi~ l~ 0 dieq~~flisg~a:;:~~ osservati prima della guerra in una reg!On~ dove mi recavo tutU gli anni. Quanto a, prete.si -ritardi di i5, di 2.\ ore.del 192_0-22, o si scambiano per ritardi gli arresti do- y-Jli a scioperi o si scb~n.a. . !a~~ N::~i:~~ ~1 ~ ~ 8 s~ 3 t~:~~;i 'huae~: no sempre fal~alo. II fascl?mo ha salvato ~::; 1 :, di~lir~;fi~ 1 gd~ 01 J;tZ 1 C:· c~~in~~j~ J)ei:lCxli,pub parer di sl. ~a la verità. è più complesse. G11~::eS:f!tmTn1~ f~e T~rae~~fisf;7a1Ei~~~ ~~fo:oe~t 0 i 1 :1zi'n~ 0 ~Ìs~ 11 1~ ~~;~n!t{;~it~U! che banno tenuto conto del fa.tu e delle date, che il fascismo, invece di aggredire un bolscevismo pieno di vig-ore a I rlon- !t:l:, ~be ,i~~itir:m~~ 8 Jl~,~~e1~ 1 d~~l~~o:~ coni, fosse .divenuto Impotente, r.he !e mas– se seonforlale lo s1-vesseroabbandonato, ~g: {~ 5 :J61S:Za1~ 0 n!~s::it:r~!~~g\toicllrie~ri, E l'ordine venh·a poco a poco, I governi giotilliani rjprendevano le leve del coman.. do in pugno, una ad 11.ma, dolcemente ; ri- ::~=~~~a~!n~~n tfa~~1~1o~ta/i° f:l~;~~a!i è impadronito dell'Ita!ia non In crisi di febbre rhroluzionarja (che non si $arebhe arrl!chiato), ma in piena convale!cenza, cos1debole ancora da non aver la forza di difendere Je !me libertà. Tra l'Italia del i920 e (JlJelladel 1922 1 la differenza era. enorme. )!i permolto d1 indirlzzara il lettore, desideroso di ap• protondlre le sue conoscenie in mater1a, ~~:h~n~~:rtAe~u~ t;itn~,~l!~~og;, ru: 1 .~i~i soggiorni ln ltalla. Io notai e riunii dei fatti eloquenti. Ero impaniale d"aU.ronde anebe perchè non prevedevo ~ non ho al– e\Jna vergogna a confessarlo -. il Jrlon!o d,J fascismo. Detto Gib, concludo che l'inchiesta di Béraud, che turberà degli emhienll do– minati sino ad ora dalla propaganda fa. scisla, avrà il risultalo inaprezzabile di aprir gli occhi a quel francesi - purtrop. po numerosi - che non comprendono ed apprezzano il reale valore di libertà. çosl duramente conqui!late e eh.e credono an– cora al buon tiranno. n Un trapassato Rroo,o ElllLIA, settembre. - li quoti– diano. fascista locale riporta il resoconlo di un t'IS!embleadella locale Sezione Mu– tilati di Ou 1 nra .. .\s!emblca come tutte le altre : di!COr!odel delegato regionale, dl– scor!o del rresldenle locale, applausi, tele- t:i~~i~, ae" t~'tfg "6 'rt~~f~~,~~~ a1u~!~g proutmo. ~lente di!cusslone ; niente pro– poste, niente cr!tichc. Tl!ltO_liscio come l'olio ; e applausi, alatà, gmb1Jogenerale... ch~rti~~~!a~1ie3 ~ii.tl~ ~°Cofgr:~i~~d~~l~~ no proposto e firmato il telegramma allo " lnfal!lbiie _due~ » e'~ anche l'ox capiLano ~!1~aBJ;~~~ 1 é. ~!r f~1;,ift 0 !~n~ W~~~~~~ {democratico socialistoide direttore della :;:~;~co~:e L:b~1if::C~~t,. g!~~~tb~~t2f ~ i~ esponente della maggioranza del mutilati ~~~~ 0 d;i °o~~!i~\i to b~iie~~~~gb~ta;il! aspr1~1me; nel i926 la_maggioranza si af– fermo !3-ncorasul c_ap1lanoBonazzi, con– tro Ja hsJa fascista, m una elezione clamo– rosa, piene di incidenti. Soltanto con la ;·:~!i°.d:I1•~!~~~~fo!~~i~~~~n~{~f~ 5 l~~: tifascisla Bonazzi ed i suoj amici, a met.– t.ere a.Ila presidenra quel po\'ero diavolo del tenente Barbieri, egli pure e::trui.nla- no ed ex anti!atcisla. • Ero Bonazzi fu perseguitalo dal fasci– sti. Ebbe dimostrazioni osUII, fischi, mi- f.!ff~riitt~a~~~ib~~f ~ ~~e 1 {t; e}JJ:f ~;sfe~ Roma, per non essere vittima certa dei fa– scisti ; e da Roma telefonava ogni giorno k,er ~a.pere fe poteva rimettere l piei::li a. er:_ 1 ~0mplesso,dunque, il assalo del Bo– nazzi era quello di un antifascista deciso : ci:;isaitgv~e~r~ì-o~eàpif!~ooot~:zaI'ip~roè - anche lui ! - Inserito. Senza alcuna ne– cessità, p~rchè non ha bisogno dei fasci- 1~iJl:~a:~~e~~m! 0 ~!~~or}~ift~~ 1 ànn1.c~!!~ ce, no : ha voluto umiliarsi, distruggere tutto il suo passato, firmare un telegram– ma obbrobrioso al Mussolini. Ero Bonazzi, che ru qualche lllnno caro al cuore degli ~t:r~:r~s:No,r8J:iiaf~ingt °J'iii cdoc:~i::~~~d~r l'ultima ora. Sopportalo dai fascisti - che non dimenticano il suo passato - Ero Bonazzi è oggi disprezzato dagli anllfasci– sLi~che lo hanno vis!o. in u,1 momento ~~}:: rinnegare se sles.so e passare al LA LIBERTA La situazione itél.lia.nn vistél.da.Il' .Amiricc1 Nel terzo articolo il World esamÌl!a lo ",tata corporativo" Sel terio articolo Il Worùt e.:amina Jo u Stato corporativo ,, : « ~fussohni .ha spes::o ripetuto che se il suo ichema d1 confisca dello terre è fattq nell'interesse dell'~lalla, il 1uo Stato cor– porativo rappresenta il c;uocontributo al mondo oivile, iJ mcinumentodurevole della sua dillatura. daLfro 5 ,~a~ ~~~~:e aflali~~fio:;e~~~nr. 1t~~ quanto possa esser piacevole abolire scio– peri a s;errate, rimane il fatto che la loro abolizione nello Stato corporativo riposa su Jeggi pen"li cho eomiderano lo sciopero un delitto. "Gritaliani non fauisti vi diranno che ~~~1\!\~ c~:r 0 r:it 0 ·e 31 a 8 :Jbi:~ ; 71~" :~ra: Questo è inesatto; altrettanto inesallo quanto l'asserz:ione doi fuclBI I che quesla macchina iigantesca e complicala sia !n pieno n,ovimento e ohe tra~ormi i1 lavo– ratore ln un 11 ingranaggio 111 uno stru– mento dello Stato, un Jngriuwggio felice, soddisfatto di larnrare per Il fiadrone Qn- ~~~ 0 \ 8 ~\~·r~fnd:i~g~rifJ"'ct~1fai,t!~r,'anto e Il nuovo Staio ha fatto qualche cosi e più !incora farà per continu11requctlo e– $perimento ohe, a quel che dichiara Mu;.. 1olini, dovreQbe comporre la lolla seco– lare fra chi possiede e clli non ha nulla. Perohè ~e vi tu mai JJn popolo ebe otfrl ~p:l~ml~•j&iia~~o; ~~s:~~ 8 i~~edi~~r:i~ in .é'.u1'opa, che &I ,ronil di emulare I me– . (Qdi fa&Oiili,ha. nelle mani un materiale simile. Ciò fa l'e$eeri~nia e01l notevole e forse ip fins convincerà. il mondo Intero ~~l~açg~:1~!fEi1:~Jli~vv::;N~~e?ut~~e\: ~mo non pot~nno dire che !! sidcma non ha avuto un'oceastone magninça. di fun– zionare nell'Italia unita. " li fasoismo ha toppre;so s-li :;e,joperl, peNhè i lav(,n1tori e!"ina stanehi d'esser mandali In p1'i;ione ; , ~e non hisiopprc~. ,o le serrate. o-1ò e dQvut~Mia naturn del– le co~e o al fa,,ttooh'li plù taoile punire UA povero disg-railalo che un milion11rio. . "Preru:lisrno i salsri. 011 operai dicono ohe essi erano relativjlm«inte più aJt.i pri– madella ereaiione dello 51olo corporativo. I da.lori di Jnvoro d:ironoChi' sono ancora troppo alti e ohe dovrebbero BSJereridoU i per lottare coIJtro la aoneorrorin francese Q tedesoa, Musiolini ha piU d'una volt& attirato l'Jltlenzione dllgli inQu1lriali sul fallo ohe I lavoratori hanpo t;tlo ~randi saorifid por iuperaro la erili oreata. d2Jlla. itil'biliiz;a,;iooedella lira e ohe il momento ò venut'o per gli industriali di portare iJ loro oonlributo alla re~taura~ione eeono• mica dell"Jl<\lia.Ma nel giugno seorJP lo stosso Munolini ha an11um;iatoal Senato ohe avrebbe ridotti l $Ilari. lung!~rf'fn°I~~Li1f~ !~~ a tracciarne le li– nee generali ... L, nostre osser\·azioni furo- ~:, 1 ~r;~n~~ 1 ~!~~~i ~~Jd~s~~fal~ d~f {a.MI ~:~~ bardia e del Piemonte, che sono rhollQ più innan:r:1 delle reg'ioni meridionali, do\'e l·m,. dustria è 1cana e la m11eria grande. • HQpreso in e!ame le indU-5lrieml!lal– lurgiehe perchè sono le più fiorenti e per,. cbC lo Stato corporativo le ba organlJz.tte ~~l~l~~j ~~~Ìlgi~~ed!Ji~!:_o l~~:rr~~l 1 non banno valore che per la cltl-àe la pro.. vincia di Torino. Da per tutto gli operai 50 ~ 0 afr~;!r~t:1~f!tallurgici rappre:1entano la mag-gioranzadei lavoratori torir.esi. L'n quarto deUz popolazione vive di questa industria. I capi dei ,indacati fascis! i mi hanno assicurato che il 90 per cento dei ~;:5~t 0 s~~~ 3 ~ a~!t~Lt:on;o 1:rta5': 8 p~: le !lesse a :iillaoo e a Oenovi'l; a Jwma e a Napoli ~ono-più haue, ~ebbene i generi ,. Jlmentarl .siaon più cari a Roma che a To– rino. "Per far piacere 1'&ii Industriali, I lavo– ratori sono stati raggruppati in, ~eHe ca- ~{f[id~!l; $lc8JJi~izi:~~~fri:li 5 ~ni~fl3: cali"··· u :'iella· famo,a fabbrica di automobi!i fi~~'o j!if /~Fe6;"oii~n~o s::lliti~~ff -~par- 11 Il salario minimo normate in ognt in– dustria consi!te in un !alario di base, pa– S"alosetlimanalmeµle ed up supplerr.ento ~=r/f~z~,:~n 1 i3~~;r• o~f•1~e:i~ulf~nf~~; ~ur~ s1 ~1!n~fg!~Tiei~o p~~"~!~~ J!~~i!:~ ba;eòi-a, secondo I nuovi cont.ra.lli di Ja .. vo!'o fascisti ~er gli operai metallurgici un ~fl!;:! 0 di ~~f1~?;a~~;e,~ria,~&p~~r~e~lo~ vale a dire circa 70 centesimi. u In lulte le indu!ilrle, I dalorl di la.., voro, desiderosi di ridurre il più possibi– le le &pese,mettono 010111 operai ;:peciaHz:– zali nelle cale!Jòt'iè Inferiori e fissano il salario hase piu basso po~slbile ridueendo ~ 1 o,~~et~ 1 e 8 ~!~i~e ~?' 2gr~~t c~~l~v3Jl\tJ~~ rio base, ma che Jo raggiunge assai di rado. no"~~~sl~•a 5 :~~r\•nf:i iq~!3~ 0 l~~!~ee~~i 5 1 1 :~ voÌ-atori ; è ritenuto su di essi 1'8 per cento di cui il 3 per cento rappresenta la quota per l'asslcurazlone sulla vecohlaia e li 5 J.,ercento la tassa sul reddito. • ...Teoricamente l contr!l,111 !a~cistl rap- f;~~!~~~~o aibi!~a~,i~r;,s~,l~d~~r\~1~nt~~!; modo di accomodarli nell'int.eresse della isua t11Bca, perehè la paga sui pezzi ~i ~a– voro è fissata da lui. Questi contrett1 aiu– tano l'operaio inesperto, ma danneggiano il buon operalo. ,. « l'oichè anche in Torino clU-à,dova vi .sono 80.000 operai met.a.llurgicl soltanto 5.000 prendono la paga. di "specialluaLi n ~~s~r~";a uria~~:~fO 3 «a~a~~8:a?:,r!n~e:re i~ vere un'idea della vita dei lavoratori In Italia. Prendiamo un salario settimanale ~:~e i! 1 o~ 8 e}~i~~J~~ri~~foe~~f1:t~n~u1:~~= m~~~lft~'~··per usta famiglia di ope– rai tipo due figliuot ed I genitori, media piuttosto bassa se si considera Ja prolifi– cità dell'Italle. Supponiamo che la mJd?:.8 i~/d1°1i:~ ~~~.ug~'·1g~. rnS:t~!zda g~:~rra:a~ ~(a~~rgi~:ga,rr: fe5tti~~~~1fte: oib !aun " ~a. mi !l dirà, la vita è più economica In Italia. Lo è dav\•ero 1 Io ho esamlntlo questo punto eon gran cura e sono arr!- '{i~tg li 11 1~,~ 0 :ai~i~i~~:n~~\~\,jf~tif ;'!1~ 1 ~ trionale dove 11livello di vita e p1ù allo che nel \1ezz:ogiorno,HO lire la settimana per il cibo. . _ "Prima della guerra una famiglia co- ~e s?~se;~a qtae~1Qa:;1~~ai1fà udiq~{i;"i~ 8~ compreso 1I fitto del!~ c~a {due stanze) il gas e la luce eleUr1ca, _il_tramper re– carsi al lavoro. questa fam1gl1a spende f95 ~i~~ ~e~es~1!:~~~~:i2rl~! f!~~~:i::~: oer vestir.si e per lutte le allre spese. • " Queste cifre danno un livello di vite. un po' più alto di quello delJe.maggioranza dei lavoratori llallani. La maggior _partedi essi ba pi ùdi due figli ed in molti casi la madre non pub andare al lavoro percbè ha dei bambim piccoli a ca5a, Jt Le Z5 lire che rimapgo~o alla no;;tra famiglia tipo dell'Italia settenlrionale de– vono pagare i vestiti per quattro, le spese sco!asticlle, .riscaldare la ça.sa m inverno, almeno dur.snte i mesi di dieemilre e feb-: braio senr:a contare il freddo dei rnesi di novembre e di marzo. Non rimane denaro per una visita di un medico. per un cin~- ia~~lff1i~ srroie~~1u~~i!~a~~;: ~~~~-a,a. " La maggioranza ba famiglie numerose e paghe minori di quella che io ho pre~e in esame. Essi possono sbarcare il lunuio irnponel\do;;iun ecces.::odi lavoro. Jn mol– ti fabbriche \'i sono due orari dl lavoro, d111le 6 antimeridiane alle 2 pomer-idiene e dalle 2 alle iQ pom. L'operalo che lavora nel pomeriggio va in un'all ra pjcrola fab- f[;!, ~~ao~a~~go{~·p~Jfrii vr~w~ll~~~ gna coa1un $Upplementodi iO o f i lire e f!b procurarsi un piecolo di veri imento. e s~ 0 {oa f~Qi~/~~iiie:1dJ;d~;iil~t:ri~~ ,::~:. e!:a,~~~sgemc::iro 1 ~;~~~~:• che negli anni ~f~èll e 1 ~!!v!,i;t~ 92 le{rfa~~i:~~ 1e 1 ir,F11~1: assui ditfloll~ procurarmi li! cjfre che a– vrebbero perme~so un parilfOJ'e. Le asse~ oluioni deg-liindu!lrlal1 ~i r1fl.utarQ!lO gen– tllm..nte ò1 dirmi alçunit lnforrn~lone. ,,Jn genererale io pepso ehe b!,oefia lrarre le fiea-uimLi ce-nc\L1sionl. N.ellepl'~ndi tjH~ dell'Italill seUeptrionale, pegh anni ~r:,i~ii~~le ~ 1 eifi~:> JiHid~:rti p~t~ia~~t~il! p3rt.enere a quaJsiasi partito politiç.Qe i– cavano quel ene voJcwino.Avev11no una !i– berlà persom1:le çi:nnplet11.. Durante la;guer– ra es~, s:uada~nqno di più, sebbeoe fos– if>.rg I< militarm:ati n, La media degli ant\i ~l!~~ 1 ;e~ 1 e 1 it~fh:r~o~~~P~emi~ngib\Y~!Jra1~ logg-10. u ){3 v'era un'eporma di!ferenza. Prlwa della rnareia.su Roma gli operai ave,·ano il elfitt~u~eiif:f::.e ;~~i1 1 ~i'1Y!!\~nielJ~1 '~~~ :~~~s~~- 8~t:~~:r:)~~w:~~~nff: i~o~ simo, non • :E vi 1:onQ chiar ati1ml s-opomolto uionl e la fed&fA li !\on parla ohe di diminuire il cos~od~U~grOQuzione. una grande manttestaztone tranco-ttana11a nel Gel'$ Co~i>6M, settilmbf1. - La mi.nitee.t,n;!one tn.qeo-llal!ana di Ceudi,m, !'i,. da r.ol annune!~– t.a,si è sn)lla dom-;niea eon gra11d'! aoleer.l~ $ vivo enlU!lia.l>mO. Per un pezzo! faselsti- un pice-0!0bran~ ~~ri:~~n;J;:~g~if1~a~jr!tt~f~!h~~;rrbJfa~lJ:~: dati con111ideraxano il Qen. come un loro feuQo. Le rnanffestazionl del seltemt,re 1019 mise fine fine a questa i111;.ìone. perme!tendo all~ 6E:zicne delh Ljli[,ljt,;J ù! Con(Joro di awo!o:rar;1 g~~!m~~h!oi~~;~ev~, 8 ~~J6t~~ ::rud~~o fi~~ ntorl rad!tiall Ml Gt1N, on. Garde,· e Ph:lllpt. e~' :~~~~u~o~~1iii~en~~~· c°!1n&;eri~n~o~~o; e )'on. 'Trenlin par11.,·a da ·,m tueliiill U&clrono ~rida di pro,·o- ~•enf 1 ~i· J:r 1 f!1, 8 c~•m:i~l .!'r~e~ o!a alzarono ll tacco, Jaclando eul terreno I bastoni,ma portando e.eco I ~gni di quJlchc mct:~! 1 e1nd~~~r:1:tte modo airon. De Am• b6ir d'lm_prowi;;are un indo'\o1nato appello agl! emigranti llalianl. L'argomento all'ordine del giorno- ~Il Stati r:u:wjd 1 ~a~t-atmrri:: 1 e:~~~la{~aet~?l ·::.1;i EllCCE!è6h•i_; il senatoro Gardey e !"on. Ber– gamo. ~la ecco !a volt&dl Em!l!oLU6tl!u,lulato oon commozione dal presidentedal p!'Miden~ on. Ji;apltèe con enlUflumo dalla fola che non ce'l!!lla d'applaudire. Non rll66numcremo li dilc.orso troncato In francese e in ital!ano dal n06trogrande amico.LAsuep:-esenzaera già, p!ù che un discorso, un Incitamento. Ce6- sale le acclamsilonl, parlarono Luigi Cam. polongh!o Vlctor Bi!Eich, e.onla coni.uet.a p.?B– sione. Tu!ll gl! oratori furono acclamati,co– me acclamalofu 'on. Naplts, nella 1ua a!lo– ouz!one concluelva. Dopo Il comizio, tu offerto un vino d'onore :rd!e~S! 11 n~~er~la~~~~· dl',e:iri1~! 1 1~ 11 :er~\~: Bella.e gioconda. glo?-nata. cc!eheoF,gl. Gliaffarivannobenein Italia . La Società per l'esportazione e per l"ln– dustrla italo-americana, ron 36 m1lionl di capitale. ha dato 26 mila lire di uLile,cioè niente. Questo dipende evidentemente dal– la impo~i.bilitil di espa_ns!one he, malgra– do tutti I blvfls fascisti, non è àata al commercio dalla disastrosa slabilizz:azione d~lla lira. Una feata a Nizz.a Bilancio della Fista 801:iale d l I' Settembre Suldlvleto delIlllro 111 Remarque ~fondadorl aveva gfa pre-parata l'J?dizio– ne italiana, quando un traJlJ~qo del Te,;~re provoeò una diffida prefettma. Jnlerven– ne nreS!O il duee la ?targherila s~r~u.: f)~eest )ur;;;;o 1 ~!f;riÌ i;.~_,b1~ 0 lu~~e l~~~:'~ 1 1}~~~ il libro e confermò la .senteoza di condan– na. :Egli evidentemenl.e non vuoie cho le giovani gen"'razioni eh~ egli prepara al .sacrificiosapiapno che co::a significhi una guerra moderna. L'l!alia fascista di fronte al!"Europa pa– oithla e demoeratiea è beo ra!flgup3!a dal– ruttimo bollollino cli nndH.a delie edizioni Remarque; Germsnla 850 mila. Inghilter– ra 300 mila, Franeia SOOmila, Slali Coili 2.\0 mila, Ifa!Ja·o. Ilgenerale DePinedo Infortezza Il generale Da Piner.toeaiendoai perm1?s.:0 j!1ViJ~il~~r~lj;;e~~~ae~~~~~~~~~te~p~~i~'l: con oEtinazione J)ari alla stupidità. da Bal– bo - è stato m~so agli arresti in fortezza. Ci ii Poma.<1Q.a ohe si sarebbe fatto eon– lro di IJJi se per 11vventura11!al!a an;se ;1~:_r l~ 1;:;nt G!aVi~:d:~~if 0 ar~r, 1 ttf~ Ilah3. I dittatori si copiG'.no. L"Osservatore Romano~ giornale cla11dastl!)o L'Ouenatwe Rumano va a rupa j:,: Ji111,,. Jia. Perejò l f1&oisti l}apf'!o iqii:iate un bojootta~jo ~j.sterr:ati~o. &ii!t iq1pedeado 13 ~j!d~~t• ;ia e;~~~siit/~~- in bJq(!eoJe eo,,. Bi prevKfe come p!'ebabile JJ divieto uf,,, tloiale di e-lreclazione . Matematica f scista IL • tJu,;~ • è ,eduto Jtet J[appamc,u/,a a Palano V,:t1tt1.-itJ. c;n g~tico ,Pmp(l!Jno tjei ttJr,ipi t}JfU'qra– lagu> 1vi~Jer(I, dD]iO l1Jnglte fn1i1te1m,. rùi~ 11çe_ adh":li: 0 ;;t~?frre. -= C'è che 11Qn vado avanti. Guadagno ventotto lire g( giorno, sio,no in l~(tq ~ cori q11attro lire a te1ta e imponibile pivcre. Il "duce • pe111otodrmu:mdq.: - PJ;J'Ch(J f/U'1.tlro liM q. tuia 1 ..,,,.. ~ gi[J ! ventotto tlfvi.&o 1ette fa quat– tro . ..,.,. Sorriso berier.:olo di compi.aoimento da p!Jrfc <1ell'11q,n.q inviato do.ll4 frovvidenzq. - Chi ti ha della ef/e fa qut1ttro 1... Fa t,edici. E con tredici lfre a te.sta 11ipuO vivere boni.JJifflO. = Al eamptv,11iocoini11cia 4 girare il ~ap~ P4mando torno torno. Mq il • dueB II pren/iemto un. fogli!J di carta l.-0 richiama. alla realtil. = Sta gttento: ~;' .retttt in. otto quante volle stq, 'l - Uno. • - L"no ~ Jtutq uno. ;\{loro ,eriyo 1 ~ ; 7 l ~ l e abbauo il 9 n:,, 21 _,_ •. I -. Sette in ventuno quflnte t:olt~ 1t4? .,,... Tre. ...,. Esatto. Serlvo, dunque, ;J e.a ; 7 i1 - 13 T'l'ed~i, pe,. l'appuntq, o/t.,e j la .romma tfi:"Ji o/:f!:n:C~f;~e ";{':~ 0 efJo u;:J:;,f; t:~i 1f~l:tuJt: :Jlci~~,:r,{J 1embP'O. lQ .1éelaIJ1e d'Eureka, il lueido pe, le ,carpe. Jfa il u compagno ,. no1\ eorufivid~ la 1ua 1oddi,, sfa1iol1e, "1} tanftJ 11f}ietfpre.,. Ma iL "duce 1t eh~ ha .rulle spalle i destini del mondo e nella te,tq k gomme, faglip, corto: - Senti, io non ho tempo da pt,,de,e. Va' dal 1egrMo,.io alla P,esitUnia e /u( ti spitJvhcr(J,meglio, L'infelice è introdotto da Giunta, che in mate,ia di conti.:.... qua1zdosi tratta di .rot– trar,e ayli altri. e di moltiplicare il pro– prio - e ,in padreterno al cento per cento. ~ 11 $l~u~!. " 0 ~4utr;i :1/e /agione... Il "1c;,1~o;f:~1:,rn~e~~~~tò,io: - Tu, quanto uuadap11i ? - Ventotto lire.,_ ,-11po1ule iL co,n.pagno abbottonandosi Ul gi4'!ca, dgpo e.11ersi u- 11icurato che il JJOTfafoglt i: anco,.a li. - E in faml{Jlia siete 'l - Sette. - Be11isfimo I E it e, duce " ti. ha detto che ognj..membro della tua famiglia diapo~ 11edi tredici lire al giorno 1 - Giil, mi h,a. detto cosi., .... & tu no,,,1ei convinto 1 - Ecco, ,,. noti l( di1pioce, io non sono convinto. ml J/!t;rtcl,a~~':~~/c/i:r p!~ •:;;i, S~gui- 19 X 7 _ ~~;(u~~t"'~ q11o.nJo fa l. ,.... Proprio co11t Alkmi ic,ivo: 3 X 7;:::;. 2t Uno por ,otte qu.a11to fa, 1 - s~ue. - NQ1J1tificame1\te, 3 X 7 ;:::11 2{ i X 7 - 7 Ventuno più otte quanto fa 1 - Ventotto - mormora U. compagno con un filo di fiato. - L'ha, detto! - E Gi1mta trionfan.t~ chiude l'()perazio11e: 3 X 7 == ZJ iXJ.=.7 28 Jt:,;;:rJJ~Ue ~rti~c~cyf' g~eo 'à1'ltn:~;u frulla una ,specie di 1al~rcUo in gola. Si ,ente sof{ocaru daUa rabbia. J/a Giunta, cortc,iuimo : - Oh, la sento I se non c,ede a me, 1:ada dal ministro delle finanze, Quello ,e ne in– tenderli, non le pare? Ed it compagno, conge1tionato, e utdato, arriva da .lfo1com, Sua Eccclun;a, per convincere l'incredu– lo, procede ad u.na opera1.ionQdl una aem– plicità laptui111iano. - Il u duce ,,. illuminato ha, "dunque, det– to eh.econ ven·totto lire. ogni membro d'una famiglia di ,ette per,one dilpone di t,e– d(ci lire. Ebbene, ecco la dimo&fraiionc. Scrit:o in colon11a ,ette lJOlte tredici, co.si 13 f8 13 13 13 13 13 quin{ii faccia la. ,omma: tre p;iù ,~, iei, più. tre, noi:e, più tre, dodki, ptù tre, quin– dici, piU tre, dicioUo, più. tre ventuno, ven– tuno più uno, t:entidue, più. uno, ventitr~, piiL uno, ventiquaU,o, più. tJM, venticin– qu_e,più. uno, 1,;e11ti1ei, più Ult(.)venti.fette, piu. uno... 13 13 13 13 13 13 13 28 ventotto ... E' chiaro ? pagrtoM,,a ;~~l•~:t:, ~J:f:&~~i}!i/rla i! 11 co~ E Jlosconi, tranquillo: - Come, non è po &1ibi.le 7 /.., tVuole tn– aeg~rlo a. noi che facciamo cO,sì tutti i conlt del Te1oro J Ecco una nobile figura di." fuoru1cito ,,.# E' uscilo fu,:nl, dalla F,aneia, ~r un IY-_ ere/o d-'e,puùi0111Jche_a~ew C0'!'71!0IIO 1. r,reec,rdi dei <! gi(lnl~uti,,. fa1cuti ,ut~ Penti a Parjgi. _ Pracediamo con ordme : _ _ _ Cn amw f'f vit:e~a a J?4ripi. qn ft1!10 {O-"" ~~:';,,:::a di :i~~tgp{:fe_!~e adr:~1J~J:Z t{no n(!poletano ,che fu fi,1retto _dauna lo– Ha figura tfi ex prete tmb1oglum~ e ~– nagramo. E si imbrancò _ in qul!l • sint!a .. ctito di giornali.sti fa.$cr)lt • ch.t:, a Pongl, apre le sue porte miserkordW_1c a _in_dfoi– ifui t:Mii, auor(iti, e tutti 4ql_t,o,dpn del,. la dire:.io11e della poU:ia f41c1,1_t4. Del re,lfJ il no1lr!> fiera {afCula qpn/~h,t ::~~~l~ ~U:UC:t!e!fir: ,;!~t~~r::~,!eV~ pP.ro, u, pubblic,21.·mM .. 4.rilcolt trfme11_4r,. Il r;er(J fe,rciJta conzbat1e11a lt; demacrq;rt? in- ;;:~~;; if'i:;:~~;:~:o c;~,i!r~:O~e/l~i~1 Par0i.' • il mforobo d{ i•elluto 0 , tM!t~ra. ~u~i}~n~i~f /e~f:~~a;fr::f":e"/;;J, fio/e~ zu~J~"~~/i ep~~{;'~~·,.irA il ,fee,etq dt e1pul.1ione. fer Giove .r l;n {Q.,Sl'i11la =-e-"' gjornaJ.,(Jtfl •' - e1p11l.so I I pe;1f più auto,ei;oll del ;1~n::.r:iy1:e~~T:1 ~~;,,;i [ ~e;:O:z::i ra,;colfe in compi di IJattaglie ,..... .qio~ iittich-e ,- -carie e combattute sotto t/.ir;t1r– se bondle,-~ e (l nome ;U dlr:e,-11enaiioni. e ii recarono a 4omando., 11pfrga:;iont 4elfit e,puhi<me, Trovaro110 u,i, ,o.,.rfat:tio rn,.q.ligno o/J..ef. ~::~1f~~~ii deff.~: 1 '°Ji1/k"e/~;::;~ a, ":i~t'Fui eM l'av!1l'0110de~l'm(tf!lfa p,oçentvans dat- la lfft1a!/,0- dei huorri eo1/utni. - :;Jnf~o~e;~:ric:~·:{r,d:rr:eo;:er~ {ke(}ffh Pere/~, infine. ,i f,.attat·a, di 1ue.rto. Il fiero f41q/1fa ehe mett.~vt1 il tlitr, ,ullo. 11YJ– g4 (/ella democr,;,si9 e eolpit:a i miG1'obi, <Ji v"'U1tto in nome dcUa mora!~ {tucUtq,– era. l'ijmie~, del ciu,re, di 1m11 1critt-,,fee f P'lmee,e, affelln da, manig eFoliea, elu: se,ive de{ libri al umfronto dei t11U)1' " Quelle 1:ignore 11 di /','otqri {arma tg. fi'II( gura di immqgil1i per ed11can'de.C il m.f..i nage p!1re che ~i {'lcesse J'!tOlto noJore -.. dalla poli;ia. dei buoni codumi e o~elt~ da q1(cUa eh-: è cori il;tfi11e,eta da infer~ mar.si dei meJ;i di 1uni1te111a dei cttl4-! tli11i, it;i compre1l i fieri fa4ciitl. O,,i il "fu.oru,cito a e;r ,na,ali1(4, ~ u! ~~~;, !u~f!' a'!:aft:~;:;. ~J:i~~b·rtp:~;,,: gFofici della 40rittrlce francef§ li ha foltt lui; c/t,e 1m recente reportage- in G,,eei,: ,toma-eheuole, fatto di ùn!l' o.r,enionantf vUiotte cli oeeoppiamenti crmtra 1t4twg, d( ~udicillmo, e Mt,a 1uq, eM La n glqriq :>1 l: svq. Jt moral-lllla che CfUtiUl:WGa 1Mt– nué la decadeTJia democratica, 1'ive:tdft(li il merito di euePe Lui, fa1tJilt4, uno il~~ gli e1pontJ11tidel di11faefmento... 3/a 9ue1H son pa,-tict114rl f!hf1ì i,111i.eme aUa ver11ione, chi il fiero fa11t;f.!fa, (l.Ui– CUl'tl ualla, dei ,appo,li fra, ""° pl'in,ei.; pe 'deL1uo mon4rcato fa1,:i11ta ~ Jl1t4 p,i' l.ti' . cipe11a ede1'4, nort oi intere,1111110, 1 Ci i11terf!l~t1sq!o un fotto ; il fiero !'il~ 1e{Jla. li dice in - rni,Eitme •egreta. ~ U=- g~vfi!~J;~a;i:~,:!~e"~i':,~!~!:t"!'·;fr,~!'f· H'd. è ·pe, questa tJhe ,aecj!t,r101Jtli4pmy-çi, 11e,1triamiei bclgt e ai no,tri co11,u,:.icru1li di totJe1'egli occhi. aperti su quellto 11lr4.., ordinario 111-,,ali,ta littorio, e11; mtm:b,.t! de{l'iMf{abfle "1ind,wdo dei gton,t!li,U fa,ailti " di Parigi d6fltl i Pupinf e i Pettj., noti vivono in perfettq acrtirdo OIJn iruff"t i:id11i varii e assortiti. Il fascismo a Carrara Il sollo.segretario ai Ja,·ori pubblici t>l CrollAl~i. ,.,.,.Carne3de, Qlti era eo~tui ? ...,..!ti: annun.elarc eho fra. le opsre pu},t,li– che, di caratt1;1re straordinario, alle eui ine– ~uzioru~il duce vuole sia proveduto d"ur– genn, ,eno i J11voridella cofztruzione del p:,rlo ~Ila Marina di Carrara per 4 miHQni di lire. Così- dice il comunieato - il fascismo dà una m,1.c4 pro.. :a !jell~~lJepro\'vicjenJe a favore di quella. pro\'lneia. ,Ebbene, P.frthè si wda come il regime trova da, millantare l'opera sua. è bene sa~ per'! Ghe 9ue1h'!:op_eraeri av\'iala da tO nnm e ejoe assai prima ehe Il fueiJmo n. niue 1t governare l'll1Jlia pe; MIIJ maJora. Furono il deputalo e il sindaco repub.. t!ic:on~u1~~~~~rdef1 1 ·~ 0 nf:r!a~~~o 1~ t:r.i~~~ ztona er~ affidala d'aceQrdo col ministero del Lavori Pubblio1: sollanLo itll'arrivo dol fuelsmo l'ente fu sciolto per insi,dfarvj supremo reggitore o sbafa(ora di relalivt proficue quella bella lesla di Rflnato Rie~t, ossia so!Loiegrelario ai Balilla., Benchè deputato, cui taoevano par lJ ca.. 1'lca divieto per gli articoli no e 92 delt. !;p~ia ~ 1 :~ 0 .~a,,eaJ~~~~: ;;~~fareY:ftmtt-! C'~r1~0. del b1lanelodeJlo Stato, il deHo J\!c.. c1 s1 msediò nel pala.izo del cessato ente e_del 1uo !uniionamento II de!le spese rela" ~\(le raul~~s~~~j~~: ~:: ~ 1 :st~ ~:Fm~!O d ~ spesa! O~aa Carrara e·è una mi!ieria spavento- :f e~~\!ada1'~,~~r'd;f igr~~u1f!~e~p~a~~~ ~tl st { 0 ~~;1~rfif!~~sfr1~jfi: ~:d~~~! 8 J:{(; cave e_d1mezzata,.malgrado i lronfH eomu• nl~all. d~ .toomila a 180 mila tQnnell.te: f! 1 no~:J:~i:a~~~~?t~ 3 afi!f~~~i(~ 1 ~~~t~l~rii: mandata la famo!a colonna per Mu~olini obbligando gli Industriai! a contr!buiris hl~~f st~~so~n~u:t1, 1 :~tuii~~m 8 0 s~r~no::~ è in ragione diretta della fame. ~ L' UN/Vl!.RSITA' PROLl!TARIA Sommuio Ilei N• '7 P. d~if~n~h:;iuii~ 9 ~g-giatapar~a sulle onu .V. Mo:rlonl. - Lt pro-.·t del fuoco. F. zf:;:t!Oclt1~~ Ub?'O comeatrum'l!nlo di nde:i- G.p1~d~~"g Pf~~:i:~C!:'60 11 • XUOYO Codjce d! U. Tonrllf. - La.crisl jus:011•,·a. À.d~r-.:~~io d,t:~e11 :c❖~~~:uinnlvtMl?io 51 t! 0 rf~~~e~ 11· /~~c~eier~"J~~~~ CNe,4, - .... - I ctrte!!onlper-li!.moetradel fueS&mo. E. Cec~l. - Hanno preso l"Asino p_er Lt codL Go.::,oli. - ~lo!!:6ignor Governato. ~:ri~p!o Ldei~j~g:~r:!~~cr:e~~n!Ollua. :.\bbonamenti : Franfai'!~cfl~~l:o: fr:nia1r· :e~~~r!~~1r 16, Domandarenumer-ldi s.,gglo a. : r.. CEc~i~sllNfm1~3ò~~ -cJ!f~e)du Paro (F?-ance} • . _ I letto,:i e€ scusino ,e pe.,. esub i:tt rr::J:eruJle siamo co,t_retti a rinv~': tibert{o numero la totto,criJione della

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