la Libertà - anno III - n. 25 - 23 giugno 1929

ANNO 3 - N° 2'5 Si accorgerebbero soltanto ora le banche fasciste che il lavoro in schiavitù non è red– ditizio? • I ,. a Un Numero : 0.40 Cheil regimeliberaleabbiapo• lato aionfar nessunaconcessione al Vaticano e cheil fascismototalitario, sia giuntoagli accordidel Lateraru,, cio' non si spiegache con l'assenza di ideedel fascismoe i bisogni strut– turali della Dittatara. GIORNALE DELLA CONCE·NTRAZI0NE ANTIFASCISTA HELLEB. ORDINARIO [ 1 Per UD aDDo •••••• : •••••• •·•• 20 lr. ABBONAMENTI Per ,ci me,i •.............. .'. to fr. . . ESTERO : IL DOPPIO SOSTENITORE 50 lr. 25 fr. IL FASCISMO ROVINA L'ITALIA La relazione del Ministro dell'economia registra il fallimento fascista li ministro :\Iarlelli ha tenuto un di– séorso a difesa del bilancio dell'economia nazionale, che va in molli punti rilevato. Non sono precisamente bollet,tini di vitto– ria, che iJ ministro ha dovuto leggere alla Carrnera.Al contrari9. E' una serie d1 falli– menti che il ministro ha dovuto ,registrare, OQD tutta la delicatezza e la disinvoltura ;pçissibile. Egli è partilo dal postula-lo di far sentire agli italiani il dovere di soppc– ;rir.e direttamente ai bisog\1i dèlla patria - il solito stupido sogno nez-i'onalista di' :uno Stato che basta a se 'stesso, tu-llo chiu– so nelle sue -muraglie. E poi ha dòvul o su– ihito constatare la disfatta della bilancia commerciale. Altro che ·u sopperire. diret– tamente ai bisogni della palria ». L'Italia ha ,preso dall'estel'O nell'anno scorso 7 mi- 1i,ardi e mezzo di merci di più che non ne abbia 'dato. E l'anno in corso è già più pas– sLvo ancora di un altro mezzo miliardo. E ~ strana cosa - quello che ab-biamo so– pi:atuUo ri,cercato agli stranieri sono le ma– terie alimentari. L'Italia fascista con tulle lé sue battaglie per 'il grano non dà pane sÙ'fflciente per gli· ,ilalitini. E il fasci– sino non fa che cantarci la canzone che rILalia deve essere essenzialmente agrico– la e spiegare una poi il ica di_dife_sa agra– ria basata essenzialmente sui dazi protet– torL contro il grano estero. ~la con Lutto ~iò noi non a-bbiamo grano sufficiente. E 1111p.pure carne. Dobbi~mo imp~1·~aregros– )Sequanlil-à di prodotti zootec111c1 u a cau– sa della scars.a produzione foragg1e~a ,e 'dell'allo costo dei mangimi ». Il fascismo obe ha inutilmente· Qbbligato a piantare f?rano ;n-0n ha fatto che. stupidamente ·s'aCriflcare il prato. Il fascismo non solo, còme si vanta, non ha idee generali. La su_a ·111oscifla è sempr:', come cl.icono1 fran~~s1, iJ.près coup. Ma non ha neanche un_av1s10- ne complessiva, in-Legrale della vita eco– ;nomica ; piglia ciascuna questione a sè, ci fa su la sua ormai leggendaria «!:)at– taglia». La vince o la perde - più spesso Ja perde - ma- sempre in ques_tabaLlagHa. }e ,me batterie vanno a colpire )llortal– mente un'altra questi~ne,, :un altro bi?o– gho. Il fascismo è se~pre co_ntr_o _ la vita. Esso uccide, .çon le rtpercuss1om ignorale da e&sodei propri'i alti, anche là dove vuo– ·ht polllÀre. socieorso. Il ristoro. Ci tu un tempo che lutte I.e sue tene– :rezie er~no per l'Jndustri!l, :{,a gloria e la ri'coheiza d'Italia era110nell_enavi _c~epor: t;:tvano i nostri prodotti, manufatti m tuit1 i mercati d'e'spòrtazipne. Ora la nostra ma– rrna mercantile boccheggia perchè non tra– sporla quasi più E llindustria è a pezzh Il ministro l'ha riconosciuto esplioitamepte, o quasi. « Permane, egli ha deLto,uno. stato di disagio per il disquilibrio tra l'efflcien– zii, degli impianti e il volum~ dei prodotU obe il mercato può ~sorbire. » Questo sqni!irbrio - questo il. minisl.ro non ha dèll.o - è stàto determinato dalla stupida politica di valorizzazione della ,lira e con– sE!gu·entestabilizzazione. Il famoso discorso di Pesm·o del « duce » • (lo s~peva. egli ?) era una specie di condanna. a.morte di quel– l'industria di esperLazione, di cui tanto fino allora si -era.compiac,iuto la ,boria na– zlonalìsta del fascismo. Il fasc\smo, carat– terizzato da. una ,ignoranza spaventevole come la sua retoric·a, imm;iginàva che la espansione industriale italiana di quel tem– po f9ss11dovulo al «genio» trascendente d~lla sUrpe italica, laddove era legala pro– saicamente alla inflazione monetaria. Dan– do sotto a tesla •bassa alla lira per Wral'la su a scopi di prestigio, patatrac, l'industria' si ebbe la mazzata da cui non si è ancora rilevata e non si sa se si rileverà 'più. Per– chè, intanto, altÌ•i h;!nno pr-èso i nostri posti e per snidar! i farà sempre cajdo. :rno\– ti-e la nostra industria si è andata car1can– do di impegni di ammorLizzo e di inleres- si vePso l'America dura cred1lrice. 'A.es a– lienum acerba servitus. I miliardi che ha dato l'America ai nos.tri industriali pesa– no come capitale da restituire e come in– teressi da pagare. Il ministro fascista co– nosce solo i vantaggi recati alla industria •dalla « disciplina sindacale», cioè dall'in,– sclliavimento della mano d'opera. Proba– bilmente li esagera, perchè in nessun tem– tempo il lavoro degli schiavi fu mai pro– duttivo. :\fa il signor ministro non ha l'a– ria di saper dare l'esalta ,importanza che ha al faUo de-li'«inschiavimento degli in– dustriali». al· capitalP- americano. Egli di fronte al ·« disagio » inc;!ustriale ha fatto intendere che rimedi non ne possiede. Ve– \:le ohe gli industriali nostri non possono , reggere ai concorrenti esteri Heppure sul campo ·« degli attuali sistemi di alv-0ro», che, egli disse, occorre rivedere. L'on. Mar– telli non ha neppure un barlume di so~ spello che· l'arretramento dei sistemi di lavoro sia anche in diretta conseguenza con la soppressa libertà proletaria. Noi di ciò non abbiamo alcun dubbio, perchè sappiamo come la poltroneria della mag– gioranza degli industriali italiana non si è mai scossa che solito i colpi delle agita– zioni operaie. Per parare alle maggiori P,ll– ghe che importavano quelle agitazioni si adaUavano a rimodernare i loro impianU ~d a perfezi-0nare i loro metodi di produ– zione. Adesso non hanno altro stimolo che la pressione fiscale deÌle lasse e l'onere dei debiti ,contralti. Ma la natura di cotesta pressione non è dinamica, come quella del– le 11zionidella classe JavoratTice per mi– gliorare le proprie condizioni ; è piutto– sto statica (che vuol dire in pratica 1·cti-ogl'ada), in quanto cotale pressione èhe si esercita direttamente sulla casta spinge gli industriali al proposiLo di fare econo– mia: • ciò proprio l)er difetA.o di danal"o sonante, di capitale circolante. L'economia sugli impianti vuol dire il deperimento delle istallazioni, il loro rendimento asso– lùtamente decrescente, mentre i concor– renLi dei paesi « democratici », sotto l'as– sillo dell'azione libera sindacale degli ope– rài tengono fresco, e rinnova,to e •in pie– nezza di rendimento gli· impianti' propri. Da qualunque parte si guardi i risultati que,sti accusl\no la loi:o causa : il fascismo, flagello poliUco, flagello economico, flagel~ lo della vita intesa come sintesi di !orze, di uomini,' di classi in conflitto pJlr un su– peramento perenne generale, che è la ci– villà, che è. cio che si chiam11il progrepso. Il ministro ha concluso la sua triste e– •sposizione assicurando che l'iniziativa pri- 1 vata sarà sempre protetta. P.allida e mep– dace garanzia di lìberl,à limitata all'im– ,prenditore « perchè il produttor.e ha bi– sogno di attendere Lranqu_illoalle s,ue im– 'prese e il capitale ha dirHlo di scegliersi :l'impiego più opportuno». SoJo il capita– .le ? Lasciamo correre. Il minis~ro sa di mentfre anche in questa· promessa di li– ;b.ertà cosi unilaterale. Ìl decreto recente· ,che obbliga i proprietari di case a d~po– siLare le riscossioni degli affitti alle casse postali, ad un interesse esiguo, è una prova convincente 'della sua menzogna. Li;>Stato fa?cista - ripetiamo qui - è tino Stato che costa troppo, sopratutto per i suoi bi– sogni polizieschi e militari ; ha una fame insj\_ziabile'di denaro, e lo piglia dovun– que lo trovll. Oggi si fa. consegnare i fitti dai padroni di casa per disporre secondo i suoi bisogni, attingendoli alla Cassa De– positi e Prestiti dove vanno a rifluire. Do– mani sarà qualche altro provvedimento, di cui l'anLieconomia non si giustificherà che col bisogno dello Stato di fare quat– trini, come un figlio di famiglia scia'iac– qualo1:e. In fondo ·si profila l'àbisso in cui prec(pila l'economia nazionale, sollo l'ar– bitrio di follia del fascismo. "LA PIU' COMPIUTA FELICITA" Dopo aver vendutal' ltalìa all'.America le esportaJìonì sonoarrestate dalle tariJje de{! li Stati Unitì La folle politica' finanziaria_ ciel goyer~o fascista che ha ipotecato coi P!'e.st1t_1 !11 America le .industrie e. i Oomun1 1ta)iam! oltr-e i debiti in prop1;10,per '170 m1l1on1 di dollari, si trova oggi a_dover .?-fYroniare le dure misure che la nuova tar11Ia doga– nale americana prepara alle nostre espor- tazioni. . . • Queste esportazioni furono d1. 4_35. mi– lioni in !ore oro neJ 1927 e ~14 m1hon1 n_e,l 1928, quindi µ1 lire ,carta· st• tratta d_1• p1u d'un miliardo' e me'zzò elle sarà decimato fortemente. • . 1 . S' 1 . « Le nostre ,:end,itc pri_nci!)al1_ ag 1. .a_J Uniti - diéono le, pubbJ1oaz1om del re~1- me - consistono in formaggi (2~5 m1l10- ni di lire carta nel 1928) pomidori con~er– vati (89 milioni) nocciole e noci 83 m!l10- ni) olio d'oliva (37 milioni), ciliegie solfo– rate (13 milioni), seta arLificiale (72_mI110- ni) tappezzerie di cotone (19 m1l10!11)? mo– bili di legno (19 milioni), cappelli dt fel– tro da uom-0 (560.00,0 !n. numero),. trala– sciando altri prodotti_ LJ,p1ct1Lahan1,com~ riso, acido nitrico, acido la1itar1co, cap~e~t qi paglia, talco, c?napa, ecc., che ,non I a"– giungono cifre cosl alle, ma rap?1~se~_tano sempre un cospicuo sbocco pe1 l agi tcol- Lura e l'industria italiana. . ·_ « Come dimostrano le nuove ~ardfe ~he s,ono state presentate dall'Ammu:uslraz?c– nc del Congresso, gl_iinaspr!men~1 che c~)– niscono )e esportaz1om 1tal1ane 1n A,!11811- ca sono durissimi : i forma~g1 da. o a 7 cents per lìbbra. i po1nid0ri m scal_oladal 15 al 25 % ad valorem, i cappelli dt _feltro a buon mercato da dollari 1,5° Ia·dozzma + 25 % a<Ivalorem a dollari 4 la dozzina + 60 ~ ad valorem, la sela arWlcial~ dal 15 % ad valor~m al 50 e 65 % ad valorem. Da altra fonte si apprende che per l'oli-0 di oliva il dazio, che era di 7 1/2 cents per ,recipienti infariori alle 40 libb!'e viene por– tato a 8 1/2 cents : e cosi via. E' superfluo dire che questi fieri ina– sprimenti doganali rappresentano un colpo grave per l'esportazione italiana in Ameri– ca : alcune merci saranno nell'assoluta im– possibilità di trovare negli Stati Unili uno sbocco a condizioni rimunerative, altre do– v.rl !nno fidu:usi noLe';olmen,te. i' Ora il governo fascista è partilo lancia in resta per sostituire senz'altro le impor– tazioni americano. che sono sopratutto di •grano. di' rame, di caotchouc, di cotone, di macchine agricole, con altre importazioni dal Canadà, dall'Auslral ia, dalla Russia, e così vin. :\Ja gli StalJ 'Cniti di fronte a que– sta politica di ostilità invece che a una po– litica di accomodamenti possono domani rispondere fiaccando l'alterigia fascista col gettare sul mcrcalo ( miliardi _del_leobbli_– gazioni del debito d1 guerra 1lallano, se– condo la facollà data nell'avventalo con– cordato col famig2rato ministr-0 delle fi– nanze conte Volpi. A questa grave siluazi_one i! goyer!10_fa– scista aggiunge ora le mt1m1daz1om ridi– cole quanto ,·essaLorie. L'Ar1enzia Volta an– nuncia che si è disposto dal Reale A·1ttomo– bilc Club per la classificazione nominativa di tutti gli acquirenti di automobili ame~ ricane, i quali dovranno spiegare le rag1on1 dei loro acquisti ~ll'estero per i provve– dimenti del caso. Avremo dunque la 'deportazione per gli acquirenti che hanno compralo Ford a buon mercato invece che Fiat a caro pnezzo I (LA IJBERTE) =========:::=======================~ PARIGI 23 GIUGNO 1929 DIREZIONÈ E AMMINISTRAZIONE 103, Faubourg Saint-Denis - PARIS.(10°) - Telefono: 'Pro'Vence96-98 IL GIORNALE SJ PUBBLICA LA DOMENICA Un decreto dei ·tanti Il pi·imo r;iugno è 'comparso sulla Gaz– zetta Ui\f_lciale im decreto ciel •ministero che, dando, escciizion·e a.( dec1·eto-legge 22 di– cembre 1927, fa obbligo a tutti i proprie– tari di stabili, con ptù di cinquanta tra ap– par{a?nc_nt! e_nego~i dati in a/fitto, di vei·-: sare i fitti ?'!Scossialle. locali casse postali di risparntio ; ciò in tutte le città sedi di uffici di conti coi'l'enti postali. Questo decreto non ha che una spiega– zione. Il govemo ha fame di dena1·0 e si attacca dappertutto dove può tirare del di– sponibile. Ecco chmq1ie i p1·oprietari di stabili sciol– U dal diritto di impiegare come vogliono le sonwtc riscosse dagli affitti e cost1·etti ad affidarle al governo, naturabmente al tasso dell'inte1·esse fissato per le cosse po– stali, che è il 3 e mezzo per cento. Certi comunisti, come il signor Angelo Tasca, sos(engono che il fascismo è l'espres– sione più arnnzcita del capitalisnw. Se ciò è vero, b_i_sogna dire che il capi(alismo nel– la sua piu potente espressione, si contenta di ·un interesse assai modico. Tra • l preti Il fascìsmo non ha idee. Ha soltanto de– gli istinti. Da ciò deriva che il suo egoismo n?n solo non è illuminato, ma bene spesso s1 contraddice nelle sue diretLive accala– stando disastri. Ecco un esempio.' Si dice, ed è vero, che il fascismo è agrario. Esso viene dalle squadre bestiali dei figli dei latifondisti. Il fascismo. riconoscente, pre– mia_gli a_grari col dazio_sul grano, con la bomftca mte~rale, con 11 l'efoulement dei d1soccupaLi aella città, in guisa da dare braccia a buon mercato ai J)a<lroni delle campagne ... ì\la ecco che il fascismo è an– che " clericalo ». Un bel giomo sente i) bisogno di raccostarsi a Santa Madre Chie– sa, di chiedere l'assoluzione dei suoi delit– ti, e, in cambio, di versare abbondante ele– mosina alla Chiesa. Su quesla via andrà Jlno alla restaurazione del potere tempo– rale ed al Concordato. Ma prima di arri– vare a questo punto, cominciò col propi– ziarsi i preti con donativi forti. Un gior– no, il 15 giugno :1925, pensò bene di fare una legge per ristabilire le decime eccle– siasti'che, abrogando le disposizioni sostan– ziali della legge 14 luglio 1887 che le avll– va... abolite ; cioè che aveva abolito le decime sacramentali, supposte in corri– spettivo di servizi religiosi, lasciando so– prav,•ivere le dominicali, supposte in cor– respettivo di servizi economici, come i censi, - ma anche per queste ultime fa:.. cendo l'obbligo di tramutare la prestazio– ne in natura in prestazione in denaro, e aci:.ordàndo•che s1 potesse semprè affran– care il canone, r_esLHuondo il capitale. La legge fas~la ae:I 15 ,giugno ,1925 intro– dusse disposizìon~ a favore del direttariò (persona od ente possesque dsl .diritto cti decima) ed a carico del' propriètariò grà– vaLo da decima; permise l'obbligo del pa– gamento in natura,• aumentò il, tasso del– l'alTrancamento e rese, attraverso la com– plicazione delle procedure, quasi impos– sibile il riscatto, e ciò a tuJ.to benefizio de– gli enti ecclesiastici, aventi il medioevale diritto di decima. Quali le conseguenze di quesla mazzata data dal fascisrpo confusionario agli agrari suòi prediletti per far piacere ai canonici di Santa Madre Chiesa ultimi arrivati alla preferenza fascista? Risponde per noi un articolo della Stam– pa, che non sarà sospetta, se ancbe l'arti– colo, venendo dagli agrari, sarà un •po' ... e– sagerato. « La conseguenza prqtica di tutto ciò - scrive la Stampa - è che -la decima as– sorbe quasi tulla• la rendila netta, se ad– dirittura )),on,crea un passivò sulla pro– prietà' e non c'è nessun isti tulo di emis– sione disposto a concedere il più piccolo mutuo su di una proprietà. cosi ·deprezza– la, anche se in eccellenti condizioni agri– cole... In provincia di Ferrara, nell'esa– me di centinaia di bilanci di aziende agri– cole si desume che il canone annuo in na– tura per una decima raggiunge il valore di circa 366 lire per ettaro. Capitaliz,zando queste cifre al quattro per cento, si rag– giunge, cqme prezzo d'affranco, la somma di L. 9.'100 per ettaro. E quando si tratta di terreni a coltura inlensiva·(orti e frut– teti), si potrà pervenire, mediante la ca– pitalizzazione dei canoni in natura, a cifre che i proprietari del Ferrarese prevedono superiori alle 60.000 lire per ettaro. "E poichè il valore attuale dei terreni ferraresi aiffiGilmenle raggiunge questa ci– fra, ne consegue che il possessore di un terreno soggeUo a decima preferirà la ces– sione del terreno ; o, per lo meno, si yuai·– derà bene dal miyliorai·e il terreno per es– sere assoggcUato nuovamente ad una forma medioevale di servitù della gleba. Egli pre– ferirà tornare allè colture estensive poco proficue, .ma anche poco onerose. Basta ,enunciare la cosa, per prevedere le pro– spettive che sono riservate all'agricoltura in regime di decime. Quel propri~tario che ha bonificato la propria terra, portanaola, con spese e sacrifici di ogni genere, a un allo indice di produzione, dovrebbe pagare otto o dieci volte di più di quel proprie– tario che ha lascialo i propri fondi incolti, ·Ma è verq quello che,soste-ngono i comu– nisti? 'Non è più v,ero df1·eche la tirannide, par– ti,(a' e sostenuta dagli indust1·iali:ed·agral'i e 11adroni di, e.a.sa. oggi non ·pensa che,a se s'tessa,non lui' (l.ltri int.eressi che la propria conservazione,. e mette il piede su~ collo di tutti,? E come ha ttn bisogno insaziabile 'di de~ nai·o, lo piglia dove lo trova. E così incamera i fitti riscossi a.ai pro– p1•ietari di più di 50 appa1·tanienti o negozi dati in locazione. ' Sono colpite tutte le società e imprese di costruzione, tutte le società di assicu– razione, molte banche, ecc. Il « comunista » Angelo Tasca non man– cherà di t1·ov01·ein ciò una mgio11e per • affezionare il regime fascista e per indi– care noi come lance spezzate del capita– lismo. 1\'ei l>'ipudi aviatori fascistico-comunisti di Odessa, al suono de(Jli inni italici e nel silenzio del canto dell'Internazionale de– licato rigua1·do alle orecchie dell'ospit~ fa– scista, non è stata esaltata la collaboi·azione di Roma e di Mosca? L'ANTI-EUROPA AL B. I. T. 11 pietoso insuccesso dei delegati fascisti alla Conferenza del latloro ,\'on occorreva che w;cisse con 'tutti 'i calunniare, con il p1·etes'io di rappresen~ cris11ii ufficiali fascisti un nuovo gioi·nale lar/a, la classe la voratrice italiana, che a Roma, l'Anti-Enropa. per sapere che il essi hanno messa in ceppi, imbavagliata, fascismo non è solo l'Anti-Italia, come fa tramortita, schiacciata. Dimostrazione ir– m.anifesto lrI. restitn:ione di mezza )loma 1·esistibite che sotto il soffio a1·dentc della ol Pop<~e la _l'icostit,izione del pote1·e tem- cos_c~enza indomabile di un Jouhaux, il ma– porale, 1na e, ugualmente, l'Anti-Eu1·opa, gnifwo capo della delegazione operaia di 11e1:chè_ le_sue islit1~zio11i_collidono, con le Francia, il grand~ leader della C. G. T., a$- 1st~t11z1om denwc1:atiche_di Europa,co'!- cui, su.me splendo1·e e calore di meriggio. P!!' l meluttabile interd1pe1ulen:a degli Sta- Che cosa rispondono i razza ai cani ? ti, è •chi_am._ato a collq.borare. Mentendo, sfacciatamente, prostituesca◄ Vt;dasi ciò che ogni ani~o succede a Gi_- mente mentendo, mentendo ai loro princi– nevia, al Bureau Interna~1onal ~u TraYa1l pii, ai testi delle loro leggi, dei loro reao– (B. I•. T.). Qu~sta è u_na istituzione uscila lamenti. mentendo ol loro fascismo, cinedi dal hottat? _<i;iVersa1l!,es p~r pro1(Ut~ve1·e mandati a mostrare la disinvoltura con la collab?1a..u!1ie degl'. ~lati .e dei suuia- cui sanno voltare le spalle alla verità ed cati paf.1o1!a_lied oy.e1 ai . sul terreno delle alla verecoiulia, rispondono che il sindaca– conven.io (it 11ìtema ..wnali del lavo1·0 e del- lismo fascista de li operai è l 'b • • la produz ione. . . . ~u.. . . i er1ssimo, La base dcll'i'st,.t t • • lt 'l indipendente, rndipendentissimo dal go- • u o ginevrino, o re i se- verno che essi no i o • t • d • I • • g1·eta1•iogenerale,. organo esecutivo /Ila in •. , . . . , s no nomi!1a i av e g I agrari un. çJon_sigli~Generale, compo?to f,;../ol'ma ~::ri:udi~c~~ ~;W1:i°pe':!a~ ~ 0 ~g/iJmris~~- pa1itctica di ti·e d1st111te specie di rnppre- è 'l • d ll '· .◄ sentanti; i 1·oppresentanti del lavoi·o, i rap- smo. . i. 1•eg1?n1: e a. moggwr democra_zia presenta11ti del capitale, i 1·opprt!sentanti ?cil~i~~{o aenz;;_e;\{,~~~sa7E° / cl!t~1 di; ~t.to preda della p~l~de o sistemali semplice- governa,tivi. La . natura e l'_es!enza del fascista e lo Stato fascista 1che sofg u~~~ mente a ~ast_or1Z1a. AUro che bonifica inte- 1!: 1 • 1 ·• tutto il s uo macchimsmf! fun~ medesima cosa) non mettono becco nella gral_e! Si ntorne1·ebbe . ~ unµ economia -;]~nale__SUJJpongono dungue. una tn_ade di organizzazione operaia. Pertanjo il fasci- agncola p1·ess'a poco simile a quella dei e e[Ja ..i~ni. distmtr: e indipen_denti : de- smo è di tutto cuore con le de z • tempi della eontes_saMatilde. (E' la Stampa ga;m;~ziom Oferaie ; . d~legazi~ne P~ l.ro- ginevrine umanitarie partorite darrf%c[:e~'!; che parla, non no1.) n~ e _i e~~nazione çJ.ei stnd acatt çJ.egli_un- logie wilsoniane. Spampanata la stomache_: « Ciò sarebbe fatale e fu già riassunto I pi c nd ito, i, d~legozwn_e burocratica di e- vole palinodia i razza di cani si mettono in u_na frase de_flniLivadell'illustr~ Lam- man~zwne dei governi. . . . alla cuccia, sicuri di aver fotto schifo con pertico, ch_es~~d1òa_f?ndo la matena: « Vi h O1~ {!ie suc~edq? Il fascis!'lo ital1a1(0 la loro impo~tul'a all'unive,·salc. sicuri,del hanno reg1om m cui 11pascolo usurpò sul- a t O ilo la indipendenza sindacale, in. pari di avere la maggioranza p;r la con • la colti~•azione a grano unicamente per I nwc O assolu.to pe1· gli operai, un po' me- fluen•a 'dei vot • d ll d l • -~ t l-: questo, pel' _essere, cioè, il primo esente da '}o 1?~ gli/nprenditori. E!so ha eletto che liete ·dell'opp,.:ssfo;e ~1ezl!z~~!~~!&.::;}~ni; decuna ed_11g:rano so~gelto a decima. » i sid ~a 1rnw è emanazione dello Stato, operaia d'un vaese e delle delcga:ioni go- Ciò, aggiungiamo noi, è nellarnente nella scen e all alto,. nqn _sale_dal btifSO. Per- vernative che non amano aver b h n~Lurn reazionaria ~no a.I ritorno al me- !~:t~litutt 1 fc d1.Sci_ptme fm:dacah vengono le conso;clle per cagione del1'cleJa!tfis1 d1oevo, che è _propr1_a del fa_sc1smo.Esso . te. la vove,_no •. E_ il go_venw che della 1·appresentonza governativa italiana porla l'economia agncola « a1 tempi della 1~f!nuna_ i fu.,n_zionande_i~mda~ati, come ve- , • contessa Matilde». 1 t funzw,_w:n govemativi. E' il governo che , Q1~est anno, come ha notato_ acutamente Che dicon_ocoloro che si ostinano a ve- ori!- ~tab1lis~e la Confed~1·0:ione _generale l ll_mniel, n~l Pe~ple d1 domem~a., la tanta– der nel fascismo l'espressione più avanzal-a dei sindacati con a _capo1l Rossom, <Jl'a,·e- fe,_a ae_l_la 1app1ese11tanzafascis_ta era an– del capitalismo? , voca l~ _G_on{e~er°:zwne, v( sost.ituisce sette coi~ _pm g1·ottesca ?el!,a sua imp ~de11f.ff, II più bello della questione è poi questo corp?, a~!oni mdi.pendenti e con una co- pe1 ti Jatto ~he. a i ecitarla non e,a fiit: che le Mense vescovili hanno ottenuto dai mm!ic~wne_ postale avverte Rossoni che : ~ossol!-i _ma il signor dottor Razza. 1utti tribunali ~opo lunghi farraginosi lii igi che è... :n l!berta. . . . . , mfattt ~i doma;ndava?\O. do'!e, _qu_ando, qua– ric~noscessero che_Il!-maggior l;)arle delle , E cluaro, q1~i1uf!, è apod1t!1camente chi(!- le cong,cs!o di_operm 1_tal1~m~i era eletto dec1m~ erano domm,cali. Con ciò i tribu- 1o_che la co_s!ilnzione del smdacalismo fa- , cotesto_ra.~a <h_ cane di Ra.za m luogo del nali riconobbero i dir(tl,i degli enti eccle- sc1stanon si mquad1·anella costitu=ione del Rossom. Glt atti del B_ .I. T: con~_er~ano (J_C~ siastici, con tutti gli arretrati, autoriz- B. I. T., che i 1·appresentanti italiani al losamcnt_e le ~n<!morie_e ! _wti <!i tutti ~ z'ando l'inscJ'izione delle ipoteche sui fon- B. J. !'- non sono rapp,·esentanti di tre ca- ~on~ressi opci_ai. Na t~ ntn·o di Rosson~, di, _il che fa sl che per liberarsi i p,roprie- t~gorie ~utonome fndipendenti _ governo, il g, an c_apodi ~avol~, il grande gera1:ca, tl ta1,1dovrebbero oggi pagare una tassazione sindacati patronali, si1ulacalt operai_ ma s.cgretario geneiale •.1l Jouh(!-UX-.. - dir(!m– che va dalle otto alle diecimila lire per el- rap1_Jrese(1tano una sola categoria, la cale- mo cosi - del~Italia ope1·aia, e la elezione taro. g?ria dei rapp1·escntanti govenwtivi, mol- al suo posto di Razza ??On rt~ultava da al◄ Dunque agrari-fascisU contro preti-fa- tipl1cata per J.,re.Onestamente, se si possa cunl!- assemblea_O'f!e_raia.E_glt è che, co!"le seisti in una guerra santa di mandibole pa,·lal'e di onestà da pa,·te del fascismo, do- tiitt,i sapeva110, il l'l'l,1ro deU U7!-0 e la noml?a; voraci.. • vrebbe_.e~s~·~ lo stesso fasci'smò a pr/!it- d~U all:o non e:ano praceduti che (i~ a,;dz~i _'tutto ciò J)erchè H fascismo non sa . dere hn1ziatia di ritii:ar$i dal B, L 1', Il di gabmetto. 8~ ppteva-<j,1!,.re un11. p i.ii luf1!,t– l!Ue1!oohe si f~, serve e si serve di LuUì, JJ. I; T. p co?tit11ilo su b~se di;moaratica, nos<; conJ.erma-</l!lla tesi o~cr(lta, cke __ tn– ·mel~endo tuLti 1_n .,guerra glj 1:micontro gJi s,n ~ antqnO/(Ua delle plassi, temperata dal- ~a/!di!fla. la tèd1ce(ite rapp1 es.c'\14~ {))?e.– a!Lr1,questo 1 è ciò che esso chiama la« col- l azion_c'dei 17overm co,i rapp1·ç$entanti mia 'i{~~ 01 Ja dl B. I. T., p~rc•s di nomm.a. labor.azione» senza mai avere una linea, Pi:opri,: è un'ist_ituziqnl! fetida, sorpassata, no ?~pera~a, ma gover~ativa? un sistema coerente. di. pac,t{iSma gmevrmo (come si dice in Si pot~';)a dare con il fatto stesso una • L'articolista della Stanipa chiude il suo gergo di yiornale fascista). Il fascismo non Pl'O'!a J)IU provata, ttn tj.ocument? più articolo supplicando il $'0verno del suo cuo- può avere milla di- co7nime co,i essa senza ~chwcci°:nte de~ C?n!rasto tn~111_Jera_b1le tra re, e, i_nprima, il ministro della giustizia, degenera1·e esso stesso. Il fascismo è ve- i metodi del fascismo e la istit1_1zwne,del a prendere provvedimenti per (olr J una nttto a _p01·~are la guerra e non ad annidarsi B. I. 7'.., t1i~ta.fondata sul criterio. de~lau-, cosa da nulla !) distruggere le sentenze e- para?sitariamente nelle istilltzioni, demo- tonomia dei. smdac°:ti .e della loro indipen– messe dai tribµnali in favore dei preti crallche na,te <!,alt1·attato di Ve1·sailles. Via den:a emmmistrativa? contro i proprietari. dunque da Gmcvra I lndipenden=a nozio- Fu <;{{etto di questa spiegazione con un La cosa è facile da dirsi. Ma a farla è nale_ assol1ita. Qnesto il lingiiavgio di un esemp10 pratico della forza di quello che u_naltro J?aio di maniche: l>er il governo fascismo feroce 1!1a lea_le,reazionario ma vcnfv~ dçi.lla sostituzione pér ordini gover– S! tratta d1 sceghere t~a_gh aorari e i preti. co1,1segue(ite.Ma 1_l fa_sc1S1no _non vuole es.- natw1 di _un'! all'altro capo della rappre– In questo momento t1p1co, mentre tra ir- sei e l!7glwto. fu.on dq.i piccoli va1itaggi del- sentanza italta11a o fu effetto di un primo ruenti polemiche tra Mussolini e il Papa, la S<?lida1·ieta gmevnna e ttmanitaria intcr- mutamento dell'atmosfera politica di ... Lon– vanno in vigòre gli accordi del LaLcrano il ~'l.qzional~. E vuole restare al B. I. T. in· dra, dopo l'avvento_di Ramsay ilfac Donald governo fasci~ta è più per i _preti o è più disp_etto della evidente r~alt~ delle cose, al potere, _noi non sappiamo dirlo: ce1·to per ~h agrari? Glt torna. più conto l'ap- a dispetto, dii·emmo quasi-, si se stesso. è c_hea Gmevi·a è stato segnalatfssimo il pogg10 di questi o di quelli ? Noi non lo Ed ec 7 o. che ogni anno pqr forza a Gi:. fatto che quest'anno il rapp1·esentantc del sappiamo. Nessuno sa mai per chi all'ul- nevra si np~te la baUoglia per il 1·icono- governo inglese non ha vqtato, come {Ili limo momento sai:à la grazia del «duce». sc~mento_dei titoli della delegazione ope- anni scorsi, per la ronvalidazione della 1·ap~ Certo a quest'ora egli ha molto l'aria del- 1·~1a italwna. _I delegati o.perni, dicono : Qui prescntanza italiana, ma si è corre~tamentc l'aio nell'imbarazzo. si bai·a al giuoco. Qui non c'è una rap- astenuto, con una significazioiw non e– LACONCENTRAZIONE lLABURISTI La Concentraziqne Antifascis'ta, appena formato il nuovo ministero lab1i1·ista in– glese, ha mandato il seg1iente te{eg1'amma a 'Ramsay i'ifac Donold : « NeL momento in citi il labw•isnw sale al governo delia libera Inghilterra, noi sa– lutiamo in voi l'artefice possente della vit– toi·ia, il pionie1·e indomabile degli ideali di libertà, di giltstizia e d pace internaziona– le contro i quali si leva il fascismo, ultima trincea delal 1·ea:ione internazionale. » IL FASCISMOE I SINDACATI Durante· la riunione dell'Esecutivo 'del– l'Intemazionale dei sindacati, avvenuta a Praga nel mese scorso, w. Cilrine e Sas– senbach, presiden(e e segretario della Fe– derazione, hanno •leUoun rappo1,to sul loro viaggio in Italia. La con:clusi-0nedi questo rapporto è che « il vero sindacalismo è impossibile, oggi, in Italia» col regime attuale, e che si propone - e l'Esecutivo ha cosi deciso - di mettere all'o. d. g. del prossimo con– gresso gli speciali problemi dei sindacati .«nei paesi senza democra;,,ia». p1:esentanza degli operai 'italiani. Qui non quivoca. Lo stesso hanno fatto il rappre– c'e che una duplice o triplice 1·appresen- sentante della Germania democrntica del- tanza govemativa. Siamo interamente, net- (a Danimarca socialista, ecc. ' ta;men_te,. fuori, cont1·0 la legge del tratta.t_o ~l dato eme1·gente nell(!- battaglia gine– ~\ Vc1saill~s, nella _sita. lettera, ,~et~1w spi 7 vnna, condotta con meraviglioso slancio dal 1ilo. !,l 1·egimefascisto-co1·porazwnista sora loithaux, è stato ancora wi dato morale. la p~u be!f,a cosa del ??t~ndo,un csentpio E cioè. che t1itta l'impudicizia delle me.n– sublime di nuova umamta, tutto q1icl_loche zogn_efasciste, 1·innegan(i i capisaldi del vo_let~. - non è un regime com7?atib1le~o- fascismo per comodo di una disperata po– stitu.ionaln_ienle col _B.I.T: E noi prolcstta- I l_em_ica, ?(Onha fa~lo che. convince1·e di più, fno cont1·0il tr_nccoignobile, _contro fa fro- i gmevrm1, che il fascismo è veramente d~ scJi:1/~sa,di m~n_dare qui alc_um razza n_on_solo l'Anti-Italia come dicono gli. ila~ di cani di b1_iro_c1·a.tic1, alcu~e cos_cien: 7 ven- lwni, 71?,a l'Anti_-Europa, l'anti-civiltà de~ du·te, salari.ali di govemi e di polizia, a mocratica, l'ant,i B. I..T., sopratutto. I FASCISTI SI CONSOLANO COI FALSI Perla primavolta i delegatin{f lesì e tedeschi governativi non votano il.favore del delegato littorio ----------- ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••m••••••••••••• I bolletJLinifascisti hanno raccontato che a Ginevra, quest'anno, le cose sarebbero andate meglio pel fascismo. Ciò non è un complimento per Rossoni, ma è anche una bugia. Il « tono camhiato » non è cam– biato atratto ; non tulle le delegazioni go– vernative che votavano gli anni scorsi per la convalidazione del delegato fascista nlla conferenza del lavoro, hanno volato. e spero che resterete lai i. So bene che vi è una qualche grandezza nell'essere soli ma esser(l isolali c,ont~ol'idea che guida iÌ mondo, nel momento 1n cui Jé forze natu– rali e_le correnti econ-0miche obbligano i popol! ad un1rs1, è qualche volta un peri-· colo. Del r-esto lasciatemi dire liberamente che tulle le vostre diSCil)•linee tutte lè vostre comp,ressioni non impediranno al– l'anima del J?Opolo i,taliano di a-vere le stes_se a_spiraztoni_di libertà e di giustizia e d1 umrs1 all'anima dell'umanità ; e que– sta sarà la vostra condanna. " IL «CONTE. DE VECCHI PRESENTALE CREDENZIALI AL PAPA Il "conte" de \'cechi - che approYo' e si assumo le rcsponsabililà della strage di Tot·lno (22 trucidali) ò stato nominaLO ambasciatore fascista presso Il papa-re. L'anno scorso circa 100 voti di dele1,i-ati padronali governativi si erano pronunziali per la convalidazione, meni.re quest'anno i voli di questa categoria sono discesi a 8,i. Vero è che quest'anno hanno volalo a favore del delegato fa·scista le delegazioni del... ì\'icaragua e della Liberia, che, del re.sto, erano riunite nella stessa persona di un funzionario ... italiano, come rileva Harmel, nel Peu.ple. Nella discussione quando il signor Gior– dani domandò di u non drammatizzare il dibattito» Jouhaux rispose che « è sem– pre drammatica la J,oltn che si combatte fra la libertà e l'arbilrio ». E Léon Jouhaux ha combal,tulo vivace– mente la conYalidazione parlando della si– tuazione italiana : «Io non voglio evocare la situazione economica italiana perchè mi sarebbe fa– cile di far dell'ironia e di mostrare come è crudele fare affermazioni che si basano sul– la miseria dei lavoratori italiani.» Dopo aver paclato del «siluramento» di Rossoni, Jouhaux ricordò al signor Giordani che il sindacalismo ha una vita più antica di quella del fascismo, e avvicinò i « governi che hanno comune l'arbitrio » dal :lord al Sud e che sono isolaLi. « Voi siete isolati I falsi dei Fascisti I fascisti trovan subito ben magre coiJ,– solazioni. Per loro il necessario è mostra– re all'interno, per mez:o dei loro bollettini che· hanno « messo a posto tutti " e nati,_: mlmcnte il piccolo falso è di prammatica. Per esempio hanno pubblicalo che il de– legato del nuovo governo labnl'ista in(Jlese lw votato a favore della convalida:ionc come il delegato del governo tedesco. ' Men:ogna. . Nel 1·endiconto ufficiale èleUaseduta (J)a-' gina 318) non figurano fra i volanti a fa– vore i delegati governativi dei seguenti paesi : Sud Africa, Germania, A11.StraJ.ia panimai·ca, Inghilterra, Finlandia. Era no..'. ta del 1·esto la dichiamzione dei sud<letti delegati che si sarebbero astenuti e in– fatti, abbandonai·ono la sala al 11{0,1{ento del voto. . Questa astensione ai delegati govel'llati-vi 111qlcsie tedeschi si verifica per la prima voita.

RkJQdWJsaXNoZXIy