la Libertà - anno III - n. 13 - 31 marzo 1929

b ANNO 3 - N° 13 A Casina, in provincia di Reggio, il pode:stà Pietrane– ra Pietro, all'una del pome– riggio plebiscitario, avvertiva i cittadini che non distribuiva che le schede tricolori « per– chè non si sbagliassero ». Un Numero : 0.40 '/f cleliltJ:> è sempre delitto~ specie se trionfa. VICTOR HUGO. GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE -ANTIFASCISTA G OlDINARIO Per ua a.noo • • •.. • . • . •• • ... • . . . 20 fr. NAMENTI ~ Pcc ,ci mc,i . . . . . . .. . . . . . . . . . 10 fr. I . ESTERO : JL DOPPIO SOSTL~ITOR!: 50 fr. 25 fr. (LA LIB~TE) ,;,,\ .31 ~';;'~RZO 1929 PARIGI DIREZIONI:: E AMMINISTRAZIONE 103, Faubourg Saint-Denis - PARIS (JO•) - Tel.efono: 'Prouena96-98 IL GIORNALE SI PUBBLICA LA DOMENICA l I......a beffa. .del ple~iscit<> -==----=------------------------ cl~rico-fascista è co:iripluta 8 506.576 voti che siSnificano ------------------------ zero La lotta per la· libertà continua contro la Santa Alleanza del pastorale e del mansanello I ''LORO" RISULTATI Ecco, per la. curiosità della cosa:, il irisultato del " plebiscito » del 24 marzo, comunicato dal· :\finistero dell'Interno del Regno : Inscritti • Votanti Si' . :No Percentuale votanti L'antifascismo 9.650.570 8.650.74-0 8.506.576 136.198 89.63 c ntinua La grande fiera srhedaiuola plenisci– taria. non ha.. commosso nessuno, per– '.chè non ha. lasciato nulla all'imprevi– sto ; si può ammirare la. serietà carna– scialesca con cui fu condotta. Ma. il suo ):'i$ultalo non cava un ragno dal buéo ; era scontato fin da prima. Elezioni sen– .:ia.contraddittorio non sono elezioni. Nè tnai lo saranno. I i36 mila no - chi ga– rantisce la cifra? - che non poterono motivare con un discorso, con un arti– colo di giornale, con un comizio la loro opinione, squalificano l'evento in ogni seni;o. un·a. volontà che non I.ascia adito alle altre di contrapporsi, non sarà mai ùna volontà politica ; è un arbitrio ben organizzato. Ecco tutto. La. stampa ila– Iiana. si sfo):'za.a celebrare il plebiscito ~Ilo la. specie che fu incruento. Ko!1 ;fu infatti ammazzato nessunp ; ma. pri– ma si era crocifisso il corpo per modo di dire, elettorale. La stampa più seria di tutto il monào l'intese; lo disse e ne tirò le conseguenze. La. sola. nota. che ebbe un suono di ;120,ilà è stata data. dalla irruenza d~i preti nella.. cam_p!lgna. elet!orale .. Arp1è. in febbre di conqu.ista. Dal papa. a U'ul– timo scagnozzo. si mobilitarono tulli per valorizzare forsennatamente ·Je estreme battute del Duce alle sue camicie nere ; l'estremo appello alla violenza, la. divi– nizzaziùne più pagana della scure e del littorio. Ogni prudenza. peroula, ma:rcia:roho sopra. il Yangelo come sopra. il corpo dì don :Minzoni. Lo zelo diventò spavalde– :via la. spavalderia, cinismo. Il connubio del pastorale e del manganel_lo .ba.!lò sfrenatamente il can~can pleb1sc1tar10. L'arcivescovo di Palermo votò a. scheda a.pèrla. I suoi colle~hi, uni!i ~gli 'uo_mi– ni dei fasci e dei ·smdacah, s1 prodiga– rono per incolonnare le_masse. dei pri: gionieri, per spingere 1 greggi uma.m alla. sezione elettorale come allo scan– natoio. Adesso dovranno rispondere alle insi– stenze dei nazionalisti di Francia. e di a.Itri siti che con perfetta. ragione insi– stono a,' domandare : Perchè il nostro nazionalismo di intenzione è scomuni– calo come eresia e quello di... a:::ione dei fascisti è benedetto come opera di pie– tà ? Questione, dunque, di prezzo e d~ paga ? Qui, a fare dr.lla. lelteral~ra, c~ sarebbe da. riversare tutte le terzme d1 Danle con"tro i preti simoniaci. 11 ple– biscito italiano-a.nlitaliano seppellisce ~mene Dante come il Trattato del I;ate– Ì-ano ha. rovesciato tutta la. storia. del Ri– ,;orgimenlo. Sfamo all'enprme, ·ai mostruoso. I pre– U se ne dettero da scoppiare l'epacroia, perdendo i modi e la misura, Che ~ar– nevale per e·ssi qu~sla. atroce quaresima plebiscitaria. i!aliana... . . . . . Inutile dire che dopo 1l pleb1sc1to l an– tifa~cismo ha tanto più ragioQ~ di es– sere, di organizzarsi, di com~altere .. I~ quest'ora. esso agli occhi degli strame:' riscalla la dignità morale del Paese,_ ti– ralo all'auloludibrio, mentre pure gitta j germi fecondi della. r~denzione futura. ~ rapida o lenta. non imporla .. Il plebiscito è passalo . - tr1on~ale. DOPO LA BEFFA I Guai a lasciarsi impressionare. a dare il minimo cretljlo ai risultali pi:evisli della beffa. Guai a disperare della ri:;cossa. Quanli sono i voli i,er le elezioni ple~i– sé'.i(arie? Olio milioni e mezzo abbondanti ? C'è da stupire (lhenon siano nove milioni e mezzo.quanti sono pr~ci~amente gU f:lel– lori dello Staio co!'poral1vo. Quale e la. proporzione dei •Yolanti SU"li iscr'ilfi. il ·no,·anta per cPnto "? Hanno 8issipalo dieci punti: non dowYa e,sHe quPsla, chr esc,. <fai clamorosissimo plebi,cil o. la Camera al ·cento per ci>nto? Sì. cento per c~nro in Cul[.(lnel ugime totalitario mus;:oliniauo ! M forse non è avvenuto questo per pre– cauzionale disposi;r;ionedello stesso Mns– solini. il quale conosce il caso di quel pae– se della sua Romagna. simile a tanti altri vaesi dell'Italia fascislissima ed elettorale, m cui i capi elettori garantirono al candi– dato di far votare lutli gli iscritti P. di far– gli avere lui! i i voti. poi si sbagliarono a comare le schede che mettevano nell'urna ed .allo spogli.o venner9 fuori tre voti di più dèJ numero degli iscriCli, morti com– presi. Il «duce,. sa il suo mestiere. Bisognava non solo mettere in bell'ordine i parecchi milioni di entusiasti del suo governo, ma regalarsi ~nche i voii contrari dei cento– mila liberali agnosliei, democratici insi– pienU e sociali~ti imbelli, ch'erano da tem– po strame, fanghiglia, polvere delle strade battute dalle legioni quadrate,. e eh~ non sappiamo per quale mn;acolo ~iano r_1sorl! ed abbiano avuto la forza d1 trascinarsi fino alle sezionì elettorali tapezzate di ~– normi pupazzi del «duce,, (eon la faccia feroce. con ·il sorriso fascinatore, con lo sguardo imperiale o con la mossa) e di « sì " sesquipedali. Da qualsiasi pun:o di Yisla si esamii:tl questo plebiscito !)On_ di_ceniente, noi:ir)– solve niente. Lascia d1 se soltanto un mv1- sibile senso di ·disgusto. E' una carnevala– l-a, è una lul'pilud1ne di più del regime mussoliniano per finire di disonorare l'Ita– lia. Xon diciamo nulla dei nuovi sislemi di costrizione p~r avere tuLLigli iscr_illinelle .sa.le di vot-az,one.., )fa ohe sono ih allelta– menli dei gaJOJil) ini.le pressiom d~lle au– t.orilà e· dei p:i"droni,le Gellfinaia di _àulo– mobili e di camùms per prelevare o 1.ra– sporlm-e·? Veoohi mezzi della v-ecchia Ita- • lia putrefalla. Qra, pur non rinunzia~do a questi mezzi, è bastato !l}Olto_ meno : I? ba– stalo far pesare su ogni isor1lto la mmac– cia che, asienendosi. la sua astensione sa– rebbe' risultala dalle liste ch'erano press~ il seggio elettorale, e da quel momento egli sare'l:tbeàpparso un nemico aperl~ del re– gime con tut:t.e-le conseguenze... S1doman– da ~bi è quell'italiano ".he '(!UÒ. av_ere in questo momento l'a~dac1a d! ~1ch1ar.i!s1 avverso al governo d1 )lussohm e nutrire la speranza ... di continuare a vivere ? Il voto, obbligatorio a questo n~o~~.era sta– lo ·poi reso libero con la pro1bmonc. asso– luta di qualsiasi manifes_lazionedi _d1s5.en: so proibizione che segun·a a due ann_1 d1 leggi eccezionali e di lribunale speciale, che avevano pennesso di chiudere in ga– lera, relegare a domicilio coatto, cacciare in esilio tutti, diciamo lutti, senza e<?Ce– zione coloro, che non avendo compiuto nessu'n allo concreto di ribellione a questo famoso regime, volevano solo consel"\'.are il. diritto di discuterlo di controllarlo d1 gìu– dicarlo. .Xonabbandoniamo le nostre speranze ~ conser,·iamo il nostro buon umore per 1 tempi a venire. E' scritto che queste scon– ce commedie non debbano mai portare fo,– tuna. ai protagonisti. Pef quello poche C(!· gnizioni storiche che ciascuno ba (remi– niscenze secondarie rinfrescale nelle more dell'esilio) -egli può associarsi ai ricorrenl i f aragoni Ira la tirannia mussolinian~ sul– Italia e quella che pesò sulla Francia at– traverso gli ordinamenti e i sistemi di governo del terzo Xapoleone: Quando ci si met.te per un poco a considerare _le enor– mità. che si perpetrano da sei anm nel no– stro disgl'aziato paese, l'animo si volgo quasi con simpatia allo scia~rato Buona– parle. Ognuno è preso dal ricordo del ple– b iscilo-lavacro che quest'ultimo Yollepro– curarsi ai ;>rimi di maggio del f870 e della catastrofe che segui appena quattro mesi dopo. Pure in guella interrogazione al po– polo francese m cui l'autocrate ebbe an– che lui oltre set:f.emilioni di "sì", fu la– sciata. libertà completa di propaganda e di proselitismo e gli OP-J>OSitori polerono par– lare stampare man1feslare. quello che vol– lero, riunendo in tal modo un milione e mezzo di «no». Il castigo non doveva ve– nire neppure da loro : non ve ne fu bi– sogno. La nemesi•-s[oricatrova da sè le ~uP/\°ic. All'ora sua essa saprà. ben raggiungere anche ?llussolini. L'assurdo e l'immoralità del (( duce » ,, La Religi011enella Scien;ta è l"ass1irdtJ, « ne1/a pratica una imorali(à, negli uomi– " ni. una malattia. « La lo/la. contro l"assurdo religioso è og– " gi, più ,che mai 11ecessa.-ia. La Religiorie. "ha rivcl.ato alla piena luce del sole /,a sua « vera essen;a. llluderri ancora sorebbe vii.– "tà .Yè gli adaltomenti dèUa Chiesa alle « nuove inelvUabili 11ccessitàdei tempi ci « lusingo110.Sono tentatiri - genPro.(menle cr i:ani - di rial:are u titol.o delta " l11:tnctl «divina», 9ià in i:ia di fallimento. « Dai:anti all'espanti,ersi del libero pen– «.siero, Papa Sarto - t. -epi.do delle sorti "del suo domini.o - grida : Fedeli, l' Anti– « cristo è nato. « L'Anti.cristo è la Ragione u~a che si « ribe[Ja al dogma cd abbatte dio, " BE)(l'TO )fuSSOLL'I[ (luglio i 9.24), prefazione al s':10 opuscolo : L'Uorr.c e la Divinità. DOPO IL PLEBISCITO -------~--------- Alcuni documenti Come fu p:reparato Contadini, operai, insegnanti, tutti sotto il giogo Jla. si, ltann.o ollenv'fo il 92 pPr crntn dei votanti; hanno a1·11topiù. di otto nii~ lìoni di sl. hanno la:scialo, per il colore della poi.pc/la , un centinaio di nii/a no - 1,11ti temerari, diceva alla vigilia del volo ' 1 ' co,-rw;>ond.ente-yl Temps !... Potevano essi tmche attribuirsi la u11animitli.più u– m.o .•. Cw non serve che a mostrare meglio l'intima essen;;àdel sistemo. Tutto era pre– visto, precostituito. ferreamenfe fissato ... Immaginate 1m iplebiscito al reclusorio, or– gan,i:iato dai gu.ardiaciurme e presieduto dal dfrettore, con schede control/.,Jbifi e controllate.: Ditbitereste dell'esito? Fasci, polizia, parrocchie, sindacati mobilitati : .gref!ge inqtia.drato, bandiere in testa, cro– c(fissi (oh, abbominio !) in testa, niusiche, litanié, schede sul ca~peUo. L'arcivescovo di Palermo fblagueur .) che vola a scheda aperto, s,m;a ritirarsi (i: inutile)' ·nella pSel!do cabina. Corteo di cornei·ale.. \farcia f1111~brc. Funerale in pompa ma{f_nadi w1 popolo che intona. vivo, su di sè 1l ca,fto di morte del/.,;,, sua libertà. Ecco il plebi~cito. Ferocia. g ci11ismo. Terrori;, ed allegria di satrapi. Disponiamo perchè per iiom~ic,;,. 24 çorr. a tutti i dipendenti sia concessa ~ necessaria libertà ~ lavoro per recarsi olle urne. Ordiniamo, per accrescere solennità. alla m,anifesta;ione, <li i1t.q1.todrarsi nel lvog'!, tempo ed ora stabiliti dalle_gerarclf-ie po.l~ tiche locali, per la formo.::ione dei__ cort~i; tutti i soci cwvranno svolgei,e l.a piu a_ttwa propaganda perchè i dipendenti. va{i.ano .a votare e dovranno segnalcre, d'11rge11:a., al– la Segreteria Politica (ocale, qugl~. ele– menti circa i quali nu.tr1ssero fonda/i iiub– bi di infedeltà. Tutti gli a;u!ome:;;~i cu,prqnr.a.f:Sser~.Jl!-CS– si a disposi:ione delle Autor1ta Po~ttiche e dei Comitati locali per. portare i ritar- datari aJJ.e urne. . ··--------------···---··--------··------------------------------- IL monti.o guarda stomacato. Questa è l'Italia? La farsa sinistra non è stata smo– d.ata? Si - q1iesta è l'inlpressione - il fascismo si è sorpassato· e, sorpassanti.osi, ha sorpassato il bersaglio. Perchè ha vo– lvlo 1111a settimana. di prow1gaml.a eletto– rale ? c:na propaganda chiama una contro– propagando. Ogni proposizione chied~ l.a contraddi;;ione. Dove 1nanco. ivi u giuoco .è ri>lfo ! Il tr11cco si svelo. E' la pa,·tita col morlo : piace,·e soli/ a1io - vittoria che· non vince. li silenzio denunzia il voto coat– ta. Le torme degli .,r:hiavi costretti a pas– sare sotto il giogn. i\'c.,suno al mondo cre– derà a questo pfobiscito farsesco e invero– condo. Dopo i,, plebiscito tutto sarà come vrhna. peggio di V~ima. Dovrà essere fçtto presen1e a tutti. i ai– penaenti, senza ecceziòne, ohe non sqrà .ri– tenuta compa,tibile fulte~iore loro pe,:m11- ttenza sulle A;;iende nel caso che, tradèndo il· wro dovere à.i. citta.d.ini, liberi del resto di votare secondo la loro coscienza, eh.e non può essere alt-ro c1?e Xazio_nale, ·,um .çi recassero a deporre il loro libero voto 1ielle urne. Come avrei votato se XO ! .7Jerc_hèsbuàislé dalla. guerrp, questo fascismo fra (Jli Stati pe: 1Jsal– tare e riaffermare la guerra; e pertanto - volente o nolenti - per provocarl.a. NO I parchè, dal crimine della i~11- file slra.qe interna;;ionale. traeste arm~ e cQnsuc.f..udjri.i per la strage çit;ilc, pe1• lt1,. querra v.ni1alerale; cento 4J( ?J.lc pììt odìo._ ~a, ilei pochi armati contro gli innume– revoli inermi. KO! 71ercl1è i:i 1wtrisle del sangue dei conci[{adini ; non ve1·salo in tcn:::o- 1 ie leale ma ·con l'agguato, col notturno assallo ~ascherato, con la codardia dei cento contro imo, col brigantaggio or– !Jani:::::ato, proleUo, spai;aldo, guarenti/o dalla impunita. ll"O ! perèhè v.na gente di reee,nte ~s– surla a dignità di popolo, r avete Telru.– cessa. e degradala a plelìe,imbavagliala e supina ; e così - nel nome bestem– mialo della patria - avete dilaniata e uccisa la patria. NO I perchè, assoldati alla più bie– ca e cieca reazione industria.le , mer– cantesca ed agraria, avete cancellalo oltre ttn secolo di progresso democra– tico, abbattuto le pi1ì n.obili e sudale conquiste dei lavoratori, risprof orulan– doci nell'anacronismo di un Medio Evo perfe::ionato : il Medio Evo con la mi– tragliatrice. E questa artifi:;iosa invo– lu:;ione p,·oclamate 1·ivolu:::ione, come la servitù della palria. proclamala gloria ed lmpe70. NO ! perche avete rinne[!alo persino voi medesimi, éa.povolgendo cinicamen– te il i:ostro prògram ma. d-ella vigilia : fellonia contro voi stessi, che dà la mi– sura della vostra sincerità di ieri, di og– gi e di domani. NO perchè delld sopraffa::ione, o.ella éorruzione, dello spionaggio e del terrore faceste le vostre armi di dominio, crean-; do nel regime la più grande sc!-'ola di servilità e di ipocrisia che sia stata nei secoli ; e il terrore imposto e subìto pro– clamale conse-nso ·; e ci fate dubitare del– la dignità di n·ostra gente, sequestrando il popolo italiano fuori della sti171a, e del consor:;io dei popoli civili. . \'O ! perchè avete scisse le 7a.rn.iglie, lanc"iafo i figli contro i padri, i fratelli contro i fratelli ; coslretti gli spiriti li– beri alla atroce alternativa ai ttn du– plice esilio : esilio oltre il confine, man- fossi ·stato . rn Italia T - te-iìendo come ostaggi le famiglie di– serte'; esilio, anche più qmaro, ne/1,a. ,proprio- terra, solloposfi alt' osll'acismo ilr;il lavoro, da tu/lo ciò che fa l<i i:ita degna di essere vissuta, inchiodali allo iniquq dilemma : o piegarsi o 1>,.r·ire. _ NO I verchi: irride.da e ncmoli.,Le /-, Giu$li:ia; Con l'arbitrio ei·ello a sislema. con l'asservimento dei magistrati, cr.,i lribu1iali di guerra e dj fa:::ione, con la deporla:::ione sen:::a processo, con la re– sliluìla. pena di morie agli eretici, ai:ele tolto ogni sicw·e:::;;a all'oneslà, ogni fran– chigia. al pensiero. NO l per<:hè, abolito il suffragio, f al– lo del Parlamento, nominato da voi stes– si, un 't'acuo scenaric, u.na mascherata invereconda. le autonomie locali massa– crate, istituite le. innumerevoli polizie, folla via la libertà di stampa e della pa– rola, disarmati i provvidi controlli, co– i:a/e entro e a/torno di voi l'inevitabile putredine, che oggi i;i rode e domani vi. inghiottirà. /,;o I per.chè, a. sopperire agli immen– si sperpe1·i del più costoso dei regimi, ipotecale all'usw·a. straniera le for:;e pro– duttive del Paese, fate dell'ftalia, una colonia, preparale le bancarotte imman– cabili, come chi pensa dentrosè : « dopo tioi, ;il diluvi.o ! » NO I perché non paghi "di opprimere direllamenle i corpi e gli spiriti, 1·inne– gale l'Italia dei pensatori e dei marti1·i. mercanteggiale le coscien;;e, vendete la scuola, prostituite l'infan:::ia, asservile gli alti sludii alla astuta supersfi;;ione i:aticana, fate del chiericaJ,o una sttper– classe, contro la 1.argita mercede di una effimera riabilila=.ione dei vostri delitti; mul,a/e Cristo in Barabba ; offendete nell'intimo, con la religione strumento di regno. le fedi sincere. NO ! perchè questo vostro pleb-iscilo 'è - come tutto il resto - frode e con– saputa men;;ogna; che, se respirasse··un fiato sole di libertà, vi travolgerebbe nel– la vergogna. ;,,·o I perchi; Lroppò {aie tremare e troppo tremale : prigionieri del panil:o che .5pandeste inlomo, condannati a ina– cerbirlo ogni giorno per· vosll'a. sali:e:::;;a. NO!, infine, perchè siete l'Anti-llalia, ed io sono iwliano ; perchè sie le l'A nti– Umf!nitg, e"µ, ic mi s"nfo uomo ed umano. FILIPP.0 TURATI. Soltanto, lontano, tra i popoli liberi. in– sic1ne alfa cmi1possionè iimiliante si levt!r-à ancora di più, - e più ingiusto - il di– spre;;o sul nome italiano - per quc/U che impongono, per quelli·c(ieJoffe_risc?no. Ed è. i1I ,·apporto a qu.esli ultim1; d~pre;;o ingivslo nella sua facilona cnrrivila tra la yente sicura e trànquill.a. nel possesso in– contrllstato iJPi svoi dirilli civili e,politici. La messa sul/ o stesso piano degli opprt!s~ ,sori e degli oppressi. delle vittime c de.i, corncfici, sc11zo. scriminazione di.cfrcost~n– ;;c e di situa;ioni, è foiqua, antistorica, inumana. Essa fa lro1,po buon mercato del.– le for;e demomach,: del 1nalc e della tiran– nide; essa Mn aiuta, lraditcr, la cai1,Sa op– prrs.<a, O"l dfri(to ·e dell'umo>til«. .Yoi aUcglCiamo qui alcuni d.ocumen!l df scellcrate;.:a - ; primi che ci pervengono - che gctta110 la. wro fosca luce sul pii– stero .del plebiscito, che ,per noi non {tt mai tale; che, noi, sen;a esitazione, fin dal suo mi"nunzio. abbiamo scientemente denudato e dcmmziato nella s11aessenzadi bPffa e d( violen;a fisica e morale, desti– tur11dolo' a priori di ogni significqJi'?'1e po– litica, e, top1·a/vtfo, 7!10ral".·Pleb_1sctto s1;1i– ;a contrasto, colleg10 unico, lista 1m1ca, prom11lgata. sistemata. elelta dol, capo del governo e qal Gran Consiglio Fascista, at– trai:erso una grottesca procedura di illdi– cazioni, se1i.u autorità e senza. sanzione, pe,· opem di (ll'}Zion~i legati iµ, :cgimf! ed oJ, loro stipendio ; lt.Sla Stf, ~1, ir:- _ul_ti.mo, arrivò, in nom.edella Santissima 1 rmita, la benedizione pontificale, pagala con due mi– liardi e con concessi'one di wi tratto del. suolo della capitale e con la consegna di tutti i diritti dello Stato, passoto da Stato libero e laico. a Stato confessiottal(! e sog– getto alll! leggi della Chiesa. Lacordaal collo ai contadini ... I contadini furono condotti come man– dre alle sezioni -eletlorali incolonnati dalle camicie nere catechizzali dai preti, mi– .nacciali dal 'fascio, proibiti di aslen~rsj dai proprietari ... Il .fascismo ama dirsi agrario. E il fatto lo. dim_ost_ra._ ~sso. con– trolla per mezzo degli sch1av1slt 1 "dipen– denti " e li colpirà se si sollrarranno « al loro più allo dovere civico». Il documento parla, feroce ed esplicilo, senza bisogno di commenti. La Federazione Provinciale Fascista de– gli Agricoltori di Venezia ha diramato ai -propri soci questa circolare, che dà l'idea dei sistemi di coercizione usali. La circolare porla il x• 46 (protocollo 2101) ed è datala da )leslre, f5 marzo 1929, anno vrr. Eccone il Lesto: « Onorevole Socio, il 24 p. v. avranno luorro le solenni ele– ;;ioni plebiscitarie che debbono riuscire u– na imponente manifestazione di co11se11.So al Regime del Duce, infaticato costruttori; di grandezza Italica Gli agri.coltori faranno, come sempre, il loro dovere anzi, fara )J.no più del l.oro do– vere. La Federo:ione intende che tutti vadano olle urne e che tutti vi facciano affluire i propri dipendenti. ..i. m~z;o di Fiduciari nostri controllere– mo ,~ c>·entuali colpevoli assenze e co!J>i– remo coloro che si saranno sottratti al loro più, alto dovere civico. Tutti i datori di ùworo, inscritti o no al~ ùr Federazione, vérranno ten:uti re §pon.sa – biti della precisa esecu:;;ion(!delu:_suf!spo– -ste disposizioni. • Con osservan:a. Il Pr(!Sidente ~ Comm. BORT()ÙlTT6. Il Segr,;torio Generale : (firma il– lc(fgibile). » ...agli. opaai... Per gli operJ1i ,;lay91)3l10..!> i sindacati e gli iodu.str,ali. rn f6ndo··sono ~~r!! gli sleiii mcaZi-, l'int.imiòaxtone e la çòl!l'c~ìo– ne - mezzi terrrbili )11. .un pae:;0< ij!II! elfflta oltre 300.00Q disoccup;tt,r, rtiinaeélatf. ~Ila pollzi.à di essere rinviali in c:l:mpagna ai loro villaggi. Ma.in cilCà si è ·_se_mpre co- . streUi ad un c1Jrlo pudore. Pl!rc1ò « lavo– rarono» particolarmenlr. in privll/o, cede dille come la G11ica di Torino. che ha fallo distribuire era i suoi dipendenti un ap– pello a firma R. Colombino, l'an(ico orga– niz-zalo.resocialista indegnamenle vendu– tosi ai padroni. Tra l'altro in cotesto ap– pello, è dello : "Il personale dell'unica che si. <Utenes– sc dal votare. dichiarer-ebbc esplicitamente di non essere degno 'di opparteneri; ali.a nostra Famiglia. Chi afferma essere inutile partecipare alla vota=ione, poichè ·onnai la lista è già formata, ed un voto piu, o meno non ha im– portanza, com.pie un atto di mitipatri.otli– smo 1}é!}Uioredi quello che pttll esserecom.. piuto da chi dà parere sfavorevole. Il personale dell'Unica deve rispond~(J al cento per cento all'invito del Duce. » Il licenziamento è la sanzione se il per– sonale dell'azienda non risponde al 100 per. cento all'invito del Due-e.Il contratti>·del lavoro non ha prev-eduloquesto. Per la mi– sera mercede si intendeva di ·dover dare il lavoro non l'anima. Bastava lo sfrutta– mento delle 'braccia ~ quello deila coscienza politica è un di più non contemplafo. Ma ci fu mai servitù economica che non fosse nello stesso tempo, politica ? E .., vicever– sa? ... ..-.agli nlegnanti ... Forse quella. che farà fremere di più sarà questa circolare del R. ProV\·editore agli studi del Piemonte, diretta, péle--m.éle, ai direttori delle scuole primarie. e secon– darie ed agli uomini dei fasci, per torcere il collo agli insegnanti. L'umihazione del maestro servo à la scolaresca-serva. Nulla. maestro servo è Ja scolaresca-serva,. Nulal <li più sanguinoso contro la coscienza u– mana. Nulla di più criminoso contro le giovani gener11zioniche infangarne le gui-! de e i maestri. « R. Pro1YVedilorc agli Studi del Piemonl(!. Torino -o- n, 8941 Torino, U marzo. 1929 (Vlf) OGGETTO: Elezioni politiche (21-3-1929) .-ti Fiduciari Gruppi Fascisti Provincial~ lnse911wti Jledi. L'antifascismo continua. come pruna, megliEJ di prima. • •• • •• • • • •• • • •• •••• ••••1111..-• • • •••••••a. "9-.aa,c~--- • .. ._.•a.• .......... ._ ........ _._..• li.a••••••••••• •lll• • • • •• •• • •• • • • • • •• • • • •• • • • • •U• • •• • • • • • •• ••• ..• ,li Segrr/ori P1·0•:i11cioU. tlcll'A . .Y. f. E', A.i Presidi degli Istituti .lledi Regi e Pa- rc(JrJiati. .1.i RR. [spett.ori Scol.aslici. :J/ gregge e gli alfri Jfussolini che talvollo. non sa q'!·c_t r!11) si dù;e nel suo Jfesinggio ali<::Camicie :\e– re è v'~riln fuori in qursla bnu!a<lr. abrfl- cadobranf,; : . « Che colui eh" 11011 (ICcetla 1l co1·atlcrr il.elle elezioni plrbiscilarie. che non anw: le verghe e la scvrc_ del T.itlor;r. romano e fasci.sto, voti tr~n_qu1llamenfe (., col grc']- gc 9) dellOppos1;10nc. " . CE GÙ ha risposto Hcnry Barac ndf ,uvrc con pPrfetto buon ~,.1,so : . • Ch,, co. 50 ,:uol dire « ,:olnrc con 1/ grcg- della Opposi:ionc in 1111 Pai:sc doi·e 11es– r!nd opposi;io/lC è pr,rm~ssa. do,:,: da lrOJ>– po tempo gli O[!J>OStlori110npos-<0noan– dare in gregge ' • • Son oggiunyeremo _nc~!llcno per ronfo ~1oslro che secondo ?l J>llt volyo.re sen!o neUe pnrolc. gregge e la massa.che ?bb ~ ~Ì$C" aJ. rr.nno del _pastor;ee d~~ _suoi cani 1 ,nafrayi- 1 solitari deU OPJ!Ost.1_011e sono 'delle coscien; 8 i; forse de(fh ero,. , =.:_----~----:--~ I in im parse doa nrm ci son_o ':hr randi- I • fnscisti rd etrf/ori fasc1~t,. d_oi·r_ In_ flati " lllta 'discorsi. marufest,. flrliCfJ/1 di 1!::P:: !f.ti non si esercito che a fa1:o:•: ~(l i~;.';ilo }osr.(~ta_,. che cosa possono s1gnif1- I caNofn!/~;;'.;°,ii~omo, a p'riori. ,i rlsullati,,l T, CEL'YRE> !J .~i Direttori dei C:omttn.iAu·tonom, Alla Direttrirc del Gruppo d'.1:ionc. ,\i Dirr.lfori. Ditl1Litit:i Govcrno.ii1:i e /11 ◄ caricati rlrl P/E.1/O.\"TF,. fii nrmonia allr dircllii;e da mc impa1·~ fil,. co11 rircolarc 11. 7702 del 6 cnrr. e clua~ ri/r 11rtlr r11f,,11a11~e rin nur presiedute ne>' giorni 1l-12-f3, in q11est'Uf{icio, dispongo che nessuna maestra rlementare si allon~ tani dalla propria sede il giorno 24 corr, in modo chr. anche s~ non è direttamente chiamo/a a 5tOl(Jcrc opera di proparJaw/rt nei ·•"nsi drt mr. iUusrmti nel/1 adwwn:c prcd~ttc. rimanga a tlisposi:-ione dPl/.e ss: l.L. e dcUc (;,.ro,·rhic Politich~ Fa.scfatc, 11rmsolo 1,rr p.-e.Harc il suo niufo nri rrts,; ili c"i fossr ucccssario. ma a11rhr. eri r~. sr11:iol111r11/r. per dimostrare d,c la scu,,v,. ll"t 111ome11t,, dccisi,:o c sùprcmo per l,1, vita della .Yo;ione, 11011 si. estrania al rilm,, p11lso11tr. di tolr giorn.o di pf{crnv1:i1Jnc pr,– lilico 11rl q,inlr, l'Italia è cnia1111aa d,,,.,. rin p/1.:biscilario consenso al Regime Rin– novatorr. !11tcndo r/zr: ·talr ordine sia rotcr1orira– mc11lcrispcllolo r: chiamerò le SS. l,T.,.re~ sponsabilt dclf"cvcnt110lc i,wdcmpimento. };' ovvio a1:1;r,1•t ire, clu·, /'"" gli in5rgnan– li ma~chi i quali hanno ·obbligo civile I) di~iplinare di ,·otare, ~ono tani-o meno tollcra{e le as;;enzc dal luogo di·residenza nrl giorno anzidetto. . \"rl solo coso in crii ~ssi siano chiamati a votare in 11111t srdr: divc1·sadalla loro rcsiden;;a maIJislralc es– si_]!OJrwmoo°!Jbanuon_arc gue_sfµUimo, prc., 'Vt HICCCSSllTL <Jongedte, al ritorno, dovr<f:n.~

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