la Libertà - anno III - n. 11 - 17 marzo 1929

ANNO 3 - N9 11 <e I goomu appoggiano il mooi– memo cattolico a fonJ.o cortUTOa• tore e reazionario. l capitalistivi trooano i cramiri,il goomw gli a• genti elettorali. n - Benito ~ I ini in « Lotta di Classe ». L'agente elettorale pel plefmei– to, oggi, infatti, è la Chiua. • GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA Un Numero : 0.40 __ .:..:;:.._ ________ "' Lo scempio che éleUa que• stione dell'antifascismo ha fatto il Congresso barbassi.a– no di Berlino indica alla Concentrazione Antifascista i suoi doveri nella prepara– zione del proprio. ~ ==================OlD =oo.il =O=SOSTDITT==ORE===a:;========== _(LA UBERTE) ============D=l=R=E=Z=I=O=N=E==E==A=M=M=I=N=, =S=T=R=A=Z=l=O=N=E==; ~ Pet..,. ... .,., ................. 20 I,. so h. PARIGI 17 MARZO 1929 103, Faubo~ Saint-Denis - PARIS (IO•) - Telefono: 'Pro1Jence96-98 ABBONAMENTI Pet sei mesi,•· .. ··•••··•••·· IO f,. 25 fr. IL GIORNALE SI PUBBLICA LA DOMENICA ESTERO : IL DOPPIO Il discorso elettoralistico soliniana, che il plebiscito deve sufira- 1 gare non è che poliLica.di camicie "ler.•. Il carattere del medievale baratto Il discorso dolcereccio come è pro- J d J l'Impostura non puo' cbe rendere pio'odiosa- ~:~ht a~!f;aj~cir~o;:~~:~~:;~i~' ::; In nomedel TrattatodelLaterano i rappresentantee papa za in queS t a realla di fatto. Un plebi- chiedeai cattolici di celebrare col plebiscito latirannide pl biscitata ~~i~fotl1oa~i:;1:~~~~ci~r~:r: 11 ~~rt:~~:~ \"Olerà «si» nella misura che non po- l'alleanza dell'intolleranza dogmatica e dell'opressione lrà.. astenersi. Yolerà contro di sè, con- tro la libertà, per la propria schiavitù e miseria - portando in cuore tulli gli L'INESORABILE SV UPPO e . d t .., odi e lulli gli amori dell'antifascismo: Ul pro es . « Ci ritroveremo a ~oma .. o » servire I Gli organi politici ed e!e!forali~ stici del \'alicano annunciano senza peri~ frasi, che i quallrocento dovranno assicu– rare, con la loro soggezione al governo. la applicazione integra.le dei benellci garantiti alla Chiesa dalla rinuncia dello Staio laico alla sonanilà dei suoi diritti. Per que– sto, i vessilli e le croci della Chiesa si ·schierano accanto ai fasci littori ed ai mo– schetti della milizia mercenaria. Per que– sl.-0,il capo della maggiore organizzazione cattolica - inlerorele autorizzato del Pon– tefice - innalzà incensi o prepara voli ad una lisla che comprende, a suo supre– mo titolo di decoro politico e morale, uno scherano macchialo di sangue, Giovanni :'-larinelli, organizzatore del massacro « cri– stiano» di '.\latteolli e uno dei maggiori esponenti di quella « ceka" del Viminale, sotto i cui colpi - 81.lidati,nell'ombra, dal– la criminale perfidia di un membro del gornmo, fratello spirituale del u Capo il– lustre,, - cadde. per aver difeso i prin– cipi! di Jiberlà. e di bonlà, nel nome di Dio, sulla porla stessa d~IJasua chigsa, i! sacer– dote :\lmzoni l Il Duce ha raccolto questa nuova Pa– rala che è ras~,mblea quinquennale, disturbando duemila mandarini, gerar– ohi, grossi baccelli dello Staio, per pro– nunziare un discorso eleltorale, che. per verità, ricorda assai dappresso quello di tutti i capi del passalo regime libera li in oceasione di elezioni generali. Tullo il discorso è elettoralistico - dalla di– .fesa della lista con cui esordisce alla esortazione finale di dare il voto. Eletto– ralistica là noiosa, stereotipata ripeti– zione di tutti i benefizi recati dal regi– me, attraverso l'interminabile serie del– le leggi, decreti, provvedimenti ammi– nistrativi e polizieschi. Elettoralistico il 'boniment della lista, che certamente non ha soddisfallo tutti, che ha ingiustamen– te lasciato iuori certe organizzazioni be– nemerite - ma, santo Dio, come si fa ad accontentare tutti ? Elettoralistico, di un raffinato elettoralismo, l'affidamento di un rallentamento di freni, che do– vrebbe venire dall'abban·dono delle leg– gi eccezionali, od anche prima (appena siano travasate nel codice penale co– mune} ·se ·« l'antifascismo superstite si rasseg~i all'irrevocabile fa~lo compiuto e rinunzi a tentativi assurdi, a demgra– iioni ridicole, a una letteratura cata– strofica in cùi il grottesco si accoppia al– la malafede •· Elettoralistica la lisciali– ria agli impiegali con la riluale promes– sa. di miglioramenti, e con questa tre– menda confessione che è una. vera maz– zata a:l... regime : « Tutta l'atl~vilà de~ regime si svolge aUraverso gh orgam della. burocrazia. » Lo sappiamo. Nulla nel _regime ·c~e abbia iniziativa, palpito, vita. propria, autonoma. Tullo - a. cominciare dalla organizzazione sindac~le -. è ~ratica d! uffici, come nella. Crna di mille anm or sono. ElbJUoralisHca, uHracelelloralislica. ~a - - ~ deiJi accordi lateraneJl;i. <;.Qptro i "Vllltfi trionfali del Ponlellee, •nulla lo Stato contrappone. E che potrebbe con~ t,,apporre? Melensaggini quietiste d1 ques!.Q tipo : « L'accordo ~ ~mpr_e me– glio del di.ssidio ; il buon v1c10àto e sem– pre da proferirsi alla gue:r_a ~ ecc... E– spressioni che fan~o ?n r1s1b1le ~nlra– sto con quella fierissima ~on cui ~on– cbiude il paragrafetto succinto succmto sulla politica estera : "L'Italia non vu~– le turbare la pace, ma è pronta alla di– fesa dei suoi interessi, in qualsiasi parte del mondo ! » (Bum !). Di fronte al Papato, l'Italia f3:scisla ricono~ce di a– vergli lascialo un posto premmenle, e non solo (come dice) nella -cita religiosa - di cui non fu mai questione - ma nella vita giuridica e politica. riguardan– te la famiglia, rinscgnamenlo, la pro– prietà ecclesiastica, l'associazionismo congregazfonisla, la polizia del C0$lume, in materie cioè di esclush·a. competenza dello Staio, e come tali, rh·endicale per– .fino da governi assoluti del secolo scor– so. II Concordalo è l'opposto della " be– .nefica » separazione dello Staio ~ della Chiesa, quando il Concordato ~hena I_e attribuzioni dello Staio alla Chiesa e 11 trattato cede ad una Potenza dh·ersa lo st~sso suolo della capitale e Yersa una vera indennità di guerra di due miliardi per avere una pace. che non c_o~sislc che nel riconoscimento della umla na– zionale : riconoscimento che sessanta anni di s,,iluppo slorico, rendono del lul.to platonico. Il riconoscimento non è tanto dell'unità nazionale quando del fascismo, per il quale, e per il suo Ca– po, soltanto, presenta un Yanlaggio non aslrallo, ma concreto e positivo. Ciò che spiega tulio il resto e lo stile mellifluo del discorso verso il principe dei nuovi eleUorL L'elettoralistico rendiconto è tutto co– };parso di luoghi comuni, destinali alla più larga pesca di suffragi. Spesso tra di loro cotesti luoghi comuni si contrad– dicono. Proclama iJ Duce che inconte– stabile merito del fascismo è di aver. da– to agli italiani il senso dello Staio - o .fa l'elogio dello statalismo. anzi della società. considerala nei suoi ,·h-i, nei suoi morii, nei suoi nascituri. Poi grida che " il fascismo che è l'Italia » « ri– Yendica in pieno il suo preminente ca– rattere contadino . Ciò che è Yero, in quanto nacque dalla esosità. degli a– grari _checercarnno una guardia bianca contro ... i braccianti e i mezzadri - ma ciò che è il contrario della « democra– tica ,. universalità dello Stato, di cui il duce fa relogio. « AUra\·erso il sinda– calismo e il corporatiYismo tutta la :',a– zione è organizzala •··· .\la si, come al– traverso il regolamento carcerario è or– ganizzata la reclusione. Il punto è sem– pre quello - ed è insuperabile : L·orga– nizzazione non è rorganizzazione fuori della libertà di organizzazione. La col– laborazione non è la collaborazione se è imposizione slatale 7 ul preconc_etl~ d~l– la immutabilità del sistema cap1lahshco di produzione, eh~ divide l:1 ~o_cielili~ elassi di interessi anlagon1shc1... Pero o il quale non si placa che per la libertà e l,'(jnilà Cat.tolica ha iiomandalo al po- ~lussolini non esita. a uscir fuori nella la giu 5 lizia - cioè per lullo ciò che il destà di Firen::.e il primo a/lo pubblico perorazione adescatrice di \"Olicon que- fascismo ha per iSliluto di distr 1 ugb~er:e dell'espia;:;ione stabilila dal palio fra Ya- "ta !;enlen~o •. « Le forme 1·ncui gli Sia- e di calpestare. La tirannide p e tSC!- . . , " - - t1cann e fascismo : di sostituire a., nome li si esprimono, mutano. " Ciò che ri- •!.ala non è che più odiosa, per la im- di XX Settembre dato ad una -via della mane è la necessità dello Staio. Si. del- postura di cui YeS!e. 1\oi abbiamo fe: cillà quello di Xl Febbraio. lo Stat-0 libero, dello Slalo democratico. ma fiducia che prima del nuovo rend1- ll b • t Un giornale fascista ài Piren;:;e ha pro- dello Stato socialista ... :\la come si pos- conto quinquennale su a. r1aresca a - d I f testalo dicendo che « mollo è stato ri- !;ono mutare le forme in cui uli Stati si tiYilà di oppressione del Duce e e a- - e R chiesto e mollo è staio concesso » e non esprl·mono, fuori della libertà? :\lusso- scismo noi « ci rilrO\'eremo a orna" a • t t I si debbono domandare « altre rinuncie n. lini non concepisce l'on·ia obiezione. Ad plebi,cilare la libertà riconqu1~ ~ a _e ~ un punto esclama: u Lo squadrismo di- Italia redenta e resliluila agh _1l_aham, Il giornale fascista e. stato seqtLe- venla :'.\'.lilizia. » Appunto la politica mus- fatti più degni dal lungo marlmo. stra.lo ..• --------------------------------------------------------------~---------------------------------· M, k.t.wl- l.D u.. u. "i.so U' pruf:11!. Mi. lw.tt ~ b'!McioJo Lo., C<l/2Cl. M~ hGL14ttO vi.d.oWo ii ~ò.!a,.u,o • HllM!(o 'l"o\Mla.Yo ta, 11.a,;z:i,o~_ Mi:. iMpe.d.A:seh'tl.O CM "'fMftM.e. Oh CMlle .$o+u> c:.o-«,lwro' ViVA ~C fa..sc.1swt.o ~ wro SI.~pcm.ro.11..W.~11X'e. ·······-·------·····--------------·-·--··--------------················----------------------·--- In nome dell'Italia di domani Le prospettiveeconomiche e le tasse in Italia cheesprimera' l antitesi assoluta delfascismo n Comitato Centrale della Concen• truione Antifaecista, riunito il 13 mano 1929, ha volato la deliberazio– ne eeguenle : << La Concentrazione Antifascista, a proposito del discorso elettorale del capo del fascismo, ritiene necessario di fare la seguente dichiarazione : Nel suo discorso, il capo del gover• no fascieta ha dichiarato che « il re– gime è disposto, col finire delle leggi per la difesa dello Stato, a non pro– rogarle ; è pronto anche ad anticipar• ne la cessazione, purchè l'antuaseism.o supentite si - rassegni all'irrevocabile fatto compiuto, e rinunci a tentatili assurdi, a denigrazioni ridicole e ad una letteratura cat.a.etrofica ». Una tale dichiarazione anodina, nel• l'ora stessa in cui il fascismo convoca un Plebiscito sollo il segno delle leggi eccezionali e del terrorismo ufficiale del Tribunale Speciale, ha lo scopo evidente di ingannare l'opinione pub. blica internazionale eulle condizioni della lotta politica in Italia. L·,:,çonomista prof. )fortara pubblica le ,it>!tuali sue Prospettii:e ccon<1m.iclu: per Que&Ja lotta è intei,amente domi-' ranno i928. nata dall'inesorabile esigenza della li- E~li si felicita che l'Italia abbia chiuso _., • d. d' • il suo bilancio con una euedrnia d'entrala be~ ui opiru?~e, '. stamp~ _e agi• )la queslo ò dello J>(?r la salleri1!-fas_ci- tazione e del diritto di opposlZlone. ~la, giacchè il prof. ~!orla~ nelle c,ifre in- . . . . terne ile] suo libro deve r1levar11I enorme CoSCiente delle sue responsahilita squilibrio che nolle industrie Il nelle espor- davanti al paese la Concentrazione An• 1 !azioni ba cagionai~ e ane:ora cagi_ona la •e • -" ' eh • stessa a un ta...«soiperbohco fuori della ti asc1sla auetma e essa non neo,. realtà. nosce fatti compiuti dei quali si pos- 1 Da alcut1e riihc poi appare CO!lle la ve– sa dire che essi sono irrevocabili e rilà ilei bilanc! pubblici sia ~ap1enlemen- . . . . . . te alt~rala. C1t1amotestualmente : rn•end1ca per 1utti gh ltaliam, per "Il risultato delle entrat~ e delle spese tulti i partiti di progresso e d'avvenire è ap1;>arentementediminuito del 6 per c~n- lihe .. lo ; m reaUà esse ~ono aumentate del 29 che easa rappresenta, la rtfi ali tn• pPr cento per rapporto alrescr:cizio 1925- fuori della quale non esiste nè legitti• 1926; il d1>bitopubblico interno è app~– mità di potere, nè ordine nè discipli• rentemenle diminuito del 5 per cento; rn _ . . . .' realtà aumentala drl 30 pc rcPnlo dal 30 na, ne prosper1ta, ne nazione, ma sol• giugno 1926 al 31 dicembre 1928. . tanto oppreseione e tirannide. « L"equilibrio ha J?oluto e;a•ei:e _reahz- Contro l'opreS11ione e la tirannide, contro le leggi d'eccezione e il Trihu• nale Speciale, la Concentrazione An• tifascista continuerà indefes&ament.e la sua battaglia in 'nome dell'Italia di domani che sarà repubblicana, demo– cratica e socialista e che esprimerà p-0- lit.icament.e e socialmente l'antitesi as– soluta del fascismo. » zato 2'razie ali"«ammirevole ,acrillc10 " d1 cui hanno fallo prova i contribuenti ohe hanno aècellato il carico fiscale che rap– presenta il 23 per cento dei redditi pri– Yali ! » Il Tribunale della Catena ,, .'ion bi.sogna.però dimenlicarP. che la percentuale è tanto più gra,·e quanto _più basso è il reddilo nazionali! colpito. poichè meno re<.J.a i cill.tdini p"r la ,oddi,fazio– ne dei bi~ogni priva! i. Il reddito privato dell'Italia è appena di 90 miliardi di lire, (tassata al 22 per cento) quello della Gran Bretagna, com·erlito in nostra moneta at– !ualP. ammonta a 31.S miliardi d1 lire. Ora mentre agli italiani, pagate le impo,le re– stano per il e-0nsumo.per la produzione, per il risparmio soltanto 70 miliardi di lire, ~li rngle;;i, dopo p_r~lev~ti.i ~r,buti rimangono ancora 267 m1hardi d1 lire at– tuali. cioò una somma disponibile quasi quadrupla di quella rimanente ai cilttadini italiani.» :-.cl suo di.scorso per il plebbcilo il Du– ce ha fallo relog-io del Tribunale speciale. Si capbcc. li Tribunale della Catena è il propugnacolo dello l"lato fasci;.la =- come il Tribunale della SS. lnqui:;izione era (o tornerà ad e!'~ere. la~ciate fare al Concor– dalo tra ~lus,olini o il Pal)a) la pietra an– golare della Chiesa. Com1ene adunque al Duce di difenderlo daYanti agli •elettori» del 2i marzo. E per difenderlo ha ragionato cosi. contro • li? fa\·ole spacciati? a getto continuo dalranlifasci•mo in!P,rnazionale ». • Tale Tribunale è stato severo ma giu– ~to : lo dicono quPste i;~ridichc ('.) cifre : di 5.046 imputati, bPn oltre \.000 ,sono sta– ti assolti. degli altri ben 2i5 sono stati condannati a pene inferiori a dieci anni ; uno solo ( !) alla pena capitale : 230 saran– no liberati (come? per amnistia. per con– dono di pena, per e~linz1one della pena ·?; entro ranno. Confronta.lo coi terrori anti– chi e contemporanei questo fa,,cista si :&Co– lora.» :'l'ontanto. E lo pro"a lo stesso capzioso ragionamento del Duce. Chi è co;,tretto o– gni giorno a leggere J,- cronac-hc criminali del Tribunale i:,peciale. sa eh" le a,,,oJu– zioni ~ono rarb,ime. Quelle che • i \'Cri– ticano. portano la. macch ::i della comp_li– cilà... ìn pro,·ocaz1oue, tr«d1menlo. ,pJO– naggio. ecc. La ~ola è che chi compare da,·anti al Tr!bunale è condanna!o. L"erga– slolo è li per ingoiarlo. Spesso arriva che lo stesso zelante P. ~1inist.eroè sopraffai to dalle condanne del T:-ibunale superiori al– le sue rici1iesle. Dove sono i 4.000 a-;oltì ? La sola spiegazione è que.;la che il Duce ha contato come assolti non gli imputati rinviali al Tribunale. ma i denunziati dal– le spie anonime, dai creditori, dai i:-iYali in commercio. in amore. ecc. La fio3os1del– la delazione è uno dei ll~elli più vitope– revoli del re.l! :ime.ed è insepa.,-abile dal regime. Chi ,:'uole spacciar5i da _unamico incomodo. sa come fare... Due riehe ano– nime. E. ben chiaro che que.-to prollui:-e di delazioni non po;,;,a arriva:-e tutta al porto ... della condanna ! .\nche perchè la maggior parte non hanno nessun co11tenuto poUtico. Il che. con~tatato, _è naturale che 1 denunziali siano r1lasc1a11. Siano rilasciati dopo avere i;,::onl.ato,a 1anco YOlle,mesi e mesi di prigione, Interamen– te rovinati. Restano i condannati : 275 a pene infe– riori a dieci anni e 2i71 a pene superiori a 15, a 18. a 20 e 30 anni ! E per quali delitti ? t:no solo il dclilto : il P.e,uforo. Anzi il sospetto di un pensiero : 11possesso di un giornale clandestino, la parleeipazione ad una riunion13di un ,Partito sciolto. l'inten– zione della rico,truz1one di un partito sciol– to, una conversazione di ~peranze e di i– deali Yiclati con tro compagni, un giudi– zio e;:atto ma proibito rol regime, sul Duce ecc. ecc. Chi non ricorda l'atrocissima con– danna a 18 anni di galera ad una coppia di fidanzati perchè in casa della donna. as– solutamente iimara, fu trcr,ato un pacchet– to di manifestini, e non val~e che il fidan– zato assumesse eu di sè tutte le re;spon– sabilità. p(lr avere dimenticato il pacco... crim'noso l B~,•a rifare la cronaca giorno per gior– no del Tribunale • severo ma iduslo " per sfabìlire che non ha nulla da invidiare ai più esecrali .tribunali di sangue della storia. • I morti pesano•, disse una volta :.\lus– ;;olin' .\.nobe 'a i condanna: i pe,ano •. finchè c·è un « antifascismo internazionale" che si appella per essi alla coscienza del mondo. I calcoli del Duce, ,>ur nella loro \·ana capzio~ilà, confermano il giudizio del mon– do sul Tribunale orrendo e sul fasciamo di cui quetlo è il rropugnacolo. Si pretiara - su serio - '.\iussolini a licenz1arfo? .Yorremmo crederlo. lfa, oggettivamente. ricono:'C1amoche il fascimio è esecrando :.ppun_t-0 pProhè ha delle necesfi!à proprie, come 11Tribunale speciale ~ la :'.\1ilizia spe– ciale. Ad ogni modo, resterebbe sempre - n~!– la kgge ordinaria di P. S. - un ar•enale di terrore da infa.'llare dieci regimi : un arsenale di terrore che culmina nella ae– port azione a domicilio coallo pe:- decreto di commissioni nero-camiciat:-, giudicanti per lenòenze, senza neppure 11bisogno di !}rovare un faflo aualsiasi. Leballe deimagnmco (< Duce » n magnifico "èlu,:,,:, ", dopo 1.1ver spie– gato a Farinacci eh,. l'assemblea quinqu~n– nale si chiamtJ. qui11quenMlc pcrchè si r1u- 11iuc ogni lustro, ha i:oluto épater la ma– (Jnifica. assemblea, l'llalÌIJ, e_ if ?1101140, C071l:– prcso il nuoi;o Stato Ponhf1c,o. li magni– fico "due,. » e mal!sfro dP.l blu(!", m~ que– sto bluff lo lancia con macstna di ciar– latan-0. Eoli ha a'!ffa: ho concesso 60 mifo. u– diem;e f! mi sono intcrl!ssato di 1.88i.112 f)TfJtirh!!. Ogni citlodi110 può prcnd.ersi il_ g!fSl0i con l'ausilio d,.Ue quattro opera.ioni, di fare il l"!JUcnte calcolo·: 60 mifoudi,.n:I' in sci anni, fanno dil!– cimi/11 udicn:,: 1.1/l·anno, oi;i;ero venti~etle 11die11:c al giorno. i.887.112 pratichi!, in sri 1.1nni.fonno v~ mi(Jlinio di pratiche al fJÌOrno. Il o,orno, di venl:quattro orP. è di J.\ .O minuti. l.."n m.i1u.1fr,,i'int,~rr,sflmrnto è if 1ni11imo Cl'ssa.rio prr l"!J(}"re il nome dr/la " c11- micia ~ della prati,:,hn. Poi d sono i mi– n11fi Jll'r le t:ent~rftc udi,.n:", i minuti per fJ/i of{ari govematii;i, quelli per i di.~corsi, li? c•rirnr,nfr, le passaggiatc a cai:allo, e quelli - che sono ore - dedicate al fflto– grafo. Facciamo gra::.ia di quelli dl'stinati a rader,i la barba e a /Jworsi il viso e {ore quegli atti piccoli ~ orandi necessari anche ad un semidio. Le -r;,·ntiquattro ore sono, quindi, esa.u.– ritc, e w:m resta _tempo nè_per dormire_. n~ per TIILlW]iar",ne pPr scr11;l!re gli 07:llcolt diffusi dalle a;1e11;ie amei:icane, ne per urii:ere « :'-fa Y1P. ». E non ne resta;,o per fare l'agricoltore nel fondo romagnolo della famiglia nobili– tata dal barbiere Dolcetti. E quando e pe1ua " il magnifico « auce "ì Egli ha reso, naturalmente, tutto più grande. Jla. che abbia anche aumentalo le (Jior– nate r,orf'111dole a 56 o-re; .-\Ilacosi della assemblea del regime (ma so r~ime e nazione sono la ste,~a cosa, perche aggiungere all'assemblea del regi– me un·assemblea nazionale ?) hanno parte– cipato, ,Per far numero ed ingrossar gli apflaus1, anche i quallrocento designai i da Gran Consiglio alla Camera futura. E. quesl-a la proclamazione PSplicita eh,- l'in– vestitura dell'organo supremo del partilo sostiluisce pienamente la Yolonlà del cor– po elettorale; perchè i quattrocento nuo\·i « ser\'itori " sono già ufflcialm2nt.e consi– derati come deputali. Il mandato è iià sta– to conferito : dalrallo. Che c'entra la mas– sa degli eleHori il bas~o? .'\on si potrebbe essere più imprudentemente o impudente– mente categorici nel dichiarare fittizie e praticamente inutili le operazioni eletto– rali. Tnlanlo, gli alti papa,·eri della Chie;;a e di quel centro callolico che Oli,i final– mente si rallegra d'aver cancellal-0 dal– la storia d'Italia il '70 e di aver ottennio dalla monarchia fascista ciò che al « pri– gionier di se stesso " avrebbe dato la mo– narchia absburgica se questa fosse stata vittoriosa, com'era nei voli dei vari Cri– spolti e '.\lattei Gentili, si trasformano in galoppini elell.-Oralia favor.e del fascismo, restauratore della podestà. politica e del predominio confessionale della Chie,a cat– tolica. L'aspersorio e il manganello cele– brano i primi fasti della loro alleanza. Il presidente dell'Azione cattolica com– mendator Colombo ha. deUo a Milano che l"asso~iaz_ione « non può ignorare che il po– polo rtahano è chiamalo, non già a com– battere una delle solite lolle elettorali, ma ad approvare un programma di 9 overno che ha per cardine della sua altl\·ità. la ra~ifica de_lt~attato del Laterano nel quale è incluso 11riconoscimento delrAzione cal– t~lica medesima. La Chiesa ha il diritto d1 far della politica quando, come disse il Pontefice, la politica s'accosta all'altare: or, quando la Ohiesa ebbe a firmare con Jo Slal-0 italiano un traflalo e un Concordalo che regolano i rispe!lh•i rapporti e che essa. ba riscontralo pienamente soddis!a– c~nli, non è ,POSS}bile che. un caHolico mi– illanle neghi il suo voto di approvazione o anche solo si disinteressi». Ed eci:o ribaditi il carattere r gli scopi del medievale barallo. Se il fa~cismo non avesse venduto alla Chiesa la libertà reli– giosa del popolo italiano - dopo aver brutalmente schiaccialo lulle le alti-e $UO libertà- - dalla cattedra di San Pietro non sarebbe sceso ài cattolici l'invito : Accor– rete alle urne ! Il che conferma lo spirito eleUoralistico che guidò il « duce » a pro– sternare se stesso cd il p:iese ai piedi del Papato, elargendo privilegi politici e mi– ilardi ; e spie!fa il fer.-ido interessamento che le gerarchie ecclesiastiche vanno svol– gend_oper un plebiscito. « al quale (è sem– pre il comm. Colombo che pari~, ogni cal– \olko militante dern porfaro tutta la sua influenza afflnchè il Parlamento, respin– g~ndo tulle le na..<cosle o palesi awen1oni, si senta confortato dalla pubblica opinio– ne (sic !) e a sua volta conforti il governo e il· suo Capo illustre a rcatiz;;are TOTAL– :11e:.TE il Concordato ". Come si vede, il compilo della cosi della Camera è tracciato. La stampa fascista di– ce ai nominati, non eletti : - \"oi dovete Tali sono i protagonisti - i soli l - del– la turpe commedia del 2~ marzo, recitala e beffa e danno del sentimento e degl'inle– ressi del popolo italiano, per il quale essa è una sfida ollragg-iosa. Le forze dell'in– tolleranza dogmatica e delrop~ressione set– taria chiedono al popolo eh esso si pro– clami contento dell'abbiezione in cui vi\'e e baci il bastone che lo percuote. Le ra– gioni elementari, insopprimibili della con- 1·ivenzasociale. le leggi eterne del progres– so - che le tirannie politiche e religiose possono oscurare. ma non dbtruggcre - si levano contro l'iMulfo feroce. Il 24 mar– zo, e nei giorni della Yigilia, il fascismo moltiplicherà i suoi sgherri in ogni ca~a e in ogni strada, le sue ;;1>ie dietro ogni por– ta, i suoi assas~ini monturati in ogn_ise– zione elellorale ; dai pulpiti e dai confes– sionali, i sacerdoti (non tutti. non tulli, pcrchè all'ignobile gioco si opporranno lo coscienze di coloro, che credono ancora sinceramente nei Yalori di pielà e di fra– tellanza umana) predicheranno che bi~o– gna votare nel •sC'~nodel manganello per– chè in tal modo s1 servono gl'interess1, se non di Cristo, dél suo Yicario in lei-ra. Il popolo italiano è estraneo - e nemico - a que.sta tragica farsa. Se non ci fossero i mo,chetti e le leggi ecezionali, esso tra– volgerebbe ncll'irnpl'lo della sua reazione (e non farebbero soltanto fi,;chi) allori e comparse. )la il mondo ~a che .il plebhcilo è a$solulamente privo di ogni vlÌlore)poli– lico ~ morate o, i,e mai, ne ha uno bC'lo: confermare che le tirannidi, q1111ndo.si r – volgono al popolo, si fannp jiri>ced!!re .circondare da ,cherani e da cl1ii>ricie do– mandano - ciò ch"è umanamen:,, irrealiz– zabile - che le vittime applaudano ai lo– ro oppressori e rinsaldino, con le loro ma– ni, gli .anelli della catena che lo soffoca. Il 2i marzo. il fascismo farà rbullaro tanti voli contrari e tanti favorevoli, quan– ti ne vorrà. I risultati numerici non signi– ficheranno nulla, perché saranno frutto di violenze e di rraudol,,nti manovre. Perchè il plebiscito sia vero e sincero, il fasci,mo si provi a dare un poco di li– bertà e ad abolire le leggi d,,I l'!rrorr. Allora il popolo tornerà ad e,sere il pr9- fagonista della sua storia e l'arbitro dei suoi destini .E del fascbmo rim:irrà, vergo– gnoso e pauroso, il ricordo. Il Concordato e il plebiscito ----------- Ah. ! menire i cardinali in Ifalia diven– tano gli eminenti e « grandi elettori • del Plebiscito, ci lascieremo noi impre•sionare da alcuni commilitoni irregolari delranti– fasci"!llo, i quali ci gridano cho la ConcC'n– -trazione Antifascista cadi' nclr,, anlicle1·i– cali5mo volgare», nel !]iacobi11ismo;, :'-la è abba,lanza naturaJe che al « volgare cle– ricali,mo" torni ad oppor.,i r,, anticleri– cali,mo rnlgarc ». Di chi la colpa? La dClr– mocrazia crhliana, il partito po.Polare ~i erano ripromes~o di ragg-iungerr I loro llni religiosi nella pienezza della libertà poli– tica. Il cattolic1smo doveva slacCa.F~idallo Stato e ·vincere nelle co,cien1.e per pro– pria intima virlù di subilimazione. Ci di– ce1·anoche il callolicismo a\'Cva ra,Fiunlo la fierezza di essere se stesso ; non era un istrumento di regno, non un·organizzaziono -più raffinata di polizia confessionale al servizio dello Stato. Perciò «democrazia» e di "P:tfra. Stato». Separaz.ionedrlla Chie– sa dallo Stato. Libertà, cioè. In /wc signo t:inccs. I fede I i ci avevano detto di porre il loro orgoglio nel bastare da sè alla pro– paganda della fede loro, di non chiedere allo Stato privilegi, supremazie. soperchie– rie, umiliazioni contro i non fedell. Il tem– porale nello Stato, ret~rno nello. Chiesa, la democrazia crisiana si annunziava come u– nna forza dello spirito, seguita da milioni e milioni di poveri e di lavoratori. i quali, perchè pregano Dio non intendono con ciò rinunziare (ma piulto:;to, anzi, afTermare1 l'idea della propria emancipazione da lulte le forme della oppre,sione sociale. Io~om– ma una fona dello spirito, erla contro la tirannide. Per assai lempo cotesti democratici-cri– stiani furono abbastanza fedeli a se stessi, e furono in momenti inobliabili. leali com– militoni della nostr aballaglia. Bi,o;rna ren– dere omag;rio a uomini come don Sturzo e De Ga~peri, e,uli, prigionieri colpiti dal fasc,,rno. ~la il partito pr.polare non <>ra Jn democrazia. Qublo ci dice anche il nostro coraggioso amico popolare G. F. Ferrari. Il partil-0 P?J?Olareera l'equivoco. Pensate a Filippo Crispolli e Guido è\1i– glioli - uomini co,i diversi P di concezio– ni politiche cosi agli antipodi - uniti in connubio con la st.e,sa tes:;era ! Ora anche un esule, uno ritenuto demo– cratico cristiano. Giu,-eppeDonali, inopina– tamente acquisito agli accordi del Late– rano. ,i volge contro di noi per il nostro giacobinismo e il n~tro « anticlericalismo volgare •· E' anliclericali,mo volgarn la Separazione dello Stato e d':llla ChiPsa ? E allora voi sl.es, i anticlericali i;ol{fori di ie– ri che la portavate nel programma, che di– fllndendo la libertà di insegnamento non s0::tenevate l' obbli{Jatorictà dcli· insegna– menlo religioso nelle scuole di Stato e la proibi;icme ad insegnare nelle scuole di S!ato ai sacerdoti, come il Bonaiuli, cen– surali dalla autori~ ecclesiastica. Yoi stes– si anticlericali -i;ol111ri che dicevate voler l'ifare la divina p0YPrlà del Cri~lo r ri,PU– diaro i brutti vizi della lradiziono vatica– na e contCregazionista,l"avarizia " la am– bizione cfi dominio... Ciò è durato finchè durò lo Stato liberale o ani idPricale. Ciò è duralo col fa~ci~mo fino agli accordi di>! Lalerauo. Ed ora? Ora lutto ciò è ripu– dialo. Ripudialo a cagioni) de.irli accordi dPI Lalrrano. )la questi accordi 5ono la civiltà falla oggetto di mezzadria Ira Sfato e Ohi_c,a. ~ 5_ta_to che abdica. n_~golare il m~lr1momo c1v1lo. la propr1ela. <>cclesia– ~11ca,la as;;ociazionr. congreg-azioni$la, il pubblico insegnamento confP,;,ionalo tran– ne ohe per imporlo ai di-~idenli, come fa– mulo della Chiesa. Lo Stato chP, rinunzia alla intr.zyilà <J,-J territorio nazionare pPr cedere alfa. Santa Sede parie della capitale del regno ! E la Santa Sede che in cambio di questi sensibili vanlas:-gi- e inca~sando dal pae~e striminzito dalla crisi economica due mil_iardi,- interviene a garantire la « pr_-~w1denzialilà " di .\lus;;olini. la riS(lPl– lab1l1tàdel rrgimc P vi1mea inculcare I ob– bligo dell'obbedienza al fa,,cismo, lordo di lat3:ocini e df omicidii. E quando questo r_eg1me- vera negazione di Dio e della libertà - attraver~o le macchinazioni d"l suo corp_oralivi_smo 1i ~al~ra distruttore dei srndacat1 l1bcr1,socmh,l! e cattolici a si– gillo di_ogni !189Uiziae di ogni violenza, I rama il pleb1sCJtoche deve faro dire al Popolo, si, si, io voglio continuare ad cs- 8 "re martori::ato, il plebiscito dove il volo contrario è, per dellqizione, impossibile fuori della mumra precostituita per il co– lore della lurida farsa, il pleb1sciw che d8Ve e;sere !"a-soluzione, .aozi fapologia del sa~guc di .(anti innOCPnli,corne don :\Irnzon1.ver.;ato per la fede e per la Ji6er– là, la Chie,a, i cardinali, i fogli p<tp'alisi ~ettono a '<oçiare, come agcnt i l'l!!ltorali 1n fiera, su ! su ! ,·1va I viva ! 1'u//i alù· urne_! pa.,;.ando innanzi pei: lo zelo agli ste'-.,>1 orga1!1del regime !... Questo sr,Ntacolo di prostituzione deco– rata sar'.i.pel' sollevare lo sdegno di lutt.a le ver~ anime religiose d·Ilalia e di tutto quel piccolo cle_ro~ec~lare, che vive tra !I P,Opo_lo e n,, d1v1de I bisogni, le aspirazioni. Tult1 adunque « anticlericali vol~ari ,, ! PPr non essere tali non c·è - evidentemente -; che_da__ essere « clericali volgari "• servi di <Y6Il1 pm .sregolal'? appetito di ricchezza e d1 dormmo, prostilutori della r,,11,..ione per i ~ollazzidi .\lussolini - ~ollazzi a1l'in– terno dello Stato sopra la I ibertà, sollazzi all'estero s_op_r!l la_pace _dei pop_oli- pur– chè -'lussoluu ID ricambio offra 11suo brac– cio secolar,., il pugno armalo del man;<a– ne:Jo di Dumin1 per la propaganda délla rel_igione.p_er !·arricchimento della gerar– oh!a ecclesia~t1ca, per la capi.azione delle anime, dopo che e;,,o ha captato i corpi Chi esita a condannare lutto ciò legil~ tima il sospP.llo che i_nfondo i più inlel– llgenli_ fos~ero 'l)ropr10 gli « anticlericali volgari » 1 1 quali sempre si rifiutarono a

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