la Libertà - anno II - n. 25 - 17 giugno 1928

-= 17 GUIGNO 1928 LA LIBERTA IDEE E DOTTRINE • UN PRINCIPE Il INDESIRABLE Il LaDittatura Fascista Abhinmo dato noli,in ,tclln protesta dri ilalirrno. En' tram.bi dctenfJOIT_O il pOlCl'C in sc911ito au,, 1listr11!ir.,11c df'flc istitu:iorti <..fJ11uir1ofi e 11a:ionali. Duro11tc la 1·ivobt– .zir.mc f(lscislrt f.: libcrlà popolari, com– p1·c-~a lrt libe,-tit di st11111pfl. SOIW Rtrr{c di– ,!i(1·11/t,., e moffi fllli di 1:iolc11;;a (ofciini dei q10Jli nddirilf11rrt (/1•lillttosi 11e{f!]i11tcn– ::iorii e nei ri.c11flr,ti)sono strtli compittti, cGrn la ,:om1i1;f'11;;11 del Governo {fL1·cfata, co,,tro mi(}lini,I di vcr,onc ù,scritic oi Jù1dacali, m•·mbri di cooprratil:f', socirJli– Sli fl, in {/Cfl('l"alc,difCn!iOl'ideUe libertà coslit11;:;fo11ali. Emilio Vandrrvelùe ha pubblica– lo su la DrJJ1ù:~ltcdc Touto11sc qw'– ~to articolo sul lihro di Gaetano Sakemini, di cui lrt f,iùertà si ò ~ià occupata : hhro n11•ra\"islio:,o che do, rcbbc bastare a df'moilrc il fa:-r·bmo. L'articolo di Emilio Vandcrvcldc - il gr.rndc capo df'I sociali,.mo bel– ga, antico mini'\lro degli esteri - è un gesto di cui lutti gli antif:1c;cisli ammireranno la nobillà. cù il co– raggio. Quando si parla della dillo.tura ra– ~i:::ita in Italia, dei suoi delitti e delle Mie onle quasi lutti i borghe:;ii anche se liberali vi rispondono : n ~lu~solini? Evidentemente. La sua polizia. è un po' rude. I suoi metodi non sono i nostri. ~la Chf" uomo ! li. L'llalia del 1022 era in preda. alla. anarchia e al comuni'-mo. Egli ha do– mato gli clementi sovver:;iivi. E 1 slalo il salvatore dell'ordine. Dopo la marcia su Roma, pcl' merito del ;:;uopugno vigo– .ro~o, il paese ò tranquillo e prospero. Se realmente le co:::o fos:::ict-oandate così si potrobbcre comprendere l'am– mirazione e la riconoscenza del mondo conservatore per quel coudoltic>ro che gli avesse re!:io tale servizio. :\fa il sorpren– dente è che fra la realtà. dei fatli e que– ~la. leggenda d:uu Mussolini rc:::taura!orc dell'ordine non vè niente di comune. Un socialista della Svizzera romanda, Roya, l'avC\'a già dimostrato in un pic– colo libro molto interessante : Storia di Mussolini. Per sviluppare questa di– mostrazione, appoggiandola 5U una do– cumentazione imponente, Gaetano Sal– Y('mini, già Professore di Storia alla. Università di Pirenze, ha pubblicalo a Londra. un intercssanlil:isimo studio sul ;fascismo : The Fascisl dictatoriship in /laly. Sarebbe desiderabile Che questo la– ,·oro Io::se tradotto iu francese, perchè è di natura tale da non poter essere Tiassunlo. E 1 sopratutto una. raccolta di documenti, c< formidabile n, commen– t,da. da uno dei migliori storici del no- !~;r!':tr::ft~· l'~tec~~a c~fu~!ot :/ c~1°~ 0 tf !~ 6ci.:;ti sono posti dal Sal\'cmini in .una nuova luce. In primo luogo ò falso che nel :1.022, vigilia della marcia. su Roma, l'Italia fosse in preda all'anarchia e al bobcevi:::imo. All'opposto, In reazione borghese aveva ~ià domato il comuni– smo. I disordini del dopo guerra stavano per finire. Non si trattava più di fare d<'gli scioperi e di occupare le officine. ll paese sarebbe slato a~solulamente '.Calmo senza le bande fasciste che, pori mantenersi in allenamento con la neutralità bcncrnla. del governo orga- 11izzavano delle spedizioni punitiv~, de-; ,·aslavano i sfornali, bruciavano le coo– perative 'Soc1alislc o caltoliehc ; abbat– tevano a .colpi di bastone gli amici di 'furali o di don Sturzo. V'erano stati disordini, due o ire anni prima (HH0- 1!120).Allora sì ·che la minaccia comu– nista. smisuratamente e:::ingcrala aveva ;,parso il terrore ; allora sì che degli o– perai in sciopero, io lockcd-out avevano vcc alo le !~~~h~i l\~Ìu~:ii~i ~uaJ~ al'lll&-&oialisla,c · , J noi antichi amici, risoluto a. Jrarne « una ,·eodella irnplacaHIIe >> (so– no parole sue) contro di loro, egli aveva )uro opposto i suoi fasci di combatti– mento ; ma in qucsli aveva. in grande maggioranza. antichi socialisli, Yccchi •·omuni,ti e anarchici, ~cl gennaio :l.020 il 'Popolò 'd'llalia òiede la ::>l!aintera approvazione allo ~!~~~"101~~~~:~~o d;~J 0 i~~;~r~ J:1~ •mine, nella pro\·incia di Bergamo, occu– parono - primo caso del genere - ]e offlcioe Franco-Grcgorini, )lussolini in persona ::ii r"rò sul luogo e felicitò gli OpCréÙ. m~~c~c 1r~ 1 1~~~I~~!~/~ is::~t~~~t::: :-:ione è inoppugnabile : nel 1019-1020, l\tussolini era ancora dall'altm parte del– fa barricata. Cm,ì non bi<:ogna meravi– l"liar:-i che quando col più brusco e più impudente dei voltafaccia egli \·olle Iar– t-i da. bracconiere guarclacacçia, gli ele– menti della reazione non lo accolsero :,enza ri::cn-e e diffidenza. In .uno dei più i-;lrutlid capitoli del libro di Salvcmini si prorn. come ~us– ~r;lini prim~ della marcia. su Roma Ios– :-c in una posizione cli ::ccondaria im- ;i~~~{Òa. s~Wa ~~!so p~~or;~mt i~lla dcrt umbicnti. Fu preso per capo perchè era quella la. condizione necessaria. al ,suc– ce:::isode!Fimpresa, ma in rcalt.à si era preparalo con la complice debolezza de– i<rliultimi ministri bors-hcsi inquieti del– ltt ercscenle forza. sociali""'la un colpo di ~lato militare volulo dalla plulocrazia ,1eua quale ::\lus::olini atlorniato da. ge– nel'ali non doveva c,;scre che lo stru– mento. Cosi si spiega come rinunciando alle sue velleilit repubblicane egli si ~ia accontentato di e:::!:icrc il mae~tro di palazzo dell' tlllimo dei Jlcrovin;Ji (Sal\,cmini). ~la il giorno d~po la. vitto– r·1a. coloro che credevano d1 avere con 1111 lriplice colpo salvata la monarchia, nvvantnggiato il capitali'"'mo e incate– nata la. demagogia fascista furono ob– bligati ct·accorgcr::i rho avevano fatti i ronti senza ro~te. 1\la questo <( boulan9ismo )) vittorioso mostra subilo il suo vero aspetto. li'oi1e (l,•i mercenari della ).lilizia, ::\'fussolini ùini giorno di più alza il tono della pro– J)ria \'OCe e CO:;,Ìsi .crea. quel r('gime tipo Secondo Impero del quale. Sah-e– mini ha .dato .un quadro .co.sì unpres– !:ionautc. E' vero che i ireni arrivnno in orario. L'Italia Iasci::.la. ò do\'unque può fare con tono roboante una politica di pre– ... (igio ; la. lira è a quola 02. Le camicie nere mantengono l'ordine n. Boma come ;.dà i co::acchi a:Var~avia. :\la -;otto que– H'ordine, dietro quesla !acciaia. che co- ~;~~rob!~~i ?c~ 1 ~~~~~\~e \"~ffiol~fi~t~~~ capitoli del libro di ::ialvemini co::ì densi di pro,·r. : Il ~egno 1lel man,1anl'~lo; il ,!irillo di ucclduc; l.,(1,morie dt .llat– tcotfi. Dl)pO averli Iriti, _comrrendcr_anno mollo facilmenfe pcrchc lutl.1i:ion s1 ra::>– ~egnino a \"Celere rn ~[u5 . ,:olm1un u~ml) di Stato come un allro, e nel rc_111me ,che rnppre~enla uno di quei u govcr1_1i ]iberi ,, th" ._oli il patto del HH9 accoglie nelle SociclJ. delle Xazioni. E,IILIO \'.~',DERVELDE. consig-lieri lahour1~ti contro la v1':'ita a Lo'niira <l':!lgn\"crnator<) di Jtoma. Diamo o~gi copia df'lla Ictl"ra indiri1- zala. al Pre:-Ìdenlc del Con'-i.!dio comunale di Londra ,In .\Ir llcrbert )1onison, J. P.. L. C. C.. l 1 .•o,J,,,. df'l P:irlito I,.'l!Jrm~la del Consiglio dr-Ila contea di Lon11ra : ;L'lteCo1mfy flall. S. E. I. 5 (Jil'(/11/J i!'.128. Cm·o Prcsìdcutc, .Yui <"h 1: ,,Ul,iar,w comla11n1Jfri {tt 1:iol'!r1;;1i rrmwnistr, 110npossiamo partecipare alle flCCOfjfir11:.c di chi l'llpp1·csc11ta ,wu il JJ0- 110/0 rii llomu. 111n la ditlat11ra fascista. l',rr 1·Ù.'fJ11fJ~N!111fo ilL qurstn orcr,.<t,io11c fa P,1.!ii:.ùm1? :cef':ùmrifcdi coteslrt Prc:.i(/,:11:,,, E' lic,\i,forio r/f'i consigf,,,ri /al)llri.1ti che il l'artito laburi<:l'.1,che com7irc,ulc 1w in Le :11.,:ril'a rigu.m·do ol 1·ir•f>1•imcllfo che tcr;o (f,·_lCrnHi91io. nr.,n 7-;,,rte~ip,:r,"i aUfl l~lla 11c1L~a rii offrire al Gm;crnatorc di ccri11w11uiimb.:tta JJC,· il J~ {IIU[JfW, dul? noma uclla Co,rnty Hall, il yiorno i2 !JÌIL- {Jifirni dopo 11 q,,arto 01mii:cr1ario d'.'l'o~- 9no. :;assinio tli .lfotlcMli. Ella stc,,sa ,·iconosccrà rcrtomc 11 te che Sia pio· C'-"rln. ,: questa assicum;;fone i: il Pqrlilo lubiu·i.sta lta sempre ailttulo 1:0- d,,,l rt'.'sll)i11prrff1w. che noi rimpia119iamo (f'1tl1ai il Pre.~idcntc drl Co1Miyfio df'lla qiu·:,ta d,,cisirmc chr noi crcdia,no tfol>f.">– C~nlea nello adempimento dei 11toi doveri 1•fJt>"; r i11 nr.~.wn modo essa dovrà essere tl, cortesi,, ve1·so i 1·app1·e.1ç-ntanli i oltre i11lf'i'}JJ'C/(lfr& come ·1m allo scortese tier,o 'i,~~!fm~nr: (r ir.~ fo':.~"i;,!l~f~,~:r 11 1,izrfrch°:.'UE~la:tf{~ll~~?r::~O.Jlra posi:ionr; $irlrC$(tno- nostro de-sitl 1 'rio in ft1lti. 1tcll'intcrcssc del- la al p:1bblico, 11na copia di qrtcsta lcllcr(L la solidal'iclà folcr,1a.:.,01wle e del buon è slol,r inrli;-i::al(t ni giornali. nome di Londra e/te i rOPJJresrntrmti e- Crm pei-fr:tfo usscrva11:a mi creda, caro steri siano bene accolli dal Crmsiglio della Pre1iidf'11tc, co7iteGu1i~;;,~1;g;·~· di Roma pcrh no11 può Di Lei Devotissimo: essere cmmdcrato come il 1•1 ,pJJr'.'srntantc (firmalo) BERBEr.T:'llonn1s0~. dei cilLadilti romm1i, così come il signor .,H. Uc:111.Col<mcl G. n. Levita. C. JJ. I::., Muuolini 110nrof,prc.,e11la l'i11tc1·011ovolo !J. V. C., /J. /.,., /. P., Co11tovHoU, S. E. t. DOVE È ANDATO A FINIRE L'm1PERO? F, l'Impero? Dov'è l'Impero? i\"cl– l'ullimo discors<.,-circumri"ai:i1a::ionc di Jlussoli11i 1 11aturalmc11tc P,·oclamalo <c _storico", cc gigantesco ,1, clc. etc., c'è dt tutto : un vrro vademecum della. poli– tica estera italiana in Julli i c:011/incnti, Eul'opa, Asia, Africa, 11.mcrica... Manca l'Oceania. t."d è una lacuna, 71oichè in Oceania si incastra pure qualche cosa del nosfro vroblema emigratorio. Jla l'Oceania sotto questo aspetto si può dire compresa nell'America ... Dunque nel mo.9no discorso 111m manca 1urlla. O appena 1111a viccola cosa, l'Impero. Dove è l"I mpero ? Ciò che avvertivamo il numero sco1·so della Libertà a proposito del Lrallalo di am.ici::ia, con la, 7'11rchia, che seppe– lisce i famosi piani imprriali~li della CQnquisla di Adalin nell'Anatolia, si 7mò dire in via 71iù generale di tutto il di- f ~0~~t ::c~·uf:c ~~e 1{~<J:}~ 11 Jo,~~o ~:7::1~ la sua politica estera. !lfussolini vcslc il Saio francescano della rinunzia : si mortifica nel cilicio del -pacificismo; abiura a tuUc le fJl'andi aspfra::ioni con– guislafrici. Anzi le tratta di (<calunnie» dei suoi 11cmici. Lui non 'ci ha mai pen– salo alla (( espansione ,,. .~·on è lui, è Pinco clic hn detto che l'Italia o si- e– spande o e-.plodr. Decisamente, 71itì. 'di– sinvolti di così, si muore. Il (ena::;iona– lismo >' fascista è divenlflto pacificista, 1·inunziatario, piede di casa e tutto So– cietà delle Na:ioni. Impero, nddio I Il tuo nome ncll'im.– m.rnso, chilometrico discorso di Mus- ~~~~~~ l\1:r:l ~~:~~a;~ C}~~s~~~?~!u:zu~l;I~ 11avigc1, sopra il mare di giulebbe della pace e dcUa ndellan~a universale. L'ul– : - "pcrora;ione 001a. lrot:a cho , questa immagine di lulla modestia: L'a3fro d'llali{,, usale lentamente» al– l'ori:::zonlc. Poichè è impossibile seguire l'ol'alore nel suo u giro del mondo 11, fissimno (J~talchcmomento caratteristico del via3- 9w. L'llalia ci contava fino a ieri illus- solini - à assillala dat problcnm della soprapopola:fone. Sul vecchio territorio non si sia più. Cosi fino a ieri. Da ieri non è più così. Menil'c Mussolini non VUf'llepitì. nuovi territori. rinun;;fri cvan- 9clicarne11te anche e, influire s11r1liStati per agevolare la nostra cmiara:.ionc. A– gli Stati Ut1ili dà, questo bencstal'c, che ci va,·c nsageralo: « Che 9li Stati Unili ,,wdifichino o mantengano il rosidctto imm1gl'alion bill è affare che li 1·i9lwi·– tfo n. Noi avevamo scmpl'e creduto che rigum·dassc tm po' anche 110i. E come si fanno frallali di Commercio si fanno dei trattati di enei9ra::;ionc. Per mollo tempo il fascismo ci amwn:ia,vt che sarebbe arrivato Cf'll fulgore della su(t potcn:(i a 7)ic9al'c il cuore dclfo :;io Sam e ad ollenc1·c per l"llalia un trallamcnlo emigral(,rio un. po' meno rane, tm tmt– lam1•nlo che non fosse il ba.ndo dato a9li italiani dall'America ... che essi hanno scopci·lo I L'am{i«~ciatorc Cactani non crf, andato ,, TVashin9ton Con.altro 1>ro- 9ramma. Il p1·09ramma ha fatto fiasco. Alltim con disinvollura ·e91·r9i<iS_qana– rrllo fasci.'ila si mcltr a dirr: .lla, se siamo d'accordo. tJli Stati Unili ri chiu– dono lé 11orte in. faccia e non riusriamo a farcele riapl'irc? Benissimo I 11 Da un bit•1rnio il Gor;erno fascista se911c una 7u,litiui di 1;olo11tarfr, (... volontaria?) re– strbionc e c,mlrollo della, cmigrn:irme >> S1lccc11sodiplomatico pirmflidalc. Jla in– tanto fo flatfo le falangi dei disoccupati m11oirmo di fame. L'J 11ghillct'rn. :lit.! rtnahilierm non cm la cctpa delle polc11..:;r. vtulocratichc che al r:ongrrs$o drl/tt Pace hanno ru– balo folle le Colonie 1 .\'01i dovet:a con– tro di rssa il 110:;ionalismo italitmo ,net .. tersi alla lc.!iladi una crociala di potenze 7Jrolelai-ie, 1w1·obbligarla a rcslilµfre cd e, distribuire meno lfldi-escamcntc il bo/Lino della guerra? Questo era un le– sto sacro del na::;ionalismo. Ora... ora !~~:;o;Ji;1 f!J~~~J1:ftr~a.1Jii;;~~~;:t~cl~t~ ln9hilterra e dell'Italia - vopoli e go– verni - i: u tradi:.ionalc ». Sicnte, asso– lutamente da chiederle (fuor che la smt protezione). l,iquidata I( lcahfle11tc » la unicri penden:;a coloniale csi<:lcnlc Ira l'lnghillam e l'Italia - quella deltol– trc Giuba (e} liquidata in lermini che erano stati rUrnuti i11sf'lddisface11ti per 11artc dell'Italia da Governi schifosa– mente rinun::ialari, e 'che Mussolini ha LJ'o1•atoche erano anco1·a una ara:;ia)... Ru~sio. Rapporti normali. Trattato di commercio nel i0.2-i che dit, q,,~sli ri– sultati ... <c Scl 1025 lirr i-HJ.188.000 lire 1>rr le importa;;ioni in Italia e lire iì!.2:50.000 per le esportazioni rlall'fla– lia; nel 1926 rispellicamrntc lire 311-'1 milfoni 8:Ji.010 e f2'1.5tl.:'l{)!) i 1lf'l iQ27 lire 3!H.i35.633 e 43..411.401 )> (cifre non defillilil'c). Jlu.<:sr,li11i I: soddisfatto. Se i russi t·en– dono in llfllia e !Ili ilalirmi non l'endono iu R11ssù, i: prrchi: 9li"ilolia11i sono trop– po pr,veri per fare lun9hi aedili ai ru.<:si. Polonia·. .:Yo,, crcdfo.tr. ollr. {frnlflsie ffll'.<:f'/Jt'r la 1·e1wlrt di ½al 1 'lr.,;ky I' di lf'u!deuwm.<: a Roma. Con Zr1lr11J;$k1j non si pnl'lò di trattali politici. Soltanto il cmi vc911<.,mostrò <( l<1,possibilill, di ttn'a::;frnu· romune, naliaolm.f'nlc paci– fica, rlcllc Polonia e dcll'llalia in certe dfrc::ioni e 7,er determinate eventuali– tà >1. Ciò è dellp 7Jcrchè lo sap})iano i ledcschi e i francesi. Germania. Se i ,·apporli tra il Goucr- 110 tedrsco e l.'ila.lùmo non sono O:f{Ji infinilamenlc migliori ciò si dei-e snl– lanlo oWu.;;ione di taluni circoli frre .. sponsabili, i q1tali sostengono l'assurda prrlrsa. di intcrvf'nirc in questioni di po– litica interna del nostro ~tato (Allo Adi– ge). Xon viù fulmini e 11011. più saette contro l'.\nschlu.::s e minacce di mar– ciai·c oltre U Brennero. Fl'ancia. Mussolini non chiede più 11è .Viz:.(i nè la Savoia nè la Corsica. Nep– pure Tunisi. Basta mi accordo pci· i no– slri cmi9roli cola. che i: veramente au– gurabile. .1lussolini è 9iii. contento di avere un voslo alla Confercn:;a di 1'an– aeri . .iYon pensa 1tcppurc a impone al– la Francia di conse_qnargli i fuorusciti e ancol' meno di venfrseli a pigliare con la $pad(i in pu,qno. Chi ricord(1, i cinque capi coi qu (l.li i11i:iò le nego:ia:ioni con la fi'rancia può attestare il rinsavimento. Dont acle. Jugo.:ilavia. Mnsoslini non ,lomanda altro che si decidei e ratificare o tl. re– spingere le Convcn:ioni ài Xcltuno 'che sono in piedi da due anni. Lusinga ilcl9mdo ed è paterno con Zar1abl'ia, con 9li sloveni, i croati, che ha,mo /alto il ftt-scistiC'o buggerio dei 9iomi scorsi contro l'llalia. . Svizzera. Rinuncia p1'ecisa, Cf1lcgo1·ica, <lrfinitiva. Rinttn:ia a conquistare il Canton 1'icino alfllalia. Esso deve « re• sfare net seno della Confcdl'ruziont· el– vetica,,. illusolini, dopo esse1·si scaglfoto « contro l'allività di ambienti irrespon– sabili 1, (da lui massi e pagali) inuila 1j1tr>lli di q11ae <li là del Gottardo a non dar ·corpo ad ombre cvancsccnli. Questa rassegna 110n diventa slucche– vole 'J Mussolini esaacl'a di rinw1:iafa ... 1·ismo. Egli ha 11ersino voluto sJ1ic:1arc -. dopo lo 1·ipctute sviscerate pl'otesle di amici::ia e di p1·ole:ionc all'Ungheria cll alla Bulgaria - cho se ha messo sul lll.ppcto la q,,eslionc della revi.<:io11clei J'raftati, ciò è p11ramcntc per la consi– dcra.:ionc filosofica che nulla è eterno, e che i lralJali sono opera non divina, ma umana, n01i per/ ella, 1m, per{ ellibi– lc. Egli se 11cavpclla persino alla Sor.ic- 11& dt:llc Na::ioni. cui dedica tm bell'o– may9io, scn=a ironie. Egli si professa 1rn1·sinoseguace dell'11::io71e 'della Socic– tti dellr Na:ioni prr il disarmo gcnf'rol". Il solo limilc che mette è c!t,. per l"ltalia. $iano 11t1111teriuli le propor:.ioni (.lltu(Jli con !Ili altri Stati ... /:/ ctirioso ! Questo discorso l11ttoin– quadrato vcr la formn e per lo stile sul telaio della vecchia diploma::ia profes– sionale, drJlc,.reccia, ipocrita e 11acific:– sta vcr ritualità, non. ha suscitalo (Jl'andi commcnla1'i nella, stampa. Una volta che Mussolini non si '[>OS(t come un num.ci· o da caffè da vai·iclà, e non dice più cose che danno il Iri:sso11, non fa effello. Op– pure è la vrofonda convi11:ionc 'della citlrlatant'Jia anrhe di questo mutamento imptovviso di stile ? Op-pure è la convin– zione rltc .J/,1ssoli11iè U/t tradilorc~1iato? Sf' oggi tradisci' l'u Impero ll 1 dimostran– do lhn per lui è a-llro dlc un'u idea» per fUJ'c 9i11ocare a suo pl'ofillo la 7Jas– sionc cli f·rrlc masse idiote italiane e di oani vacsr, domani tmdirà, il (( paci{i– cismo n di oggi. Del resto i: 111 ussolini 71ftdronc della sua 11olilica. f'Slc1·a o 110n C anche questa una tlc-rica:ione di quel– la interna, che si[a sempre viù, diffililc e quasi insosteni ile? E9li lta adopera– to Cimperiali::mo 1Jer armare la 9iovcn– tù, le camicie ncl'c, i balilla, le avan– guordic, /r, 9iornni iUlliane e dirigerli contro ... 9li crnlifascisli. Ma l"cduca::ione port_a i .rnoi f'ffctti. C'C della gente in llal,a che all'Impero ha creduto e ci crede, e si trova derisa; le mani vuote. Ficct·rrsn, tulio qucll"ammasso d'armi e di retorfoa na::ional.ista accumulalo e chiedente 1mo sfo(Jo... all'estero, biso– gna smobilitm·lo, 11erchi; ·non scoppi iri ~~~~:.:, i:;~~d~~~1::~ebr;:rft ;~~: t~~ 1 1~'tt le salto nel buio del re!Jime. Che avvcr– i·cbbc il 9iorno ·che bi.<:09nassc ·consc– !/11Clrc alle masse i fucili e le mili'a9lia– trici? Ert ecco, la rinunzia, -il discol"so vocificista, il ritorno su di sè, ccc. Che vnlorc può avere questo? Nrssu– nf'I. E' l'allimo che l'istrione foggia se– condo il suo _(fusto dell'applauso e 1l terrore dei fischi. Ma) per quel che vale questo allim.0 1 bisogna segnarlo. Addio, impero I ti/!i:i;~aa'/2~~~~-;~i c~~rf~~~:rga;/}:1f)tf:t e compo9ni. Il ,cr,relario dl;"l partito fascista, i1i tow dd discorsi di giornata, ha ddto: « lo, ve1· 111€0co11lo, ho risolto il z,ro– blema d"lltJ. mia vita». re;'~,.1u'!;:; ~~ s~n.~:::i~:a:ru~·,.o~t1:t fft; lum.:o, rol f(ucis1110, dsollo tl pruLlt'IIW ,lrl(" foro t·Ha, Dittatura e pericolo di guerra Le con~idt-rnzir,ni di .\rimo 1:'1hriol.'.l. nel penultimo n11mc1·0 della Dibt-rlà., i-iono in lcoria iZiu:-li:-.~ime,e non vi è dubbio che, una YOlla caduto il fa:,:ci– :-;mo, i suoi ~ucce~soi-i non ne ,11 .. r,ellr– Nnno l'rrcdilù :-e non ron molto bene– ficio d'jnyenlat·iQ, particolarmt•nte pC'r quanlo riguard;l lutle le obblignzioni lii i{uc•r1·a co1ll<'rwlr Hl'i co:-idctti trattali di amici;:ict. EJ è ;:md1c molto ,·r1·tJ,.,imilc 1 ciò i-hc Labriola nM1 dii:c c:-plil'ilnmen– tc, che ciuè, :-(• l'Jtnli.i faccHe una gu,.rr– ra prima della caduta del fa,ri'-mo, c011tro la propri:t volontà, rnlgcrcbbe I<"! ,11-miconlro 1Je11 allri bcr::-agli, da quelli dr-.iderali dai ~noi m:i.\\•agi tor,,ionari d'ozgi. Si ripekrcbbe allora in Italia il r:a.,o degli iu1wmcn·\·oli ammuliuamcn– ti e rr:-.i.... tenzc pa~~ive, c:ho av\"euncro nell'esercito au--lriaco durante Ja guer- 1·•~ mondiale. 1l popolo dimo:::itrerebbc allora la sua Yolonlà dem,,cralica per ben altre vie da quelle del Parlamento, che og;;i gli fu tolto. ).fa cci-la.mente ciU con<:ola poco per il prc:;icntc ! L<'forze reazionarie, che a– moreggiano col fa .... 1·i.:;mo e che lo 1;0- ~tengono, fanno n.•r:co I.li esso la. poli– tica dello :::!ruzzo. In un trmpo d'impc– J'iali::mo la politica <•-;tera è per nove de– cimi polilica di pr<•,..ligio. ).fa questa è pr1· la pili ~ran porle una politica cli lruff<', di bfoffs e di autoinganni, co– me ben lo dimoslra. la politica mu:.~o– liniana. Io ignoro quanto gli a11~uri in– glc~i, co:-:cicntrmc>nte od inro:-cicnle– menlc sop,·avvalulino la potenza della llalia - essi agiscono in ogni cu~o co– me se l'Italia fo:::sc per loro un reale e ~icuro appoggio nel :\Ieditcrraneo - e ignoro pure .".linoa qual punto la di– plomazia franecse, notoriamente così fi– ne e prudenle, creda sul scrio allo van– terie òell'llalia. come potenza di primo ordine. ).la comm1que : il fallo è che ~i tratta con l'Italia come con una po– tenza entrala nel gioco della politica mondiale. Dal pun1o di vi6la della. valorizzazione della volonlà democratica di un popolo nella politica estera, v·è altro da consi– _dcrare. l'oli pare evidente, ·che Mussolini per– sonalmenle non v_uole la guerra, non certo per scrupoli morali \"erso il suo popolo, che tutta la sua politica e la !>ua. legislazione considerano piulloslo come carne da cannone per i suoi piani di pre~tigio, ma. egli non vuole la guerra per viltà. perchò egli sa bene, che la. mobilitazione toglierebbe la. prevalenza. alla minoranza armata che oggi lo sor– regge. A smentire cotesta viltà non giova al commedianle neppure la tonante iu– tcrvisla, in _cui \'anta la sua ferita. in gucra pc1· lo scoppio di una gra– nata, quando :::i pen::.a. alla. ietlera che diresse al ministro Bissolati, in ·cui sup– plica,·a Fesonero come indispensabile ed in:;osliluibile nel suo giornalr. ::\la sebbene que.:;t'u.c'urpalore sappia benis– simo questo e sia convinto, che in lnl caso, tulli i preparativi llresenti (impiego della milizia Iasci:: :ila.n.ll' inlcrno in ca-; so cli guerra, ccc. ecc.) non gli giovereb– bero punto, può tuttavia. succedere, 'che cot1lro la..sua volani:\, in uno ùei tanti punti dell'orbe terl'cslre, in cui egli nel– la sua. follia di prestigio, accumula. le polveri, scoppino le o;:;lililà. per !'indi~ :i.Ciplina ·~lc::sa dei suoi seguaci. Le molle manifestazioni di odio fana– tico che suscitarono gli allentali fascisti ai consolali stranieri in Italia e a. cui seguirono quelle ni consolali italiani ne– gli altri pac5i, dimostrano chiara.men– to quanto peJ'icolosa sin. la tensione, che su,;cita, nei rapporti con l'e~tcro, la po– litica di cotesto delinquente S!'nza freni cd ancora impunito. Qui viene in luce il danno gra\"i3sirno rfella soppressione della democrazia. De– mocrazia è educazione del popolo al controllo di se 5IC$:::O, al senso di pc_r– Ronalitù, al dominio delle passioni, al– la. consapevolezza. E perriò che le ele– zioni in Germania e in Francia hanno avuto un carallCL'C pacifista. X cl suo ·cQmplc5::o il popolo è per natura. propria pncifhta. Una società. di pretoriani, unil_i soltanto dalla. ·30Jida– rietà del delillo, ~arlt.. sempre !-frenata e !:enza sen:-o di rcspnn.:;;.tbilità. lfr•ogna quindi martellare nella tc.-~.ta dclPEuro– pa : qui sta. il pericolo della dittatura terroristica, qui il rischio formidabile che rapprcseu41per tutta l'Evropa la soppre.:;::ionc della democrazia in !lalia. GUGUI.EL .'110 .ELLEl'ìBOGEN, Ciccotti Q11ando,sa!J(l[O srorso, l'on. EtlfJrc Cic– rotti ha preso la parola al Senato, coutl'o il pror 1 ctto di lc(}yc che modifica lfl cosli– tu:ionc dcll',\lla Corte, i 1·csoco11tislipar– lamc111m·iSOIIO, in SC(J110 di protesta, SOl'– .lili dall'aula. Queste cm·ormc rirctc11dono 'di ·rsserc st«li in.rnllati dal Circo·lli il quaft.:chbc rc– ce11frm,,11fi: a dirhiararc che i suoi di– scorsi t·c11iva110 storrllati, blsullali i Ci pensate t·oi alla nobile corpora:ionc dei 1Ycsti, degli Squadrilli, dei f;ardc11y!ti (sissignori c'è Mei,c lui !J illsullatQ, i C'è wi fatto ; cd i: che il senatore Cic– colli ha prinunciato contro la riforma clct– torab..: mi discorso {ol'mùlnbilc di citi in– t·ano s'è cercata la ti-accia nei resoconti yiornalistici. C'è tm altro fatto, cd è rlte svl 1,ilancio df'{Jli illlt:rni il scnaffJrc Ciccotti ha pro– mmc-iala 1111art:quiJitoria documc11tota "!'le l,idro11,.ric del reyimc scn:a cJ,.c_ i signori resocontisti se 11csiano accorti. Allora insultati da chi se non dai fallii 1/011. Cfrcotti 110n i: dei nostri amici, E9li siede Il Pala:;;o ltladmna pc,· decisione di Jlussolini il quale credette di com– p;w11c l'i11dipendc11:.a cou 1t11acarica. Ciò non to9lie si debba rico11osccrc che 1,~r~~;;~~~~~-1ic~h;oJ,:ar~~c~1t~~~},;i~~~; scelto. SEGRETARL~TO ITALIANO Consultenza e assistenza generale l!c~f 1 i~! r,e:i~~;,~ll~:~~~:~~~~i~, I'n7o:ll~IAT 1 ~rr~: ~on.J, rw.tural:zz 1zionl. rlcor!>i, reclami,' tratlu• z1om, rlr.l'rchr, p('n~ion/, allocazionl, ecc., ccc., p1•!" cone:l'-"h•' mformaw,nl di o.cmi generi'.', ll\Tf'II: ~---d.i,~r. ,'l"IC r r, .. pv!>l.a illlm('d!.1!,1 !<erl– \'_I :,d,J ,( LJ1,1,i,11l •i z,, 11 tlerr,, ~"gre'..t:-!Jlo Ha– ll tno, 1:!, lluc \acoa, :IJ1'~i.:;J1-..1.. A GINEVRA R.ossoni confermato dai padroni la protesta della delegazione operata Anchr qUl'!l;l°~nno n1,:..~rmi, n ducio n d~I– JI' Corporazioni f:!~C1~II' ha lrO\"d{O ~Chl~– ratrrontro di ..;.i, le dr!ceai1om c,pera1r. )iè lui nò i fa,-ci!-1 i !ò=UOi cClll~,zhi sono !-tali amml'~~iucllo commi,::-,ioni rtl il loro man– rlalo è r-lato conv11Jidalf)con 100 voli ron– lro 30 (i -voli dri parlro'ni ,e dei governi conlro i Yofi dri lavoratori). J.a \c,-.i d,.lla invalidnzwnc è stata ~o:-lr.– nuta in una documenluta relazione di Leo– no Jouhaux. li M.--lro compagno ha_dimo~trnlo come llf>llr Corporazioni lutl1 1 pol('ri siano d-:_,J f!l'"!iid,.l1lc « e poirhè il prcsill•~nlc è FO– !;l:inzialmenle nomin..il,l (fai (;owrno. nl"! con'-f"'lUO che il ~iudacali:,mo fascista è al f:Crvizio di'! Governo li. Qucdia subo!'dinazionc ò stata inollre provata ,lai se:;mrnl i fati i : la 1"7~?~ sindacalo stahili;icc che i rliri– g-cnli ilindacali devono c,;:-erc di gl'adimen– to drl Go\"el'nf) ed avere buona condotta moralf' dttl punto <li vic;l;i_politico: il Gra'n ConsiriliO fa!'lc1,-.laha :-:labililo las!>alham,.nte rhe il controllo d"i diri– genti sindac.ili dP,·e _c.::-..erf.: e .<:ercilalocon criteri sempre pili r1gicli o selettivi; il '.\lìni!l;tcro1lelleCol'f)orazioni è incari– calo di controllare il pcr,sonalf>diril?cntc dei sindacali o di prOv\C<.Wre alle eventua– li so:-.l1tuzioni di cs~o in base a eritrri di :doncilà. morale, intcllellunle e pomica; il SQllos1..-gretario al :'llinistcro delle Cor– porazioni dichiara alla Camera dei dcpu- AFFISSIONI 1\"ota un giornale francese a proposito della p1tbblico.:.io11c delle memorie di Mus– so/ili i, limitalfl al pubblico straniero (JJcr- ~/~;c~l c::r;~~r,~~h;anola e<.\lia Vitan la co- li Notevolissima, Ùl qw•,ff' memorie, la mmican:a di memoria u. . .. L"e:t ]dea Xazionolc, ri.m}llmnvcciata ne– oli aff(lri commerciali della Tribuna, lan– cia il solito 11lsulto a di.,tmi;;a ai •< fuor– mciti li, Il discorso al Sc1111to s1tlltJ. politica ;:/i%~o-;; 3:g:l~ ~l ;iti:aJi~~~o;t~gc;h~~i fascismo è vacifi1ta e che i "f1wrusciti ", af{cm1anclo il conlrario, souo b11gfordi. .. B,·ava cx rdea "Naziònalo: il diuorso di Jtifono, che dai.:ll u appwitomcnlo" - nell'anno ,:, 11apolconico a - alle inoillc ca– micie nere in 1ma capitale straniero, lo ab– biamo vronun;;ialo 11oi.,. Le baionette le abbiamo invocate noi. Soltanto la 1·itiratll del Se111:1to 'ha suonata, con stile fa.sci.1ta, il -ma9nifico « dtice », Dallo Stelvio àl mare le artigliel'ic 'di piccolo calibro fa.scisfc li.anno matto l'in– carico di tirw·e a saluc sul povero llos– so11c,il cap'in lesta. delle corvo1•a;:;io11i fa– sciste. Il gruppo Jmpero~Brillante (}li rim- 1n·ovcra « di dar p1·ova di. 1mo SJJirilo di sacrificio e di una robustc: . a fisica ,la mctte1· paura. Le cariche <li cui è rive.stilo 10110molle ma Si fa fo quo.tiro per 110n ~caricarsi di 1icss1ma 11. E ogni (Jiorno il gior-nalc p1tbblica 1mpaz:;etti : il solito « fesso " che si prese11ta ùt ufficio ro.sso– mano, 1ie1·pai-lol'c cot u Cttp"inlesta». lo uscie1·c 1·ilpo11dc: u L'pn. 1'ouot1i non c'è. Provi all'l.1tif11tQ. clclle Assicm·a::ioni. P1·ovi "aU'JsWutoLuce (quello dei cinem.atoqro(O. Provi là, provi in qucU'allro posto. Oyni {JÌOl'llOUrl 1/tlOVO Istituto. una flUOVa ca- 1•ica. (J,; un nuovo 1ti]Jendio...) Dal nord bombarda wi altro (Jior11alctto (Q.Sci:.ta,che insi.stc sulle_1·11adempie11:e del capo delle Corporazioni, il quale non ri– spetta il C(,ntrotto di lavoro 11cirigua1•di voro d'Italia. E il giornaletto fascista mi– elci suoi li divendcnfi" oiomalisfi del La– lanesc 1'icorda : u Il Lavoro d'IlaHa in ori– yù1c settimanale, cominciò a vivere co1i contributi raccolti da ce1·to Picci,wUi, del <Jltalesi è occupata ttltimam.cntc la c1·0- ~:~fo/f/;u;~lf!r!~J:~~[jf,l~/i/ss~11~?}~;fs/: u questa raccolta di fo,uli. Non 1/lda[Jhia– ,no 11, q1tcsto pwllo. Lo e1mnciQmopc1·sta– bilire cJ,c giuridicamente il Lavoro d'Ita- !i!i/ d~lliss~;!:!~ 1 i~3~gnf i R~~f~~i~~. pcrsp- Pcccato che il r,iornalc 110,ivo(Jlin « in– dagare n. Svccialmcntc sull'origine dei fondi r-acocltidal 9ionl{llc tt operaio,. (01i~ dato coi soldi dei 7wdl'o11i.., E il bo111bardamc11/o co11t1·0 il Rouonc co11tinrm, . .. Tl Popolo d"Ilalia, del resto, spier,a che u il mcs~ar,(Tiodi Co.d.onw di({uso coit llL 1·adio ,. è prova clclla virtit animatrice dd fa.scisma " ùMie1111.: ol "i;olo di. :\"obifo sul Polo A rlico r: la crociera adriatica dei tiolo11lrai D. Cadorna rianimato da't fascismo ti ltilfo volonta1·i )1. Jt Popolo d'Ilalia tuttavia 1•icvoca le ic premesse tJ,rl 11wr,9ioradiO$O, elle &olo in qucs_tomodo (cioè ai1ttando il fascismo) si coro11cram10 di Jaitro perenne li . /t r,ior– nalc di .'h-11aldovuole ,chrr;;arc : se elcn– ca&1imole ci prcmeuc d'-'lnta(l(Jioradioso li - dalla terra ai cn11t<uli11i d Salandra al 11 socialis1,io » di 1Jc11ilo.\lu1soli11i - ci llCCIUCrcbl)cru di CSICl'C ol .JOldodell,t rlc– molibcrosocùilmasso11crfo w1ivc1•.,;all'vcr comballerc il fascfomo. Po~~~ cg,waffl:~t~~!!- 1 :}~~l~ 1 ~~;:;it~~n~~~tiv 1 ~ per il 2 '1 11w(J(Jio è stato stamriato ili yras– sctto, ma non è firm(lto dei .\m. Il direttore del fo(}lio <lt?ll'i11tcruc11tis1110 ritardatario e ispirato dall'estero, è gi1t/ilfl.mc11tc 1nodc1l0: non firmll 7iercftè cm imboscato durante la guerra. Com!era imboscato il rcdottorc c(l– po del {O(lliO,1w1soli11io110. Cum'ci-a110 im– bo.Jcati1>arccclti redattori e collaboratori. . . . Il signor Gino nocca ha parlt1lo a Jtilq.- 110drlle "origini del Popolo d'Italia"· i, ~rema corilsimo 11 dice la cronaca, a « tanti ilaliani "· .Yo. Se l~ origini del Popolo d'Italia sono state C(lri,sime, ,-c11diamo aiu,1i:ia, 10110 ;state cari,iimc per i cittadini cstet"i. I. contribuenti itfllìani, nella 11ascitadct 1>0- polo d'Ilalia 110nc'entrano. . .. Fologrofir, colonne intere, lctlcrc ·e in– terviste ,u tutti i giornali fa,cisti italiani, a proposito della visi fa di « Q1wllrocc11to fascisti di Jlar&i9lia tt Roma 11. E foto9ra– fic, colomzc e cronachJ? vcr la partr:n:.a df'i "QuattrOCClllO{01cisli di .llarsi(}lia » che riportcrmmo I( in terra di Francia ln passione fascista 11, (Al confine i 400 partili e li:50arrfroli ,n,•llcrmmo ln camicia nf'ra ,iclla t·ali(}ia e il distintivo nt?l taschino. H ripre11dc- 1·wmo il volto del n 11011 fa/icista li). . No_i ,wn_ vpglimno f'ntrare 'fl.efJlia/fa– n d, fam1{Jl1a: 1/lft <1uattrocc11lo fasci,ti a J/orsi(}lia non li ha t•isti mai nc,.mno. Ahn,,.no che {]li impicr,ati del consolato e delle .banc~e {a&cl!_te,e 9li a_(Jcntipro– vorolor,. sptc e u rnformutol'1 » fa~ci.<rti a Jlnr.~iglia 11nn siano qu11.tt1'()l'f!11ta _ c,rrti;alt a Rrm:a - o qw1ltrorcntoci11- qua11ta - titurnati a .~lcu1siylia. tali che ogni controllo yjr,n'! !'loddi::-fatlo in accordo ron Ja polizia e con la dire.– zionf' d~I Partiti); c l11l/n ciii col conunsri dc1'n Confedera- :.io11crfri sindr1cafi op"rfli. . . .Jouhaux rfcnca poi una_ !un.e-~SN·1c d1 falli cht> provan() r11mf' 11 conlMllo eul fnozionamcnlo d"i ,;.inrJar~I i " ~u tutta fa loro ;lzinnr, l1on il meno rigido di quello eh,. vi"M e..:f'.'rcil.t!o i--11i dirip-enti " come 1 Con~rPssi dei ,-indacati fa'!Ci~li siano ad– Oom,.. I icat i. Gli op,._rai pagano la quota pPrchè è olihlii;:alr,no p,•r la ll'r.:,• ; pn·le,·ano la t,.,.~r.r:i 1wr evitare il t,c,icotfng;do e la fa– me (la ci.rla conft'>ùeralf>vi,.n<! chiamala ironiru.mr ,nt,. : la cart~ d,.I paneJ ; ma alla vila ù,.i smdacati non JJartccipano. '.'il'Jla s~ronr!a parto drll,<'1. sua relazione Jou~aux 1llu~tra l'opp_o::iizio)1e degli ope– rai 1talwni al smdaca!i!'ltllo fa....,c,,.,ta e :::ol– topone arJ una implacabilf> critica - alla quale. Bos.<:oni.<:ie hl'n guardato dal ri– :-pnutlrrc - J;L le:!i.,:lazionc f-OCialc fascista, dttlla Cnrla del Lavoro, ,, chif{rm dr, pa– pil'r" fino all,. otto Qrr, !'!li ificate con ri– ~·crva.a1lra\"crso la Jf•~r sulla a..,:a-.ociaziono cor•tro ~li infortuni -.ul lavoro che appar– Licne al ,ecchio r,•gimc ed è ~tata dai fa– !!Ci~li prggiorala lJt!r quanto riguarda gli 1n.forluni cig"1"1coli. Quc::)ta rclaziO'ne ha fatto una ttrande imprc..~sioncanche ai difensori d'ufficio del fa~ismo. Inmemoria ~·uno scioperoico ed'una insurrezione v ttoriosa Domenica scors.1, a mezzogiorno, una sessantina di la\"oralori, quasi tutti par-! mcnsi, aecompa.:,'"'Ilati dalle loro famiglie. si sono riuniti nella saJa dPlla Cooperativa di St-Oucn per ccll'brare il \"Cot.csimo an~ nivcrsario del grandf' sciopero agrario del 1008 e la \"illoriosa insurrezione antifasci– sta di Parma del' 1922. Dopo una modeflla colazione in comune, Icili(? Bia!lcbi - che pre:.icdeva, nella sua. qualità d1 decano degli organizzatori della Camrra do! LaYOl'O di Parma - rievocò applauditissimo la mirabile loti.a combat– tuta dm)anlo lunghi mesi dai contadint ptirmcnsi contro la reazione agraria. Yit~orio Pir~lli, c!rn ebbe una parte prrnc1pale nel! organizzazione della resi- f~1~~i:t. e:0~! 1' 0 e/gq_~~~~/a~~~t~oi;~ •;~eH~ ~~i';n~;~~ ~ ft:1ttg 1 i,;rr~li~-~ /:i"~'c~~f;it; spontaneità dell'insurrezione, che fuse in ~1 11 }i~ 1 :n~ 0 t;.J~~~ {.g~d~n~Po1~ 0 ~~:~;t3i r ~~ sprn~wrc !'alla.eco di diecimila cnmieio ne– re, armn.te . come briganl i o guidate dal (1 gencrailss1mo,, Balbo. costringendole a ,·ergogno~a ruga dopo cinqul" ,;iorni di ve– ni l~ntatl\i di violare i quffrtieri popolari.– li discorso di Picelli suscitò ondate di en.., I usia!ò=mo e fu ripelutamenlc e caldamPnte acclamalo. · Par!ò quindi Alceste Do Amllri.<:. traen– do do.1due avvenimcnt i - lo sciopero del 1!)0S o l'insurrezione dl'I '22 - gli inse– gnamenli gio\'cvoli prr la più ,asta batla– glin che si sta combattendo nel mondo con--, tro il fascismo. Dc Ambris fece notare co– me gli episodi narrati - dislanti fra loro di ii a!rni e con caralleristlchc in appa..– ~·enzndiverse - m·c~~ero bn fondo unico in qul"lla particolare p~icologia che fù. ':ti Parma un fofolare di fedo ribello eosl \"I-' o~:osa. da. superare perfino le contingenze pm _negntr..-e,per accamparsi con vittorio- ~.~ii~~rr,~~a1t~'/~ ~~~\~ssf i~~}~~:ndl~''~h~ ~!te~~ni~:~asl:i~~l~idtu~!~l~~n;oi~ì~ 0 Wi: llano, facendogli ritrovare la sua unità nell<?sforzo di liberazione, necessariamen– te r1voluzional'io. Dopo l'ovazione che ~alul() la chiusura del dì~corso di Do ,\mbris, 1\nlonio Cieri - ch.iamat~ dal pubblico - narrò con sempl.1ce evidenza la lotta sostenuta dal qual'l_ierc del !iHiglio che, isolnto dal re_, sto d1 Parm? rnsotta, non solo SPppe resi– stere m~g-!'uflcamente, ma inflisse anche alle ~am!c1~nere umiliano castighi. An.. ~he 11C1er1 fu molto applaudilo. La rit.mlone si. prolr3!'l!le fino allo -19, ;;:t1ac~~~ ~1°r~r1,~c;r:lc~~~W]i>i~1 ~/o. J~i;i 1 3/:, :~~~-~:~t~ ~~~t:c,~~ 0 ~7 1 à c~f P~Y!.:'::~.ano Per sug;rcllaro que~ta fraternità, furo ... f~~~~~ 1 ~ 1 i~ !~~~~!i cR~~r~f a\~~~~ 1:~ ~•t:,;;t~ 1 '.~Ji~~%~~~~i~~igrato_a Parigil yit~ -- -- - - -- ... ------- .... -- -- - .... - - - 11 Un fiero 1ncs1a9aio l'on. Capanni, con.tale ffe11cralc di 81tcnos A,Jres hq. foviaio al duce n, cloJ)o l'attcritato 1 • . Il ~( duce » per risponclr:-rcnon ha. che ricopiare e ma11darc quanto srrisie per l"aftcntato di anni or &0)10,nella stessa Buenos .4.yrcs, compiutu fa un tca1ro. · Per qualsiasi riparazione f rologeria rivolgetevi a G. BRUNELLI già orologiaio delle ferrovie dello Stato Avrete lavoro accurato, sollccito 1 garantito e a prezzi modici. Si riparano anche fonografi. 22, Rue Lepic - PARIS (18•) Sconto del 10 ¼ agii abbonati dell'Avanti e della Libertà! 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