la Libertà - anno II - n. 24 - 10 giugno 1928

=2 LA LIBERTA Mussolini "profes~!urau collège ..... " poteva e~c:f'rE"dubbio : la donna. non ci pcn_<-avadue volt-I) a mostrare agli incre– d~h una luns-n cicatrice, documentazione t1 rn~quivoeab1le » del c_onflillo avvrnuto. I mahgni ~onlmuano a. dire che la parlenza d\ .\lu!:solmi fu ~ovula sopra.tlulto a quel– l'rncidente. Ma st tratta, sr.nza dubbio, sol– lanto di maligni... Si senliva proprio la mancanza di una aulobio$CJ'afladi Mu<:<:olini.B il II dure"· chP tullo vedo e a tutto pron-Pdc. ha rot malo anche que,ta lacuna. Gli Italiani gli saranno ~enzu duhhio riconoscenti ; e non «oltanto gli Iluliani, chò le memorie ,li )iussolini non sono pubblicate in Italia: ma nll'e<:lero, da un giornale inzlc<:e d1 dc:-tra, e da un scllimnnalc mondano fran– resl'. torr. arrirchitosl, continua il non pagare i debiti anlichi... )la quC"3lO,evidenlemcn– l(', non è il caso dr.I 1c duce 11. Per lui, si traila proprio di amnesia. Ahbiamo lelto In ()rima puntata delle memorie, pubblicate 111 appendice come i rornnnzi e le av,·enture polizie<:che ad uso dPlln giO\'C!lllù :wanguardi,;ta. • :'liutt-,olini pnrla drlb s_ml giow•nlù r dei suoi primi anni di attinlà politica. :-.ialu- F~:g1~~~t;1•1a~tidaÌ~d~/i1i~0 3 i~ar\ :s:,W~}~; rei il mondo, il fondatore di nna nuo,a ci– , illà. colui rhc &m dalla più tenera et!t dimo!-lra\t"t in tutti i moch eh~ egli non era un uomo come tulli gli allri. ln ogni allo del 11 duce n ragazzo (a quei tempi non csisle\'ano ancora i balilla) si \'Cde la ma– nirP..,tazione di una volonlà. e di un cenci– lo !lUpniori. Lrµ-gcndo oqgi le mrmo!·ic di :\lu~~olini, non e pos:sibile non cspr1mc~c un·unica opinione : t1 ma era da d1rs1 ! Diamine, da un ragazzo comr quello non poteva .-enir fuori che il tlillalore dell'Ita– lia e, perchè no?, ch;ll'Europa u. La prima puntata• Ò intrre-:~ante. Mu<:– solini è l'uomo modello. Figlio modello, ragazzo modello, scolaro modello, in~~– "natc modello, emigrante modello, m1h– fare modello. Auguriamoci che qualche no– stro compagno possa illuql'~r~ pi~ de– gnamente l'allivilà di )lu~s0111~1 _emigralo in !svizzera o quella di '.\Ius~oltm soldato. ~on già perchò noi vogliamo pr_estar ~edç alle voci che èorrono sulle ma01festaz10111 di Benit~-emigrnlo od a _Cll~clle~he nar-; rana di un certo '.\lussolm1. ren_1tenle _di 11~, a ed apologic:ln della d1ser21one. ~o, noi abbiamo del no:-1 ro II duce n - sem– pre Jliù in,·itto e .-:empre più dantesco_ - un concetto talmente elc\·ato ed u.na sllm<!, co!-l profonda che a quelle voci non c1 cr~~A~r~~fine narre:rà delle. \'_icendè dr_llc credenze religiose dì '.\lussolm1 e smentirà l'aneddoto dei "cinque minuti ~I padre– terno per fulminarmi.11. come dimostre~à inesistente la scomu01ca del HHG .conti o il Popolo d'Italia per offese a Cristo. ~ !-arà. anche dimostrato che la cc c,onflsca dei bPni religiosi u non n3urò mai nel pro~ s-ramma dei Fasci del HH9... ~oi vogliam~ o,rgi parlare_ di '.\lussol_ini in~r1mant-e. Ev1denlen1cnl<'. il nosl~o 111- comm~n~urabile «duce" è caduto 1n er– rori e dimenticanze. X1ente di male; un uomo come lui. che ha ~ulle spalle (sl, '-ul- ~i1;gai~~<-·s~1?r~ - 8 ~t O v/t 1 a t~~I~~;~ ~~~~d~~~i~: 1ione non può ricordare tulio. Pc~ ~or-; !~~aC·o~~~o g~;1ea~~ii;~~~ia %e~~~Ì~ 1 ~~ 1 c;~ :.~ ~r~i~~~31Pce~iÒ 11 ~~~cild~)~~d: ~:t~\~:~~ ticato o ricorJa male. Xelle suo memorie pubblicate da Can– 'élidc. :\lussolini scrive : «A.la &ttitr, d'1m COllCOltr&. j'entrai. com- ~~i;,f,_:°J:sn~;;/;/tf!1ll1~~ ; 1 ,~/t:i~ 1 ~ 1: ~e~r(~I~ 111étirr ! J'Cll&f'i(Jllai pe11dant 1w on. I.e tlcrnil!r jottr dc L'a11né_c s olaire_.il 11i'ur– riva df! diclcr un essai, do11tvoi_cile thè– me : Én pcrs-évérant, vous ar.r1verez. Cc rhoi.t mc valut d'étre remcrcté par me.t .svrrit~tt~ \ui. 11 nostro n duce"· _nella sua. grande morJeslia, ha _voluto r~cchmde- ~~~0afl~~l\~ J~ ~~, ~nl~{i~ 0 ~~ ~l~~~~~r~~.I~~ Jf! il fallo rh1;1pgli - neml_co della rlclmne P della tHipoJ::mtà - abbia voluto e.sscre tunto discreto, non è giuslo che gl_i Un: liauj. orgoglios; di lui, si accontentmo d1 un racconto cosl succinlo. Chiediamo dunque a )lussolini di voler– ci permettere di ricordar~ noi pure q_ual– che rpi:;odio della sua vila: clte egli - modesto come tutti i Grandi - vorrebbe celarl~~ima di tutto. il ricordo di que,cdi anni lontani deve e:-sere un po' confu,o nella mente del "duce». Egli ::i pre~enla a.gli stranieri come profcs.tciir aii Collègr. c·o qui un piccolo crro~e. Afflnch~ il no– stro amatissimo Con<.lol.l1eronon sia accu-; solo di falso e non \'eda scorgere contro <11 lui il Sindacalo dei 11 1>rof,,sscurs au Col- tfto~a è ~;:e :ei~~)n~~~~;~e ~~i, ~o~~~:~ maestro elementare {in francese : 111st1t1t- I!"s'"Jug1! ~ 1 o~~ 1 ~!~; ;~~ S/tt~ft~:~t;~n~li Pieve Saliceto, piccola fraziono del Co– mune di Gualtieri, i cui corsi si ferma– ,ono alla terza elf'mentare ... )la niente di male in que~lo ; Mussolini, custode dell'onore nazionale all~stero, ha for.-.e voluto ridare il prestigio della sc~o-; In italiana, racrndo credere agli str:m1er1 che a Pieve ~alicelo, le poche ccntma1e di contallini eh~ n~ co~lituivano il1 quel lempo la vopolazionc insidiata dalle pn– Judi non ancoru.bonificatee dalla mala– ria. non ancora c:confiUa, n.\'cvano già. nel loro picco!~ borgo, un Collège O\'O.inse– gnavano dei 1, 1,rr.,fesscur.t n rame lu1. PcNcc,,randuarricercle. Qursto -.era l'ul– timo tema prer;;entato da )fuc:~olini ai suoi i,colari. Verissimo. Quattro anni fa scom-: !~;~~·ief~~t~~l~fc:~uJ~ci\!a~~~lt!,eJ~~,?s~ic~;~~,~~ arrit'crcte. Jlrtssolini Ila perseverato nel tradimento ctl è arrivato al potere. 1Yoi o/Jbiamo v~rscvcrato nelle idee socialis~c ~~'..~,,;r~i (~haa~~~~l"(~,~~-e~?!~i~nfi~e;t~ar:i!; fece naQcere -seri tumulti in paese, era Hr– m:1!0 dagli II cx scola.~i di )tuc.5:olini.l). ~la si tra.lta\'a, evidentemente, d1 una e5agerazione. Xon tutti gli cx scolari del 11 duce" sono flnili in galera, Qualcuno è n1 domicilio coallo,. qualche altro, forse, è t:Pà arrl\_ato al cimitero. Gli <'Pl~Odidrlla permanenza del '.\lusrn- 1:ni in quel di Gualtieri sono numero.,i. ~~~r1ie!~,,\:~ci:~f: s~~pr;of:~d~s~d~!~~e 1 l~ I rn che le glorie della patria non siano CO~~rl~·~;~J\ent~~a~~}~~O;_ PiC\'e Saliceto, Cl'O J,0\""ro, mh•erabile. Suo padre, il _buon labbro romagnolo che ebbe 1I torlo dt non ,111p1·rn~rr Jr teorie di '.\talthu-:, non .e~a nmi ,.1;:110 nè Primo '.\lini~tro, nè ammm1- •lralorll di ~iornali'. nè consigliere _d!'!l~– ~ato di società anon1m_e. Per questo il suo H1•nito arrivò a Gualtirri senza soldi. con uno .c:tipenrlin <:pavento<:~mcn~e f!lag~o.. E i!nn•tl~ qum(li fare una vita <.11 pr1\'az1oni; dolla scuola alla ca.<sa - questi ricor~i i-a– no dPi ,uoi amici dell'epoca - camrnmava. c:r..nza ~(·arpe per <'Conomia. Esf>mpio di P(~~'/1~ 1 i!a1~-o ?i1~i~~~ì1 ~or fl~~rad~~oft di: {'f• _.;;/,aq~?l~i ,?.r~:d'~r;~·~a~ 1 ,t1~:1~c~~;;·<:ircr– :r';~'e tbitl~i:;i ~~inloe\;~~0 11 C,~\~lt.i? ~~o~t \·illiri di Guultieri lo aiuh1rono molte \"Olle con pre,dili_; il "dui:e n for.:.c_n~n _ric_orda ;e~~t bfn 8 1~~ 1 i~~~a;·J;;:~o:d~1~: 1 1~~~~ 1 ~ii 1 m"~cg~~ la c:ua amnPSJa dida dal giorn_o dellfl: 1,un hft~l~z~d '~}agie~~·01~~ 1 0~~~ 1 1 nf1~~r~~• 1~n~~= ..ti prr J'i111po!·lo- furono lfJlalmenle _d1- 111"11t irati. Qnalcuno potr"hhe o~_..-r.n u_r': rlw uon e·;, 1111lln_fii~n:IIPa far dei, dP_b1t1 q11n1\lo <;i i· lii lll1... 'l'I.J. ,, !'!IP 11_o_n '.' d1~u– l, ·p il 11.,n 1n;t,1l'l1 'j:Jan•ln la n11~1•1:1a p1•1- nnr•. 1;1iall'l11· altro. polrl'I.Jbc age.1un;:;n;t: "" JI <l1sono1 cumlfc q",,nilo 'G Dopo l'anento d"I r.i.~cismo, un cx a– mico del u duce n che, non a"cndo ]Jerse- 1"'1'olo nrllr sue idee socialiste. era diven– tato con~iglif're comunale fascista. andava c:-.ibeudo in paese le suo antiche beneme– rrnzc nn1.ionnli. Egli ~i \'3nlava di aver l'.Occorso il (( duce )> nei tempi lristi ; e 1 icordava con orgoglio gli episodi di quel– l'epoca. Pl'r un po' In rit'!,·ocazione andò lwne ; poi, i commilitoni del fasci~la. si ~tancarono. "gli fu c~pulc:o dal fac.cio e finì all'o:-pe<lale con la testa 1·0Ha dalle lf'gnat('. J•~ la Yila di '.\IU'-C.Olini a Gualticri? T contadini tic! paf'!-C ricordano ancora. i di~cor:-i rh~ il iio\·a1lf' mae~tro teneYa nel– le ca~,• e n_,.lla ,ala d('l_laCooperativa. Era– no di:-.cor;q di fuoco : incitavano gli operai nll~ risco11 ..a. l pa<lroni ne erano impau– riti ; e cominciarono a tranquillizzarsi sol– tanto qur!lldo il mae~tro propagandi~ta ri– ' oluzion:1rio p~rli prr altri lidi. 1::gli se ne andò C'con11nc1ò ... a cc perui:erarc "· Xella P"rmancnza tli )lu~solini a Guai– I ieri c'è anche J'interme..:zo amoroso. t,;n intermC'zzo che ha lnsciato dei segni, non su dilu1, ma sullu donna che si e1-a avvi– tinata a lui. Era una cohtadina di Pieve Saliceto, eh(' vive ancora e che - sino a quando il segretario del fascio non le in– timò di lacere - esprimeva la sua ammi– razione J)('I' il u duce u con un racconto parlicolurrggialo. lì.•Sa diceva, anche a thi non volPvn saperlo, rhe ;\lu~c:olini era sta– tClil -:uo amante e eh<' una sera. di ritorno <.!allaCoopC'l'alirn, si bisticciò co'll lei. Du– l'antc la l1tr, un coltello ebbe la. malaugu– rata id('a di penetrare in una coscia. della donna. Sulla esi~tcnza della ferita. non ci t"n anno fa. Gunllir.ri fu in <:ubb~glio. Già. da qualch" t.-mpo una lapide r1cor– da\'a agli immemori il passaggio di De– mto '.\lu.ssolini nella. piccola 8Cuola di Pie– ve Saliceto. Vn giorno, il fabbricai o della scuola fu comp"rato dn un fascista, ex assc~'ìore comunale. Con. c;omma irriveren– za verso il Capo, qu"l fa~cisla annunciò ~~~61~ 0 ~~~t~~Ce ::ol~~a ~:~~t~ld: ~:l~~ maio. stirl~~~·nl 1 }a~~i~fEiff O G~a~iifr~r~}3 r~~i~~= no in commi~<.done dal Podestà per Pvita– r0 il sa_crilegio. Son 11 appiamo come la co,:a sia flrnta. Xoi non facciamo !l'(orzo a cre– dere che il po\"rro a!=iSef.:;ore fascista avrà dovuto rivol~ere allrove le sue asp1l'azio– ni commerciali. E la storia - brevr, ma alquanto elo– auente - del pas,-aggio del '.\lu~solini da. <.i-ualtieri. è falla. Falla coi ricordi diret– tamente tra coloro ~he gli furono vicini in quegli anni lo~1tam ; con gli episodi con– férmati da molteplici teslimoni e non ne– gati da~li stec;~i fa'-cisti, che ne impediva– no la 1·ievocaz1one - tra le male lingue di Guallieri - con sistemi ben noli e per– suasivi. Ora aLtendiamo la continuazione delle u memorie u di '.\IU'-:-;olini.Cclntinui, il u du– C6 u. l'l'on abbia 1mura di non essere esat– to. ·e dimrnlicherà qunlchr coc:a o se ri– corderà male qualche episodio, ci sarà. sempre qualcuno pronto a rammentare ed a rettiflcare. PIETRO MONTASINI. MUSSOLINI RINUNCIATARIO .llussolini ha firmalo O.ue lraltati di pace e di arbitrato. con la Turchia e con la Grecia: l\"e pi_qliamoallo (e, special– mente, del 71rimo) con soddisfa:,ionc. Con questo gesto Mussolini lui sotterralo l'espa,i~irmi.nno 110:.ionalista-{ascista in Asia Jli11orc.Un altro dei suoi consueti tradimenti; ma questa volta a se stesso ctl ai ,w:.icmalisti. Citi non ricorda la campagna scem- 71i(ie malvagia del na:,ionalismo per la co11q11isfridi A dalia, ncll' At1n.tolia? Quf111doMussoli11i 1 a9li ordini dell'In– ghilterra, si misi" a fare il cagnaccio s11llavelie della Tw·chio 1 all'epoca del– l'affare di Mossoul, tutti pen&arono: Ci siamo 1 Slr11.,:olla po1·tianw alla 9ran con– quista dcll'.lsia .llinore, a portarvi la ~;;;!;;~~tdi1:~.~L: 1 ~?/'f~ta1::v~1:,~i~:lee: spande 1 esplode 1 .Voi eravamo pirni di inquietudine. La Turd1ia 11011 è una pol1>n;am.ililaJc da piglit1r.ti a gabbo. Lo sa la Grecia e lo .r:cppcroanche 9li alleali. Inoltre ha alla ff•sta un acn,,rolc, A·cmal pascia, che non hfl esµu911alosoflanto cli notte tem– po delle cooperative socialiste, con le spalle (Jllardalc dai cal'Qbinieri, come .1/11ssolini./~ppoi, 11naguerra in Oriente 71ortai:aalla guerra generale. lnelutta– hilmenfr. Oggi i rapporti tra gli Stati - checché pf'1tsino quegli imbecilli bo– riosi dei na:,iot1alisli - sono fatti così. !:~~;"1:,~':1~~l';i -; :~~~~ si~::~: ~:bi:; continenlale ... Eppoi, eppoi ancora, 1wi no,i credia– mo e;/ir l'espansione italiana debba es– sere bf'lli,qcro.Soi non abbiamo bisogno di conquiste di lf'rrilorl; ma ,li capi– tali. Ln nostra rmigra;ion,, è pacifica ed è in {un:,ione del r.opilalc disponibile. Il t111ovo problema è cssen;ialmentc {i– nan;iario. I nostri frworatori sono an– dati in tulio il mondo, dove c·era capi– tale e 1l(Jnandarono mai nelle nosh'c colonie militari, pere/tè non cc n'era. Queste m,slrc colonie conlinuuno a rc– slarc delle {onna:,io11i 7JUram,,nlc bu– rncl'alirhc-mililari. Possono anche ser- 1:frcad cspo1·tarc {ascisli lul'bolcnli ed Pgrcr,iavvcnturicl'i come Dc Bono e Dc Vecr!ti quando acce11t1anoa dar ombm al Ducr. Ma il problem(i della nostra supcrpopola;ionc resta insoluto. Rrsf(l,an:.i aggravato perché i miliar– di gctloli al bel giuoco deliri guerra, in a,·e11cdesertiche ci impoveriscono; ci to/90110 il capitale utile da investirsi in una produ:.ione che impieghi davvero le rwslrc braccia di lavo1·0 ... A9giu11gf're altrr colonie bellicose, ci pare follia. A ndarc in ,\sia .llinore a fare la guerra al 1'urco e profondere milin1di in palutli ed acquill'ini da di– .<;putal'c palu10 a palmo ad tm nemico fiero e strenuo ci sembrava c.sattamcnlc il contrario di O(Jl1imgirmevolc inte– resse 11azionalr. /11somma, eravamo e siamo e, rinun;ialarl 1> per antica con– vi11:io11e. Un console al servizio del segretario del fascio XmA, giugno. A desso è Aluuolini chi"diventa rinun– :.ialario peggio di noi. llilwn:.ialario per vassallagr1foall'Inghilterra; rinun:.iata– rio 71cr organiw necessità di non tentare il dntino, mentre è cosi tesa la silua:.io– nc in Italia, devastata dalla crisi eco– nomica, soffocata ed esasperata dal ba– vaglio e dalle catene. Ri1wnciala1io,, do– po ta11faboria minacciosa e tanta spa– valderia di conquistatore di coopcrntwe. ...Ma, infine, rinunciatario ! Lo si gri– di e si µroclami a lutti i venti. .Yicntc di più. comico della sua slanr• pa di Slenlarclli addomesticati rhc ora fa il grave articolo dcmocratico-paci{i– cisto, e con bella disiu.vollum, si scaglia conlfo coloro thc avcti'(rnosupposte nel 11a:,ional{asci.~modei propositi bellico– si contro la 1'11rchia 1 Oh J la campagna assidua per A dalia, l'abbiamo fatta noi? .l!a le ardénti 7mbblica;ioni (che anco– ra rinwngono) dove si descriveva la so– lif(l, 11 terra promessa,, anatolica, che atlcndci:a lf' nostre aquile romane per caricarle dei tesori 1iascosti, con le po– polo;ioni indigene che ci invoccwano ar– rl,,nlemcntr rL e( libnarle n, quelle pub– blica:.ioni lr abbiamo scrille noi ? E i fioretti cattolicn-lcttcrari contro it lurro e JJCI' la rcli(}ione cristiana, gli impara– ticci scolastici su lo crociate, le glorie di Venezia, ccc., usc{vano dalle noslre ;w1f ~~a°f icine del pio, cattolico na:.io- m~:do'"Ji0 sf:·infeh: 11 ~:~ ~~1~~/:!,. Jef,. l 1 a11ima fascista, ma finito. Finito alla gloria di Kemal pascià, un'altra volta 1( Vittorioso n. .lfussolini firma i trallali paci{icisti. E non 1( c.~71lode 11. An;i. La II rinun:.ia n 9li fa bene. L'autorinncgamento gli fa 71ro. Tanto meglio. Ne pigliamo atto. Con t•oddisfa:.ione. Noi non siamo set– tari. Il trattalo con la Turchia di pace e di arbilfafo è nella linra delle nostre direttive rinun:.iatoric. A Mussolini spie– garsi con i suoi. Gli sarà del resto facile. Egli lui la {orlu11ata cocren:.a della i11coere1i;a.Le opinioni non lo hanno mai imbara;:.alo. Può O(Jgitrngereun'al– tra puntala a !\la vie per dimostrare anc1Jm meglio che egli.non ha mai tro– valo impaccio nella sua coscien~a. Dove llfl veramente posta la sua continuità è il bluff, la b1Jria, il voltn{accia 1 il pu– (JnopunJato contro i deboli, il sorriso ver– so i {orli, chr ha insultaJo ieri, e vice– versa, intrepido soltanto a soddisfare 9li istinti d,,l suo egoismo. Tullavia è una bella fortuna che gli istinti di cotesto cgoic:mo ci abbiano por– tato.ad una clamorosa sconfessione del– l'imperialismoanatolico, ad una 1•inun– :.i" francescana della conquista di A– da/io. Il {asci~mn i:a t111ardingo a snudare la .spada. Er,li i: mollo P.iù corrivo a impic– gal'e la bomba ed 1l manganello 11clla !JIICl'l'(L ('i1.,i[r ... che nao:ce, f! obblii:rntorlo farlo nascere in llalia; ma qunndo invece gli emigrali ita– liani hanno bi,;ogno, per a!lrc ragioni, di :to:si,;lenza meclica r.cl ospilallera, tonno va– lere il Trattato di Lavoro cd accorrono agli Qo:pcdali france11i. '.\l_anon è lutto qui. Il signor Console Lod1-Fé - autentico fa~cic:ta sollo le \'O– sti di funzionario impnrzial" e sereno - non invita, per gli ~chiarimenti. gli emi– granti a pnc:,nrr <lasci!uffici d('J Con!<olato. ~ella sua c11'Colare C .c:crilto testualmente : ;r~~~:·;~td:t~~~!c'/!tdr~~!f~:;~~f~Yt~r~~:,t e CCC. n. Siamo dunqu-e a que-:to punto : un Con– sole che dovrrbbc e:-sere il ra.pprt>!l'Cntante di tutta In Xazionc. cbr. dovrebbe essere il tutore <li tutti gli emigrati, non è più che un m1c.rrab1l"P.galop.1,>inoal servizio di un qualunquP Segr('tnr10 di fascio, che lo incarica - for.o:c l?li ordina - di fore la rt-clamc alle sue 111izialivc. li Console è_ ridott~ ad un prop::igandisla di un par- ~\!g 1~~ 1 i~~~;.iJ~ec;fa1~~ 1 ;~r!bbi~i fi~~~\~n\l~ fl(!i'laP~}~~lacn~\~i~o1l i r~,rl~'~fir !~r~ i t:i~~= zione di servitori del fascismo ? Abbiamo in uno d"Jrli .~coro:inumeri par– lalo dC>ll'nfTannosa réclame che il console itnlinno di Xizza, comm. Lodi Fé. va svol– µ-ehdo nelln nostra Colonia }lf'r convincere le llonnc d('gli cmi,srraJ i ad andare a par– torire al <li là della frontiera. La. c:pedi– tione dellf' circolari, le raccomandazioni ai co.c:idelti u maggiorcnl i " della amenic:– simn Colonia ufflcialc di Xizza. continua- 110scnzn po-:a. )la tutto ciò, naturalmente, la~cia il lrmpo chr lrova; il buon sen"'o dei no~tri f>rnigral1ti (i quoli ~ono. nell_a ,Lragrand(' ma~g1oranza. dPg:li antifac:~1- sl i Ch<' non r1co111)<-cono alcllna autorità al Con:rnle 1lrt bÌJ;"llOr '.\lu~solini) ha subilo prevalQO, Gli cm1grnnti italiani sanno be– ni<:c;itnochr quc5:la lrO\'ala cc umanitaria n dl'I fa<1Ci.<-mo nac.conde una nuovn insidia. Il govrrno dC'Indue~ u vuol mellN'e le ma– ni sugli operai ontifnscHi rifugiali al– l"estrro ; vuol vendicar.':,i per Ja loro pro– pagand:1, ed anche della semplice ostilità o! !novinwnlo f,1c:cista. Or.i. non potendo acc1ufTarc :,:li cmigronli. '.\lu..c:olini cerca d1 ad(''.-<Carlicon le facilitazioni a favore Il ministro drUc rolonie fascista ha 1ìi~ 1 , 1 \t~i~~" d~~~,t~n~~_m\ 11 è ~•~l~v~~ 1 !~f~ detto alla Camera df'{tmta: i, I 1acrifi- -:- rnl'anno trntrenul<'. smo a quando il ma- ci ai quali lo Sto.lo og(Ji può sottoporsi rito - fuOI'U'.-iCito - non si pre~enterà per per le "o[ollif' imlulibiamente (Jravo~i riprendf>rle. In questo ca<:o, è facile pre- 110n&0110 propor;ionati a ciò che (Ili ita– \'edcrc riò che potr-d avvennire : marito e liani 1:orrcblicro e potrebbero fare. Ma moglie non poti .-Jnnopiù ritornare in Fran- non conviene padcr.ti rli animo. Prima eia e nprPndere il loro Jayoro. E S6 si di tutto con quel che il co11tribuf'11tc ha trallera. di dementi politicamente -.ospet- dato l'Italia fasci.sto. ha compiuto 1 m li o d("nunciali dallo &pionaggio fascista ,niraca!o. Ila <:opovolto la .titua;io11cdel- ~::~ -~\o~/.~~.~pqau~l~\l~ob:~1g~~c~~~~o~~à 1~t le colonfr "· buna.le ~P"Ciri!C'... Tla raporolto ro.ta? Ptu.~ii:ccrnno pri- lnutilc dirt• poi rhe qiiPc:ta intrn,;a pro- ma, vos&fr,. ,rn,w nq(Ji. Il 111i11i.ttro lrora p:i;.:,111rl11 di'[ Kl:.'.ll01' 1.otlt-F,", f'Oin111CJn ;\ tlt(' « i .rnrl'ifiri yrovmi n,111 SIJl/0 71ra– ~:·11.·1·i;:J"~ ;.--li ;1111bil'llli franrP·I. \'j '-OHI) 1wr:.fo11nti '· Il ra/)ot·1ilyi111''IIIO sfu ;,, 1110!1 i clw Junno qut"•to r,1~ionamPntn 111111- q11 1 ·st11: chr tl ru11111u•11tu alln "(Jiur11nta lo ~~1Ppllcc . d · 1•, fP· mio e\: uu lHJHIJo, , ,fo11iak ,, L·u bc11issi111(J, " Ludi Cartacei " Jt ti duci" 11 non saputo rc.ti. ,tere: le ri- :fn~~t;;,!'J:,irg~~nom~of;it~is~l :fo:~'~ 1 i°f!~ sci&mo. J piccoli trucchi dri 11 corrispondrnti 11 esteri dri bollrttmi fo~cisti, clt" ho11110 Ji;irfo,,~;n'~lt{~;;;e i~:r:~ er,[~:~~~~~~ocl;~: scistf1 dPl/.tz"di10Mro1a .tcoa{itln dei .so– ctali.tti II in Francia() non attaccano, e il ,e ducr 11 ha Cl'cduto1)1)port11110 di urivera 11n articolo ili Gerarchia, P'JI' riol;arc il morof,, dei acr(J"11lt e dei copotal furieri del {ascism.o. 1YalurolmPnfe,poiche l'arti~olo è "edi– toriale» r .ti sa chi è l'editorP d"lla rivi– sta di colcc.strv;;o che il {wci.smo mette stilla bocca dello .stomacod~i rari letlo,•i. JJ.a {or.tel'anoni11to tl,plomotico non C do– i:ufo .toltonlo alla co,iveni,.n:rtP"r un ca– po di governo. di t1on immi1clw1rsi e dl'– plororc sistemi di 9ovcrno di altri .stati: nell'orticolo in q11eslione Vi è un attacco all'Inghilterra. Allora il «duce" ha cre– duto bene di noti firmare. Con l'lnr,hil– tara lii.to (Jnam1dorpiano. .Ycll'cditorialc dt Gerarchia il u duce n dimoatro, co111f' quattro e yuottro fanno ~~: f ie~:acl/l1:~stzi:~o cl~~'::e~•e!oi~{{t:t~ mento 11. Ba.sterPt,bcquc1ta unt,.n;a: si ~~~tf! 11 ; 1 ,~a~l/oa~lf;~::!: ~h~ ',!1f;it~u~~}: dato {asci&t<L t sfato eletto in Froncia - dove a11clle le destre vor,lionot:uulorc vcr.to sinistra, Si che 11ouesiste piiL chi abbia il co1·og(Jio di dir.ti destro... - che i na;io- 11ali.&ti sono &lati battuti in Germania. Que.ttc conslattJ:ioni bast,:rPbbrroa giu– sti/icore la sc,1tcn:a di fallimento pro- 1111.11:iota d l «due,:». .'da il 1c duce II è loqttacc e v1tole spic- 9/,~e~ci~J~i:i~l~~~~ludfag;;~~: /i.ed ~!f:a i: quel conservatore c/Pl centro dr,tro, pri. gioni,.ro ddlc .sinistre chi! é Poincaré, co. st dall'altra parte ti avva11taggia110 i co– munisti» i quali orrrbbao ottrnuto 1< mi– lioni II di voli. Qui aiamo al .solito gioco di bus,ololli : i milioni di 1:oti com1mi.sti .sono un milione. L'e.ttrcma dl'stra non ha guadaonato un bel nulla (dov'è l'c.strema de.ttra alla Camrra francese 7) e non riu– sciamo a comprendere come cou tanta vit– toria di dc.stm e cr111ro destro, qu~l "cc11- rr0</l:.tfro II di Poi11carrsorrbbf' priyionie– ro delle... .tini&trcche il {oglilJ{asci.ttavo1·– rebbe dimostrar bollutc. E qu,,sto gioco di bussolotti sanbt,c sufficirntc per di– nio.ttrare il ,e rni.terevole fallimento » del suffrar,io univcr.solc in Francia. Ma cccç, il pci:o forte: Vi era un 1)0C.tf' al quale l'Ingltillcrra avf'VOconceuo l'arttonomia: l'Egitto. L'J:.:gitto si elegge tm parl.a111e11to. Il quolc vota una trggc. La lf'(lgcdà fasti– dio aft'lngltilterl'a eh~ mancia cora:;.:rntc e minaccia: imo, due ,, tre: la. lcqge non. c'è piiL. Ecco alt immortali princ1pii e il ~:io:cd,1/J n 81 1//r"::/J/: e"';~vri~~t;,·<1,L;~µ~~~ liti di&cor.sidi Albertini e di Ruffini al Senato. L'esempio egi:io110usato dal « dite.e n i iflveroportento.so . Il fallimento d~l suffra- ~~~a~1~fct;:~ l'aC:vca~:;::,r/;:o .~:l~r°Jap~~= lettorato inglese, p11U aridorbf'llf'per i fi– lo•ofi e pen.sotoritiella for-:a di Tllo Livio Cia11chettini e A. O. O&ivetti.Se in E9itto 1,ori co11ta il suffragio universale yli i: - e il ro(Jio11amcnto del 11 d1,ce" co,ulttce a QUP.tla conclusione - clte ill Egitto 110n esi&tclibertà vera e completa pere/tè uua ~~~~:~ad[.tf,';{:or~: f~ ;;;;~~·ac~~t!~t~ 0 ~f !;:gi~i6 ~~:.t1;~~&tl(bs;:::a,/Jf'eioé':r1~:if~~ 11i {osci.tfe che dovrebbero dc.signLJre - non elrggcre - il nuovo parlc11ne11to df'lfo pjii _ vcrr e maggiori compar,f', perchè it fascismo impone una 1olu:ione corri.tpon– dcnle non ar,li interes.si dcUa t1a:ione, ma a quella di un partito dominante. Ecco pcrcltè noi soltrniamo - e 110n la sostie11e il {a,cismo - la libertà completa dell't.·– gitto e d1JlleCorpora:ioni ... Ragionandocomr il "duce • noi potrem- :n1~i~1:,i::v;;: ;~r1,:·,~"~! 1 ~ 0 ~rd:i tasii.sr, i! con 1111 altro c.scmpio , albionc.tco anche quf'&to: c'era ,ma volta Corfit. lt gover110 wglese dli vcntiq11attr'orc di tempo al fa– scismo di sgombrare Corfil, e i11viau11a squadro. Il governo fascista fa sgombrare Corfù entro Le doclici ore, cori obbedien;a prorita,assoluta e ri11pettosa ... Il u duce II potrebbe dire cltc ciò non i rogion{Jr.seriamente. Ma 11oici atteniamo fedctmc11tcalla traccia da liii 1egnata in Gerarchia. E no11 i: u11atraccia seria. La vcr(t cosa seria, in q1tNti aiochi contor- ~}~i:!s1;,rgs~~s~!,fio{::"i!: 1~~:;:~ir~,::l~l fa.tci.smo&ente 'Ji e.ssere cotp1to {ormidfl– bilme11tc.Per 11a.tco11dere il colpo, r,rida ~~;ci~l~uff:tir~~c,~~i~~ro!:s7:,~tJoe~~;; co11{orto tlei disperati, ma non è che una co&adiuretamente ridirola. L'on. Balboe de Pinedo a Marsiglia ~IARSICLI.\, 3 Eiugno. I 61 ldro,·olanll che hanno lnltlalo li loro raid mt>dltc1·raneohru1110 ammnrra\l) ncllr acque tll Bf'rrr. d1«tantc un'ora dl treno da ~lar5lg!io. L'occo11Jonrnon poteva moneare di ln,.cenarc una delle !olltc .i;petulazloni da p.'\rtr dei fncclsll. con Il rl'lpettlvo rnvllo a banchrtto e Ylslta della citlà, Jl"f parie dt:I C.:onsolcBarduu:1, agli uffl– ciall :'l\'lalorl. t·nlro Jnconvrnlentc dcriva,·o do.Ilo stato di os\llllà della popol1lzloncmarslglle!-lf'non dispo– sta arro.tto - come gl!t ebbe più Yoltc a dlmo– ctrorr nel poi-c:ato- a val~ri7.Z!l.fV' li rrglme- di lerrorr fac:cJsta.e del rorllss1moconllngenl~ eml– gratorJO Italiano, nPllo.schlaccl11ntemaggioran– za contral'io al fn•clsmo. T.a msnlrcstuz1onc cJ1c anrbbo dO\'Ulo avc- ~•~m~grc~~ru,.~:~~igi1~a',~,1~8rnot;g:~1n~1~s~Ji11(ò lo. protezione dPlla polb:ia mobllilnla. ti1~;~~S'~-r!~uit~~11~a i~~jmt ~l~:~~~~\o~~ 1~~; ~t;~c~f1i:s; 1 ~~~rsr~~~ 0 daf 0 ~ :s~ 1 ~an°c~~~r~e~~ 0 n~= re-1azlonr. )Huaccle di arres\l In mas!'a e di e~pulslonl ,·enncro falle. Solo lo. SicurPZZ.lche la manffpc:tazlonc fa. J!Cls!a non !urrbb(' ..tat1 falla, (, rlu>acltaa fare dcsl'-lerc la Concentrazione Antl(asclsta dalle deliberazioni prc,.e. nrf ~e~frf8;1~·! 0 \'il~f?~;~n! 1 ~111~ ~ 17 ! 9 c'r,1,~f 1 ! 0 ~!~~ fermare agh n\'talorl ~cortatl da. agrntl rrnn- iY~ citlà'. 10 fat~!sc~~ Rr~:~~n ~ ~~tMe ~si~ quanto consenso potes~c contare li regime fa– scista. l punti strategici dC'llilclttll. - f;pl'CI('nr,!]c 0Jl11ernzr df'lla. Cornice, do,·e li Console Bar– duzz! dava rlcrvirnrnto nrlh wa. \·I\Ja - erano pri>.tldl11te dalla forz.'lpubblic1. J,a ~tessa nostra Sf'de, nl Boulcvnrtl dP la Corderie, , enne bloc– cata da rortl nuclei di ogen\i, Xo_nun applauso i;aluto' I ~olilal'I e fugaci o~pl ~1.la popolazioni' JI ~lorslglln con I iòUOI J32 mlla ilallonl - chr Jn altrl ll•mpl«r ~:'lr('bbc [!~-~~:: 1~s~~~~~o P~~~ri ~~;:1c~\ 0 e:a~~lr ]gij pellt',:rtlnldi Rom::i. Grida ed lmpr,.cat!ont contro )lus~ollnl ed Il tPgime si sono cll'\'ale al loro pai.•agg:o da p:irte di numerosi tjpernl che stazionavano presso la Bourse du Tra\·all. t:n piccolo tent.itl\'O di manlre,tatlonc alla uscltl del banchetto Hnne !.ublto stroncato dal comp11enlno!'lrl che ,·1gla,·ano o.ltentamcntc. c. ~:1. p 1~raolo ra~~~ 8 f~!~,;i1,.~ 1 D~~f~;1:;in:~lrif'.~.o~! cn~iul\P d,•Aa COmme111or:i1.inr1c di .\l: i.tt, ·oltie dl 1urt 1: 11',1111111~ d1•l r.,.~el~m",rprnlf' sl:i i! SlJ•J ~i·ntmwulo nd r1,izu.1rd1 cito]r:i~t·,,mo : 1•11 ar– rr,nl' nt.il) In 11\a~~.t. ~l:u·,• t:ingihilii tl!mo:-lr.1ziv11c rlrlln ~ua. :=0Udar1d.lal martorialo po11olol\a– J:aoa. 10 GIUGNO 1928 = LETTERATURA FASCISTA RIVI~TA DELLA ~TAM Leonida Rf-paci ristampa con i tipi rfolla t~,~~~~sli~~,e~~~/~!\r;;ri:z~:o~;;~~b~ bhcò con 1 tipi della Sorirlà Nhtrice Ai:anti I E' probabile che abbia modifi– cato un po' nella chiu!la, quel C"rto ac– cenno alla u camicia nna,, cho non sa– rebbe stato t~oppo _gradito ai padroni. Léonida llf-pac1 é d1 quegli uonunt che s1 adattano facilmenle; domani, in una terza edizione, rimetterà il brano sop– presso ... l letterali ilaliani dPll'epor'a. far;;ciiifa ~~~~latu~-~cc6Y~· ;ion n:,?,.1fr~tuio r~~t~~1 brevi, comP dico lui. cui ha po~to Il li– tolo " .4.ll' mscgna del_ gabbamondo u •• \la. 56 è vero, come mi dicono, che si tratta ~ie1:~~: }cr~t!ii•t~~mf:rshif::;~i.nari:e;grJ: Rép:~~a1~. fL,Vt~:~!i3ct~nc::; era stata una buona promes~a. ini~1df:c~ s:~tf:orerir 0 ~ltic~ima faf!cista cbe . .. Ln po' ... di !ilOria. Certo cap1tan Amedeo Tosti pubblica, edito dalla Libreria del Littorio, un libro sulla guerra: Le Gc.tta e gli Eroi. Che l'eroe massimo della guerra, !n u_n libro edito dalla Libreria d"I L1ttor10, sia <:lato Benilo .Mussolini non c'era da metterlo rn dubbio. Ma ho avuto la curiosità di andar a vedc1·0 come veniva trattato Cap– pello. Con un'audacia ,·eramcnte superba: sa– pet0 chi ha diretto la p1·esa di Gorizia? li generale Chinotto. . A Cap~ello hanno tolto anche lo stato d1 servmo. . .. f a~e~~~~o ucru.I'r~ie~L {-~~~~~Jg~~~l~i~a~ ex socialista, _anche lui - e.':ipOne I Prin- f!~{icg!~t;{f~~~ofc~rm::r::rff~:r::~~~·nt~ le corporazione fascista è un Ol'g~no \'Ì– tale dell'organi!'tmo _statale, Yerso 11 quale ha do,,eri e non dmtti. E' lo Stato che fa _tullo, ser\'endosi anche della Corpo– raz1one. li cho è vero; lo Stato fascista si serve ~f~~e~~rr0°~!it 0 s~ 0 p~~le~~r~~~\i,ae~~!·~\'E~!~ to Guarnieri- \"enl1m1gha ,·uol dare an– cho una spiegazione etica della Corpora- ::."0;isp~iJdi0~f1~a~i:c~~sità ~~al!cc~~.~~! gli interec:c:i troppo contrastanti delle cate– gorie, delle ~lassi, ~"gli individui, e di l'ender0 v.erc1ò la nta sor1ale più paci– fica e più armonioc.;a. E Rinaldo Rigola. due volle cieco, tro\·a ~~n~~;~tade~f.~~~~i~nix ~~~iaf~!~~nza. nel « l socialisti - dice Rigola n"lla sua recensione all'opera del Guarnieri Ven– timiglia - come i fascis!i, si trovano d'accordo nella neguione, ossia nella cri– tica dell'individualismo, e, flno a un certo punto anche nel nne, in quanto gli uni 6 gli altri tendono a creare una società armonica e ~olidale 11. Avete capito~ Il rasci~mo \'UOI crear0 una società armonica e solidale .... E Rinaldo Rigola ha avuto l'incarico di dirlo insieme a Guarnieri-\"entimiglia. Il ruolo che questi ex sociali~ti devono compiere desta ancor più pietà che ri– bretzo . . .. E' morto Ferdinando Paolie1•i. t:na Ja– ~id0 lo ricorderà ai posteri drlla sua :::,iena, ~he fra \'ent'an111, leggendo quel nome, !=i1 chiederanno: - Chi era co!'Lui? E' morto anche Ferdinando ~tartini. 80 fosse vissulo oggi - Fct'dlnando Na~~gi• .. ~~msea:;~i~ 0 ~fa1~r~r'!1°r1<!n~~:;fo~t Ebbe 11torto d1 vivere m un perrndo in cui splende\'ano nel rielo della lP!tcra– tura astri ben più luminosi di lui. Co- 1éue ;:g{:1> 0 l~~~t~;g• = ~fr~~gn~~nt~';~~~~~ :!~!ial~o lect';:ral~. ~~~~~i~fo fourm~~fef~~~~ sciente. )lus<-olini lo fP,re .-:enatore e lo a in.seri'" d'ufficio nel regime. Cosl .Ferdinando Marlini è flnilo male. . .. Chi più \'ive, dunque? Ecco una voce ancor fresca e \'igorosa. E' \"irgilio Brocchi. TI Sapore della vita. viene o. confortarci un po·. Non dic:cuto il valore dell'arte di Virgilio Brocchi. So che è l'unico roman- i;;~:. c~e ;~ ~i~?li~~r il~~ifu"~~c~~raer:u: ~f!~gn~irsti;l'O~f~ra~~!i ~Oi° p~~l'Ò~in~ i.to li i i~~~r~i pf~~~/ro O ~ortt 0 :~~! 81 ~1 f~~it remmo meno umiliali ! . .. ~~Ila J:l~ra. lcltrr'!ria. si le:g~e:appunto la p1eto,a 1stor1a dei JPllerati itaham rhe non rie<:cono a \'endere i loro libri. Per i~~~~. e~te 5 ~ico/~~f~~~o~~ af;;t~~fo "<l~~ regimo e cercano di mrtlersi in mo.stra con dell0 feroci polemiche personali. La fiera ltlteraria italiana è un dic:a– stro, come tullo il re-:to. Qur-:t'anno, prr la sa~ra del l\'alalr di Roma, i fasc1~t1 hanno lirato fuori abbon– dantemC'nt.e :Virgilio, anzi, più prccisa– mcnlc, l'/ i.nl' 1de. Qualche profc-:sore- di scuola seconda– ria dt>,·c a,er riferilo nllc -:uperiori ge– rarchie che nell'Enricfr c·è ampia messe per la relo~ica impe1·ialr, _romana c... au– gustea. E siccome la rPtonra fasci-:ta non fare\'a rhc gonfiare, dn !'f"i anni a que– sta parie, <:Pmpre le <:tC!'lSCYesc1che qualcosa di nuovo ci \'Olen. ' Ed ecco la no,·ilà : l'Eneide di Yir– gilio. \'crilà \'f'CChiotta di due millenni ma ch~.i~;rn/at~~nap~~~~~,.Pe~~!l~~~~~i~l~é~V/~ :h1g-u<:to è i_l di~t•('ndC>n!rdi Fora, come 11 parrucrluere Dolcetti scopre la di– ~cC>ndema l'('p:"ale riel dtH'P '! Ah. se Turatau~u~tolo 3\'P.~se conosciuto prima la lt>ltPralura lnlma ! Sello D11coli,.hc 3'T('hhe ll'O\'alo rila- 1ioni a centinaia p1•r ei-lallar le haUa.i:i-lia ?~I ~~~rodi f)~.1~cfa~~~r~: il duco colti\'aloro E nello Jlctamor}v.1i di O,·ir/io avrebbe trovato c~empi di camalronti"mo adattn– hili splendi<.lnmen!e al <:_uosignore. Pecrato ehn la coltura rh Turnta111mstolo n di quelli che fii pn·parano 1 discorsi non sia più nmp1a. Balbo. almeno. è nrri"ato all'.\rio~to, e comm~nta i'C'Pisod10 dPll'Tppogrifo al– lTniver.s1tà di Ferrara. . A. quando una rallrdra di lt!tleralura 1laliana a Roberto Farinacci ? A. _Il fo.tcisn!r, ho 71rorWmato: 1111'()/io 1·n·cr•• 1111 gi,11·110 da lro11,: ('/1,,- 1T1ll'1w11i Cfo 1)f'f'01'(1. Il {a.H_-i~uw t11·,·,•11 11r_,•1·,•dc11trm,·11fc fll'– t·Prtilo_ 1( 11/Qllf/fJ r·I,,, ,nt1•,ir/i.: L'll'':'fl: IJ('I' lutto Il H't·ato Cl'llt(·simo, no~aa7;~;~~0 J~J~!n_ lr:1~;~1;1/ 1 df~~~sl~~ gtnQI nudo con un g:oCJtlQl;no fra. 1,i mnnln•:, fa boccuccia apP.rta. l,;na d'.'ile l'IOlil~ fotografi: d~nr~~~le tf':io;~~l'-t'cno~t/t 1u!_~~}t~o.:r:~~~ol ~tt~~~iaf~~!~ral?t k~gi~~:~b;'Dj\ ~·{J1a a~u~~f!) N~~i,i11~\ 1~;:'g~~~n3:le fasci•ti!'~;mo - uno d;_-, !J;1 \~;;~~ni/~~u~ st :~~!.;,fic"r1 1 f:1:;ri;~p~i f ~~g~ i;1ti P(jt 0 ~~~1ri:c o u~;~ 1 ~r1~ f;,t1~f 11 ,f! 11 ~r~~cl:!r~l t,.j 1 MUl-l'ril' Cùffi!l 'li .i;ddlr,;: ari un prrJi._slm'I impr,rti!I'. 1·0:rorrne e berretto a~ro, OH'l'ro ::ft/~:~,;~a ;Q!~;i ;1~~/~i5t1;~ 10 ~~1~! • n~: pero Bini. Pari.are d1 f':rCSPntaz1one non e ro~ i;:~\l1~· J:~ 1 ct1 t!td rn;~-t~ 1 C c~~~taozl~- 1 ~ii! ?i' pr:rot; ~~ 1 ri~ l~uin~e:i~f';;;lt~ ~rt:;~~::nlt~. ~f~1c'~7; f.u,;ei,ta !1a tallo omaggio di una. ~a _fr>togra– fla al M~tro direttor<> con quP~!-1p-ra.::iosa. de– dica : al wmm . .-\. P. Il ba'hlla U.ahaoo Rug- !;;~i°'P,,!1 d~~,~d~Ri i?' 1 :u~!l\i~li~ia 9 s~?c'o c!1'!.ta~ ~ il ra,;;cic:monon a-ç-CE'I'· !11.'m!nato ta aua ~r1da di morti sar,bbe la p!ù grande butro– nata dl'l mondo. ❖ Tullo ha una fine. anche JP, wrtenzc C3- \'&iler,-~chcd"i comm<·ndal'ln! SP.tumelll Emi~ Ilo. mcorderrle che il fa·tt1ml'lllo a,i>\a una. ,·erlrnza - quante oe h.a ~,-ute Il comm,.nda– tore !),>Ilo,che non 600 fimte eul terreno '! - con l'altro !con,. Y,1rinaecl. Scamh:o prima dl ~~tJ 1 ;j~O~le~;c~~ fu':'ij;~~r~nl-°~~/~t4~Jr°i: Ji quale, • c,;amlnall I fatti che hanno ~i>ter~ mlnl'.lto la vert,,nia. pure rlconosorndo ccces– sh·a cd inp-iustlllcaln nel iennlnl la JP,Uera scritta dal cornmendc1tores~uimrlll aJl'on. h– rlnaccl, l'CC., PCC., rlllc,ne chi> lo. ,·ertcnza dPbba ;:;e~afJ~osec~i!~er:J~;il or:~e:ri!r,.~rh~e•. lm~; le • coo~uetudml ca\"alleresche • - iii tralt.a,•a. ~l,.~~~~~ i~ i~~~ti~~à ;j° ;ia~ 0 r1~~el~e1ch:ui)r 0 1~ 5"'ttlmr,11o ritira, Il far!O'lccio rll1ra e ambedua si slnnEQno la mano • con ocore delle parti •· E anche questa ,·olla il brando • a cocdlilo– nt gra,·1 o,·wro fa:scJ11llcamcnle &tr~ • non tra~ pa•~erà nè Hoberto cuor di Ll!one. nè Sel'.I~ meilo, senza macchie e Sf'nm paura. ?-;elle vertenze ca\'&Hf>rrschedel ~Ulmello uno solo, rinora ha ratto le spe5e : li dlreUo– re del P.t1to dtl Carlino ('ta riuscito a lratci- :~~ ! 1 ;;~ii~lel~a;~l~ t;;;r;~~?~ ~;~et 1 e~~e 1 li direttore srorza Cc~t"lnl ò 6tato sostituito col signor Giorglo Pini, seh·agglo della prima ora. Il quali>,assumendo ,Ja cartea d~l giornale che ru di Pippo Naldl e di .\Js.:-Jo .\ll!'Slroll, ha man– dato li solito telelZ 'ramma.ad ,\rna1do, • guida. mllltanle del giornalismo il&Uano •· + Ii Brillanti' a\'e\'a rlce\·uto l'ordine d! far fuoco a comando JnS!PmO 111 bOO'lctllnlrascl11U Incaricati di fare I tcrrlbtll, contro li ,,.n•– lore Lorla, r!'!odi a\'er volato contro la rlfor• ma parlamentare fascl&la. Ed ('CCO le sahe del Brillante : • L:no del quarnnta.!el senatori di ~ardi~ al Santo Sepolcro dello Statuto alber- ~\~~b1l~~st!ofauz~:!~a a~•~~al~~~~n;l:d:~~ ~en~ senatore :\chU!e Lorla. Dunque Il summento– \·ato Lori,1AchlllP, 8"1latore dl'I Rl'EDO, è UDO del quarantasei anttrucl Il tuttora In elreota~ ztone nella penl~ob, D.ito quC"!lo 111 domanda : 1!~~,t / 1 c:,i~~~7t. 1inr:a p:tjt~ ~~;::;n~e ci;; la pretende a fa,;cJ!ila,vanta al &uoattivo. n~I bl1anclo annua·Je. una fotografia del • duoe • c;J ~braccia a drllla e a manca per rar polpette 111-,:.0nche del nrmlel del regime e, quando m no t~ lo aspetti, Yant.a.ben~ml'ttnze della pri– mi ora.'! Chi ,·ol~c che sia SI' non li suaccec-. nato Loria Achlllf', ~enatore del regno e antl-. tasclsla dell'ultima ora '! • + J_1 summrntovato Drlllante riproduce d1 ~~,.~f.~~~~le e r~~~~t~ iJra.:oc;;oa~~aaiaWo~i~ !sfit~u~ W 0 ~i~~o,: 0 1ft~1~:i1 11:e? at~1~~~ un po' cretina (gli ant1locarnlstl 110nsono gll !:.1;t%1~Jc:)raè c1:~r~~a \'~a~o~r~~~~tei~l L1i:~1cf O~ formldahlli be\'ute di acqua malsana ! Strt– !t'mann " Drlaud n1,n hanno fatto altro che bl"re 11 G!nena. eplrlto ttl Locarno. E proba– bllmenle si tratta di una intoaslcaz~oe alooo- :~ci8'e ~~n ~ss~~~1f: 1 (~!~f 0 a!~~~1~~J:!~e~jfl: tari)•· Il Brilltrnte è cretino, ma. ! sincero. E' ein– cerameol.e cr('tino.

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