la Libertà - anno I - n. 24 - 9 ottobre 1927

= TOBRE 1927 FASCISTI CLER/CO-FASCISTI E CATTOLICI IN ITALIA Il Papa contro il fascismo e il nazionalismo Giuseppe Donali, l'antico rliretlore llcl Popolo di Romu. ci manda dalla s1w soli– tudilie di l)rosci·itfo. qucslo aJ'ticolo su.tiri situazione dei cattolici e dei clerico-fa– .scisti in Italia, il cui ·i11tel'essc non ha bi– sog110 di e.~scrc soltolincato, tmoi dal prwlo di 1:is·ta dcll'in( orma:r.ione. vuoi ila qrwllo <lclla ìspfra:.io1tc. I{ Donati non vi ,iascomle la sna ùnp1·cssio1w, che il Valicano in mc:.:o all'w1ive1·salc 1;iltà cd insipicn:a - trovandosi in Italia e sollo il tiro <iù·ello <lei fascisti - IUL salvrito rmcora il ~•a(v(l.– bile dell'mnana indfpc11de11:a.Sul che la– sciando libci·o il ghulizio dei lett01·i, 1·is 1 •i-- !~-~';i~,.·~ }t~ Jii-~· 11 :J:1~;~o~~1fibo~~1o~/~~l s1t0 pre:.ioso co1111·ib1tloaU'esamc di mia delle più delicat.~· questioni di q1tCS/(1tti– sle vita politica italiana, che lrn tonti ri– fl_cssi anche nella vita pubblica inlerna– :u:,nalc. I giornali francesi hanno dal.o un ecce~ iz.\onale l'i!ievo al disco1'so leslè pronun– owto a Catania. al convegno dei co ~idet.ti cattolici nazionali, dal sottosegrelario on. Mattcì Gentili. Per chi non conosce esatta– mente la situazioM italinnn, questo fatto potrebbe eo:sor causa di un apprezzamento erroneo sui rapporti fra i callolìci ita– aiani e il gov('l'llO fascista. Perciò credo op– portuno ristabilire Jc proporzioni esatte ~cl l'episodio. Anzitutto è cvhlenle che !a stampa este– h è stata lrnlta in crl'orc (un errore di }1roporzione) da qualcuna delle tante agen– v.ie d'informazione che il governo fascista laulnmenlc sovvenziona, appunta pcrchò cli quundo in quando gli rendano il ser- 1,,izio di $pacciarc lucciole per lanterne. ;Non saprei come definire altrimenti la 'pubblicità data dall'estero ad un discorso cho all'interno i ~iornali fascisti più qua- ~f~~~i, p~ssca 0 t~i~~,~~ic s~flo 1;ffe~{~i/'~~~~a~ bandolo, nel caso più favorevole, in poche k!iecino di righe di cronaca. la parola papale. Perciò Mattei Gentili ha chic-sto la tessera fascL:.ta tont courl per i clcricofascisti, affermando cho i catto!Jci hanno diritto di_ fare quella politica che sembri loro migliore. senza impicciarsi più. di un partilo cattolico vero e proprio, che in llalia non avrebbe più rugione d'esi– stere, ecc. ccc. Benone. :\"essun.o. rimpiangcri1 di certo il tramonto defln1t1vo del c!ericofascslmo auspicalo cosl dal suo leader. Si chiamino pure fascisti, senza alLro uppiccicntivo, i signori clericofa.scist i ! So essi hanno il diritto di seguit•e la politica fascista, vorrà dire che allri, benchè callolici, avranno il diritto di andarvi conLro. Ammettiamo anche che di un partilo cattolico non sia più il caso di parlare in Ilalia . .Però il )alo morale dei rapporti tra cattolici e fascisti, specie dopo le nffermazioni papali in ma– teria di nnzionali,;mo, non si elimina con qucsli espedi_enti empirici. Siamo arrivati al pnnlo criLwo del problema delle 1,giu~tc l!bertil" e dei dinlti della personalità mnana sul terreno civile e sociale. La dolt.rina e Ja pratica ~chiauistica del fa– scismo fan.no a r,ugni con la mol'alc c!'i– sliana. << S1 manifesta n, disse i! Papn, in una famosa allocuzione concistoriale, par– lnndo appunto del fascismo (leniamolo ben presente I), "una condizione di cose con– traria alla concezione cattolica ... » ; e (1 condizione di. cose" vuol dire, ancor pili che punti particolurì di dot.trina o formule teoriche. l'insieme del fenomeno fascista, come spirito e realtà politica. L'insegnamento ufflclale della Chiesa in materia di regimi politici è fissato da un pezw. anche se non ò troppo conosciuto : esso ha il suo centro nella dottrina del potere stabilito. Secondo questa dottrina i eittadini devono obbedienza a chi gover– na, una volta che il suo potere sia fondato. Ho proposto ad un teologo illustre di ri– solvel'mi a queslu. stregua un flO' di casi– stica d'altualitù. Egli mi ha risposto : - ~~~ifd~l~;r~ 0 J~ifcu~r~~a 8 ~il~\~b~~~fedi ~~~ l'ata e, comunque, non costituisca mm ti– rannide. Queste condizioni fanno corpo coi resto della doltrina. ,, - Segue una lunga citazione di atti papali, che sopprimo per brevità. GIIUSEPPE DONATI. ------- LA L!BERTA LACOMPAGNIA DI GESU' Ogni figu~'!_ un fatto I.e (limissio11i del cardinale /Jillol sono siate amurnciatc dalla sla11ipa fascista ita– liwia co,i /c solil«::rcticc,izc. fo/nlti i bol– lettini del 1·e9ime 1,on luowo dello che il cardinale dimissionario pcrchè il s1w vunto di vista {av01·evolc al!'Aclion Frunçaise ,wn ei·a riuscilo (I prevalere, e frl sita tli/esa della organi:.:.a~ione real/ascista /rn11cesc ei·a stata ballu.ta . è il rappresentante 11/– {iciale, ili Voticano, della ComJJagnia di Gesù. Quesl<i 1·elice11:a tende a 1wsco11dtJ)•e ol pnbblico la. JJrOlezio11cche lutti i movi- 1ne11li rea:;icn1w•i e {aseisli trovaiio nella Co111pa911ia di. Gcs1ì.. Per q,umto rigua1-<la il Valica110 si do– ma11d(t perchè la Compagnia di Gesù è balfuta nello 7Jolitica ve1·so I.a Francù1, 111e11tre è vittoriosa sti tulltt la linea nella politica 1·isw·ao al fascismo, tiella quale padre Tacchi Ve11tm·i iJ il sostenilorc ar– dente. Come si vecle il, Vaticano usa al– l'Italia ttll l.ratta111e11/o di vero favore. (A proposilo dcll'Action Frnnçnise : ili w,o dei rece11li 111i11u:1•i il gior11olc ,·eali– sfa u.tlacca violentcmcure Jitlcs Fcrry, iu– dicandolo come 1111 vero 1·epubblicanv ve,·– chiJ... falsario e,l adultero. Infatti l'nomo di Slato francese conviveva cou una donna sposata (<1/loranon c'e1·a il di:vorzio) e ll– veva dcnmizfoto com,. lcgiltimo un figlio llVUlOdalla sua comparmo. Ecco la morflli– llt repitbblicmw, dice il gior11atc. Il diref– to1·e dcll'Action Française, che ama tm!/o il fascismo italiano, 1wn lw biso9110di ce1·– curc 1u:llc alcove repubblicmic per trovare esempi : li. può trova1·e anche 11ella vita intima del siio protetto M1asolini. Questo slrMrdi11ario di{enso,.e della /a1niglia cat– tolica, apostolica e romana di famiglie 1w ha aimto parecchie. La madre di 11n rno figlio illegittimo ha dovttto inte11tore un 1woccsso al direttore del Popolo d'llalia per avere gli alimeuli. UAction Françaisc pi·otetta flalla Com– vagnia di Gesti, J)!IÒ trovare miche in cam– pioni della monarchia reazionaria e cle- J:~l~lsi ;;;;;,PJii:\J;i~.t~o~~e qs 1 ~~,l~ j~e;~st~~ alli onorevolissimi}. La sottoscrizione è la spina dorsale del giornale. I noatri amici devono promuovere siste– maticamente sottoscrizioni a favore della Libertà. E' un loro stretto dovere. E' il solo modo per consentire alla Libertà di svilupparsi. E' nrrivo1o a Ncw-Yoi·k Il i;i- 11or Ferruccio \·cechi. corrispon– dente Jd l'r,pQ/o <l'ftalla e pro– pogondfsla fai;cJsln.Essendo !:italo attaccato dalla r;tampa nntlrosol- ~~~rr~a s1'.~ 1 fo~~o dfs 1 1~ 1 ~i1 1 ~~gSI dct ;·;.\~~~ll~•Jo\ 1 ~nt~\'C~· st·~e~u~::.lo CO~!~ co1·~0. con l'nzionc dellr sue !<(jun.drr. n.lln sn.llta nl potere del !<ignor :'llt1"solirJJ "· L'a1•dito Fernwrio Vecchi, 7,ui11di,c11lra Jcy'{/•?i:;;. rt;:;.~7i {u[f?~~w~1'.~:u~~,;~~o~ 11elt'America del 1\'ord, dichiarando Ili c.1- sere ancont q1t('l/o s1Jw·af11dte <dl<,mponalo c!Je r>ra nel 1!)19 r rnzo. !Jombttrdie,·c, in- ~ft~t{;~·i°Je?fic?,'.J[ii~;~~ d;;i:~t;: (1,:~~·~%i':cl duce e capitano della 1n·ima llislru:.ione dell'Avanti, a:.ione che [Jli meritò l'encomio sol1Jmw del duce. allo1'a scmplire llfrcttorc det Popolo d'ltolia "organo dei comhal– te11ti e 1>1·od11ltcll'i ,) e di (fV.f'lprogrammony clemaaogico di aboli;ione del Senato e (h– strilmzi011e di terre ai contadini. Dopo il l!l20 le virendc di q11esto spara– fucile cambiarono. Vi ftt 11r1a storia lli chèquc « a vuolo" emesso dal « capitano ,. che fu arre~·t<1l0e processato. Qu.e11l0inçi– dentc giudiziario i11{l11i/o1'tcnirnle snlla coscienza del signor Vecchi, il quale di– ve1;/Ò a11li/ascista. La sua fellella al duce non ancora duce, subi 1tna rrisi terribile. :,.ffo 1 :,~~~~!\ef.[[cj~foi ilsc~1ft~ 10 :1 1 ;i ~i~;fi ~f :lcr~;~l,:ofoi ,;a;~f(r/;·ed~ 0 Ìaelsv ~;:i~/' :::il~ aveva110 {norviato. ra~~f/t1:~1i1J{ig,:~:~{l~~i~:~tj 1J~~;~ii (~f~t:~= liJ w1a t(llamilà cittaditia, imporl1manrlo tulli gli nomini maggiori dell'antifascismo ~;;/ir iitt~~~~u~r:~f1~i\f;iva~:~: 1 ~;i;~= dito, spallC[!(liato da una rna squadra, G. M. Sei·rali, si recù dall'aggredito per r,ff1·irgli documenli gravissimi sul signor il/ussoli11i, per dimostrm·c - dicevo. - la sua converòionc e ·il suo pentimento. Ad un ollimo amico nostro « attaccò ttn bottone n per spiegal'{}li la sua conver– tione .wcialista e repubblicana e la sua i olontcì di riabililars1 lavorando!/er l'an- Jt~i~i~~:;,~~ialeff:~~l!a;~lg:;~oVtr:r:b1m~ azione? Cosa voteva fare per essere ac– colto in 11n JJarlito di Jinistra, per esempio il repubblicano '? Ti clericofascismo che in Itnlin, come vedremo, nessuno prende sul serio, ò slalo saggiato in questa circostanza come un llrt.icolo d'e.s-portazione. Bisognava contro– baUere , la pessima impressione prodotta negli ambienti catlolici esteri dall'inci– clente dai preti di Udine e dal malumore Jlimostrato dall'organo vaticano per certi Commenti a sproposito s.ul congresso eu– caristico di Bologna ; e all'uopo, in rnan– uanza di meglio, i moccolett.i di i\lnltei GcnLili chissà che non possano servire a 'qualchecoso. ! ì\in il pallonoino di Catania gonfiato a froddo è precipitato nel vuoto. CIO' HE BOLLE N LLA PENTOLA VATICANA L'amico nostro rispose che, dati. i pl'e– cedenti, i?nl)O.!Sibile sarebbe sfato " l'inse- 1·imcnto" in tm partito anti{a.!cista di sini$fra, ma che le vie della " riabilita– ;ione" eratw infinite come la misericor- ~!~ic~i,vi;~d:~ir :'d{/e~de;~~Jì°::i i~;~:~l~ ::!~ir:$~~i Ìc~~is W.la ci:rl~ rJ~lQ(:~:./;::i~OJi~ . . . Il direttore ·di una grande agenzia Oi informazioqi mi ha domandato telegrafi– camente chi fosse il novello Carneade orn– eolante dal fondo della Sicilia. Ecco che cosa gli ho risposto : ~lattei Gentili come membro del gover– ho ò calcolato ancor meno dell'ultimo Sot– losegrelurio fasoistn, mettiamo Michelino Bianohi. Matlei Gentili fu assunto al po– tere, alla dipendenza_ del ministro Rocco, dbpo il 3 gennaio 1925; ed ha, legato il r:~~Pf/ 0 r~t1~~ °r~s~fs~:l~~bt~ ~~~1°nJ~t{f ~ dl varo della. legislazione ecclesiastica. fa– scista. Dopo un anno e mezzo circa di la– boriosi llonzamenli. presiedyti ap·punto ~lall'on:' Maltci ctenlili, venné fuori quel progeUo cui il Papa in pel'sone oppose un solcnnissimp fin de 110~t'.ecevoir. cj~\i~P7~~r~Ì~ i;1~ s1 fa·~~\t~6n;·;~f i~ p(lf\'flTa ,sottosegretario, i;na Lutto 1\ dica– stero. Mussolini infal\ i Si domandò, ad alta voce. come suole in lttl~c le circostnnze che gli fanno diroenticaTc tli essere prc– •sidenle onorario (onorario soltanto !) del comitato nazionale contro lu bestemmia : - Che cosa aspetta per dimellersi qucl– ~'ostrica di '.\lattei Gentili ? - oufeefnf ?cl~~nd~ ~}at'l:r~~nli~f~~di~;1 10 p1~~= cipalmente a scorno dei na:donalisli, chè son loro che hanno crolli de slercore. co– me dice la S. ScriUura, i c!ericofascisti, e che aveYano dalo ad intendere a Musso– lini che un grosso affnre col Valicano, in quel momento, serviva ad accunlonare lo ·scandalo internazionale del processo :\lul– lèol.Li. Federzoni e Rocco lraLtennero il (<duce" dal dimissionamcnlo di MalLci Gentili, fa– cendogli rilevare che il dar ricevuta al f!fe~/id~~aa~~:~~:r~ 0 i~ ~~~1~e1~1~i~f~ig~~ litiche del Jlasco. Anzi Federzoni Ol'dinò ':li giornali di non parh1rc in nessun modo (!ella lettera del Papa ; la qm1lcosa non ~mpedl tuttavia che i cattolici esteri fof'– Mro autorevolmente avvel'Liti. proprio in quello cil·costanzu,. che la S. Sede non. po– leva dare il proprio consenso ~d ~m s1slc– ll1a di leggi, pel' quanto obb1ct.t1vamenlo ~~~t~~~g{-~~e~\'; ;~~a~~"~teds 1 ~o u~n~et~~~ permanente di ~egiLtimil~ ": . . . Quanto ai cos1deLLicatlolJCl naz·1onalt o, più esatlamcn!e, clcricof:iseisU, es,i non rappresentano nella vita pubbli~a ilul iana ohe le loro persone, il cui censim~nlo gc– nei·ale si fa. comoclnmente sulle dita dello ùue mani. I Tari fasoisU che possono pren– dersi il lusso di sputare quel che han dcn- i~~~:J~/1~~~~ice/;;~e:~~~~~a1~\~1~t!i l~~~I~~~~ che sono in effetti: scroccom e parass,11 ~:lella siluuzione fascista, com~ lo furono già di quella popolare, e vend1toyi di, fu– mo senza. autorità. e senza seguito. Nelle riuhioni cattoliche, dové in allri tempi solcvano quasi pontificare, oggi nessuno di loro os~. nonchè aprir .bocca, nemmcn~ meLtcre piede. t,;n ricev1mc1.1to cho ~55~ tentarono di dare a Bolog~n ai. COl)~p·css1sL1 dc-ll'ultimo congresso universital'lo catto– lico andò comI)leLnmenle deserto. Prima della « marcia su r,ozna :' av<'vano :una .rlo~– zina almeno· di g1ornali, soslcnuL1 princ1-: palmente dai vescovi e ~lii p~rroci. Oggi ne banno l'imasto due sol!, e.".ivono es.clu– tdvamenle dei sussidi penod1c1 del regnne. J\latlei Gentili (che don Sturzo salvò da tma mortale malattia di feg;~lo ,facendolo ilnalmente entrare a Montec1lor10 per la porticina di f:worc delropzione di .c~ppa) bu. un bel dire. dav.anti ai. vent1.cmquc elerioofascisti catanesi, eh~ 1! moy1mcr!to -~~ft~~~~ 1~011m~t~a!nJi~1g1~·~'. ~:; ;; l~%,~1= gionano, non si ma~1dan? al dormcil!O roaUo, non si de1~az1omd1z~a110.~ropt·10 polemiz1.0mlo col g10r1rnle .'h i\fatt~! Gcn: ti!i, il giomalc fii Farmacc1, non JHU L:1rd1 ~li qualche seUim!lna fa solamente, .l'lPC- ~f1~3 ::-i~;t~' ,'. 1;Pr~\t 0 vPi;F?~~~o ò a ;\~~ 1 td1 vista e di cornprP11don10 a rendersi C"OllL(! elle Fal'inacci è ucl vero, men.tre :\lalte, penlili mente supendo di mentire. I Questo articolo è dovuto qlla penna di ima pe1·so1wlilà ben addenll·o nelle ser,refe cose del Vaticano. Lo diomo a titolo d,i in– formazione. I {alti si incaricheranno di ve1•ificare. qtieste informazioni. . *. Si ,può dire con sicurezza che mni come in questo momento non solo la Segreteria di Stato, ma tutte le alte sfere ecclesia– stiche tengano gli occhi aperti sugli svi– luppi (o degenerazioni, se si vuole) della situazione italiana. Può dirsi cgunlmento (in te1·minì ge– nerali, e senza fermarsi a casi personali o ad alcune situazioni provinciali, sulle quali ritornerò brevemente in seguito) che oggi la linea, su cui cammina. la politica dello Stato italiano, ò vista con molto più ohia1 ·e1.za che non un paio d'anni fa. Cn paio d'anni fa --:- e all'ineirca fino ~~~f;~~\\~t~ 0 i~~~ì div,!l tmbienti polit.ict 1• Partilo filofascista (il vecchio parlito f1eiq~~f~i~il:nPv~'L L:~e.M1~ 1 :i~r~d~ '~~~o~~,~·~ nienti o pericoli latenti nella ideologia e nelle intemperan1.e del fascismo, lo Staio /asèista. con Je sue abdicazioni di fallo a favore della Chiesa (scuolu, beni delle con– gregazioni, ccc.) avesse ormai abbando– nato in mano a quei.In Pe(Jni .~11(/ide11li, pcrchè gli si potesse dare mm sodd1sfa:>.ione puramente morale ed csterio1·e. Questa soddisfar.ione però (òpinuvnno ancora i 11- ~~~!si~~~t~ ~1\\NC~e;l~~r~~n~~rrf~~·;~l~'."f1 ~:~~ dgnifioa\'a per la Chiesa una continuil-à di godimen~o delle cose rilolle allo SU1to. 2° Partito miii{ascista {r11cco!lo intorno a Gasp::irri. segretario tli Slato). Questo P,~~~1;~ i1~~ ~l:;~ ~~1i/~~~~~il~nftàs~1t~fi'i~= dure l'azione clel!o Stato rascislà cntwo cCl'ti conflui : cho le prcm<'sse ideologi– che e lo slancio nazio11alistieo-imperi::ili- 5tico sni·ebbe s\ulo più, igtll'OSotlegli stessi woposili dei fascisti diplomfJtici cd avreb– be portato lo Stato u forme çli giuseppismo, che avrebbero cosliluito per la Ohicsn una minaccia, la qunle non sarebbe mai slata ripagata da profitti conliugenl i. J 0 ~arlilo dcyli ù1ce,·tì. tlei temporeg– giatori, che faceva da ct\scinctto tra i due. Il primo scacco dei filofascisti Una ot·ima inevitabile chiarificazione di quesla iiltnl'.lsférà di sl'.lslanzinle 1)erplestiìtà. negli anrbienl,j vaticani si ebbe quando !o ~talo fascista, dopo aver fnlto le note con– ocssioni, in materia sco!aa:1 ico. demaniale e fiscale, tcnlò di ::,lringel'e da vicino la ~~~ttii~~1i:~~n~~Wtic~e~~~gi~I f H loco~t,{t~ 0 ~: v1·cbbe su questo tr:rreno rislabililo l'equi– librio (l'a dare ed avere. Si ammetteva (da parte di questi) la possibilità di so.stituit'e a!Ja.Legge delle guarentigie un concordato; ~~a J~\ '1>~1e;~o d~~;~;?~·d~~ic1?;e,;\~~f~o l ~i~u; quella del cnpo dello Stato (al re o al dil– la/ore? Quc/Sto p11nlo del pensiero fosci– Sf(L di quel tempo e1·a molto vayo e nes– suno nelle alte sfere ecclesiasl iche mole. natmalmenlc, alzare dei veli. Ern il tem– po, però, in cui le altissime gernrc!lie fu– se i sie accarezza vano i I sogno del colpo di Stato). Sia pcrchè lo Stato fascista scoprivo al– la fine il proprio giuoco e si mostl'arn in veste di riscuoti101·e di una cnmbinle trnt– la sulle concessioni prccedrnli ; ::.ia che il Vaticano temesse di ingagginl'Si in una av– ventura, che non fJli .:1onideva e indubi– tobilmcnle 1ierchè mtendeva di rompere i l'appol'ti uniilianti di ve1·sm1a yl'atct Yerso un bcne/affore - avvenne a questo punto i: principio del distacco. Dclcrminalòsi il dist.icco su queste ba– si. il partilo dei "filo,, ~i lrovù in condi- 1.ionidi infel'iol'ifiL, in quanto che Gasparri diehiarnva che la sua linea di condotta dr\i6u~I~~ ~i f;l~titl~~si:~~dbiiig1~~{~~l cZ~~ sideraro questo come 1m acconlo per l'av– venire. A questa lesi i «Ilio" non pote– vano che soltoscrivere. Sul terreno della politica generalo essi erano giuoeati ; ma ~~n~f:i\''.r~:.~ ~~~~~avi s~!~irf~~~ft~~t r:~~i locali s'erano di necessità stabilili rnp– porLi personali su comuni interessi, che è difficile tagliare. Su questi rapporti slnbili\isi fra a!Li prelati provinciali (in parecchie pt·o.vincie: sopratutto ncll'ltali::l media e meridionale) i « fllo" giocano an– corn con $Ucc_c5so.Si possono conlnre a decine epi.:1od1 <li scrv11isn10 cli ve::-covi, canonici, ecc., nC'llc Marchi•, nell'Umbria, in Toscana, in provincia di noma. Cam– pania, ccc .. e, in gcncrr>, !ulto il Mezzo– giorno. Queslo, ~1nturalmrnto, .dà da pel1- :.are in 8cgrelena di Slato e impone mo– vimonti cauti. Però da queslu chial'llìca- zione avvenuta in seno agli ambienti ec– clcsiasLici responsabili è resuttato il qua– si annientamento del partito negativo de– gli incerti, i quali sono stl'lti in buonn parte assorbili dai ga.!parl'imii (che due unni fa erano in minoranza). Uno dei maggiori rappresenlanli di questi, il cardinale •rac– c1, che fu molto ostile al Partito popo– lare ìtaliano ai tompi dell'Avenlino, si è ora mollo accostato al Gasparri. Dal favoreggiamento alfa riserva La nuovo linea di condotta fu segnala da un articolo dell'Osscrvato1'e Ro,nmw del settembre 1926, Col quale si mise una pietra tombulc sulle voci, che correvano cosl frequenti allora, di soluzione della Questione 1·oma11a. La condizione creol.a alla Ohio.sa dopo il iSìO - diceva. l'articolo - è rimasta sostanzialmente immutata, e non muter-:i. ~~ttlu~nJ~d;~n~.ofJ~~i:a 1 ;~,ilfi~!s{~c,·à, !';a· (a'mo1Ef :rltoCti'ziOM del Natalo 1026., i~t~ 0 de!!o, 1 ~e? 0 ttt~\~\,i1~~~td;nrg1\~~l~& ia formulazione del programma poliLico vaticano (passa.i;!,t?"lo dal iavoreggiumento alla riser·vu). Dati i precedenti, nell'ambiente vali– cano o delle diocesi, e so111•al1iUo1,c1·chè li·a diocesi e diocesi c~islono disparità fortissime (e talvolla nella mede8itna dio– cesi) bisogna 1·ile11e1·cco,nc nwllo iniJ>ro– babile che la Chiesa possn past=are (allo slato !)l'esente delle cose) da un atteggia– mcnlo di riserva ad tm attcgglnmenlo, co– munque, di offensiva. li Papa ne ha ab– bastanza delle gravi divisioni suscitt1tc, per causa del nazionalismo, nella compagine del clero e dei fedeli francesi e si guar– derebbe bene dal ritentare la prova in un pa~!e ,~~;~,~~b~~ù r~i/t~u~;7 if?~:)~~~·:li~ 1 ao- tica (si pensi che, in caso di divisione, per esempio, la diocesi di Bologna sarebbe "fllo ", quella vicina di Padova sarebbe n anti "· e cosl via ; poi ci snrebbero più profonde divisioni tra il clero Ticto e clero povero). A sping~l·e verso un'azione più dec-isn– menle osi lle - quant unquc sempre con nppnl'enze 5ornlone - so.l'ebbe il cnrdinalc Ccrrclli. Ma ci sono al suo passivo alcune circos!nnze: 1• In <dcuni ambienti ò ritenuto come ~1?at~u~1~l dit~~la~ii11!ig~o~ l}iEfi~t/ 0 ~~~~.~= zione e poco edotto del !alo sociale del p1•oblcmu; 2° In mo!Li allri ::imhicnli è molto mol– i·iòlo. In quesl i ambienti circolano voci o miuaccc di sc:mdali sulla sua azione a Parigi. Si dice oh~ su queste minacce di scandali BriimrJ abbia giocato per ottenere la condanna drll'Aclio11 F1·m,ç11isc. 3° E' molto malato di diabete, e qLHisto è un elemento doppiamenlo sfavorevole : a) perchè lo cc•~!rmgc stuvotta acl ecc!is– sarsi ; b) pcréllù pntccchi, che gli andreb– bero dietro in alle.sa di una c,,enluale as– ~unzionc a!ln tiara. pcnsHno invece che sa– rebbe dc!u~ivo puu1nrc su di lui. Il piano del cardinal Gasparri Tllllo fa p1•esumc1·0 dunque che la via che sar;\ SCE'llila è qudla tracciata da Gn– ~parri. Q111•s\nvia tiene conto delram– hienle provincinle, dello spil'ilo d~i c1mct11- to1·cs. che ,e-li si sono avvicinali, e dalle tradizioni di>l!a Segreteria di Slato in rna– Lerio. Gaspo1·ri, che è un grande cononisln. •videnleinen/e si. studia di colcarc le onne del Ct1rdi11(llel'ousah;i. Quincli: I• Si e.!'f'ludc-rallcggi_nmenl o aggrcssi– ,·o, tanto più clw In Chiesa, favorita ne– gli anni precedenti, ha ria perdere. 2· D11rea queslo alleggaamento di pm– denza e di con::;ci·vazione dei beni acqui– stali il cnrnUi>re evangelico {11011 resislcw;a, !ti forza 11cl 1mtil'r'). 11 Papa pcrsonnlmenle si aspelf<t trna o{{e11siva cun/1·0 di lui. A qualcuno, col i1~al~v~~I~,afm:'. 1 ùd\li~n~ 1 istd~~~~\\~to a~~~t !l'aggio, rrc. (insomma, come Pio Vn). Tullo sta, dunriue, secondo i! Cardinal Gaspurri n prejrnrarc in lai modo il ter– reno :i!l'eslcro da voler dimOSll'm·e 1(1. i11c/– ficacia dH!11 l.e!n,e delle gvarentiyil!, e quindi, a! ritorno. dopo In caduto del re– ginw, o per mutate circostanzr. ecc. ; far mlervcnire l" potenze straniere e por– tare finalmente fa Questione 1·oma11a sul terreno internazionale. Il Gasparri pc.nsa l'he se gli riuscisse, in caso di conflitto nperlo, questo grosso gioco, le angustie e i pericoli corsi 8Rl'cbbero largamente com– pensati. Però questo piano obbliga a non fare il primo pnsso; e q_LJestopiano ha 1! vantaggio di a!:fgregarsi I temporeggiatori, i quali, anche se non capiscono dove Ga– sparri mil·a, sono sodclisfutti prrchè ga- 1·nnl isce loro che il ratiea,io 110n JH·emlerà l'iniziativa. vosfra buona fede. Ma la n riabilitazione" clcl signor Vec– chi aveva altri ori:.:onti e nessu.110 lo vide aUa difesa di una Camera del Lavoro as– salit-a dai fascisti. Passò moltc1 acqua nelle cori.che leonardesche del Naviglio; molti << barchetti)) di Boffalora comJ)ir01w le traversale, e del signor Vecchi non si .sentt pitì varlare. Po~~ro :tn~W!(l·ai c~;~\~r~J~ie~~Zot1\;o7:~~ vendere documenti com7,romettenti. Ri– spunta propaga,iditta di quel {ascfamo che e(Jli diceva di volei· abbandonm·e pel "1·iaùih"tarsi "· Risp1mta a New York, dove a1mm1zio, fra l'alti-o, di euerc diventalo ::~:r::c dt~7t';7aJ:.:~n~il;1~tr:r,;~~,-F:~r;11; repttbblica stellata. Drawn1i'? Parse, forse, signor Vecchi. JIMMY Jiinmy è rilonialo a 1Ycw York. Appena a,·l'ivato, il signor sindaco, cfrconllato doi !'eporters. e special,nenlc da quelli della stmnpa Hcarst, ha clichiw·ato elle a Roma, lui e .\lussolini si lratlarono da vari a pal'i. Que.!la i: nn gaffe di Jimmy cl,c i. Pro– (Jre1,si italo aweric(mi dei cori·ieri d'Amc– s·ìca dei Barzi11i no11clovevano annotare, per ,:on far !]On/iure di /m·o1·e le yole del duce 1·011wno.(Co1ne, sia eletto tra 7>a1•e11te.!i, gli stcsòi progressi italo-americani certe be– stiatità, come quelle di cìnquanlmnila 01n1i•ai1'0?1Wll'i che abitano in C(ISellOJ)Olari cuslr1iite dal {ascinno, farebbero bene a non rlll'lc). Jimmy, sindaco di JYew l'ork, ci aveva gi'à rallearali cluranle il suo soggiorno in K1i- 1•opa. In una sua intervista concessa al 'fevere, dis~·e <( co11 11,t so1.,-isomali:.ioso nei [!Mndi occhi ehia1'i" tante bellishne coJe. Per esemvio che yli italiani di oggi, in America, « 110n sono J)iiì quelli di trenta o quaranta mmi fa 11 e il 11w1·ito,1rnt1tral– mc11.tc , è del fasci1,1no, che, a quanto va·re, oo-vcrna l'Italia <foq,wrwit'anni. Pm•lo dei naturalit:ali am.e1·icani, che il 'fevcro si (JUAl-clòbene di chiomare «rinnegati"· E poi: ,, Io che vw· son re1mtalo, ùi Auiei-ica uno dei 1iiù eloquenti oratoi-i, oggi 1wn itrovo addiriHnrn parole c{(icaci per mani– fcstm·e le '1e11sa:ioni 11te1·aviglio1,eche mi Jw sttscilato Roma. Pal'lo dall'llaliu con i'iln71rcssionc indimcnlicabilc della perso– nalità di Mtissolini, del g,·an capo dell'Ita– lia (Jiovanc n. A \!e11c;ia, 71recede11tementc, Jinrniy !LVCVa sram.bt 'alo disco1·si col vodestà conte 01'$Ì. Il 11odeslàrivolse a Ji,nmy wt compli– mento: « l'ostro Onore è 1rn fascista tipo" e fascisti lwmw dimostrato di essere [Ili e/e/fori di 1Ycw York chiamandolo !1ll'aflo voslo. Qnesta af/ama:.io11c 11011 si sa se sia pi1ì fr1•everc11lc o mali;iosa. Pcrchì: Jimmy, giovane arl'ivisla new– yorl,cse, lta mia e(tr1·ierct b1·illantissiuw /.w1>0/t1 ~·,,lfa famosa « 1'111mna11y "· B(Jli è l'clctlo di questa 01·ga11iz:azione. a con– /ro11l0 dcffo qttalé la vecchia ca111orm na- 1wletana divent(i un gioro da fanciulli. Ji111 ,ny, cle,•icale 11U1·a,oltre eh e cattolico, ~i;t':b:.~,jr~t~lrx1;i f~f¾~fh~ 0 /,~::ii~?;;/!= sim(I, ed i: diventalo simfoco di uria cillà p,·otcslanle nelfa maggioran;a ! Af/arisla, erealm·a della 'fammany, Jimmy avrà sor– riso ai complime11li del vodcstà veneziano. Come OfJfJifa .w,Tidcre i ncwyorkesei chi: ammù-,1110le dichiara;;ioui ~passose del di1.1erfr>11lee i.nlrapl'endente 9iovanotto, e la clist/'il,u;ione dclfo (olografie, dove si vedono .ìlussolhii e lm, da vari a vari ... Cel'lo che Jimmy 1iurl<t ti·oppo e no11 ha !CL vfrtìi del ,~ilc11:io SIL cerli episodi che i yìornidi /uscisti italiani, per esempio, ha11- 110 taciuto: Jimmy avrebbe ,·acconlalo, se dobbiamo 1n-eslm· fede ad ttn gionwle fa- 1,ci11t!tche si 7,u/Jblica in .'1.mcrica, che (t 11oma, i11sfr111c (I/le (lllc 1w1·sonalilà fasciste che yli fai:evonu /ure "il giro dei qrmufo– chi ", cnll'ò i111m tabarin vcr bere un bic– chiere e antmirare le ammale dan:.e. Ma bevttlo il bicchiere con quella parsimonia che fo 1·cce11le1.'isita dei legioni MIWl'icani a Parigi ha di111ostralo acl occhio trndo. Jilnmy si w·co,.,~i:che la musica del Jazz era composta di ne!)ri. Per il dio delfo Tammany r Jimmy iiiso1·– sc e domandò l'espulsione dei negri. I tlt:– yri 1·esisto110. 11itei-ven!fono le personalità {oscìstc e i neuri se ne vanno. E Jimmy continua a bere suddis{aito ... Ora avete capito chi i: queslo Jimmy ,raU,·e,-, siMlaco di .Yew l'ark, anzi della 'fammany. Un centenario che giunge opportuno UGO FOSCOLO primo esu!iji_!llitico d'I alia Se il fascismo non avesse I.a sfaccialag– gine inco~ciente dell'ignorante, si trov1.:– rcbbe molto imbarazzato a celebrare il ccnlcnal'io di Ugo Foscolo. Ma appunto per la immensa Ignoranza dei suoi . duci esso se la cava sempre. in simili casi, con incredibile faccia tosta, e commemora :\laz– zinL Pisacane, Bissolati, e prende l\api– sardi e Oriani come precursori del fasci– smo. !\on ci surcbbe quindi niente <la stu~ pirsi cito domani Augusto Turati e no-: berlo Farinacci ricevessero l'ordine d1 esaltare Ja memoria di Ugi Foscolo come ... ani ico fascista. Eppure, come questo centenario fosco– lrnno si presta a confronti con questo no– stro tempo! Ugo Foscolo fu - si disse - il primo esule JlOlitico ilaliano. Fu il primo chè, per non piegare Ja coscienza al governo lombar– do-veneto, che pur tanto aveva tentato prr ingraziarselo e che ave\'a sostituito il da lui tanto odiato regime napoleonico, prese h:1 via dell'esilio. Più tardi, sull~ sue orme, vinti rassegnali o sognanti la ri,•incita, al– tri cento e cen!o seguirono la stea:sa via. Finchè l'esL1le politico divenne, nell'Ha– Ila riunita, un ricordo del passalo, citalo ad esempio dall'infelicità dei tempi della oppressione e della vergogna. Ahimè! Dopo un secolo, ecco che resilio ~f~n: c1f1~ftt~~ft~t'i R~~o:esitt:c~~~~! à 0 ;tt che di Ugo Foscolo, cnlpestate da Mazzini, da Garibaldi, da .Manln, ecco i nuovi esuli del fascismo. Oh, ci volevn tulla l'infamia e tutta la vergogna del fascismo per rinnovare? In pieuo secOJo ventesimo, l'esilio politico ! Come uomo, Ugo Foscolo - lo disse da sè - ebbe molti vizi e molle virtù. Come ciUadino, fu campione di rigidezza e di onestà. !3i dice che egli traesso !anta fie– rezza da.gli esempi delle vite di Plutarco. Storielle per i ragazzi delle scuole. Con la schiena diritta si nasce, non si diventa. Ed è &uperbo e giusto o~goglio sentirsi ritti tra un popolo di schiene curve. In– felice chi non può provarlo ! Ugo Foscolo ebbe questa gioia, questa sensazione sovrumana. ~apoleone era Napoleone : una figura ;;torica che rimarrà nei secoli. Piegarsi al suo genib non era forse tutta vergogna. Ugo Foscolo non piegò e, più forte di Manzoni che si limitò a non cantarlo, lo abborrl. « Io 16 abborriva sempre : lo stimava e sovente lo disprezzava ; I\òn ho mai potuto amarlo e non ho mai potuto temerlo•►• Quello ch'e~li odiava sopratutto nel Bo– naparte era 1'1sLrionc 1, Ce:;are sì, ma senza ~~ii~c:~i'tet~oi 1 df 0 ~ 8 JrÌ~ 0 adg\t:~:t,°si~~IÌ avesse ben recitata la sua parle "· Eppure, noi siamo tratti talvolta a in– vidiare l'odio di Ugo Foscolo. Ques.t'odio cg!i lo poteva lanciare con– tro un colosso, che di quell'odio era degno. Noi non abbiamo che delle caricature di Napoleone ... Ugo Foscolo conobbe lo sconforlo. Al– lorchò vide le schiene già curve davanti a Bonapal'le incurvarsi ancor più davanti all'Absburgo, egli, prendendo la via del– l'esilio (che allora era libera, c non vie– tata dai moschelli della milizia e dalle leggi scellerate ohe fanno <li m1 grande p~esc un carcere immenso), egli dioeva prnngc-ndo : «Gli Jlaliani sono ormai tali, che mille Licurghi e dtecir':niln 'rimoleoni e cenlomila Washington e un milione di guerrieri Spartani non troverebbero la via di costituirli a ~(lziono! "· Gli è che, avendo appena intravvistn la libertà. il popolo ila!iano non ne era ancor prepa1:11to. i\la Fo_scolo ern ancor vi\'O ohe i Pellico e i i\faronoelli partivano pe!' lo Spie!bcrg ; Foscolo ern appena morto che i :\lcnotti sa\iv:rno il patibolo; e pochi unni eran trascorsi che i Bandiera cade– vano sugli spalti di Cotronc, e il 1848 ve– deva gli eroismi di Milano, il 1849 le glo– rie di Venezia e di noma insorte. m:l:tt 0 X 00 }é :~~i~ 1 ~;7,Jà~ ~a~~ 1a~1::~; egli aveva 1rnr deLto e riconosciuto che la Jiberlà. si conquista solo con la lotto. e matura lentamente nel dolore. Com'è vero che la storia si ripete! Xci 1798, menll'e la rivoluzione volgeva al tramonto e la corruzione napoleonica s'avvicinava, U/:i'oFoscolo, difendendo Vin– cenzo i\Ionti, diceva : « Coloro che hanno perduto l'onore tentano d'illudere la pro– pt'ia coscienza e lu pubblica opinione di– pingendo luLti gli altri uomini infnmì. Aristide fu impulato di ruberia, Foclone dì lradirncnto e Colone dovette scolparsi ~iihl~i~ 1 ;a~;!1 vii1t;JJl9 1 :~~~r~ 11 gi~~[ft\~l:~= 11emenle "· Come oggi. La pirateria e la malavita che s·annidano nel fascismo lanciano ac– cuse d'infamia con1ro le coscienze ada– manlinc che non piegarono. E Filippo Tu– rati vien condannato dai pretoriani di .\lussolini. "O miei concilladini ! Quanto è scarsa l[I. consolazione d'essere puro ed illumi– nalo senza pl'eservare la nost.ra patria da– gli ignor·anti e dai vili r ». No : la consolazione è grande egualmen– te, anche se priva di ogni altra soddisfa- ;t~n~~/\~a~1~. ~~!cf· 1 1~o~~~n~~f~~~~ ce 01 ~i~tt1~ deve lollal'e per preservare la società ùa– gli ignoranti e dai vili, dai cattivi e dagli indegni. Appal'larsi, non curarsi, chiudersi nella forlezza della pl'opria. coscienza incorrul- 1 ibile ù da asceti, non da uomini degni di lai nome. La lotta per la giustizia e per la liberlil deve esserù lo SNpO primo di tutta l'alLi– Vilà di un uomo onesto e difitto. E per ]ollare, e per non P.iegare, Ugo Foscolo prese lo v10 dell'esilio inaugu– nrndo cosi la tradizione del profÌlgato po– !ilico. Noi. esuli d'Italia, ricordiamo in Ugo Foscolo un precursore, onoriamo un mae– stro. A. FÉLICE AMBROSINI AfiCHl'l'ET'l 1 0 DIPLOM:\TO Impresa generale lavori pubblici 7 bis - JtUEìL ('S.. ~a 1 _g~fubliquc Telefono 2U Rueil CLINICA 3 Affissioni Luigi Barzini ha scritto ttn arlicolo co– me quelli che ia scrivere lui sul Corriere d'America. Vibrale vorole, accche s/er:ote alle mllorillt di Sca,.dale, piccolo villa;J!JiO amerieaniz;ato vendeva salsiccie vicino l'II igh School e una ordinan:.a del Consi– (llio Co1nunale lw 7>roibito questa vendita. Il greco omericaniz:.alo che si chiama Joe ha trovalo un difensore ùt l.u.i9i Bar:.ini, i1 (Jltale 1a, scritto un articolo, prote.!tando eo11lro l'ordinanza; « /oe la libertà» . Dati' In. libertà alla salsiccia e alla $Ua . .vendita. /..,e offese alla libertà il siynor /Jarzini non le sopporta, almeno che non si tratti della libertà del suo paese che cyli i: pronto ti bara/lnre per qualche sal– siccia di qualche Joc americollfazalo e q11althe s11ssùlio del ministero deyli esteri /aicis/a. Per tn libcrtlt d~l popolo ilalianQ, ~u:,f~ 1 c:J1u!(J;:!:Jil: 0 :Ctf/~~:~i~ie 1 ~f b~~~ te con articoli fieri.!simi. Dopo ttttto è la voce del san(Jut': ordin(lrionicnte le .!Ol– siccit> ai /a11)10cou carne di asino 1nista a carne di p(Jrco. Il si(}1wr Orlando Donese .!Crive di Gof– fredo JJ,1mt>{itul Popolo d·nalia. S1•yue11dola traccia del senatore r:cnlile ~f);ir:n~; c11~l1JC~f 1,~d/ 1 .&:=!eit 1 ~~it~bcl~~ cano e ma:zininno, morl comballcn7Jo, 11ll– le mura di Roma, contro il Papato e co,i– tro gli sh·anieri che i cltrico-11a:ionalfa– scisli del tempo avevano ch~amato per so/– {ocnre la libertà e i diritti del popolo. Il bl'avo Dane8e scodin:;ola dietro il senatore (;entilr, il quale e arrivato al punto di dire che Jiameli era un fascista e aveva i senlimenli cattolici. romani dei /ascfatf, ::c~,o~~Q)::!~e~!~~~ 1 ~el'{j;;gllr0~a~d;u:it manco a dirlo, sarebbero gli avversari di... Go/{1·edo Jfameli I E scrive : u Il simbolo che da esso emana si ricongiu11ge in unilà di pe11Siero e di vita con lo spirito del Fa– scismo che ha spaz:.ato dal tempio i traf– fica/ori di idee ... ». I tra/{ìco/ori di idee? .lfa allora queslo Dane.!e che fa l'Orla11do furioso, l'ha con Mussolini. Il Foglio d'ordini del partilo ncuional-– /aseìsto, parlando dei risultali della con– ferenza degli esperti della stampa, dice che il richiamo alla cen.sµra non si rife- 1·isee al governo fascista, pel'chè in Italia non esiste ln censura sulla stampa. Molti hanno dalo del cretino sfacciato al com– pilatore del foglio, ma hamw torto. IL compilatore, se mai, sarà un po' reticente, ecco tutto. Infatti ha dimenticalo di dire che non c'è la censura sulla stantpo. per la semplice ragione che è stata so])pressa la stampa . Una breve volemica si è svolta sul Popo– lo d'Italia. La Gazzetta del Popolo ha rni- l\fifir:l~:e~7~~tJ1iiJ:i7!r! t~ll1°tr:~i~::i (lella .!Cienza e fra qttesti, primo, Arnaldo Mussolfr1i, Monsieur, il q1tale ha mandato una risposta co11troria alle cooperative. Un certo sig,101· Carlo Peverelli, che è nientenle,10 che commissario dell'ente cooperativo ha risposto a<l Arnaldo rimpro– vcdandogli di avere manifestala "11wggior {id1tcia nelle società anonime che nelle so– cietà cooperative n perclu} le cooperativè sono flirelte da un cmisiglio e dalle as.!em- ~!edir~tf:d~eu~0~~;:f1:fii~i"d%ii;o;is:~:1lf:e~ si doma11da il signor Peverclli. E l'impor– tanta sociale e pofitica delle cooperative '? 'Ùl!~~ft 1 1~/.ta11:~ÌS~l~si~11~~f ;1~:l; ~rnr~: in te1npi anormali, (flti11di, ca11w qµelli. fascisti). Dall!i polem.ica si vossono trarre le se- ~U!11~~c~~~t~;/:,:1;,;e A;;~c~i !a/l~v~~~~:: sit Roma ad oggi - nudi alla meta - e diventato vresidente, amministratore de– legalo, consigliere di cinquanta consigli di società anonime. Con annessi emolmncnti. Pevcrel/i è favorevole alle cooperative per– chè i:. commissario - con annessi emoht– menti - di !Ul e11te di cooperative fa,sci– sli;~alc. Ecco i 11 dtte i,unli di vist(I, )' spiegati praticamente, perchè dalle dìchiara::ioni dei due gerarchi il pubblièo co,nprende- reùùe ben poco. * scffmc~i,:1:;i~;a d~ll~~{~ffi),/ 1 c :i;p:i ~~lbtri= cano in Italia le traduzioni di tutte le in– credibili cose che qualche strat1iei-o re– dttce da lloma scrive in lode del fascismo. o,-a dirama la copia di ttn articolo scritto da « un inglese noto e app1-e::ato nel mon– do politico i11distriale ". Qiiesto ingfosc scrive : « Il fascismo richiede dai mehibri !!~ii ;~~:hi % b~~;c!!~e~;~si~~ce;·i s;ni~:~ttt mo l)el'chè nan si può essere reatniente fa– scisli se si è altrimenti. //. fascismo è tma attitudine del vensiero dell'i,ulivi(hto verso ciò che scmb1·<t a lui essenziale per la feli- cità de{Jli uomini". · Qtteslo i119lesç s~ chi«ma Cohn. Vi $Ono nomi che cal.::ano come un !/Itali/O. ROCCO-RINA E' il sarto più a buon mercato di Parigi 28, FAUBOURG SAJNT-HONORÉ, 28 (6• Piano) TRADUZIONI Oommerclall - Tecnlr.he - Leg-all - Leltrarle Lavori Copisteria Reaoconll St&nog-raflol c. BONANNI, 15, rlle J.-J. Roune11u, PAR/S (l••J Volete mangiar bene a dei prezzi moderati? Andate al Bar-Ristorante Franco-Ilalinno DANTE-ALIGHIERI Propr. 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