la Libertà - anno I - n. 24 - 9 ottobre 1927

=2 LA LIBER'fA éJomande nel llbro della Sarfalli. in– vano la. cercate nelle vuole parole del Duce, che rimane sempre <' sopru– tutto niente altro che un c~1pobnn.dt1. Cosi si svolse la. 1c rivoluzione 1) fasci,~la. E Yi fu un momenlou in cui anche> il fasci:::mo ri::.chiò di prontrc la. fatale crisi di ogni rh•oluzionc \"itloriosa, quando il fuoco della pa!)::.iono e dcl– l'afTetto1 degli ideali e degli interessi muove la massa e molte a galla ta11to la. crema. che la spuma ; e la rivolu– zione si trova. allora Ira due estremi : ira quelli che si richiamano alla tra– dizione e quelli che richiamandosi allo S(>iritonuovo vogliono pescare nel tor– bido. In ogni grande av,•enimcnto come in ogni grande catastrofe ci sono quelli che gridano ,e lèvati di lì che mi ci metto io 1), E' nel bivio tra. il sani;uc e il dcnnro che naufragarono spesso le rivoln:i.:ioni n. TIUl!UNALI DEL»EGIM.E DALLA G LERA MUS~~LIN!ANA Per Il diritto d'asilo 9 OTTOBRE 1927 = DOPO LA SOMMOSSA DI TAURROGEN Così la Sa.rfalti. Como ,·cngono 91\a mente le memorabili pagine che Carlo ?\larx scrisse nel 11 18 Brumaio di Luigi Bonn parte 11 ! Como appare il plagio da parlo di :\lussolini, quando scrivo: << Quc:-tfl genie non comprendo dun– que, non vuol comprendere che il Paese ha bisogno di tranquillità per poter lavorare indisturbato? Io condu– dcrci in questo momento anche una alleanza col dìaYolo solo per assicu– rnrc al paese almeno cinque anni di pace ll. Napoleone 111 aveva detto lo ~tesse cose. La Sal'falli chiudo l'inno al suo eroe con que~te parole: « E le sue mani si ]c,·ano in un geslo rapido n. 9ucllc lllani che hanno strangolalo « in un gesto rapido n la. libertà del proletariato italiano e la vita del .suo capo. :\la non temiamo. n !\ella umanità nascono sem– pre nuovo lotte che nello splendore straordinario incantevole di un nuovo rito, lavorano per le forze della stessa umanità. AD. STUIUITHAL. DOCUMENTI I socialisti italiani e il Belgioin guerra r nostri leltori sono informati della stu– pidB leggenda mossa, ln gi:o .da un gruppo di agenti p1·ovocator1 fasc1st1 1 a Bmxclles, in occasiono della inaugurazione del mo– numento a '.\lalteolti. secondo la quale leg– genda i socialisti ilaUani, con a capo Mal– teotLi sarebbero stati. nel 1914. favor_c– voli alla cessione del Bel~io alla Gormama. Oià !'on. Modigliani hn risposto come quei Jibcllist.i si meritavano, o la sua lettera è apparsa su questo colonne. ~la i nostri let– tori sanno meno che i giornali belgi (na– ~ionalistl e fascisti, inutile dirlo) hanno preso per buona la leggenda e hanno. ver– salo colonne di prosa scema con~ro .1 so-: cialisLi belgi rei di aver dato ospitalità a1 loro compagni italiani recatisi a Bruxclle~ por la cerimonia dcll'li_Sctlembre. A quei f.~°n1:n~Ie~ci;.J,1sa~~~~a~~nbs:11;~·~~~1 i e~~~ri punto giunge al giornale socialista d1 Br:u– .xellcs una lellel'n dcll'on. Francesco ç1c– colLi. 'che mette molti punq s_ug)i. i ~irc~ J'atLeggiamentq, non dc;i SOC1ahst.1 ~lailam, ma sul pensiero di Dcnilo Mussohm, :.lilora direttore dell'Ava11ti !, nei con.fi' onti elci ::~t:,r~t~io~aty;;~i~tr;1 1 ~u\~~~;~n~~ uene \1Ul t}.ll'~ndereatto di queYa dooumen– tazioòe e contiiluernnno nelle loro ecome te~f!n?:ro~i!al~ ~~l~\li~,~rift 1 n~~coi~n p~~~ blico ooslro che, nalurnlmcnte, non. ha b1- :fg~fo~1/1t~fv~ft~lvedt~riild~tcu~:~;coscc/i~ quello c:ho i giornaJi fascisti hanno lu lolla t,li pubbllcar'e. Ed ecco la lctlcra dol Ciccotti : 11 C:11'0 compagno, bi;~ \~cr1fio1i dce~ 11 ~~~1!~~\n~~~ge~~ 1 grn~~d~~ci PeitJJle, dei vili vlluper.i conlrn I~ mcn:10-: rin di :UaLtcotli la1~cwl1dn alc~n, fasc1!st1 Jtaliani "comandali" nel Belgio. « Poichè è stata da voi falla giuslizia di questo calunnie, 1•ilcngo supcr~luo pnrlat·– JlC. E d'a!tròndo !ti. loro lgnobtlc fonte le tondanna. n priori. ";\fa circa l'o.Ltcggianwnto. del _Partito Socilisla ilalinno, nei con_fronli della.g:ran– i."le"'uerra europea e spccialmenle ne, con_– Iro~ti della parte imposlr_i.dagli avvcni: menli al Belgio, ho lici r1co_rdi per~o1tn_h di natura tale da interessarvi, no sono si– puro. "DuranLc l'estate HH-'i io dirigevo. a llonm, la cot·1'iSpondcnza P'?litica e _pa_rla– meolare del noslro l1uo.L1drnfioso~m\Jstn. ~•Avaitti I, che si pubbltc:1;v~ a Milano e Di eui era direttore 3lussolm1. « Io mandai ull'At:cmli t lrc arlicoli - 1 1 3 il '7 e il 9 settembre 1911 - protr– sta1;do contro l'invasione del. B!!l~io_ e ~"1-: Juppando la tesi che i soc1a_h,,t_1 .1tati.1111 ..... benchè contr;tri, pct: prmc1p10, . alln ~~:~~i-o il d~~18~t 0 d ~ 0 t f~~ra;;ra O s~;ftYi: Tietà. e all'nmmirazlone di tulLi coloro che oredovnno ~aera lu lòlta per la difesa dello. jlibertà. centrò l'oppres;orc. " '.\fussolini =- che pretendeva rifiut_al'e i miei articoli - Jovelte ras~egnars,. a r::~~~~•?~ei N 1 ~e,~~m~fg~s;2~f1~~1,r 0 ~~/~l~ fì'a. l'alt1·0, diceva : flet ~cfJ;i 10 !:~:!;i~c~.i ~-~tgcf''~r~'t1:m~ 01 "f :; p, e.sc11.rn di 1111a (a,-sa .Jcntw~cutalc mon– tc1ta dalla FranciH e dnl ~el910 stcuo : . le ,tue comari .si,sftJr:.cmo d~ ~f~ullm·e _la 111- 1,c,rnillt ,mivef'.rnlc. Per ,1oi 1l Bel910 wm (! che 1t11a 71dte1u::abelli(Jèr<IIIICC 11.oi ' !'~" dobbiauio adopcnire. iu!l nostto yrndt:.w, ,11,e pesi e dite mis1u-è. Tulli sono col/JC– voli nello .stesso grado, contl"o tutli ('{Jual– ?ueute, noi obbiamo il dii-i~to c il dovere Vi 8ollev«rc lu classe opcl'aw, » ecc. ")la o:arebbc intere~~n~le conoscere la oi>iitionc dei fascisti italiani che " Jnvo– l uno n nel Belgio, sulla prosa del loro cu– po, apparsa ncll'AucmH / del Settembre 1911. F. CICCO'.fl'I ». C'è dello gente trCfl'c1nigra:.ionc 11olt/icn ilartatla eh.e ragiona cd OJJerticome se /11 cadttla del fsscism.o di11endesse dal tono e dagli .Jviluppi delle nosll·c discussioni e ilecisi.011idi 1·1'{1tgiatiall'estero. Pc,· coslof'o lrt vota::io11e di un ordine del g(ol'/lo, l'a1i– pre:.;amcnto di tm yionwle, il giudi:.io di un profugo c1,1i11e11te,eoslit1Li.sco1]0 ele– menti altrettanto, .se nOtl più gravi per lfl cadit/a del, regime che, ad esempio, 1111a ,·ivolta di disocéu.pati, uno sciopero 9r11"– rnlc, o 1m era!, finamiario ineparabilc. Q1tcsti amici - che' di bravi amici si ti-atta, appartenenti Q_i pili. diversi partili - :da,1110perdendo di tasta la no.Jtro ct la loro ~,lfllillt di emigrati. e la li1nilatissim,c im- 7i,1rfa11:.a c'hc la nostra QJJcraha w9/i. QV– r!"11i111,,,1li d'llalia. Lei rivolu:.iu1w mm si o,·Cf.iJw, e lt111lo meno ~·i fa, a Pal'igi. La gente di mare ha perduti tutti i suoi diritti GEso,.\. - li personale di bordo dell".fr– mo11ica, a cau:-::a del cnllivo lrallnmcnto cui era sottoposto, si è ammutinato in pie– no mare. Il capila.no finse di trattare con gli am– mutimll i ma non :,ppcna la nave fu ani– vala a Hosnrio dc Santa Fè, feco arre-.,lare i capi. od i presunti capi del movimcnlo : i marinai Carlo Del'tolotli di Viareggio, di anni 24; Giova1111iAlivieri, di Sassnri, di anni l16; Xicola Giuliano di P:-ilermo, di anni 28; Gcnnuro Miranda di Torre del Greco, ò':mni 2'i; Carlo Smotignazza di \'ia-: d;1f~ 0 'a ~~~[\h 2 !;'.i~;~~in~~n~c st ~~ia{~rrl~~~~~~ nccctlato di rimpatriarli. La nave Pri11- ciJìCSsu .lfofaldu. li ha tra:;portali a Genova dove sono stati incarcerali a .\lara:=si. Essi compariranno frn poco davanti al tribu– nale. 1:ammulinnmcnto a bordo dell'Armo11ica non è !alto isolato. D:-i quando è stata 3ciolla la Federazione dello. gente cli mare, l'arbitrio degli armatori non h:. piì.t li– mite. Degli cquipa~i interi, composti dei ~'l~~~~.~i ar~t!ii~~a~\fi~~~p~::~:~ 0 s1:::~1~~~~ Come si condanna nm,1A.- 11 1• ollobrc, dinanzi al Tri– bunale speciale per la difesa dello Stuto, è comparso il comunista Oincomo Pingnos– •Sin, di noncodo ('l'reviso), imputalo nicn- t:~r~d:11i1S~n1~. 1~ 8f~[l~:f ~n c~:~~·~a i dr\~~ deposizioni sospette ed intcres:=atc dei po– liziotti che il J>ngnossin apparteneva alla ricostituita nssociaziono comunista cli Tre– viso. L'imputalo fu lratlo in arre'>to in Treviso il 27 febbraio scorso. Presiedo il gencrnto Freri, sosliPn(' l'ac– cusa l'avvocato militare comm. Ciardi. di– fensore l'avvocf\to Barbari~L Dopo che il cancelliere ha dalo lctlura della denuncia e di alcuni ali t gene rie i della causa, il pre– sidente invita l'ìmpuluto u difendersi, do– mandandogli come spieghi che presso di lui si siano Jrovo.ti scritti od opuscoli sov– versivi. - Li trovai, - rispondo l'imputato, - per caso nolln fabbrica di carta ovo lavo– ravo. - La vostra difesa, - ossorva il prcsi- ~~n~iefr~ r,~cga,~t~~~~~m~J°ifo~.~cs~~r~ s~~~j documenti che vi furono sequestrati. - Io, - insisto l'imputato, - non pos– so che confermare quanto ho dello. Si procede all'esame dei testi, fra cui due funzionari di P. S. e i dirigenti della Cartiera pres5o ln quale l'imputato lavo– rava. Gli ultimi hanno poi escluso che i manifesti e le circolari sequestrategli po– lesse .averli trovati nell'interno della car– licra. Esaurito rcsame lcsUmonialc, l'nvv. mi– lilaTo comin. Ciurdi, parla soslenendo lo. accusa; segue il difensore nvvocalo Bar– barisi. Il Tribunale, accogliendo In richie– sta dell'avvocato militare, condannn l'im– putato a cinque anni di reclusione o a due anni di vigilanza speciale della P. S. Ed ecco come sì fanno i processi in Italia. Un tnlo metodo polrcbbo dirsi bur– lesco se le condanne non fossero seriissimc e non del genere di quelle che si distribui- ~~~~o c~m':a 1 ~f~v~ d 11 e11~ f~~~~~ 1 loi~aii~i~t SI, proprio cosl. TORNEO 1 duelli "a gravl condhio11i, e cioè fa– .sciJtif'amente .seri" del g1·1tppo del com– mendatore Scttimclli Emilio, contro il 9ruppo Fari11acci Robe,to, .sono arrivati al nu.-mcro di. sei. Fino ad oggi, tuttavia, m sci duelli 110n è avvetmto ncumw scontro ml terl'el/o. Quando i duelli so110 <t "yl'(LVi. comlì.:ioni, e cioè fascisticu.mc11tc seri» capi,·cte che i 1)acfrini ci pc11sa110 selle volle 7ìrima di /atei scappare U mol'to. e alla set– tima volta clcciclono di riuolgcr,1i ad utt m·– bitrato, per stabilire se h pil't vi9liacco Scttimclli o Farinacci. Pc,· decidere saq- 9ia111c11fc .Jrt 1m quesito lliffatto. ci vo1·– rebbc Salo11io11e : prende mia spmla e l(l– (llia _lavigfiaeehcl'ia i11 due 11arH uyuali. Ma Salomone ì: morto e ,ioi. vcciia1110Q.tJi– tw·si, quali 11adri11i ciel commrndatv1·e Set– timelli, un cei-to E:io Garibaltii. e «nchc il signor Jlomualdo Rossi. (Il .~i{lllùr llo11rnaltlo Roui è tm .Ji11dacC1- lista bal'itonale, con un t:dlto ro1111mopa– stoso, u11'a11i111u rivolu:.ionatiu e una co– uienza tutta Ili wt pe;:.o e di 1m cQlorc. Fino al 11)23 f/liCsto signor 1l.011urnldoRossi rra alla Comera del Lauoro della Croce Hia111:a ccl l'rlt 1Uvc11latotinti specie cli 7)çr– .1ec1ni01w dei {/ior11ali cli si11i.Jll'f1,prcsc11- tamlo.,i, ro! s1w uocio,w /)(lritQ11ale o l'aspetto cif•lco,,pfraton: di Madame Angol, 1ioi-fotoi-c di rcrti matfQni terribili, che co11él1uicua1wnella 1·a111pO{/IUt 1·onfro tutti !.1{gt~dtt/fi'if~!:~it 0 b 1 %rf.~~:;,~'c 1 ~ 1 /~t/;i;;~~~. ai-mala 111ai111, lltllo il fascismo " chiu– rfala o{Jr«l'iu "· Visto che i suoi 111altoni rra,u, ùtcsor«bilmcnlc ccsti11uli. il siynor llcmwal,fo llo1ui t~ fi11;to fllL'lmp('rO, e ca1n- 111ina u fitrnco di qnclla pcl'/y ,li E:.io Gari– baldi. Il 111w./l'11ell'mmu mi::; 1,wnduvn a dire all'opposi:io,w clir se gli. fo11~cstaro ,u~·icnr(IIO 11110 sti1ie11dio di rentou1•11tiniila lii-e <ill'amw, N1li avrebbe ùcdtuylfolu cott foppO!Ji:imw. Dom«11da che 1·i11wtc .sen:« 1·i.spo.sta,])Crcui il :1i911orE:io .si rifece con lapolla). Fa·~~a~~~,,~~~:~a 0 ifi~fa~~'~1;o~:i:{~ S~~~·ti:~~[i Emilio, mu ,·c1mta11docltr• il Settime/li. ave– va pruvocul,• i11yi11slificumc11tc, douwu– dava wm JWdita d'anni, vcrclu'! il detto Sctti111cl/i 11011 potcva scendere .ml tcrl'cno a vai-itcì di c,w«llcria col Farf1111cri.Cioè :~..ft1g~~~n:!7." :;~iUi 1 c~i}d:f~~:i 11 ~·%1cJ:i~',~; e clomamla110 tlll giury, ma intw1to ai pri– drini del F111"i11ardWTiVWIO lc/.>grwiimi: dt'l signo,· .Yit111 .l/accal'i, Sl'ivaggio il qrwlt: 1wcea ac1·11tulv il commcnd«tore Setlimclli cti Jìw•cci:ltit· rQ1J1', fra li' 1;1wliolc1111e di in- '/i:.~ 1 ;::;~~µ~::,~~/:;/fn~~~ ;11'~.t;,~!,it'l'~':r::~a~ duello cc a co11 1 1i:.im1igmvi ,. ri,;è (a.vci.Hi– cwncnlc .sc1•fo"· Del siy11n,- /fri,· Su/;ert, rfn• si fa tfda11uuc, })ci• fa,· 1liu1e11ticai'C c~•;·tr lltU.: qlorifil'a:io11i dei disertori. di ~~,;~i•1~ 1 ~;tfs'.~~:.i1~cit~~pC~;~f;./'ir si~~::1:tt com111. Emilio. Questi dite clonwm/11110la priol'itil twlla vcrtcma. Il commf'11c/alorc ,•i.ballt che po.ssono .soltanto tit:c11dicw·c "la priorittì. t1ell<tfu(ja "· 111e11trese uno lw. 1;0Uato lc $pOll", dicono i dur i11ter-ve- 11uti, è JH'OJ1r10 il Settimclli clic ne ha l'abitudi,:c. I;.c cose sarcbbcl'O 1Jom,11lic11lt•, abbastrm- ~l~i'r~1f ;~:,~ti;~ ~~rn ~~ti tt;;:i,::~'t::itl~~ Con t'aiuto ciel cielo e delle u 9raui con– dizioni e cioè fo.seisticamcll!c serie 11 av1·cmmo vil!t'alfi,w al111cno 11110 scontro .ml te1·re110,ma cccQti che ti vien•• 1m or– dine dll'alto, che i111po11c 11n giury gene– rale. S()s))csc le affilutw·c <ldlr' armi. Ora varia l'(lrbitro. il q11alc det·c dire se il si– gnor F'al'inucd e it sig1101"Srtlimclli .!Ollo in co11dl:io11idi auoluta u911nglian:a caval– le,·esca. Per unu. i11di.scre:.ione clell'Qrbitro pos– l!iamo ,m111111.:ilil'c iL rcs1101wJ: il sig11oi– Fo,·iuacci 1'"" /.l(ltf,•rsi crJtsiy1101·Scllimelli CQmm. Dmilio, a co11cli:ioni di w'rfefl11 u9ua9lia11:.a. f.,'o,·1,1ascelfo pcl comballi– mc11to è qttclld éhè ( due eroi adopcrnro110 in ouen·a. I guai di un segretario politico Il ~rµ-rl'tario politico tiri fa~cio di Cor– '-ico, certo Picchiellini. che ricopre anche I.i carica cli ,·ice-po1l(':::1làdel comunr, pi– gli:mdo ingcnunmC'nte nlln leltrra le di– sposizioni dl'I Partilo p('r la cpnrazionr degli clementi solSpf'lti. pi·ovvido ad e.. p('l– lcre <In! foscio ,H Corsico una c1umdioina di fn~cish i qunli avevano sub.ilo numr– roso co111lanneper reali comuni. r:e,;pul– sione dnl ra~eio signiflcnYa por co.--.torola lino di una situazione che con~rntiva loro di procedere impunemente nelle loro lo– sche impre.-;e. per cui accettarono tuu·a1- ~~1) lt~i:e v,~-~~s?;~~ L // vf 1 ; "~~?, i 1 ('ed~~o~ r li ii Picchielli11i.. essei pcn_~~rono cli orgnnizZ1Jre una ,-;pctli:oone pun1t1va contro la casa ciel loro gerarcn chr ,·enne fatto <li notte fallo ~{'A'f1o tt ùivcr,.,i colpi di rivollella. Il Picchirlliui, al quale i ru~ci~li c-;pubi ave– vano giuralo di far la (><'ile. dovette scap– pnre con lt1 famiglia dal paese dal quale rimase a~sentc pc1· cn·ca un mese•. ::;01- l11nlo dopo questo tasso di tempo l'Ìlrovò il co1·n~g10di tornai'<'. i.olo però, perchè lu ramiglta trovasi luttorn ricoverata a \ii– h no per timore di rappresag.li~ . La ca.c:a elci Picchirllini è seniprc vigilata dalla polizia. I fascisti e,,pulsi giu.:.tiflcano la loro csnsp('rnzioM ntTerma11do che allorqu:-intlo si tralta\'a di eseguire rappresaglie e vio– Jnnzc contro i rossi nc~suno si curava di chieder !oro la fedina cl'iminalc pulita 1 co~a invece che viPn chiesta ora, che s1 lratla di mellcr a prnfitlo dei propri af– fari pili o meno puliti l:t benemerenza di salvatori della patria da essi conquistata n colpi di bastone. Una lezione al podestà di Sedriano Il Corriere della Scru del 21 settembre pubblica: "Giungo notizia da Sedriano (>lilano) che In sera del 20 setlembrc il mu1·atore Anclreu Gambini, di anni 32, si presentò nell'abilnzione del Podcst,\ del luogo, con'lm. Giovanni Col0111bo, iridando cito vo- f~rt ,?i~l~tt~rii~~re \~<i~1~ 1 -~~ 1 ?i rwi J;lefaf~!= re del Podestà cbc voleva tratfenerlo, enlrò con violenza nella casa o, incontralo in una sala il Colombo, lo aggredl brutal– menle, gettandolo a terra e tempestandolo di pugni o di schiaffi. Il forsennato fu do– mato gi·azio al!'intervenlo del mosso comu– nale o di alh•i. 11 Gnmbini, che è slnto arre– stato, nutriva rancori verso il comm. Co– lombo, perchè qucsl.i aveva fornito ai ca– rabinieri precise informazioni sul conto di un suo fratello ora residente a· B1•e– scia,,. I ~~d~f:~~l~~o 1i ~~fa~~rp~/11~r~u~i igs~:~ zloni, il suo cinismo e fi, sua condolla. di uomo rotto a tutte le transazioni, a tutti t sotterfug-i pur di salvaguardare il suo losco interesse. E' fascista. e per imporsi, si è circondo.lo dei peggiori elem('nti. Il Gambini è una delle numerosissimo vit– time del Colombo clic ha agito in i!stato di esasperazione : le informazioni di cui parla la nol.izia sono di natura politica e si ca– pi«ce a che cosa abbiano porinto. Il Gam– bini coll'aggressione ha voluto vendicare !"arresto del fratello. Fascista complice in assassinio 11 Corriere dei giorni scorsi dava in cro– naca In notizia della olnmorosa catlura. di un ricorcato dalla polizia, certo Albcrlo Hc, di :\iaut'o, d'anni 21, per.seguitò dn un mandato di catlurn per averè dato man foi•lc a cc1to Ambrogio Colombo che il 6 luglio in Piazza :'llissori, con un pugno vio– lentissimo al capo toglieva la vita all'a– gricoltore Ildebrando Marchesi, d',uini .\2. tla Piove .>\lbignola. La rngionc tlclla mor– tnle nggressione, per quunto ignota, è cer– tamente di carattci·c inconfessabile: i due ngg1·cssori sono entrambi fascisti assai no– li negli ambienti milanesi. L·arrcsto del Hoav,·cnno nel negozio della ditta Himmel, in Via Santa .\farghcritu, negoi:io nel QllU– lc il ne era stato assunto in ~ualità di conunc:sso in seguilo alla particolare e caldi~~imo rnccomundnzione del seg!'elario ru!'òCistaMario Giampaoli, il quale natund– mente ern a conoscenza che il suo amico ~ì 1 ~~~~;~t 0 ac~ua:;it~~~t~t~ ~~~~ f.~:.i1~~~1t 0/; Giampaoli è intervenuto presso il Que– store a fn\·f)re del !te e non è improbabile c.-hc il dclii to, pet· le pressioni del Fascio :'llilancse, rimanga impunilo come ò avve- ~~\~~n1~erR~~~t10ug~\~o cd~~f )11;~~:ri~ 1 fo "t1:\~ :t 1 ;1i1 1 ~\'t:1~a1~~e ~~c~~~~'\~Fo~ 0 ~i ~ 1 :11~ro~~~~~:.~~ zioni fasciste ·di '.\Ulano. IL 0/CRNALISMO FASCISTA " Res nullius " S'i: 1·iu11ilu i,l <111csli qionii il Si,1dacalo f(lsci.~t1r d"i f1ionwlisfi. Esso frn e111C-Y1u dicCl'6i t·uli clie i-eslr.ra >mostilla ca1•tu. Citi. .:.e ,1c freyti ili/alti tlel shidacato dei. (lirm,alisU fascì!ili~ E.:.so 11011 rappi-esenta, thc q1w.ttro i111bc- 1·illi a1·1·iuar i ai 1iosti tli1•1'gc11u JJCt dc8i– l)llu:io11a yuvcr,iativu. C'l~c costoro 110n co1rta1io nulla 11011 d ~ol/011/0 Qpi,1io11cnostra, ma lo dfée 111e– lwico11ica111e11te il 'fevrrc in w1a ,wta che IUCl'Ìl(r d( cssc1·e cc,uo.sciuta. Eccola: "Si polrcbbc amaramenlc medllnt'e .rn qursla parados~ale .\iiluazione d 1 u11 orga– no t'-lndacnle che "fn \'Oli» per il suo funzionamento : ma co"'ì è ; e non ~a1•emo noi. cui non difettano esperienze del ge– ne!'{', a mcravigli:11·crnc .. \l giorno d'ogfi la ,.,!luazionc è que,;La: che rorganit>:a– zionc sindaeulo ~iomali~tica è spesso !!Cll– valcnla, qt1a"'i mni ascoltala. Dimodoch~ I(' più a~surde situazioni e combl11az!on1 i;:-iornali:stiche .... i pPrpcluano e si formtmo i:!Cllzache alcuno abbia modo di impedh'io. dc;a~rs~h~ \~m:~!p~·~,~~~i~~ii~ s~z:.:tr~~\ f~;i giornali ; è vemita l'ora d@i gcrcn{i ché non souo in regola con la legge o eou lo l\0!'1110 dCI I1al'tilO : ll Vf'llllln l'ora dei u col– leghi" che spuntano fuori da ogni l('ln- ~:Xite,coi~io~i~tg~~!d1·:n,f~:~~!fo1~1t~11~!;~~ cale può e deve Jimitar~I a scincqutll'Si le mani nella catinella ogni qual volli1 ,-:I denuncia un ratto .,;canùaloso; perchè pa– ro non abbia poteri 11c1·nglrc. so so limita a ,< far voli u, ncccn!erncnl<' ò accadulo i~fo~ t i~ 1 a 0 rCe~ffriis~~fi'tif! ~js~~l~~ 11 1~~~~~~~~~r~ci~~~}~alf1omdoi'1~e1~f 1~< r~~:~1rit~·· 0 c~~ un periodico. Ebbl'IIC, si son ti'ovatt due giornali fascisti a flancheggia1·c il fian– cheggliltorc : ma l'or,ano sinducnlc ~i t' dovuro Jlmllarc a srogliare i :suoi olcuchi e a uonstat;H·e l'cnnPsimn caso di confu– sione e di vlolnziono delle normo sinda– cnll o polllìchl'. "TI glornali<:mo è :incot·a "res nullius,,: :~ 1 i 1u 1 ~1~~t;1r~i ~:iòp~~~~fai~càrt~1~Ja~~sti~1~i llni. E' uno .:slrurnPnlo politico <lei Bcgi– me '! l'.f•rto: ma che .~truinenlo stonato ! s·invocn l'intervento Uell'nccol'dalore I 11, lit1;;~tc~~~~~~;far~c 1 Jli ::iJ/,;à 1~i~;ii. iiu- UNA CAMPAGNA L'ORA. delMARTIRIO della LITUANIA ODIOSA Osvili tlf'lla Francin, cnmprcntliamo littti i. clovcri che ci impollc l'ospilalilù e li os– .!erviamo . .Ila hanno dQvc1·i a1trhe coloro che qitcsta osJJitalilà offrono, e wi11w fru q"csli, qurllo rii 11011 abusarr dPlla po1i– :.io11e vrivilegialti nell.a <11wlcsi trovano. :rf2:~~ 1 [!e J;:':.'if;c_-1{~~~ :.j~~~:t~ftP[~;:~ 1 t~ doveri <lel padrone di casa, noi non rispet– teremo i 11rimi dovc,·i dell'osvilc e parlia– mo chiurusimamcntc. \"i è U1/ (JIWl'LCllù di gi()r,uili ll'ft Pariyyi c .Yi:.:a che l'SO{JCNtnella sua rarnpayna odiosa co11t,-o 9li italiani prof1191ti politici. (!nesto qttw·tetto por:o simpati"O doman– da rhc gli italimii 7,rofuohi politici e8p11l.si dalla Francia siano con~egnali ai carabi– nieri italiani alla frontiera italiana. La domanda. otliosissima, di <111csli. or– yani i< muio11alisti" ma di 1m 1ia:io11alismo esercitato ndl'inlcrcssc dello straniero e noii della Fr-ancio, non reguc dal punto cli villla tielle rcuol,: e tradi:.1oni intr.r11a::io- 11ali . .Yon rC{J(lr dal ptmto di vi.sta dl'il'ospi– talit(l, è 1JCl'gO(J1WSU dal 1w11to di Vl.!la 1tmano, è bassa, mcua al livrllo didle a:.io– ni di ba,,sissima poli::ia scy,·cta fascista. 1\'oi 110n abbiamo nulla da dire, 71cr lo. nostra co11cli:io11e,sulle misure che la )Jo– li;ia (ranrcse crede di prc11dcre contro c11ti– yrati ])otitici italiani. Possiamo, amara– mente, prc11dcr11c alto . .Yol 110n abbiamc, nulla dc, O.Jscrvarc sullci 1iolitica interna (rance.se e sulle disposi:.ioni di un governo dello Stato che ci ospita. Tanto più quando cpillolli come qttell.i verificatisi tt llaslia, raffor:ano la tlOslr(i gratil1uli11c verso la 11a1io11c/ra11cesc, che mantiene fede, ca– t:allcr-e.Jranw11te,alle sue tradi:.i011idi o.spi– talità. Ha ci sia ricono.sciutp il diritto di prole.stare contro la cam.7wg11aodiosissima eh~ alc1mi fo(Jli fraticc.si , in urvi:io della 1Jire:.io11cdclfo Sicurc:.:.a ,lcl (a.sci- ::?dlt~t~~:io, trffa~fa°nf '°l'a~:~~.,..~~iii,a;:i;: listi, 1·c1mb6lica11i e di q1uiltmq1tc pai·lito. Ci .!ia rico11osciuto tl diritto di prQtel !to.re r:ci:~a~~:.:;~:;ii 0 ;~?/;:~t/r:;:ic;.:~"fi~~sl~ tJuah 11011 .SOJJportr:rcbbcro una viola:ionc eost fragranlc delle rcuot.e i11tcr110:ionali, come quella domandata da( fogli. 8uaccen- 11ali, E ci sia ricQnQscinto il diritto di pro– testare contro le acc1uc che q1icsti fogli ~:~iia~~ lf~cl~if/!1ia~i(~~:~i ~i~i!~c~,i! to fa.sci.Jta e quello f1·a11ccsc. L-c disposi– :.ioni amichevoli dello Stato fascil!la ver– so W. Francia so110conosciutfasimc, pere/tè r.oi vi insistiamo, Il tem.po, del rcSlQ, è galm1tuomo. Quan– do 1m 11ii11istroitaliano, dui·at1tc la. confc– rem:a delal pace, nel i 910, credeva di p()/cr appQy[!iare le site domcmdc .sulla opinione .cli alcuni giornali francc1i, Clemenccau ri– spose : - Volete vcdel'e l'opinione di que– sti yiornali 1 - E dol cassetto del tavole p1·csc una lista ,iclla quale erano amtotati, esattissimamente, i suuidi ricevuti dai dclti yionwli dalla delcg<1:.io11c Ualiana. Nel domani, vicino pm· lunlmio. della caclitta del fascismo, 11cl cassetti dell'uf– ficio aton,pa della p1·csicl,m:.a ciel cormìglio faNcista. trovercmo q1talchc Usta simile, dal«, quale rillultcrà la ragione iclcalc cli certe odiose campagne fatte eiaalcuni gior– nali contrQ i profuglu italiani, LÉON JOUHAUX IN DIFESA DEGLI EMIGRATI I ALIANI ~;·~o~~\ i!~r~ 11 \ :t d}}:s:c~~llodiff1~0ild t:~r:~~ cho qui lìaduciamo. li segretario della Confederazione Grncrale del Lavoro Fi•an– ccsc, colla autol'ilil che gli deri\'a dal po– slo che occupa e dalla sua pl'rsonalllà, prende posizione nella ql1Cslionc della e;;pulsione degli stranieri. Egli richiama la tlemocrnzia frnnccse a non smentire le sue lralii.tioni di ospllatllit per tutte lo genti perco.:---.ee bandite dui regimi cli oppressione, di dittatura e di violcuza. Senza YOlere esaminare l'insieme delle misure :-imministrativc che ~ono staio pre– se per sulvngunrdare la mano tl'opera f1·au– cese e consìderando che i laYoralori slra– nicl'i dovono soddisfare a quc.:.te misure e adempiere agli obblighi che cs:Jc presc1·i– vono, ci permettiamo, tutlavia. di richia– mare rattc11J.ionc delle .\ulorilà responsa– bili sui casi di quegli immigrali che un regime di ditlatum e di terrore ha co– slrclto a fuggire dal loro paese. A qunnti di questi omigraLi noi abbia– mo dovuto confcssa!'e la nostr:i impotenza ad inlel'vcnire in loro favore! M11 in l!fortmm dei tcntotivi ratti prr re– golarizzare lu IOl'ù po~iLiOI\C.non deve cs– :.e1•eun motivo per ricaccial'li alla frontie– ra come dei volgari malfattori o come de– gli indel:!idcrabili . Non èontost!umo !a nccc~silh che vi è di sbarHzl!a1'sl della J1ègi-e alta e bassa chr infcsla o li\ cnpitalo e certi Cl'nlri dellu r::ci~~c~~l~ i;;gi ~g~rf~1i~~\~~e~11 ~Wr1~~ det·e, cù i rifugiali polit!oi cho hanno tutto lo noé!ll'c simpatie. Disgraziatamente nelle 1·a(lc:1 gcne1·ali che OJ)è1•a hl pol!zin ; nei giudizi sommati che pronunciano le alllo1·it:\ di Pubblica Sicul'czz:.i. In mislit·a e Il tatto sono quul– cbe Yol\a a«senti. Nelln fretta di ogi1•e presto e per <<ondate" non si distingue: il regolnmcnto glooa automal\camenlc per gli uni o per gli nitri. E que~li che non hn commesso ulcun atto rrprcns1bllo, si trova. malgrado lo !:!UC _giustillcn(e prote~tc:, 1·1- gellato alln rronticru. Qui incornit1ola il dramma. I! paese vi– olno li reepinge. pcrchò sono constder11Li, :iar::i~~!r ::~~:~~;!~~~l\.ic~t1~1~•~s~:ci1;si~~~ patrln. sono condannati a ramingarc da una frontiera alraltra. Sono doi paria, ai quali si 1·iflutn il dirilt<? di i•icostituire_il rocolarc. So i loro curi : madre. moglie, 1\gli 1 sono 1'eslrili ne! paeso di origine, non ~~:is 0 !~rri~~~ 10 ,~ 0 at~ 1 :.fal1~~;~f!i~~fi~ 110 Pc~i.!~ ~~~~~ 1 tl~ 0 10~~ 8 digf}.o!;rg 1 j~f l~~oJ~~I~ ~~~~ l'rono moralmentl' - oh quanto! - nel pensnrc che lagglù le loro famiglie subi– scono i rancol'i e lo sevizie del regime delcsto.to. Silunziono trogloa, questa, che non può mancare di richiamare l'attenzione dei Governi e dei Paesi di democrazia. Vi so- :~f•gf~~~iz\ar~~~i;~~it~)!l!c~ond;[1~tr~~t~~~ i rcgolament i, non si deroga dalle norme generali considerando equamente quesll casi. QL1c&I i uomini sono venuti in Francia, fidando U"l nostro buon nomo di nazione ospitale. Faremo noi oblial'e una U·adi– Lionc ch(' ci onora ? 1'anto pili che la So– cielà dPllo :\'azioni. per mezzo della sua Commis:ione del _Transito, h~ c1:eat~ por questi rnvolonlan sem:a patna 11 chnllo di otlcnel'e dai paesi nei qunlt si sono :sta– biliti e passuporti e documcnl i di identità. LEONE JOUHAUX, Un documento Dopo la rivolta di Taurroggen Il terrore bianco fascista in Lituania Da nove me,,i Jn Lituania ò alla mercè ùi pochi urflciali ~r-nza '<crupolo. 01Jpo lo iniquo colp.o di ~tal(? del 17 dicembre 19'?6 1 lflvoratori della. L1!uania sono slali pri- ~~~g1~r~utA~dh~~i~i~t~ti·,.!11,iasim~~-~tl~l}g tlrl cosidrl1'> u governo" \Valdema1·0~. ha fatto della Liluania 1111 pae~c dow lr1 r<'a– zione fasci.~la. '-llll'f'"Pmpio d<'ll'Jlalb, commPllc ~li rcc<'~:,i JJÌÙ crudf'li. Il nurt>au d1•1l'lntPrnazional,! :-iociali&ta Operaia lta dirPlto un appello di ;-;impa– t ia <' di inco!a,it~ium1•nto agli operai li_tua– ni. Da es~o t1r1umo alcuni p:_i,.,.,1 e.•.:senzwli: "J,a socialdPmocrazia lituana nrl rnag– gio 1926 avf•ya riportalo un aumento ron– sidPrrvolc d1 suffragi ; essa era d1vPnlala il secondo pa1'tilo del paese. e pnrtPcipava \ 1 :1 g;;:;~g- Ji si~:~ 1 l~;1 1 ~o~ ~lifo~- 1 : 11 ~e~~é~viil corpo di slalo, che metle\'a al goveruo il ~~~~~~o rf:,!·ti;~e~!z~:: 1 t~~a1?~~;p1~;~!;1 1 :~ff Tutti i diritti democratici furono soppres– si. Lo stato di guerra fu dichiarato pcr– manentl'. Cna dozzina di sindacali. tra cui 1 più potenti. QlH'llo dc_i frrrovieri, dpi metf\llur,gici e ~cgl_ioperai in cuoio " prl)i, cl1;rciolti.Proibito il giornale ~ei sindacati : i fiduciari dc•i sinducati inviati m cumpi di concenlrazione o pro~crilti. La dilla– lura dichiara chi' i sindacati ~ono una istituzione u~solulamcnte inuli!c. "Tutti i meui parlamcntnri o rlPmo– cralici di espt·imel'e la volonlà drl popolo ::~tit~~l~~~i.d~i 0 bo~~\~ct 1 ie 0 Je 0 r~~n~)!~i~~ sono pieni di odio contro la dillalura mi– litare. n In questo circostanze non è che troppo nnturnle che si producono sempre nuovi tentativi di rovesciare gli usurpalori coi mezzi che hanno impiegalo c~si stessi r pl'r mezzo dei quali essi si mantengono al potere. « Un lcntalivo di ristabilire il rc~imc ùcmocral ico. fallo da operai e da borghesi a Taurog-gcn ~ fallilo. La dittatura si ven– dica sul popolo, o c1·cdegiunln l'ora oppor– ~una per In totale distruzione delle orga– nizzazione operaie. li sangue scorre; lf' vit– i ime si moltiplic:-ino. Seozu nessuna garan– zia di procctlura i ditlntori mandano al f! 1 ;~·emde~~w1> 1 ~ ·e s;;,~:oa 1 ~ 0 ~~~r~i ul~~a 0 ~= dano alla fucilazione E' così che ha poluto avvenire questa coso mostruosa che dei sci nomi delle prime vittime, daU dal gior– nale governativo, cinque erano falsi e do– vollero più tardi essere corrclli. I 11rimi sei nomi sono Gudionis, Odo"a". Lekavi– cius, Paulikas, Durncckis, Kaslau.ska~. u Più lardi altre otto !"entente di morte sono state pronunziate. Una è stata l'SC– guila. Ln vittima è Jonas Milkeraili!l:. Le altre rurono commutate alla reclusione a vila. Altri sedici ribelli furono condannali ulla prigione perpetuo, una a ,,enti anni, un altro a quindici, un terzo a dieci cd un quarto a tre anni ". L'indirizzo della Inlcrnazionale Sociali– ~ta Operaia termina m,sicurando i lavo– ratori Jiluani che. malgrado che tutte le loro comunicazioni con l'estero siano ln– lerdPlle, il mondo sarà informato drlla ve– rilà delle cose; il mondo conoscerò. il volto vero dei criminali 1 di cui la Lltuunin .~ oggi la preda. E l'mdirizzo concludo Uf:S1- curnndo I lo.voratori lituani chr questi stessi giorni di prova rinsalderanno il coraggio e la decisione necessaTia alla grande opera di ri:slabilire la dcmocrttzla in Lituania. LA VERITA' SULLA RIVOLTA DI TAURROGEN Da un a1·licolo di Bruno Katnin alle /n– fo1•11rn:lo1H J1del'lw:.io11ali dell'I. O. S. :•ica– viamo: Un regime odiato Il regime Smeldnas-\\'aldcmaras-Dan– kantns non riuscl t1 impossessarsi del pac- fin:!1~fsjf ~Ì~1~~~~ 11 ~ 1 :1~10~~;~ 1 i~l'. 1 I~i r~!t; esso non ha. 110;,::,unconsenso noi pnese. Waldcmuras regna eia dicci mesi solo col conCOl':'Odi 300 luogotenenti fasci:;ti e <li qualche contingente dcll'cscrcllo. I contadini che formano il 90 P"r cenlo drlla popolazionr. ~li operai, cd una parlo considerevole d('lresereito., sono enlr:1ti in fermento fin dnlla primavera di ql1co;;t·an– no. Il governo hu r18posto con severo 1·:ip– prcsuglic. I! depulnto dcmocrat ice Paja– njis fu condannalo a morte; le assemblee furono interdette. disiciolli i sindacali, im– bavagliala lu stnmpa ; cancellala In purola (lemr,cl'a:io; 11wlli dovelll'ro emigrare in Lettonia. do,·c fondarono un giornale. Lio11- das Bafso.s. il solo organo della democra– zia lituana. Quc.~L'{!utunno I~ masse furono sopra– lutto n·ntate per 11 progello di cmc11da- 1,w,1to della vosti/11:io11e che face,•a d('Jia Lituania un regimo fo~cisla. L'indignazio– ne :acoppiO in una rivolta armat;i. La rivolta li 9 settembre, allo quattro del matlino, a Taurl'oggcn. picl'ola citlà al confino 1ede– ~esc'?, 159 Tibclli cominciurono la lolla per 11 1·1~lab11lmcnto della democrnzia. Aliti l 0 ~·l~k 1 r~~g~-~ 1 :~ i~ 1 cì~1r.~;~t~~es~f~;:ts~~~~~!i ngl'icoli e il democratico :\lajus, coman– dante dello Stato :\laggiorc. Furono occu– pati gli cdillci governativi e disurmata lo. polizia. li deputato socialista Plelschkaili5 portò il movimento dei contadini i•1 ri– \'Olln alla cilta vicina Olita. :'Ila J\ovno, la ca.pilalr, non si mos«c, sebbene non man– cu<isero '-ogni di fermento. La pas,,ivilà. della capitale fece aborlire movinwnto. Le truppe degli ufficiali fedeli riu'!cirono a l'iprendrre 'l'aurroggen. I rivollo,;i prc'JCro la fuga Yerso la Germania e la Lrtlonia. Mikulski, sorpreso r1 I scttembl'(~ dai fa– scisti in un villuggio mcnlrc ccrcavll ,li fuggire. si difese vRlorosamentc e fu 11ccl– so. Il suo corpo portava più di dicci rcritc. Cosl morl uno dei più "alcntì socialisli della Lituania. Carnevale di rappresaglia J>oi fu il carnevale sanguinoso dell:-i vendetta. Col·lc maniale a 'l'aurroggen. Dul J 3 sctlcmbrc in poi ogni giorno pronuncia ;~1:~,nt;a d~ur~rli;n~~~~i Jf'~ 0 t ,it a 1 ~~{i~ Un socialista Ji 15 anni si ebbe 15 anni di la"ori forzati. Arre~li in massi:1 in lutto ~I c\~~~~ir1ri~i:~~r:.~~:;~adft~~l\ia s~~~~~ii~-i no del Zozia!demokz-ntas dc Ko,•no. In fuga il scgl'elario del p::irlilo. l sin<laci e i consiglieri socinlisti e cl,.mocralit'i di Kovno e di Schaub('n in prigionr. :'>loll i arresli purr ll'a i soldati e i sottufficiuli. Tulti l militanlt cl'rcano di salvarsi nei bo;;chi o di passal'e alre»tei-o. Il presidente Sme!onn ha l'ifl11tal1>fii rlctn!re !e delegazioni degli intcllcltu:-ili venute a protestare contro le sentenze di ffiOili,. della I. O. S. Talf'. J'Psilo drlla prirw:L rivolta anlifa• sc1flta m Lituania. L'ultima parola : Un insegnamento per tutti Dicf• il cùrri~pondcntc : n Tra2icl. m_a– linlf•-;1Pd <'rrori po~1;onoavere contr1bu1to a questo .ccacco ... )fa i socialisti e i demo– cratici Hluani non hanuo ancora dello la ullima parola"~ J~rl atrglunge : "Gnu IPzione »i pu◊ ricavare dagli av– ,•Pnimf•lll! !:anp1.1in~sidi Lituania, quanto ,aia d1flictll' rovr~ciam un governo l1rar.i- ~~10p!~;~i~~~iaati1~: :~e '~1 f~~pir~~~f[~ del potr1·~ r rlelll' sue ri;•~rse miltla~i ed allri mezzi di potenza. PPrc10 non cessiamo ~:-u~·;:;e~~~~c iufttrr:,:;~r(/l~~od:tia cg~mrt ch1Pdr il momento allualc del movimento intcrn:-izwnalc n. I COMUNISTI E LARIVOLTA (Da un articolo di G. Starnberg) Sufli avvenimenti di Tauro.gcn la. stam– pa comuni:sla della Pni~~ia orientale, msinua d1c la sommossa sia slata orga– nizzata, a fini provoYatori, .da! GoverJ?-O fascista Jitunno. Pl'r i comt101!'òl1 tutto ciò chr il pr~lctario fa di sua ~nlziali\-·a f:enza la bcne<lr1.1oncdel papa d1 .ilosca è una provocazione. . Ora, la sommo!:iS:ldi T1n11•ogennon fu nD un pntsch, nè una provocazione, ma fu un movimento rholuz1onario degli operaì e dei ronladini sfruttali e oppre,,si decisi a farla flnila. colla rlominazionc fascista. Dall'esumo degli ::r.v,·"nimenli lituani quel che appare poco rhiaro è ralleggia– mcnto dei comumsti. Costoro, e il "~oc~ corso Rosso", ovunque gridano contro lo alrocilà. dei " boia lil uani " e contro la pussivitit l.lclla II• Intl'rnazlonolc; ma sono essi i più adatti a formulare que'-lc pro– teslc '! .\I tempo del colpo di Stato - di– cembre 1926 - pcrchè In llussia dei So– , iels non ha protestato nè come Stato, nè como organizzazione sindacnle. nè come internazionale politica 't Perchè non ba dichiaralo il hoicotlnggio contro la Litua– nia ? Pcrchè n'on hn, per esempio, sospeso le comunicazioni fl"rroviaric con essa 'l J::ppul'o e1·;1110 stati us~assinali dei comu– ni::ti. E' chiaro che lo Stato comunista ru5~0 ~;so i1 1 !l'tei~~tinii~::.~-~~~~ncsf, 1 ~~f~!e~~I s~g ìntri$_Odiplomallco conlro e per la. Polonia. Pc1·c1ò .\losca cercherà di slarc in buoni r:-ipporli eon qualunque Governo o regime liluano. Difatti, subito dopo l'aYvento dei fascisti, l'organo ufflciulc russo « Isvelijn" scriveva, il !lU dicembro 1926, che il nuovo Governo u nono!!tanlc le sue origini con– serq1.\rici e renziomu•ic ispirava fiducia lll'I campo internazionale n e che il Go~ verno dei Soviets « avrebbe deplorato II se– quQsta fiducia fosse stata scossa dalla uccisione di comunisti. i\la negli ultimi ~1:::i~i, ,~ 0 Stth p~~1e P 1 :r8[i"éo~~n:~~ 0 f~ Lituania prima della rivoluzione e gettano una luce mcraviglio.~a su questa allivitù. Xci quaderno 34 ~ del « J<ommunistisèhc lntcrnazionalo" del 23 agoslo 1927 apparve un Ul'tirolo del capo elci i.:omunisti Lituani, M itzkewistch Kapsukas. Egli spiegata : "Durante la rivoluziono fascisla non si ·r,b~~o~t-~i~)~nf1~a;6~i 1 ~1~1Z;laf~ c:1\~:am~ dell:i. situai:ione quando si pensi che ftlllWHT la influèntn foscista sullo. mnssa non era i;ran<le. 1 soldali, nella loro maggioranza, nelle elezioni. avevano dato i loro voti ai pnrtiti di Si111strn, cd C1·at10contrari al fa– scismo. Com'è potuto accadere cho il par– lito della rivaluzionc non sia stato capace di opporre la minima reslstcnrn ad un pic– colo di~laccamento fassch<ta ·? Quesla ma– ziono fu la conseguenza di errori commessi dal partilo comunista lituano. Esso ripo– nevn le suo speranze nel Go,·erno e la sua azione con!ro i fascisti si limitò a delle :i.gilazioni. a della propagunda di stampa a. moziom unlifusciste. Oio è confermalo dat verbale dl'lla seduta llrl comilato centrale dol 6 gennaio l92ì nel quale si legge che "durante la rivoluzione non avemmo al– c1:mordine, !)Olio provincie non si sapeva d1 ehc cosa st trattasse, dal punto di vieta della orgunizznzione non abbiamo fà.llò nt)ll:i u ••.. ~tilzl~cwi~sch dice anuora di più: «_ Il plll'lH.o C_O!lll1t~1st:i hu proibii o tutto lo ~~1;1 1 ~it1;;10,!~~l~. 11 ~11~~/f!c1;.~,f:~~ 1 !~~ 1 t Q~~;~~ contegno <'bbe 1 suoi frutti <luranle il col- !~izitin:in~~)p:~fiilcu:;~rta~~f;·~·;1~~r!fl~: sciopero generalo e ad una sommossa ar– m11tu. » Quc.\ila li!1ea conscqucnzin\c - il rigub.rw do d('I fllsctsmo per il proprio interesse di S!ntf) - :'!losca la hn avuta anche adesso. lnfolli il 16 setlembrc la,, Prnvda,, scrive: ".E' f~ol'i d'ogni dubbio che n Taurogen ò SCOP!llnloun pl•lsclt alla rui lesta slanno i contadini. i i<OCialrivoluz!lman e i sooial– den_1oc1'atlei. I comunisti, contrari per prln– cif'o a .lutti i put~ch furono assolutarnet\le ~~.,~:~ 1 i~;1e1~'t i. l3~S~~ti M 1 ~~~~ec~~:'.:.~~ 11 ubit~i Ji prcs('n(fl1•,..icon le mani J>Ulilc nei eon~ fronl1 dei dominanti lituani. Ed ecco la :,J)il'gazi_one"teorica" : "i capi di sinisll·a dei ~oc1a~ri\'oluzionar\s1110 e drlla soci:ll- fc°';~~1c:~:~i: cn°~r:~~~z:.~i-fer~~e~l~ i Jg~~d~~~~ lro il ft\.!>ci~mo. Il pnrlilo comunista Jitunno vuole di«por!'e di 1$l'andimasse di opcn1i e C<;)ntu<lini_ ai lini eh una gmude lolla,,. Ab– biamo gia mhto per boccu di Milzkewit~ch come il partito coi_nuni,;t~ abbia prepara.tu la lottn quando li fa!:ICl'-lllOllllllRCcia\:l. Ade..,-o_.,10:;cn osu calunniare come semplici p1't_sch,sti gli et·oi ca~ul_ i, soltanto. pcrchè ;,r:.' r~~Or:~itt1°i~~f~!~!~·i ~f ;r:lì.l?~O~~t lono unn_Jrncu tult'nltto chi' rivoluzionaria. 9ue~la 111.H:l\ noi In conosciamo ovunque: )l_lL1t~am:~ come in Italia, in Cina e it1 h1r~h1tt. S1 (' spcs~o pcn!lato che gli inle– rei,,~1 .d<'llo ;:::_latobob~cvit'o si oppon,:ono agh. mtcrc_~S}della rivoluzione mondinle. Oggi c1ursti miri-essi :itl'é':'<isi oppongono alla lolla contro il fasci~mo. alla quale iu– ~·;cdi(\~vltoe1r~~;~:s~1.1ta la classe lnvortllri-

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