la Libertà - anno I - n. 22 - 25 settembre 1927

ANNO 1° - N• 22 « Continuate a difendervi contro il fascismo, non già dicendo delle cose che non si Fanno, ma facendo delle cose che non si dicono ». GIACOMO MATTEOTTI. la Li ertà GIORNALE DELLA CONCENTRAZ10NE ANTIFASCISTA Un Numero : 0.40 A Savona è aovenato un miracolo. Per un giorno la volontà ha dominato la tiran .. nìde. Il ORDINARIO l Per 50 Nume1i., ...••..• ,.,.... 20 I,. ABBONAMENTI Per 25 Numeri.. ,.............. 10 fr. ESTERO : IL DOPPIO SOSTENITORE 50 fr. 25 f,. PARIGI 25 SETTEMBRE 1927 DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE 50, Rue Labat, 50 - PARIS (18' Arr') - Telefono: Bo/zari, 25-99 IL GIORNALE SI PUBBLICA LA DOMENICA L'ANTITESI FRA LA COSCIENZA DELLA NUOVA ITALIA' ED ILFASCISMO AL PROCESSO DiSAVONA La. nota. della. settimana Tlll}UNALI DEL :QEGIME LE "SOLUZIONI ITAL ANE" EMULAZIONE VITTORIOSA Un giornale ha riferito che l'avvocato Hoppenheimer, fascista, difensore di uno degli imputati al processo di Sa– vona, avrebbe così commentato l'avve– ;nimenlo : ~ Un processo come questo al mese ~ il fascismo in pochi mesi è morto. Lo crediamo. Il processo di Savona, infatti, ba messo vittoriosamente in an– titesi la realt.à. dell'ant.ifascismo contro }a parvenza totalitaria del fascismo. Un'Italia vive irriducibilmente, eroi– camente accampala contro la dittatura. E' l'Italia dei giovani come Carlo Ros– selli e Ferruccio Parri che non piega, j!he fa del banco degli· ac-cusati una tri– buna, che prepara con le sue catene un 'capestro per la. tirannia. E' altresì la IJtalia di quei vecchi, come il padre di Ferruccio Parri, che telegrafano al fi– glio : (( Non mollare. Io ti penso come jn trincea)). che sorge, non già dicendo delle cose che non si fanno, ma facendo delle cose che non si dcono "· <e Il martirio e la morte dell'Eroe - concluse Van Roosbroeck - hanno ac– cresciuto il signiflcato di queste pa.rolc, che hanno acquistalo il valore di un testamento ». Cotesta forma di coscienza chiara, mi– surata cd indomita, che muoveva il grande fratello scomparso è la stessa che ispirava i processati di Savona. E' la. coscienza temprata sotto il martellarè dell'esosa firannia, che Si indurisce ad ogni col_po. Che può fare il fascismo contro d1 essa? Le lusinghe sono vuote di seduzione e le brutalità. ne inacerbi– scono la resistenza. Tra Savona e BruxeHes c'è un fllo che ~::f;toail~~~~h~id~u1f:~~ 0 ~o~\ i:;i~ una decorazione architettonica. Quello eretto dalla ((Internazionale n alla Mai– son du Peuple - come Hlustrò Filippo Turat.i nella sua commossa orazione -· dioe a tutli che 11 la vita non mette conto di essere vissuta, ch'essa potrebbe ve– ramente essere - come Renan ne espresse un giorno il sospetto - una farsa di pessimo gusto, il prodotto del capriccio insolente dell'ozio di un Nume, se non la si consacrasse tutta intera all'idea'le di una umanità più alta e me– no belluina della presente ; che- la vita è un dramma serio, e che non vive vera– mente .chi, p_er cotesto ideale, non è pronto, in ogni momento, a rinunci9.re alla vita n. Ed ancora : n I grandi morti non si onorano che sforzandòsi di emularli». Ora, menlre questo si diceva a Bru– xelles, o. Savona l'emula:.ione invocala l'aggiava di luce sfavillante- e vinceva. La .sen.t;en.:za. S~lla fede di un telegramma Havas noi abbrnmo pubblicato; nel nostro precedente numero, che il Tribunale di Savona aveva condannalo Turati a 18 mesi di prigione, gli altri imputati a pene da fO a 12 mesi. C'era errore. Ecco la sentenza : Filippo Turati, Sandro Pertini, Carlo Rosselli, Ferruccio Farri, Lorenzo Da Bove e Achille Bojancè, ritenuti responsabili del reato di contravvenzione di cui all'art :160 del testo unico della legge di P. S. 6 no– vembre 1926, sono condannati a. 10 mesi di arresto ciascuno. [I 'fribunale dichiara altresl colI_)evole dello stesso realo il capitano marittimo Italo Oxilia, colpevole inoltre di violazione delle dispozioni del Codice della marina mercantile, e lo condanna ad 1 anno, 1 mese e 20 giorni di detenzione, e lire 300 di mùlla. Il Tribunale ha inoltre assolto il ragio– niere pnbblicisla Ettore Albini, percM il fatto non costituisce 1·eato ; l'industriale Francesco Spirlto, per non avere concorso al fatto; Emilio Ameglio e Giacomo Oxilia per insufficienza di prove. L'OPPOSIZIONE È IN PIEDI Son 'due settimane che i tribunali Vittime di una montatura poli– ziesca, nove .operai di Brindisi sono condannati a 45 anni di s,alera fascisli hanno molto da lavorare e che Ro~u. - li 'l'ribunale Speciale ha ri- fa polizia non ha riposo. ~gIT~~f!~te \A~nezi~fttf,~/~~n~a st~!f 0 !!: A Sa·vona l'ltalia giovane, l'llalia dici operai di Brindisi accusati di propa– nuova e verame11te eroica (e perciò an- ganda comunista {reato in og:ni caso com– lifascisla) ha parla.lo allo e forte in- piuto prima dellè leggi eccezionali). v;t~7~~uris!a~~fte~:t!:o f: ~fi n:~m~t Gli imputati era~o : Domenico Conchi- spellarc nulla. ~, 1 ):sr~v!~;/ i1~~ti!i d1e~~~;·o 1 i: t~~L!t 8 ~ A Roma nove giovani operai, accu- Vincenzo, Chionoa Umberto, Bìvozzi Giu– $ati di propaganda comunista, sono seppe di anni 22, Isodoro Giacinto di anni stati condannali a pene mostruose. !!pp~ 0 ~f 0 a;';i 0 r 0 1s%oar~nhla 9 èid~~c?it;~;;; A Ravenna., il .ferimento di due fa- 21, Liuzzi Gaetano di anni 19, Longo Fran– scisti, ha scatenato il terrore. Oltre cesco di ann~ 22, Maggi Giovanni di anni 400 operai sono stati arrestati. La ero- 21, Quarta Cosimo di anni 20, Di.San Se– naca delle bastonature non ha fine. bastiano Luigi di anni 20, Zafflro Ema– Camions di camicie nere e di poli:.iotli nuele di anni iS. Secondo l'atto d'accusa, percorrono le campagne come nei tem- essi erano imputati di avere, in correità pi pitt sinistri delle spedi:.io1ti puniti-ve. lra loro, costiLuito in Brindisi, in datn an– .4 Livorno s'imprigionano i massoni, teriore al 2 novembre 1026, la Sezione a httra i comunisti. Ad Asti si fanno ~;~~~~~[fn1~~~t°ds~a'st~s~t~~(l:, 0 1~ ~li~c°fs~ telate d'operai. sive riunioni ·segrete, di commettere fatti A Milano polizia e mili:.ia si van- diretti a fare sorgere in armi gli abitanti tano d'aver posla la mano sui 9i-Ovani del Regno contro i poter! dPllo Stato. Essi $QCialistidel Qu'arlo Slato, editori, se- debbono allresi rispondere di a:ver com- ~i~~~ l'accusa, dell'Avanti ! clande- ~!f 1~~ f~t!~riz;~t~d~ . 1 ~u1f~~(0etei~gi~ri;~: I contadini non vogliono seminare; ~i~~1ir1~~~ttra s~~~nt:tuetiL:c°J~,fcNrin; ~e'd~n·: 0 v:ie~~i!ee"Jf~t~;ie :::;;7,iep~; 0 i ~rs~1?:Nei j~i:t;1g:::l:zaril.\ 2 i3e1s~~~~~~~ quali il regime ·non aveva bastanti smo nella città di Brindisi. Ha _presieduto fiori rettol'ici, incorrono nel biasimo il dibattimento il generale Freri ; l'accusa severo dell'Arnaldo, fratello di S. E. l'avv. mililare Ciardi. Gli imputati occu- e suo braseur d'affaire. ~!~!n;a6 ~fa.il loro numero tutti i banchi Un'onda· esaltante di tresco eroismo, ~r voluttà <li sacriflcio si sprigiona da que1 pretorio. Gli inquisiti non hanno the un pensiero, 1'apologia del proprio !« çrimi,ne >>. La loro difesa non è che la :scarnificante accusa contro il régime. I -----~~------ a ~:ci~1°Jt:i~t~fa~ %;!~~i seulbr~i!::{-:~ Nel corso delle udienze gli imputati si ti. Dobbiamo a Pan:;ini un quadro del- : 0 ~1~~;[;a~d~ntdf u!!s~;:a~\~h~~ st Jre~~~ fi~i;~~fu~i~:otr;;6}~sii~~:1:.ec.;.1~~h1:~= Impressioni d'udienza ~aen~t::: : 0 ;:,ru~~or1t afi1:at;rt:-ni~;~ m~nt:~~i~o~~l~e~~aCui il più ... serio era ,, ~fb:~iej~ i~':: 11 }t ]l~7r1i f:p/::r/i,7~~ ~~/if!~~nr~ ~~ ;~~;- s1I 0 ~ifs~~ta~6Joal; si, per -difendere, debbono accusare. La Il teSi che si impone è questa. L'evasione SCENE DA RISORGIMENTO verno. Tutti s'accordano nel ricono- sapere che i-giovani operai si incontravano di Filippo Tural,i dalla ·grande carcere itali,ma era una necessità. Una neces- Da tutte le parli riceviamo notitie per- :fltefe~~!~• 1ecr;~~i~1!~~~l1t:l~a~~~~~ feUamcnte concordanti sul processo di Sa– llovel'a restare l'osta~gio, la cosa nelle ;zgoe ~f~g~1~~!~i~ ¾~1~t1fng1:n;~1~~t'~{~ mani dei suoi nemici, dei nemici del in prima di Carlo Rosselli e Ferruccw popolo italiano. Aiutarlo nell'evasione Farri. Le loro dichiarazioni che accentua– era un gesto. doveroso: era l'accetta- rono il senso delle loro memorie a! giu– zione solidale di uno stalo di necessità, dice istruttore, che i lettori di Libertà che rompeva le ritorte della legge fa- conoscono,-diedero al dibattilo fin dal prin– scista', e faceva del e( delitto 11 un'opera cipio un respiro di grandezza quasi .Lra– di virtù, un gesto di nobiltà radiosa. gico. L'antitesi netta fra la coscienza del- [ranto peggio per il regime ·Che Jlaveva ~~;~nv: f~~1!ae~ due~ti:;A~~z~si~~~~i;i-~~ re~p necessario, _che l'aveva determinslo bile. Tult.i ne furono conquisi ....:. il pub- ---Mil1-fii~-:!l!fs~~e~~I, 1 fr~,ni~ai rep~i: bl{~~"~Zr!t~:i~\~~-;it~sop~~t fi!è~do il;conse~so plau~cnte. I ~ascisti, rono il capo vinti da tanta no~iltà. . vmt1, ta'ceyano, 1mpotent1 a reagire nel- Non tutti però, chè davanti la deJ.>OS!– le C,()DSueteviolenze. J1 P. M. non tenta zione Rosselli s'intende uh bruto in camJ- ~~ :~~~ 0 l!f[ 0 °~·sA~ 1 ;ci~ s~~~;:rea~/~~ti~ 'ci~ni~en~o;;'~i~rfr~ forche 'tutto sarebbe 'ca una definizione <1 anima nobile di finito I !~~ruvci~fe ~i~~~c;r/'1a p~~~!!a~~~ 5 ~~1 « Testardi che in altri tempi si svolgimenti più generali, conclude sarebbero chiamati eroi » ~r;:~e:ii ~!1~ 0 li;tJ\u~itt~t:js~:c~~: tifTa. Il tribunale, dopo qua.tiro ore Oi ·di– scussione in Camera di Consiglio, esce con la sua. sentenza. E~a muta il capo iji impulazione per sfuggire alPanalisi squisitamente politica e... pericolosa del– fa stato di necessità., ed irl'oga iO mesi q.i reclusione per contravvenzione _alle regole del passaporto. Assolve per rne– .Sislenza. di reato EUore Albini, che ha. ospitalo nella sua casetla .di Caronno il fuggiasco Filippo Turati. E' la resa. E' l'umanità portala in allo dalla. 'strenua virtù dei «giudicabili» che vince sopra la disumanità del fa– ·scismo ; è Panlitesi al fascismo che si ,afferma vittoriosa nell'idealismo splen– dente dei suoi combattenti. Ci furono ràgioni più sottili di opp,or– fonità politica, di riguardi davanti al di qua e nl di là dei confinidella patrio, che ispirarono il giudizio ? E' vero che le condizioni interne dell'Italia. sono tali che una volta lanciala la sfida di un processo di rito ordinario non si poteva b:?cir~~a:1~ ~t~~1:nf~:~~;~p~W•~~1e~~~? E' v~ro che l'attenzione porla.la dalla )';tampa estera sul processo di Savona .- un processo per delitto di espatrio : :cosa per essa quasi incomprensibile, - 'stabiliva un con!rollo naturale che im– barazzava gJ\ istinti di crudeltà del fa– scismo? Può darsi ... E sono tulle con– ferme per altra via. della sconfitta del :fascismo ... Ma pe,r noi la vittoria essei:– ziale è quella emergente dalla magm– flca. condotta. degli imputali, evocante la sublimitò. dei grandi cospiratori d~I Risorgimento, che, per amore della l 1- bcrtà sfidavano le forche borboniche ed a.ustriache, savoiue e papaJi. Dai ban– chi degli accusali si re5pirava l'~tmo: sfera dcll'idealjsmo rivolu;donar10 d1 '.Andrea Vochieri. di Pisacane e dei Ji'ra– telli Bandiera, di Tito 'razzoli e di Gu– glielmo Oberdan. E diciamo pure di Giacomo l\Ialleotli. ·ci sono coipcfdenz~ piene di fato. Co– me non avverti)·c r!1c>mcnfre i nostri sfa.vi! lavano da tutta l'anima l'ebbt·czza del loro comballimenfo per la libertà davanti ai giudici di Savrrna, a Bl'U– xelles intorno all'ara. di :\Ialleolli giu– dici imparziali e fraternì analizza,'.ano la sua et'Oica saviezza, la sua magniflca dedizione al martirio·? Van I1oosbroeck, il segretario del pal'!ilo ?peraio b~l.;~, evocando parole e gesti d1 ).1alt~oft1 1 si– gillati dal suo saPguc, me!lova. m !?iena luce come essi furono accolh dat 50- cialisli belgi quali· consigli che servi· rono loro di guida due anni dopo per debellare l'insorgente fascismo belga. <( Dopo tanto' lempo - ha delto Van Roosbroeck - noi udiamo oncora risuo– nare in noi frasi come quc>sta : (( Ln ]ibel'là è come il panr, come l'aria. Non si apprezza in lnlln ii ::,t!!J valore eh:) il f~~~fe i~ ccN;e~1icl~~:~1 1 ec~n1f.6)~rcf~;~f:m6 I In un dialogo brevissimo che il F. M. obbe in una pausa del dibaLtimento con un amico parlando degli imputati, disse : ,- Son0 testardi che in allri tempi si sarebbe,·o chiamali degli eroi. La sala delle A:1-sisedove avveniva il dibattimento era fitta. di una folla fre– mente, con_imOssa,. consenziente: Nel cor-: Lile·del Tr1bunàle, _tutti si toglievano con rispeLto il cappello gu~n1o ~li ~~c~sati passavano tra i carabm1eri e I m1ht1. La c:spressione corrente che lutti ripetevano erano questa : - Sono scene da Risorgimento. Uno dei momeoU più drammatici del processo fu quello in cµi Ferru~c\o Farri ricordando che avrebbe avuto dmtlo alla medaglia d'oro, aggiunse: - Deploro di aver trascurato le. prat\– che per averla. Oggi la polrei lanciare m faccia a coloro che disonorano il nostro paese. Una voco nella sala : - Bravo I TuUi si volsono. Si cerca l'interruttore che è' riconosciuto in un nobile ·vegliardo,. ritto in mezzo al pubblico : è il padre di Parri. Qualche a!Lro, guardando l' impuJ;ato, dice: - Si direbbe Cesare Dattisti ! Le al'ringhe dei difensori elettrizzati toccarono il sommo dell'eroismo forense. L'avv. Vittorio Luzzatti, che difendeva Ferruccio Parri, ha stupefatto e strappato leh:a!!lf::ectfler~b~~i~~r!!lNdl;!ci~tac~~~~ ~ppcnheim. Dichiarò tre volte! invnno in– Lerrolto dal presidente, che a legge ,da applicarsi era mo.sLruosa e per l'enormità della pena. comminatn e per la contraddi– zione col sistema giuridico vigente, e per l'uso delle armi che con~ente contro gli espatriandi, non ammesso. da! codice nep.– pure per arrestare chi avesse ucciso 11 proprio padre. E rivolto a! P. M. : - Anche lei non ci fa una bella flgura a difendere una legge simile. <e Uomini di domani» Parlando di Filippo 1'u,rati in termini di entusiasmo (come fecero, de! resto, lutLi i difcMOri) disso. che aveva Lre volle sal- ~it'to,1';~/i~o:ncw JYs~o~~s;o:i? gg&~o~tf;~ n Bolo·gna, cd ora, infine, 1:is,parmiandole 1'onla che. egli an!sse fa~to .Ja flne di Mat– leoUi e di Amendola. D1ch1arò che ascri– ,·crà sempre a suo titolo di gloria di avere contribuilo a difendere Rossel!i e Parri - gli ,1 uomini di. domani"· :rerminò con toccanti parole rivol!e .a Parri! tra_la com-I mozione e gli applausi scroscianl1. .Grandiosi ugualmente ful'ono gli altri aVYOCati. L'avvocato Sardi polverizzò con e!egan– tis;;ime disquisizioni giuridiche la legge di P. S. cd e.:'allò la figura di 'l'urati. L'a\·v. Gallina ironizzò con l'eufemismo intcnipei·fm:i.: i fatti di violem.a, di sac- ~1~;fti~u~~\"~1~1;~:i~iJii~?~~1~~ :o;a'~,~iSi sono 11 fasci:;la Oppenhcim rese omaggio alla rnperiorilà morale di Carlo Rosselli e di Ferruccio P:l.rri. L'nn'. Fcllegl'ini che pnrlò due ore per D.1hovr con uu :,at'cn~mo f"l'OC'<' e con bfJu– lw/,·s ff'licis,o;iinc.fin\ csclainnndo : "Aho– liamo le isvlc e faI"erno più grande questa no::.lra penisola"· Il vecchio, quasi ottanlenne 1 Erizzo, che scere il fall-imenlo del regime. i::S~cgio u~~ltegif\!~~~;tr: rl~~s;~!\~sioam t~~~~tlì8~h:ri~ ;;:sid~~Tei~cJ~vad~S~tdoo r:~ · fth~;;:1:e!~1ialia scrive che <( il bru- r:~t~oaJL~~o~ 0 ~te~~;;~~~i' ~t~~d1g~e~~no~ gione a richiamarlo quando chiamava 'mo- slo deve finire; questo vociare indi- Ma ciò non ha impedito il Tribunale dì struosa la legge. Cerle cose non si dicono... lilinto deve assolutamente scompari- pronunciare una severissima sentenza, se- ~~s!irit~a~~Ch~g\\ ior~s~~e~{~\o i;:n~~ re>> -· (bmsìo o vociare, la si tlecida ?) f 1 °~~~,~~ n~lT~i:~~ar~~~ 1 ;;~~c:f:,t~v~j~itt{oe~ ma non lo dice... E via di questo p&sso. ed a99iunge che ' 1 non è posSibile la- valo modo di dire che per uno Stato forte Egli pose direLlamente la legge dì P. s. $Ciare in circola:;ione nemici». Cl'ilica neppure la minore età di parecchi degli contro u dirittQ. n dilemma è questo: O fascisla di S.' E. Bollai parla di ,( de- imputati, ha da essere causa di tenerezza. si segue la legge o si segue il diritto. E licate:;:mdel momento 1 > e se la prende Ecco la sentenza : ~gl~ f ~~ao ~hreiL dJ~lf,1:c::s:,e~uAt~o~~~~= :~~ / i:ottim.ismo equivoco od insin- ai?nt~fn~;1en~?ici:i~li~ aci;idd~n!\~il:nz! ::~!o n!f;;:el~~·m:·d q~~st6e\~ 0 sLfr::~~~ ~~~ O)i 9uarda I . . ? speciale'; Teodoro Osluni a 8 anni di de- Je-sue-risposto veniva,_contro. l inLQ~Jonc,-. ,,.,_Ci sono_dt!-_nquedei nemtct tn giro tenzione e 3 anni dì vigilanza speciale; a difendere gli imputali e soggiunse : T:e cose non vanno diin-que magmfi- ~irsep.pe ~r~reye:fe a;II tf~i e~ 'mesi -~ 1 - PiuLtosto che farmi difendere da un camen_te? 1 ? popolo non farneltca dun- n~r~n~~n! 3'a~ie~~ 0 deL~n!1o~e~e&~~l~ uomo come 1ui, preferirei farmi condan- qlle 1ieJro tl duce magmftco, salvatore, Chionna per la minore età. a 3 anni di de– nare di_ecivolte ! d'I{çz.lla? r: _ tenzione; Gius~pe Ribezzi a 6 anni di Re.spotisabili davanti al mondo civile E valendosi delle stesse reticenze del Bucarelli, Erizzo dimostra quale fosse Il pericolo che minacciava •rurali e quello eh~ egli doveva fare per l'onore d'Italia. ri~t~Q a~i~f~5fcire~od~~~~ti-;: i~c{tt~i mondo civile, della sentenza che voi darete sopra uomini che hanno salvato la vita ad un veechio e salvato l'Italia dal di.Sonore. Innèg'gia, inflne, alla figura radiosa. di Carlo Rosselli, alla nobiltà. di lutti gli im– putati, in favore dei quali ritorce fine– mente la prima frase di Ciovinez:a. Il pubblico ne fu tutto rapito. La sentenza è stata la lrnnsazione Ira la legge ed il diritto che i lettori sanno. Savona fa sera era elettrizzala dalla gioia che sì spandeva in tutta llalia. Il processo di Savona mantiene in sè dualche linea di mistero ... Ma per la virtù siff~iva~r;;g~t;t~~ t({di~ae~e;e;;;li ca~?vo~~t tornati ai tempi classici della tribuna fo– rense, pe~ fa stess~ co1.1eessionedovuta fare dai giudici, il giudizio che se ne sin– tetiz.za è quello dato dnll'iWV.çippenheimer fascista, parlando con un amico: - Un processo cosl Jtl mese e il fasci– smo è f... Oh che regime è mai questo che non detenzione e 2 d,. vitilanza speciale; Pie– può, aver pace e requ_ie mai e sempre tro Va~ca e Guglielmo ~are.Ila a 5 an~i d! deve t~ner sollevato sul capo dei sud- detenzione; µaetano L1uzz1 .a. 3 anni 9,1 diti lo Spadone del boia ? detenzione. . • 1< _Tullo va a rolol~ n; ci• scrive un re~: .;rin~1fr~\~;~~~it~:::if:e;~ictor~o~~= ~m1~0,. che non è ab~tua_lo. a fare. del- go, Francesco Lon~o, Giacomo [sidoro, Gio– l otl~mt~m?. e, Se. oggt ci fossero dell~ vanni Maggi, Cosimo Quarla, Luigi San elezioni, tl fascismo non avl'ebbe · d Sebastiano e Emanuele Zaffiro. i0 per cento dei voti >J. Lo credia.mo. · · Ma elezioni non ci sono. Ma·a paese Tre sovversivi arrestati a Infra è incatena.lo e imbavagliato. il.(a la dit- b'TRA.- Sono staLi arrestati nella nostra tafura ha la mano su tutto. città, due donne e un uomo aLtivamente E' v.ero. llfa è anche vero che l 'llal.ia pop.ola-· re, l'lfalia delle officine, dei campi, degli uffici, la grande vittima del fa– scismo, rialza il capo, scuote il giogo. lt 1< brusio 11 o il <( vociare » di r.ui varia il Popolo d'Ilalia è it primo sin– tomo di questa 1·iscossa. Mobilitale pure le vostre squadre, o g,crarch.i del fascismo, moltiplicale le misure di repressione, siate quanto più stupida.mente feroci vi riescirà. di es– sere. Voi non impedirete che questo Wldistinto malcontento si tramuti in opposizione e l'opposi.::ione ill rivolta.. F1·anon molto potremo ricantare con Mameli, profanato nei discorsi di Gen– tile e nelle cerimonie fasciste: <( L'Ita– lia. s'è desta ... n, ricercati dalle Questure di Milano e di Mon– za. Si tratta di tali Paola Giannella, di armi 25, Maria Trivulzio, di anni 37 e Celeste Villa, di anni 29. Spno di Monza da tlove erano fuggiti perchè era stato spiccalo contro di loro tempo fa mandato di catlura per reati commessi contro la sicurezza del– lo Sla_to. L'on. Zanzi, anestato e dei,ortato ALESSANDRIA. - [I prof. Carlo Zanzi, ex– deeuLato socialista di Alessandria, fu con– dannato nell'inverno scorso dalla Commis– sione provinciale a cinque anni di conflno. Senonche il capo del socialismo riformista della nostra provincia era rìu.Scito nd eclis– sarsi in tempo rifugiandosi in una villa a Briennio (Como) ove si tenne a lungo celato. Si apprende ora che le guardie di Finanza lo hanno rintraccialo o Lralto in arresto : in giornata venne tradotto in Alesssandria. Cosl le chiama la stampa fascista. E noi leviamo la voce per carità di patria. fl fascismo ha avulso l'lta.lia dal resto del mondo civile. Una tradizione grandio– sa di pensiero e di coltura, naufraga nello scorno e nel ridicolo. La megalomania del dittatore pretende creare una vita, un pensiero, una atti– vità caratteristicamente italiane. E la in– capacità e incopetenza spavalda, provo– cano il danno e la vergogna. " Soluzioni italiane n ? Rispondone lè ironie sottili ed atroci della stampa euro– pea e americana, degli scrittori più auto– revoli. Lo straniero irride ai folli propositi del fascismo, in armi contro tutte le leggi sociali ed economiche, contro le leggi stesse della natura. E ammonisce motteg– giando come 11 con gli e~itamenti pa~r.iot 7 tici non si dà da mangiare a 40 m1hom di uomini"· Perchè è proprio qui - e sono le ulti– me - che le « soluzioni italiane n rag– giungono il grottesco, e il tragico per le conseguenze che ne derivano. "Devono essere e limit.ata l'emigrazio– ne e conservate al progresso e alla difesa. del r.aese, tutte le braccia dei suoi figli.-». B ciò dopo aver reclamalo angpli .di terra per dare legittimo sfogo alfa esuberante popolazione italiana ! Nè basta : si deve vivere tutti nel no.– stro insufficiente e non ricco territorio, non solo ; si deve anohe aumenlare. E il fascismo - all'inverso di quanto si chiede nel mondo civile - scioglie ogni, freno allo sviluppo della natalità. Per i I progresso e per la di[ esa del paese. Per la difesa che sarà l'offesa __, ché i futuri 60 milioni di italiani do– vranno ben trovare il loro posto nel mondo! . Aumentare per la guerra : ecco il flnE{ de~~!~~~~~t~h~~~ !~. 0 v~atl: 1 ~~~~: Chè i nati, quando saranno giovani, si mande– ranno a morire in guerra ! Sflda imbecille al progresso uman·o. Ha. scritto Wells: <( La limitazione delle na– scite è essenziale, fondamentale alla con... cezione d'una fase nuova della vita uma– na. Io farò del controllo sulle nascite, la. pietra di paragone dell'ortodossia fra il liberalismo e la reazione. Tutti quelli che sono per la limif.azione delle nascite sono con me ed essenzialmente per il mondo nuovo ; tutti quelli che sono contro d~ essa sono contro il progresso ll. E il fascismo è al suo posto I Ma sflda imbecilmente anche il buon, senso. Chè nemmeno i reclamaU 60 mi_; !ioni di itahani serviranno ai suoi fini di guerra ; « che la ~erra - insegnano sor– l'idcndo gli stranieri _.:_ non è vinla dalla ~h1:z~fe~~~\';•1~~u~~p~~~u~Jmt ~~ m·acchine per uccidere vincerk ra. guerra; e basterà un solo cervello chQ JDver;it~:rà uno str~menf.o di morte, per distruggere milioni di esistenze"· E l'aumentato numero di abitanti ren .. derà .ancora più povera l'Ital!a. rntanlo il fascismo codifica le n sue so– luzioni"· E il progetto del nuovo codice. penale è reso di pubblica rag\one. Sicuro : da Beccaria, da Carmigm\ni, da Carrara, da - anche, sì ! - da Ferri e Lombroso, al... nuovo codice penale « re– datto da Rocco ed esaminalo ed approvato da Mussolini"· E il fascismo vorrebbe rit.ornare l'Halia alle tradizioni di Roma t Fu detto - e forse con ragione - eh~ l'unica merce intellettuale che l'Halia e.. ~&~i!~!~•ee~~~ /~u~~f~~d~~ 1 ~eig:li ~~~a~: nazioni civili si sono date in questi ulti– mi tempi, in Europa come in America, so– no inspirati alle affermazioni del diritto positivo italiano. Il destino crudele vuole che il progettO' di nuovo codice italiano si pubblichi pro .. prio quando in tutto il mondo civile, si solleva una ondata di sentimento e di pensiero, per sommergere pur anco il ri– cordo della pena di morte. E il fascismo - solo contro il mondo e la tradizione gloriosa d'Italia - la riafferma, e per il delitto politico. E il delitto politico estende a tutte le manifest2zioni della vila pubblica - e ttavversario polilico insegue é perSègUè ovunque e per Lullo, anche nelle persone della sua famiglia, su cui ricadrannò le, conseguenze finanziarie delle condanne. [n tutto il mondo civile, il sentimento di pietà e di bontà, fondato sulla conoscen– za della causa sociale della maggior parte dei delitti, e sulla convinzione che la so– cietà deve prevenire più che reprimere il reato, diffondo la. tendenza alla mitezza. delle pene e a!la f1mitazione delle forme di· reati ; il fascismo all'incontro - im... becille e feroce come tutte le reazioni - orea nuove forme di reati e aggrava la misura delle pene. E come tutte le rea– zioni - che sono anche corruzione del costumo - vanta l'ipocrisia della difesa de!la moralità. Mentre traccia disposizio– ni che più ofiendono il senso morale de– ;li uomini civili e costituiscono il più gr-ave pericolo per la giustizia ; elevando - contro ogni insegnamento de!ln poli– zia e della psicologia giudiziaria - la delazione e la denuncia dei complici, od elemento di attenuante. Quale campo fertile per la incapace e perfida polizia italiana. Chi per la prcpl'ia specifica attività, ha avuto consltcludine del dibattito forense sa bene il valore Oi cc1·!e confessioni e g~ 1 1 ~mdte ;I ~1d~~rr1!t1:u l~ 1 ~rr 0 ~~ri~ciiu;it~;ri; e col suggcsto - conlro cui si ergeva la grande animn di .Frnncesco Garrar.'.l. - o dntla polizia coll:i.violenza e colla cor– ruiione. Ora tulio ciò eh<' costituh·a lo scandalo q~olidiano delle a_u!egiu'.lizi.'.l.ric,viene co– dificalo e... premialo ! E tulio oiò, tutto ciò t:he è ab'!rrazione dj pensiero e di sent(m"n!o, che è cammino inverso sulle conqui~lc eh-ili di un tem– po, il fnsci~mo l_ris1.o ed incosciente, chia– ma « soluz1oni 1!aliane » ! Con le molle Il salilo (( Gl'/lf)PO di OJH'l"Oi del fronte unico antifascista" co111imwa diffomlc!·e foryorncnte in F;·rmcir{ c,J in /lalin le s:•,: circoloi:i contro i C'1pi rl,•ff11 upposi:.iouc. Il m.otn:o cenlrofr di quc;ila v1·01loyc1cida è qneflo stesso d'un giornale sedicente on– tifoscista: (< Via i capi inetli dclfa scon.. fitta!». Si lratta °di una pl'opa(Jandaassai co..c stosa e molto imiociw.

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