la Libertà - anno I - n. 17 - 21 agosto 1927

= SI AGOSTO 1927 TRIBUNA LIBERA LA LIBERTA Gliimpegni i ternazionali delFascismo 'Xella Rcrue Hébdomadairc il signor ~aurice Déltbil ha pubblicato un docu– m~nto interessante, che io offro alla ri– fle~sione dei fuorusciti ilalianL Si tratta di una f' ri~luzione 1o \-Olata nel no– \"embre 1913 dal « Comitato Rh·oluzio– nario Russo• (menscedk) di Berna a propo3itO di un pre.;;uto che in q~ei giorni il go\'erno tzarbla negozia\'a a Parigi - 100 milioni di franchi - per accelerare la realizzazione del famo50 armamento dei sei. anni. Il Comitato Rivoluzionario Russo. do– po aHre rìl~\-ato che il grosro prez:tilo sarebbe ~ernlo non soltanto a preparare una DUO\'a guerra neJrOriente Europeo. ~e~I: f~:tiz~ed~lì'~otilast~a~:::f:~ aa:111: ecandalose dilapidazioni e mah-ersazioni della cricca dominante - face\·a ap– pello ~lla ~emocrazia france.:-e p~rchè ~fde~!:i~ 1:0 n:a:~~:e? 1 to~~I~ t;~~~ oppres~ e depreda!o .. La • ~sol~ione ,, amm.O01va, infine. 1 r1sparm1alon fran– cesi a non dare il loro danaro per un prestito, che il popolo rus::;o, un giorno, arbitro di se, avrebbe ai:ulo il diritto di 110n riconoscere, perchè adnperato con– lro la sua esislen:;a e confro il suo on-ore. Yeniamo, ora, a noi. L'anno scorso, in una delle molte riu– nioni dei promotori della Concenlra:;io– fle .Antifascista, io proposi che quest'ul– tima dove5se - fra l'altro - intrapren– dere una mise en demeure si-.lemalica dei gruppi finanziarii e dei gO\·erni S:lra– nieri, i quali accettano di contrallsre C'>I goyerno iascieta sia dei preslil~ ~ia del1e con\'enzioni economirhe f> politi- 1:!ir!e ~:1!. jf:t~ifr~nre~i~·t~te p~~ -posi che Ja Concenlra::ion,. Anlifascisla 'facesse sapere, in ogni occa::ione pro– pizia. agl'interessati cbh i gruppi politici av\'ersari della. dittatura mu,a:.oJiniana non ricono5cono oa-gi e ripudierebbero domani gli oneri illegalmerite e ro,·ino– samente as5unti dal • gm·erno di fatto» ,1ell'llalia ,·erso enti e Stati stranieri. Questa proposla fu, è vero, combattuta da taluni nostri amici - sopratutto da quelli che sanno suggerire in ogni occa– ~ione ciò che_ non si deve fare - ma Ja maggioranza dei promotori della CGncenJra.::;ione dichiarò di ,·olerla adot– tare; e 1 e non erro, e~a fu anche in– clUEa nella deliberazione che uscì da quella riunione. Però, non se n"è più sentito a parls.re, t quella iniziatiça sembra messa da parte. lo desidero di risollevarla e do– mando agli amici della Concentro.:.ione Antifascista. che quesla ,·olla la. discu– tano per venire ad _una conclusione - i~f 1 ~~~~t!ac~!\~ ~~e ~~fa~~o 8 r~ mire. Può ben darsi ch"io abbia torlo nel propugnare que.sla inizialh"a ; ma do– mando che me Jo si dimo5lri, dopo di che tornerò a lacere. E, frattanto, per– mettetemi di e:-porre bre\·emenle le c:on– Slderazioni che mi persuadono ad insi– ELere nella mia tesi. de?~i~~h:at~:io ~o1t~8!~:; ~~ che tra i gruppi consen·atori disposti -a simpatizzare col fascismo - la previ– sione che la Dittatura Fa:iacisla si tut– raJtro che consolidata in Italia. Vi è chi riliene che essa si manterrà al potere ancora degli anni, ernh-endosi. e ,·i è chi suppone che essa non po.::::a pro– lungare di molto l~ sua c~i-'lenza : ma prevale la .sensazione della instabiWà dell'attuale regime politico del nostro paese. Io quesL'almosfera internazionale di dubbio, la dichiarazione reiterala da par– te degli italiani antifascisti che e55i con– siderano arbilrarii. incostituzionali gli impegni assunti dalla Dittatura e che non li ri~no~erebbero - o, almeno, !anno su d1 essi tutte le riserve del ~o ,__,è atta a scora~iare i finanziatori ~:~r;r:n~d e ain~:der~el~olt~n~~~::~~ c~fe ~mplicifà ~1.iliche straniere nei tJguarch della pohhca e,;:tera mll5.5o1i– niaoa. )iè vi è bi.:ogno di mostrare la ~~~ daeff!i b1ftf:t~8::i f~fa~:. derin• L'esempio della Russia è alto a ren– dere seriamente ri.fles.sh "i i finanziatori stranieri del regime fascista. Lo Sblo gozi: i p 0 1i!iri. Bi;;;o~T1 fin òa or. (! co-1 À h :--lit~ir(;.:a_c-i~ri:•prudt:~,za - di f·,,nfe . RC e aeh ;tran,eri -:- d•lla nullità. per !"a·:- 7 " 7 (( d • • "]' 1 11 f ,·cnire. delle -ilpulazioni internazionali I 1e 1e ere 1 s1g1 10 . del Fa:::chmo. Io !o credo nece.53a,: ~ non soltanto RD!-t.L - I re di Franria dF'lrancien T•:- pcrcbe vedo in que~ta inizia!i\·a un mez- ' 9im~ avevano te a lettere di sigillo• E'f3- zo di Iolla mollo preoccupante per il re- zie ali~ quali un suddit~ !'.{Ual.siasi poteva: gime fasci.da ; ma percbè il documenlo, ~~ser ~andato alla Bastigha - e rna;ar~ t:'he 10 domando, realmente potrà es.5ere CJm~nllcato m fondo ad una cella per mllllt ut_ilf a~ po~~o _HaJ-ianoallgrch_è e.;_.so ~;li -;P!~~l 8~~ e senza neppure aua r1conqm.:la,o le propr~e libe_r!a ; mbra che '.\lu:$..-:olini intenda di adot– f' .ne fa_ra.nno. u~ .efficace J J?arhh e lare anche lui questo comodo sistema. Da f.~ 1 n~r~mdf 1 Pro~'\id!~e a;o:nri~t1u 0 r!~~~n: ?~~~~:re~n:::iz~nfca~~i, c~~fropcJr~i~e!=O~: dell'Italia. slalo ancora formulato un capo d'accusa qualunque. Xaluralmenle, gli sceUici lroveranno facilmeote argomenti contro la mia tesi. Io cono&"o questi argomenti. ~la percbè t":-i abbiano un \"a]ore. è iodi.;;peosabile rhe gli scettici dichiarino che es~i non credono che il popolo i:aliano ~i redimerà !11~i d~lla ~itlatura fascista e che, quindi, e inutile liberare dalle ipoteche fasciste ran·enire, che al popolo italiano non apparterrà giammai. FRA..'iCESCO accorn. Abbonatevi Queste due persone sono : Alarico ~lucci., e..'t fum.ionario dello ... tato, peTSOna inno– cua e aliena dalla politica. e Renzo Co– lonna, giovineUo diriotlenne. Costoro fu– rono inviati a Re~na Coali ranno :or~. dopo la pubblicazione e la diffusione in llalia di quel • quadP.rnO • dPl .Yuot"O Pa'!'6C che portò nuo,•i el('menli di prova conti:o ~ussohni, per opera di alcuni suoi anti– chi collaboratori. :-iè il Mucci nè il Colonna avevano a,-uto parte nella compilazione o nella ditru~ione del •quaderno• ; ma il primo è cu.grno e illis:u 0 t~~f 3!f°!~i~d~~~~,r; ;R~~-ò ut~«:!= Grato a ~ussolini motivo s-.ifficiente per farli o:;rgettodi una • leU.re de cachet• alla '' Libertà ,, : 1: :~:biu~(e s~:0 i{b:~:. ~ief~'=~; magniftco. --------------------------------------------------------------- ESISTE IN1T ALIA LAMONARCHIA? Armando Zane-lii ci scrit:e da LondTa: Londra. 8 agosto 1927. EGRUil .\.ll]Cl DELL.-\ • LIBERT--\ •• Fa pia, "re constatare come fra Ita– hani. almf>no atre~tero, ;:iano ancora pos– ~1bili forme civili e cortesi di critica e di ~~~:i~!1ia ~-o~~b~of:r a1fae~~fa 'ie= a{M'Tla a~ Principi! Ereditario. :\la perchè proprio 10. anzi ~pecialmente io, mi tro– verei a ~vigarc in piena Utopia ! Se utopismo è combattere P.CT un a cau– ::a g1>nero5a.contro una di!ftc1lissima rea1- là, allora siamo neJr Ctopia tanto voi che 10, sognando e parlando di Libertà in tempi come quelli che lra\'ers& l'lta1i.:.. .Ma non vedo percbè la mia .Monarchia, ~~s~i~:udclrae!~-~~TradeK~~u~rJr:: ~~e u!:: cora no_ne·e. :\"on sarò più realista,. ma credo d1 essere meno ottimista di voi : e non vedo in Italia, per ora. altra repub– blira all'infuori da quella che, 'l:epot.eESe. farebbe ~llisolini. E' for.se aue!tòlala re– pubblica che voi desiderate 1 Xon credo. lo. per ~arte mia. bo ammonito la Mo– narrhia d1 non obbligare gli Italiani a sceghere tra essa e la Libertà ; ma, per il momento almeno, \'edo ..da una parte la Monarchia, cbe fino a ier l'altro fu in 1talia sinonimo di libertà e di urutà, dall'altra non \'edO la Libertà. Come credere che la RepubbUca ci da– rebbe la Libertà, nelle presenti condizioni dell'educazione politica del popolo italia– no ? Es.sa anzi metterebbe certo in peri– colo l'Unità ; più d"una regione ilafiana, al :i;ord e al Sud, a\Tebbe diriUo di do– m"lndarsi perthè lo sue sorti dovr$bero e!'.::ere legate alle ,·icende delle fazioni politiche di alcune regioni più t.uroo– lcnte. [o sono dunque ancora per la Monar– chia che. i~ questi frangenti, as.5icura Jlmeno l'Unità. La Corona non ha funzionato in difesa della CostiLuzione ! Veris.simo : ma forsetbà ha funz.ionato il Parlamento ? Ba fatto il suo do,·ere il Senato ! L'oppo!izione alla Camera. aven– tiniana o oo, è stata capace di ereare una situazione politica IllJ0\"8. sulla quale la Corona potesse appO!'giars.i ? Banno fallo :~Jr:d~ve~~li1:reboc~!:Si~e:or~ f:l~r!:i~ mim:;lraz1oni comunali e le organiua– zloni oprraie ! di~o~Jret,osi 1rei-!n!~:h:,~eX:!13o~~~ fu~~~r tb·r::o ~ 0 ~:1&.eri!0~:Sn ultimi anni, ci sono stati de2li uomini che individualmente si sono porlali bene. e basta: la. vecchia cla~e politica ha perduto la hbe-rtà : le nuove generazioni ~~1f:i1o 0 s~~t:,~f!1:i1: aaa~b1:ur: :ee! tata. ed è restata, a dispetto di taluno la '.\lonarcbia. ' Chi non ~ente non solo come la llonar– rhia sia necessaria ancora alla continuità del~a vita _ita1i ~na.ma come sia profondo e msanab1 le I 10hmo contn!lo tra Mo– n~rc:bia e :!tlus.soli~.e preferi!Ce correre ~r~~i~! 1 d{~l:~~~et~! ~1~ 0 ~\i!o~~ m1 pare. d1 essere anrhe più lontano dalla realtà del vostro •povero• e an– c.ora monarchico amico. ARll..-\.'i'DO Z.."t..'i'rr'I"- lamento con la cacci.ala "dei ·depulali del– l'opposi::ione, l'istitu.;ione d1>lTribunale Speciale. Quando i s-uoiex ministri, co– me Giot·anni A mendo/a, nwrirono dei colpi del ,nan9aneUo fascista, la Mo– narchia non mandò neppure il lelegram~ ma delle consuete condoglian;e. La Alo– narrhia c'i - grida Zane.lii. :1la dove esistono le sue fun;ioni ?, domandiamo acceltando per un momento iL conce/lo eh'" di essa si facevano i monarchici; concetto che al;l'all.opratico ebbe quella stupenda appl1ca.:1one, che Zanelli non nega. Esiste un essere fuori del suo proprio fu~ionamenUJ 'l Zanetti, per disperato, lascia la li– bertd, lo StalullJ, i rapporti tra i dirilli dei cilladini. e lo State, lutto q11elloche fa la convivenza ci1,;le e polilica di un Pl>J?.Olo nello Stato, e si aggrappa all«, umtà. Zanetli dice che la Jfonarchi.a 9aranlisce l 'uni.là italiana. Che balla. L'unità ilaliana è sanzionala -nei plebi– scifi come condi..-ionata alla libertà co– dilu..1ionale; c:ia questa, -non e e più in potenza la unild italiana.. Se una regione preferisse la libertà e credesse di polttla raggi.un9ere 1'ompendo il vincolo unita– rio, essa si legiUimnebbe adducendo la ':Jtff:nl!~~~s-:e":al&snf~o~:fm::1~5;°'i! Monarchia non avendo gumentito la libertd, a~i guarentenào 09gi la tiran– nia, noPl gu.arentisce più L'unità. Cori diciamo, sfor=andoci di parla.re lranq11t1la-me-nte in pura tesi di diritto. In tesi di fatto poi è giuoco(or=a ricono– scere cM il fascismo ~ umtario quanto la. Monarchia. Noi che cerchiamo di essere impar– Ziali eon tuUi, anche coL fascismo, 110n pouiamo credere che il su.o clericalismo fascista, per quanto si prostituirà daoonli al Vaticano, non arrit:erà. mai a pensare di cedergli la capilale dello Stato. Il fascismo è un lremendo perir-olo per t'unilà, in guanlo la sua polilica eslem, bi.:;arra, caotico, incon-enle, che non si fa un amico e si ltucia sfruUare da tulli per timore di farsi, dei nemici, quella poliJica estera che non è che una altnnalica di minacce parolaie olliso– nanli ccmlro tutti e di Temissir::ilàpra– tiche, può condurci alla guerra, i.solali, contro tulio il mondo coalizato contro di noi. Allora una guerra in UJlicondi– ::ioni può rappresenlare per l'uniid il piri grau dei peric_oli.Ma la llona.rchia che fa per l'unild da questo punto di ri– sto. il solo che realmente la minacci? Dà la mano al {asci.smo. An...-iabbandona al fascismo pei-sino lulle le eslerioriJ.à d,L cerimonia.le monarchico della poli– tica estera. Creda lo Zanelli, tranne L'i.n.casso tklla paé°:iir;:';";IJro fa la Monarchia. Augv.itolo Pseudott,rati 1&a. "detto od un giornalista ungherese: • C'è u.na 1c;m.i- 9lion:a addiriltwra fatidica. fra LI? nostre due No;ioni. Qui .\lui.solini; in Cngherla, Br,rlJJ ... •· T•I ta la gamma del codice pe1141e, daL faùo nelle mo-nete all'a.uauinio per I.e ,trade mae.tre. Pangloss giornalista [{i stampa ilaliana fa schifo a se ·tes– sn. E' tulio dire. La conslJJla::;it:,ne t'il!ne in prim11 dtJ.i gi1JTn1Jli{asdsli, rom,. Roma F.,5,•ì,..t.a. In questo 9iorn1J.l,. .~i eleta untJ. prc,tula conlro il panglo'""i– smo della stampa. Panglo.::,i~mo è una parola riut,1tricc. Anche loro mm ne posson() più di qW'Ua pro.m stuuhe-co– le_. tutta IIJJtemielr, tutta enlusiasmc. lultu soffi,.lli, lulla rorligitJneria. lulla adula;fonl' abbietta che è il loro s!ile p;-ofession,1le, con cui o_qnigio-rno deb– bono proclamare che tutto vabene nel migliore dei mondi fascisti possibilL Ogni fedel cialtrone di segretario è al,.. meno un Giulio Cesare, e un PodntiJ è sempre un Sapoleone. Quanto al Duce, dopo che ha:nno delo che è Dio, non sanno più che dire. .\la lasciamo parlare quel signor Gu– glielmolli del Roma Fascista che SI! ne inlcnde. Fatta ccce:;ione della -r;ecchia stampa fascfrta - egli scrir:e - quanlo ai gic.mali insc-rilisi « per necessario e: adaltame.nlo ~ppr~se~ano un per/et- • l-0 campionano dt aiornalismo sian- • dardi:.zaLO,prioo di un qUll.lunqw spi- • rito di ini;ialir::a (Vero: per scri\'ere • di Sacco e Vanzelli hanno as-peltato il • perme.s:::o. che è arrivato quando non • c·era più tempo. A.b uno disce omness, « timoroso nell'esprimere un giudi--io « -neutrale e sterile, ma al Contrario • pronto aUa piaggeria servile. al sof– a. fieUo (Che pittura!) eà al comodo in– « censamento di tulti coUJroi quali si • riliene pos.sano 'Tappresentare una pro- ~!~li~ ,;.mici.=i!J D •• ·on si potrebbe dir Il signor GuglielmoUi conli-nua,«ù> trova che il giornalismo italiano • in– serilu nel Regime e un gra-nde boUet– lino Sfefani dove non trooa posto una idea genuina e audace, sia pure inqua• drala nella disciplina fascista• (Qui li yoglio !). c /n complesso Panglo5s, os– sia la stampa del Reginu, deforma pro– fonda.mente i compili della, stampa.• Giustissimo e ottimamente dettlJ. Ma carogne di coccodrilli, era inutile amm.az; are i gion,.ali e i giornali.sii o– nesti, intelli.genli ed indipendenti, per piagnucolare dopo che n°"' sono rima– sti che Pan,srloss e i 1'u(fiani che stan– dardi.:.zano la stampa nei ditirambi sug– geriti dai prefetti, a prova dd Loro lea– lismo al regime. ---- 1 giornalllti. fa.rcilti Scttim~Ui e CarU, r,wretti di. Yw.uolini. direttori deU 'lmpe.ro, lnterlandi, direttori del Te\'ere, Scltukm, direttore della Conquista dello Stato, .ro,w stati uf{ici.o.lmente biasimati dal partilo. Erano i capi della ba,ada. Cominciano a dii;eretarc imbara;:;anti1 Italia e colonie Le opera;ioni. continuano ... Questa è la formala conclusiva ardi,. naria di ogni bollellino cirenaico, dove il nemico 6 sempre polve-ri:.:;-alo per -ri.– formaTsi la &e.Uimanadopo. Le opn-a:.i.oni ccm.tinuqno. Chi. paragoni questa guerriglia. en.cù- – mica !ibica alla assoluta quiete dt-U'--U'fi– ca. del Nord francese, n.o-n può fare a me– no di domandarsi, perche ? E tanlo più che ,wi la Libia l:ahbiamo strappala non ad una signoria. indige– na. ma ad una signoria. straniera come ~~h: t~b::a n3/, c!:U~, 1~ ';!~~i!~ L'on. Peder;oni ha eliminato it suo spirito di legislalare coloniale con la leg– ge del mar..o 192'ith1! Tecocaoo il diriUo i~~fa~c 0 i!~oi:i:i~e~~ ~ n:'i:~fadi garansi'a locale, slabilita a'a'Ìleleggi del primo giugno !919 e 31 oUobre delW stesso anno. Le colonie si gocernano -non con le dolce::::edell'utopistico re!Jlme demoCTa– tico, ma col bastone-. Come fllalia. • Egli é tempo - spiegava l'on. Fe– derzoni - di riorgani..:.::;are le colo-nie in conformità ddle esigtn.:e superiori. del fascismo, dislru.ggendo le 1.-anc e pericolose soprastru.llure liberali, demo– cratiche, con le sue puerili imilo.;U,ni di istilu.::ioni democraliche basate sul •uf– fro!P_ou(lit:ersale. • « la collaboTa.;ione delle p<,pola..-ioni locali al Go-ctNWder:eessere limitala -nei ter-mini prudenti permessi dallo stato prese-nle della loro evoluzione storica senza danno della nostra sot."Tanitàsu.. di loro.• Come l'llalia I Queste vedute dell'on. Fer.ùr::oni, ap– plicale dalla Libia alla Somalia. non tzarista, sino allo scoppio della guerra Dunque .4rntando Zanel/i ~ ••mp,e .europea, sembrava consolidalo, ormai al Mnrinto che la Monarchia esiste in //a– .sicuro da ri\·olKimenti interni - assai lia. Egli respinge la Mslra proposfaione più e assai meglio della Dilialu.ra fa.sci- e~~ egli nar..-i9ain piene ac7ue di UUJ– .sla,. the n~n. ha per sè n~ppurc la forza p1n, face,ido appello ad eua per la li– e 11 prestigio della trad1z1one secolare berlà italiana. ZaneUi non ha compres6 dello U &ris.mo . E, nondimeno, i prono- il -noctro argomento. Eppure lo nilup– slici e i monili dei ri luzionari russi J)'lramo c<in moUa larghe.:.a. La. Jlo– f-i reali.uarono. Il ceto internazionale narchia non ha for-:;e. proprie per agire: dei banchieri della tirannide ha impa- non for=e popolari, non. enato,. non rato a sue s.pe ~ - e non I'> dimentica : t.cncilo, -non un cefo -nobile dicposto a ba.sta rinfrescargli la memoria - che difrnderla. Dunq_ue è ulopislico credere un regime inco~liluzionale è un debitore ndla Jlonarchia come forza di a.:ione - . ·- ... - -- -- . - . --- --- . - . - .... ·- --- ... - .... --- - .. --- - - ..... -- ~=!~~t:e~ 0 ~g,mr!! ~ii~~icf ~::o i s!~= ~~j 1 ~ 0 rd~i~!t~~~i:~s~uJ;f1a;:o;~: pre ben disposti a non riconoscerne i d,.l mezzo al fine. Qui ci douva fUp,m- debilL d('re lo Zan~tti e "on cercare un diur- Del re5;fo, la mia te.si è e pre;:entabile sir:o,un inu-rtim,.nlo in aUre impotense, anche per coloro i quali .::i collochino vere o supposte. Se pure sono t:ere, non da un punto di ,·isla rigorosamente giu- di5lruggono la r:eri.làdell'impolen:sa d,.l- ridico1 !Ul terreno del diritto c-0.::tifuzi la Jfonanhia. naJe.. r.:na ~"ll!taqu!ll'i_nsigne demagogo ilei E' incontestabile che l"alluale resrime .\lussolrnt couunc1ò una sua sguaiala fascbla e il ri;;.uHalo di una. serie di co 11 fer,.n=a di propaganda al,.i5lica così: violazioni deJJa Co.::liluzionee che il po- :-- ~io. - $e tu ei sti -:- li dQ cinque polo italiano non ba mai avulo, non solo minuli d, tempo per {ulmmarmi. Ja libertà. ma la _.;empliceoccasione di E alf,.~,.. i,npm:ido, ber:endo un bic- ~n~rle con l'~pres.sione della sua \"O- thi Jfoe :~~cqr.uaf.,,lmi-'e co'"' ,· •u'·•·ud,·- lonta. :Tutte le leggi e tutti i decreti pre- l,., ,w .,.. .., .,, Sc?ntah dal go\·.-.:-no fasri--ta al Parla- lori reEl11Mnoptrsu1Jsi dtllta in,.~~t~n::;a ~en~ snno v_izia_ti di nullità. dal punto di Dio. d1 \,sta co~htuz1oaale : sopratutto dal J/a qunta è una Etoriella lC,ra, però) novembre !026, data delle espulsione di metafisica. della minoranza dal Parlamento. Ino!- Cna proposi::ione incue ,,.olistica e tre, è un fatto nolorio e comprovabile politica, è questa. che i bi 1 anci deJ!o Stato fatti apprornre - Sr. la Jfonarchia, c'è, si faccia sen– « pro forma D da un ParlamPnto e~so tir,. tacciando il fa!;ci.~mo - come re– ste~ro ille~le nelle origini e arbill-aria- clama anche Zanelti. menlt> mutilato del controllo delruppo- I.A Jlonorchia rispondi' "tom, ha ri- 5izione) 50D0 falsi. in quanto e~htono sp,,~tu Dumeneddio a .l/u~~olit,i. delle • u~cile • - spe3e militari - non O non c'è la r-0lonlà o non c·è la po– inr-lu~e in delli bilanci. Xon è qui il trn.:.a.ForSancr., n•,n c·è la poten.=aper ... luogo di approfondire questo lato della <hCalla radfr,- non c'è lo t·•Jfontà. L'om• que-::tione; ma ciascuno. dal poco che b,, $i aèden.~a sulle ombre. La Jfonar– Di> bo deUo, è in ~do di de~umerne la cltia. at:ew promesso cht at:rebbe se– ~tbiaccianle granlà. quifo _iP!1rlili d!"lla Jfo,,arehia. quando {tL~ci'% 0 3~~~h!a i~dfr~~~!'t:o;e~~i 1f:;;,n~~Jo~e:td~faf:~i~~!~rpr;.~::}! ed agli or.aani dell"opinione, stranieri, sicu.r~ e_,meil suo 9iuram,nlo di fedeltiJ un documento senza gro:::--ifra5i. sobrio allo ... "tatufo. I rnpt monau/oci .':lalan– ne!!s forma, seriamcnle motiufo, per dM, Gù:,l,tli, f)r!lrndc,) J>(ts5arvno alla oon»~rar,: in E'i5'l ,!! ri,er..-~ d•~i partili ppn~ =·•,nr. I.a llùnauhia ~i contentò ~~~~~1~~t1:~ ~~\'i~ f !ìi) zni _ 1il!~f1:- i ~~ .. eo ' tion· I • - I CONSIGLI DEL MEDICO I U A DOCCIA Dal giornali; ti: La cima del Hcmt~BiaMQ i stata ribatt..-::ara cima Mu,solirn •· -i-- ---- J ~ l l J I l7- -=r-::;( ,., ___ - - lit=,,,,:.N.t": l I I _, -,-· -1 - - l I - //_'-~)~~ '~ h1111no dato la pa ·e alle cr,lo-nie.Al r,c;n,– lrarfr,. V1. 9uer-rigli1J ri è endemica; la ricol– ta ri iJ lal,.nt,.. Come in llalfrz, più che in llalia. I bollettini - futli. di riltoria e di .der– minii:, del 11,.miro - si rinnovano con 111111 frequ"n::fJ rhe forma la l-Oroconfu– ta.:;fonepiii certa. Es.~i prurano lrJ stillicidio del ~anaue e d~l denaro. .lla le r.,p,-ra:foni cr,ntinuano. Cr,me in llali'l. Del resto, in quello che abbiamo scril– lo non abbiamo t:IJlulodire che qli indi– geni delle cofonie (!.t.'esseropiu diriUi alla liberla, al &u{{ragW,al 90t;erno lo– cale, ecc. che 9li italiani. Dobbiamo ricoMst:ere che distrutta la. liberlà e la ci.villti in Italia. il minimo della coeren– :a [ascista oolero che foss~ distruUa in ibia. Cc,nstaliamo solo che i • beduini• non si acque/ano,. che le spedi..-ioni punilice continuano. che la .. normali:;;a:ione ,. non si verifico. Come in Italia. L'ATTUALIT ' IN ERNAZIONALE Le rivalità anglo-ame,-icane Ritorliiamo al fallimento della confe– renza navale. Attribuendo una importanza cccezionale a. questa conferenza non si rischia alfatto d1 esagerar-e. Il fallimento registralo a Ginevra, considerato isolalameilte, sem– br-a assai banal~. t:'n conlratleR?po per il ~~::~~~~~~~e~ ~~;T•u~l~ ~ r1preseniare la propria candidatura alle elezioni prossime. Eppure._ Questa conferenza navale ha ~~v 0 e,~~~om! c~uil~o~l\ ~c~~ d~a~~n ~~ dere e cioè l_alotta fra foghilterra e stati Uniti per la supremazia del mondo. La guerra ba la...=-ciato in piedi due sole grandi potenze : lnghilterra e Stati Cniti e da questo momento il ritornello sulla • so– lidarietà df",gli anglo-sassoni• del \'ecc.bio o nuo\'o cont_mcnl(! b~ pe:-duto ~gu.i ,"8lore. Il gionne 1mper1ahsmo americano si è ~izr.ato minaccioso contro l' i.mperiali.s.mo tl_;l81ese. Pe.r la prima volta nella su.a sto– ria. lìng:hlllerra è perplessa e disorien– ~ata. E.s5a ba, ,·olla. per \'Olla, ,•inti tutti 1 suoi rivali, nello spazio di un secolo e..C5a h~ a\'uto ragiono eh Xapoleooe J e di Gu– glielmo II. Ma gli Stati t:'nili sono un av\'efSlf'io :tro'u!l'~~eron:;i~, 1~n i:f:~~~~f~ rettamente la vita di a.llre nazioni come un tempo l'imperialismo francese o' quello tedesco. Impo53ibile quindi organuzare una grande coalizione anliamericana. ~l~ la Con!e_renzan&\.-ale, inglesi e ~er1~n1 banno ripetuto in tuUi i loro dlsoors.i che una guerra fra i loro due paesi era cosa as– surda eò iocoocepi– b1le, che. in conse– guenza, era assurdo discutere i I problema ?a~si::na:~u f;:; les.1. .\la se queste era.no le parole, i faUi mal ,·i si aecor– da,-ano. Perchè gli ingle!i rill:ulerebbe– ro di la.sciar costrui– re agli americani un numero maggiore di M8i;e11lll~~i~~ POS!ledono, se fOS!e-– n prt~ COOLIDGB ro COD\;nu che. la · flotta americana non t~~h~ imJ=c':n11J r;,:,~~e Z che rfngbifterra av~se una %otta di unità legg'ere di molto più numerosa della loro, s~ ~~ed~ veramente esel\158 ogni pos– &ib~htà d1 guerra ang1o-emericana ! . :'\o, Ja conferenza nava1e di Ginevra ba tUDostraio che a Londra come a Wasbin– Jton si pen.!a invece alla possibilità d.t ~~lfc!e~va~ec~:i <lJ1u';t~~tesl guida la Fortunatament& si tratta di una mano– erra per l'avveni~e. frima_ che possa pren– jere corpo, la r1vahlà dei due imperi do– tl'à ancora percorrere numerose fa.5i. Alla ~~i ~-i~~~mJ:11~ n:r,!.ar:o~~f;. lilla lolla i;,er I.I oontrollo delle sorgenti lelle materie prime, alla guerra del eaout– tbo~c. alla_guerra del petrolio, dovranno aggmng_ers1.delle pre!~ioni politiche ed economiche_ in tulle le rel!'1oni del mondo. p SOP!"3tut~ ID quel.I•! alt.ualm~~e domi.nate daJI ~gb1lterra, prima che la rivalità anglo– ame:-_1~ pos!a P,rendere un aspeUo gra– ,·e. :\on è per C?Z!' e neppure per domani. ~;a~n~~:!,'~c~n i!Wu~ ~'il;;.~ftta!! degli Stati Unili, non occorrerà mollo lem– ~gifo~bè i punti nevralgici si molfipli- gu~ dice\-a Jaurès : il capitalismo è la M ac Donald ed il Protocollo di Gineura Contro ~e;:to p,ricolo di un conflitto aneln-amer1cano. co tro in genere il peri- ~W. ~~~o;·~~:~• ~iamo noi, :ono t po.. riatf, às.solutaml:'nte ~ ;:~ mezzi di d1- ~ Il grido : • il capi- \ ~ talismo è la guerra•, ) Ti.specl!bia e"rn una ~ ~/ /!' di quelle verolà a•- W"' - Y o:olute .•contro .le q. ~Ì.li ~ ~ ~n d~ è {a~,'o n1~n- '· . ·o. I poj)oli, i pro– letar1aU, non sono a~olulamente ~en– ta difesa. Se in h– nea Elorica, è vero ;~:pa!.'a ~pi~~~~ ~-T,a! l'Utone dei go,·e:-ni~ JIJ.C DOSALO i'?-uone dei prolPta- r,ali.può riuscire clficaciS!ima in soste- gi:g.:~~=-·1;ifg~! ~:r ~~,:~~~ ~~~ za.mz.zato, p1u la ~ce si consolida ; ma in pa..'1.icola.--e è ev1denle che 11proletaria lo è ormai in è!"ad() di e.3eìtilare tlll3. :.D– fiul!nia deci~h-a su;:1i ste.;.$i gonrni. llae Dooald paLblica .i:.ul llanchetler ~~~~p~~tiur1g 0 fam~~~~o n~e;raa~:re: renza nnale di Ginevra. Per il leader la– bourisla la procedura è sLata completa– mente illa.gliata.. ·on i tecnici, ma gli u0- f/1~ir:~,~;~o, 1 1e~~~ s~e~:: ~~1°~i~ ri_lorna.real prolocoJlo di G:ne,,.-rad.:,I 1924, dice '.\{ac~nald. .\bbandonare cioè gh aCC?id1 particolari e le :,Ueanze partic0- Jar1~~r .un ~ecordo_gi:'nPrale di tutti gli a!lrt ~,~t1e d1 tutti I popoli. Quf5'.'idea non è nuo,·a. E.ila parve nel ·21. men 1 :e i l:J>uri:;'.i erano al P'-'te~. v:– cma ad e.,.•er~ ttaLzzata. :Yu nel ~ellem– br..- '2 L Y.:.cDonai.i ed Herriot non furono :;urtkiente:i_ient~ fori; p('r imporla ed i !Qro ,ucct.,..:.,ri ::1 affrettarono piu tardi ò'.'! ~ep- p,Pllirla. - E' cuta J)E'rlanto che una conven.zL!lP z-•n -raie. qu..i.:eprCli,IU;nri.}la.e D H'!~!J, r;;p: I P -i:nt:1 u!l =ranJ~ prrzr~~,) ~UU" co~ven– &. _par. :e!)!ar1 _ .. quali b d ,ilomaz1a • è .!re_tlata a ntcrnare. n"n appena i J c nsen·z: :>:1 hanno ::~1 'a , ia !a n!a..~he:-.:s w1i::u:?.iana. 3== Gli antifascisti spagnuoli agli antifascisti italiani Hojas Libre.s, la piccola r:aforosa riri-– sla che Jliguel de L.:namuno e EdUlJ.rdc, ~r~!~: /t:::,e~c,.i:::1~c::: ns'1J~ che -ricambiarne, di gran cuote. Dice Hojas Libres : • Vogliamo indiri=:;are da queste pa.– giw- un saluto fralerrw a tuUa la stampa antifascista che si pubblica in Francia r r,articolarmenle al grande ebdomada– rio La Libertà. organo della Concert.tra- f!:f;,1::1:/':r!.':~: rt ':.i:Saanz:- J:. lici ideali, ci unisce 11eUa. li.beta terra di Prancia. Ph questa grande .Ya.:ione 1 che ha saputo superare le 1'ea.:.Wni. p<isl– b,.lliche sen;a perdere la serenità, può esser moliro d'orgoglW che gli uomini liberi delle due pmi&ole sMeUe si rifu– gino nel suo te-rrilorio. Se qual.eh.e di– sturbo dene per questo al 4UO Gor;et1t0, che de,;e sr,p-porlaregli in!fWsti reclami diplomatici con i. quali i d.illaUJri oorreb– bero pr,rlare ollre confine la loro tirano: nia, la Francia 11.-, è lullauia compen– $Gla da questo impliciw riconoscimento d,lla autorità e d,.lla gi.usti.;ia per cui ilaliani e spagnuoli lrocano ospitalil.à per le loro idee in questo saldo propu~ gnr1.colodella libertà. • de~~jaJ;;~e,:e c:;~~CZ,::ofu' c~~na~t,: italiana, riportando e anoli.::;ando 'Cirghi brani del noslro llinifeslo, che wm.– me-nta cosi: • Queste direttive coincidono piena.• mm.le C<inquelle impre.scindihilmenle ::n:~::~roe;o~r:!t~,J:;J~!:: lano nella speran::a di solu...-ioniche non. giungeranno mai e nella cui aspet.talir:o. perde sempre quel suo t:igore, che solo polrd dargli modo di •pe=..:.are la schia– i.-itù presente e di creare gli organismi che nel fui.uro lo presidino conlro ogni pos.ribililà di nuoue rea...-u:ntidel.J :a.uo– lu.lismo. • E La Liberfà a9giunge quelle paro– le che sembrano ugualmente scriUe iR riguardo alla silua.:.ione spagnuola per certi con.sert>atc-rio monarchici che •i chiamano liberali: « Oggi c'è uJL'idea • sola che può accomunare, e clul di • falli accomuna, tulli gli antifascist~ « i gua.li non attendono da una congiura • d1 palazzo la fine della diltaturo, ma • dalla co,cien::a e dalla ooùml<i del po- • polo di decidere di ,e sleuo. • !{el nostro paese le parok cM t,a ... ;~~;:r:: ;:f ~~~:1:u:":,:/~~t'::if:.r_ç: dimentichiamo che "'in Spagna domina. una forma pseudo-fascista, eh.e "°" è in Teallà se non un pronunciamenlo miliUJre. cui il popolo spagnuolo, cl.e lo sopporla, non ha prestato un solo de– mento attico per sussi.stere. Questa diJ.. tatura si lr0t;a,qggi. cosi isolata ml di-, spre;.:.o come nel gwrno della ,ua in- ;::::i:'"i;,t:r:{ t:::fa ~ :O': Zz suo atteggiamm.llJ di ra.ssegnala indif– feren.:.a, la dilltuura di Primo de Ri,:;era, cadrà nei bassifondi della Storia. E la nuot:a po!Jfla, che si sta formando S(Jl– t-0 la CTosta di silen;io e di appareRU passivi~ scoprirà il .suo t:ero tmlo da_ .. Nnli all'Europa•· Il noslro augurio feroidD ~ c/u ~u•lta :fe';::Ch:bs':°u~e~:1fls:I:J 0 ~ rincola tulle le tirannie, una ia.nta.sali– darietd accomuna tuUi gli oppressi. B ~01i!0 nr:: ~:~: !i!~~:': J:!9:di! pagna liberata., ,eguirà da pruso il giorno in cui i profughi italiani potran– no rimirare a fronle alta. nell'Italia li– berala. La me.no nera fasctst.a Che è successo di Renzo Pettine? . ~on si sente più parlare di Remo Pet– lme. r nostri lettorì ricordano certa.meni.e ~~f~b:a~tad:li ~:~~:~i - e.ra una deJle • CODles!e del Vimiaale. una di quelle femmine che banno a~ UD3 parte COll!idere,·ole nel fasci!mo. Assai bella, desidcrO!a di vi\'ere la ma vita, e.55a era stata !Ucce!:Sivnmente l'a-– mlea e l'amante dei massimi s-erarcbi fa.. scisti. Il marito vive\'a ~parato da leL n figlio vede,-ao l!!tiava fan,. Fascistaan– cb'es..ClO, il gio\"ane Renzo trova,-a Delle protezioni ed amicizie che gli assicurava la madre - da MussoUni Benito ad .,u... naldo, da Farinacci a Giampaoli - W1 comJ)"'nso all'onta famigliare. F1ncbè !i stancò ed ucci..:e. Come! Perchè? Mistero. SCl~·~eW!es;~ gig~~!à p~~ la co– p~153ef~oi~~~· l3!,:i~c:a~:p8ù1~ cilà ! TuW queUi in_ grado di rispondere, han .. no molle ra$IODl per non farlo. La madre - che un giorno fu lronta cadavere pu ... lre.fatlo 10 un baule - non ba lasciala la :~·edidi~ir~ro; Jil [!~~:a~ci:_: fendere l'onore famigliare una sera in cui rientralo in cau, ave,..1l trovata la mad.r~ a . letto con due personalità del fasciano milanese, s'è chiuso in un muli.!mo osti .. calo. L'autorità giudiziaria, essendosi urlata ~elle pr:ove ma~f&te della COllll.Ìvenza del-– I ~:::sa:mna!a coi maggiori gerarchi del re~ !Fon; : ~:eii:evu~r/!:e. wia preoccupa.. R.enzo Pettine è oggi al manicomio. Cè da,-vero! Xe.ssuno ne sa nuHL La mano nera fasei..!la è potente e sa ;'::nJ:re~~iJii':!~to attorno alle porche-- Nudi alla meta! Ciro c.orrad~tti di Roma. Tenerami di Carrara ~ Inc10 Bacchi, sono pU!ati armi e bagagh alle corpo_ruioni. Ciro Corra.detti ha M11!0 un i.ncar1co mutuali tieo a Ge– nQ\'a. 'l eneram è passato alla federa.z.ion& del larnralori dei porti a flanco di Ciardi. Declo ~acchi è stato po.3to a capo d fNerauon~ met.allurg1ca 1taJiana. :"<fatu– ra.lmente 11passaza-i_o è st.ato aocompagoa.- !i°':Odanit~!l~~~h~i:11d~fef~~~e tlODO in Apprt"ndiamo poi che Adelino ~archetti eiJ 11 •barone• YelOOandri, ~900 passati_ da!le co~ioni de~li operai al ciervfz.io dei J;adrom. pre.=~ la conft>deruione @'e-- ~il:,1~ g;-~r1n~J:{lfre ~ 0 &~~ ~lilli 1 ~rarch1 Jd !~t•~mo ~i an·1ar.0- nudi 11Ham_e'a:... Pe ~·oro la rivalutaz~one ~~ar!d~i~°r{! ~~ni[~et;ti~e~d!ll·~1'!nle per

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