la Libertà - anno I - n. 16 - 14 agosto 1927

= 14 AGOSTO 1927 Gli antifascisti an• estero III. - A vere idee nuove Chiedo scusa ai J~Uo:-i di Libertd s.e ques~ arlicoJo si è fallo ~"J )etb.re . Per eseguire tuUo quel che: si \"0rrebbe, bi– sognerebbe a.-ere a d.i:.::postzione una giornata di 48 ore. E' vero cbe allora la soma del la,oro si raddoppierebbe e saremmo sempre al punfo di prima. Z\ei due articoli, che ho già pubblic.1li, io bo ce!"calo di dimosirare : i) che noi anliCascisli vivcnfi ali"~te– TO non abbiamo nessuna compelenza per– indicare agli antifa...--ciEU l'"i~enli ia Ita– lia l'ora in cui debbono ri\1Jlta.r::.icontro la dillalu.,.. ; 2) che da questo fallo non ne con...cequ.e che dobbiamo slarcenz con le mani in mano ad aspe.Ilare che la dili,illura cada per opera degli antifascisti riventi in lialia, o magari cada <la sè : noi d1Jb– biamo contribuire alla lotta comune. ~f~~n1Zi?~e~:;~ol:!::'Ya~:ti:l~t~:i po-~siamo. Prima di luUo, noi ?()Esiamo far cono– scere agli stranieri male informali quale è la faccia ,era della dittatura p:-esente, e po~siamo cosi cingere l1talia ia..-:.cbla con un assedio di ripro\·azione morale, di an·er5"ione polilica e di dipendenza economica, che può in brc,e riescirle fatale. In secondo luogo, possiamo su– scitare fra i dieci milioni di italiani che vit'ono ali'l?slero, un mo,imento antifa– scista as,:;a.ipiù consape.oJe. meglio or– ganizzato, meno frammenlaiio d1 queHo ,:be si è an.1to finora. C'è una funzione di cui ,-orrei par– lare in quesrarlicolo : ulilizz.ando la li– bertà -di d.iscu~ione .di cui noi godiamo. "dobbiamo preparare e fare penetrare in Italia idee nuoce capaci di dirige!"c ptilmente razione degli antifa_o;ci.5:li,;– venti in llalia, nei.la lolla contro la dif– lalura. Partiti vecchi e .uaazioni nuove I partili anlifas:ciEli tradizionali, tanto ~e)H che fan parte della Concenlra– swne quanto quelli che rimangono fuori della Concentrazione, non hanno, beati Joro !, ne.s,:;un bisogno di idee nuo,·e. Ognuno di essi ha le sue idee, perfeUe, sicure, immulabiii, definili,e. I liberali banno quelle di Cavour ; ! repubbUC3ni hanno queUe di !.1a.z:rini; i sociall5':li deHe tre diverse ~uole. comunisU, massimali– sti e riformkli, hanno quelle dei dif– ferenli Carli ~larx; gli 2narchici han– no quelle di Bakunine : e i popolari hanno quelle di Leone Xlll. La ricetta è pronla. E ogni pariif4? si tiene sempre pronk> a mettere aranh al momento op- ra~':o°:rl: ~:::i::r ~::i:i~~n~ ll.n-ersari e ad amici. Ognuno cerca di approfittare delle opporlun.i(à attuali per prendere ipoteche sul futuro. Xon si può fare una riunione fra anlilascisti di di– verse origini politiche, senza che qual– CUBO salti fuori al momento buono a fu7'ITZ:n~o~ft~j:t!~~o~~• i:'!edt J:ina buona è proprio queHa e non un'al– tra. Volete -Ja ~Iute T Ebbene, signori Par-tifi TraWZ'ionali, llillle .dluon ~iate concentrali, sfere tut!i ~te ))regali di credere che ci so– no oggi id llaHa e fuori d'llalh milioni :~t~~n!~e~~~ùe~~ !~~O~~ll~ ,-osfre 1ormo!e annose e \"eoerabili, e perciò rimangono fuori di qualunque partito. Anche nelle fila degli sle5.siPar– tili tradizionali moJtis.simi continuano a lasciarsi i.n-eggimenlare, piùUd.5lo per r~ !1ai~~• a~hc~r;~rui~=?:r:it e disorientali. Carour, :\fazzini, ~lan:, Bakunine, Leone Xlll, che sarebbe. _il ~iiù $aoc~i!el!o n"~nlu;~i•pi::c!;~~~ ~~ ,stano più. 9 rinnorars_i o morire._ La ,•illor1a del Fascismo non e aTTe– nula senza una ragione. Sarà slala in– capacita inlrinseca delle dottrine, saran– no sla(e le mancanze degli uomini che sbandierarono quelle dottrine, il fallo .sts ehe lulli i partili tradizionali si sono ri\·elali incili a reEi.5:tere al Fa.5cismo. Mussolini è a Roma, e noi siamo a Pa- flfCO~t~0~~• ia P~i );I~ict C:~; 1i .commercianti. si giudicano in ba...c.,. a! successo e a!Pinsucces.5-0. Chi s,-iluppa }~nf~ri:C~~~~d~du~~ v!1 11 :l:i~ ii falliti. kon fafe\; illusione. TuUi, seoz.1 eccezione, siete dei falliti. °':rlo il s.uc – ces...-=-0 non de,·e essere unica no:-ma di giudizio. l,iq «>mmerçianfe può fare affaroni ed ~ere un ladro. La impresa fascista ba a,"!.lto uno_ sriluppo prodigioso ; eppure 001 preferiamo an– dare in giro per il mondo con le Scear-pe !~fE~~~nt~~;~sa~lli~r~1 ~ us_::.o non de\·c es.sere norma d1 giudu:10 morale l'insucc esso. specialmen!e se è troppo P.rn , n on può nO,f! _e~~~~ ~orma di giudtzio politico. I par.rh po:ll1c1 sono falli per vincere o ~r 1~ me~o per dare la speranza di una v!lloila. H_~ pure ton– .tana Parlili che subiscono di.dalle slre– pilo~ come q~c!!e. cb_cS?J?-O :~c~!e ai partiti aolifasct.Sh ilaham m que.:::h # ul– timi anni. non po,:;~no prctende~e ~H_a inlangibililà del!e loro 1u·o!e. E _rtd:-: ~~i·a! 0 !ra1::.e\r~re~?~. ~.!~ ;~i ~ i piedi ancora della bra•a gente, che non ba imoara(o nulla. che non ha. m~:– ta.to nulla ·e che ci ricanta _che non e e nulla da imparare, non e~ nu_lla. da mutare e c'è solamente da nr-o_mtl?~:are da capo a bia.5eicare !e \·ecch_1e ,s,acu– Jatorie e a. riprendere le nec:-hie loUe. Una lettera dall'Italia Io non sono ~io•:ane. ahimè t ::\Ia m! lengo a con~lto m~gJio ~he P':"~ co! gio\--ani che \".!\-ODO ID Uaha: E E-eolo d1 r.;.ppresentare ~alfamPnl~ 1l !oro_ s-'<:3t~ d"animo quando affermo ~~e I m1!hor~ fra es.si non banno Ja_ m1m~a do~ _d1 fiducia in ne5-suno dei parfhl_ t,:adiz!o– nali. oonccnlrati o sconcenlrah c_,Je 5.r~– co. Cno di essi. una de~le fib~ pm e:-01-: i:he che io abbia mai conosc.rnfo, mi ~rh·e: so· c:famo ynz..2 ba.;sol.3 in un mare di t,- •. iià.~ Quando c·erano i giornali, !"! ri~oni, i coo~i. noi av-e:-a.."'!o. mod~ di ~pere qn~ che !ac.evano gh 2.l<.?'J,_ ~~• ~~"'i:!::~,~ 1 ':~ri~~t~~~r~~~= JCOl!are le ipoll!!i no:tre ~u1r~tt:-:lo d~!l': ~~if~~~t_~\-~{On qu~1a~~-or;~fr.-~ ~h~ in pochi Pf':" ~ambia_--:~ !~ id~-!. ?~=- ~~~e!;1~~ !~l~:re:d::J\~i uperie.nu ! Son "'appiamo ouJ!'l i:i1 qutt:1[0 r~;n~l a;~~~::a•~i ndot':i~i ~~}ul7f~~~ dinari,:,, c\·iden!emenJ.e de!orrr.all.!'. ~pe.!SO ac,:-un;!e. Di lanlo in tanto quaJche fcg!io c !a.nd~ !ir.o con qualche nl)'.izia pili at– lend:b1re. ~2 le notizie non b:?.~ano. Abbiz– mo bi~"'Z!lttdi fdi>ecolfetti\·e. Xoi moriamo di i!:.cdfa pol!'ica. r (ulla !a nfl~fra col– tura politica cbe ~i a!,r.•fizza. ;\r,i. abbiamo bi5'~ d! ~per qu_;,: che pen...=ano ~:i :.:.Itri. Xoi abbiamo b!.51'.';n<, dt .:zpere .,,e I:!' i.J~ a col nQi ptT\"-?rcamo attra.-erso le c?~L-e esper:enze individuali. SO!:!O ~!ram!;,erie no.::re. oppure se .sono idee co– muni :!.d altri uomini d! cui igno:-iamo !a esist~nza. Oneste idee coUeUn·e noi non p~i:l."llO elaborarle r,e,cbè o;ni vita in– ldl~Uua1e ci è inlerroU3. Don!te eiaOO– rarte "-oi cb,. vh·ete all'estero. cbe polet"! fare delle r:unicni, che potete di..~te:-e liber-.amentc, eh.e potete !ar te...:o:-o gfi uni d"!l!e C'$perienze de,gli altri, che .rapete quello cbe awiece m Hai!:,. ~ all'estero. =:1~0 ~in~fg~~~~~~taiJ}i~-~~: per carità. non ,·,e ne \Cnile eot \·ecchi ca– tap!c:ni. L! ,-e~~bie ideologie ~ono di\·ea– lale tuUe rornc:le. s;ualc1le, disguslo::--e. :-ie abbiamo abba.5lanz.a. -'"on diteci que! che aobbiamo c:-ede:e. D!teci qcel cbe dob– biamo !are. Il problema è senza _preeedeoli. Le ror- :r,!:r?:i ~i:i r:;;~1:?: ~iu~:1~IT~ daJ m~io;no d!i giovedl al me:uogior– no de! sabato, cferaao ill Italia qua.si tulle le coadiz.ion~ nece!!ar.e per e.no !Scoppio ri,·olta1onar:o. IP- cfmic1 fascLc:te erano !Sparite dagli occhielli O\"uaque. Le prole– ste co:ilro l!u.ssolini e.."'all.O sen~rali e cla– mo!"05e e , ,olen.le . Dui!een!o uomini. che a,·esero inva..~ Pal.z..:o Cbigi coi re\"o!– \·er alla mwo 2.\Tehbe:ro potuto de!ene– slra.r-e lflL~lini ~em:a trm-are res:.sUnza. Che cosa fecero i ,-eccbi parl_iti ! ~CEuno era nello stato d·animo rn-oluz1onaMo. TnUi erano nello cfalo d'animo leea,lila– rio, cioè lulli erede.uno che la indi'W;a– z!one morale de! pae:;e sarebbe ba:'.::Ùa a ~ ~:al~:1té in~ ~j ~~- ~ le mas.se di tolti i partili erano neUo stato d"animo legalitario in euj erano i loro ron– dotlieri. Co.51 roccaEion,,_ pas!:ò. Da.--& ai condottieri dei partili la colpa. di quanto non aYvenne in Haifa dalle ore 12 del giovedl 12 giugno alle o:-e 12 del Eabalo 14 giugno, è !"':dicolo. Chi rimpro– \·era i condottieri pe:i:: la inerzia. di quei giorni, che co~ feee lui stesso in quei giorni ? Perebè non pre?e un revoh---er. un eoJlello, un ba!"fone. una pie~ ano .sluz.– zicadenli e nbo deUe lui l'e!.empio di am– ma.zzan H {>rimo !a..~i.:::-ta Che gJi si pa.– ra,-a da..-ant1 ! Pe!"Cbè lui !Sle~:0era nello stato d"animo legalitario. Lui .slfSo non sapen quel che do\·eESe tare .. A.speUai.·a ebe altri c:-j a.Eume,-.:3,e la re.:"'J)OnsabiJHà di !are qut1l~o1a. Oggi noi ci l.ro \,iamo n~Ua stess.:i ~itoazione. Tutti a...~ettano quaL– co,a. !fa che cosa è questo qua!cosz. ! -'"es– !1100 in Italia poò cercare la ri~ a que!la domanda. La domanda do\·el~ cer– carla ,•oi ohe ,'!,·ele liberi a!l"estero e che disculeru:lo fra YOi potete tronria. Se voi no0: date una ri!!:po!la a questa ango– !Ci0!3 domanda, un bel giorno ci ril.nr ,e– remo di nuo..-o un momealo anaJogo a queJ!o che .si ebbe dopo la morte di llat– leom ed anclle quel momento pa!Serà •· c~~cr~Tle~:;e:::1a:'a i:~nfil~~ d1 llaha? Di.scalere, di6catere, discutere Secondo me, non c·è che una 50Ju– zione del problema : di!culere, disculere, dis:culere. Le nuo,e idee oon posrono essere che il !niUo di una elaborazione coUeUi\-a. Questa elaborazione coUeUi\·a è la discussione all'aria aU-aperta. Di- f-~~!;!~g: d}s:cdueJ~':~iore:~ei;:f~~~:~~ di CO!Ilpiere nn grande do\·ere e una grande opera. Xoi ~Eiamo e.sere nta– Jia che pen.:a e chi.? prepara le idee per l'Italia che de\·e agire. Tuili J>OS3iamo e dobbiamo contribuire a questa eJabo- ill:C~~;~:~:0obian!i!r:s~~!~~o :C~= sonali da contribuire alla esperienza co– mune. Xon Hludiamoci però che <iU~la elaborazione po.:::a ~.sere rapida. ·,·edo che si domanda qua e là un Congres.50 della concentrazione anlifasci.:;ta. Adagio ai maJi passi ! t:"n Congresso accerta !a esistenza di idee comuni, quando !e idee comuni eià c.:;btono. Se e.:Ee non e5i.~lono ancora, il C.Ongresso divenla una balfagiia conJUEa fra uomini di- ~~°:!i•\!e~~:!i i5rcs,;~ ~~~!~~~~~;3i Abbiamo noi ,già, anliIB!:;cizli di lutu i :;g~f~ Sia~~ ~g:r ll"i!i~ :n P;f~~ Il meno _pe.ggio che un Congres_o.o po~a fare oggr sarebbe di ridur.si a una scu~ la ca.rnio!n,con grande !oddi!fazionc dei fa.sci.5ti e con poca edificazione degli :~~:;e:beSWf e:.:::~~D ~:mr;,nIFr:- no\-ra per tulle queHe bta.\""' per-sone che si immaginano di a,ere ipo:ecato l"aç- ~f!!redr;~n~and~o ~~~o ~~ciou~;~ purth"::sia di un Congres.50 purches.5ia : ::,i p3gaoo Je spe5e di ,·iaggio a un P3io di dozzine di persone. si cucina una mag– ;rioranza di \·enlura e ~i proclama che rllalia di domani sarà l"Hatia di Lenine. di '.\.farx. di lfaz:zini. di Bak.unine. di Vittorio Emanutle Ili o di Leone Xlll. Prima di to:nrr;• un Con.rre~;;;o !>iro~aa preparare iJ Cnngre.5so. dizeulendo Z..in– u~m,..r.J~. So:amcnle dopo akuni me~i di di.5:cussioni. Y.1!0aHo:a il Congre.:..:!l riu3Cirà opport1mo. qu3ndo farà prepa– rato con le ceet>~~dç zaranz!e di .::e!":efà e di leallà. Eò eccomi a ripetere anco:-a una rn!le. !e idee eh.- e~i a!ct:n4? se~liman'! or "'ono in Lib,rtJ. BL-<>gua ,:he H Comitato della U)n, "ntrazione autorizzi Libertà a t~~re ~~~re~~~~ d~?~~nid~li ~:1 io parl9. \"i sono prob:emi \·ila!i rhe nç,:o~unoha il diri!lo di con.::idl:'!'a!'e ;-i:;o– luti. sol pcr,~he lui è com;nlo che :si de\-ano rt~o.i\-ere in un dato modo. Cifo qua.Uro r~~mpi : 1) Quando Ja Q:mcentraz!1Jne fu cosfi– tuila. i C:Omunisti furono imilali a farne parte. Io sono com·into che queirirnito fu un errore ed e sintomo di un o:-ienta– m;,nlo di pemiero a,; o.ai pericoloso. For5-C h'>.ragione. fn7"-e bo torto. Di~cutiamo. 2) I Popolari non fan parle delh Con– cenf!"azione. Pei-chè non ne fanno J)fil"l:e '! Xon fu:-ono invitali ? Rifiutarono ì"in– ,,Ho 1 Jo .5000 com·info che nella Con– centrazione ci debb.J. e~3'ere un po•'o an– ch:~ per i Pc,~!ari a C('!ldizione chi: que– ~H ::,i impecmno a non ..-banda~1 nrin appt'na un artico!? d.-.rrou~rP7!r,r,. R-;– mnno faccia !"-O capi:-~ eh~ i: \"a1i('ano ~;·Jo~~-p~~~·h,,:'i~o~p~~~::[~;~. ho 3; Qua!e aUe3eiamen'..o de,·e a.5.:ume:e LA LiBZRTA Il deficitdellabilancia commerciale italiana -- ..... 1926 (!) Fic.e :d..no..... 6066 460.5 !?001 l-'ine A.[irile._ 9Qo5 62.(6 ~rn L'ATTUALITA' INTERNAZIONALE Fine ~O-- tt539 S.!H 2ii5 !92i (I) Fine ~-ZO.- 6ti0 39'>----i !?UG La Conferenza n=ale La Conferenza &a\'ale di Gic.e\Ta si è separata ~ru.a avere condtL~ nulla. E3sa ha Lra.:einato le deçisioni pei' le lunghe, ma fin dall'inizio era già coodann_ata. . Quando Il pres?– dente Coolidge ha proYocata la riu.ni0- ne della Cooferenz.a. ea,li aveva in vista un p~ se~– plice e cb1a."O : ass!– eunre al suo pae..~ il prima.lo maritti– mo. CooJidge ave,-a l~~fa u:a J~{!1~~ nel 1922 e spera,·z gu:'.!dagnare la .secon– da sul Lago Le– mano. Padrona del mercato monetario e, e V1Ut1"1l in una certa misura, dei mercati ~coli ed industriali, l'. .\me– rica inlende-.·a r:&)1..-ere, una \·olla per lu~– te, ed a roo profiUo,. la quC:!!ionedel Paci- :aw~1ra'1::: ;: : ~.:~ ~~d~eg:''tt Giappone si è riavvicinato aU'loghi_ltern dimentieando la rollora della ,·ecch1a al– leanza. Questo rian;cinamento sarà. in so-.stanza, il solo risultato della Con.fereaza .na~~ei'lnghilterra &nwa stav~lla dei ser! ;.motivi per ~istere aJl'.-\menca e quesl? ::;.o;,\~i,. .. 'f!"~:: (8 da Sir Cbamberlaio, ~ nelJ'ullimo Eoo di– ::eoJ"50ai Comuni. Se i' 1mperhli.!mo in- glese ha ricernto, io . qusti uJtimi tempi, .qualche rude colpo. r. es!O riman~ però · :erma.mente deciso a difendete_ quel!"im- ~ kror:1i 11 1~~ SIR_ r11_,1:.:eERL~1.\ e 12. ri~be:z:za de!- mi•Wl'ti dt-!]U t 'S.en rin,ghiltern. La t~.'-i '1ritarJ1!c-0 di !..oadra è st::;;(a a. Gine\-ra la se~ente : dL:.anno p3rziaJe ~J, ma a coru:hzrO!!e che r-e5ti salvaguardata la no!lra preponde– ranza. cb;i t\-~~!t;:ri~n«t1a~tfa-;~~~~~~ principio ad~uo~ dimiomione degli arma– menti. no!l banno poloto accordarsi ruJ13 rispettiva quota d 0 armameoto. L'lngbille_r– ra voleva difender-e I.:. ~ supremaz.1a, rAmerica voleva inve.:e a.'Th·are a can– ceUare qu•.st.:. supremazia. IJ punto 0$Cllr0 ta1f:~':o re:;~n1:~co~= ~: ad ur.a nyova ga.-a di armamenli navali ? Prz=a di petrolio -'"~!lapoEtica. intemazio_uale. più ancora ir:~eieu~!~ ~::;;:t;;eè5~;~..: J:8:'°eg~ e le loro ca.u!e p:ù o meno velale. ~on ~ comintia a Yc:::le: ch!zro negli .n-venimenti da quando si eono~ono le forze JflOtrici che agLccono nelle «iuluu-1. -'"ella camptJ!".1a aJ1ti•o•.•:c!fr•fa i~i~ e nel !aHiir.ecto d!!Jl::tC.-;nf ~.!lU di Gine\"Ta. c"è quzlche ea~a di m:.rte:i _o. Si Jalla d,-1:eo.:cure forze plutoc:aticbe e bancarie di cui parlava recenleme!lte in un dLccor:o, mu.::epoe Caillau:x ? • Si tratta dei pe- ;;g;½i:;,i::: agli oczh1 che da qualche anno i So– \ iet.s rnio.ac~ 1:i.!?o di me!!:> in meno. ro:-– dinl" C3pitali~!!co. n;,:~: Sa~'.• ~~~~ i ~:ll~it:1 1 i'f ~~~ 1.•~z r,ru'.dntt~ c:oc,:.~a \:arie mter- GJC~CPPE C.-ULL,ffI pre'3.ztQnl. )I:::. PCCO che una delle forze roo'rit:i :orte rlaff ,.:ib:-a: ii C3p:tale J)"'frol!fe:-o. I..'.l kit~ C•'J!lh'O il b(,l ,C":\"i.!n:o •.. \"''•!a l""-- ;;i ,;n: c!~ 1 ! E;t!;~:r!~~~ ~ re~~;~ mi>nle tntu~ia~1a del!a ro!!u!"a CO:!l llo.5C3. Sono i pt!r-olieri chi> :·banno im~la. r r.oto ehli!:da anni e·;. una loU.1a roi!do pe:- il coaL-o:Jo mondial"! Ml petrolio. E" ::.nsostanza una loUa fra lit inte:-e-!:!1 in- ii~iii: ;rt'! ;~~~~r:i;,=~::!:m~ ~.i lotta l;. prr.o da mo:tto tempo un ca– rtst!l"re poltt:eo. r-0 P~=arimpiazza D'!Idopo guerra 11 conRiUo d1 1nle:-e~:.i che. pr-il!'a della zuern. era fra le ~, ea~,. di ar-– mam'"f'!ti.L3 zuerro mor.,j;a!e chiede mollo ~;r~!i~rgr1,~\~~~: 0 ~r y;r ~~ l} 1 ~\~c;;;;i:~:•;oo~~K'1 i:=: Ii ;:~ trohff'>:-e è dunqul! ~.::-ieur:ita d1 1:n \·an– ~.-..Z:o eno:me <!al pw:uo di ,-:.,~ :Jra!e– g:co,. Ora più d:-17') P"'l" C'"'nflJ d~lla prodnz:cne :~I 1 o~~let~~t:é 1 ~?1:~i ri~}Ì~!T:! ~~:x;J~; :~y;5:;;~:~ 6A:r ; :·i;~Er ii~i pi!:-c..-:1t<:t ~,.lJa ;,:-nduzi c. - ."-:,jtale. 0,-..:<>– _=!a !'itca:z;on° è Lr:r-ci,o delt.\IT m.:;;~:i-to e ,;!~J WOJ" 0/ffr~ :nl':!'~,, i quali, cc>::?-t!l!~. i meri:i pGC'___!ibHi, haon'> incoraggiati -;E sfarti del trust -pet.rolUero oùtndese-ing)e- ~te:!f/!:,~~sta ang:ic=~L&-t!~ :=4 mercati. In Qtlb-te condi– doni si comprende l'importanza della nana ru.:.sa. coote..:a da anni dalla S:.an– dard Oil e dalla Royal Britscb. E' il signor Beler– oing che ha ,·aiuto la roUura di Londra con M.osca pe, spa– ,·enta.~ i Soviel.5 e deciderli a eede.-g!i i pozzi petroliferi. ~ egli si è fallo delle illusic;:!i sulla in- 6. ~ fiuecz.a che !a ero- CICi.HI.\ ciata znLiboL~.:eYU: a e.ammf.ua :rio dd popalG produrrebbe sui .ruoi cgH u!ni concor.enti ame.-it::!.- . _ oi Qu':"~i sono allrettanto anh-ru".51 che gli ingk::i ma_. lluriMu U bruin~. Due compagnie ftlia!i dello S½1oda.-t.~I 1:,-n!t hanno concluso importanti ~o°:lraH1 d1 ~e– qui.sto coi Soviels a cond:z1001 ,-antaggi0- s.:~!me pe:- gli Yankee.:. . Beterdi.ng ,•5lOEi battuto !l_.acorrendo a1 ~~ l~~~Jl~ de~?~~fstt 1 =!~ ricani di petro!io rubalo. . Ora si apprende cbe un direl_lore della ! 1 !~at ;~~j1::~ 1 ~h/ft;{~L 1 l~~ 11 d:C~ Ro\"a( Bril3Ch r1~a a meUf're dei ba~!on! Iri le r-.Jole delraccordo rru.•o-amer.eano. Anche a Ginl!'T3., durante la Conferenza ':i'~ò,!a ~~!: ~i~=-~~i~,r~u~:~~ turale che i due paesi cbe fi contendono JI =~~ re~:J'! :iec~~~~~e 0 ,.g~7.;~ tuta nel primo campo, !accl3 .:forzi enor– mi per -nncere nel secondo. • Cni bono•! n nnta.;-~o non è eerfo dei papoli, I!è deUa p.:.ce. Il fct#inno contro Vienna sociali3ta La crociata !~ ~l.da cootro Yieana socia- 11:!la non è ...ncora finii.a. . . Fu p.i:i012,da. par:te deffltaha_. e dcli Cn– gheria. ra~a mmacc1a dell l!1le:'\·•:mto. ~ ~~olim s.ment1.sce.lla cb1 può cre– de~ alruomo che il U giugno t_9'.!--I, a\"~!:!– do rul suo ta•:olo i docwn~nh __ rub.;h ~ ~!aUeo~ti e conoscendo nei p1u . D;tJDut1 particolari le condii:ioni dell'~ssm10 cJel deputato socialista. Po{~,-a d~re. alla \ e– do\-a : Spero di polen·1 re..~1lu1re \-o!lro marilo ! Poi c·e slafa tuUa una c,ompagna di çol– gari di!ramazioni. I gf'Jmali. che si _!Slam- ~~i:nd:1~~z~~f:1=t? Cury~~::e: poliziotti e ~!dati. TuUo fa b:odo. A cme finite. d:,po cbi:oun \·o~o del _go– ,~~o e del Coe!ig!!o com~e. a,·!\O :.-1co– o~eiulo la J;,~tLimilà e la IP.galilà d!lla i 5 \~~~u~~ 1 1! ~-n~t .. ~:;·~~ai:~~!if~1i del di:;armo Ou iniziahn itali..na. .. per imporre lo !SCioglimm.to dt questa mihzia. ~i la- palria è .ush-n. ~fa !"appetito ,i1:cf! man;-f3.ndo e «i o•– .:;,:,,~.-a O':"ickeo!i ?"'eatio:12r! U!l:!.!p1ceata le~d~bo~~~r:;}i'~1~~n~a~i,·e l".4r- beiier 7.e-.tun!J, org--oino ufilciale de! pactdo socialista - prend~ un 10!!:o e degli atte.;- =~f\!!1~ ~~!\~cde,H:r!,~~~!;.j! ;·i ~ g'.accbè il suo bollino è di pacifici_ ope:-a1 aUeuali in una pacifica m::,nif;o-:t~:cc~..1~ ~~~=~~e:,?:t'i ~! 1 ~o~;fu"ara; ~~;i~:! \·('Ile. cel g-iu;l!lo 18\9 e cl!! 1~; L i bor– @Ì!.'!S~. con rap"pi ,:-zilJ d,,.11~ pm\·_1r.c10? agr.i– ri.!. banno so!foeata h r\·o!uz,or.~ _ p:-ol~– lar-ia e ri.sl.abìlita !a !o:-o =--'Pubbl:ca del sac:co di "Cmh. • Dinanzi a co,·anb bar-, la boi-gbi:o.!ia austr:aca ~i !mma.g'ina di a,·e: ottenuto lo .:t~..5~ ri~lt.a1o. m.:t 12. c:.tt:az.lODI? è d:tff!– ~llle. A Pa:-fa-1 il prc,leta: -1a.lo ri\·oJuzio– nario .si era arinato ed era ::alato ~hi~cir:to con Il? armi. :Se dc,po gh a·.•~nimenh sa.n– g-.J!.D'.>-; de! i5 iuil:o,. 001 Cl fr,n1mo la: scia:i tr-.:..::~.!latem una lolla armata. r:.-.1 .:.Y?·e:r..!:lo nuto., in un2. guerra con Ji:o_ pro- H~i;=~rJu~~i{~~;;i~-~!:~~~~Iafl: inYeée 001 a!: hwno con...--e!"'t-alo :?.t:9-tte le omt.re troppe, le DO!!re o:-;an1zzaz1oni ed il D.D!:XO a.rdore cr;mbatl:'.·o. .\J!a «-tPzs.3 s!ffEUa .Jotrre. &!'"n!lro JY.a sat..--!~---0~ i .!'.lOi ~~?Citi e qua.odo ! led~cb1 gtà ~– da\·aco aJla ,ittona. !"Jp:-e:.--i:? l'offen:wa e d~iFe . con la battazha de!la 1farna, le .:tl'rti de!Ja gul'"rra mondiale•. Sagg:1e parole. Legittima difesa Fme ..\pnle.- 8'l90 526-5 28"..S Fin.e ~O- 9'Jt9 €550 3369 (lJ. L""! ciL"l! &r.lO l:i ~'l:ll di lire-art.a. Que.::-fo p:ospetto non ba bisogno di l~– s-h1 commenti: il tracollo dela. economia italiana ~i manife::"fanon solo nl!IJe espor; taz~:a~::r: ~~r=~ 00 de1m~,~ff fU ~ bf'1ancia commerciaJP. Si tratta del p~ ~essl\·o S\LXA.~~TO della economia. tl-2.liana. costretta. a (.a;:!erire aU'esllml una quantila sempre maggio~ di r-ictt;ezza per i;aJdare la. differenza rra ciò che • 1~ • per meu.o della ~rtazione e ciò che • paga • in seguito alla impo:-tazione. S\"enament.o e indebitamento. Tanto da domandarsi !e - dopo a.\"er peno tutto il credito mora.le e politico - 1'11.aha.no.o sia alla ,;gilia. di perdere, all'est~. anche ogni credilo econo!!llco e ftnanz1ano ! E il noslro pr~-peU.o. non basta a r~..-e– lare ttrtla inlera la \-e!"ità perchè le c1fre del f99-6 sono in lire che_ ,·are\--ano -cfflli cmtui-mi-?ro, rmntre !e cifre del 1927 50- no io hre che vale\-ano -cerrtotlo unte– simi-vro. Il che è quanto dire che il defiei&. del im è molto più a!lo di qael che ap- pa~.:- apprettare ~atbme1:1t.e questa gra– vi!:;.ima ..-er:tà basta fare 11confronto - per- e. : a fine maggio - ~os~itu~ndo alle cifre d!I pro::-peUo che sono l!l hre-c~ !e citre io lire-oro. Il deficit. dfolla. bilancia co:nmerciale a fine · 1926 ammoota.a. 549 MillmH ru . ,_ ~- ~ ~lo è peggiorata a fine ma~io f92'7, io confronto della fine m~o t9~, a 39~ YillO~l DI LIRE ORO• .\la la hre-oro e ua-u.al< ? a 3,5i in carta. Dunqu'!- quel ~– t,oramento è uguale a U96 Yil.l0-'"l DI UflE-CART.A.. ~i un mi!iatdo e meuo di peggioramento etreU!vo. mentre dal pro– spetto ri_qilta,-a ll1:' -~_c~mento appa– rente di soli 62i m1hocr dt Jtre-earta. Si può dunque pre\"edere che a ~e 1927 il dedcit. del!a b:lar:da comme:-c1aJe !31- l-?rà da.i 7 milia...-.1: degli ano.i precedenti, a Gl)3,5i 10 miliardi ! GH imbonitori !ase~ti n:cco!ldono dun– qo.e una. ·.-e:itaeh'? puzza di ca~trofe : il cui m<?rito è lt.•tto e s-oll.anlofa..CCr!la ! Il fascismo neiromanzi E' ui_naluto un r<,man;o, di H. G. WdU: ~~~~~ti~ Ò~~~~;,· ,::Uf:::!,T~ ri":; la dos11 ,u quello che. fl~ ha d.ttto nd fa– moso artic,:,to clre h.'l {alt<, 1L giro del m,;mdo =a:~i d i f';;~f~o~~~~:';t:,~'::e 'uf:::t, \"illciqM'!7"r4.. La scena e 1~pr.:uton,,,nu. Colta d'Jl rero__ Il ro-nwn=rcre non cmn.– menta di -IIUQ. Il "" metodo i: rnrtpa,,!ibi– lità. Parla ~r lui iL 9io1;"1ne frµ,gaolo r :a.fo, o.to da una 1i91t9Ta inr;~,e nella ,ua t:iUo della Rinera. Parla a!lch-e uni: i.rtitulriu prote•t.ante c.'te del fa.1cU1M, fa co(oa aU~ donne ita– Jian ... .. femmirieUe o ea.tliJlich-: •. IL !JIU.– ci.:io è Ul.gil!lto ed aJAmO. WeUs fl(in ci 1UUConde l'auolulillno della ~ll'l • prote- 6(anlt: ,._ Per- noi le donn~ ilaliane .t.i rli,:idO'ftl), com.e !l!i uomini, in du-e ca.t,.qorie - le cme,te, e ,ano anJifr!ui1te, e te oltre. Le prime ti drin91Jflb idealment~ alla m_adr~ ed olla udr,r,a di GiMomo Yatt-eolh; le c:llre fanno lç. cm~ all-: cmU.r:!e d-ri \·t– miruù~. Lo. reli9ior.e nc,n ci /ic che rcdere. Ci .10110 fasCUte cd cnlifa.t.eide in tutti I e-ampi; I,-; fasciste -peri> adesJo a{fctlano t'.ltte di fare le ti!Jultc. JJa è una of{-:tt,;– :;fon,:, n,:,n una Gpinfone; u!ta mlJ1!a. _n,:,!1 un!l fed~. Il cattolù:i,mo fa1ci.1ta, olubii .' l.:n trauo urnorilti.co dim.o.,tra com~ i! W,:"f!., ha p:ndrato b~c la p.,icol<,jia idfo!a e r.anuia dei gior:ani. {tud.sti. Cr. cua per1cmaggfo dù:e : .- Se r:i inC'Jntrate coi fasci.Ili, p!lTlate l4ro fr11,e1~.Cc;mc cui 1!J1to C!l u'l t~mpo t:a11ilosi ed 1gnc,rcnti, non r:,:;,rranno cmferure di non capire finql~1-:, e cosi Hnm110 me-.:i m i-1tClo di inferiarità '"· JL corutqli,:,, purtropJ,!f. n&n t~rrc clr.e ~r gli i7&?fui. o, piis grn.-:-rica- 111:11C~, p,':1° i (Or'!.f/!!'ri che t"'!ng0'10 aU'! preu Cfln foro. Que110 libro anti(aJeill'J. 0-:l piil cd~– bre 1r:r11l(Re ir.7fc.5~ t 1,:er.t--: ,_..i c~n.sofo. ~e di u,I,;i lette,·-J. tli Jl-wrice De K.rA,ra. i, cv, fo o--:dto th>:.ni1t:eur ricorda il 1u.o attaccom,mto al ( a.sei.mo. e,preuo nl!l ro– "'"!rm:,:; di arr,:nf•tr·~ intiloloto : • Le. Yl'l- ~;-;fnatidil,~{:'ja::31:~~a:,~S~ ~f~r~i. :11111: I! 111111161!11 li lii! !I !U : Tutti i lavoratori residenti :; in Francia sono degli enti• : fauiiti. Ù.Z: 1tc:mr1 fasciJt'.J italia:u:: e,_ ti. la O : Fare deUa pubblicità scl :;~=eh! ::;:,~1;:t;1;o/;~J:,;~~~i~,[~= : fostro gi_ornaJe ~ignifice. _d~. =iat? Jl._ 'f"!o Cc,r~~-- E.11~ grida.: g<i ~- I: ~ onder7 1 prop~ prodotti i.:1 :;1._rs:.r:.: a, 1 fa!e:•.: 10 J:Y.!'!a. • una chentela d1 mezzo ,m. y~-,;~=i,f7;t;,_~R~;i~~tt--!1";1',_ [ ""-: l!Cme di Jet:to•~, e significa 4i!~1-!ni dalk t1nrr~w:n,; (,4Jcifl••. C,.,,.. a; anche contr1bu1re alla lotta ;;_:t~ ;:::;:~ :; ~ ~/}!1"cç~i./ 1 : ;; •• ! : contro ii fascismo. ,.,~ g!.-; m1ltf11u:in,[ Ui1Ril!511Gil'.!19!Gfec:11ili:1!I 3 LA LUCECHESI FA \·a{;e J%o ad~!::t~:i;Jr:~~:~;~~~= sEzz.ace. ba pU.bblicalo ~;:itemen~ un art.ico?? rulla sit.ua.z~one 1tahana _d1 u.aa i::-.-~:Je:na ~ di U:?a ver.W imp~~= • E' opinfon"' c-:r.nune cilt 11lalia ~ia aueltato il F-..~_i.:;mo,cbe fa n\·~Jnz1m:e ~·a oramai co::npmta e eh,. ;I Partilo e .o ~ t':~ 1 ,~r~~~ ~~~e :~~Jiaia. di '!Sal- tati rll?V'Oli adHaloii del )OfO~roe ~- !WZ3 dubbio, vero. Que:!i ~ntu~1a:t1 ~ ab– bandonato il caJendar.o cn.st1a.no e data:lo ,.·i anni dalla llatt:.a su R,m;.a: YedlL'llO ~i. Ct.Jm'! a~ lP.mpi dillt.- Rl\·0! ~1.oa~ .Fcaooes,,-. AnM /\·. AnnQ ,·, seph. rui d0CU10.en1i ufficiali o ri_eamat: ~1_g-• .;.gh~– di::!I i d!>lle O ;rpo:amr.ll . Che n ~tano m1- 2"Ji..fa di cittadini soddi.:.-fatti ~ paca "i della tr&.nqnillilà che ~o ~ ID fla.:– lia P. grati ~i' faomen1ata effic1enz.a dei seridzi pubblici. è aiL--eltaDto. ,--ero .. lla ra.ffermazio!ll! eh~ lllaha abbia ae– c-o...ttalo una 1?1Jova tede e che \;,-a o_:-a _un.a. vila degna ~i ll!la grande na::zio::enchiede un~~:en~loé.asnhiameot.o ~iri- =~~~~ i:Ì= ~ f~ i un rqt- Cn primo indizio di quel ebe sarà l.& rispo..:tla e dato dalfesistenza doi trilnlllal.t ~:n· 1!::!lJ~°f: tee~iai~~-t ;ì: nore è• cò"Dlpo:-c"io_ solo dal prefel!o e dai membri del !a..~10 loca]e, e ba 11 potere di condannare aJ confino. ln quanto alla magi!_tra_tu...~ . o:-din.a~ia è assodalo oramai che I giud1c1 sono u– rmiiribili. ma I.e loro promozioni e 13 loro arriera dipendono dal!.a l?ro • buor:.a eoodoUa •· Fino a che pll:!lo ciò rfspond.a alla ve– rità. ~ a:.!ai difficlle dire ; ,-..1 fa J)'!na p-..– l"Ò di eita.-e U!l ca..=o an·enut.o aJ proce:!'iO Zanibooi. Lo a..-,·ocato che rappre3enla\-a. ~~!o = :1:1..ai:m~~tal~:m:r~inu esprimere come io ~Dra in qu~o ca.ro della mia ~irioae •· Il domicilio coatto L3. parte che spetta al c~c.(.t nell"éi.!!!– co.rare r • u:naaimità • nazionale è com ... de.re •ole, sebbene - o f~ ~~~ -:" :;n~ ~i;:1~! ~=~n~"r~ arre:stato all"alba e eondoUo, sem.a alcun proees.so, aJ domicilio coaUo. . L°• unan1m.Hà • dei lavoratori .ri sp1ep ancor- facHmente. Anche se appartiene ad altre associa– zioni il fa\·oraLore de-.-e pagare ogni anno U rienato d"ona gfDrn.ala di J&,·oro al Sindacato fascista il ~le ha il pote..--e di ~~~~ ~r;i~t~ i~rodeUa C:.ufa del l.aYoro - i lavora.lari. f2.Seisti de-.-ono ~re preferiti. Se.lll:a la l4.~---a del Sin– dacato non si pnò ottenere alew:i post.o. :\"on-,... e quindi da mer.n;-P.1a:ni !e la ID.ae~ ranza. èegi"impiepli s è i.scritta al Eindaealo e porta il distinti\"o. . In Itali.a rannonia delle lodi noo Tim turbala oep_purecon una se:n_plicecritica da parte d1 quegl'in.teUet.tuah che er.mo a cap!l deHo Stato prima della guerra.i :::~cesc.~~~~U:O ~~i:t non possono seni.rsi della stampa. I loro :.~po~ti ·c:rw*r:o:~~ito~~ \-a di • fedeltà al regime• (&ltrim.en.Li ~Mi~~ a~re~lrs~~ nell'organiu.azio:ie fascista. La minima indfscredon.e di uno aerif-, lare pub procurargli il confino o pez: lo m1~ l:O~~~~J~e~,iniend6 una guardia esercitata senza tregua notte e giorno dagli agenti di polizia intorno alla casa del son•egliato. GU agenti sono perfino forniti <!i una piccola automobile per seguire la loro vil– li.ma çua.nd ·ec:-ee per le strade. • E" come ai tempi de!l.a domi!l.azioce awtriaea • ba detto un profego:-e_ • Dol>– biamo CS::ei'ecircospetti •. So personalmmte di un. giovane, stu– d!'!Dled"Gnl\-er:;:ità, battuto a san,gue pc le me idtt, ou non v'è .!per-ama d' as.so – dlre fino ~ che punto le \"'iolenz.e personali eoatinuino . .La ~tampa è • UDanJmamenle • silenziosa. Vi sono iotclle.ttuali 1tali&n1 che son riuscili a fug:gire via dall'Italia e che sono ora libe?i di ~7Jlimere Je loro opinioni, a patto però di 0 rinumia:re af.14 loro eillad.i:nanz.a ed ai loro beoi. La gioventi, sotto la tirannia L°• unanimità• della. gio••entù è forse il fenomeno più pieto=0. L 'organiuazi.on !l dei ragazzi è monopolio di un partito .. .\o– che la. Cbie..::.a ha danJlo rinunzra.re ad Oil)i tenta&.ivo di rotta.: l •Ba.lilla•• le • Avan– guardie• e le • Pi.ccole Italiane• incul– ca.no uno .!p!rito di eccitato nazionalismo E. lavorano a produrre dei • buoni eitl.:1- ~~!i•~~~fs'::x1ke~ei~es\~~~1!;~~Ì fen·i:tio militare. ._Che c!ebbo ra_...e ~ •· cbiede,·a. una volla" un pro!es..0-0;- e a.nt '.fa_:cisla. • Devo far en– lrare i miei ngaui io que3:te il-'"!ociazioni rrchè s!ano modellali m que.:li stampi ! CO~ ~~O !f;le.,j~fh~r:a i~~~~ pe.!'5eCUZioni cui i.::: ulran.ao ineo!ll::-o per le loro opinioci ! •. • Potete contona.n-i - replicò nn amico cinica:ne!lte - col pea!(ero eh.e Voltaire è ~ato educalo d.3i ~U?ti •· li bavaglio alla atampa \~è inflM r• ull.a.nimilà. • della rlampa. E' runanimitfl dei • pamphlel! • efe!.– loraH. r::::io:-m! titoli .ru quattro colonne. pe-r annunziare che il Duce pa,,.-1.e::-à. Pa– gine intere per- il n?.=lo de! diseono. Lun- :t~~~~{oge~~e p y:s~e =~~~r lica. d1 perui~:o. Qu.m--:!o s·è Mcortlalo che ~i f.OmaH:;fa de,,·e ~~f!"e a?p:-o...-alodal Sindacato :a..=d~a e d'!\·e dar pTO\--a di buona condotta polW:-a ~e non ,-u'J! m0- rire di rame. non è l!Cm!DeM ultle di::-e che il prefetto uuò soppri.lDP.::eun'ìntera tiratura del gioi"!la!~, se !o erede oppo:-– tuno. ~1 -~ir;~.; =e;:ie:,=n~ ~~e 1f 1 ~~~~} z.elo e. di a.tfr,-it.i.è troppo prerto pe:- pa!°– Jare d1 una !f!'io I,he..--amPDte a.ceettata: I.a j)ro-.:,i ded•iu e la miJiz'a.. Ogni !olennifa ia.:.c:~~ emi domenica si ~!-'>no \~!• ~I~ • .E.·-i ,!:pe:iC.Oru, da un uomo ~o!o, sono u.mat: ~ a m;?no che !"egreilo _reio– la.re cca ~• Ofli; Dè.l hz.na: owpr-e-:naz:a a!– nbta. .,S,,j ali :i fa.:.e!Eti - ha ddto u.n entu– •ia~'1. - !'p3.ZZe:re:r.o via d·i.~ CO..'--!?: la P.l\·ol:.:.zione rrance::e e la Ri.rorma •. li di-"p:-ezzoper ia li~l"f.À è .::UH4? !ab. b:-a d12i ci ·ani. t:"n go,-e:no libero o. co– me ~~si dieo!W. llll 8)'-·~:n'J ;;,x-JalJe:n('– cral ico è orma! un:. cosa d"all:-i trm~i. • Lo Stato è sup(:-r.ore a lutto. Ha una \"!la pro;,rie e prop:-i fini • d:ce. lo Stah..:to. GH amiei d"lnt2.1,a, eJ io SCino dei nu– mo:-ro. po.:.:o::io 2.5'.:ocfa:-~i .a: Jamecto d'D!l , ec.:!!io ::, rame::, ilaHar,o.• p~"'-te cb"!. rl--'f'O lulli i :;,J.e:-:::-::: c~e l;~ effrtJ!'. !lz.to p<>:-_ h _li!:>-:r!à. dW:a dcn·e·•~ p:-r.c:pitare ,d h\·el.o ,j1 un µ:..~ oo::=?:i:co.•. Lo • i;;'.ar ,._ r~no sco;-.,. ir. :ip:-il,. pub– h .:b tr.-: ""ri1.:')hdi Pntn•i~~ r,•!"~~:1:•ato ;~:~=_rò;;:;~j~~~i:: :-- '"i!'l. c.~; ,1.~ ia~~f;i~~~!t~~ ~,;~,c~ che

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