la Libertà - anno I - n. 5 - 29 maggio 1927

29 i1AGGIO 1927 LA LIBERTA 3== La questione della libertà sindacale alla 10a Conferenza del lavoro a Ginevra LACONFEDERAZIONE GENERALE DELAVORO D CUMENTA L'ASSERVIMENTO D I LAV RATORI IN ITALIA "_La_ L_ihertà sindacale non esiste in Italia, nè in diritto nè in fatto ; non in diritto perchè la legge 3 aprile 1926 sulla disciplina giuridica dei rapporti collettivi del lavoro e la carta del lavoro 21 aprile 1927 rappresentano la più raffinata negazione della libertà sindacale. Non in fatto perchè in Italia gli arbitri della polizia e del fascismo non conoscono limiti." La libertà sindacale nell ' Itali a fase ista 17,~l/ia :1 ::bt~r:~~a° o;~~n:ri 0 :!r~~!}~~~/;_ ::{ e:~ 1 :a;tsr:i~i;.a:~:1r:i :~!uc~~~ 1·0di giornali; ma questi gior11ali deb- sul terreno della realtà u, accettando I G . . . bono essere lulli fascisti o filofascisti: n quel che in vrincipio può essere accr:t- I t ov~rnt che odcrts~ono al Burc.:iu Il signor de lllichelis, pretendendo oserebbe il signor de Michelis affermare /alo nel sindacalismo fascista n. . Ila an- / ir"f 1 onal . du 1'raYail, 11et firma1·e che. il lJ. I. T. non discuta sulla u libertà che per questo c'è in Italia la libertà di che 11el compiere questo allo di viltà, fi O .t .ad~Sione al Bureau, ass!mwn~ pohli~a n ?ru1: si limiti solo a discutere stampa? que9li uomini dovellero riconoscere che g . obblif?lti. C~te ~ono enum~ra.h ~c9lt la « ltbcrta srndacale » fa la stessa btir- Ila esistilo è vero in ltalia [i 11 o al g~n- ufo Con{cdera:;ione si era sciolta perrhi: a!~i c~sllluh~i dt. ffl!Csla 1sfll11~wr.~. le_lUI~ che far.ebbe quel. Governo che si naio 10-27 un gruppo di uomini che f11r- 1wn c'era da sperare ncll'applica:;ione V w di quc_ s1 i oùbl,9/u è quello dt « tt- dicluarasse d1sposlo a dnnostratc di aver mavano l'Ufficio cenfrolc della Confc- deit'articolo 12 della legge sui sindaca– conos~erp il principio della libertà di rispellala la libertà di transito, ma ri- dera:;ionc ilalfrma del lavoro . .lla il. Gn- li», cioè dclfarf.icolo che consente la csi– ~sso;,ia:;wne >) _(pream~ofo alla parte Xlii fiutasse ogni discussione sui procedi- vcrno fascista, mentre lasciava t:iuac~ stcn:;a dcll..: or9ani:;:;a:;io11i de farto cl 1 rallato di Versailles). mcnli mediante i ljuali ha soppresso tu/- chiare qucll'11fficio crnlralc, sen:;cc.-per- (Co1Ticre della Sera, :.:/ cbbraio 102i). ,,'l (?oi:e!·no fascista, che controlla 099i te le condi:;ioni sen:;a le quali la libertà alll'o risparmiar9li di tempo in tempo Così l'unico testo lc!Jislativo, su cui il, litalw, risprlla qucst'obbli!Jo? di transito diventa un« non senso 1,. le abituali incursioni fasciste, impediM roppresentante del Goi:erno fascista si .su '}tteslo problema si dei:c pronun- Ancora più. 9rossolano li il sofisma, la dta a tulle le 01·9ani:;:;a:;ioni locali, fonda per afferrf1arc a Ginevra che la cwre la Co11fercn:;a del B. f. T., cont:n- in fol':;n del q,,a!e il si9nor de Michelis che avrebbero potuto aderire a quello « liberliJ. sindacale>> esiste in ltafia, è cala in '}Ucsti giorni a Ginci:ra. pretende che la u libert1ì sindacale )1 e- Ufficio ce11/1'(ilee se11:;ala vita ddle stato dichiaralo inapplicabile da:Jli slet-si . Il i-apprcscnlanlc del Govcmo fascista sisf~ i~ llf1-lia,sol .perchè a_lc1~ne 0~9ani:;- quali l'Ufficio centmle era un'o,mUra servitori e complici del Govinio fasci:,·ta. alffi, Confcrc,1:;a del !J. /. 1'., signor de :;a:;w~ulibe,:e es,slono. l:.glt ra9uma, o sen:;a sostan~a. _ .... .M_1chel_is,ostiene che il diritto di or,rfct· me9lr_osraow.,w, C07Y!e q11çlGov~rno che Il li .r,cnnau~ 102: anc.he q11,,ll:Off1c10 Ciò non impedirà ai fa.scisti di ccle– ~i:;:;a.::aone_ operaia non è affatto in ll:t- varal~:;:;as~c,l tr.ans,l? .dt quasi tu~le le ccn~J'{llcfu. sc1oll? 1 suoi membr_i esse~: brarc a Ginevra il sindacalismo corpri- ~~a" :;'t:~~~ )~'ri;:~ :x~a~es::to\~~ri~l~i~ ;;::;r:s:e d:rZ,~ 1 :i~~l'~ut:;b~:a~=~1ge:;}~,::,: 1:::i:c;t:~li:;11e~~ ~•Ui{i;fo!~to~~s~~c~~~ ;~~[ts~~;·;ir~:~:i:e~:ntb~lrtl;n:;r~t 1 t; ci·cde di dover scyuirc 11ell'cscrci~io merci e alcun~ passe99cri, e ulili:;:;assc eh~ tener ~ii ~m miserabile frucpo :,u reali:;:;ata lct unità sindacale (unità nello della sua sovranifa. questo procedimento per sostenere che cm appo 9 .r,,arsi per sostenere a Gmevra asservimento}. Ma contro questa men- B~sogna disfingu.crc _ q1tcsla è la la liberla di transito 110n è in alcun mo- la..me11~09na~he l~ <1 li~ertà sindacali! )l. :;agna stanno, irrefutabili, i fatti raccolti fco 71 a che il ,·apprescnfall/e fascista do sopp~es~a. . esiste y_i {lalw . ., on volendo esse.re t nel ricorso dell'Ufficio centrale della tlresenla a Gincvl'a _ fm ({ Libe,•f<ipali- Perclu.: !i p~sst: oncslame11lq as~cnre co~nfh~t d.t questa m~n:;~gn<:,queglt 110- Confcdera:;ionc Generale ·del Lav,;ro, fica n e <( Libertà sindacale». Sulla mi- che la <e hbcrta smd<tcale >1 esiste m un mmt d,~hwravano di_sc109li~rc l~ Con- -i;essillifrra, in patria e all'estero, del la– sura di a /iberici politica ll che esiste in vacsc, non basta c.he un~ pal'fe s.ol ~i federa:;wne p~rch~ <e !l tentatwo th ma~- voro ilalùino. Quei falli non si distru9go– /lalia il Governo italia1lo 11011 può con- d_e~la~lasse layorat7:ce abbia la p~ss1b1- t~nete or,qam:;:;a:;10111 de fa?lo scc~ndc 110.Da essi le dele9a::;ionioperaie a Gi– scnti;c alcuna discussione e nessun giu- lrfa. d~ organi.:;:;ars1. E' necessarw c.hc l·art.icolo 1~ dcffa legge sui smdacaft. "!a 11evra trarranno gli elementi per la foro 'dizio nè a Ginevra 1lè allrot:e crchè si tutti. t 9;upp~ dell.a cla.s~e lav_aratnce f~llil? e.osi che non er~ sta_topos,s1b1le campagna confro i fascisti, campagna traila di materia riservata azl} assoluta abbwn~ tl d!rit_fodi or!Jani:;:;ars,,, e ne~- d1slr1buire le tessere ai soci per l anno che è assieme di solidarietà coi lavora– sovranità dei singoli Stati. Percib mm s, .rno.di es.n s1~.p_arali:;:;al o .neflese.rl ·1- 1927. . . tori italiani e di difesa del moi:ime,ito appena ; rappresentanti operai portano .:::io di questo dmlto nè da vialcn:;e 1f!e- La sede della Confcdera:;iane fu allora operaio interna:;ionale. documenti per provare che cenlinai:L e: •--•-------·•••••··--·-•·•••••-••--• ··•-•••••·••··•-•••·····•••- ..----••----•••-•···•••••-•···•·• centinaia di organi:;:;a:;ionioperaie sono ~tale sciolte e perciò la (( libertil. sinda– cale,, non esiste, subilo il si9nor dc Mi– 'chcfis wotesla che si traila di misure ;;li online politico, che sono state prese 'dal Governo italiano 1lcll'cscrci:;io della propria sovranità, e per cui nessuna in– terferen:;a è co11scnlila od autorità. estra– nee a quelle che esercitano in ltalia la sovranità. Eliminali così dalla 'discussione lu!li i casi concreti, in cui è evidente che il diritto di esistere è negato in. lfalia allp organb::;a:;ioni oper.aic, il signor dc. Mi– chelis consente a discutere se la ,1 l1bt:r– là sindacale n esiste o no in ltalia. E allora asserisce che la n libertà sindaca– le» esiste. lnfa.tli, la legge fascistfJ, del 3 aprile 10213, ari. i2, con.sente l<,t es!sten– :;a dei sin.da.cali liberi; in gra:;ia di que– sta leg9e possono fun::;ionare in /Lalia lei Confedera:ione italiana del lavoro, la Fcdera:;ionc /nlcrna:;ionalc dei Cappel– lai e qualche altra oryani:;~:;io7:c si.n– dacafe analoga; se qu~s/e orgamz:;a.::1~- 11i non hanno aderenti, questo non d1- vendc dalf(f(lo che la «libertà sinda~a!e ll sia soppressa ma dal faflo ehp 9lt OJ?e– imii iudiani. fa.nno uso della (( libcrlà:s,n– ·ditnd~.,, 1ier i.seri-versi aUc o:,:9am::,:;u.- u!,:~mr•fascislc. . . ~ l'fon c'è bisogno di vassedere una ea- ~:'cttf:1f:/;~~n s~'[,f{1°~ d~l1f;!1::r de .Michclis per riconoscere subi~o ~ gros– solana cap:;iosità di questi sof1sm1. La sovranità di 11nGoverno è assol1;.ta ·e i11co11trollabilc solamente in quelle m~– tcrie nelle quali il Governo non ha r:– nun:;iafo a qualche parte della _prorma sovranità in foi-:;a di un tralfala uilerna– ::;;ianale. Se la « libcrtiJ.sindacale 1> di un paese fr~f f{S~ 0 f:1:r~:J~~f:, ft ?JCZ::e~~~a d1~,:';} paese non ha il dirillo di invoc~re la pravria sovranità, se le altre parli con- ~:a;~~/~~s~0;s~;:;c0c ~~n~~ai;!~;n;/i~ regolano o annullano o garenltsc JflO quella liberfti. ILRICORSO DELLA CONFEDERAZIONE GENERALE DEL AVORO Da mercoledì scorso si è inaugurata a Ginevra la Conferenza Internazionale del Lavoro dove il problema della libertà sin– dacale sarà trattato' a fondo. Ginevra è la rocca do 1 .:e il fascismo è abitualo a dare le corna - flnchè, speriamo, se le rom– perà. Tanto vero elle minaccia di andar– sene dal Bureau Int.ernational du Travaìl. Una minaccia che ha dato al direltore AJbert 'fhomas un'emozione che non si de– scrive per cui si indusse a cercare di ac– conteritare Mussolini, svincolando le pro– prie responsabilità da quella del gruppo operaio del B. I. T. Ma alla testa del grnp– po operaio sta JouhatL"(,ostinato e formi– dabile, armalo di tutte le armi e di tulta la grazia di una convinzione che non sa nè fughe nè tradimenti, ardente e sincera. Allora voi capile, Ginevra resta davanti al fascismo come il Mané Tcchél Pltarcs al banchetto di Nabucodonosrnr. Infatli, anche quest' anno, lo dele– gazioni operaie risolleveranno in pieno la questione italiana. Per conto suo la nostra Confederazione Generale del Lavoro ha presentata alla Conferenza una ampia. re– lazione sulla situazione operaia in Italia. Si tratta di un documento materiato di talli contro il quale la misera dialeltica dei delegati fascisti sarà assolutamente impotente. Ragioni di 6pazio ci ,,ielano di pubbli– care integralmente il documento, ne dia– mo però la parte essenziale. La relazione comincia col definire il du– plice scopo che si prppone la Confedera– zione : " a) portare un contributo di espe– rienza vissuta alla discussione sul tema "la libertà sindacale" ; b) appoggiare e documentare il ricorso presentato da.Ila Fcderaziouo Sindacale Internazionale con– tro la legittimità o la legalità della no– mina del rappresentante operaio italiano alla 10.a Conferenza Internazionale del Lavoro"· Ciò perchè in Italia "la libertà sindacalo non esiste nè in diritto, nè in fatto. Xon in diritlo. percbò In legge 3 aprile 1926 nella disciplina giuridica dei rapporti collcltivi del lavoro e la Carta del Lavoro 21 ,\prile 1927 - delle quali ii fa.scsmo mena tanto vanto - rappre– sentano la più raffinata negazione della libertà sindacale. Non in fatto, perchè in 11-a\iagli ::irbilrl della polizia e del fasci– smo non conoscono limiti. Di tutto ciò daremo la dimostrazione attraverso l'e– same più obbiettivo della legge e della Carla citate, nonchè della situazione ila– liana "· Il carattere I operai de_llaFiaL è accaduto per queni cli del sindacalismo ID8cista tut~ 1 ~:\~~·iine esamina a questo unto La relaziono esamina inizialmente la 1'3:rt. 12 ~ella legge sindac:_lle .la.qu ~fe la- le1l:sa3 tti~~s!~f:· come finora nel S!n- I t~ 1 aor~~:i:~;.roit·~~/ 5 1~~~1~~ 0 :1~ d:Joa~~~ tlacato fascista sia sistemaLicamenlo v10-: sciute. Questo .art1colo 1 ' rappresen~a un.a lata li libertà, i soci non disponendo d1 grossa burla. g1ocat.a. a danno dcli onestà alcun diritto di controllo e come la legge o della moralità polil1ca n. Alla stessa stre– " compilata con criteri tendenti a creare gua va valutata la Carta del La\·oro. . una ,condizione di assoluto pt'ivìl~gio al "La ." Carla_ del Lavoro . 1 J. ~manata 1! sindacato fascista,, ponga di fatLo 1 .lav.o- 2~ Ap_rile 192, .non h_açmgm1 e scopi ~fi~~ito" !? d~~rio~r~~\i.g~g n~i inferiorità ~1~~;;1 1 :ai?\~~IJsi ch~ÒIS~~;.~o~~~r~. c1i~~gè u La Confederazione Generale del La- stata consiglialu. la c.on .:;1deraz10ntpre~ :rtie~~; 1 ~ 1 ~~p~~~ig~~·d!l1:~1b~~:taJtiii~= ;~~ 1 11~.~1~;~_~ie d~:~!.~t;l;~·no~ ~aa~ 0 :~ 1 ~i~ k~~~ ~ccdeint 5 it:~fo si: s~~i~g ti 7~t~:ri:ltà ~en;~~~~o I d~1~?a~~a~\z~~~:i~:e d~d~~l~t! in cui si trova roperaio di fronte a(l'im- alla Confedei:az1one Generale ~cl I:avoro prenditore, e tanto più lo acce~tua m un e son!' portali, falal~~ntc: a ta1e ?e1 .con– paese come l'Italia•dove non esiste alcuna fronti c.~ a consl::ita1e che, dallav~4.:nt1? libertà di riunione e d! stampa. n • ~~'ru!~sc 1 ;~1i;l~ar;t;rePc~~i~or~or/on~ll~~!~ d\ ~~_rr:i:-i~ ~i~ ~l::~zi;~~;~n~u,;~-/~;~~~ ~:lintgo~ ra~~~ia~:e~\~u~OI'~~~s1birilredi c1nh - prerogativa de, smdaca~1 liberi, occuoarsi dei loro interessi. Materialmente u~rsra,:~:~~ri ;i~~t~ell~al1'.!a1~~g~~~:td~1 ri~;!~1 g~~di7it~es;::a i~o~1~S~~~~si~~,~1= re~(t~~e f~~:~;~~~ti~~i~a ::if! 1 c!;ganizza- ~~~e d~Jf!r~1i~. \~~i 11 :p:;~~:~d1n~ri~f~ zioni aderenti alla Confederazione Gene- nare i confronti e di sedare il diffuso mal– raie del Lavoro, e il collaborazionismo ad contento esistente in Italia è stata com– ogni c~sto .delle ~orpor~zi~ni fas~iste: pilata la "Carta del Lavoro", ma il suo hanno impedito ag_l!operai d1 far salir.e I compilatore ignorava, od ha finto di igno– Joro salari in re!az10nc del costo della vita, rare i vecchi contratti di lavoro. I con– anche lii dove le industrie avevano lavoro fronti quindi continuano e continue– abbondante e reddiltizio. Durante !'VII! ranno. >) ~onterenza un delegalo industri:1l_e \la-: Su queste colonne noi abbiamo già di– hano volle .afferma_reche 1~. cond.1z1on1. d1 mostrato, in pàrfetto accordo con la re– lavoro degh operai 1ella Eiat d.1 Tormo !azione odierna della Confederazione, co– non erano state ~a1 tanto floride come me da questi confronti risulti irrefuta– allora. i\ln per dimostrare quale valore bilmente che il fascismo ha ricacciati i aves:sequella affermazione, basteranno po- 12.voralori indietro di 30 anni. che cifr.e. . . . Esaurila questa prima parte, la rela– . Salan F1aL Lmgotto : media generale ziono esamina le "inverosimili 11 perse- dicembre 1920 L. 32,6-1 per otto ore. cuzioni cui è soltoposto il proletariato. Salari Fiat Lingotto : media generale luf~3i/e 9 ~~sr~ J2iftvita di Torino dicem– bre i920 L. 118,f-1. Indice costo della vita di Torino luglio 1926 L. 156,05. ~~i~~ 0 t~e Je(!/ ~~!~~i ~en~r ~~t 0 32 per cento. Salario reale dicembre f920: 100. Salario reale luglio f926: 71. Perchè nessuno tenti di far credere che i salari del f920 avessero raggiunto limiti e sagerati. ricordiamo che 11 loro indice del dicembre 1!)20, in confronto del 1914, era di -169, mentre quello del costo della vita era di 501. Ciò che è accaduto per i salari Oeg!i Il terrorismo in nome della legge ... ·n L'art. 3 delle Legge comunale e pro– vinciale dà faco!la ai prefetti di scio– ,iliere qualsiasi associazione per motivi ai ordine pubblico, e basta che un segre– tario di un fascio o un gruppo di fascisti elevi una protesta contro una determinata organizzazione che dispiace al fascisti per– chè venga sciolta. Colla Legge 2•i Gennaio 192,J, n. 64, ·"Le associazioni e corporazioni di qual– siasi genere" che traggono, " in tulto o in parte i loro mezzi finanziari dai con– tributi dei lavoratori n (quelle degli im– prenditori non c'ent.rano !) sono sottoposte a alla vigilan;-a (leJraulorità politica della P1:ovincin » la quale ha facoltà di scio– gherle "quando vi ~iano fondali sospetti" che funzionino irrczolarmente. n In base alla V~gge 26 :\"ovembre 1925, le organizzazioni di fatto "sono obblieate a comunicare all'autorità di pubblica sicu– rezza l'alto co~tilulivo, lo statuto ed i regolame11ti interni. !'elenco nominafh·o delle cariche e dei soci ed ogni altra noti– zia intorno loro or;;anizzazione e ed atti– vilà ". cd aggiunge che " qualora siano date scientemente notizie false o incom– plete", la pena i.: "della reclusione non inferiore ad un anno e la mulla da L. 5.000 a L. 30.000 oltre all'interdizione dai pub– blici uffici per cinque anni"· u Quest'ultima Le;;;;e ba;:;ta da sola a persuadere che l'organizzazione di fatlo rappreS1•nta una diabolica invenzione del fascismo per obbligaro gli st.e~si suoi avversari a fornire alla polizia, e quindi ai fasci e alle corporazioni fasciste, l'elenco degli operai non fascisti. Poi, dove non vuole colpire la polizia colJ?i– scono i fasci, e dO\',: non vogliono colpire i fnsci colpisce la polizia. « In data 5 novembre 1926, il governo emanò alcune misure di polizia delle quali Ya!e la pena di ricordare le due se– guenti: "3) nevoca per tempo indeterminato della gerenza di tulle le pubblicazioni che esplicano azione contraria al regime. ci~~tJnrì~a!i~r~~~izd}a!ri~ii i ~a/t~~Pi~;~~ azione contraria al regime. "Da allora in Italia non ha più potuto funzionare alcuna organizzazione politica o sindacale di opposizione; da allora, non ha più potuto uscire alcuna pubblica– zione d1 opposizione. ...e quello delle camicie nere "Ai primi del novembre 1926 le sedi della Confederazione Generale del Lavoro di .\lilano e di Roma, la sede del Sindacato >azionale tranvieri a Roma, la sede della Federazione Italiana Operai 31elallurgici a Torino vennero invase devastate e sac– cheggiate dai fascisti. Il 9 dello stesso mese, la polizia di Milano invitò i diri– &enti della Confederazione Generale del Lavoro a rientrare nella sola sede di Mi– lano avvertendoli che la loro organizza– zione non era stata sciolta. Sui moventi e sugli scopi di questo allo nessuno pero deve essere tratto in inganno. IJ governo italiano non ha sciolto la Confederazione Generale del Lavoro al solo scopo di poter continuare ad affermare all'estero che egli è sempre rispettoso delle clausole del « Covenaot" che si riferiscono alla libertà sindacale. La realtà però è assai diversa. "La Confederazione Generale del La– voro non venne sciolta come ufficio cen– trale. Essa però ebbe sciolte o distrutte, in diversi tempi, tutte le Camere dél lavoro e tutti i sindacati che la forma– ,·ano, dimodocbè si tro, ò ad essere ridotta ad una pura espressione verbale. E se qualcuno crede che essa potesse costituire nuovn oqranizzazion!, si disilluda. Quando non bastmo le violenze fasciste, si può ricorrere all'.trlicolo IV dei « provvedi– menti per la difesa dello StaLo", emanati il 5 dicembre e diventati legge dopo l'ap– provazione del Parlamento. L'art,. 4 dice quanto segue : "Chiunque ricostituisce, anche sotto forme e nomi diversi, associazioni e or~a– nizzazioni o partiti disciolti per ordme della pubblica autorità, ò punito con la reclus10ne da 3 a 10 anni, oltre all'inter- ~~1~riedl°~~yitu~s~~~i~~i~~fcio~;~~l~z~~lo~~ o partiti, è punito, per il solo ratto della ~:r~:ct:{\~~gb!i~f'~fh~i.i~:~~d~z~~~: e:;; soggiace chi fà in qualsiasi modo propa– ganda della dottrina. dc.i protframmi e dei metodi di azione dt tali associazioni, orga– nizzazioni o partili. " Per documentare r::isserzione che in Ila– ha nott esiste, nè in diritto nè in fatto, libert2. di associazione la relazione ricorda numerosi casi di assaciazioni fatto segno a minacce, violenze, intimidazioni ed espro- fi~io: ~t!,ia 1 ~i~~~~rtzi1~(oi~gi~gr~~ 1 ~e:ae~ lori ; il sindacato trasporti secondari ccc. :'.Ifa l'esempio più tioico resta ancora quello di. Molinella ,e cf1e riassume tutta I., tragedia del prolelariaLo italiano» e cho la relazione ricorda attraverso cle– menti di fatto irrefutabili. Dopo di aver ricordato o documentalo cho il governo fa.scisla ha proceduto con criteri analoghi contro le organizzazioni cooperative e mulualisliche la relazione conclude: Ora il preambolo alla part~ Xli~ del Trattalo di Versailles fa obbl!r,o at go– verni aderenti al B. /. T. di « riconost:e– re il principio della libei·~à di. as.socia– zionc ». Questa formala u ~i berta ~t as~o– cia:;ionc ,i deve essere. m~ubb:a~entc interpretala nel senso .di a !tbcrla s1~da– calc "· Il signor dc jf1chclls, ammcl.e11- do che al iJ. /. T. sia lecito. discutere ~e la « libertà sindacale» cststa o no 1.n Italia, rico11osce che in questa, materia la sovranità del Governa da ~tu. rapprc- •••--••-•-•••·•••••• ••••--•••--••-•••••••·••·••····•••·•·••• •••••••··••••--••••• •······--·····•••··---••-••--•••--•••--- -----••-- sentalo non è assoluta, ma limitata da– ,rJliobblighi a cui il. suo ~averno è sotto– posto per il fallo ~i.adcr.1rc al B. I: T.,. Ma è mai poss1b1le d1~culcre cli_ « ;~– bcrtà sindacale» se11:;adiscutere dt n ,1- berlà politica ii? Può un Gover!"-ososte- 11ere in buona fede che esso r1~pe~lq. la u libertà sindacale » mentre si r!frnl~ di discutere se rispella o no la a ltberfa pol:iic~ ;~~erlà sindacale 1) diventa una parola vuota di senso do~e manca la « libcrtir. politica._», o .11},e9lzo d~ve man.– cano u le libcrla voltt1che n, cwè la li– bertà di parola, la Jiber ~il.di . sta_mpa, la liberl<Ì di TiunUmc, la /!berla di. lavoro, la sicurcz:;a del domicilio, _la s1~1~rc:;:;a dcUa vita. Queste « Liberia_polt!tche,.» sono la condi:;ionc necessaria della « ,t- bertà sindacale ll. • .. Sopprimere. te. ~ lib~rla r,~~thche » è rendere impos.51b1le ,t fun ..w:1ame11to della ({ libertà sindacale» Il. signor de Michclis non ha iL dir_illo ~t es_c~udere dalla discussione le (< liberi~, .voltt1che ", in quanto queste s?n~ cand1:;iane nect-s- saria alla « liberi-a stndacalc 1 '· •• Supponiamo che !m Go~~rno si tm– e ni in un tra.Italo 111terna ... 1onale:a da~ P -1 libertà di transito alle merct ed ai ;~d~ili di un altr~ Governo q.llraversol il proprio territorio. Su._J>Pf'lmamo . ch_e uel Govcmo, se-m1we ~1cluara._nd.osi rt– q ettoso delle libertà di t;ans,to, teng~ {~rme le merci alla fronttcra per se~t1- -mane prima di ammetterle aJ trq,ns1~0, on/ischi le merci durante il viagg;o~ ~rresli o lasci bastonare o amma:;:;ar~ ~ viagg~/:;t~u~~:~~ ;~JJ;.~~i~! 0 ;c ~, /e 1 1[! sc:fa~['la liber/.a di transito 1.10n esista: ~hi potrà affermare sul serto che qu~t Governo 110n ha 11unto ~oppresso la li– bertà di transito, sopprmi.endo Lu_tlele ondi:;ioni necessarie aUa libertà d1_Iran: c. a ha solamente {ali.o uso dei suot a~~'uf di sovranita. ver arresfare. o se_- t e le merci e per metlere m prt- :r~e;/~r spedire all'altro mondo i vwg- 9ialori? LO SCUDISCIO DELLA REAZIONE ".\bbiamo iniziato questa relazione af.. fermando che, in Ilalia, la libertà sinda~ cale non esiste nè in diritto nè in fatto, e crediamo di averne data la j'.Jimostra– zione. sci;;;u!}o p7~t~~~ r: 0 diit1:~z1;~e~el~~re f~ extr:.ileg:ale, cii qualsiasi movimento - anche solo di pensiero - che contrasti con C330. Le leggi eccezionali emanate dal regime fascista contrastano con ogni principio di diritto moderno, e sopratutto con quello della libertà. sindacale. Siccome poi in Italia non esiste Ja minima possibi– lilà di discussione e di critica degli atti del regime fascista, gli uomini e le orga– nizzazioni che non aderiscono al fascismo sono continuamente in balia dell'arbitrio o del capriccio del Governo, della polizia e del fascismo. La Legge 3 Aprile f926 per la disci– plina giuridica d!li rapporti collettivi del lavoro, e la Carta del Lavoro del 21 Aprile 1927, contrastano vivamente con ogni sano criterio sindacale e colla parte XII del Trattalo di Versailles: P Pcrchè mette al bando da ogni atti- f1t~i;/~dic;~~cf:i~~11~\fie~!n~~~Sl:e~?~; fascista. 2° Perchè crea uno stato "di assoluto privilegio ad una organizzazione di par– tilo e non aperta a lutti. a ~~nfr!b~~~eo:bf ~fg ;:;.ihn1z!a~i~~eis;:~~1 concedere loro alcun diritto di controllo sul funzionamento e sui tondi della orga– nizzazione stessa. il O Perchè nega il diritto, a chi noo è iscritto alla organizzazione giuridicamente riconosciuta, di ricorrere .alla magistratura. del lavoro. op~rat~~~~è otbJi~at1e~ c;an;t~u!~1ecboert;~ nizzazioni legalmente riconosciute, viene devoluta ad istituzioni religiose e di Par– tito che possono contrastare colla fede dei contribuenti. Dopo di cio' vogliamo concludere affer– mando che la liberlà. .sindacale, per essere veramente tale richiede : a) Che fii operai abbiano il diritto e la libertà d1 iscriversi alle organizzazioni sindacali che meglio rispondono alla. lor0: fede e alle loro aspirazioni. b) Che i sindacati, qualunque sia la dottrina che seguono, siano considerati tutti uguali nei diritti e nei doveri, e facoltizzati a rappresentare collettiva– mente gli operai ovunque godano la fidu– cia della maggioranza. e) Che l'esistenza dei sindacati non sia in alcun modo subordinata alle leggi di polizia e alla polizia. d) Che ai sindacati sia permesso di sol– disfare liberamente ai doveri della soli– darietà nazfonale ed internazionale•· IL FASCISMO EITRATTATI IN ERNAZIONAL Il dirittosindacale dei ferrovieri Un altro ricorso è stato presentato a Ginevra, per il tramite della Federazione internazionalo dei Trasporti, dall'on. Giu- !~ffo~o sit~1f~~a ~11:ared:~~:~~!a s~!!~~ Si tratta di un documento preciso e chia– ro, in cui è efficacemente rappresentata la intollerabile situazione creala in Ita– lia ai lavoratori dei trasporli : e cioè, alla Federazione dei lavoratori del mare, al– l'Unione lavoratori dei porti, al Sindacato ~~~~n"J!;.f, ~f 1 ~~~kac~\o 8 }~~:i!!~ri t~f!fl~~\~ al Sindacato addetLi ai servizi imtomobi– listici. Il memoriale del Sardelli dimostra. ln baso ad una lunga enunciazione di fatti o di date, corno tali organizzazioni siano stato bersaglio di una duplice violenza. : in quanto sono state sciolte con arbitra- ~,\oFe~1~~i~~ed~~t1:f1/~~e;emi~~~:~;~io~ ~~u~~r~~rita~e d~~ffr~i~l~rae i~cfs~ 0 ::~ 1 ! pertanto nell'impossibilità di fare un ri– corso diretto, esse hanno affidato la t.u– tela delle loro ragioni e il patrocinio della loro vertenza alla Federazione inlernazio ... nalo di Amsterdam, _a.Ilaquale sono rego– larmente iscritte. Il ricorso poggia sui seguenti punti : ~a : 0 ~~rei~~~1rzzal!~ 1 ~~\a,Si~~:::lr lit~~i degli addetti ai trasporti ; b) divieto as- :f1re~~zfid~(~~~f1c:trf::rii!,J:~?0fta1la~f': e) monopolio, da parte dellecosidettecor– porazioni fasciste, del diritto di vivere e. funzionare quali organizzazioni protes .. sionali. Specialmente impressionante è il docu– mentato rilie"o che mentre io tutti (si dice, in tutti) gli Stati sono riconosciuti i Sindacati dei ferrovieri, solo in Italia per i ferrovieri il diritto sindacale è sop– presso interamente ; non sindacali e nep-, pure ... corporazioni. Nessun diritto di or... ganizzazione sotto qualunque figura. E' la schiavitù pura e semplice. li memoriale fa la cronaca, dettagliatli e precisa, di tu.tti gli atti di mostruosa. violenza che furono compiuti a danno del– lo organizzazioni o degh or_ganizzati; do.. firf~nti~~6ei~i~rf 1 !b~;~s!~%p~e di1v~~= plice plauso di chi OQgi,al cospetto della rappresentanza mondiale delle organitza– zioni, ha la cinica audacia di proclamarsi interprete e difensore dei lavoratori Ha... li~ni, ~ruta_lm~nte espropriati di quel pa... trimomo d1 libertà e d1 tutela gmridica, che si erano conquistali dopo anni di lot– lR o che ogni paese civile garantisce alle' organizzazioni sindacali. Il memoriale ri ... corda poi che, secondo il trattato di Yer... sailles, la libertà sindacale è il fondam1mtd o la garanzia dei diritti riconosciuti ai lavoratori e riconsacrati dopo la guerra europea nell'art. 427 del trattato stesso. E' fuori di dubbio che le nazioni firmata– rio del trattato ~i ~-~rsailles non possono derogare dal prmc1p10 affermato in talo articolo se vogliono ancora appartenere alla Società deflo Nazioni. Xegare ad una categoria di lavoratori il diritto di asso– ciazione sindacale sig:ni~ca contravvenire .:i. patti internazionali liberamente aceet– t~ti e. conda~1~are 91.!èllacategoria a una. v~ta d1 servi tu P!Jhl1ca. ed economica. E' ciò ~ho ha ~alt? 11 fascismo nei confronti deg!J. ad.detti a1 trasporti, come nei con.. ~~1~.tidt tutte le altre organizzazioni ope.. Il lucido memoriale del Sarde!li si dif– fond~ nel dim_os~rare su quali criteri si g~ml iin 2 d~6i)~ f!!~f ~f!i; cio2.,u;cel~jem~~t ferm~n~lo ~e_1la\·oratori italiani dei tra .. sporti il dmtto e il dovere del loro in.. tervento nella Conferenza di Ginevra, non soltan.to p~r _i flni civili e morali che le orgao1zzaz1oniperseguono nel'interesse dei ~ae~ 0~1 ~~Ss:1ful!~n! 1 d~f~~t~. stesso e

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