la Libertà - anno I - n. 5 - 29 maggio 1927

• I =2 Per la nostra loffa e per la nostra fe– de, noi ?Proniamo ai complici europei del fascismo non soltanto la eterna ve– l'~l~. e la for.za insopprimibile dei p1·in-, c1p11, che noi rappresentiamo e dife!l– dia,mo_contro il fascismo, ma allresl il sentimento vero e profondo del grande popolo inglese, che negli alleati delle ti– rannidi non ebbe mai e non avrà mai i suoi inicrpreli fedeli. E meni.re v'è chi, dalle colonne della stampa inglese, non ancora degradata alle forme dì schia– vitù che disonorano da cinque anni la Jtaiia, plaude ·alla <1 vera libertà n fa– scista, noi ricordiamo l'ospitale gcnern– sità sempre offerta dall'Inghilterra ai perseguitati dalle tirannidi ; e di con!ro al partigiano giudizio dei complici, ri– pe_tiamo, nei riguardi del governo fa– scista, la formula e la condanna di Gla– dstone : negazione di Dio. Con i suoi errori di valutazione e di calcolo, questo conservatorismo inglbe compie una funzione alliva d'interve~!o - .in lt~lia e negli allri paesi soggetti a hrann1de - a favore del fascismo. As– S!f_rilecioè - giuocando qualche cosa prn della sua caria - una responsabi– lilà storica e politica, che ci era nec~s– sario e do,:ero5o segnalare : per oggi e per domani. IL REGALO DI LORDROTHERMI:RE e Il Napoleone del giornalismo » - come i fascisti hanno chiamato con. la consueta iperbole il capo della « stampa gialla» inglese, lord Rothermere - spinto dal grande amore che mii.re per il fascismo italiano e per tutti i fascismi al sen-foio dell'Inghilterra e dal senti– ménlo di generosità e di altruismo che è una delle caratteristiche riconosciute dei conservatori u duri a morire » ingle– si ha donato al governo di Roma dei mandati coloniali, quello della Palesti– na e quello della Jf esopolamia. Il dono è un segno di amore, dice il Daily Mail : che ritorna alla carica dopo il primo articolo che suscito', neUe co– lonne della stampa fascista., lodi rico– noscenti. a. L'elogio che lord Rolhermere ha fatto del governo del signor .Musso– lini sarà letto con soddisfazione, tanto piu'che, da lungo tempo - o lontana Corfu' - l'Italia è la fed-ele amica di questa Inghilterra per la qutùe il signor Mussolini prova la piu' viva simpatia». ,,;;:::f:C:c;~'::o, :Jf =~~ir:':~d af':t~~ deUa solu.rione del problema dem:ogra– fico italiano, messo in un culo di sacco dalla politica nasionalista italiana e dal nazionalismo europeo e internazionale. Donare, sul Daily Mail, due mandati non significa, avverte il giornale giallo inglese, che l'Italia li a.bbia già. Ma l'lnghiUerrci rinun=ierebbe e restituireb– be i mandali alla Società delle Nazioni. Da ottimo uomo pratico, dopo questo bombardamento di 'complimenti e belle :r:::/J:ze~:dsp1::;1::r:1:r: /u°J': ,!~;:!~ che il donq ..;,costjtuisce un magnifico affare per l'Inghilterra. teld'::;ie":c:!l:!ir 0 JI::;/ ~uf::l~"/:_ mm in una inl.ervista cancessa al Ds.i– ly .Mail .cha dal punto di .,i$,aniLilare lo sgombero della Palestina e della Me- {fli'J~ ~:dr::eu":~ 1 dJ:~1:;~:c:u::~ una forza, perchè comportava gravi res– , poruabilità militari. Per il conlribuente e per gli industriali la soppressione di fa':t!n c;:;ei,ao:~~~I",: ;~~C::nii commercio •inglese è in diminu.Rone e le nostre esportazioni sono diminu~ da 80i.006 sterline del 1921 a 647J)OO nel 1926. La situazione è quasi simile in l,fe– sopotamia, dm,e le esportazioni inglesi sono scese a 2.830.000 da 4.678.000. E' difficile valutare il cosW di questi due mandali per i cririosi metodi finan– ziari impiegati. La di{esa della Me– sopotamia, tuttavia, costei 2.219.000 ster– line quest'anno e quella della Palestina 1.236.000. D'aUra pa:rte il conlribuente inglese ha dovuto sopportare altri pesi MJttoforma di prestiti garantiti. Que;;to anno, per esempio, deve accordo.re alfa Palestina un prestito di 4.500.000 ster– line e se si deve credere al colonnello Wedgwood, membro dei Comuni, questo prestito servirebbe a coprire il defù:it del bilancio. Questo prestito servirebbe a rimborsare l'Inghilterra dei deficit. Ecco il regalo di lord Rothermere e tiei « duri a morire» conservatori ifigle-– si ammiratori del signor Mussolini: l'ÌnghiUcrra spende moUissimt stcrUne per montare la guardia in- Palestina e in Mesopotamia. Queste spese non sono compmsate da affari industriali e, d'al.– tra parte, la; responsabilità mililare è grave. Tuttavia, l'Inghilterra ha bisogno dei gendarmi in Palestina e in Mesopotamia. Lord Rothermere ha avuto una bel– lissima idea·: rCgaliamo i mandati ali.a Italia, che monterà la guardia per :Conto nostro e sopporterà le spese. Ebbene credete ché i giornali fascisti abbiano risposto a lord Rothermere fn tono un po' risentito 'J AlfalW. Ecco il Messaggero : accetta il dono, ma poi– chè il fa.scismo è « realista;, vuol dis– 'cuterc : 11 non vediamo la possibilità. per l'Italia di succedere eventualmente al mandato inglese s~1iterritori della Palc– sti11ae l,fesopotamia se non con una col– laborazione indispensabile. Per la Palestina il « realismo " del Messaggero nota che la funzione della Italia è logica., quasi una continuazione, perchè la Palestina è culla del cristia– nesimo e i cattolici vedrebbero bene il fflandato italiano. Per la Mesopotamia va bene lo stesso, anche sen=a la culla del crislia,:1,Csimo. Jif a per l'una e per l'aUra .ci vogliono soldi. Il fascismo ac– cetta, ma ha bisogno di denaro. ~ pro– mette di arrivare al Golfo Persico per respingere u l'avanzare di un pericoloso imperialismo n. Ma benissimo : "è quello 'che vuole lorcl Rothermere, il trust ~cl petrolio inglese e· quello americano. Vogliono il gen– darme al proprio servi=io, pagato cori prestiti e tenuto al guinzaglio. L'imperialismo ùaliano marcia, in ve– ro, verso radiose vette. La cc Libertà » pubblicherà il 10 giugno un numero dedicato dlla memoria di Giacomo Mat– teotti. Impegniamo latti i no•lri amici a dare a detto numero la più larga diffusione pouibile. 10 LA LIBERTA SPIE,AGENTI PROVOCATORI E DELITTI DELFASCISMO NELLE RIVELAZIONIDl RlCClOTTlGARIBALDI Il processo Garibaldi e l'organizzazione di spionaggio fascista in Francia I centri dello spionaggio fascista, a Parigi, a Marsiglia, a Nizza, a Bruxelles, a New York sono in piena attività. CiO che si concepisce nella violenza, .finiscenel delitto. La serie dei delitti fascistinoti ed ignoti è giO interminabile. Il nrocesso del Colonnello Macià in cui bo anche nella sinistra figura di sfrulla- comparvo come imputato Ricciolli Gar1- torc di spie. baldi mise sufficientemente in mostra la Xcllo ste!,:SOinterrogatorio dell'8 é'"n- :(~~~od~f1~ f~;t~g~s~iii~a,~i f~~:7~g!n~zezt,i ~f~fuPl~r1t~afr;g~?u~1~:ci~e ~i(~~~;~n~~1~ agenti provocatori f.1:scisl1in Francia. )la rion era eccessivo : -Celle somme vous :lc\~~o~~s~i~~o~;!~~z 1 z~1h>~c~:1n?i~s~ad~1 ~r~~~t!:~z:iti~~ j~~fi:;c!fsu~:~~:s vs; fascismo italiano. gouven1ement italien de renseignenw!Us Ricciotli Garibaldi era slato una spia, de premii:re imporlance... En réalilé l'at- che aYea avuto ancbe la funzione più un- titude de Garibaldi il Cétranqer et cn lta- porlanto di agente provocatot·e e di prc- lie est d'une tellc valcur pour le youver- paralorc di allentali. r.ement italien que cctle somme est sim- II colonnello Màcià era un'onesta e fiera plemenl justifiéc par la modération de sa natura. Immen~nmento ricco, deputato re- politique. pubblicano in Spagna, egli avea messo la \, Su questa abitudine di fiicciolli Garìbal~ sua ,,ita o i suoi averi a disposizione delln di fl dei suoi a Ycndcre il nome di Gari- causa dell'indipendenza catalana. Yoleva L'AGENTE PROYOCATORE taldi vi sono nel processo interessanti te- ft:0d~~ì'~;~a u;~r mr~~,ic~;i~~~ iaut~ft~~l~1~! 1----------------' ~~::;:toenil~~~ss 0 &~1j~~~tod~uf~ 1 \?ae:tf,~jè~~~r~ spagnu.ola: Qual~mquc giudizio si pos~a / Interrogato la prima volta il 3 novembre di Angelo Sa\'Ol'Clli e di altri. ~;~rti. 1 ~~tr~~as 1 srau~p~a~l~;~ec~~iee crngf~= ~o~~!~~ t~cJ~n; ~s1r:. 1 ~/!fs~et~ttrp~~= L'aggressione al fascio di P2rigi c!1c1del. Trib1:1,na)cfurono d1 acco.rdo.nel- laYa con essi di ba11alités. Yolcva mandare e l'assassinio di Buonscrvizi l'usargiJ_ o.sm 1~1guardo e nel giudicarlo ~Ci\'oli a Roma solo per distribuire bro- con ogm simpatia. . . . . churcs e per avere indirizzi di amici (cioè La tesi della difesa degli assassini di rib~t?r~~1fr:i 1 !r~~~:si 1 arr~crc~~ 1 1 ~~= t~r ioe,y:n:l:~:;d\!~ ~~~e~~)~~'·n~~t'a che ;01~eo~~~~~n~ 1 ::n:~~n!"~~.~~·~c!ir~e1u;;~ lo~nello ~lacià ~lo J~ercompiere opcr~ di Dichiarò p 0 c°rò che conosceva. in· prece- scisti dalla uccisione di Buonscrvizì, capo sp1onal!g!o. E mfalt.1. a.vea preannunziato denza l'allentalo Lucclti e che ne an-crtl <lei fascio di Parigi. t~ iI'ee~~;~~\~.,~~t~1g 1 :;;i~~ e d~ah~~~~~en- ~~I ~ 0 :~ 3 /ri~~!a1fl880il~riu~~t:?1Fc 0 1i:io¾1t ha c:tn~t~a~~ ~fi~.~~~e j~:e 0 :i~r~~~ec it 1 ~ Quale ctm:iquo era .11 su.o rea.lo? garibaldme ». nomini? La domanda richiede una rispo- La detenz1ono abus1\ 1 a d1 armi non ave- Il 7 novembre Ricciotli Garibaldi fece sta. E la risposta verrà perchè i telegram- vn alcun~ import3:nza. 11 complot~o non c~i- la seguente, dichiarazione : mi scambiati fra il l\Iinislero dell'Interno s~°K!n~f~~~: :;u ~~a ~~~~ 0 a~~~~/~a ;~~a~ tal z~~it::r. 9s~~' ;:;ut;~~n :: f~a:i~~; f. g~~i:t1 1 df 0 ~a~i~fa;~?m~a~b~~;~ ~:~: g1ore pena del colonn~llo Ma;c1àrcr. 1l r1.- che: mai et m'a avoué qit'il s'était servi ranno a luce. brezzo che produsse m tutti, nei giud1c1, dc mes renseignements pour donner de Ma a giustificare molte Yiolenze contro nella_stampa, nel pu.bblico. . . coneert avec La Polla, mt gom;ernement gli avversari del fascismo si disse che era- Mai un uomo fu circondato d1 tanto di- italien, l'illusion d'un comptol conti-e le P.O lo risposte alle proYocazioni degli anti– sprez~o.. La grandezza del. nome dcl,ravo Fw;cismc et contre son chef, a la vie tlu- fascisti a Jr estero o che solo fatti di vio- ~~~rJ~~tfe a:e;~m~~fr,~~~nfi~iseor 0 d 1 a~~ 1::f/l devait {aire croire qu'il serait at- ~j~ad~o~~ 1 ~aJ~;fis~in~a~~fs~~~c;fc:v~~~ va~bna1~i~~~~ci~ta f~c~~~·a, tutte le ri- all~~ 4ii1Jt li~~~asiOD(?Sala gli promise le D~f 1 ~~~~e~:~ ~~lt~1d\n r~~~ 1 l~ che fu- sultanze. dell'islrutloria non furon~ note Nello stesso giorno fiicciotli Garibaldi rono viceversa gli stessi fratelli Garibaldi, al ~ubbhco. Ql}alchc cos~ venne fuori nell~ parlando della visita di Sala, fece le se- senza dubbio di accordo con il governo di arrmghe degli avvocati : sopra tutlo d1 guenli dichiarazioni : Roma, a fare aggredire il Fascio di Parigi. malt~o Henry :rorrès: . - C'cst alors qu'il m'a revelé que 8on Interrogato dal commissario Curly il .Gh av".ocat1 de~h accusa;h tennero a l.,11t e cel1d de La Polla élait d'cntrainer 20 novembre 1926, Girolamo dc Vito Pi– dire c~e ! ca_ta~an_1 non desidcra".ano es- Scivoli en ltalie pour l'accuser de prépa- scicelli che aYcva diretto 1~ spedi1.ionc s1: ;re.gn, 1d1cat.1 m~1eme a una spia come t·er 1m attenlat contre Mussolini. Il m'a contro il Fascio di Parigi fece una espli– cita dichiarazione. Disse che Sante Garibaldi g-!i a\'e\'a pro– posto roperazionc. - Il me dit qu'il faUait livrer un ù,Ua11t llU 8ii:yc du Fasf'fo, Rue ClfJJflJCrf)JI i8, et le~•j~~ua~~~i/~:&:ft! ~i:~ 11 :Itr~/;p~r~; quel endroit où il$ se tro-uvaient. Il ojouta qu'iL me conrwUsait comme vn bon Plé– ment fa.tr- iJlt républicain et que Sl'Ul je ponvais tPnl1>r le c,:;up at:ec un certain 11ombred'hommes résoliu. Il mc lai1sa le ~oin de trouver les lwmmcs rn!cbsaires a celte entreprise. Il mc donna Le 1nime jour une ,ommc. Piscicelli tro,·ò subito venti uomini. ~fandò al Fasci una lettera sottoscritta con il suo nome seguito dal titolo Curaman– da.ntdes corsaires dc lo;mort. Il 31 ottobre 1925 l'operazione fu falla, ma non furono tro,·ati documenti. Sante Garibaldi versò in parecchie volte /i5.000 franchi agli esecutori dell'ag;-ressione. li l'iscicclli fu processato e uscito dal car– cero andò da Sante Garibaldi. che gli delle una piccola somma con preahiera di scom~ parire. L'aggressione del Fascio di Pari~i fu fatta quindi per me1.w di Sante Garibaldi, per incarico del governo fascista e con da– i.aro fascista. I fratelli Garibaldi erano a servizio del governo fascista non nel 1926, come Ric– ciotti lasciò credere, ma da molto tempo prima. Perchè Snnte Garibaldi voleva i docu– menti del Fascio ? Per accertarsi della condotta degli stessi fascisti ? Per avere prove contro di essi e dominare la silua– :donc? Q11esloriassunto fedele degli interroga– tori del nrocesso Ricciotli Garibaldi è una documentazione dei sistemi e dei metodi del fascism.o Spie, agenti provocatori. assassini non sono reclutali solo fra gli aYvcnturieri, ma fra i più alli funzionari eh.e si tra– sformano come La Polla in Pisacane, Ca– sella, Orlac, ccc. Do,·unquc, a Bru."'!:cllcs,a Berlino, a Vienna e sopra tullo a l\"cwYork vi sono spie o agenti provocatori, uomini e donne. i:~dy;gteJ~11r~~/ig~;ft~li~i ~ar~?lrcchl~r~ gamcnte im·iti. al 01·eleso addetto navale di Bruxelles (di euf i comunicati ufficiosi smentiscono l'esistenza giocando su un equivoco) alle donna più o meno decadute che infeslano Xcw York. E di fronte a 9ue– sti tipi nell'ombra bieche figure di crimi– nali e loschi tipi che si fingono esaltati, che pai·lano di azioni individuali, che mi– nacciano o insultano di debolezza gli av– versari del fascismo. Ciò che si concepisce nella violenza fini– sce oel delitto, ha detto il gran tragico in– glese. La serie dei delitti noti e ignoti è già. interminabile. R1cc1oth Garibaldi. ,. . . . mème anno11céq11ele 9ouver11emen( ita– . Mattre Thaoi:i f~ce ~Il m1z10 ~~1 d1bat- licn avait donné de.t ordres pour qtte Sci- t,~n:r°ug~~a Rt:~~~azG~~b.:tf/1~~~ :nt!m.e :;~i 8:i!~a~~bittlade,t:::r:r:~ l:~é~:~t ~: SENZA FILO temps que Le.tvra:is consp1:ateurs, s~att a11no11eé me donne à croire quc ceux vers :n; 0 !i'!tit Z:"pt':,°';;.;::fe 1 iJ;':ie~/i~k 1 f! ;~!J;~(l!~iifufcivoli devaient étre com- toF~tono giudicati insieo:ie; ma come no- ac~~~~uf~ag!Ì ;;~~~~;idf1jfg~a:~?qa;:![ 0 ~~ lava Le Journal (21 gennaio 1927) : Le pro- La Polla in missione in Francia e i fra– cès ~es conjurés catalans de'!) ie.nt~ n cor_- tclli Ga,ribaldi. reet1_onnellele procès de R,ccwth Gari- Scivoli doveva porlare lettere che dove- bald1. vano compromettero persone che ignora- . Il proces~ f~ rinchiuso nei 1\mi~i ~el-: vano tutto e che dovevano figurare come ~!~~!iii, ~b~di r::uì':..?a~~ I Pjafl~ 8 (1~~~slf~ autori di un complotto contro Mussolini. zioni e che erano state riconoseiute dnllo II questore La Polla stesso imputalo, non furono messe in luce. Alcune pubblicazioni però comparvero poco tempo dopo nel World di ?\ew York, nell'Ouest-Eclair e nel Quotidien in Fran- ~~iu:~lì i ~:i 1 ,:s ~\~ 1 ~liriL~o~~:rr f~~~ cosi e stranieri, che cominciarono a illu– minare il pubblico. pr~~s~~ 1;;i~~I~~ ~1g:st~~~ 1 !sifg~~ ~\tinfce! ciotu Garibaldi. Sarà bene farne un esame sommario. Il giorno 8 novembre. interrogato dal commissario Le Luc, RiccioLti Garibaldi dichiarò che la prima somma ..ricevuta da lui per mezzo di La Polla, gli era stata da– ta mgennaio 1926 ·cd era di 200.000 lire. Sala e La Polla lo spingevano a fare dt- 11)arckes "pour acheter De Ambris, Ca– porali,et Do11ati n. 11 questore La Polla aYc,·a avuto dal governo di Roma una serie di passaporti falsi, con i nomi di Pisacane, Casella, Or– lac, ccc. Ma in generale viaggiava con il Le risultanz.e del processo nocr'ri t~r:n~:~~nit'isclt;c:baen~ #fzz~~fe,~éro Dal processo risultò : capo del fascio è un alto funzionario del di ~p~n: d/ a~e~tr;:g;t~a~i~rl:inif'~zs~i~~~ :~~lit~~o D~~!\!f!cir!, l~h:u:1fn~~\IF:!:: italiano : questa organizzazione ha due chand tailleur). centri stabili, uno che fa capo al commis- Nello stesso interrogatorio dell'S novcm- sario Sabbatini, ·presso l'ambasciata di Pa.- ~~~ ~~~gl.~ttpi u~f~ibr~lfd~/gJ.~c~ept;~e le~g;; flf,i•vY:-cco~~:l~ ~a~zi~.~~°!W~~~~o~tdi combinaisons. Ma non ne aveva faUo nul- questi due centri, vi sono a Parigi, a Nizza, la. "Je n'oi pas voultt risquer des ennuis a Marsiglia, ccc. centri di spionaggio fa- avec la policc françai1e dans une pareille scista, in rapporto diretto con il go,·erno affaire » di Roma. Questi centri sono diretti da fun- L·anarchico Biechi gli avcrn scritto una zionari del governo ilaliano e anche da lcltera esaspcrat.a contro Mussolini e gli alti funzionari, come il questore La Polla, aveva portato un bigUetto di Zaniboni. cho viaggiano con falsi nomi e con grandi _ J'ai communiqué I.a. lettre de Biechi mezzi finanziari. Vi sono poi altri centri à La Polla età Sala, au cours de ,i 01 coti– diretti da fascisti noti come Sala, ex sin- versatio11s à Mo11técarlo. La Polla a fait daco-di Alessandria. Questi emissari han- parvenfr au gouvernemcnt ilalicn des avis ~~ iiec:e:fft 1 ~~e~iJ 0 ~~to;!;s!~u~~~ii~!cdi ~/;~1!11 ;i:~c~~o;~$ i1u113;i~~1ff;i/~t;ii;t:i ~~mf~i~t::tr~~~lei~r~on~~~ìi'l r~·vf~f~rij ci avait été arrélé en ltalie. Je ne sais ce partiti, sopra tutto nei Partiti estremi ; J:ft/e méme Bricchi est deve11uper la 2. Che tutti gli·alti di violenza commessi Ecco un altro sepolto vi\·o O scomparso a Parigi contro i fascisti sono stati com- per atti non commessi! messi dagli stessi fascisti per trarne pre- Esisteva allora a Par.igi un giornale co- testo di persecuzioni ; munista La Riscossa. 3. Cbe i fratelli Garibaldi Peppino, Rie- II giorno s J!' ~nna.ìo Riceiotti Garibaldi ciot.ti e Sante, sono stati maq1Japars di àirJ:iiarò : _ E1lfin a une époqtte que je tutta razione fascista in Francia, azione situe camme étant celle a laquelle la na– di spionaggio e di provocazione; tionalité ilalie11nedcvait étre enlevéc à no\~~it~ ~ir:~iv~;ronlt;li~~iz~~~a~e~~~ Donati, celtfi-ci é!=rivi~,. a-t-o-n prétendii, dei suoi agenti; }o":r~:~trLt it~c~!~::;;;ft ifa7l:.e ~:!li~!! 5. Che i funzionari dello Stato italiano avoué que c'étaient La Polla et lui qui en non esitano a proporre sequestri di perso- avaienl obte11ula pttbblication, parce quc ne, !urti di documenti, attentati, ecc. elle n'était pas faite pour apaiser les po- 6. Cbe tuW questi fatti si compiono a lémi.ques entre fascistes et a11tifasciste1. conoscenza e dì accordo con l'ambasciata. Il est certain à mo,i avis qu'ils avaient ~~~ir:~~v~a~A~i:e;/t~ 11 ~o~f~p~~t!~aTi!= ~itpt:i~~afi~!~ 1eu:~f;:t~°:!v1:::: d~:u,::~ lativa allo spionaggio ali~ sua cuoca si- mieux que j'étai, absolument étonné de gnora Marabuto o all'ambasciatore Roma- constater des rclations e,itre La Polla et no Avczzana: una pci\'era cuoca ignara e ce iournal communiste. un ambasciatore conscio che compiono lo E' interessante constatare come il que- slesso basso ser\'izio I store La .Polla inviat.o da Roma con una Le dichiarazioni di Ricciotti Garibaldi ~~~; a~~c~f:ft~ 0 :!~~~Ue,~ 0 ~p! 0 ctf~~~= E' meglio seguire senza fare alcun co- r.aggio, ma si incarica.va sopra tutto di mento le dichiarazioni dello stesso Rie- metter discordia e di eccitare gli italiani ciotti Garibaldi. all'estero gli uni contro gli altri. Ciò da. Egli fu aITcstato a Nizza il 3 gennaio ~i~~; 1 /i(a~1:ilo;e~~1 1 ,g~: ~~f:1{lama na- 1926 in circostanze che se sarà il caso spic- ~~1irf1m~ue~ll~~c L 0 dti 01 :c~t~~n disaf~c~~~~ L'amicizia dei Garibaldi pel fascismo n~~a~asiu~r~~~r~;!o; i~paJJPr~riion 1t!{fassi~ piè/rt~~li r?r:i~i~:,~~i !i ~~a;:~ 1~~sinit;o~= emissario. Era un operaio già in servizio scista e diventava generale della Milhia di Sanle Garibaldi che dovea consegnare nazionale fascista. rt~:1cete~1~ted:1 1 io~~f~~1: 0 :e:oav~~a~~r~11~:. in pit;x~ ~ic~\~\~st~a!:g~e ;~m!ro1~~~ 'l'orrigiani, gran mafslro <lella Massone- antifascismo, ciò che permetteYa loro di ria, un cerlo numero di avversari. operaro con maggior efficacia. Per il 28 ottobre, grande festa del fasci- Però dopo molte vicende Peppino nnda- smo (anno v dc!l'èra nuova), occorreva un :aqic~~mdii1fi~cf~u~ el1~1/~1~~n7nrelit~~ ~1~~\~~fO ~~itr~ef!~if! 0 3~1 i~tci. 0 ~~\rgo~~ moni nel processo di Ricciolti han depo– ~gJ;fgif~t~a~icu~tI:puct~Wvi~~\iia~:~~~ ~\oli~~c 6 88.~oJ_iceveva un primo acconto lutlo di parte repubbhcana. fiicciotti Garibaldi aveva da principio l'Irai11~i~.tiS~i~~B~ 1 i ;·i~~;t~ fdr ia:v;:1rii~ n~~f!~/i ;:1er:u~~~us~1vf 0 9~lc~i~g~~~1sa:i~ Sante. Scivoli doveva portare delle lettere fronte all'e,·idenza aveva dovuto ricono– per Torrif?iani, per il deputato Chiesa, per scer:e che somme notevoli gli erano state i pubblicisti Schiavetti e Ravasini, ccc. date. Stabiliti i piani di accordo con il questore Ma il giorno 8 gennaio in un lungo in– ~a Polla e con Sala, fu il commissario Spc- tCl·rogalorio si trovò mollo imbarazzato di t1a cho s'incaricò di fare dare il tassa- fronte al fatto che erano noti i depositi 1jgr~rcia s;~~~~- f ~e.ci ~tt f,1~~!go~ ; :~~ ~'i 1 1~ 1t~J,; 0 J~nf~ll?a ~~n°fe~~g st~ 0 le"~~~= partl, il 28 ottobro si fece avvenire l'at- me cbo erano state depositate o che in tentato Zamboni. Questo g:iovin~tto di tempi diversi erano in un anno di 645.000 tii~t~a7~r~· ::~~;fia s? ~f;!~ h:a;.~!!t~ ~!~f~ Aa~~~:s~tve~?oc~;r~~le1l~.irò6 6 :ici; sparato un colpo di rivoltella a Mussolini. Polla, che, so la cosa fosse vcra 1 fl;urcrcb-- QUANDO L'O:DCO ESCE DELLATANA Il « duce» viaggia in incognito. - La tendenzial.ità repubblicana di an aeruo di caaaMussolini• La Con• gregazione degli abalatori a tavola • Un fcumla nel letto di Ludouico il Moro. L',i·onore" Oi ospit.are Mussolini e Um– berto di Savoia, aspirante re col permesso del « duce n, C costato caro, nel mese scor– so, a. Milano ed ai Milanesi. .Ay.rctegià pub,bli~a la µopzia deLp.u; merosi arresti che furono fatti nell'una e uell'allra "solenne ,, occasione. Ma qui non si fermano i guai. Giacchò Mussolini viaggia in stretto in– cognito e per lui vige più che mai il detto che "la paura fa novanta», cosi per il suo ì'/3!St~t~ 0 stli~fgn; !aei~a;e ~f«er~~~~t~ viso» alla Fiera, a visitare d'nimprovviso., qualche stands ed a filare d' ((improvviso" verso una ignota (o troppo nota) villa dei dintorni di Milano. E fu festa finita. Per l'aspirante re, le cose procedettero con maggiore solennità, con più ch"iasso e con più spese. Ci fu, è vero, un piccolo dissidio famigliare fra !'on. Belloni, po– destà, ed il comm. Morgagnì, vice-podeslà. ; il primo desideroso di dare alla manifesta– zione un carattere politico, il secondo in– fervorato a dire che gli onori politici si rendono a Mussolini e basta e che « quanto al principe, dio c..., non rompesse le sca– tole, pcrcbè i fascisti in due e due fanno quattro erano disposti a mandarlo a quel paese. (Come si Fa il signor Morga~i ha, nell'entouraue del "duce;, la funzione di rinverdire di tanto in tanto la tendenzia- lilà repubblicana). L'accordo fra i due compari non fu cosi difficile, specialmente quando si trattò di organizzare un gran bancbelto al Castello Sforzesco. Ciitquanla eoperli per il banchetlo, oltre un migliaia di mvitati per il ricevimento ; r~i~m~~~~ i}o;i~ ~?i t~i~~r~ iu~~~'.J;s~~ me ; fSara al piu bello e più costoso fra la ,•ecch1a aristocrazia e la nuova, quella le cui gesta eroiche sono recenti e sono con– sistite nell'assassinio e nel sacch~gfo. Come il principe si fu ritirato, la festa degenerò in baldoria, fra lazzi, canti e suoni. Un fascista fu trovato la mattina dopo addormentato nel letto di... Ludovico il Mo– ro, molti altri furono raccattati sotto i tavoli ; i danni materiali al mobilio, alle tappezzerie, ~I vasellame furono ingentis– simi. u Giovine;;;;a,primavera "di beUe:::a ... "· Ma chi volete che si commuova di que– ste cose? Il comune è ricco. ricco, ricco Oa quando i milioni del prestito americano sono af– fluiti nelle sue casso. Ed i fascisti, in man– canza di teste da sfasciare, sfa.sciano bic– chieri. Convenile che c'è un notevole progresso sui tempi recenti. IL LAVORO ITALIANO IN FRANCIA Dando un'occhiaia alla sotloscri:;fone per « La Libertà» gli amici lettori a– vranno rimarcalo delle considerevoli sommelle sollo diciture di questo gene– re: « .da Lavai, le compagnie di Azzi e Dehernardi, franchi tanti», oppure : ((La.compagnia di Dagrada, inneggian- f~ al:u;e7it~~,r~t Jtir;r:o!;:;~i~ 11 s~~ rcmpiocca ... )),ecc. ecc. Se scorrete la stampa antifascista ita– liana che ha visto la luce in Francia da tre anni a questa po.rie e se posate la t;c,– stra atten:;ione sulla soUoscrizionc di questa stampa, v'imbatterete spesso in dicitw·e del genere. no~:a /"Jet/((t.~a,!;in~e[L::( °ler }c1:::l!;; degii italiani» o della solloscri:;idne « Pro vil!ime del fascismo", del « Mez– zogiorno)) e di altre sottoscrizioni a fa- ~f:da:!f e,m?v~~~7tdelfeer~i;b1~;~~iife ~ ~ummen:;ionale vi appariranno spesso, con cos-picue somme, sempre, inviale da località disparate, Chi e che cosa sono (iUeste u campa- gnie " ·così attaccate alla causa che si combatte contro il fascismo? Sono gli aggruppamenti- costituiti da:– l'Unionc delle Cooperative, che lavora,w in Francia alla ricostru:;ione di liriee ferroviarie, sollo la gt1ida dell'amico o– norevole 1\"ulloBaldini. Sono, in tulli, circa seicento operai, divisi in 11 compagnie» di cento o cen– tocinquanta, che prendono il nome dai capi cantieri che le dirigono, compagni anche loro. L'esempio dell'Unione è il più bello esempio di l{Ji;oi:o italiano associato in Francia. .Questi lavoratori riuniti vivono lllti– vamente, appassionatamente, la vita dell'or.9ani=.::;a:;ione, rispondendo sem- f:i~o;i~:i~s:,;~:1//i,:~o~fen~e/f[~~lis:.he Se lutti i lavoratori italiani emigrati facessero come e quant.o fanno costoro l'antifascismo farebbe passi da gi9an1/ Degli operai, dei compagni dell'Unio– ne, ne riparleremo. Ne vale la pena. 29 MAGGIO 1927 AL LORO SPECCHIO Affittacamere Guido da V crona - fiore de~mio ?iar– dino - are,;o 1111; pu_bblico 4i sa;~n:r: di colle9iali vr.shva m maniera: f more pn slroda la r;enlc a Mtlano. e.– all'eslcr;) , 1 uando, qi,alche. vullfl, ~ia9- 9iava, ed era persino propnc 1 tano .~,,~~ scuderU, da corsa con un so O _cav . • la (>Pltn Ot1Jro - che correva tnfaltcabtl mente a San Siro, il 9io_1:eate la dov:= nico, sen;;a vincere 7Mi_. Al!ora da rana era un persona9gw divertente_. . ll~ come quelle cantanti, che, s{wn– Ja · la' ,,iovinP:;:;a r, pc1"dutq, la voce, .Per sbarc(l;•e il llinaric. ,> fin!sc_ono of?;~:– camere a mese e o.a ore, Cjuid? da - nfl esaurita la sufi vena di scrittore a{,o~ di;iaco. è fi,lifo uvmv po~ilico.. E ,r0nuri:;ia dei discvrsi eh~ il Popolo d°Itata pubb!ico u net testo rnteprale .,,. /Jello questo ,} superfluo oggumqP.re clu• anche Guicfo da Verona è fascuta .. Zun:~:o~c~l~(~f1~f~i'a~s:•;assinato Jyf~tt- teotti rra al Corriere: Hahano con Pi! 1 .TJ_– pclli'- intrepido r 9eniale per defmt~ .:fonc aufof!ra{a del. J:?uce - ~he for11:i l'r.i1tlomobilea Dumim e con 1~~llo Q1_ll– lici nel cui garage gli assas_sim la.scia– rono la macchina insanguinata, com~ 11iuto il delitto. . /Ja allora non scrive piit r?man:t. . .Ma pronun:;i<i dc_i disc'!rsi... a tan!~ all'ora per esaltare 1lfascismo. J.;1Lllimos110cliscnno, per inau9Urare. la Piera milanese del libro, lo ha pronun• :;iato a nome degli scrittori ita!iani. Di.. quanli scrillori si /ralli non si sa co!I' esaltc:;:;a,perc"hi:Da Verona ne ha nom:– nato soltanto tre: Afussolini che, nafu .. ralmenlc è il u primo d'llalia_ l}' Frac.~ chia che viene subilo dopo e Giampaoli, segrclerio del Fa~cio milanese che, co– me nella Gran Via, chiude il ter~eUo. Questi tre 11omi lasciano penson pei la lelleratura del ,e bel 11ovecento ». Scrittori? Per Mussolini e Pracchia si può an"'! che transigere; ma per. GiampCU?lic01 me si fa? Per Giampaol1, che scnve ~ comcro con due e ed usa il pronome re~ lativo la quale ogni vo_ltache il s'!9.gello è al maschile, come si fa a class1ficarl4. prima ... di Alessandro Man=oni? Eppure è cosi. La politica ha le sue necessità conte lo stomaco. E Da Verona, poverino, ha da sbar-! care il lunario. .. Da Verona, però, ha parlalo con inte~ :;ioni serie. Ha detto tra l'altro: « I catlii;i pastori che sono di là daUè. Alpi, espulsi o fuggili dal gregge, anrd 4 dati nella città che tkv'essere la noslra sorella, pcrchè un giorno dovrei eUa pu-. re svegliarsi al suono delle diane fasd– ·ste, continuano nei loro giornali e nei libri a coprire di disonore la P~ria ». Da qui la necessità per Da Yer0114 che « un forte gruppo di scrittori, d'au– tori di teatro, di pittori, di musicisti, di artefici d'ogni r1enere rappresenti all'e"'! stero il pensiero fascista». E' inluuivo che nel o forle gruppc,; :%:r:!.~1:c,r:sde:tm~;r::JfnoD.::_ t=. mente tra i buoni pastori che ontmffll'.hal; Patria e, perciò, ha diritto aà un impie--! go stabile adesso che le sartine hanno cambialo 9usto ed i collegiali fanno l~ stesso da sè, sen=a i suoi romà-n=i. E si allatJCaal « novecento » I ALIAS. Un ragazzo di 25 anni Il mondo è in 9inocchio tlavanti ad uri raaa:;:;odi 25 anni, quasi in adora:;ione. Egli ha volato l'Atlantico. Egli ha vinto, vendicando i predecessori cli.e sono spa– riti nell'impresa. Ha trionfato del desti– no ; ha messo il suggello dell'uomo so-– pra un'altra disfalla della natura. U1' immenso corag9io, una fantastica volon .. ~a ; u.n.asempl!ci~ tranquilla, giova.nile, mfanttle, qua.st. Si pensa a Sieg[ried, il Pl!rofolle che. la pieta. _ha {alto saggio. Via tl b_luff, via l'amencanismo, via la presun:aone di imporsi, di dominare r di umiliare ; via tutto ciò che è 'la più gran parte di tali imprese, bandite a col-!. pi di gran cassa, a oslenla=ione di po-i ten=a e di superamento. Il mon4o l'in4> tende e saluta nel giovine vincitOre una for;;a non nemica ma fraterna, non mi~ nacciosa ma solidale - un patrimonio comune, !'man? di grande=;;a, di prJs~ sanza e dt glorta. L'impresa non pensala in favidia la– scia la. villoria ammirala pura di im,-i– dia ..Appena un po' velata della melan– conia per i caduti sulla stessa via ~fon c'? un diUatore che l'esalli sulla P~nfa di una spada, fosse pure la spatolo di A~lecc~iinore. Ecco la belle:;za e l'uma-– nrtà di quest'ora che circonda di lauro un~ les_tadi 25 anni, libratasi in assoluta sol1ludrnc per un giono cd una natie. Cosl e.radal.p~incip~o, in qt1ell'èra non. an_coratm.pcrialtsta ne fascista che assi– ste, qtton;la, alle prime conquiste sullo spa:;to. Allora noi non domandavamo 11_cppure_da ch_eterra venit:ano, cori quale l,~gua s~~spnmessero, questi eroi e que– sti martm ~hc partivano per le scoperte del grande ignoto. Delagrangc, Geo Cha– ve=.,Santos Dumonl non erano che fiori s~occiati nel. gia~dino dllll'umanilà, che et rec,av~no 1l primo annun.:;io che l'uo– mo s, distaccava dalla terra, che vinta era la pes~n'.e.:;.:a,che lo spazio e l'alto ~rano dom,~w_umano del-domani. A 1..:i, ~ loro nomi ci erano segnacolo di una tmmensa fraternità imminente, che ctm– cell':'-~alul!e _ le frontiere, che neg:wct tu!l-1 t, _co11ft~1: La scien:;a, la tecnica e Id energia voht_,va, non monopolio di nl– c1~no! .r~vesci.ava~w tutti i monopoli co– sl1tu1ft in 0~10 d1 ltttli, dall'avarizia cu~· pa 11 alcum usurvatori. Lmdenberg ci riiorna a quei giorni a qu:_llepure e grçmdi spcran;;e. Nell'a.'fo– ra.... rone che lo circonda c'è un revival di quelle promesse e deUa giovine:s;;a no– Slra._Jl mondo fo adora perchè gli è gra– to dt ap~rlo restituito un momento allei fede dt~tn !ercssq.ta 1ei principii. Via il ~!ufl, v~a: lamencan1smo, via fa. presun– ..wne ,dt imporsi, d~dominare, di umilia"'! ~e I.E_ una professione di fede nella tr·ta ind1v_1d11alee ~0Uetli'1;a, nella libe;là <:,he ~nche solu!,a.rietà.Non è pili dello =>J?Or!, e della rehgume. Anche noi creli.: ~l /t 1'-';ltele P~~formances affa;.istico~ m t1slr1ale - poltl1canti, ci siamo den.:i tro, ~• anch;e noi, ci conf..ondiamo nel coro che grtda: Viva I Viva I

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