La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 52 - 31 dicembre 1961

UH.AKIU Ul:.LLA KtJJA/IONt ll·U dal mercoled1 al sab,HO Le nchieste dJ giudiz10 c.he giornalmente ci pervengono troveranno risposta nelle apposite rubriche • Verba Vo– lant •, • Scripta mancnt • e • La Fiera risponde• secondo l'ordine di arrivo. Si prega pertanto di astenersi dai solleciti I tA FIERA LETTERAIUA Manoscnrti, foto e d1c;egmnon r1ch1e~11 nnn -.t re<11flll11~ono L lE Al\.~S'.11.'JRE n~ AJR'.11.'E IN ITALIA * Bilancio d'un anno * tli GllJSEl'l'E SClfJlt'l.'li\T(J S FOGLIANDO la colle·' z1one della • Fiera >, per dare una scorsa ai nostri interventi settima· nali dell'annata. \dovrem– mo dedurre che. in sede di bil.ancio delle mostre d'arte in ltali::i durante il 1961. il lato neg::itivo sia stato di molto supetiore in con(ronto agli apporti positivi E. innce. non è proprio· cosi: poiché - anche se durnnte un an– no, delle migliaia cli scul– ture e cli pitture viste se ne salvano soltanto qual– che dozzin:t - sul piano estetico il bilancio regi– stra un atth·o. Naturalmente In mostra del Crivelli a \'cnezia e quella del :\lantegna a MantO\'R 50110 stati due avvenimenti fuori classe che hJnno destato intc· resse in tutto il mondo. Si sa che a i\Iantova. per re· golare l'incredibile amus– so internaz1onale dei visi– tatori, c'è voluta la co– stante oper3 della forza pubblic;i e che si è dovuto registrare qualche spia– cevole episodio per la im– pazicnt,1 di qualche visi· tator(! straniero. Ciò che lest1mom:i come. in un mondo che i più credono dominoto dolla psicosi ato– mica. il fascino di un p:rande artista è ~empre in grado di libcrnre cd clc\·arc lo ~pirito d1 molti. l\la il no5tro discutere si è fatto sovente anima· to - e più di una volta controc1>rr<>ntc :_ n pro· posito delle mostre d'arte contemporanee; vale a dire di un'attività nella quale ci sentiamo viva– mente impegnati e come critici militanti e come uomini con delle precise cd approfondite persua– sioni. Escludiamo o qum;i' da ogni alti\10 la mostra di Palazzo Gr:i.ssi. fatta per documentare vistosamen– te un fatto modale da con– trabandarc come fatto ar- li5tico. e la Bie1urnlc di Rimini. governata da imcnclimenti piuttosto pro\·incial1. Escludiamole. queste due manifestazioni. non pe;- mero comodo ma perché fuorescono da una situazione reale di fondo (cd auten'ticamentc an– toctonn) della contempo– ranea arte italiana. Mo· stre riel genere. se mni. tendono artatamente a in– serire nella storia quel che è cronaca di un costu· me. una cronaca che at– tende di essere sistemata dal tempo in una sua pro– spettiv:i. se non forse di· menticatn. Piutt.:>sto merita un ri– lievo il fatto che vecchie mostre - come il Maggio di Bari - a furin cl'ins1· stere 111 certi errori per l'assenza cli unn direzione attenta alle oscillazioni dell'interesse artistico. ab– biamo finito col perdere OJ!ni mordente. Interessa– rono. non interessano. vorremmo che tornnssero n inlcressare ~Jentre il Premio ;\liCheui. pur a v e n d o risentito della bruscn sterzata antiastrat· lista. riproponendo artisti e opere (oltre a certi cgiu– dizi•) già scontati. è stato anche quest'anno al cen– tro di discussioni spesso vivaci (le condanne indi– scriminflte sono venute solo da chi presumeva cli averlo monopolizzato); e riteninmo fond<1ta la spe– rnnza che esso continui a essere la m~,ggiore mani· festazione artistica annua del ~Jezzogiorno. L'Abruz– zo ~entile. terra di pensa– tori e di poeti. ha tutli i titoli per mantenere qhe– sto prmrnto Una carenza. che ci au– ~uriam·l transtlOria. ha do– vuto registrare il Premio \'ilio San Giovanni: il Premio Avezzano ha per la seconda volta in due anni dzluso la nostra spe– ranza che esso possa svol· gersi !}iù qualificatamente. Un altro premio. che pure ha registrato edizioni otti– me e che quest'anno non ha avuto una larga adesio– ne di buoni artisti. è siato quello di Capo d'Orlando (che è. prrò, destinato a riprendersi dato l'impe· ~no e la capacità dei suoi organizzatori). Non possiamo parlare> delle mostre di Palermo e di Marsala. :irg:mizzate da persona non nota in cam– po artistico. perché non le abbiamo visitate: ma. dal· le noti:de giuntcci. potrem– mo desumere che si è trat– t;,.to -ii ri~ur~iti· astrattcg:- TACC INO DELLE MOSTRE ~IILANESL * Sironi, Martirii di * LUt. :IA.NO BIJDIGNA. N EL PIENO de)\'cs1a1e, in una Milano .ferragosta– na, quest'anno ancora più deserta e affocata del consueto, alle onornnze I u– nebri per J\lario Sironi paric– ciparono pochissime persone: la notizia della ~un morte a\'e\'a raggiunto troppo tardi gli innumerevoli amici, s111- diosi cd e~timatori dell'arte sua, disper:ii dalle \'acanzc in angoli remali d'Italia e d'Eu– ropa. E quasi lutti, nelle set– timane segucn1i, preferirono rimandare le tesi imonianze di cordoglio, i segni di stima e d'affetto a un., ~rngioncJ11c– no distratta. consape\·oli che presto :,arebbero stnie ofler– te molte e impegnative occn– :iioni per un di!>Cor,;o 1>ill me– ditato sull'opera del mnc~tro scomparso. Nelle scor<:c ~ct– timanc, quasi contemporanea– mente, tre gallerie milan~i hanno o~pitato dipin1i e di– segni sironianì in numero e di qualità tali da con:.entire un'assai ampia e stimolante , h,ionc prospettica del suo lavoro: alla galleria del ri.1i– lìone, che nel '29 allestì la prima imporlantc • per5ona- !fn•adidiSiro;~drrde~Ì!1u1~i~7~ periodo, da11a fine della guer– ra alla primavera del '61, alla galleria d'Arte Contem– por~nea - nell'ambito della rassegna in1i1olat.1 « Da Bol– dini a Pollack • - altre tele assai imporianti (fra le quali l'« Aeroplano,. del '17). e in- ~~~eri~~af:lle~Jc~~~~rio d~IJ~ sua produzione grafica. ArchilCllO e scultore, inge– gnere e scenografo, scrittore e designer, oltre che pittore, Sironi è staia la pcrsonali1à r,~~tc~;'!fi~~a df ;~~is\~ :~t ma mclà del :.ccolo. Tutta– \'ia, non tanto alla ,•arietà degli interessi cd alla molle– plicità dell'azione intellettua– le sono da attribuire l'effet– tivo significato cd il peso da\·vero determinate della sua presenza. nella cultura del no,, stro tempo, ~i piuttosto aUa f~~~r~~1 3 ~~o f~~~~e:.:~~~:~ poetico: in forza del quale ogni problema ed ogni espe– rienza venivano ricondotti a un unico, costante nucleo estetico e morale, di cui di– Yentavano indispensabile fun– zione. In questo senso, e in altre parole, un manifesto pubblicitario, un articolo di ~iemale, una scenografia, l'al– lestimento di un'esposizione hanno, nella sua opera com– plcssh·a, importanza non di– ,·ersa e non minore di un quadro, di una scultura, di un saggio crilico, di un af– fresco. di un progeno archi– tettonico. Anche , ista dal– l'esterno la sua •carriera• riesce a conservare qucslo carattere unitario profilandosi come una esana concatena– zione d'incontri. di e,•enti e di alli sempre perfettamente giustificati. Il la\oro di Si– roni, e la :,ua stessa vita, davano l'impressione di una macchina perfetta che, una ,·olt,1 an-iata e sino all'arrc- sto definiti,·o, procede e ope– ra con ritmo sempre uguali:, senza errori, sb:mdamenti o s1anche7.7.C, quale che sia l'im– piego cui di \'Olln in \'olla viene destinata. E, in effelli. al rigore geometrico - pili dnascimentale, im•cro, cht.' non meramente • ra;,ionale,. - dell'opera sua non sono mancate a ccuse di d isuma– nità e di • frcdde7.la •. come, per contro. la sua tendcn,a al monumentale e la fonda– mentale epicità della sua na– tura hanno tah-olta polulo essere 1acciatc di retorica e di map:niloque,wa. Rilie\'Ì, questi, forse inevitabili, nu\ il cui segno, a guardnr bene. può essere age\'olmcntc con· \Crtito da negativo in po..,i tho non\ appena si con-,idcri J'~spctto globale di un'epoca, qual'è la nostm, nettamente scissa tra gli opposti ccce$,i della postulazione di un im• pegno rivollo soltanto alla cronaca spicciola. e della ri– chiesta di una tolale as1r.1- 7ione dei \'alod sentimentali e morali. In altri termini, la eontradditorietà delle accuse rivolte a Sironi. a questo ar– tista eminentemente •civile,. - per usare la dcfini;,ione del suo critico più intcUigcnte e affettuoso, Agnoldomenico Pi– ca - , che già di per sé ne pro\'ochercbbe l'automntica elisione, acquistano, proiet– tale nel futuro, un signilicato picnamentt:, definiti\•amcntc clogiati\'O. Alberto J\1artini - di cui, nel sc11enale della scompar– sa, il Centro Culturale San Fedele ha promosso una mo– stra di oltre sc1tan1a dipinti e numerosi disegni e inci– sioni - fu un •isolato,. nel plo1one delle generazioni ar– tistiche del DO\'ecento: qual– cuno lo ha definito l'« ultimo romantico•· Non diede mai scandalo, nemmeno nel sen– so più accettabile e legi1timo, non alzò la \'OCCin nessuna polemica, e non mai usò i gomili per farsi largo nella lolla degli artisti assiepali nelle grandi mostre colletti– ''c. L'eccezionale originalità del suo carattere, le doti di im•cnzione e di fontasia, il segno fermo e nitido della sua personalità pittorica, li mise tulli nelle opere, non nella biografia. Eppure la pittura di f..1artinì deve es· sere iscritta in una delle cor– renti più vivaci ed cstro\'erse, più autorcclamistichc e sca11· dalose della cultura europea degli ultimi cinQuant'anni: il Surrealismo. Bréton, Aragon, Eluard e gli altri firmatari del Manifesto Surrealis1a del 1924 riconobbero nello « Au– toritratto • dipinto da J\lar– tini nel 1905 una chiara ma– nifestazione dell'idea dell'ar– te che essi propugnavano: non una di quelle numero,;e opere surrealiste ante lltteram, dai graliti dei cavernicoli alle •Tentazioni• di Jeronimus Bosch, dal!'• umor nero• di Jonathan Swift alle ~trava– ganzc poctico-ma1ema1ichc di Lautréamont, in cui ebbero buon iiuoco a rintracciare nobili ascendenze: sì in\'cce I' un Ycro e proprio atto di m1sciia del loro movimento. ;\l;,.rtini. per ahro. ~on pen– sò mai seriamente a rivendi– care quella sua priodtà di linguaggio e d'idee, ben com– prendendo che la validità di un'opera d'arte non è quc– ~tione di date; né mai volle legarsi agli esponenti del mo– \ imcnto surrealista intuendo forse la c:.tcriorità e la ca– ducità di alcune loro posi– :doni intc\lcltualì e morali. Dopo alcuni anni 1rascorsi a Parigi. preferì ritornare nel– la quiete provinciale della natia Trc\'iso, e più tardi tra– :.forirsi n Milnno dove con- 1inuò a vh·erc appartato co– me in pro,•incia, con la compagnia di pochi amici, dedicandosi alle sue predilet– te letture - n Poe, in parti– colare. che tanto contribuì alla sua formazione spirituale ~ t~!~C:( ~S1t~k~~c~~a~~~: ti aulori che gli ispirarono !<>tupcnde,intensissime • iUu– :itrazioni,. - , rivedendo la lezione dei grandi maestri del pas:.ato che più gli erano affini, da Ducrer a Bosch. da Go\·a a Callot, portando a\·anti, infine. con s1renuo dgore un'opera pittorica e grafica affidata al tempo e non ai facili clamori della cronaca. I quadri espos1i alla mostra dì San Fedele ci di– cono quanto avesse ragiono a non temere il silenzio e l'ob.lio che pur Io circonda– rono negli ultimi anni; di– mostrano che scrio e bra\'O e originale pittore egli sia :.lato. che vigile e inquieto mondo poetico fosse il suo. e con quanta forza s1ilistica egli abbia sapulo esprimer– lo; a11cstano infine il valore di una presenza che, 1rascu– rata da.Ila moda, il tempo ac– certerà. c on sempre maggiore chiare7.za. Fra le oilrc, numerosissime mostre che hanno luogo in queste se11imanc nelle galle– rie milanesi ricorderemo an– cora almeno- la bella retro– spetth•a delle opere di Os\'al– do Licinì con cui la galleria Lorenzelli ha ripreso la suo attività culturale; le •'perso· nali • di giovanissimi pittori Ugo Guarino e Valemino Vago, ambedue affettuosa– mente presentati da Garibal– do Marussi. al Salone della Annunciata: la mostra dello scultoic Gino Cosentino che, dopo alcuni anni di silenzio e d i ass enza, ma non cerio di 01.io , si ripresenta alla gall eria C adario; la mos1ra di Luigi Guerricchio alla gal– leria del Mulino; e ancora quelle di Ercole Ferrari alla Barbaroux, di Suzv Green Viterbo e di Dora 'rosi alla ,\tontenapolcone, di Kurt chwitters alla g a 11 eri a chwarz, che quest'anno ha un programma cullurale quonto mai interessante, di Karel Appel allo Ariete; men– tre dcJJa mostra di Dipinti !<.U Vetro del XVIII e Xl X :.ccolo, con cui Euorc Gian– fcrrari inaugura la stagione della sua galleria, diremo in uno dei prossimi taccuini. gianti finiti ai margini del– la geografia artistica. oltre il segno clell'l1ic sunt lco– ncs. Torino, oltre alla bella collezione Thompson e alla mostm del Piranesi. ha avuto una nuova edi· zione del cFrancia-ltalia>. fatta con l'esposizione di artisti e spesso anche di opere partecipanti nlle precedenti edizioni (otti– ma la personale di Cam– pigli). sen7a che il rias· sunto presentasse le qua· lità proprie alle ben cu– rate scelte antologiche. sabilità della lotta da con– durre ad oltranza e senza quartiere. La lotta. invece. l'hanno condotta i critici. sostenuti da un pubblico decisamente ostile a tutte le elucubrazioni In un clima in cui. fot– te poche eccezioni. gli az– zeccagarbugli passano per · uomini d'alta cultura e fl· niscono. sul piano orgn– nizzativn. con l'averla spesso vinta. è già troppo se In Sottocommissione per gl'inviti alla Biennale di Venezia del 1962 ha avaUato una rosa d'invi– tati in cui figurano oltre un terzo di figurativi. Ciò vuol dire che la nMtra battaglia. - cioè l'inter– vento di un gruppo eh cri– tici non settari e di alcuni tra i mag.E?iori esponenti anziani dell'arte italiana - ha a\·uto il suo peso nelle decisioni della Sot· tocommissione. Un fenomeno che ha ca– ratterizzato il 1961 è la fioritura di mostre estem– poranee. Abbiamo detto, e ripetiamo. che in questi casi l'arte è una scu~a per propagandare un dato luo· go turistico. Presiede a co– deste mostre uno spirito di scampagnata: ed in es– se specialmente le donne– pittrici (cioè le dilettanti che mai sognerebbero di partecipare a mostre se– rie) mietono facilmente :lilori, Però. entro i limiti ciel divertimento. esse pos– sono essere guardate con una cel'ln simpntia. 1 011 estempornnen. ma legata ..il tem1. è stata la mostra sull'Auto!<trada del Sole. molto cliscus5a da pili punti di vista e nell'in– sieme insoddisfacente Le, :1ostre commemora– tive cli Martini e cli Siro· ni, mo:.trc anche da noi caldeggiate. finiranno col dare 11 giusto ton.o alla partecipazione italiana. af– fian:ate come saranno eia mostre di Pirandello. Saetti, Bartolini. Cianoc– chi. Martina e cli qualche altro. Anche se in numero rilevante i seguaci di cer– ta modt1 finiranno. quc~ta volta. col rimanere sof· focati. fermi a formule che hanno"' fotto il loro tempo. E poi: di fronte al– l'oro. il similoro non in– _E?alllrnnessuno. PAOLO CAVINATO: •Figura,. Lc1trra d B~llu no * fii f/Gf> /<'.ISfJ/ÀfJ La scultura. oltre a una mostra' milanese. che ha visto allineali i migliori scultori italioni. hn avuto manifestazione a Gubbio nclln Bicnnole elci Ferro e un'nltrn a Padova nella ì\lostrn del Bronzetto. Altre mostre, nazionali o regionali. abbiamo avu– to a Roma. a Forlì. ad Ancon:1. a Fnenza. a Trie– ste. a S. Benedetto del Tront~. a Catanzaro. a Cas sino. a Brescia, a Suz- 1.ni· a. ccc.: queste. e alcu– ne d elle precedenti. docu– ment 'l!ln, da parte dej!li artisti più consapevoli. lo nssillo di uscire da unn siltrnzionc di succubi d'una moda per riprendere con serietà e fervore il diffi– cile l:woro creativo onde giungere a una e nuovn figurat1vitù >. _?i va diffondendo la co– scienza che uno sgorbio sulla teln, un sncco o unn tavola bruciacchiati. un coccio .o uha pietra qua– lunque su una base non possono. alla lunga, fare le veci delle opere create dalla fantasia di chi ab– bia anche le dovute capa– cità tecniche. All'arte ve– ra è necess3rio un tiro- ~~;:~;z~g:1~~r~~ it"r~e~~\~e~~:: lcnse onnai lasciano il lempo che trovano (i cbu- Oltre a un consuntivo non in dcificit. abbiamo dunque un prcventh·o in– coraggiante. La nostra lol– la non è stata ne \·ana. ne ind~gna nei propositi. Perciò possiamo - senza lema di essere fraintesi - fare i nostri auguri per il nuovo anno a coloro con i quali 3bbiamo. a volte veementemente, polemizza– to; a quanti - critici e arti· sti - hanno fatto l pesci In bfll'ilc ( mn purche si de– cidano a uscire dal loro colpevole agnosticismo): a tutti quei giovoni pittori e scultori che. usufruendo di certe rotture avanguar– distiche e respingendo le suggestioni delln mocln come tale. lavorano a un nuovo corso dell'arte: e finalmente. non ultimi nel– la nostra estimazione. a quei lettori che spesso ci hanno scrillo per consen– tire o dissentire. prenden– do così viva parte alla no– stra nrdua battaglia per– che l'arte continui ad ar– ricchire lo spirito e non si riduca a un gioco balordo di lrovaline 6en7.a empiti umani. A BELLUNO, s'a11cl1e ca- 1wl11ogo di 11rovi11c1a, 1111agalleria d'arte 11011 potrebbe tro,•arc r,ossibilità Junta11ti per esùtere, perciò 1'11u:.1ati1•a def Co1111111edi mlilnre ima :.a/ella del rior ,1t1111tr1 Hwco Cil'ICO alfe 1110.,tre tl'annt, co11te111/}ora- 11ci è ovc1·tJ di vera partcci· 1m:.1011eallfl culwra "" 11artc di cl11 è vre,,osto alle cose civiche. (Per i11cho diremo che il riordino del Museo, ter111i- 11ato l'cs1a1c scorsa, è stato C0/1/t)IIII0 da Valcano,•er CDII 1•crn bravura e stretto rigore :.c,.e,u,fico. Semmai il l'iRorc ,c1c1111(ico 111 co11(ì11aa 1•0/1e, ,ecomlu il g11/)/o corre11te, con /'a:,ceti'1110 11011 sempre flCCetto alle or,ere tl'artc, ma q11e.,10 è piccolo ri/ie1•0 per 1111 lai•oro ,t, 11ote110/eimvc· g110 e s,•olto dav,,ero beue). D0110 la mostra rli vi1t11re di Reno Bas1ia11011i. i11te11:,a specie nella for:.fl d'alcw1i ritratti, è stata allestita la mostra di Paolo Cai•mato. La :.aletta 11011 voteva conte· 11crcclic 1111a trentma di 011a– re ma viù di metà d'esse ap- 1>arte11e,,anoa colle:.ioni pri– vate. Questo fallo già rivela 1111 asvetto pm-ticolare di questo artista bclflmese di 11ul11bhio vatorc, che, com• v~,~~!ia~a,,,.:.~ 111 ~ 1 ;,,;::a:~'" 1 da1~ l'agone artìstico 1 11011 s1 sa bene se per dis111ca11tata i11- dolc11:.a ( tipicameme bell11- ncsc) o per 111a11can:.a cli s11{– fìçe11ti solleci1a;io11i a più fare. Certo è elle si tratta di 1111 ,•ero artista. La mostra radr111a1•aopere di ,·arie: Cf)oche, pt1rtuttavia :,i è prescutato 1111 coere11te msieme av,•alorato sen::.a esi– ta::.iom da 1111apropria con– crc1a e be11 avvertibile realtà pittorica e poetica. :,c::~,l~~~''"(l,,~1'e:1J•~~~!11::ii~ 11e, i11 altre i11cisa co,1 nitida voltmtà di ac111a de(ini::.io,ie r,la/)tict1, ap11are l'ele111e11to predominante del l(nJ!.IWl!Ri0 vittorico del Cavi11ato. Com– t)lew il raffi11ato se,:110 volta a 1,oJta lirico o narratt\'o (il 1irctlo111i11io 'delle 111od11/a;;io- 11i liriche è, 11011mai ba11al- 111c11te,ei1ide11te) ,ma vre::.10- .)l/a rarefn.tta del colore a11· ch'esso 11rnto per ottenere toni e rt1pporti ruciutti t de– licati nello /)tesso tempo. Ne co11set:11e 1111 ri~uftato di 1111 mt11111smo di sobria ele,:a11::.a che acquista, p11r nella sua l'OCe ,,cfata, iu virtù di una interiore trepida::.io11e d'ani– ma, quella clte ri,rtla e da lollccita:.io11i co11ti1111e t raf– figura il mondo del Ca\•i– nato. E' questa la s11a auten– tica ,·ace. Talora accade, quando il Cmiuiato 1•1101 forzare ili ac- ;fJt to~,C:,1° o ";~fl~r:F11i/ 0 ~i; la sua voce incrini la pure:.– :.a del 10110, ma ciò ai1vie11e assai di rado 11t!scalfisce il discorso elle l'itrsieme delle overe sanno svolgere: e il discorso ha di, 1111 dire rafli– tt!lf0 P'f~11aso da. 1111·appre11- s1011e linea a CLII 11011 1111oce di sicmo fa scaltrita espe– rtc11::.adi 11110 stile ra,:giw110. chi> scandalizzarono, i e tagli• sono n tutti indif– ferenti). AITermare che scolpire un vallo o dipin· gere un paesaggio no'n è fare opera d'artista - perché troppi volti e troppi paesaggi. nei secoli. Cronaca delle ,nostre ··romane .\laclonnc sicilia11c si sono scolpiti o dipinti NEI PRl\11 dell'Ottoceu- - \·uol dire arrendersi a to dal Nord al Medio una persuasione senza ne Orieme si difluse la èa~~r~1~h~o~~ .p:l~~~è,vosl~ :if"'~~~m~~.,~~pi;':t:: s~:,a:!;·! to > o un e: altro paesag- ~:~;/a,~~t~i~~~zaa~tz~ 1 / 1 1 / sr gio > sono sempre ripeti- cifia. Difatti molte ca:.e tli zioni. allora l:t non-arte famiglie siciliane sono anco- comincia subito dopo l'an- ra !!iene di Sacre FamiRlie In :.te.ila Galleria, doc11mc11- M l'esisten::.a di 1111 genere che andrebbe studiato da parte di coloro che si occ11- 11a110di arte povolare. Siam() ovviamente /11 pre– .,rr1:.t1 tli 1111'attivitii arti,:ia· ,mie elle denota sapieu::.a 1ccnica e gusto cromatico: è i11 w, ceno seuso la co111i- 1111azionedcltattività di quei • Madonnari,. che fiorì per tauri secoli nei vaesi che si allacciano s11lfe belle riv~ del Mecliterrrmeo. }'e°n~~~~~ dce!l~/:,s~ii~aè dJ~ ~~~:/t~!~!!o~?~~:;: 1 ;~ ~r:1t::. quando sono stati scolpiti Uua raccolta di questi ve- , Luigi i primi volti e dipinti i tri dipinli è ili mostra aliti Ha l'to I in i primi paesaggi, Ecco l'as- Galleria Trastevere diretta Alla c. 1 lferia Alihcrt ab- surdo rli certe poetiche per da Topaz.ia-Afliata di Sala- hiamo 1111amostra di Luigi le quali la provincia arti- paruta. !Jartolini: è la seco11da elle slica. va ancora In broda di La viccola ma notc,,ole l'artfata fa i11 q11e.,1o pri- giuggiole. ~~~-~a,ac~:! 1 ,~; 1~e;~e ,:,~s~r~t':J;/ ~~~~ 11 ~~mpo della stagione ro: La no.stra fatica di cri- genere folla w1 a11no fa nel- No11 è w,a mostra di grtin- dc imve,:,tp, 11el senso clic 11011 vi sono esposte opere ~~,,~ t~~~!~': O a:~i,f;:r'ia:, 1 ~¼~ 11ia11a.T•ttt avia al cune i11ci– .\io11i, dei g11az.zi e qualche olio docume 11tano il sem,,re. fer,,ido i11gcg110 creativo de/– l'artista: si ,ratta cli pezzi che starebbero bene i11q11af– liasi esigeflte collezione m~~~Wl~~i citro:~:zrnt:;;;~~;~• te, rec11icame11te p,·epara10 e, nel panorama at111ale, ha 1111a , s11a 11articofare fisio• llQIIIIQ. /11vitato a partecipare con 1111a sala alla vrossima Bic11- 11a!e_di Venezia, è li che la critica lo a1te11de per w1a viu precisa e · docu111e11tata defimzjoue della :,11a attivi– tà artistica. ~ii~t~'aia ~~~a1~~~r!I P~9:t~ 1-------------------- ì'vlo fre cli Natale Le gallerie romane hanno .allestito delle''mostre di ca· rattcre natalizio, se si esclu– de la « Niiowr Pesa ,. che ri– vresenta dei:ltloggetti dei po– poli primitivi di alcw1e re– gio11i del 111011do. polemic;t a proposito degli inviti per la Biennale di S. Paolo del Brasile: ed il nostro intcnrento ha avu– to per lo meno il seguente lato positivo: che ha in– dotto qualcuno a interve· nire, negando, giustifican– do, accusando. ecc.; cioè, una volta tanto, si sono mosse le acque Segno evi– dente che le forze che si ostinano a sostenere la tendenza astrattista come l'unica valida. si sentono ogni giorno messe sempre più in essere. cominciano a vacillare. La dittatura. che aveva trovato un ultimo rifugio nella torricella artistica. è senza dubbio in declino. E sarebbe di già tramon– tata se gli artisti che ne subiscono le gravi conse– tjuenze, hlvece di adope– rare un atteggiamento ap· parenternente possibilista e sostanzialmente pavido, trovassero il coraggio di assumere una posizione e condividere con i critici più. impegnati la respon- GIUSEPPE RITO: « FliUrlna• la galleria • Sa11t'AROSti· no• espo11e quadri sacri· il «Camino,. ha tilla sala 'de– dicata a viccole opere di ;~1~r1~· ~ i;~~i~ 01 ~era;i~~7i~· raggio,. ha 1111a serie di ope– re di. Ceracpl(i11i, Ciarda Ca– so,atr_. Paul!IC,.Ci, Purificalo, Mem .. 10, Tamburi, Tomea, ec– cetera. A11clle alla • Fo11ta11clla • qua~ri. e ta;vol.ette dei più 11ott g,ovam p1ttod contem– poranei. VICE GIORNALE Artistico Lct• terarlo diffuso anche al– l'Es1ero ,aecclla collabora- 7.Jone aspiranti ambosessi carriera giornalistica. Scri– vere richiedendo program– ma: Approdo del Sud, Lungoteatronuovo, 29, Na– poli. DIEGO l'ABBRI Olrellore rupon11blle La S.I.A.E. (SocietàItaliana degli Autoried Editori)ha as– sunto la distribuzione e il collocamento in tutto il territorio nazionale delle opere edite dall'Istituto dell'EnciclopediaItaliana fon~ata da GiovanniTreccani. /.,'operll -~' com1,one rii 11 t·olumi (in q111,rto gra11dP di oltrf' 1000 paJt;,ie} e com· /Jrende i due I o/umi dclfo tPr:n appendice 1919-1960: (' la 1,rm1de <' famosa Enciclo– pcdh, Treccm1i. complew di tutti gli CJggior· 11amenti. L'opern. che è enciclopedia e dizionario i11.(ieme. si compo11e di 12 l'Olwni (i11 quarto grande di oltre 8.50 f}flginc ci(l:,cuno); la grarule no1•itù rii que.Hfl originole pubblica· :io11e è In presc11:a del ,·oraholnrio. il più (11t1pio.il pitÌ flrticofrtto di cui disponga la cultura i,ulimrn. l"opern si compone di 6 !'O/umi {in quar– to gronde di o/ire 1000 f)llgi11c}: sono finora 11sriti i primi 3 rolumi. /.,,'E11ciclopcdia dell'Arte 011tica cfossica e orienrnle ,11ii•icirrn 11cr la prima volta il grwule pul;blico a/forrl,eologifl in un modo 11011 <111pros.,;;im(lti1·0 o roman:ato. ma pone11• 1/o ,, ,,;;1u1 dispo ... i:io11e il documento tecni• comc11tc e :tcic,aificw11c11tc t:'$atto. L'opera si com/>rme di •IO volumi con circa 40.000 biogrt1/ìe. Il Di:ionario è in rorso di pubb/icn:.ione e firiorn .<0110 usciti 2 r·nl,1111i. * Se volete una biblioteca in casa acquistale l'Enciclopedia Italianao il Dizionario Enciclo• pedico,che sono pasti in vendita dalle agenzie della S.I.A.E. a particolari condizionicon faci– litazioni e pagamenti rateali. * Per le pr1J::-~ìmc ricorrt.•nze non \'Ì è miglior 110110 che un:.1 delle f!rancli pubblicazioni dell"hti- 11110 tlclrEnciclopcdia ltaliann. ~~ 01,crc sono iu "cndita con rilegature nor– n_1ah rn tela. con dorso in pelle marocchino e con rilegature di lus o in 111t1a pelle marocchino. La sottoscrizione per acquisti iu conianti e a· r.ite, con eccezionali fucili1r1zio11i, sono acccltalc presso. tulle le Sedi regionali e presso tulle le ~g?nz~c <_le-Ila?Soeictù ltali1111a degli Autori ccl Editori (circa _,ooo in lutto il lcritorio nazionale). 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