La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 6 - 5 febbraio 1961

Le richieste di giudizio che giornalmente et perveogono, troveranno risposta oeUe apposite rubriche • Verba Vo– lant •• • Scripta manent • e • La Piera risponde• secondo l'ordine cli arrivo. Si prega pertanto dJ astenersi dal solleciti lrA FIERA LETTERARIA I Ul<AIUU OELLA REDAZIONE 11-13 daJ mercolcdl al sabato Manoscritti, roto e disegni non rlch:e.stl non si restituiscono IL F.ILM: lDELLl,J; SETTI]),[1,J;Nfl * • • I cu;;-101 * · di GIA11 1 Ll 1 /GI llQ,liD/ Ci è. accaduto spesso di dissentire dai film della Nou• velie vague: per la loro faba concezione della vit:i, per quei rimasticamenti stilistici che tolgono ai loro autori buona parte dell'originali1à e, soprattutto, per il compia• cimento tutto esteriore e for• zato con cui. prendendo in esame solo i turbamenti del mondo di oggi, ne traggono pretesto facile e immediato per spettacoli solo scandali• stici. In questi ultimi anni ab• biamo fatto un'unica ecce• zione, Les 400 coups, di Fran• çois Truffaut, in cui !'anali· si di una certa disperante condizione di vita moderna era condotta in porto con onestà e intelligenza e un alto senso di umanità e di raccolto pudore. Un'eguale eccezione (solo velata da do• verose riserve di opporlu· nità morale) sentiamo di do· verla fare questa volte per 1 cugini, il film di Claude Cbabrol premialo due anni fa con il primo premio al Festival di Berlino e giunto solo oggi in J talia in una edizione parzialmente mo– dificata soprattutto ad opera di un narratage che, volendo trarre delle conclusioni po• ]emiche cui il regista non intendeva arrivare (proprio per il suo desiderio di farci •contemplare• una situa· zione senza commento alcu· no) risulterà, a chi ne ha visto la versione originale, diversamente impostato al– meno quanto a intenzioni drammatiche. Nella edizione italiana, in· fatti, il dramma nasce dal contrasto tra la voce della madre del prolagonista che sottolinea inorridila ogni sua azione e queste azioni che, secondo il dellato del narra· tage non si sarebbero verifi· catc se la madre colpevol· mente, con la sua cattiva cdu· cazione, non le avesse fa,,o– rite. Nell'edizione francese, invece, ben lontana da queste annose diatribe già trattate a lungo nei film di Cayalte e di Carné (di quello dei Tri– clteurs, almeno) il narratage è affidato alla voce stessa del protagonista che si limita, quasi fotograficamente, ad esporre i (atti che gli sono accaduti: lasciando a noi, SP:CltatQri,.di trame le con: elusioni che vogliamo. Nel· l'ambito di quella con1em· plazione realista che è il solo punto di contatto effettivo tra la Nouvelle vague fran· cese e il neorealismo italiano. A parte questa differenza, per9, e alcune altre nei dia• loghi, le due edizioni mirano a metterci di fronte ad una identica, durissima realtà, quella in cui si dibattono tanti giovani d'oggi, ancora radicati a.i buoni principi e all'amore per le cose buone, ma costretti a fare i conti tutti i giorni con un mondo cattivo, in cui trionfano solo le cose cattive e che, proprio ra;a~c~~: ~~ ti;~:~lefi;i~~ di loro. Distruggendoli, an• nic□tandoli, o, nei casi e mi~ gliori •, modificandoli e as– similandoli. Eccoci cosl di fronte alla vicenda di un bravo ragazzo che, venuto a Parigi dalla provincia per frequentare la unh·ersità, si trova ad essere pilotato nel mondo s1uden• !esco più à la page da un cugino • bruciato• che di questo mondo (o almeno d.ella sua parie più cinica e vi• zios:i) è caporione incoòtra· s1a10, guida cd esempio. Sul• le prime egli si abbandona a quel diverso modo di ,·i– yerc, pur ,m<!-nJenendo f~n'!li l SUOI pnnc1p1, ma P0l tn lui il disgusto è pari alla delusione perché il cugino, che non ha scrupoli di sorta, pur \'edcndolo seriamente innamora.to di una raga1.1.a, non esita a portargliela via con i suoi modi bruschi e scapigliati e non esita a farlo inconscientemente assistere a quel suo 1rionfo, convinto che all'allro non gliene im• po1·ti nulla (tanto è la sua incapacità di capire i sen• timenti). All'altro, invece, quel tra– dimento ha fatto molto ma:e, tanto che, scosso fin nel pili· in1imo, pur avendo a lungo preparato un esame, non rit!• ~cc a superarlo. 11 cugmo, invece, che non ha mai stu· diato, è promosso e questo fa precipitare le cose: l'allro, deluso. umiliato, annientai.:>, mette una pallo1tola in una pistola a 1amburo e la espio• dc contro il cugino che dor– me E' un colpo a vuoto, ma quando il cugino, il giorno dopo, giocherellando con quella stessa pis101.l, preme il grillet10, il colpo va a ~egno e l'altro muore: vit• 1ima non solo del caso, ma della sua impossibilità Ji persona onesta di • resiste– re• in un mondo onnai tra– ballante sulle fondamenta. Si potrà rimproverare an– che a questo livido quadro di disperazione moderna un eccesso di particolari sgra• devoli e una inutile com– piacenza nella evocazione di determinati climi convulsi e scapigliali (quelle orgie in casa del cugino, quella pit– tura senza veli della scapi– gliatura del Quartier Lati11), ma come non restare since· ramente colpiti dal singolare pathos di quei due così con– trastanti personaggi e dai loro drammi egualmente li– vidi e dolenti? Quel racconto cos\ deciso e stringato, quelle situazioni così asciutte e precise, quei caratteri disegnati con livida asprezza. ma anche con a.ru – pie intui.doni psicologiche, e quello stile figurativo caldo e prezioso meritano un'at• 1enzione tutta particolare, scuotono e commuovono an• che i più restii. Pur non la• sciandoci consenzienti sulla portata di quel troppo dcso• la10 messaggio di dispera• zionc e di negazione. Fra gli interpreti Gerard Blain, nelle COCentidelusioni e negli sconforti del cugino onesto, Jean-Claude Brialy, nel fervore allucinato e qua• si demoniaco del cauivo. e Juliette Maynicl, la ragazza che il secondo toglie al pri– mo in ossequio alla moderna legge della giungla. PrnieolM'ttlé~leindieotivé le musiche allusivamente im– pastate con brani wagneriani grondanti fradici miti: quei mili su cui. nella negazione di tutto, si costruisce la psi~ cologia distrutth 1 a del cugino scapestrato. A memoria dei morti nei campi di sterminio REGINA LICHTER-LIRON: ~ L'ultimo appello•· La llnografìa appartiene ad un dc.lo in tllolalo idealmente al ricordo del campi di stcmlinlo na– zisti nel quali la pittrice ebrea ha perduto tutti I suol famigliari e parenti, essa stessa sah•andosl dalla camera a gas per un puro miracolo. Dal 1946 la Lichter ,,h,e In Italia. Giorni or sono è uscito un suo volume, presentato da Levi, di llnogrnfìe, drammatica testimonianza della apocalisse ebrea. Dal ,,otume abbiamo I ratto • L'ultimo appello• C.\TIRIERI SU C.\:\'TATORE * Unpugliese visto da un pugliese * di GJLSEPI•1,; SCIOB'l'l-'"O Domenico CantatoTe t', fra La tematica di CantatoT~ i pittori contempoTanei ap- è 1ingolarmente quintasen- partenenti alla generazione Zi!lle, sino a non temeTe ta di mezzo. di quelll che trova• pur ltbeTO Tipettzione: le ,ue no il loTO ambiente neU·am- donne vmono in un clima bito di poeh e acrittoTi; da .1ereno. anche .1e non. sem.,- co.st0T0 egli tTae anzitutto pre .1eTeni .1ono i loro alteg• una sua earatteri..1ttca est· giamentt: le sue ntiture moru genza dt gusto. E' un'in.nsti- ubbidt.1cono a un rttmo so• ta esperienza culturale, per vente .1imile e sono le cose altro, quella che lo porta - cantatoriane piuoricamente dalle prime avvisaglie mo• ptU raggiunte .. \la anche este- randiane. casorattane e car• ticamente riusate sono mo!• Tariane - "fino al sen.10 mo• tt suoi uomini, donne e ra• numentale delle donne-madri ga.zzi del .sud: temi che, per di Picasso. alla jiu1tà delle la profond1ta del sentimento donne-cariatidi di Mod1gha• dal quale sono qua.si sem- na e al colore vibrato da Ma• pre sorretti, beneficiano di tisse .. (Valucchi): definiziO• un interuo e spesso dram• ne a&sai giusta, nella sua matico dipingere. schemat,cita, d"un artista eh.e .\lodi/icono. cioè tolgono e pure nesce a dare un em- aggiungono qualche cosa. la pito personale nel superare per.1onalità di Cantatore i .suoi i van riferimenti culturali paesaggi per un'adesione al· m una sua v1tJa emozione l'atmosfera propna dei van che diventa .suggestivo e uni- luo"h1: dalla Spagna alla S1- tario alone poetico, coerentr Mlia, dal Friuli al Garda. e felice esprimersi, familiare daile Marche in genere a Re- affabililà. conati m i.1pec1e. E prima d1 Non ci sorprende, sotto più tutto la Puglia. I cosiddetti di un a.spetto. che presenta• "'ritratti df amici,. .si af /i.da· tare dell'ultima monumen- no, po1, a sottili sfumature tale monografia su Cantatore d1 natura lievemente nmbo• (All'Insegna del Pe.1ce d'O· lica; ed aiutano a capi.re la ro, Milano 1960) sia un poeta simbiosi stab1htas1 fra l'artt- come Raffaele Corrieri, 11 sta ed alcuni uomint dt cul· ------------------------------~-----------------~--1 quale in poche pai:une rie· tura con i quali egli mtrat• sce, attraverso Cantatore-uo• 1iene rapporti JL,JG:; Brauner, ]O)' A\.JR'JCIG:; * .A\ Ruggeri, Parisçlla mo. a darci una idea adegua• Negli ultimi anni Canta• ta di Cantatore•artisla: ~ L'ho tore (S'intuisce dal no.stra vi.sto dipengere giorno dopo cenno sui paesaggi), ha .sen– giorno per una lunaa fati- lito .sempre p1U acuto il bi– cosa catena d1 anni. L ho vi• sogno di viaggiare. I primi .sto fare, disfare, rifare ... Do· viaggi hanno operato .sull'ar• po la grande famiglia delle lista nel senso di un bisogno sorelle nubili, la piccola fa• di .spaziare oltre la tema– miglia delle madri: le madri llca nota e ormai drne-nuta che a1tendono davanti l'al• consueta: il viaggio è adesso tarino dei fornelli; le madri reale. mentre pnma era del• Vietar Brauner torna a Ro• * luministiche. Si vedano, a tal !~~!i: s 1 ~ra::i:~~ti~or;r:~~; 1~; ~~dr;1~;,7;;;:i° J; 11 ~n f' ;~~!:,i~~ 1 ' ma, dove neJ '58 tenne una ~dapo;i\~ i~az~:d~!a A~~c:;;i·, .simili a monumenti d'ombra La monografia di Carrieri, foft~rag~,~~o ScJF 1 ~ipi~ii da'ì di l_,iORE111ZA 'J'RIJCCIII le tele più recenti e anche più r:e~a:;~n3:z'jv~n~:di5PJ~~~~ ~:~ caoni!~!:;rn~~C:t~~,,:::,; 1939 al 1939. raccolti nelle ,•a• felici di qucsla esposizione. a Ruvo~: cioè nel paese natio di Cantatore: ~ Cantatore ha che. per I.occasione. ha slam- set, presso Gap. Dal '-t5 vive culli. contamina e apre aiuole sui opere più libere e mature il A un artista come Cantato• Un paio di anni fa SI spin.se sie sale d~lla ~allcria l'Altico fuggiandosi a Ccllier•de-Rous- elementari, sebbene spesso oc-1 usati e abusati, e anche qui Ritorna al Vantaggio, con del pittore preso gu.1to alle vacan.:e.~ palo un ncco <:3-talogo,corre- a Parig.i. Brauner vive dunque in un tetti delle ca.se e poggio reti calabrese, Giuseppe Marino. li re, che .sotto molti aspetti ri- fino alla Spagna e l'anraver• dal_oda uno scntto dC;IIO st~~so Secondo una nom1a hege• mondo medianico, la sua real• tra I battelli e fa fiorire 1 suo colore ha una nuova Ira• 111ane pugliese (com'è puglie· sò tutta d,a Barcellona a To• a~1sta e da un saggi? critico liana e Tutto quello che è reale tà è quella di un veggente cd cespugll tra I binari della sparenza, il disegno è più di- se Ciarda nei .suoi spesso mi• ledo. da Malaga a Sit:iglia. d1 Francesco Arcangeli. è razionale e tutto quello che attraverso i suoi quadri egli funicolare. rello. Liberatosi da un vielQ tici paesaggi .salentini), con- Ero sulle .stesse strade sen- Victor Brauner - nato nel è razionale è reale•· La frase, tenia appunto di spiegarcela. natur.ilismo meridionale. Mari- veniva ovviamente un pre- .:a saperlo nè incon1rarlo: 1903 a Pietra·Naemtz, nei Car• riparlala anche da Breton nel Quanto in altri surrealisti è Virgilio Guzzi presenta no riscopre le sue doti na t i\•e: senlatore anch'eqli pugliese una volta nei pressi dt Ge- pari, in Rumcnia - è figlio_di suo Le Surréalisme e1 la Pein- incubo, dannazione, ossessione, calorosamente al « Jardln un poetico e forte senso ciel qual è Carrieri. Difatti l'ar• rona qua.si lo sfiorai in un uno spiritis~a. e~ al_lasua sm· ture, proprio a proposito del prende in lui Ja via dj 1.1ina des Arts • la prima perso- paesaggio, un acceso dono del tista è stato dal suo esegeta cortile dove un asino atlen• ~~a~i ~t~~g~i/ 1 qtie~t 1 :~t~~~~ ~~~r~~'::'~~l~s~~~'Il~r/i:11~ 1 :~~ f~n~i~il~~i J.'/~~to dipa~l~':!: ~~-e ~~~~:!,~<;,°rU col~1r:· Passeggiata di Ripet1a :~~~m~:;,~t~,:;~'!~a~ 0 ut~c:= f;t~~/~i~~!!~h~o:e~~ 0 es~~= predisposizione verso l'occulto. a chi osservi le opere di Brau- tanto da conservare un suo Cordio già dlmostra di J'.)O&- prima mostra in Italia del pit• ni che compongono la sua no un capolavoro e io inu– Ma bisogna dir~ ~u~i~o che la ncr, sempre lese ad assimilare candido primitivismo anche là sedere WlB sapiente tecnica. tare barcellonese Plà Dome- pitrura (persone, paesi, com- tolò "A.sino di Gerona .. ;. Al- ;~:,/ e°~~r~r:t~•.S~O~lZd~?ep~~i ~hea asp~~~~l'i~i~i'~ ~~~ ~~~~ ~ p~~f::t:~~.:;o~~d~~~ ~~ra.:=r~~~~f~ ;,<;fziol~cg~s~~~~l~::a~r:~~oc~:i= ~~fnJi ~~t~e~~~~~to~~C-!:heani~ ~~-f~~~~~.d~~r~t:v7~~:r~i ~n0n~e 'j~~ ~a~nc~~\o c~f~~ad~= ~:i~ ~h~g~i~i~;3'ì~o~:= :a:t 1 :doc g!i iiia~~~'. ~~~~~; ~~m~~ae f:fo~~~ ~~ 1~:a,q~~~c~~:d:illeu~m~~:= !:a~c!~si:~~~n/:en~l;r;1e;~or;r!!= ~: :~~a~~!~;';;ie Pi~:~~ig;:= l'irrazionale. Infatti. ribellan• zione di Brauner appare quasi mantiene più di un legame soprattutto nei ritratti che !ere monumentale e solenne. l'artista e che perciò l! in 1ivi ormai cararteri.st1et: Con– dosi alla famiglia, Brauner, capovolla rispetto a quella di con l'arte popolare del suo Il Cordio riesce a darci la Un cenno p:irticolarc merita grado di cogliere. di fronte 101ore, no. Nella t:ita e npf. appena ventenne, è alla 1csta molti surrealisti contemporanei paese, con la prospeniva piat• ~~to~el sfu~e!.ot.e co~~~j la mat~ria pittorica, calda cd a tante opere, i piit souili ~~~tree !g~ 0 ,:~~~;~~c conti- ~:ne~f:vi~:fti,2:i :11:SntFsc!rdi~~~:no~l;~~~~~:-:i~r::.a ~~li ~s~~ll~i t~l~~od:e i~r:ro ~nli ~~~J~to~ppcrnn~ l·cs_p_,_c,_,_,v_•· __ __ _ ,_u_,_"_'"_'"_'_' _•_m b_''_"_'"_"_· ------------ prima personale alla galleria tende infatti a obiettivare e vigato, (è nota la sua prcdile· gllere·e mettere 1n luce, con :~~f'su~i a!r:~~C:ta ff1~~a~~i~~n~reg~c1fa°chr:a;;::1~~; i 0 cn~~~e~eta~e~~che sio ~e~l: ~cu~ra~~z~~f ~~i~ 1 ct Voronca, la rivista 75 HP, dove scienza precisa, logica, in una to di tr:lsparenz..'l e di nitore, nome dJ Cord1o è di quelli si occupa di Picto•poesia e di parola, a razionalizzare l'irra- la pillura su vetro tanto m che n critico segna con fl.– Surratiom1ali.sme, temiinc che rionale. ln la.I senso l'arte di voga nei Carpazi e in Transi!- duclr1. e speranza nel pro. sarà reso ufficiale, dodici anni Brauner è anti-dada (il dadai- vania, 1n un ben dosalo im- prlo t.aocuJno segreto. dopo, da Gaston Bachelard. smo aboliva la memoria, l'ar- pasto di raflinateua e sem• .... Nel 1930 si reca a Parigi en- ch<:<>logi?-, i profeti: inncggi:3va. pli~ità, ~i erotismo '-: di inge- All'Albatro Parisella espon le ~~~li:ta~ar J:{'e,3~cl ~f;:i~i; ~d\~cv"aauy;e l~g:~tp°c~tan!~'~i d~~~O ~~~i'!u~s~ d~I foJi~\t,ifé e nuove acqueforti~- T~ e le quel!' allucinante Autoportrait astratta, 1an10 vuole dare for- e a!l'invislbile, all'istinto e alla jf 11~ dfionne/he ps,. dftcano à l'otil t!nuclée, che pro[etizzamn concretne realenll'imrisi- ragione. fir3uner cercadi met• \are 1 iu7' ,va a~e ~ mc• ~tn~~en~ch~~': ~~tr;4 p~~~~ ~~~~a,.t;nol'i~co~s~~narcUn~r1: ~JL'.l ir~li 1 ~f:Sc~nom~t~~t ~~; feJel~àn :iff~~isio~:.r ~rseg:i~= alla Galerie Picrre, presentato quindi, totemica eh~ vuole ri-• lui il contenuto e la forma SO· bn d acca~(la t~nacia, scn~a da Brcton e quindi riparte per portare l'uomo ;erso una nuo- no affascinante linguaggio di s ai:i ~ci" 1 e 1 mcoereizc, m Bucares1. Rientrato a Parigi va. s.acralità,. i:-cn~~nd~g!i più cu\ egJi slcs~o, con la pe~ante ~J 1 p~rla~~g~ar~~~aro~ d~' 0 ~= nel '38, abbandona nuovamente cluan e fam1gllan I m1t1 cter- cluarct.za . d1 UJ:1 buon u~sc: sultati ammirevoli La \ '.l'ACCUli'\O DI Ll CIA~O I' t·,tlGi'\A * 1nila11eJtJi profondimento tecnico e cul– lurnlé ed un·a~~rlur.1délla tema1ica che a, 1 ranno un notevole peso nel proces· so cvoluth o dell'arte sua. la città a caus~ ~ella. guerra ni. _creati _dai S!JOi _i~tinti ~ dai gnante, c1. fom~sce le. ch_1av~ intima e batta lie;-a su~~e~~ e delle pcrsccuz1om naziste, n- suoi senhmen11 p1u ,·cn ed di~:S~~li~t suoi lunghi hto!J e ~rentoria ~i ~;riscll~ si ----------------------------------------- "'*"' manifesta con grazia e Vigore Al Centro Artistico San Babila, il giovane pinorc maceratese Sergio Graziosi espone una ventina di opc• re frutto di un suo lungo soggiorno in terra di Spa· gna. Da diversi anni Gra– ziosi ,,a portando avanli con no1cvolc sicurcu.a di me1.1J tecnici e ricchezw di tem– peramento poetico le espe– rienze del •realismo• pitto· rico contemporaneo. Ricor– diamo, di alcune sue mos1rc precedenti, una insistita se– rie di figure e di paesaggi in cui il colore, castigato sempre e spesso incupito, contrappuntava assai bene un desiderio di racconto, una allenzione psicologica c. più, morale, verso un rapporto dell'uomo con il proprio ambiante.Ben lo ha rilevato Dino Buzzati che ha scritto un'affc11uosa prefazione al catalogo della mostra: • Gra· ziosi, forse senza che lui lo voglia, o se ne accorga, quando dipinge un uomo o una donna, non esegue sem– plicemente un ritratto, nel senso tradizionale del 1ermi· ne; ma esprime tutto il mondo che gli è intorno (e che nel quadro non si ve• dc) •· E va ancora dello che l'espcrienw spagnola. la lu· cc e i contatti umani, ma anche le accorte visite ai musei iberici, hanno grande· mente giovato al pittore: in queste sue recenti opere in– fatli è agevole notare un np- Fra le altre mostre che hanno avuto luogo a Milano in queste settimane. degne di particolare attenzione ci so– no ancora sembrate quella del pittore e scrittore Sergio Mantovani alla Galleria San Fedele; quella del venezia– no Saverio Rampin, presen– tato da Berto Morucchio, al Grattacielo; e quella infine della pittrice ligure Cecilia Ra.vera Oneto alla galleria Balzani. Considerazioni su due libri di lusso Bisogna riconoscere che il libro d'arte. oggigiorno. non meno della radio e della televisione, del di· sco e del cinema. favorisce un po' Ja nostra pigrizia, presentandoci in perfette riproduzioni a colori. ac– conciamente commentate. nel silenzio della nostra casa. con vaste possibilità di consultazione e di con· fronti, di ripensamento e di analisi, quei capolavori che, sparpagliati nelle gal· lerie pubbliche e ,private di due o tre continenti. una volta bisogna,·a an· dare a ricercare con viag· .gi e fatiche. in condizioni di fretta e di disagio. o conoscere per il tramite di pessime riproduzioni in bianco e nero, quando non attraverso vere e proprie caricature di copisti. Uno dei ,più fiabeschi e maiu· scoli incoraggiamenti a tale nostra -pigrizia credia· mo sia l'ultima. trionfale fatica dell'editore germa· nico Georg Westennann. il volume d'arte intitolato Das grosse Buch der Ma· lerei ( e 11 gran libro della pittura>, Brunsvick 1960). che fa degno seguito a quell'altro do di petto edi~ toriale che fu, due anm prima. Das prosse Bu.ch der Kun.st (e Il gran libro dcli' arte>). Le formule dei due grossi ma non ingombranti volumi (for· mato 21 x 29 cm .. circa 600 pagine l'uno) sono diver· se, ma entrambi felici; La parte del leone, e chiaro, * di IT,ILO 11. CllllJSrltlO se la fa l'immagine. spes· so a colori e di elegantis– sima perfezione tecnica: ma la struttura e la natu· ra del testo è differente. Mentre nel Gran li.bro det– l' arte, a un'introduzione sull'indole, .gli stili e i generi delle arti figurative segue una breve ma sue· cosa e precisa storia delle arti nei vari periodi sto– rici. intercalata da oppor– tuni dizionarietti dei ter– mini tecnici e conclusa da uno sguardo particolareg· giato all'arte extraeuropea. colta e primitiva: Il gran libro deUa pittura, invece. ci presenta una scelta del fior fiore delle mig.Jiori gal· lerie pittoriche del mondo, ciascuna presentata da un testo introduttivo del di· rettore o conservatore del· la galleria stessa, con una appendice per autori, in cui vengono elencate le opere più significattive che di ogni maestro possiede quel museo. con una strin– gata analisi stilistica di ciascun quadro. Troviamo, tra gl'italiani. la Galleria di Palazzo Pitti, presen· tata da Anna Maria Fran· cini Ciaranfi. e la Galle· ria degli Uffizi. spiegata da Luisa Becherucci, la Pinacoteca di Brera, in cui fa gli onori di casa F'ranco Russoli, la GaUe· ria Borghese, ove c'intro· duce Paola Della Pergola. e la Galleria dell'Accade– mia di Venezia, illustrata da Francesco Valcanover. I musei qui riassunti sono. complessivamente, trenta, il che rende ine· vitabili talune esclusioni, anche grosse: e bastereb· be citare quella dei Mu– sei Vaticani. Ma. tutto sommato, la dovizia di bella e grande pittura antica, moderna e contem– poranea che qui ci viene sciorinata è tale, che pre– tendere di più sarebbe davvero indiscreto. E veniamo alle consi· derazioni. Eravamo partiti dalla pigrizia. forse trop– po favorita da opere del genere. Ma, in fondo. di che pigrizia si tratta? Non certo di quella dei com· petenti e degli amatori. che sapranno sempre di· stinguere riproduzione da originale. e di opere co· me questa si serviranno solo come di sussidio al lavoro o accrescimento di diletto, senza paura che la troppa facilità di visione generi sazietà. Si tratta dunque della pigrizia de– gli sprovveduti e degli ignari? Ma quelli non correvano certo da un museo all'altro. e avreb· bero passato la vita a ignorare che esiste anche il mondo della bellezza figurativa: sicché non di favoreggiamento alla pi· grizia si può parlare, in questo caso. ma di rive– lazione di cose altrimenti mai appetite e di un -pri– mo stimolo ad accrescerne la conoscenza e lo studio. Le due opere di cui par– lo. inoltre. non sono puri atlanti d'irmnagini senza testo: ma, con molta fur– bizia e a piccole dosi, al· ternano l'immagine alla chiacchieratina esplicati– va, invogliando anche il ,più pigro. quasi senza che se ne accorga, alla lettu– ra, al giudizio critico, al· l'analisi tecnica, a una prima presa di posizione cosciente dinanzi all'ope· ra d'art.e. In Germania - altra considerazione - questa formula ha trova– to tale fortuna, che il prezzo di queste opere supera di -poco le sette– mila lire runa, mentre in Italia. ad esempio, data la minor ricettività del mercato librario. sarebbe gi3 un affare pagarle il doppio. Sono considera– zioni. ci pare, che vanno al _di là di una pura recen· sione a un libro d'arte. e investono tutto un costu– me culturale. tutto un modo di offrire e di rice– vere i beni dello spirito. Quando un libro, come questi d-:.ie, ci arricchisce anima e corpo. dalle pa– pille tattili a 11' olfatto, dall'occnio allo spirito, dal– l'intelligenza al cuore, bi– sogna segnalarlo per for– za come un fatto d'inte– resse e di valore univer– sale. La Feluca present.a • due pittori naffs :t: la caprese Carmelina Alberino che de-– buttò. due anni fa, con ec– cezionale successo, r:. e 11 a stessa Galleria e Alfredo !~:~r~o~~ ~~~lf;, una. personale all'Aureliana. In questo mondo. sempre più feriale, le domeniche d.1ven. tana rare anche per i pit– tori di questo nome. Una esposizione dJ autentici na"ifs è. aunque. un avvenJ– mento non comune, da fe– steggiare a dovere. Tra I naifs italiani Rug. geri è forse il più candido. Voglio dlre cioè che. a1 con– trario dJ altri pittori della domenJca.. egli è Immune sia dalle deformazioni di una quiet.a pazzia, sia dallo sti• molo Incessante della narra– zione: Ruggeri non deforma e non raooonta. plutt.osto contempla_ Contempla quel• lo che crea quasi compisse un viaggio immobile in se stesso e su se stesso. Ed è la sua una contemplazione consolante. umana. poetl– c.ls.sima. a.c.coppiata ad un gusto sicuro, senza affetta– zioni. fatto d.1 estrema mi– sura. d.i mitezza. d.1 serenità. Altra caratteristica di Rug– gert è il suo colore, sapiente e caldo, ricco di velature. che egU stende con l'amo– rosa perizia di un antloo. All'opposto !I tempera– mento pittorico di Carmeli– na è nettameot.e narrativo. La SU..'l. Capri, gremita. e Til· morosa. testimonia di un occhio vergine. ma, anche, di una inventiva. e di un mestiere del tutto personali. Per Carmelina Capri non si fa maJ cartolina turistica. L'isola esce dai suoi quadri trasformata: dilatata e rac– chlusa, surreale e vera. Ta– lora Canr.e,lina Ja vede com2 da un aereo. un enorme nassa che naviga suJ mare trasparente. un gran.de sco– glio coperto di ville, f1.1 pi. &eine. d1 spiagge., di &tradl~ ne. Altre volte. applicando un'ardita prospettiva .slnte-– tlca, si ferma nel luoghi più in ciascuno cli questi piccoli fogli, densi, alla pari, di poe– sia e perizia. Parisclla ha il dono dj trasligurare liricamen– te il paesaggio pur riprodu– cendo con ·puntigtiosa esattez– za la realtà; ciò deri,•a dalla sua armoniosa dosatura degli spazi, da quel suo segno SOi· tlle e tagliente, capace d'in– \'1:nta.riare con minuzia gli og• getti senza dissanguarli. Dav- vero Parisclla ha due occhi: uno esano cd implacabile co– me la lente cti un microscopio, l'altro profondo e misericor– dioso come quello di un poeta. E' impossibile fare, sia pu• re brevemenle, una analisi cri• tica delle molte mostre avvi– cendatesi durante queste ulti– me sellimane nelle gallerie di Roma. M\ limito quindi ad al• cune brevi segnalazioni. Alla Barcaccia Enotrio Pu– gliese espone una lodevole se– rie di paesaggi meridionali che testimoniano del suo costante progresso. Enotria sfugge ad un facile naturnhsmo puntando su ben calcolati effetti luministici, che conferiscono alle sue ope– re una singolare suggestione metafisica. Edita Broglio, grossolanamen– te presentata da De Cbirico, (presentazione che ci fa ancor più rimpiangere la stupenda pagina per lei scrina da Unga• reni, in occasione della sua ultima personale al Vantaggio), ha raccolto le sue opere, al: cune delle qualì già più volte esposte, alla Russo. Una mo– stra che ribadisce le noie qua– li1à di cultura, di destrezza tecnica, di meditata poesia del– la valente artista. Ancora alla Barcaccia pae– saggi e nature morte di Lyda de Francisci. Dal 1952, allor– ché si presen1ò all'Obelisco, la de Francisci è poco cambiata; tuttavia, pur rimanendo so• stanrialmente fedele in una sinrassi tradizionale, di lon1a– na radice macchiaiola (come provano alcuni suoi vecchi qua– dri qui esposti), la pittrice ha spinto più avanti, e a me pare con proti tto, le sue ricerche Francesco 'I'abusso: • Paesaggio con natura morta•

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