la Fiera Letteraria - XIV - n. 49 - 6 dicembre 1959

Domenica 6 d~cembre 1%9 LA FIER.\ IN PRIMO I LUIGI O.E~ SIMONE: La cicogna attraverso le barre I P- .. c'è una qu1cre che Gina non s·asptt· tava.. \'te s~rcnc e SC!.nz3 marciapiedi, muri gngi. porosi, macchiati d'umido, e un scn– :.o di frescura che non pare sia mezzogior– no. di iiugno. Sell'uhima parte del ,;aigio hanno parlato poco e di arl:()mcnti pratici, r;c:il~~~!udi~c~i."!era:od~:ad~~ ~ CUll alla Sl:W0nt!. però. e lei andrà subito a nPQSarc. Da.Ila stazione s'arrin sempre nei po.sii. in qu~Mui posto. Lei andrà subilO a ri~. 1:liclo dc-.e promcucrc, e stare at– tenta ~le trop~ emozioni. •Questo?•. domanda \fa.ssimo da,-a.nti al primo albcr.o dttentc fau abbastanz::3 mo– desto, all'apparau3 1 che incontrano. Gina nemmeno guarda l'insegna. nera. li; cida. con la se.ritta dorat.1 a smeriglio. e Ti ,-a bene?• e ~li pare di si. E poi mi ,-a bene mao. lo ,-o~o solo.- Dobbiamo .domandare !>-Ubito do,··c e se po.$5.iamoandare stamattina•· • Credo che stamattina sarà difficile. Co– munque a pellami qua io albergo. Tieni an– che la mia borsa. Tra dicci minuti sapremo tUIIO•. • Ciao. Grazie •· E ~la.s.simo manucne la promessa. Xon sono passati ancora i ditti minuti che lui ~ già di ritorno. • Per og;:i non se ne p3rta. Domani, d3.tle no,-c allè dodici, per mezzora Che?•· • lo ,-orrc1 andarci lo stesso, dioe-.-o. A.I– meno ,cdedo da fuori, do,·•e. E sarebbe una pa.Mq\".iata ... !\essuoo dei due s':uzarda a dire la parola ca.n:crc . ,\desso? •. Gina lo supplica con lo s~rdo. !\on può dirle di no, e poi, sono ,--co.uziproprio per questo. • Va bene. Se e per una passeggiata, andiamo a piedi. \'enti minuti. m'hanno det• to, oppure ~i prende l'autobus che parte o.i:ni mezz"ora dalla piazza dcUa stazione. Toh eccolo' Da.i che lo prendiamo, corri!•· L"afferra per la mano e anra,-crsano di cor– sa le aiuole; calpestando l'erba. facendo se– gno an·autlsta di a~pe\tarh C05t. dopo pochi minuu. ancora ansimanu. ~i ritro\"ana sul ciglio d"upa strada cli cam– pagna, in una nu,-ola di poh--erc. • E' là• dice Massimo indicando un edi– ficio scuro e rcttanSQlan:, a un centinaio cli pa.~i. • mc lo a~pcua,-o più grande•·. Tos– :;iscc agitando la mano come per scacaare e m3lcdin: la pokcrc. • E perche poi l'auto– bus non ferma proprio h da,o.nti, ~n .~1 ~~&: p~~~• Emcno~ 0 h~~~;;~ 0 en~~?&:°mg~ unÒin~:i~a, i~iri~~ contro e ~ fisso da,-anli a ~- C-è odore d'erba bruciata e un rumore sommesso che gli eucalipti si trasmcnono mUO\-cndo appena le foglie e che fonifica il silenzio. Le loro ombre sono grollcsche, corte pc.t"I" il sole quasi a picco. Gina coorinua a ~n: 11 can::crc e a ta- SOiOO, e ili occhi ce-lano un tenue sorri!O. • Hai nsto tutto?• domanda ~las.simo, • hai misurato il muro?•. Gina sta allo scherzo: • Sl, e mi sono srt,fi;~P'A~-u:i~ialh!. f rc; l~~ri~a di ~nguc. Gina ~pia 3 ridere. • Torniamo. desso. Ho fame •· E dC\'OOO di nuO\-o cor– rere percbc l'autobus proprio in quel m<> mento sta per ripartire. • Qui si prendono sempre io coru •. commenta ~la.s.simo q~ do si sono s1s1cmati sui ,-cechi sedili di cuoio. • o fori;c è colpa mia che arri.o sem– pre tardi•· Ma Gina non B;li bada. ta agi– tan<lo il brac-c,o fuori del finestrino. • Domani potrai ,·cnirci da sola• itigiUDie ~1usimo con una punta cli durezza. • ormai cooosci la stnda •· • \;o. oo. De-.i ,-enirc anche tu •. • lo?•. Gina sorride. • Fino al cancello, natural– mente•. • Se ci tieni•· • Sci in collera con mc perché mi , edi. mi ,'Cdi felice? ... Massimo scuote la testa. Kon è più tem• po cli es.sere in collera. mai stanchezza. ceco quello che pro,-a. • Ho fame anch'io•• dice. Gina invece si è liberal.3 dalla stan– chezza del dolore, che è ancora peggio del dolore. E sul terreno pulito può ripiantare le illusioni. come questa che un figlio cam– bi la S\U sone • iamo arrhau •· • E per ma.ni: iare? -.. • Se ac «tti il mio imito, là •· • Oh, non ti illudere•· Strizza l'occhio. • Son o u na signon. per bene •· Po, -c.ra Gina. com:• s! la.scia portare! lcr sera h.anno i)ro,--a'"3to molto. come r:~~~~.:;_ ~i~~~- t;~~csal~~ Dopo l'imbrunire, tranne i~ corso affollato t~tc~~eabi~~:~!. i / 1 ~~ sic~~ ~ '\dlc strade .!iterratc che sboccano in c:amr,a_na. filat1.'. fra i .sambuchi. le pa– zonte. Ma la città è picoola, hanno fatto do peso. e l'abbaio dei cani allarga l'oriz– zonte. ~ta la città è piccola, banno fatto presto a percorrerla tutta, pur con il loro pas,so lento e stordito. Tah'Olta ~i tfflC'\-ano sottobrac:cio. • Credi c.hc per allora sarà stato tila– scia10? •· • Può dani. • Ah. s1, ct:rta.mcote. Ricono– sceranno che è innocente •· G~rfa3~Ìc ~lccr:n~::-a~r~ ~~a~ ~&3~ 3 rniSo~ t~~~~ cf:~? •. • lo? Douò fare l'ascoltatore anche do– po? Non è ~ bella prospetth-a •· .Ma an- ~ &~'C'\;1~~~-ta~,~~o iiramO::~: per dire a Gtna come era andata. !"arresto Un amore disincantato * di ,tLBl!.'RTO BEl1/L.-tCQl'.4 Un brcn.o che pr-uen:1am;. 111. quuto numero della nostro f1'bnc.a e tfc1U> aa : ln°""f~ 0 e~r;c~rl ;;~~Z~re: ~1 • titòlo dc -"Gh ani altrui . Ltngi Or Si– mone lo ha scritto nei bnc1 1n.ten:aU1 di rnnpo eh~ ric,1ce cd enucleare daUa $UO l'IICft.1:eamcird di pubbltan..:: e dt cnuco ctncmc:ogrot1co (t. info.m. c1«'– rcdcuort' dello nrbnca dt crn~ per ra 1er.:a pco1na df' - H .\fesscggero .. J. - Gb crr: o.Jtnu .. seonerc l'eJ:ordtO ncr– n::tco dt De Simone. eh~ i ~lo e Lec– ce 11 11 febbnno del 1916 " che auuct– men1e r1ce e Romc. doce hc compuuo gh snu:h u.n1cttS110.n la•ttondosi 1n feI– kre. ti oi credia mo che il pr:~o r-oman– .:o del 01orc.ne ncrrctore leccue. qucndo cedrè la luce d elle .ncm~ (e e: augu– riamo pres:o). /onnrd elle cnuca ccrt– dt prete.s-ti d1 dLSCu.sstO'.""le Oogi si porla molto del!a n.ecessuà dt inqw::dro:re ~r formule la più receme e,sperien=-o cul1urale uohano e. Pf'T ciO Che rigu.orda iJ roman.20. s1 Ienlc sbrioauço:– m.cnte di risoh:ere il problema giusrifi– cando teorico.menu: il duplice filone del .. neo-vensmo,,. " del ; neo-recli.smo ... aunbuendo padn pouib1h SIC cU-UJ10 che eJfo.Hro e ignorando. con s1ronc drcs!-i– c-1'4, le posiib1W. c1~ di m~z;;o. i µo.ssibih .-connubi es1et1C1.. delle carie correnu d·csi rema linee: t1e di mc.::ro in cui mol– to .$JKUO. i cen calori si riçelcno e si rendono nntrc::cdcb1h. Si /an'ftO in.som– me~ per U11rre ptù chic:ri. motti nomi (troppi nomi) t si fi.nuce cu.splcnr..do un rin11ovcmento d.cJla ru::TTCtic~neH'cmbi.:o del tcnto pid eali.:::.ct o.- roman=o ..d'idee .. Il problema, ch11.mo ~r noi. è mol:.o piU .stmphee e SI- potrf'bb e quasi sintttc-cre con la scl temcttettd di u11d1CQrcmrna. 11 narnuore 1toho.no ha .sempre articolato la propria o .Uiç1~ l ungo una li-neo. prece· len,c91e11te - P1H'O•Ufl.11bdi.suco.•. ponc:o. dal hri.1:mo 1ft.$f:O ~egli u-mori delio sue nctun::i. no'1 to.1110 a trasferirsi nella real- cere . Passa u na donna in bicicletta e li scru– ta sfac:c.ia 1ameotc, rfroltandosi più ,-oltc. nc he Mass imo ora è impacciato. di tulto questo ,1.1oto intorno, e si sorprende ~ desi– derare d·a,·ere qualcosa tra le mani, una bors.a e una ,-aJii].a. Accarczz3 i capelli di Gina ma non sa che dire: forse lei ,-orra piangere, prima. lm-ecc- Gma i stac:c:a da lui e si ferma al centro della strada, le bra ccia ab bando– nate luniO i fianchi. La .sente paria.re tra se (._ c'è tuo padre o qua.Irosa d ì simile ) e le ~i av\"icina di m.•,,-o. • Vieni. arrhiamo fino al C3.DCCl!o •· Gina annuisce, ma non ,-uo!e stare sotto– braccio. Ora lei è sola con l'altro e la loro creatura.. Massimo }o capisce e il rancore 3j atten ua. Llnce.rtezu (se dirle o non di_rlc queUo c.hc ~). oon c'è più. Gina cammma ~u m;,J ~c~~co~ 1 c /(~ s:,~b~:~ sene' in punta di piedi._ . • lo aspetto qw •. dice a un lrallO, • ml siedo u questo mucdlio di pietre.. Va•· Gina annuisce ancora e prosegue da sola.. Ca.m.mina come una sonnambula. La sua fi– gura esile (com'è dima_zrita, da allora!) 3,Clllbr.l una cosa della natura. 1~fa è così piccola, sullo sfon do del la m.u.ragh~ che po– trebbe anche non es.sc ;rc ,-ei:a, ~ dissoh7~1. .\las.s.imo socchiude ah ~ e. Il sole s1 m- !~uti ~ ~o. 1 'ùn !~~mo ~~~a~~~~ naritta per a:u3rdarla. dall'alto. Poi n~rcn– de a ~att annli e ìndieuo. 1:fn a1tra doona passa m bicidetta ma que$ta e ~ curiosa, Pedala con rasseg.iazione. !tlas:sim<? r~i~~al;ic Lail~ "~~ J! centra lo SiUardo sulle propne ~ un– poh-crate. sulle _quali un. c:cspusno•.spmoso proietta un rellcolato d ombra. Se ~l~ un po' di ,--cnto e le fo$lie degli cucal1p~ frusciano con modata 111s1Stcnza. come peso ncJ fondo deUa ba.rea.. Con un ram_o secco. inawcrtiumcnte, )b~~o ba traco.ato nel– la poh-crc il ~me di Gina. Lo cancella con la punta del piede e accende un'altra siga: retta, anche quesla. amara per il sudore de1 polpastrelli che baiDa la carta.. Gina si rian;cina (dC\-c es...cerepassato ab– basta.nZ.3 1cmpol e dice con_ -na~eua: • PM.Siamo ,ornarc- • 1'nc:hc lei è osata daJ ,td qu.cl" llO e :re.sferire 1n_sè lo vite. ai– •Jrat Jcrso tm filtro_ com,n.ouço (sttbendo ii ~,t'.f (tl~~ ~t::..:.::r:::,~ -~ e~~;=_ ~ neJ. A .secqa.dc . qu1nd1, _del pJù o mer19_ intenso urto dr ammatico della recita.. 11 ncrn:torr 1tahano, come per 1lnG .sorta d1 collegcmrnJi cltunci. ha rec gito pii,: o meno coT1culsan1ente. co" il risu.lu :.Io dt tv1a gN,dua......,orie drlla proic:i one reali– lfico che non re :cnro definita c:ttrcc-erso formule es:etiche. qu.c11to aurcceno rene~ Lisi deJfe eonnc.u:t0ni tra lt carie con:.in– oen=e reali e la se!'\Sib1hui di. wùtldoie: Co11S-C~cole dt quuio qiu::dro ps:iCOZo– gieo ed f',lftUCO. De Simo~e ha imposw:o il propno !acoro sul do.saggio, nil con- 1rollo dei suoi personcw1 e delle sue t=icende. cerio cui rau.t:o\"'eco~e~ sem– pre un auegg10.mento non di di.stGcco. mc dt cmOrt' d1S1rzaUUG{O. - u:! cicOgnGI C!– t:To .cer.so le sbarre .. rccchuufe H nucleo ctntr o:le d el romo.n.::o. Ginn, la pro:ag.oni – .sta, ca a far cis:izo. in ccrcere, a Fcu.s1 .o: l"uomo dl cui e innamorata.. P.:ltuto è finito m cerure per una serie di circo– stan.=e che non hanno spera.o l'affeUUO$a fiducia della do nno. 1n realtà, Fauno e wi ondo, sco'." "ltro.so e gouta e com.e tole si ncelerò pten Grttntc durante l'1nco'.""l.Uo con Grna. che .sera: co.streUG a Josc:Gre iJ carcere. se:n.:a c:cer avuto il confor...o di una parola buona. di u.~ erto di comp~n- 11ont" .,re la igurc piu paUhca del ree– conio è sen.:a dubbio que!la di lfc.ssuno. ·"c.s.s1m.o .stG cc-ccnto e Gi'IG, d1 ro.i è pro– fomfcmenle 1,uu::morcto. .sen.:.o: chied.e:--e nulle. con Jo co,uo.pccole.=c che i ! suo ienumt'nto '10"1. po:rc t'.S.Sere corzc ·ua.so . Gina fa da perno. quiru:h. tre due p e-rso– ncggt compleu:mtnte opposti: lifc.ssi:..o e Feu.sto. Stile: ruc: di qu.eno duGlumo ps,i. colog1co. De Stff'IOn<' rirt'I~ una ~~ do– tata di buo'l1 umon e di du.U1h ruorse no.rra.uce .-\LBERTO BE\'lLACQUA del marito, i suoi cambiamenti, pcrcbè quei modi bruschi e tutti quei misteri; e prc,. ~~~t~~ :i~~rlf 1 ~u;~~- ~~~ re che le cose andassero per 11 loro ,:c.rso. ormai. Infine s'era sorpreso a rac-contarc. • L'ho saputo da ~- ~ cronista anche lui e adesso fa il questunno. A fu– ria di girare per i commissariati. Siamo rimasti amici. Xon è una cosa gra,-c, se e per questo Fausto .a,"e\-a. ragione. L~mge– gncr Barè era un ~mctra. non un m~ gncrc, cb:c a,"C'\a fatto la spccul3;-DO_ne ~ lizia sub110 dopc> la guerra. E umeme il rorurabbando dt siga~.uc americane. Tuuo tri >. E~ ~~a~au,i e~~riin ~: dc.re anc:bc ili alm •· pe~int~~"rc p~r1 J 0 ri~~~~~j non a,"e\-a saputo trattenersi. • Pcrche non me lo a,'C'\; dcuo prima?•· . . • Prima? Ah. si. ~ta sono parucolan, non cose importanti. Poi, tu ~tcvi ~ che io ,-olessi mcitcre Fausto 1n catUn luce•· • Tu non lo capisci, ,-.ero?•· Gfoa t';,~- a,-e,-a risposto. Era emozionata, forse era anc he anK ()Scia ._ • Fausto era sla.to trasonato -., a,-e"\-a ~ giunto Mass.i mo e G ina s'era affrettata ad ap!~;Ì1"dea d1 fare soldi. Per fare bella fiiUra con te•· Gina s'era passato il dorso della mano su.eJ~~-!-nu10 a p--- a.nc.bc .~r dirti q~e- st~-~ :~~~ ~= • ~t raJ~~:: • Lui ha negato ... •. ~llora 000 lo saJ)C\-a... ~ mo oon J'a,""e\-a c:onu-addeua.. Dovc– ,-- à sta.re aucoto nel parlare.. • _Posso. fare ~ di. 1 ~ ~t ~~;;~ec et_~~ motfro di impicoarsi d1 aluo. Lui era:_solo un autista. Xo, non pote-o-a c:onfid":fSl con te. Pcrchc era vanitoso .e pcrchè SI ,-crgo- :!'~~J1cFo~ ~e.a~~~:1~ la quale, ima:~ avrebbe PlaD?lO I m– gcgncre e chiusa questa parentesi ::o • • Allora tu cttdi proprio che fosse com- plice •· . •Capisco•· li braccio di Gina s'era !m– gidi10, ma lei non l'a,e-.-a sfilato. • E _sxn?•· • Scusami, rn;a non è per mctte.rti con– tro. Lui ti ,-ole-. 3- bene lo SICSSO ,._ A\'C'\'3 alteso tttpidantc che Gina rca~isse a que- ~~ ~Se M:raci~~~l~ 4 ~ con ~e era pcrchè ~i scnti,-a m torto. Piu un uomo si sente in tono. piu sb3.glia. e ~U ~~~e~. a~tto· si l~~og~~~ Il pc:nti.ncnto e dif6cile._ è r::itimo dei _.sen– timenti che , M:De. Perao u ha .sc.acoata. in QUQtura.. capisci?•· ~ S1 ~ a~~~~;~~a. in~~U:. !\on mi diCC\·a nicn1c per orgoglio•· ~lassimo a,'C'\-a appena represso un moto di stizza. La vaniu e l"orgC>"ilionon sono la ~t~ cosa. \la a,"'C\;i annuito. • Pcrci~ de\i essere preparata. eoco -.. • Preparata?•. Potrebbe essere bru~. lui non ,---ola-a vederti, no?, t'a,'C'\a detto di aspettare..:.•· • Ma sto per ;a,-cre un bambino!•· ~135Simo 3.,-e,. a ct:l"C3tOuna. sigaretta e l'a,'C'\·a acces.1 con .!itudiata lentezza. Era proprio _ a ~uesto che ,·oleo.a am,-arc. il punto pnJ d1f6cile. • Sai, 13 ~icolosia d 1! uo!f!if!i non t come la ,---ostra. La nouna. si. uuomma, sapere che di\"mta p3dre, specie in ques1~ brutto momento. succede un poco a rum. potrebbe pl"'O\are un senso di ribel.lion~ come per una complicazione. Fausto. po1 ha ac-a.unulato tanto dispetto. s"è tenuto tutto dentro, potrebbe prenderla male, il'! principio, succede a tutti. sai, quando si accumula dhpeuo, o rnncorc. si fa uno ~to.i ~~e ~s:on!! !o~:~h!~ 0:0: vede più•· Gina s·era com~ e 3\"C\-ano ripreso ~~::W:~o~ ~ ~~- ;n pi;'Jt~ife =. rcgaiatc:. Da,-anti an·atbc~. nd :,.aiutarsi. Gina 3\'C\3 detto •grazie• cd era :;cappal.3- 0ra .sapeu tu110. meno le dichiarazioni di Fausto sulla sipl()ra Ba.rè, che in mac– china, quando l'a\"ç,ano fermato, c'era ap– punt o la moglie dcll'ìnl;~ere. E~pure quc– :i.to a,ttbbe completalo la. sp1cgwonc. !\ta.s– sima non era sicuro d'a,-cr fallo bene a tacere della .signora. Grazie per a,-cr giu– stificato il mari10, ma questi resta,-a una mediocre C3n3ilia. oppure un disgraziato. Se era vero che 3\'C\"300 preso solo lui, oltre all"ing~rc. e che non an,,-a denun– ciato nessuno. Dumini 3\"C"\a riferito che 13 signora era stata rila..sciata, quindi non a,"C\·ano creduto a F:iu.sto, l'a,'C'\--anogiudi– cato un , i&li3CC'O anche loro. \'igliacco con la donll3 ma c:orag;ioso a oon cantare, a non fare nomi, ~ pure, ormai, noo a~ f:!~~~~ ~~~O- Ed ora 13 cirogna at- Da,-anti alle sbarre dell'enorme canccl.lo , Gina .sembra indcci~. Per la prima ,-olla da che sono a P•... Le loro ombre. adesso, si allunpno e finiscono a punta. L"aria sottiJ:C dcl mattino ~ ~.\ filtrato e disperso il pt1220dclrautobu.:i... t..:na finestra del ca..rcerc, incendiata dal sol~. pare arancione. • Guarda un po' che colon•. borbo1ta ~fassuno, ma ~j~.~:crl> 13 ~ ~li :O~~-~~o;l°f!°~I~ i sara ricordata di com·c ,cramente il ma– rito? Ha paura? • Gina. so che sci emozionala ~ta Ìlon ti p~parc. se lui ti dirà_ che_ non do,e,i ,~nm:.. Lo fan. J)("r il Pf)n ... 1p10. ma s.ara contento, proprio come d~ lu. Fatti forza e ~~d~~d~in!i'ro~~a ~i,1ra forte e s·ania Buona tonun.a •· L'emozione le impedisce di rendersi conto deUa strada tortuosa che le sla facendo fare la ~- li carcere:, con iJ sole che lo i.n, -ade, non sembra un luogo triste. Xei conili c'c un acu10 odore cli camp.a.&lla.. E pace. Silcntio. Le pone di f~rro. e i. canc:~lli dEQlano ma non rompono il sileOZ10.Gma si tiene n cina alla guardia e quasi ,-orrebbe correre.li a,,U1ti. • Ecco. aspenate qui • .. ditt l'uomo e ri– chiude la porta dietro di se. Gina balbetta ~ ~~~~~~e~i~l~l':n~ ~: da,-anti, quattro s...--omp3.rtimcnticon la rete metallica e i fianchi di legno sudicio. Sem– brano confessionali. Timiàa.mcnie entra in uno di essi e accosta il ,;so alla rete. C'C un corridoio lan:o meno di un metro e al di là un'altra re1c. Anche dietro di questa lo spazio e suddh;so da tra.mezzi, ma di pie– tra, e ciascuno con la sua porticina, di ferro, sul fondo. t:no r =i =raio. Di là ,-errà luL Xon potrà ocmmcno sfiora..-gli il ,iso. una mano, dopo tan10 tempo. ~esi? !\la sono stati lundti come anni e forse non sarebbero finiti mai se il douore - oh, l'in– fermiera coo t.aoc:hetti ! - non le a,-essc con– fermato che... E le-i don"à dargli la notizia in presenza di quello li? Seduta su uno scanno in fondo al corri– doio formato dalle due reti c'è infatti un'aJ. 1r.1 guardta. t;n ,-«Chio rugoso e placido . con una dì,iS3 che di casca da tulte le parti e il bcrrcuo calcato sugli occhi. Sem– bra che donna sepolto nelle nighc e nel panno _n~i:o- ~on butano tutte quest.c sbarre, reti, clin.slOru? ~fa [orse se ce andrà, al ~ mento dd colloquio. Gina lo spera con tulle le forz;c. Quasi è più anenta ai mO\imenti della guudi.a che alle porte di ferro degli scompartimenti d.all·attra pane del corridoio. Vattene, ti scongiuro ... Quasi lo diC'C\"3 a ,-oc:c alta. Ma ccoo una delle porte si apre, l'uhi– m a e destra. Gina si sposta di corsa e ,-a ad attaccar.si alla re1c nell'ultimo scampar• =~~ 1 i~~a!~1rf 0 ~ara a~~ta !~ una lenta rotazione del C3po. Ha un naso enorme pieno di peli. La porta di fronte è tuna aperta ma non entra nessuno. X~. entra un'a ltra ~ (Fausto non c'c, m10 Dio. e.be gli arranno fatto?) e fa un ~ _al co:n paano. che_s·atz.a stancamente. B™?izl!a– no a lungo, po1 l"altro se ne ,-a senza nchiu– dcrc la porta. • Che c·e. pei- l'amor di Dio. che e ..suc– cesso?•• domanda. Gina premendo il ,iso con- tro la rete. . U ,·ccchio scuote la testa anoora è.uc o !~:l :. ~ ~ ~i10~~ rn \~ ~ • chi sa e.be cosa ~i ;a,·ctc_fano •· E muO\-c qualche pas$O ocl conido10. Gina lo ~ con lo S"1ardo fin do,--c può. li romdo10 e app ena un budello. Le spalle della guardia qua.si sUUSCtanocontro la rete. da una parte e daJ J"altra. Pcrcbe non riesce a parlare? Fau– sto non ,-uol ,cdcrla? ~la è una mcnzo. gna! Sono loro che non ,"Qiliono! • Sentile, \---Oi, \l p~! •· Il secondino fa dietro fron1 e si ria,"i– cma, ma s enza fretta. Le .si f~a daranti e att~a il ,i.so alla soppo!LUlonc. Ha le ma– ni lDcroci.at c d ietro la schiena e .si dondola sui t.aJ.Joni. Sarà alto un metro e cinquanta. La rete d..a\-anti al ,iso lo rende ancora_ pi~ brullo. Gina reprime a stenti l'impulso di ~ dare. E per un attimo desidera di a,--crc ,,_ cino Massimo. che im--ece san fuori~ solo sulla strada.. Che siruazionc iD\-crosimile! li carcere, la rete, Ma.s.simo sulla SU"!1d.a,la r· ~ -e.be non nm!c ,--cnue. _:ua ~roprio \-er0 che non \'UOle ,-edemu?•, dom.a.nda ansio.samcnte. • Io non gli ho fauo ni~Ubm~:U:~ ~re. )_la lui lo crederà. Suc- ~tan~lue fo5~ ~=:.,s:toì!11~ co:~·io lo de-.--o,-edere, capite. e im.Po:• ~~a. calma. Xon siete mica la prima che s e ne toma i.rld:ctro. E poi. che c"è cli e.o.si importante? Aspettate un bambino pu- re d~ !? ~dictrcuia. Che SiGJlihca •pure ,-oi?-. Come lo !,,3.peh:? -., urb riauac:can~i ali~ rete come se vole~ prntdere alla i()la il , ecchio. cth: ora ndc :i.palanc.ndo la bocca. s:~gf1dd ~a:bi~. ~t~~ft furoe ~~ a! micca con l piccoli occhi neri) • aodle le ~: :i~~~J1f:17°c ~ui!Wr::: :r~l:,e ~i dita. , cdon o che oon. toma e cominoan<> a tempcst.lr?e di in.s ulti . che se le a..-cssero a portata di mano a.li toroen:bbcro U collo. '-on e cb nderc? •· Gina <!.a appena ria,-cndo~i dallo ,1upore che le bllllO procurato le paro le ddl'a!tro =be uo'ombra appare nel , -a.no della Jl'.Ona. ln fondo. li !,,CCOndiooborbo tta: • Ah. e ,-c– nu:o •· • Fausto, ~ta.i bcoc? •· G:.~a a,""t:'-aprepa– rato un discorso che c:ominoa,·a di,-crsa..-nen– te. ma. ora non .!iC lo riconb: • Stai bene, ~re~rdia guarda prima l"uno e poi l'al– tra. scuote la t~ta e incomincia a pa.ssq;– ~arc nello stretto budello tra le due ~11. Gli occhi dei due ~o,-ani SODO costrctu a ~{o 10 d,~~1!S~i tr=~cs::,=: ai naso per tutto il tc:mpo• • Parlate a \'OCC alta, parlate d·aJtro •· La ,-occ della l;U3f"dia è unantc ma impenona.'-c, come se non fo.:i.scdiretta a loro. Gli occhi di Gina non r iescono a ~t.accarsi da quell'om– bra nera c.he ora !>ta per riui. icinarsì. ..Semp re?•. do.-na.nda. e fall!.to _annuisce_ . Xon e ,-estito con I.a C.1.S3C'C3 a stnscc ~ e !=·è :~~~~~;i fu~~~~~ ombra della rete. Poi di nuo,-o tra cli loro il berretto nero della ~rdia. Questa le n- Ìa°:~ o':~=~~bc~· fu~b~,i~~~'.~ chiaro quel che irn1fica _\• Sbri~at1 a dir· g!ido, cosi lo ~pettacolo fuu-.cè pnrna ! •l • Fo.u~to•· ncomind;a Gi.n;a m~ non sa pro– seguire. Le parole della ~i-di~ le ~ in 1O1.a. Fanno i conti ~uUc di1a. s1 3CCO!· ~no che i conti non tornano c._ I conu? Già, non a,'C,-a mai pensato che potesse na• sccn:: un simile so~petto ... ~la Fausto è st..1:to arrestato da pochi ~i... • Fausto•. ricomm• eia con ,-occ ~itan1c. • de,·e dini una cosa•· • E noo potevi Kri,-crta?•_. scatta. lui. • Una cosa che ,-ole\"o d1ni tenendoti b. mano•. :~ore~:e. 1 Foa'.s~~,-~i ~b~o •· Xo:i ha. saputo agiun.-cre altro. li cuore le batte fonc. A~pe:ta che lui dica una cosa qual– siasi pei- scop1;narc m un pianto d '1013.. ~la lui pcrcbè mduiria tanio? • Ah e cosi • bo rbotta Fausto . .e riprcnd~ a tacérc. Poi. p.as :s.3..Qdosi le mani a.pene sul petto come per a sciupre. il sudore sulla ca.micia: • Aspetti un bambino. dunque. PTT> P~c~~~;~_'Fa~~~. 3 ~uo tii1io! 10, gri- 6 Gina p:-cmc:ndo la fronte cont~ !a rete. • tuo figlio •· l.3 "1,-ardia non è. p.u pass3.u tra di Joro ma è abba.~anza , 1Ctna per ~ deni • lo spettacolo •· Lui la sa a mcmona. la scena. i pll-Sa la lin~ sulle grosse labbra e si tl'Ci:a le mani. • Fausto, do\"c ,ai?•. Lui infaui le .a,"C\--a ,-oltato te spalle come per. andarsene o per riflettere o pei- fare ... 1 conu. ~la!edetta guar• dia! E maledette p3rolc 1 • Fausto, hai sen– tito? Fausto s1 rii1ra l~nt3mcnte e :a auarda. l ~er,10 Bon!1ntlnl: • n ,u.ra • ,--alti di entrambi sono deformati dalla rete. • Fausto. ora so quel che è successo, te Siiare:He, una sciocchezza•. balbetta Gina per rompere la sc on.a. come dicc..-a Massimo, se e ques1a c.he &li strio~e il ruore. • Xon dC\; ,~aru ta nto, non dC\'i essere tanlO org.> Pio.so, io so pcrchè non mi hai mai det~- •· Fausto l'ha interrotta con un 2'1:StO di rab– bia. Allora lei sa che accanto c'era la mo– pie deU'ingepere e qucUo che lui ha rac- ~~~~~u~É; ~cbtap~!: ~ mandare a chiacchierare. Comunque )'abbia saputo. (la poli.zia.. c:crlO· l'hanno montata), lei ora sa tuno. s·e unp1cciata a.nche di q_u.e– sto ed ba a,-uto il corawo di ,--eru...-e nno a P_, per fare la solita scenata, cer.amcnte. il solito pianto, e con un fiiI_io, un nca.tto, ia bestialita più -~ c.he potcSSe fare., una bestialità per cw si me ritere bbe d'essere pic– chiata. oD:esa_ Esplode all"im~ro.,...-iso, e prima che fci possa rispondergli si mette a battere coi pu– gni contro la porta di ferro. • Ci siamo•• pensa il ,"eeehio secondino. E Gina non ncsce a superare con la ,-ooc il rumore che fa lui. di la.. • Calma, amico•• Krida la guardia, • stai facendo troppo fracasso per i nostri gusti• e a Gina., che sta sinih,i~do: • Ve l'a,-c,---o detto che quando I contt non tornano_ -. • Fawto, non te ne 3.lldare! •• ma la porta s'è aperta, inesorabile. e lui è scomparso .sen– z:a auiunacre altro. • Fausto oon te oc an– dare :•. r ipete Gina mentre le la~rimc le ri– p.no il , i.so , e non te ne andare anche questa ,-oh. a•. ,~~':i.~t:raan~::ìdof~~- a~ che si aprono e si chiudooo. di,ise nere e ,-olti ostili. Gina è sulla strada prima ano:>ra ~ÌÌarsirc~ e co: 1C:~~°j ~ù ~~ dannti a.li oc:chi è un'allucinazione. Ci sono alb eri. qui, e un so!e accecante. Si ,---oltaa sua.rdare il cancello e la testa si mene a &if'are, de-\scappouiarsi alle sba.rre. che sono sporche, nere, ~ si pef'.d -o. ~ cielo mentre un rumore di passi SI a,"VK1Il3. di corsa. Forse è Fausto che la rincorre o la guardia che ,-uol ripeterle: e Lo ave-.--o detto, io •. LGIGI DE 01O:'\"""E PER LA VOSTRA CASA le più belle lltogrofie e ocqueforti originoli degli Impressionisti e dei moestrl dello pili uro moderno: CÉZANNE COROT DÉGAS MANET RENOIR LAUTREC sono disponibili nelle scelte più roppresentotivo esistente oggi in llclio presso lo libreria Schwarz che vi ricordo onche i •!oc-simili• Aeply e Spilzer dei ccpolcvori del· le pilluro impressionislo e moder• BRAQUE CHAGALL MATISSE MIRO PICASSO E ALTRI no in cui sono resi con fe• dellò ossoluto Il rilievo del• 'a pennelloto e le ricchez– .c del colore. * Pa.r ri:•v•·• Il r.;cvo c.-otc-oço 111 ... 11,cto • e..,ce'\t• et·• S:O titoil L...,vlo!e un frc-n– cc~::.!o d1 L ·~ e 'o utn•rlo. Schwcn,. V'o $. ÀA~leo. ll • M,-C o BIBLIOTECA TRA.. ,IERA DI PIETRO CDL.\.TTI * l\'IILLERL'ANARCHICO

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