la Fiera Letteraria - XIII - n. 33-34 - 10 agosto 1958

Data la soVTabbondanza di scritti che cl pervengono con la esplicita richiesta di giudizi particolari, comunichiamo agli interessati che direttore e redazione della ~Fiera• sono as– solutamente imposgibilit.all e dar riscontro a Queste richieste E' giunto a Roma, in veste J d1 turi.,ta. Jan Wcrich. i1 più illustre autore-attore cecoslo- Wla delle ipersonalità più emi- vacco. WcrJch è senza dubbio a Il nenti dell'evoluto e c.ivillssimo Teatro mitteleuropeo. ed è no– to nel nosLro paese per l'inter– pretazione de' H fornaio e l'imperatore (L'imperatore del– la cltta d'oro) film tra i tanti W e h e teatrn nnllteatrale. teatro ,in– tetico e d'avanguardia. ma/ eri e eampl Olle ~pf:.~t~~jfi~,1tl~:~~;i C' commento dell'azione i-<:c– nica. Gli Erpcttacoli si avvale- vano. Inoltre. della melanco– nica e orecchhbile musica cli Jaroslav Jezek <cosi come al quale Werich partecipò non d I solo come protagonista ma an- e che come soggettista e sceneg- giatore. Direttore dcl Teatro ABC di Praga che. con i suoi 1.350po– sti è il•plù grande della capi– tale ceca dopo qucllo Nazio- teatro eul --opeo ~lr'd~Vc~~r{u~;:ct!t,t. sri.:,~~~ ~::~~~ 1 :~ :~~~~ls~fm;c~e!n:~; oggi si canlano. come Svet pa– nale, J;m Werich ha conser– vato ad esso quella originale e particolare fisionomia arti– stica che fa del « Divadlo .. di vla Vodlckova la maggiore at- vcc e Worich. ebbe a dlchia-1 trazione non solo per gli stu- rare che Parigi. fa capitale del diosi e per i critici drammatici Teatro europeo. doveva prima ma anche per li pubblico eh~ o poi abdicare in favore di ne affolla costantemente tutti i Praga (ove nvevano agito Vo– posli disponibili. Il fenomeno skovcc. Werich e Jczck da di un teatro. pi\l capnce del- una ff)artc e il vecchio E. F'. t·Eliseo a Roma o del Teatro Burlan dall'altra) citi:\ che. ol– dl via Manzoni a Milano. le tretulto. dUitava poene miglia cui poltrone sono contese dagli dal Teatro di Bcrtold Brecht. 6J)ettatori con un nntlclpo di Pari;ì s'era arrestata al ri– alcunc settimane. può destare masticamento d°lm teatro or– in no! una specie di sbalordì- mai scontato. e neppure co– mento abituati come sfamo a me « crogiuolo... di apporti vedere le nostre sale piuttosto stranieri poteva ormai vantare spopolate. SI ha un bel dire una priorità nei confronti di che. a differenza del nostro. il Praga ove si erano raccolti cd pubblico inglese. svedese. te- erano germogliati i migliori desco. polacco, austriaco. ce- semi d'occidente e d'oriente. coslovacco e russo è educato da Aristofane a Molièrc. da aUa cerimonia drammatic11. li Goldoni a S1auislawsky. da ratto è che lo spettacolo. per- Breton a Chaplln. tino in Ispagna. è organiuato Dobbiamo all'eccellente Sto– e presentato alle platee in un ria della poesia ceca contem– mo:do che lo spettatore non poranea 0950) di Angelo Ma– puo non appassionarsi ad esso. ria Ripellino. se 1-0110 state in– Lo spettacolo. In Italia. per Il dfviduatc con grande ipreci– novanta per cento dei casi. non sione e molto acume le lince solo è confezion:1to alla car- di sviluppo del migliore tea– lona ma coslltu1sce anche e tro cecoslovacco. Un gruppo specialmente un pretesto per di studenti della Scuola Dram– il costoso esibizionismo di at- matica del Conservatorio pra– tori o un·Jstitu~i4:>ncper per- ghese. sotto la R"Uidadi Frcjka. mettere aJ com1c1 di sbareare e di Honzl Improvvisò nel 1924 il lunari9. In molti paesi :<:tra- (e cioè due anni dopo la fon- . nicri, invece. il Teatro è un dazione del Teatro deQIL In– autentico, rigoroso e costante dlpendent.i. di Anton Giulio fenomeno d'arte, un'esigenza Bragaglla) una serie di rap– spiritualc, intellettuale e ri- presentazioni che andarono creativa insostituibile. e non sotlo l'[nsegna dcll'Osvobozelle costituisce mal un inutUe sper- Dìvadlo (Tel 'f.ro . U.bernto). pero di denaro. Scarsi mezzi. grande cntusia- * Jan Werlch tri nam (li morzdo è nostro) (' Proti vciru (Contro vento).- Con l'avvento del Nazigmo. Jezek. V. e W. dovettero ri– parare aJl'cstcro. Jezek morl a Parigi a soli 35 anni nel 1042 mentre gH altri due era– no già emigrati in America. Continuarono a reci~are In a.J– tra lingua e sottn altri cicli riconquistando man mano par– te del 3Ucccsso che a,,evano dovuto abbandonare aJle spal– le. Tra !'nitro il pubblico ame– ricano opprczzò la loro inter– pretazione clownesca (che di– venne famosn) nei ruoli di Trinculo e Stefano in una grande edizione dc· La 1empe– s1a di Shakespeare Finita la AUCrra. Voskovcc continuò a re<'!tare in in;:lese tra Hollywood l" Broadwriy menlrc Wer!ch, dopo sci on– ni di esilio. tornò a dirigere Il suo teatro di via Vodickova. al quale eambiò nome: da Su– tiry lo chiamò ABC. volendo sl~ificare che il suo program– ma non doveva nccessariamen– lC limitarsi alla satira ma aprirsi al teatro inle1?r:ile. sen– sibile ad ogni moderna ten– denza. in linl?a, però. con i te– mi rondamentali c-he lo ave– vano reso !amoin: esigenza viva di costume. eliminazione di ogni noia accademica. curo quotidiana d('Ue plaghe col t balsamo del riso. alimento al– In fantasia con un pizzico di ro!lia. divertimento e moralità \·olte alrcdiflcazione. alla ri– creazione e :i.U'intell!genza di un vasto pubblico popolare che d·aura parte risponde con entusiasmo a questo program– ma. Jan Werlch. dunque. è re– stato fedele al suo teatro e a una fradlzionc che onora la sensibilità artJstica e l:i. cui- ~ tura del popolo boemo. ALBEltTO PERRINl OllARJO OELLA REDAZIONE ll-l3 16-18 ~lanose-ritti. foto e dleegni non oubbllcati non si restituiscono .UC'l'lS'l'I ~'l'llc\ì\ll<:IU * Nikos Kessanlis * ,li IAJ/lE,IZ,I 'l"IUJCCIII Nikos viene da Salonnico. E' na.to nel 1930 e ha incominciato n dipingere et diciassette onni. Quando, nel '55. vinta 1Lna borsa di ·studio. si trasferisce i1t Italia. cgll lta un suo breve. ma l1ue11so curriculum di ma.~t-repersonali e coUettiue, in Grecia e afl'eatero. L.a primo esperie11.:a italiana Niko, la fa presso nsritltto Su.periore del Restauro. doue non solo ma– tura e affina la sua nawraLe propensione per [a bella materia e per og,it QC'IWre di abilità tecnica. ma, so– pramtto. allraverso lo studio dirett.o e aitsicluo deH'ar1c <llltica. va proyreuivame11te formando mi proprio stile. quel suo a.!ltrnfto e 11 barbarico bi.:antlnismo )) - 17ià ,,curamentc rH,wato da Giulio Carlo Arga11 - risultato, appunto. da uria felice co11tamina::io11e di ('IC'ntettti tradizion(l!i e contemporanei. Del resto la pittura di Niko:J. che agli esordi era staia meticolo– snmente rapprcse11tatiua (si11gofore la serie dei « giar– dini pubblici l'l. bosc/ieui di palme e fioriti :ie111ieri. popolati da mitiche stame e eia .,tatuarie coppir di innamorati) e. poi. arditamente post-c1tbis1a. qua11i trouavn. in siD'arro. alto decoralivismo astratto. di sa– pore appunto bizantino. (un bizantinismo. a parere 11nstro, pii, orientale e uici.110 alla pittult!. di icone elle 11011 ravennate). la logica f1uione tra il primo. un po' favolcso linguaggio fir11irativo ed il successivo rigore compositivo della fase cubista. Al co11trario di qtwnto accade. fin troppo 11pesso. 11ei giova.11f. in Nikos non è facile scoprire af/ilill.!'ionì. immcdiare con questo o quel pittore (c'è solo ima certa affinitd. di immagint. 11011 certo di problematica. tra le prime opere italiane di Niko.~ del '56 e alcune fo111osetele di Gorky), ln"lltre. invece. è agevole per– cepire le sue /011to11e radici. Così.. ad esempio. il la– birinto. la co11chiglia. la -ruota. tre valori ta11to 011ti– camente greci, direi meglio cretesi. restano 1 motivi centrali dell'arte di Nikos. I suoi prodigiosi Fiori s111aftati., QLi Uccelli favolosi e mi11crnU i Paesaggi pietrificati " coloratissimi, so1to Qttasi altrettante di– namiche e i11mrevedibili metamorfosi. di questi. tre Nlkos Keuanli! archctipt. Ne risulta una pittura it&tensamente rit– mica, cadenzata. dl vortici. ma anche di dbten,.ioni., come una danza che ritrovi. continuamente nelle pro– prie conseguenti ar111011ichc figure. espansioni e rac– coglime11ti. come mi fregio, oserei. dire a itera:io11e processuale. e che pur potendo continuare all'in/itiilo. è di per se concluso in ogni sita parte. l11 o{,mi suo fra111me11to. Queste immagini fastose ed emplematlche che cam– peggiavano spesso. quali figure araldiche, .sopra fondi mo11ocromt voluttuosamente pastosi. .sono ora sourap– po11te, amma11sate. spesso fuse. negli ulrimi paesaQpl del pittore, tra i quali segnaliamo i tre e.spostf al– t'attuale Biannale. nel settore riservato agli « arti,iti stranieri residenti in Italia Il, ove Nikos ottiene effetti di fosforescen=a prima d'ora mai raggiunti. ed una costruzione di forme e colori. che so110 sempre e solo pittura. carichi di una intensità emozionale e di una vitalità interna. qua.,i organica, davvero esemplari. Tra la Grecia e l'Italia Nikos corttinucrà ormai ad aggirarsi 11el suo fosco e solare labirinto come :ie gid possedesse nelle mani il prezloso filo d'oro. LORENZA TRUCCBl Il Divadlo ABC di Werich. smo. accanita volontà di svcc– uno dei quindici (!) teatri sta- chiare J,a scena con una raf– biH di Praga. è in piedi - fica di poesia. D'altronde - ratta eccezione per il periodo rammenta Ripelllno - il re– dell'ultima guerra - esaHa- pcrtorlo scelto. adatt:lto o mente da trenf·annl (dal ·29 a scritto alla bisogna, era indi– oggi) e, quel che più conttt. catlvo: La gaia ,none di Evrej- ft~:~~i~or~ li s~~~~~a s~l~~d!~~= ~i;~ (1!s~~~t~o1t 0 c!i~k«~eos:~= (continua da prt(. 5) I.... - d - G- v · 11 I da. la stimola. l'attira. / E ginale. Jim \Verlch. tino al din. di Moliète. Le don11e olla .... oes1a I 1useppe I aroe dov'era la morte. ora. re- 1938 ebbe il coetaneo scrittore- festa di Tllcsmoforte di Aristo- terra. fiore .e frutto e onz- spira / un filo d·erba che attore Jlri Voskovec per poTt- fa.ne , Dispacci a Rotelle di zonte. l: :.1 1dc11tifica con In orelude al fiore•· Come. in- n.er , dopo la guerra. e da ben Nezval, Le serin muet e Le 1ealta sup1cma bellezza e fatti. non richiamare alla quattordici anni. l'attore-regi- bourrt:au dc Péru di Rlbémont- supremo inganno del desi- * memoria il leopardiano ~~agi~t~~a~u~~~nà~e:~~~c% R~~fned 1 L~P~~~~~~i:s f~ dcrio. e illude al. ;;.ogno che e Vissero i fiori e rerbe, / distanza, il Teatro di via Vo- sposa di Hoftmeister. l\faestro e un .vero prc!cri~ilc al ve- acquisire rinno\·ate fonti di vit3 e così via: <donna. la stico. in cui for,:;e trova ori- umanità. t"'ra tanto scettici- re - che trovava nell'arte vissero i boschi un dì...• dickova ha in repertorio. ad e scolaro e La fanciulla ma- ro. diventa per vie spanta- energia e vitalita tua bellezza e il filtro oscu- ginc gran parte della con- smo degenerativo. la voce la sua espressione estrema della non mai abbastanza ~s:t';J'~o~ ;::~~r (B~9,~s:/eJea?t g~te:~. ~g~~~:rdi ~~~~:.e ec~~ ~~~~p!:zi~c:~a ~:rro u~~iv~°:sl~ Or.l 11 poeta e donne3tO- ro / delle st1rp1. _e dal flore ~~::~c:e ~:r c~:::a~~~rtJ< et;:; ~: l~~!~~~oe~UOel e UI~ bl~~~a;I~ i t~,Wi!ro:\ sin c~~lfo~:;:: >ò ~~~t;atfav~/;a a~~:~l~~era o stracci), da Francols Villon. GU originali a.lles!imcnli (e nel s~o sparire e apparire. re~ (questo fortunato neo- per'.turo / I1flor1~ce la vita ct· T . . d" I l pro[ondamenle romantico. Poe•· class·1co. ',la V"1\la- che la coppia Voskovcc e wc- spesso le divertenti contamJ- 11 l I t s ta di ·fatta logismo spagnolesco ha co- rne:st111gu1b1le... / Sta nel 11011erano i mon I e u s13mo grati una sua e - b - " rich scrisse e allestl rl..spettlva- nazioni) a loro volta rompe- ne a e a es ud !r :s. t · niato Villarocl nel suo ul- tuo seno il germe del fu- non cri / prima dell'uomo turn: che fa bene. tanto se l'arte egli ha posto a ase roel ha camminato coi tem– mcntc nel 1932 e nel J~35 e vano lo stagnante specchio di nello _sgomen,to e es,is ere timo libro di racconti. Via turo ... / Ma dalla carne im- e di tua stirpe. o Dio. / In- bene. In una cosi terriflcan- degli sforzi dell'uomo ver- pi. il suo romanticismo non che Jat?slav Jezek musico con acqua del te~tro 1radlzlonale, al. cm v~rtlcc è .la. fatica ~i Etnea, per sottile esigenza pura alto si esprime / un finito in te stess_o entra il te eversione di valori. li so il divino, come In In.• poteva tenerlo avvinto a ~~1:n:;;:ngr :C~t!;!tcm~I;~~ ~ tr5:i~ 1 gl~r~~- :b~rr~on~~!~ ~~~ s~ plfac~r~~: 11 :/r~gromJ~~~ ironica). nella desoh.1zionc ~ogn? olt:c gli umnni ab- finito / prendesti nome_ cd motivo segna tutto Il cam- gresso nella notle (1943): una tradizione muffita. pas- novata attualità. lette a_eree; le trucca~ure e i l'a,rle >. della vecchiaia. ret;\ le_ opar-_ bru~11nent.1 ... / con~c l 1 a luc~ ebbe voce ~ sen.so, / rive= mino poetico di Villaroel. e Uomo .... I. solo con l'art~, siva mente. Egli ha vissuto E' , d'fl' u 1 11 costumi csnspcratl. s1mbolicl. dianamente aborrita 111 cm dall oscur1ta. / E I arsura lato nel ve1bo. 11 Luo pro da Ombre sullo schermo puro folgono / della tua li: le ansie e le trepidazioni tipo ~I' f~tta~oÌ~ ih~Pd';~~~n- clowneschi; Ja recitazione fn- Potremmo, in . tal mo~o: < ~iù non ., gli .. ' sorride del senso e i suoi tormenti / digio • ( Pnr 11011erano . ,i ( 1929) a Quasi vento d;'a1,r.i- mitata consistenza. / sforzi della stupefacente civiltà ranni attira tanto pubblico al- gocltava I moduli della prosa. liberamente cogliere motivi amore come depreca in e gli c,rrori terreni in te mondi.): per concludere p1u le (1966): un lungo viaggio il mortale oblio• (Uomo). del Novecento. di cui haav– l'ABC. Ho avuto personalmcnt-c della danzn.d<!f' ~anto ~ feli_a in tutte le raccolte: (orme Qu.nsi • uento d'aprile (Ti, redime. / donna 1rn prodi- sconcertato: e ... O non sei. nel\3 solitudine fr~ g)i uo- Ed è questo ii motivo che vertilo limiti e msoddisfa– la fortuna di assistere come ~~:m:~'to, de1ire;:;usi~-haJI~ cli voluttà :m~hc e~te1~n3, portasti net sangue). si sen- gio: la maternità>. Ecco f~rse, / signor~ e sc!~iavo mi.ni . il.i c.ompagn13. 1~cale e allontana Villaroel dai li- zione nella coscienza dei spettatore a~ repertorio rap- fantasia sbrigliata. magia e verbal~ente h~a. ~op1al- te snrnrrito. ra elato: e e. pcrcl_lè _altra volta. nel.le d1 te st~sso. o D10. / \llllver- dei g.emton. da .O g1o~tnez- rici materialmente sensu~li suoi contemporanei. già P~esi~~~tone~ ~t~e1~~c t!~;~~ surrealismo. Temi costanti del tutto 111 Poe~t~ da-n~.ore .senz 3 scampo. ~~naramente Poesie d·arnore (1048). Vii- s~ ~osi;1enza. entro il gro: za nua -~ I 110slrt mo:tt .. una del Novecento>, come scns- molto prima che le scoper– ~B.a~pertorio asceltJ e allestito -i:catro Ll~rato erano re~o- (1948): la .e [~1c~tà S?tt1le > invecchia. / eia stagione a laroel ved~ nel ventre del- v1gho / cl~I fìlo che tu rìl1 delle p_1u.alte .. qu?st ullllna. se il Nicastro: si ripensi un te di questi ultimi anni des– secondo una linea a noi seo- r.rn .. la solidarietà umana. Iot- dello e sf\rnfs1 • 111< incerte t . . 1 ·t . la donna 11 e Trasumanante e tu d1pan1 / creato e crea- dell3 lirica cli V11laroel. n po' al :;ensualismo sadistico sero all'uomo quasi la fal– nosciuta. ma che. senza dubbio. tinusmo c. la ~pcra.nza p~r un voluttà leggere>. e preso un ~Jg;,~n:~ra 1 ). 1 ~~s ;oli c~:~:r: gorgo. ove precipita. / in tore unico giro?> (ibid.). Basta una lieve trasvnrenza d·un Govoni. di quello ad !ace consapevolezza di una otterrebbe grnndc succ.esso an- f.~~~ci~!li~fra::fn!u~~c~; istante co1~1e in. u1.ia mo;r- te ~'im.man~ tra ;dia dell:l un mortale na~fragnre: iJ Più ~lccisam~nte pa.lese. lo e A(t, le. mie strcule .. nelle esempio delle Canzoni a sua ipotetica divmita: < E che .da noi. Il v.audeville e ~a del dopoguerra i giovani boe- sa. / fra I luo1 gmocch.1 > . tTt· d li' g . An·- senso / del penre e nna- atomismo epicureistico nel- quah ultime la rem1111scen- bocca chiusa. dove le varie voli e lampi e rombi di mo– fée~e (In 11 ~~~ ·,e ;uFranct mi contrappolle'vano un allegro (Coutntti): la < rosea v1t_a ~~ \~i~ ~ ~~\orti ~~~ridia scere ... > (\Tive la vita motle l'essenza dell'universo appa- za si fonde alla stanchezza sezioni anatomiche delle sue tori. ' E l'uomo in ansia di ~e~ ~~e~~~~ll :h~miamd~Ù! e vlvi!i~ante inno alla bellezza d~i bei. se?_li> (L't~taccesst- a~cor 3 · ~iovine;.za / non dei. nen'Ufari).: i:iuovo, tra- r~ .<sempre. nel~a raccolta de.Ila. ~ecchiaia .del poeta. donne non rivestono ne i sue brame assurde. I E il Rivista) hanno raggiunto in della vita. . . . òtte); 1 ocl:o che 1\ poet.3 speri pil Questa follia dì scen.dentale d1re1, < smer:n<?- L !tomo e D10) 11~ O Lione M1 l1m1ter~ a .citare qual- e veli• ne le <trine• con perenne fluire. E l'amarezza Cccoslovacch_la un loro r:iodcr- Dopo la diserl.lC;medl FreJ- nutre per la <.perl1cla gu~u- donna. / che mi bruciò tut- r~r~1 .•, che no:i. evoca libi- sei: < O lume sei che. dal c~1c squarc10 d1 Ba~ta. un_a cui Villaroel ammanta pu- / d'una segreta e cupa soli– no e appassionante pro!Uo. In ka e del colTIJ)ositorc Durian na delle vesti> che ch1u- t 1 , è (Detl.a chlll 1rrcfrenab1h. ma se mai profondo caos. / lntelllgen- lleve trasparenza. po1che m1- clicamente le proprie. tudine >. Cosi in Uman.ird. e~et~!~\~fmra 1 1~dir~d~~~e~ ~c~!daf~n~ron~r~~J 0 t~~~t\~ dono <l'arcano> cle_l corpo n~i/ g~~~,~~ta{cf 1~r~;ni caso. svela l'essenza della vita e za ord}natrice. ~gorghi. / sembra . che questa lirica Arte. dunque, personale lirica della raccolta Il cuore f.-iri esperienze della èommcdla nel Teatro Liber:i.to. con la della donna: ed egli se ne non si tratta di petrarche- della mort~.: consapevole entro 1~rto degl.1 atomi t' µoss~ nas~umere_ t~~tta lrt quella di Villaroel. pur se e l.'assurdo, del 1933: men– dell'Arte (da noi ormai putre- collaborazione di Honz.1 e del s~ntc _bruci~re ~ come s~ sca denuncia. ma semplice- sgom.ento, p1u eh~ l3ng.uore conge~rn / d~ll.e mcommen· tre1?1da ~nunn di \i 11\arocl non si possono negare in lui tre in una delle più recenti, fatta a contatW col teatro bor- compositore Jezck. primeggia- g1accss1 (egh le dice) I, sola mente di or,gasmo per l'im• o esilaramento cli sensi. surab1li matrici / delle \13- figlio. pruna forse che uo~ elementi estranei. i quali L'uomo e Di.o (1949-51 ), Vll– ghese dell'O~tocen~o franc?8e) rono Jiri Voskovec e Jan Wq- e distesa sul tuo _letto 1_gnu- ossibilità di continuare ad E' qui l'origine degli os- ga~ti neb~lose i. mondi / e n~?: e .... O mam~ia, / e tutta:·ia non vanno oltre una laro~I. ~ega\'3: aU'uomo 13 e ~I apporti sens1blllsslm1 di rlch R~h~ ·aalt;s:~1;!W 0 ( ne\ d9~~ da_- ( A guar~0;r~i. neg~L oc- ~mare: e ...solo che tu pas'si scssivi <travolgimenti> del- d~1 mond_1 la vita. e dalla grn. vecchio tuo figlio e por- istintiva assimilazione della poss1b1htà <l;1 Sf:>ezz.art> lo q~:"~h~a~f1~~iir~~~~i iju~: ~e ~ éa:n!t d/ Nr;)t~stche citi\ In se_n~1b1l1ta a1~1r~at.a per la strada. / ...e snudi / le cose e della conseguente nt~. / d1 forma 1.n forma t~ m. cuore / quel segret.o cu!tura del suo ten!P<:• pe_r strett~ cerchio d.i ferro ol– p B t Id Bre ht D recente.mente inventò di uuo- dagli stessi 111dument1 .1nt1- 1 braccia al sole ignota concezione cU una divinità faticosamente. / I uomo e smgh1ozzo e quella lacn- cui e da escludersi I app1- tre I impenetrabile: < ... _Al– ~~:~imicifl 0 rarc!attac e· sur~ vo il t_rio Italiano dei _Gobbi: mi di essa.: e ...li reggtpel- adolescenle. / un ·desolato personale: e Forse lo stesso dall'uomo. nel crogiuo\~ m~ / .che. ti vel_ò. quando glio _a una class1fi~azione l'uomo un Dio I severo 1111- reale di c~iara derivazione Bonuc~1. Caprioli. Valeri). ~n- t'b / respira col'"".10 . dalle senso di amar1?zza / mi Dio, che si affatica / a dar oscur:o / d:lle guen:e, d~1 spirast1. gli ?ccl11. ~ E tu. <clamst_1ca "· per npetere pose la mortale aneoscia. I clownesca, ~a nella mh!11.c~ton Giulio Bragaglta, eh~ 8 - 151: p~mt~ aguzze• (Sei ~tsfatta punge il cuore. Della mia senso ai mortali e conoscen- mort.1 e dei nascenti.' / li pure .. lo sai. pad1e. eh.e ancora il Flora. non appar- Ty scoprirai lo soazto. I che nell.a dialettica (co~C1'.~ ~~en~e ;a~~~-an:;a~~~cn~~- ~lesta). Altra.votta._mvece, giornata/ null 3 rimane or- za. /. alJra diversa e~senza pensiero.,..>. ~o)tanto.m un~ guardi/ da~ quadro ant1- tenendo Villaro~l a nessu;i picchi. !'acque., le le~gi ~~aha a~~o~~tg nd~~3o~I ci!IJ. lond~ente colpito cd ef,tu- 11 su~ carnal1~mo s1 stem- mai: ne fine alcuno / essa non mvicne. / oltre ~I de- delle ultm:ie h_r1che eh Quasi C? 3lla pa1ete... / Dove <clan> l~tterano ~etem11- delJe sfere. i cosmi. l'atomo: maggior campione di essa in siasta. voskovec e Wcrich. nei per~ .m .analog1~he contra~: avrà più se non la tetra corso oscuro della nta. / ven.to . . dup~Lle parrebbe siete? .. >. nato .. Egli., se ma.1. e un, . . Charlie Cha.-plin) alla tradì- panni di due candidi c!lown~. pos1z1on1 alla vita vegetale. notte> (ibid.). Eppure. un sempre distrutta. sempre apnrs1. 11. V1llaroel a una Nella poesia di Villaroel classico per formazione ~ul- ma il fine 1~orerai. te zione scenica del var! Mejer- Prano. a-llora 6tudent1 veJJli- < ...nel tuo .corpo/ ~rde. un senso dì religioso smarri- ric?strutta. / ove la t~a~e fede. CTJstiana. nella contem- si sono ,·olu~i rilevare. an.- turale e tcnd.e!ua poetica. stesso e il i:nezz~ '.onde dal hold .. V~chtangoy. Tauov. Da duenm. e il successo del lor~ segreto stimolo d1 pian- mento lo coglie altrove è hncsausto moto•· Cosi 111plaz1on~ accorata della cr~- che elementi parnnss1a 111• serve la trad1z1one con la nulla germma I esistere I e Apolhnaire. a ~cafso e. per- ~pettac~Jt ~u 10tnl~th~ei~?~!i\ ta ... • (~state); o. la donna quando si rivolge accorat~ Ingresso nena notte (1943) ce: < Signore. come sang~11- specie in Stetle StlgH abissi. fedeltà alla rima (spesso ridi\·enta nulla e come af– ~~e~iz.~t1~'~:1,l~e ~o~~ f~~= d1~e~. i; 1 ~~o ~eg~ente ,,tf='l:ll è < ?rborea:· ~ bian_ca n~a- ripetutamente 3 Dio < mise- (Triste pena d'esistere): e na )n croce! / ~1 tuo .v1~0 ~ove ~or:5e il ~iuoco delle rimalmezzo .e ~s~onanza !anni .' l'inanimata essenza ratteri molieriani e plautini. passarono definitivamente al gnolrn •· e a lei e ··· 1 senr I ricordc >: < Perché m'hai anc'?ra nell~ .stessa r~~~ol- rcclmo tra le sp!n.e / lacr1- 1mmagm 1 fa ripensare al nelle opere g1ov~ml1, quan- e l'animata I e perisca. ol– le farse spirit~ali del mcdioev~ profess:ionismo lrasfl?~•?1dosl turgono come le punte. ~elle fatto di carnale angosci<!?> ta, m u~a t1pic~ defimz~one ma amo_re ~ ca.n~a ... • (Co- culto. appunto parnassiano. do m.en? s~rveghata era la tre il sangue. anche il pen• e la satira aristofanieaca. Tutti nel grande teatro di via ,Vo- more• (Arbòrcu set): 0 (PreghicraJ. Non gli rimani della vita: e Vita. assidua me bms1.o dt grtth). Ma non della Bellezza. un concetto sua 1spiraz1one nella tem- . <U 0 . ) questi in1lussi che nel. nooLro d!cko".a che da reai~o J,,b~- ancorn, in una sorta d1 ar: Jiù che te cupa compa- fatica di elementi, / che so- e che un attimo. codesta che vn oltre quello del be- perie storica del primissimo siero•· 11 tO severo · teatro si sono, disse~ata e 5°:: I':tSa~~r~':1~mi?i!k~ ~'h~ (de - d~~issirn~ clafnis~o. non s~1 ~na. <0 solitu.dine •: e nella spinge i viventi / sulla ter- so~·erta pa1~t~cipazione al ne e del male. oltre il rea- ·900) e ai metri ~radizionali .. c.oncetto tremendo. della fe 0 ri~~7~ ~~~/ 1~ef~!a[j 0 Dal 1928 al 1938 si stab-:lì lR p1u se 1I ramo sia reso. VI- Solitudine si sperde: < ... E ra nemica; / ;ion la. morte. n~1slero del Cn~~o. for~e un~ le che ne riesce magica- con particolare s_1mpatia per lur~1tatezza um~na: .l\la per dì Voskovec e Werich. ieri. e !elicc formula Voskovec t? we- tale dalla donna o non piut- suona per le strade 3 not- c~e ~ccult.a s1 1~utr1c~ / e pietosa ~co d71J 111fa!1zia.che mente trasfigurato: quella un ver~o amp,o (s~~11pr_e1101. questo pnnc1p10 a:isu– di Werich e Hornlcek. oggi. rich (che. ancor oggi, e cono- tosto la donn3 a parer ran~o te / il mio passo smarrito s1 attiva d1 nuovi nasc1men- nella chiusa _il. suo mtelletto poesia che. secondo uno dei nelle prime opere) p1u v1- me un significato che sov~r– hanno germo~liato . Insieme 9Ciut 11sotto il segno _algoJbr~co:vivo:. e tremi fr:1 le nue come il legno / di un ciec~ ti: / ne il ~empo: che nei torn~ .a pr_e~1p:tare nelle te- massimi esponenti ?i < Pa;- cino alralessandrin~ .fran- chia un sentimento imme– dandoci _una pianta rigo,llosa V+ Wl. n. repc.rtono scritto braccrn come un ramo che che fra i sassi annaspa e suo 1 travolg1ment1. / tra- ncbte. e Sci solo. Tu non nasse>. il Baudelaire. e 11 a. cese. per acquetars1 infine dioto ·stlntivo Pond t _ e armomosa. Prosa. mwica e dalla coppia V+W comI?.rcn- vive• (Natura): oppure, t nta / tenebroso e deserto muta evolve ogni tua for- puoi. con la tua voce./ ri- pas d'autre but qu'elle me- via via nell'endecasillabo. ' 1 . il . e~~ e~. ~8!1a~~/r!~r~~t/!r:,"esf:,1"~\~ t1!~~i[e~ra N:;.:. 111 ~;~iro L 'J~~f metamorfosi flore.aie. il cor- if su~ cammino• (ibid.). é ma a~tica • (Vita): ~ove il velarci_. il mistero. E il 1~?- me•· trasferita nelle < ré- ~·imato o sc_io.lto. C~munque, ~~tt:ug,!eri:~:uali ri~ve! 10 ~ letto e scenografia. hanno tro- SmokinQ revue, Don Juan & po della donna e < no!l UI~ l'angoscia dei e: giorni dis- foscoliano.• traveste li tem- s~ro ç1 i_clo/ sembra brusio gions surnoturelles >. ln ve- 11suo ~.lass1c1sp10 s1 estende . . or e_ di vato 10 stile comp~tto e un!- c., Golem (dedicato O v. Vich). c?rt:0··· I .ma. un fascio _d~ sepolti> che gli , scava il po> ac9~1sta. u~1a _mod~rn~ d_1 gnll1 ,~ella no~te >; m~- rità. potranno esservi in b~n .PHI profondamente. al meccan1~z~z10n~ della vita .e tar:io per esprimersi in un ll- Il brigante Robin. I~ mondo gigli curv~ sui loro trepidi cuore•= il ricordo della profondila d1 s1g111ficaz1om. t~vo l!he !'iappare m un:-1 h- Villaroel dei momenti in cui eia la della mera tecmca: delJo sp1r1to. L uomo ha b1- po di s~ttacolo d~ sorpren- dietro le sba~re, L.'astno e la steli> (Biografia.). Alt.ro_ve donna. cosi lontano da pa- Codesta naturale esigenza r~ca successiva della mede- il mero suono ha dato al gli h~ tornito i mezzi di sogno di rinsavire, di tor• ~:!~e~tti~a1~s~l ~::~,~i ~~~ ::r:~'n. 1f(!r~::a D~vi~e p:zc;oou~~ l'evocare. una donna di_vie- rergli e giuoco / del tempo. delle cose. ha la sua ragione sm 1 a :a,ccolt~. q~ello di UJ~a poeta . il convincimento d! una lm~ua e di. una sostan: nare se stesso. di accettare cora imperanti sulle n05tre oltre le note caesar e Balada ne magica traSflgurazion~ ugu::ile al sùbito stuµore / nella divma presenza del <.so r ct1ta, cli D~o .il no st1 ~ un <c1rculus conclusus• d1 za poell~a. Cosi. Dante gh la realtà della sua miseria scene, maggiori e minori. z hadru (rappresentate ancor della ,~atuta ~ delle co~e. d'essere un sogno ... • (D'es~ Cr~3tore. invero non_ t~pppo piant~. ~er ~ui tot.al ~.. mt sost~nza poetica. o egli non h~ dato m presll~. 0 le e cu.~ e dei confilti ai suoi ardi- Nel recente fenomeno occi- ogç-O. La pesa~le Barbara e ~ La vita acc 3 nlo :1 ~e Hl sere un sogn.o e di trovarci chiaro nella s.ua _ong111e e ~embia I a~lcswn~ .d.1 .\ ill~: abbia avvertito le _str~zza: p1de ra11cu.re •·. angosce menti. Non biso na dtmen- dentale dei Beckett (11 neo- Dnuo e .,-ovesc10 (rappresei~- 11 volto dcll~ sta~ 10111 I .e vivi.). Sono i versi che chiu- nella sua costituzione mar- 1oel all_a 111:1poss1b~htaep! ture del verso o I nsch 1 e < ove la verità non ha 1 . h 11 g clownismo drammatico) e dei tate ln ingl-se negli Stati Um- il mistt.?ro det man sotto 11 d Q . t d·apri!e fologica che non s'illumina curea d1 stnngere m un b1- degli accostamenti più im- con(ìne > (Sangue. in J11.- ,~are c e ne a sua proter- l~nesco . (l'e5a5pera~one del ti. nel 19•10r I r~pcrt.orio stra- sole e nel vento> (Natt,ra). _on~ lWSl vfn ° U . ~ neppure· in una delle opere nomio Dio-.uomo: ~ Si~nore. pensati d'immagini. Ma co- gresso hella notte) 0 < si nu- via affonda _le radici l'av- Ling_uagg10 automatico) . no~ ~~· :~!:is°~~ie~ ~~g~fa~C:~ Ma Vill3roel. non vede 1 .ultima racco la. n vrn più recenti del Villaroel, non ~scolli qu7st assillo / me si potrH ascrivere a co- tricn •. (Vi.ta. id.) 0 <come ventura del! uomo q_ua\e es- abbiamo che u,~ pal~.idg r!le~. Ubu-r!i di Jarry. fino al più nella donna ~olt3nto . la tico. . . L'uomo e Dio (1949-51). an- che ci. màce.ra il _sangue e desta e purità• b3udelairia- nube m acqua si converte> sere destinato a perire. Ma. so et ~l s;'!1ft;cediu~e~i~t ~ recenti successi di Helenka ;e femmina. 11 t.nste .de st mo Ma I~ donna. 111Villaroel. che se in Dio egli ponga il non n_~pondi / ne dal ro- na la lirica l\ 1atemi.tà. dove (Uomo. id.). Tlpicamente una volta caduto. irrime– ~~a;;i/: ;mpia sc~la e pi\l prov- ,.~da (Il c~ppell? di paglia di delle do!11~e gli sus~ita una h_a un ?ltra st ul;len?a fun- ver\ice della < vicenda di ve~o piu, ne dalla fiamma: / la Bellezza è assunta, non foscoliano e il moto inces- diabilmente. egli proprio veduta chiarezza; pr.esenta al F1ren%f:{ di Labiche e Andro- inconterHbile . c,tn~tezza >! z10ne:. il senso e nscatt~to nascite e di mo,rti > (f'attca Sei sol.o veramente: ~ sia: più ad astrazione simboli- sante delle cose._ da se ge- nella sua limitata umanità pubblic? da trentanm. Ciò che cl-O e t leo~e di G. B. Shaw. vedendole e png1omer~ d1 dal m1st~~o della ~rntermtà l'uomo). In StcUe sugti. n~o S?li / nel travaglio dei stica. ma ad un equivalen- nerate per interna azione ha affondato 1 radi i d 1 per ~01 può s~mbrare avan- Negli anm che prcc«lettero se stesse> e delu~e: e S1 a,b- a una v1srnne ~ell mcessan- abissi 0038 ) Villaroel ave- g1orn1, senza. voce>. . . . te ciel prodigio della ma- animatrice; donde il conse- . ,· e .. C e g"!archa (ved~d il cldmore su- l:1 guerra. Il Teatro della Sa- bandonano, quasi. con. t1e- te flu.sso del vivere. ~ m~- va dato un concetto di Dio Uno degli accenti pm ternità. e la donna stessa guente suo deismo cosi poco suo Cl\ ile progres:so. delle r1tato In °X~l ente a ,f'~~ett tira Jevò la sua voce pungente more / al nostro bacio e rire. m quella cosm1c1tà. t~- che mi pare oscilli fra un commossi e suggestivi del- riscattatn alJe sue più ca- cristiano e cosi poco tra- ;:,Ue mirabili conquiste. So– ii:~~é. \tr:;i~~arte11~ i;ue ~ontro 1~ ubbie nazionalistiche sento.no cl~e il d?no_ / e sa- ~ica cli questo poe~~ s1~1- certo panteismo e il disin- •~ poesia di Villaroel è nel ste qualità morali e spiri- scendente. Al Leopardi il p.rattutto d~ll'arte. della _poe– Obaldia, ecc.) non è che wia 11 cesarismo e la. prepotenza crific10 e li sncnfic10 c V3- !inno. che all~rga all t!lfh~ 1t.o teresse degli dèi, secondo ricordo della madre e del tua IL quelle che perpetua- Villaroel deve il concetto sia. E V1llaroel ha mle– ripresa. del .!Ilo dello speri- naz.lsta.. Le opere _d, v+w er:- no. / Attendono da noi, il proprio. orizzonte. md1v.1- l'epicureismo. alle pene de- padre, il cui C'ulto assurge no la stirpe umana? Cosi della vitalità di esse cose. so profondamente che fuo– mentallsmo mterrotto tra le no veri atti di accusa con\o (orse, la gioia I che no~1 duale. per abbracciare m gli uomini pur s·egli affcr- forse ad autentica ed unica pure O padre C'è una par- anche di quelle inanimate ri della nostra umanità l'ar– :ue :::re, ~il~i;~:a~s~r\~i:~ ~:~:!n:C~~~caa c~;o~~a~rr! avra!mo maii'° • ~~ 1 ~:;i, 0 t;t 1 ; ~:niC:0 ~ll~P~f: 0 in 1 Ste!1!e su~ mi che Dio <soff~·e il Il?· f~d~ ~eligi~sa ~~ella foscien- te di noi che 'sempre migra, come nella citata li;lca Di.o; te e la poesia tcov.ino la r~!i:arsi ~ diventare Penino spagnola. ~~arczza. comicità :,~::;~ "~:~s~s :i può cogliere g~n~~~~:t · (1938) il poeta si !t\~ 1 1 ~~fe,':!f 1 ; (D{~~;/ ~~~ ~~rir~ ::ceo:· più ~~oh::~o a~; Aria d~lla mia tcr~a. ~cc:· < Tutto sanno le cose. ~utto morte. p0polar~ in . Cecoslovacch.ia e sa~ira pol:t1ca in dHesa deUa l'alta umanità di Villaroel, era innalzato a co?esta [or- vento 11 ·elle co~ I Tutto lo si inquadri nel disinte- tutte d1 S~eH~ sugLt abissi, v~dono e sen~ono nel ~1len- NUNZIO COSSU passagg10 obbhgato tra est e dlgmtà d~ uomo. Voskovec e portato a sollecitare un ma di contemplazione. e la d ' 1\I t 1 d. n~lle 9uali. s~ t?ossono c~- ZIO: / e la pietra respira el----------- ovest . . ~erich, nei loro mutevoli pan- processo di liberazione del lirica . Matern~t~ e~prime ~~rceolaen~lssl~~~:~o sa~gu~~ei r~sse ~e costume _o ier~o, g_here l mottv1 d1 c<:ntra~d1- mi guardano gli alberi•: e VtNl:t-;N:t.O CAllUAtlt.LLI Uno -studioso americano. U ru di clowns. ~umcva~~ .u sesso femminile dalla dura quel bisogno d1 msenmento ff ·1 t t è s.1~ogl1~ o meno. es1stenz1a- z1011e . col par.llassiane_s1m.o in F'erm.enlo (Ingresso net- O1rettore Phillps. che, in piena guerra, ruolo dl accusatori pubbl1CJ ~ dele forza dispotica della sua commozione nel so re I nos ro tormen o. hst1co, il quale ha portato che nfiutava 111 poesia il . nel 1940, ebbe la ventura di dialoghi che rl~ordavano il e I cru aschio· raffinata gen- uadro di una universale insonne nel nostro letto. alla irrisione di un senti- principio romantico di una la notte) anche la .polvere , OlEOO (,'t\lUIKI assistere a Cleveland. alla Pe- ... contrasto .... med1?e~al~ e l~ fi~ez: di un· poeta. educato ~terpretazione delresisten- Ma tace• (ibid.): E, ancora 11;e~\lo che noj (poveri_ re- dolce i1~timit~ .e quello _di l~~, ~n suo modo cli ess~re Uoadmettore .-esponsabtle sante Barbara e a Dntto e -ro- trovate sceniche & ispi.r~van 1 lt d. uno stilnovismo za nella sua mirabile vi- in L'nomo e Dto, codesto l1tt1!) credevamo giusto cuna vita sp1ntuale eroica Vl\8. c:\la la polvere e vita. StabiJ l't!)'1t1,rat1cv ut..~l'::>.A. vescio scritti e rappresentati a 11a . travolgente e.mcacla ah e~ 0 1 / pare ricrearsi e ce;lda di vita-morte-ancora caotico ginepraio epicurei~ porre al vertice della nostra - come ha notato il Oètto- Un lieve umore / la fecon- Roma, Via lV Novembre i.t9 ,;.., li"elP ii>e:l"se) da Vosko- espressiva del clnematogra!o, c e in u 1

RkJQdWJsaXNoZXIy