la Fiera Letteraria - XIII - n. 33-34 - 10 agosto 1958

Buone vacanze! Il prossimo nu,nero . ' uscira con la data del 7 sette,nbre LA FIERA LETTERAR Anno XIII . N. 33. 3·1 SETTJMANALE DELLE LETTERE DELL ARTJ E DELLE SCJENZE Domenica 1O agosto 1958 SI PUBBLICA LA DOMENICA Di.-ettore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NU~lcHO L. C,O DIREZIONE. At\'lì\HNISTRAZIONE: Roma - Via di Porta Castello. 13 - Telefoni: Redazione 655.487 - Amministrazione 655.158 - PUBBLICITA': Ammm1straz1onc: "1...A FIERA LETTERARIA ,1 - Via di Pona C~~tetJo 13 • Roma - TARII"FA: L. 150 al millinu·trn · ABBONAMI-:NTI: Annuo L. 2.700 • Semestre L 1400 Trime!=lre L. 760 • Estero: Annuo L 4 000 . Copia arretraL, L. 100 _ Spedlz.lone In conto correntt> ooc;tale (Grupoo 11) . Cnnt<'cnrrE"nte 001ll;:1le n 1/31426 T.4CCIJl,H) DEl,LQ Slì1IG,l 'l'Q * Chiese chiesine liguri * di GIORGIO C1IPllO.lil Si addice alle vacanze. ,·erso le qua– h stiamo per darcela a gambe. il iono pacato e riposato della prosu di genere. E 1t assaggiamo 1i dunque anche noi. per « favellar 11 con J'italian-.J del signòr di Montaigne. di approfittar dell'occasione. modo come un altro di lasciar disinvolta– mente alle spalle &li ultimi 20 volumi di versi arrivatici in un solo mese, e- di riposarci nell'agio d'un discorso compie· tamente inutile, il quale lasciando il tempo che trova non costringerù qual– cuno. almeno questa volto. a dirci grazie. Cc ne andiamo ::t Geno\'a con un'idea non peregrina. né del tJt-to balneare. C~ ne andiamo presi dalla nostalgia di rive– dere le chiese di quella città. e le altre che le fanno allegra corte sulle due ri– viere, legati come siamo ad esse dallo mnllnconiu dell'infanzia. e dall'esaltnzio· ne, timìda e suscettibile, dell'adolescenza. Le antiche chiese di Genova sono dìf· ferenti da tutte le altre chiese del mon– do. e cl si prega in modo differente. So– no. più che chiese. buie conchiglie (gusci marini che paiono a volte fossilfzznti). ed entrare in una di tali chiese di dure pietre grigie annerite dai fumi Industria– li e portuali (in Snn Donato. in San Gio– ,·anni di Pré. per tacer delle altre ramo· slssime}, specie dopo esser::-i ~perduti nel– l'intrico intestinale dei caruggi. dove fra uno sciame di afro1·i si elabora la dige– stione delle mercanzie che si tramutano in lucro. è un po' come enlrare In lma conca marina. ingrandimento di quelle. ruvide d'incrostazJoni calcaree e salihc. che i ragazzi raccattano sulla spiaggia e accostano all'orecchio p<"r sentire il ru– more del mnre. Il rumore del mare che, tra le navate nere di secoli e di scmltc– nebra. è anche diffuso bru~lo di t.-affici e di palanche. e di cantieri In opera lun– a:o i òuc conii (est cd ovest) deJta città, e dl gravi sirene mercantili. le quali da navi che Vengono e \'anno. e proConde come bassi d'organo, specie di nottetempo !anno vibrar le invetriate. quando pia· catoi:i il rumorio delle gru e dei magli e delle perforatrici. senti vasto cpme un gran sospiro l'::tnsito della risacca, la cui rotolante ghiaia dà anch'essa il suono e l'Idea, nella doppia tenebra di quelle chiese, d-'un rosforico rotolio di quat– trini. Bisogna entrar\'i in un di di tesla so– lenne. quando Il popolo genovese. che è pio. le gremisce. per a,·vertire come. sen– za il minimo scandalo. per8no il murmu– re della folla orante ivi sappìl\ di dana– ro e di scagno, di rcrfame e di salsedi– ne, 'e di tullo quell'inebriante tnnfo che esala dai Magazzini Generali e dai Silos (dalle balle di cotone. dai caratelli d'olio. dalle spezie, dai carboni. dai grani. dai vini. dalle canape, dal caffè, dagli stoc– cafissi e dalle nitre tonnellate e tonnel– late di merce che entra e che esce). il quale mesc-olandosi come un'esaltante droga agli incensi e all'odor caldo dei ceri che si struggono. una volta di più conferma in noi. e nel modo più sensi· bile. come la direzione della preghiera sia qui del tutto differente che altrove: come qui si preghi. giustappunto, per il profitto (per la mercatura. per l'introi– to). e ciò senza che Cristo scenda. sfer– zante. a scacciare l Mercanti. La meraviglia del forestiero (del <( ru– resto ,1) potrebbe nascere proprio da tale assenza dello sdegno divino. s'egli riflet– tendo appeno:! un poco non capisse subi– to. senza tropp.;, sforzo, come Dio stesso comandi invece che a Geuova si preghi cosi. Dio che tutto sa e tutto comprende. e che perciò conoscendo per primo come 11guadagnare ((il ((gua-agnà 1, sla a Ge· no\'a l'unica parola esistente per signiO– care e il trionfare e Il ben meritarsi e il vincere, nonché il trar profitto in sen– so stretto mercanflle. lungi dall'attribuir ciò a povert3 di lessico non t'attribuiss~ piuttoslo a minor abbondanza d'ipocrisia. e in definitiva a maggior chiarezza del– l'anima: di qucU'anima prettamente ge– novese. per la quale il lucro è opera som– mamente civile e superiore onore e atto di carità. gia"chè tutta lo famigerata ava– rizia elci genovesi (e il loro indaffararsi, e 1\ loro accumulare. e il loro metter da p,ute. e il loro in\'estire in beni immo· bili) altro non è che perfelta coscienza del compito loro as~e:gnato nella compa glne della comune patrio, e provvlden- 2.iale freno o correzione allo spirito. sper– perane In !inea di ma!'sima, di noi italia· ni tutti. Senonchè altre chiese esistono a Gcno· va. o periomeno lungo le grigiorossc erose che dai monti strapiombano al ma– re sulle due riviere (oltre quelle. cosi no– bilmente utilitarie, che abbiamo detto). le qtrnll con le loro cupolettc Il scaglie di pesce e le loro racciatr l~◊ralline - o ros~e e cAlde come le gole delle ra– gazze In sallt:i. o celestine come le loro iridi - par che in qualche modo voglia– no compensare. senz;t tuttavia 'Jmcntir– ne in pieno l'offklo. lo severità e parei· tà delle consorelle maggiori. Chiese mi– nori o chiesette o chieslnc. che nell'odor di limoni reso tanto più sot.tlle dal!'az· zurina salsedine frizzante nell'aria (o fra il demo atror del fico esth·o sporgen– te da un muretto a secco. oltre Il quale svariano verdazzurri i pesciolini delle fo· glie d'ulivo). disseminano le domenicali mattine rivierasche di quell'appena per– cettibile spirito di folli;-:. ch'è del resto nel fondo dello stessa più fonda città o anima genovese. e che di certo non s'esaurisce nel pettegolo scampanio. scrin– dito (anch'esso senz.a !:'Ccrndàlo!)sul rit– mo delle canzonette più in voga. in tal modo <(sfruttate"· con gcnoveslssima saggezza. per chìamat gli uomiui a Dio: che e come dire, qui. a lavorare e a trnfflcare. l'indomarii. con raddoppiata lena e speranza. GIORGlO CAPROX1 UNO SCRITTONE D'OGGI DI OHJZZONTE EUROPEO\ IL LIHllQ lii n.:, !'ti ,,.un,, I * Dopo gli animali che si I I B • • tc~atura. fola in qucUc ma- 1 ~~~t~cia;e~1:11~;~~=iine~. r~c; e s t I a r I o f!1\:i~1;a~~~~o 1:r;i~t~~p;: I e I . Dio vide che ciò era bene>. fosforica cd epigrammatica. a VlllO e !7eipl~~~ied?c~~~ c~~~~~~r:~~ !f ~l~~ 1 i 1 !~i~1~ 1 : ~i~II~g;ft~~oclà1 I ~i~1~i 1 f~~~:~:~~l:i lJ ~x;;= D I TE ee H I og;~ll \'Orremmo tuttavia' calisse. ln una rapita. ester- ~wer sug,crito l'immagine I refatt~ .ar~l~i-c:a delle sfere _ . . erronea di un Bonaventura1angosce ce~est1, ~ss1_ 1!1carnano la su- della tranquillità. Se si. fa- ~~~~~e ~;;f ;ta a~g 1 :i i sa~~~t;~ ~~~~t~~ia~~~r~iif~~~ti: 1 h;aJ~i; stanti all'uomo. quest'altra J(.. suoi forse trenta e più libri f;~t~~u~~ac~:~;~·i~\a !)?~~teJi rii tjictCtllltO 1Je1J,,11edc1ti ~!~f-o~u:!~i ~~g\ 1 : 1\~ s~~~J~,;~ Landolfi • • o 1ron1e * Sabbaoth e alla Giona del- . . . _ . th·o. più che quello di un l'~mpir~o. ~la lasc~amo _ite- stra c~ltu:a d_1allora per I chezza d;'ll eloquio. li pro_n: flU\•ialc. sempre pronto alla tfi f-?ft ff D J,. \i A 1\l DfJ I-'f ff DI A s~1 s~_cn ne, i~ostri sottmte- ~~feti mmon del 1-oman- to r~pe~:'~e~~o _dcJla_paio erogazione. Più giusto sareb- s1 prn privat1. Per tenerci tic1smo: e uno sul dramm~ la._ g.à '1s,b:_h_a,1suoi esor- bi.' quindi _2 uardarlo nella Nella collana di neirral\\'a tesi. tn questo racconto l alle letture profane. lo zoo del Fosc~lo. D~ questo m? d1. una quahta oscana che: sua continuità. nel !-ii;rniCca- italiana diretta da Umbro coniugi che prendono posscs– lette.ra_rio \'anta un_a.ltro_ca- ~nento I 1~west1gritore e n~ per ~ss~re :-tacc~_ta Quas! to anche cumulativo dei c;uoi Apollonia per il venez.lano 50 di una casa e di una plc– post1p1te. un campione fmo- imbarazzo. dove mettere d1 scmpte 1n un mo, ,mento di contt>nuti. Però le Storie di , Snda\ 12.lo del libro .. - una cola terra In un paese nuovo ra im~altuto: _il cane Argo. fazione le pr0,prle_ pattugli~ andante. gli toglie il com- bestie sono forse. nella sua lnizlatl\·a editoriale di cui ..,i e ~coprono casa e terra in– che spara al ritorno del s_~op~r so7.1~en1erc i_ f>?SSagg1ple~so di superiorità dei to- opera. que-lle che offrono a ,è P3r\ato altre \'Oltc su quc- varn da una raz.ia di minute padrone. e Argo non era piu: d1 _Tecc11 · ?elle biblioteche scani. dinnta anch'essa fun- un c,·entuale nntololli~ta. la sic colonne. tra le migliori tenaci formiche che penetra– le ombre de_lla m_orte a~,e,·a- um_vers_itari_e.o pres_,sola sua :ilonale. in una amminislra- maggior quantità di materia d• questi ultimi dicci anni - no dovunque. che resistono no coperto. I suoi occ~1. ap- scnvan•~ d-i.nrtl st a ·.. Lo ve- zionc facoltosa ma .,enza già ritagliata. incorniciata. sono apparsi di recente due ad ogni difesa: • ... avevamo pena <_It1est1 aveva~10 ~1,·e~u- drem~ via ~•ia_ con~olirl~re le spcrpe1·i. senza sfoggi di ta- esemplare. ,·olumi La. form.tca arge,Lthw: di fronte - dice il protago- t~ Ul·;sse d?PO ,,c_ntan~1~~- oropne doti di na1rato1e. al- che raccoglie due racconti dt nist.a del racconto - un ne. E !tu senz..i~tro 1I n~1t1cola pro,·a òel racconto 1;>re,·e Italo Calvino, e Mezzocoda, mlco come la nebbia o \a sab- antenato. che 111augura 1·1 pc- ed• nuello lun.~o (mett:amo. che raccoglie 1 ,accontl, prose, t-ia contro cui \a forza non d_igrcc degli animali descrit~ Amalia). e poi del r_om~nzo [oglicttl di viaggio di Tom- v.o.l~ ,._ Anche l vicini lottano ti da Bona\'entura Teccht n 1,,tto sesto (mettiamo. 1 maso Landolfl. Chi conosce con vari accorgimenll contro nel!t> .sue Stori~ ~i be~tie V_ilt~taurD. _ e. maparl del sia l'uno che l'altro scrltlore l'Invasione; ma ad essa &ono 0.11lano .. B_omp1an1. 1958). diano: mn ins~eml" f~r frO!,- dlfllcllmente potrà accettare, già assuefatti; uno di essl i\Ia Te:cch'. e d1 Bagno~eglo. te_ ~ quella J?roduz1one ?I a prima vista. un loro avvicl- ne raccogli sacchi: e li capi- c~me ti discepolo prediletto cr:_t:co ~hc o~,c1 )o coH~ca m namento, tanto \'uno dall'al- tano allargò la bocca del sac- d1 ~an Frtlllcei:co: e le sue prun:a _l!nea tra 1 ~ost:1 ~er~ tro appaiono dissimili e !on- co, e dentro sembr.a,·a ci fos- bestie. pc~ quanto escluse ma111~:1.Uni.'.doppia . "1.ta • ~- tani sia come rormazlone, sia se terriccio o concime chimi- dal _Paradiso (è l';'I ste~so guarcl·no p:u da ncmo 11 come gusto. sin nella stessa co, ma lui cl (iccò Il braccio a ricordarcelo). pa-1ono tal- contegno c!e-1. lettem_V• . e qualità della fantaslo. Anche e tirò su una manciata come volta lll('mori di essere O- ouello dcli artista.: d:flkil- se nC'll'uno e nell'altro non è .posa di Ctlffè e la rece co- glie di Dio. sull'esempio de- mente capiterà di trovare. ('SclU$O il riscontro dl una lare nell'altra mano: erano ~!i uccc-Jli C'he -.i as~iepa~·a- <:1.11 _.1~,·oro .. l 1 n. uomo m~no parallela origine setlecente- formiche morte. una soUlcc no ad ascoltHe la oredica chn!H1 _ato d: lm. sca e Illuministica. dlvcrsls- €abbia nero-rossicci.a di for- dcl Santo. \ ed1amo 11narratori!'. ì\tn- slmi sono gli sviluppi di quel- miche mocte tutte raggoml- no~~~ Cp~tc~l 1 \?r;;,~~~:l~ s:;u ~~r~~;a :~w.i~~p::ci~p:ci~let ~fu?:~~~~e ~~ s n ;1~~" 1 ~ 1 :r~~~: ~: 1 t~o~·ld:itt~i:u::enve~II pl~ è su~la brncCia. ì\la a chi si 1-aelabora1.ione del -dato. An- va che tlen fede 0.lla vena né il capo né le zampe». tron avere die~ro le s\?a_llech". qunndo_ le cìrcost~ntc . allegorica e fantastica di Nel racconto di Calvino l'a}. nltrettant an~11 dt _crill~a ~tnngono. _nesce_ a don~m~- BonaHntura. Tccchl quelln orlglnc, con In più una lucinazlone. la testlmonlanza fi~rd~1~a °s~!:c:~\~~- ifd~1~\~= ;:b ee s;~"e~~~~:~: 0 r:· r,f~e~t 1 ~ volozza. senza le civetterie _Non. ~he qucst? .be~\ia_rio :~ve~~~;~: g~~i:~~f;!\~!~· :~ ~~au~~~:s~~: f=~~~i1:r~o ir~~ sciato nel case-Ilario un tale di un antipiretico. con cui del nbo~olo. _ ci attm pe~ mot 1". 1 flsici O gusto del divertimento en nlcamente più tesa: si può cumulo d1 istantnnc('. foto- superA le sltua1.ionl lnflnm- r; vediamo la •cntica. La sen,tlmentah. Dobbiamo con- J)leht a.ir del.In 60 rpre!a non avvertire persino il paaaaggio ,litrar!e in posa C' imprnnte dl 1n:\toric. e\'itanJ,.:nsi gii aci:es- an'a don• Tccch1 s\•olgc i fos~_arc di non _esse_rc tra J 6 em..a uri fondo di mo~;111ltà. attraverso una tecnica Kat– o.~ni ~encre. da mettere in s.i lt"bbrill. Non che gli man- imoi sopraluoghl più Impor- patiti de~ll nnimnh, e chelcontemporonea assai ab\1. ktana: i personaggi hénno difficoltà. con la loro stessa chino. all'occorrct1,:a .. ritmo tanli l' tutt'a.Jtro che tran- ~I tanr_o di selvatico provo~a mente mascherata dlclTo Il volli e passioni comuni, vi– nbbon~all7~. qu.alunqu~ fun- e trascin11mcnto: ma 11 ner- qui!Ja. $(' c·~ _una lcttcratu~ ~ 1 1~01. una ,·~ra ll;-1lergia.pastlche architettato con una vano nella realtà del mondo; 1.1onano plu esperto d1 ber- bo pren1le. e la sicurezz11 ra che tenti il suo cultore utti 1 .profumi_ dell Arabia soita di allegra fumisteria; e come In Ka!k-a basta 3-ppc• tillonanc o di altri sistemi di deUa trazione: in altri ter- alle folgornz.ioni. è proprio 11011 ba!:itano. ci sçi.nb: a, a mentre 111Landolfi quel\'orl- no un tocco, una punta di. identificazione scient_irica. mini. e.a_ ~are anchf' lui del- ~uclla P:erni~nioa. co~1 tutt_o cancellare le csnla~iom ~el glnc conduce spesso ad 1.rnòquell'Ironia perché essi diven- Se. a,ppena af[on<liamo !e la velocita. senza che 1!'1! oc- li suo as<:orllmento d_i \'Orti· gatto de-I ~ane del! uccellie· sorta di lucida follia si defor- gono clementi cU un'al\uclna– mam tra_ que; document_i. corr~ ~•1dare w di rr!ri. .\ ci, !!11bu~ispcculatlv1 ...fu~l~e ra do~~esttc~. Nelle nostre ma nel tragico, nei' gioco di zlone. potrà uscirne, tanto per di- un snn;le- motore corr..soon- sul! 1rr.iz1011:d('e nell mfim- ca_sc IZ 11 1_ cosi soffocate._ que- con(ess\oni mistificatrici tanto E' Il caso. nel racconto di re. il gio,·a1H1 Tecchi incon- rlC'. <:eco~i PUÒrlir~' un·a,Je- I~. Pc1·f'110quary_d(!si r~bbo_- st .1 os~!ti port~no. con 1 ~pu- più amare quanto più mlme- Calvino. dell'uomo dell'Ente trnto n_ ~iren7e n<;:l F!'rt_1~po 1m :i.ta carron:~ria. ~on son~ lll~e nell~ (';(!1~~uthC'1_1kc1t plu nito. cmlsmo 1 afiore e . 11111- tizi.ate dietro, un'apparente pet· la lotta contro la rormi– de-lla rn·1<:ta Solar,a. Dm~e oochC' le pa_&:rnedi 1'eC'chi s◊rena. ~ fa.da I mtelh1tenza a pudicl 7 ~iu dello st ~to di na- d:mdysmo quanto più trnspo- ca personaggio ka!klanamen– il Gnbinetto \'ie~~cux. pri- dH'- a pre5'Cindere dalla loro risolvere ;n tt'rmlni c<:pllclti ~ura. ~ara che c~ se~ tla.mo 61e in un'a sorto di ironico. te' viscido e s0rdldo: e ••• mi ma di lasciar<'_ il posto a l--lon- "'r1ank;t·\ nnrrati\·;1: potrcb- l"' _ sua Selrn~uch:_.._la ~ua ml{uar!bllmente Clltadm1._ ma non per questo meno do- venne .alla mente la ragione tale. ch_c 001 lo l~scerà a bero entrare llC'l"h album St"!rn111'.1p.ecc. (Si pcn~t. a :\la rn_campag,~n _è un.al - loroso surrealismo, In una dell'impressione strana che Bo_nsant.1. Ha. pubblicato un òe~·la pros~ d'arte. :\I, non F:umelli. che avc,·a addll'lt· tra cosa .. e T~cchi. lll pnmo tanto più rurente immagina- m'ttveva ratto a prima vieta: pnino hbr? d1prose. H nome n~1ono m 1 u ~tt~nute da un tt_1ra~11.odcllato In. S\1~ prosa lu:ogo. pioclua ~Ile s ue ~e· zione di orrori quanto più es- a!somiglleva 0 una formica. sulla,sabbra, 1;_1enten_1eno_ c)1e d1r~tto _acC'qn;rs1sulla pa2i- di critt~~ sa cont1.nu1 sabba f·e, ~1)~sso graziose c,ord ia- sa è velata di una solo eslc- Non so dlre bene perché, ma da 1rcvcs. I irra~gamg1b1le na m se. Sono come i frut- romant1c1. apotcos1 e tregen- 1 e_,eiecoi~de. tu~to I a~gu- riorc lndl[fcrenza. cl assom\gllava di certo: for– editorc di 0-Annun;do. quel- ,.:, imorov\'isamentc oiù fe- dc. ,:eri o supposti). Tecchl r~bile spazio e c_ircola:r.: 1 ? 11 .c T tt I cavare al di là se per Il colore nero opaco lo per cui Jl\i ~cr<ttori deJ lici, di una :tccumulaz.io !"e hn-ece. parla di maestri (tra r aria. tenc~dole m un e.ivi- d li~ favcgla~/ le atrinltà. tra della sua penona torse per tempo anebbero fatto mo- umana P<l <'labora1.ione ci•l- i quali può essere un Goe- e pae.saggio agre st e. del 1 ~;e mondi e tra le due vo- le proporzioni di 1 que\ suo ne_te_fo·lse .. ~el frattempo. di tur,Ie. A-,,ch~ oua• 1 -d? è i:, the) Opplfre di anilc1. condu- ~_ualc_ci.~ag?~cre:5·om~ fos~ cazlonl a poco a poco si ran- corplclattolo, oppure per il h)t, e usc1\o anche un sag- quota .. Tecch1 preferisce rl c_e quasi sempre il discor.so : 111 ~ 0 imitsti lll _,illa. 1 pa- no assai plù palesi di quanto tremito agli angoll della boc– g10 .su \\ ac_ke~11:oder. che \'Olo _Lbrato. Tanto è v~ro sul mo,·lmcnto più alla mano .ioiaml le ope~c I co 5t n_m1_e. non si sarebbe lmm, 1 glnato: ca che corrispondeva al con– prec1sa le cunoo.ita della no- che s1 nota.rono meno la ne- di un corso familiare di !et- ~~ 1 t~l~~~~?bee ~i11v~~ 1 1~aA~i1~~=la disperazione. i [croci com- t.lnuo_ vibrar d'antenne e ~----------------·--------------' mo la casa del proprietario. plessi _di frustrazione di Lan- z.tmpmc_ degli Insetti,._ . entriamo in quella del fat- dolfl, e vero. honno assai po. Non s1 possono certo avv1- tore. veniamo a sapere i pcl- co a che vedere col candld'.l clnaL·e le p,aglne di questa tn. tegolezzi e Je liti. Anzi. a gusto alla vita del personag- vasione dl formiche .~alvlnla– causa di una di queste. ve- g1 di C?lvino, col loro fondo ne, a quelle ben p1u tTag~– diamo morire. 0 forse incon- rou~ov,1ano: m:1. cl ,si rende c.he, ang06ciose e surreah: sciamente ammazzarsi,,la ca- ~onto di come sia I uno che •~!che d~l Ma.r ~elle bla.tte di gnetta Lea. che si è presa Ialtro tendono alla deforma- L.andolft, ma se 11lettore vor– una cotta per il cane di ·una zione del grottesco spesso rà l_eggere una prosa rac~ol– famiglla confinante e nemi- operata di sorpresa attraver- la m Mezzocoda, e prec1sa– ca. Su scala quadrupede. una go st~azlanti simbologie: 11mente e Un ragn~ ", non gli favola alfa Pi ramo e 1'isbe. ratto e che Landolfl_ parten- <:drà ti:oppo _difficile scoprire un dramma alla ì\lontecchi e do sempre da \splraz1onl ma- I punti di mcontro e quelli Capuleti. ledette talvolta arriva 0 scio- d1 divergenza tra l'allegoria RITORNO ADALFREDO PANZINI * di FBA:\.CESCO BIO~DOLILLO Va sub!to riconosciuto. pc- gllere 1-asua stessa _angoscia e il Sl:]rrealismo di Calvino e . . - . . . . . . . .. . rò. che Tecchi deolina quan- e a mutarla magan ln ca- quello dello stesso LandoU'l,- Da un pezzo non s1 di~cor- f;a? Essa ~ d una abbon- d:Yerso 11 D Annunzio. este- malmcoma che s msmua\'a sta verso la campagna. do- lsl che la grammatica e Jo to può l'in,·ito alla favola chinno mentre la fantasia di E si tratta, occorre dirlo, d1 reva di Alfredo ~anzin·:· F~ d_an~a di p~rticolari che :ion t~ ~ superuomo. cl!e il Pan- nel mo spir:to._ era i1~dotto \'e ~i ,·edeva J'ope:a buonallHile e rinse~namento d9ve- cosi intrini::eeo alla c::ua ma~ c_alvlno, tutta estroversa, a m~a delle pagine più aperte, ecco che. a quasi ,·ent a1~n1s1 ntro\·a 111altre pubbl:ca- zim ,uardò a lm sempre ad osservare gli aspetti mu- dell uomo che ama 11Jayoro. ,·ano obbedire allo spirito teria. Tutti ammiriamo na- d1Cferenza della cupa solita- plu confessate dello scrittore, dalla sua morte (1939). vien zioni del genere. sicchè si sorridendo di diffidenza. E te,·oli della vita. e raccoglie· o ,·erso quei piccoli cim!te- dello !l=crittt'll'e: e il suo spi- turalmente. i eapolavo~i di rk, immaginazione di Lan- :a confessione di un'ldi~ln– fuo~i un gr 0 osso I;ibro di 45~ p~ò dire ~l_1ent~ll~ sia s_fag- s?ttolineò con lo stess? sor- '".3 _im~ressioni _fugaci ~ mo- ri c~mpestri. do,-~ riposa\'a· rito _ern. _di so.lito. \'i,·ace. Esopo e dei suoi seguaci. Ma dolfi, partendo quasi sempre cr-a.sla, subito tradotta in una pagm_e in 8 . ded.ic~ t.o a Lui. g1to al d1h~ent1ss1mo r~cer- r!so. tutte. ~uelle mamie~ta- ~n·.1 d1scordant1. quasi per no 111 pace quelli che ave- colorito. ricco d1 sorprese. proprio chi e privo di sman- da .aeree avventur~se geo- atmosfera di tenore e d'al- e scntto da un cr1~1~0.poco cat?re: e _ch_1 sa a_ quanti fu- z10~11._ politiche ! _morali e :stmto ~- ,·ano tanto la,·orato e amato. Xon si nega che talvolta cerose tenerezze per le be- ~rafie, a volte, tlmsc_e con \uclnazione: e ...era venuto noto. Raffaele P~1cm1. co: t~1r~stt1, .. d1os1 d~ll o ~e.ra p~n- art1st1c~e e rehg'._ose. che Di questa sua sensibile Il suo umorismo derh·ava egli V0(11ia prendere quel- stie. forse nutre nei loro ri- ~ r1dom~ra1:e un angosc1a che l'autunno, col suoi venti e Il m? _s~mo poco n?ti1 spesso 1 zm1ana e~sa nusc1ra utile_! non g!1 pa'.'-:.''ano 1~p:onta- aniQla. e di questo suo <lalla insoddisfazione che l'atte1?giamento estroso. can- guardi un rispetto più equa- e assai. simile a quella di suo pianto celeste. e col 6Uoi cr1tlc1 professon, a c~usa (E non ~hene saranno grati. te a smcer)la, a scneta. ,. umore> capriccioso il no- gli dava 10 spettacolo di tan- giantc: umoristico. ill5om- nime. Fino a meravigliarsi Landolf1. Che cosa manca a segni. che son come premo– f?rse. della ta;ro orgo~hosa naturalmente!). Di questo sorriso brillaro- stro critico seE?ue le ,·arie la demagoiia. di tanta ari- ma: ed è qui cheto scrittore che le socletà per la prote- un rac~onto come La fonnlca. nizionl. Una notte udimmo ritrosi~: e uscito. quas! ~Il~ Il Panzini. si sa è uno no le sue opere. dove la real- orme lasciate in 110,·elle e dità di sentimento: ma certo non piace più: il guardarsi zl_one degli animali non ab- argentina per es~ere un rac~ un gatto chiama.re dlspera.ta. macchia, fra . le ediziom scrittore inafferabile: il suo tà è bizzarramente ritratta: romanzi di non scarso nu- non era da av\'icinarlo a Pi- ::tllo specchia. quello che si biano ma,i elevato protesta c<"nto di La nd0 lf 1 ? Manca. ~ mente dal campi ... ». e Un'al– c A:e th usa >. di R~ma. e umore,. che ,·i coglie in-a- per ,·irtù di questo sorriso mero: do,·e. se la filosofia randello. che aveva spirito dice «narcisismo>, è stato contro J'~busa dei favolisti. ver_o,:a p:ese~z.a. di La nd01 f 1, tra notte, rlncasai~do, ,tro- B1so~na ~1r su~1to che la spettatamente. vi disorien- le sue frecciate ,e-iunge,·ano e molto spicciola. il senti- di distruttore e di anarcoi- sempre erfetto di stanchez- che costrrngo~o 9uelle crea; oss1r a ·d11spe1az~o~le la eco- vammo sull~ soglia duna form~ e ch:ara. ~~ana:d~og~~ ta: ma di questa caratteri· a destinaz.ione con molta mento è molto intenso. no- de. H Panzini era in fondo ,:a. o di_~ivett~ta. E il no- :~~~: dotate_ di v:ta ~ di vo- ~i:~: i'° ~~~olff. am;o~ :t ~~tt:ifac'e~~ 1 f 1~~~1i~lato~~n ~i~ ~~; 1 sf dfkrtt~ Jf1a~~userie ~ stica il nostro c_riti~o ,·i dà piace,·olezza: sì che pareva nostante l'apparenza sorri- un uomo ch7 amava la vita: ~~:~te~l~~~fet~~,!~~en~;i~s~:= re i~ g~~g:;:· tiif\~i~:tee~,\~= sultat.l angoscios< sono ~li si:randi d'una noce, ~é diver– di ermetismi. Biso_gna poi I~ ~ue buone rag1om. Il Pan_- c~e non ferisse:o. La n~rra- de~tc. _E se. takolta. mo- era uno scrittore che dete· <:te deficienze dell'arte pan- tù. stupicla~gini e astqzic. stess~. anc~e s 1 e si ~ralta. in s.&mente formati) boccheg– .aggiungere che diligenza e z1m sorse fra due secoli: t1va. che a lm era inrnta <:tro di non potere soppor- stava la e letteratura>, e z!nlana. ì\la il caratt r d 1_ che esEe 11011han.no e 11011 Calvino. d1 un agoscia crea~a glanle e sangulflante dalla inteUigenza s,i fondono mi- rlelJ'Ottocento avenl una vi- composta e meditata. ebbe t::ire i due filo~ofi del ,uo però la sua forma di narrare rooera panziniana re:tae se~,- desiderano di avere. (Poi.rii dalla ~antasla, mentre m bocca. che morì sotto i nostri rabilmente nella indagine: ,·a coscienza morale e una da lui un colpo inav,·eduto. tempo. Croce e Gentile. mo- era quella del com·ersare: pre quello che abbiamo de- sembrare un paradosso Ju- L~~dol!i es~a nasce da un occhi...». e Coll'autunno com– che è serena. equilibr.ata. brillante dottrina: ma af- ma grade,·ole. poichè>s.i fran- strò però di amare nell\10- e !"osservare era 1111 d.in •rti- scritto: e che il nostro cri- natica. al quale è trop-po fa- s i~ento 1 terno, da una parvero anche grossi ragni esauriente. facciandosi sul NO\·ec 0 ento. se come la superficie del- mo l'anima. che nessuna sa- to. o patetico. vagare. I suoi tico ha saputo indagare e cil_cri~p~nd~r~ che anche gli ;a~io~: ~he e\oacl~ ~.~tocor;'- neri e ~los~. E da ultimf uno, Nella prima part~ il ~ri~ che ,·edeva disor!entato mo· J'acqu~ _sotto ~n~ piog~ia di pienza e nc~suna razionalità ~rso1~aggi ~ono appena de- rilevare_: e cioè. ?uello ~ì ~~i;n!~~~r~r~J;~za;~~,~~i caa'~.;esuperfke maschel'and~~o d•ie~ ~~~e~~\~nf e e~~~osol~~tt C:~ t1co tess.e una tela in cui ~1 ralment~ e artisticamente. ~assolm1 I-a~ciat1 _quas_i per P_~te,-~no chstruggere. Per~ lme~t1: e bisogna stare at- u_no scrittore che nfranse_ m malatt'.e umane: e che i fa~ tre le l~bHi Immagini del 50• mozzare Il nato. Sorpreso ritrova 11 tempo del Panz1: non pote non sorridere ama- 1scherzo. E 11pregio del rac- cio s1 commoveva da,·ant1 tenti. certo. a non confon- se un contrasto sempre vl\·o ,·olisti aggiogano e-li animai' gno o 111 trasposizioni di un dalla luce esso restava im– ni, si ritro,·ano le correnti ramente. Egli non dimentica- conto. che prima consisteva alla ignoranza. ricca però di dere questa sua [ugge\'ole tra il passato. sempre ricco ai loro apoloehi. ma li com~ p~cudo automatismo che vep- mobile. appiattito contro la in mezzo alle quali egli co- va. e,·identemente. gli inse- nel meditato disegno delfin- saggezza e di umanità. Il disiln-oltura nel dipin,e-ere. di alti insegnamenti morali pensano di blasoni. emblemi più ne accresce l~ testlmo- b:crnca parete della cucina, minciò a far sentire la sua .ennmenti se,•eri del suo !-ieme. nella regolar:ta del- Panzini era in fondo un con- o nel fare agire. con la deti- e religiosi. e il presente. mo- e altri benefici. compresa la ni.:;.nza soggett.lvlShca. parendo guatarmi; e lo lo rl– ,·oce. e j varj aspetti delki '.\faestro. il Carducci: e se l'architettura. in.somma. ora sen·atorc. e amava più un cienza artistica. L'azione dei ralmente e religiosamente :n,·e~tit~ra estetica. Carità h!1anca_ queS t O appunto per- g_uardavo incantato». E' lnu– su~ ~nima e della sua men- di lui ~on possede,·o ~·impe- finiva col consist~re proprio contadino ignorante e an- suoi romanzi è fl~ida, non povero e superficiale. disan- T?,.e~o~a. e_ I-a volta di d:rlo): ~ticouna::;~~~i~ ~oo~s:L:s;i;~ ~~i~ :rec~i~~ me~,tre l'ango: tiahta_-. Nella s~conda parte to dell as_saJto C la f!erezza nella -'~ancanza d1_qucll3_ re- cora att:iccato al focolare e oer. mancanza d1 attento cor~t? da quelle che son~ c-crcCaleJf1 li:iit~;:~te. Te~ch~ un racconto di t..andolfl: an- r&ta. tutta st~~~ata tr~~fa ~~l– ii critico esamma le opere della resistenza. da lui de- golanta. nel contmuo dl\·a- alla sua terra. che un dotto spinto ossen·atore. ma per vcnta eterne e feconde d1 oegno d' •t. tt' t a u 1 7 ,m t.lsoggettiva e tutta abban- l'amosfera del racc'ont 1 - no,·elle e romanzi -. le rivò il bisogno costante d'in- gare voluto da uno spirito presuntuoso e socia:listoide un suo costante modo. di- bene: di uno ~rittore che bestie d\;:n 1 :e 1 t \ ~~ e sue donata alla narrazione, I'im- l.; dl Landolfi riman~' {~:~ quali opere. illum1nate dalla sorgere contro la retorica e errabondo. arguto. capric- arrabbi_ato. Un B7rtoldo va- remmo. peripatetico di os- nascose la sua amarezza nel eli istinti. si sfo~za adie;;;ir~ m3gine del mondo che offre In una dimensione interna; luce tratta dalla precedente la fals.ità. Strana cosa! Con- cioso. ma fondamentalmen- leva più d'un Nietzsche! E sen·are e svolgere i fatti. II sorriso. e creò un'arte nar- ne la vita in nome della vi- un ra~conto di Calvino arri- ma quell'atmosfera, quella indagine. ,·engono via \·ia temporaneo al Panzini fu iJ te malinconico. Dice bene il poichè spesso si parlava ai Panzini. che adorava i clas- rativa mobile. disinvolta. ta che abbiamo in comune. va ali angoscia solo pe1; con- ienslone surreale è anche in scrutate nel loro ,·alare ar· D'Annunzio. nato anch'egli 11ostro critico: ~ Per natu- sur-i tempi ciel •superuomo• sici. che si compiaceva di fugge,·ole. piena cli battute E' 1 r,e,·it~b!le che e-ll ,·~tui:a tr~Slo cri ;on~o dell_ango- ~r~n parte il frutto di una tistico. nel 1863: eppure quanto di- rali inclinazioni e per una e dell'« unico>. egli sorride- essere un grammatico. un impreviste ed ammonitrici. G.IACOMO DEBENEDETTI :~~bo~og·n unzio~e ~1. una n~•rac_olosa sapienza stilistica E che dire della blbliogra- verso J'uno dall'altro! Cosi vena sottile di romantica va, e voltava la faccia one- pedaJ:"oa:o, riconosceva altre- FRANCESCO BIONDOLILLO (Conllnu~ pa,. 2) protagon~!u es:Ueorsd~~g/o un~ ci~~ rdi~sce 1 3 dtrarre gli er~ettl varu ptu 1vers a un'imma1ma- I,

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