la Fiera Letteraria - XIII - n. 28 - 13 luglio 1958

Domenica 13 luglio 1958 Roberto l\lelll: e Ritratto di A ntonldta > (1930) LA FIERA LETT~RARJA lJN ITINERARIO ESE!tlPLARE * LA STESSA PUREZZA * di Gll'LIO CARLO ARGAN Non so dire Qttant'anni dire che fu proprio lui, Mcl- dut! dal 1910 in pot; ed ai sia!10 passati dal giorno che li, a metter subito quel rap- qualti aveva quasi sempre salii per la prima volta le porto umano sul piano giu- partecipato, per debito d'uo. scale buie d'una casa popo- sto. fuor d'ogni compianto o mo civile, per la coscienza lare del Testaccia per onda- simpatia per la vittima del- della necessi:d di non ap– re a vedere la pit~ura di la pii', stupida deUe perse- portarsi nei momenti di cri– Roberto Melfi, cui per regio cuzioni. si, per un convinto senti– decreto era formalmente ini- La quale. infatti, poteva mento di. solidarietà, ma bito l'accesso alle pubbliche proibirgli di esporre, di vc11_preoccupandosi soprattutto esposizioni. Data da quel dere e, qualche volta, di di recare nella polemica, con giorno un'amicizia costante, mangiare, m.z non di dipin- l'opera e con gli scritti., un una stima profonda per l'ar- (1erc. Tutto i.L suo impegno contributo di. chiarezza ed tista e per l'uomo: e devo fii rivolto a impedire che le ,m sicuro. lucido senso dei ---------------------------------------- pene e gli affanni. di. una valori. Basta, per esempio, vita pratica ogni giorno più dare uno sguardo alle poche, dif]ìcite intorbidassero, sia memorabili scutture esegui– pure per un istante, t'acqua t·e da Mcm 11el 1913 per av– limpida della sua pittura. vedersi cli'esse segnaM il L'esclusione daUa vita pub- p1into fermo al Futurismo, blica non fece che accresce- che aveva ormai dato tutto re l'austeritd e la dignitd quel che poteva dare: ed in della sua vita d'artista; la certo modo traggono le som– sua sola protesta contro un.a me delL"attivo e del passivo, cronaca fa,:gosa fu l'inalte- isolando dalla confusione rata purezza della sua pittu- anarchica del movimento ra: ii solo sostegno fu la de- e,perienze che non doveva- SIAMO TUTTI colpa con Melli • ID ... di LIBERO DE LIBERO vozione trepida d'una Com- no andare perdute. E. men– pagna impareggiabile. Ché, tre altri opponevano alla per quel che riguarda gU frenesia del velocismo fu– amici, accadeva pi.ù spesso turis/1(1 t'immobilità della E· stata ai primi di gen- tato discussioni e polemiche ticcUo della paura, e fu il brucianti del Rinascimento. che andassero da lui per Metafisica, fu Mem ad apri– naio la morte di Roberto quotidiane. Nella Ro ma d i solo Michele Biancale, dei E di quella luce adamanti- chi.eàere che per dare con-- re la strada ai e Valori. Pla– McUi. E, nonostante gli elo- quel tempo, la fama d' un.or- crftici romani che contasse- na rise,iti ogni momento la /orto. stici,. ed a quella ricerca di gi. dei critici e una recentis- /,ista o d'uno scrittore po te- ro, a scrivere d'una mostra arte di lui che non potè mai La stessa purezza Meni un'identità di spazio e colo– simo mostra di scu.ltlLre e di- va soffocarsi col silen- cosi importante; e tra i visi- sottrarsi alla meccanica del aveva saputo conservare al. re. che doveva dar t'avvio pinti aUa romana Galleria zio. spontaneamente prodot- tatari non /ttrono pochi a re- calcolo né abbandonarsi. alla la sua arte anche nei con- alla e scuola romana> di. d'Arte .Moderna. è da teme- to dalla nonc1iranza di 11110 stittd.rgti l'antico ruoto so- avventura della fantasia e fronti dei tanti movimenti pittura. Pag. 7 re che la sua opera sia pas- cinquina di per!one. Tra it st;en1LtOai begli. anni di gio- nemmeno rinunciare aUe più artistici che si erano succe- GIULIO CARLO ARGAN Roberto l\lclli: «Interno• (1919-1920) ::J:rt~gt!n!~~~}r~~tipfi:tr;_,~: ~~~tt!r~ !~SOd/!:~!.~1:;~o,a~; vef! 14~ua storia conti.nuò an- ;~,~e~~v;::g:~c!~,d~t~~sere!~~ .--------------------, ·------------------------------ che agli esperti per una /e- un gruppo di. ragazzi atten- cora con pagine scritte a in.- la senza eccezione. Come op- Poes1· e d1·Mell1· conda ricognizione. tissimi ai discorsi, che si fa- chiostro di fiele, poi saran- pare da quel primo gruppo Col tempo cl1e è di.vena- cevano anche sull'arte ai ta- no le persecuzioni nazi/asci- di sc1dl1Lrc (1909-1913), è to fulmineo, e un istante do- volini di. A ragno, non sen- ste a ridurre MeUi. e la sua sempre forte l.'esigenza di al- po è già ieri, e la gente non tirano mai citare H suo 11-0- arte ili contumacia e in po- tudere a un ritmo voh,me- (Continua. da pag. 5) si volta indietro per correre me. Che riapparve alla clie- vcrtà più nera; tuttavia egli trico, quasi la materia ve- l'inesausta ambrosi;- celeste incontro alla minima novità tìchella su alcune tele alla riusciva a serbare la costan- nisse arrotata sui congegni l\fortc del giorno, e chi va a dor- Sindacale Laziale del '32 e za del dipingere e la forza dina1nici. di Boccioni per madre mia mire cel ebre si sveglia sco- su una natura morta a una del confortare gti altri. Tan- raggiungere una for ma più accogliente mia verissima madre nosciuto: n.on sarebbe Lapri- collettiva del '33 (insieme a ro che Guttuso confesserà stringente e meno evasi.va. per le tue doglie nascerò ma volta ir i questo dopo- Capogrossi, Cavalli, Gerardi, più tardi: • In q11eLlabufera Uguahnen~c p,uò vedersi in al Divino Consorzio guerra che un artism. dei.più Pirandello e Trifoglio), cori noi crescevamo e imparava- alcuni di quei. dipinti della ove singolari, appena scomparso, qualche scalpore nel '35 per mo a capire: MeHi ci fu serie che va dal 1911 al '20, il sole e le stelle venga frettolosamente spe- uno dei e Premi della Regi- maestro, alle nostre ribeUio- nei quali l'emozione fauve non tramontano mai LUNGA F VOLOSA NOTTE POESIA DIUNSINCERO ARTISTA * di FERRlJCCIO lJLIJTI dito in soffitta. Storici, e cri- na >. assegnato a un suo bu- ni era di conforto la sua se- finisce per esterrefarsi in e seguono Lui tici, cronisti e amanuensi sto della medaglia d'oro Ca- renitd >. una grinta espressionista: Lui Il periodo storico a cui senso di un antichissimo, ar- nica. sviscerante tutto l'effl.- sono troppo occupati, occtL- rolei.. Finalmente, nel dopoguer- anche quando egli semb\-a il Signore Melli scrittore e artista si cano: sì che alla fine l'intre- mero di colore, il senso di patissimi, dagU avvenimenti. Fu proprio in quel tempo ra, egli divenne instancabi.- spiritarsi nell'estro cromati- il Signore di t.ulto riallaccia aveva creduto al pido slancio si riunisce a un bolla d'aria, la capacità bril- quoti.diani dell'arte. per ba- clic Mario Broglfo, i11effabi- le, con la presenza dovunque co è immedi ata la sua resa come l'ombra la luce rifarsi spontaneo dei gran- sentire razionalmente slm- lante d'espansione - e cosi dare ai maesM'i del passato le _amico, mi parlò di Metti fosse da disc1itere questioni. a un limi.te per contenere il quando conduce di miti poet.ici all'ln.ruori bolico dell'esistenza. vorrebbe tare dei valori con- piit prossimo: la legione dei e della sua opera di scul- d'arte e di vita artistica, con colore ili un a plasllcitd, che col più arcano raccont.l òelle formazioni scolastiche. E forse proprio i versi col- tingenti dell'esistenza - per vi.vi bussa ai loro occhi e tore e di pittore, rimasta la partecipazio11e a mostre gìd accenna all'imminente e nell'ora sazia Era stato tutto un impegno laborano a chiarire anche darne il significato di amo- pr eme sulle penne loro, la non come cimelio d'una.aio- uf]ìciali in Italia e all'es~e- più appropriata ricerca di dilettosa d! uomini vivi per defini- la posizione dell'artista; co- rosa quanto labile allegoria legione dorata dei giovani. ventnì favolosa ma come do- ro; c, dopo una mostra rias- piani e di volumi. del passeggio zione, un ribollire di attivi- me ad esempio, la sua con- dell'assoluto, e immetterla Melli, invece, non appar- cumento inevitabile, per una stmtiva che net 1950 C. L. Tanto oraduale e sistema- I\Torte Emi empirici e ribellismi, tin~a·· fedeltà agli aspetti na- con la sua caduca ma inso- teneva atla legione e di. do- storia dell'arte italiana con- RaggliianU prese11tò al!a tico \? in Melli it colore, uni- mia sorte che avrebbero finito per ap- turali delle cose senza che stituibile spoglia nel 6.usso rato non aveva che qualche temporanea che si sarebbe •Strozzina> di Firenze, e le co totale movente della sua mia origine prodarc in più di un caso ciò significhi un'immedesl· unanime ch'egli intende. residuo brillio alle tempie scritta piiL tardi: e la lcttu- pers~11ali dello stesso amw poetica, che, pur di serbar- mamma mia a nuove. e peggiori, acca- maz.ione tardo·romantica. ma Realista. ovv.ero ·« figurati.- ormai bianche: visse solita- ra di qitalche fascicolo dei. a Mtlano e alla Biennale: la ne intatta la qualità. forma- per lè tue doglie nascerò demie. In Melli l'atteggia- stabilendo un distacco, un vo ,,, quanto mai consapevo- rio e scontento fino aH'ulti.- e Valori Plastici.> /a un al- r:,randc. ~ostra in Palazzo le, coli si servi del tono an- al Divino Consorzio mento di fronte alla poesia intervallo, che è dato dal le, rilutta all'astrattivo come mo giorno, mentre era sul tro aiuto per entrare Jinal- Barber~nt, a ctira ~ell'Ente che nei momenti in. cui piiL ove è non meno solerte; ma il porsi come demiurgo razio- dissoluzione dell'esistente in punto di strappare il succes- mente neUo stn,dio di MeW, e P:c~i Roma>. ripropose tendeva a scioglierlo O a nell'ora consumata senso di una responsabilità nale tra cose e pensiero. virtù di un rispetto delle tor- so con tutte le forze degli. dalle parti del Gazometro, defimtt_vamente la e q_uestio- strapparlo, come d 0 una qua11- esausta spirituale imbeve a ogni Credente autentico, Melli me create (o almeno obiet- anni perduti a cercarlo. Ma uno stanzone luminoso, do- ne> dt Roberto Melh. titd misurata di luce che del riposo passo il tessuto del discorso non ha bisogno di anteporre tate cosi alla conoscenza egli è più vivo di ieri, e ve l'andirivieni di.ventò pre- In quel panorama storico mante11essc il più possibile Lui e vi dà come una coloritura un suo personale e impressio- umana) che altrimenti gli ancor più vivo sarà domani, sto una consuetudine ricca potevano s(rndiarsi, nel par- a fuoco la realtà. riassunta il Signore di candida evocazione sacra, nismo» tra il mondo dell'esi- sembrerebbe tradito. Per quando insorgerà lampante di sorprese. Solo nel 1935 ti.colare e neU'insieme, gli con una ·svampatura o da- il Creatore di favolosa arcaicità creden- stente e quello categorico. e dirla con una metafora re- e riconoscibile dalla polvere quei giovmii. artisti e scrit- esempi dell'opera attraverso ta con iina vertigine im.prov- il Redentore te e come di prez.iosa litur- giudica evidentemente la si- ligiosa, Mellj è dei credenti la sua fisionomia. Si può tori che gli fttrono im.media- la cernita operata d'll tem- uisa. l'Amoroso gia. Un alito di antiche fe- tuazione umana tra a.ppa- nella resurrezione della car- ;~if~c~~:;f t~,::~ ::t;~ ~ ~ii![· i:; ~ ':~Iilr~; {it:;r~1t:~;,·~~; :;:~:~;; ;,~ 1 d t; i~~~:,'i~ .. 1.~~,r:i~~ il gf 2:;~~o ~~;;;}: IIQ~:r~::: p ;;;i~ r::~'.iWii~-':tfo~~}i;~ ::~~;: ~· gomitolo di ~~n facile d!pa- u110scher~o amarissimo del- r~siiltaya chi~rissim.o il me- to di passion~, lo stesso far- l'Onnipresente canterà gioi osamente i do- per lui i ·segni transeunti di cat!vo affettuosamente par- no. per motivi numerost. E la_sorte rientrato da clande- nto dt Me!Lt, clie precoce- netico deUa sua ansia di vi- sarà ni della sua tavoloz.za (e si una valutazione tutt'altro tecipe degli aspetti della vi- non si dica povero MelH: sti~o nella g~ande arma~a.' ment~ aveva inrierpretato vere: e dai paesaggi, dai ri.- ritto rammenti quel rit mo testo- che sensibilistica affidata al- l? _o delle ~e ~ valore ~ 11011 fu mai ncco come net- egh d?vesse ~ 1guada gna,·st r olca1tt fondamenti ricev uti tratti della sua donna e da- ardènte so e incantato: « Fra noi è l'esterno. E la Cede ch'egli hg10s0 che li riassume m l'unanime ricordo che lo oc- g?lL~n.t che gli era.no ~ettatt dall:impressionismo e d.at gli a1ttoritratt'li è sempre sul ai piedi del tenero giaciglio nato un fiore / Un flore d'un mantiene alle [orme è in nomi d'insondabile comples- compagna verso la luce det d~d~ntto ventanm pn rna. cubrnmo tra il primo e il punto di traboccare. mn dt- col segno di crocC! vago colore, / Quale colo- fondo rispetto dei modi del- ~it8. e_ in ~uesto t:am_ite. è ftLturo. Da ~rincipio Melli. ci ap- s~condo dec~~nio 1 del sec~lo. viene uno sfar/amo O fa gru- benedicente re? / Azzurro. scarlatto, car- la creazi~ne; rispetto, di~e- il rapido ~tu~ dt nch1a- /lfa resta sempre da do- parve tn una luce d1 corre- ricavando ptu d u,i motivo mi sulla tela. E sono vistor\i il sonno celeste nicino / Sulfureo, paonazzo, ~o. meglio, delle modalità ~I letterar~, d 1 _documen!a- mandarsi perchè un'impresa sia, la più naturale a lui uo- pcrso_nale _da una tradizione le pitì. deLicate. nonostante argentino? ... >) non tardere- v1s1ve concesse da Dio agli zione p~t~hca,_ d~ sugge st ! 0 - di vita e d'atte cosi signifi,- mo, e in un'aria di tenerez- o~at divenuta europea. la ressa e la Jttria e it clima Morte madre mia mo a scoprire gli echi di uomini. Quando la parola ne sens,~ile. dt lieta effu510- cativa quale condusse Mcm za indulgente. Ma. contenu- Spiegando, sopratutto~ in animoso. coLtc tiella realtà morte madre mia una testevoleua « sacra n. affiora su questa pagina, noi ne artiShc~ •. fino all'a~ego!i- - il cui nome ricorre tra ti dentro queLL'apparente qua!c vers? e da. quale s~i~- come fiori da render peren- cosi sia. e jacoponica >, come nella intendiamo che lo scrittore smo, al ,.m 1 hsmo, al litania- i fondatori dei • Valori Pta- acque~cenz~, no~ tar~a:ono t'! l arte dt i'~cltt avesse tnt· rii nel trapianto definitivo, e ROBERTO l\JELLI sua effusività descrittiva del- vorrebbe intriderla ancor r: :a~ 1110 ~fare ~e è nel- stici > con mio spicco auto- a farsi sentire glt cero1ct fu- zrato e compmto la lucente la pi1ì. parte di esse sard da ~---------------------------------------' la natura c'è pur sempre il più di una sostanza tenome- E comnee sovevneters,e: chlaro e revole - non si trovi regi- rori> che lo scate11ava110 di parabola, tale mosttra diceva godersi, tra le più rare che strata negli annali dte iHu- impr~vviso: _dive.niva ag- Quanto col~a d_i certezze e resisteranno al na1tfragio. spontaneo l'abbandono al s:iri storici d'arte tennero greSfWO, _pe~s!n.o tntol_leran-,quanto fertile ~I conseguen- Per Melli la pittura è sta-u ·t . h • ritmo solerte della vita nel - ~";r::· d~':::~!~:·;~,: ~~ :; ~~:,:,n Ji:ad~~~~:~=~~~· :f;i: ;,Ia!o'f· b~:t~l;.~g~•:r ,~:': :~ic ~·~.;~~ ~-.~;i:ti:.:;, 1~~ ma VI aper una r1cc ezza regalata l:zz''.:°1.\!~l: ce.pv . ~:~ mai il suo nome, sin dal nascerlo, ~al raggurngrmen- d_avc r lotta_to contro avver~ clic veste i semplici panni. la luce dt una serena co n- 1911 operante a Roma, non t? persegutto c~n. tanta pas- s1.rd 1f specie. culturale assai di colei che, gttardiana fede- templazione. Le cose si facesse d'antagonista a quel- srone nel ~uo d~pmgerc. Ep- d1tllc1Li da :1muovere ~ _da le. gtf restittiiva iL coraggio amalgamano in un racconto lo di Spadini. E' fin troppo pure gU st _add1ceva~o ~no contrastare tn una tra.~1~10- ad ogni. colpo della sorte: e distesamente arcaico. affet- chiaro che MelLi. foste _u,n e gest.o dt quaresunat,~t.a ne come la nostra, !a 11_1un- a lei, la Signora della casa * tuosa epica di ml~azion.i tra artista scomodo, e De Clurt- avvampato dalle sacre rag10- pone11te t graye che sia sta- _ com'egti la chiamò in ,ina a.lbe_rt, acque e cieli; e v 1 co lo era a tal punto che n_i. in.sorge~tc da quella spc- sta. per c~ns1_der~re _queUa poesia _ si deve pi,ì d'rrna • S , 1 St ritrovano_ paesaggi dt ne-- dovette andarsene a Parigi. etc dr pulpito che allora pa- porzto11c di vtttoria riporta- ragione felice flell'operare di <li AL I' ATORE AN(;01IA ve e sole disposti come nel- Le schede bibliografiche r~va la sll_apersona massic- ta da Mclii un guadagno as- tuf, it pittore degti affetti l'evoca:zione. primitivisti~a di di Me!U restarono scarse di eia, tuttavia le parole roven- slcurato alla nostra arte con- familiari che sapendo come . . . . un art1sta dt gusto (e si ve- numero e di firme ~iconosci.- ti parevano carezze n_eUavo- temporanea. e l'arte non 'deve mai ra ·_ . Desideravo an_dare a h'ova: •nsoU~ren~a e ad accorgersi lui. La moglte l~ntamente si il d_olore che mi saliva dal- d~no la, be~a scen~ d~ cac– biU er anni e mini· e tra ce brusca del paladtno. Ma Nelle vicende giovanili di rcsentare ciò che strin e ~I ,e Roberto. Mel~1a R?ma, do d9l n:110_disagio_. alzò e avviandosi verso la cu- l'animo. Ad un tratto sentii c~a o I avvicendar.a dt sta– te prf me cinque. non ,di piti le ingiurie della vita non scultura e di pirtura, se non ~uore > secondo Goethe gvol- ve bft pa1ecch1 an~1 si era e S1, disse, mio caro, a°:che clnetta con lo ~tesso desiderio I una mano poggiarsi sulla mia g1onl e ore del giorno nel dal '14 al '22, ve ne son~ gli avev~no g1_iastato l'anima prepoterlti e di assolut.o spie- le sempre nas~ondere ii pro- ç;ta ito,l per ted~r o _l~~e- ~u,esto debbo fare_,per vive- del marito,, disse: e Vi scal- '!I;Ja_lla:Roberto mi si era av- poemetto A un albe~), trat– due che riferiscono l'i.nrc- né inac1~ito tl carattere, ~ co quanto te supreme di prio spasimo net piacere del !nato ne ~uo avo1? ai t1shco le .... >. Fece uscire queste derò un po di catrè >. • :-11cmato, fors~ per arrivare li ~I un l_nvolonter10 dida- .. 'b'l d' D p· la sua interezza morale st Bocciorii tuttavia prementi l - per sta1e con lui. Attorno parole dalla bocca come se le Io le corsi dietro con 1 in- m tempo a evitarmi lo scon- scalisrno esiodèo (come nella r~sse pt_u sensi te t e_ ,- imponeva co11 la più sereno da un ir~peto creativo assai co ore. . . ~I 1930 decisi dì fare il viag- voles5t: ripetere a se stesso o tento di farle risparmiare il Corto. Spingendomi oltre nello Acqua), in letizia di ombre sis, e prnce:ebbe leggersi le sembianza con osservazioni aro· s· . i n O . _ Erano crescrnt, e cresce- ~!o dalla nostra Ferrara per comunicarle a chi ben altro disturbo, pronunciando [rasi studio dopo aver chiuso la pastorali e patriarcali sieste note del gtova~e. poeta ap= che ri/le;tevano convinci- ;e di 1~;~' :e df P~~b~~i;;:;i::i'evario i~ttorno a ~tti e ~Ha sua ~rri:-iare a cas_a sua, in Via i;apeva di lui. Assillato dal che ripetevo disordinatamen- porta, mi disse: e Non ti al canto degli ue~lli colo– parse nel quot-cd1ano ferr~_ menti meditati attraverso a irono alla rofondità d'uno opera i conse~s1, tu~ tntcres- Gahleo Ferrar1s. . . oensicrn di Cinlre bene, non te. La raggiunsi davanti alla preoccupare!> e guardandomi r~tt. vicino alle cohne e sa~ rese~ per compcn~are uri St dubbi, appreruiolli e H più SJ~irito fort1:ncnte ricettivo se ~ fervore dt stu~t, che so- Non lgnora:-io me_nte d1 lui. '1laccò lo sguardo dal meda- cucina, dove da uno sguardo f:sso negli occhi aggiunse: pide. « nature morte» di de- lenz~o tatm_ent~ tnnaturate, difficile mestiere accettati .d. ·m t .. (- lo rn p~rte lo npagavar1_0 Sapevo che_v!vere m due per e:lionc. , . sommario ebbi l'esatta 6en- « Se ne dovranno pentire!». scrizionl più minute e sll per/mo anupatrco. l f d '. 1 e avt isS t o, aper O ! st m t delle a11t1cl1e e nuove nequt- la sua !am1gha era una dura Qualche tocco ancora, po1 saziane dello stato in cui si . letterari 1 . e Furono soltctrlto, in que- co~ asso u.ta . e e, e O sua vamentc ~lle c?rrentt deUa zie. Mn. si. facevano sempre lotta, a cui non giovavano gettò lo t;tracclo che aveve trovavano a vivere quei due Pre~o il c~ppello ~ il ba- e e_eganze. attinte _a sto dopogrierra, Oli autore- ~bttuale . pa zt~nza s~~piv~~ c!'Uura figuratwa europ~a, più rare le speranze di otte- nemmeno estreme rinunce. tra le mani. e Ma si, ora ba- esseri legati In uno dall'amo- st00 e. e A nd iamo, di.sse, giù un repertorio arcau:zante di– voti saggi e studi di storici in quegli am,_t che L wimt. st0 pure ~sserva~a ~ st udia- nere da merca11ti e coUczio- Ma entrare nel suo apparta- &La! Non li pare assomigli?> re e dall'arte. troveremo delle ottime pizze ... dascallco che è pure prege– d'arte come Argan e Rag- nente e ~ragico futi~ro . s~ ta nelle ~lp~oduzr~nu, • _asco~-11isti quell'aiuto elle gU con- mentino sulla cima di un ml chiese con[Tontando le sua La cucina era sol o questo: e COS t ano an~e poco... >. vole novità in tempi come yhianti, del più giovane r:eanr1unctva con sc:icchro tata" ne\ dJsco; st .d~gti amt- sentisse co11dizio11i di vita ({rande palazzo, mi parve Cigura con la fotografia. e Sì, un tavolo cori-oso, sorret.to Per quel _giorn_oRoberto ri- questi di poesia soggetti- Maurizio Calvesi che gti. ha li crescen t e pa!LrOSr. . cl tor!1at . a_ anat con le meno deplorevoli: cosl 11011 i.profondare. L'ambiente era bastv cosi. Però di questi la- più che sui piedi, dal muro sparmlò di salire le soole, vata. dedicato una mo11ografia 11eL- Pe,: I~ fre:_ta tracotante dt g:a 11dt . not_izre._ Ma, ~on lo ebbe mai fine la sua latita oiù che modesto e umile, vori non ne farò mai più ... su cui 6i aggraµpava e poche quell~ St-ale coSl legate alla A tutto ciò s'int le edizioni De l,1~ca:sono Lo- molti gwv~1!-i e c~rte clamo: a1ut~ d un intuito fav~llante~ contro l'avversità peggiore. -.quallido: a_ colpirmi fu il suo mai più!>, diss: perentoria- su.ppellettili. D1 fronte allo sua vita e alla sua morte, che margine, come Un!a enra : ro che h(tnno rndagato la rose ~elletta~ o~gt sembrera M~llt _aveva ~rovato t~ pro l'insanabile povertà. mentre vuoto agghiacciante. mente come giurasse a se cucma c'era la stanzetta da 10 facevano e un ricco signo- mente irrigua il cands cura. sua e: questio11e •, ricos:,rf!,en,- che_ st _trat_ti d un costum~ prto lrng~aggro, rwn ricalca: i tarli delta vecchiezza {ace- Trovai Roberto Intento a stesso. letto, la quale conteneva due re I c~e sta fra le -stelle / abbandono deÙo seri ore di do l'efficace e contrastatust- pre,_stonco 1t fatt~ che Melh to emotwan:en!e, s~mmat vano scempio del corpo. e il modellare un ~edagllone per Ora si sentiva sgombro del- reti metalliche, tirate egli belle... come ha egli cantato sua schietta .. ttore, la mo itinerario di MelH e re- abbta tenuto l~ prona mostra dedot~o p~r l azione dt que- cuore restava sempre fresco 1 aplde Cunerana. A questo la preoccupazione artigiane- angoli: tutto qui. Nel resto n~lla e Ballata del povero ducia n . -~gianale. fì- cuperando /i,zalrnenfe vicen.- personale_ a crnquantuno an- gli st1molt che a volte pro- negH slanci del dire e del lavoro era tutto j,mpegnato sca e l'accoglienza alla mia dell'appartamentino non v'era pittore>, dove p~ne e scale et mezzi espressivi: dc e risultati d'tm·opera, clie ni. nel novembre 1936, alla v?cano ~cutar~.ente l'~_m'!1us fare. oer soddisfare una ordinazio- visita gradita ebbe inizio da altro: nemmeno le vecchie sono un solo .ahmento: e il fldu~a. di scrittore non pro– sta tra le più. rare a spie- •~aUeria deL~a ~ome~a•. Ma d_ un artitsta ptu e/te l tsptra: Dinanzi alle visioni di '"te.Però er~ evidente che la- quel mom~nto. Anche l'ado- cianfrusaglie di un tempo. Da ~ane che _mangio I è tutto su- r~ss1orusta, anche se essa at– parci finalmente in quaU mo- gtovane tra t giova111, cor:ie z~orz.c, ,quello .s~ato che puo M lli so ratntto l'Aut ._ vorava a dispetto dell'artista rata moglte che -sempre gli una parete dello studio pen- ato I di continuo cammino tinge al deposito della Voce di e con quali motivi di Ti- i giovani_ Jremen:,c_ e passio- drrs,i. d1 e remrmscen~a >. tr!tt~ da) guanto bia~~ 1 0 o solo per. un grande _blsogn?, sedeva accanto nel lavoro, vi d~v_a un cartone su cui era g 1 11 s~ale I quante scale o della R°'1da. L'esempio è cerca t'arte italiana tentasse nale, eglt aveva ritrovato la S tnte11de e/te Mellt non fu 0944 ) 1 fi . .. d Ooveva ricavare un'1mmag1- doveva partecipare: lei quale dipinto ad olio un ramo d'oli- e e... · davvero insolito u proprio faticoso avvio al vena deUa pittura in un ter- u11 rivolllzionario, e non c le rion mtscc _Put t 'lC e tradizionale e somlgllan- e Signora della casa> come vo. Non si poteva dire che Nella sua grande povertà · rmnovamento, iniziatosi con reno a_ncors!'o, ricco di tfmo- avrebbe potuto ess~rlo J?er attraversare !a memo:ia, con 1lssim_a> a .q~ella di u?a egli la conta In una _poesia. nonostante tutto la pace là Roberto .Melli fu solo un FERRUCCIO ULIYI l'esplosione futurista. rie di fruttt: come pote ve- una remora che glt veniva quel gesto di (lltesa rnterro- vecchia e sbrndtta fotogra!1a, e Beh, Nina, non ct dài nul- dentro mancasse. A crearla e rkcb signore>, un gre,nde =::::=:======== E' vero che, per ragioni dersi. nella ventina di qua- daU'esser nato e cresci1Lto ~ gativo, uori si resiste aUc pena la contestazione. la? •. Ella lo guardò con t era la poesia e solo ra poesia r!cco non di beni ma di una VINCENZO CARDABELL.l familiari, Metti non toccò te- dri esposti, tr~ i qua_li ~gu~ F'errara: d?ye per nulla ~ punte del rimorso che accre- lo lo seguivo so!iren_do }'lel suo~ piccoli occ~i pieni di me- che spiccava i suoi voli dalle ricchezza che ha saputo non Direttore le e pennelli dal ~20 al '28, ravmio alcu.m ormai cttatt stata la piu f~rm~, e cosi scc il rimpianto. Siamo tut- vederlo tanto angustiato e rav1glla e quasi timorosa con sculture di Melli, dai suoi altro che regalare al mondo, --~=;-;,--=:-=~=--- ma è vero ugualmerrte che dai critici. E' _ vero che la st~uggente. ~spirazione all~ ti in colpa verso Roberto prendevo parte al s~o d1sgu- la ~ma voce flebile lo richia- pochi quadri e dalle cose che che ad essa forse ?~n cr~e~a DIEGO FABBRI in quei nove anni egli non campagna razusta,_ S~Plntre mtsura ,classictl cl_ie ~aggclo Mclii. sto senza convincei ml dell~ ~ò -alla. realtà. e Roberto!•, erano pronte per essere mes-le a cui molto ~rdi mcommcia Condirettore responsabile figtirò nemmerio da asserrte non apertamen:,e d1cl11arata. In s~alz, ma_rmorei_ E: m_co~~ i;:u;:i rassegnazlon~. Infatti disse stnn~endosl nelle. spai- se sul cavalletto. a credere ogg1. Stabll Tipografico U.E.SLS.A. nei caffè, dove aveva fomcn- facevq. già scottante H ve,t- tor11t molati le u1sw1n prn LlllEHO DE LJBEltO 1vm tardò ad espnmerc uni:l le. • Propno nulla?" r1battè Non potei certo nascondere SALVATORE ANCONA Roma, Via IV Novembre 149

RkJQdWJsaXNoZXIy