la Fiera Letteraria - XIII - n. 9 - 2 marzo 1958

Domenica 2 marzo 1958 L\" FTERA LETTER'\RT\ GALLERIA DEGLI SCBITTORl ITALIANI CESA E ZAVATTI (f Ctl'l,.(f di G. A. CIBOTTO AMBIVALENZA DELLA SUA lNfERlORlTA' * * E~ I\SIE1J/IE CRETA E LlJCE * di DIEGO FABBRl 1'.!i chiedono. a proposito di queste pagine dedicate a Zavattini. non un articolo _e tantomeno un saggio. ma un giudizio o magari una confidenza. « Tu - in– calzano - che lo conosci da anni. che hai lavorato con lui. djcci chi pensi che egli sia. Se sia un diavolo o un angelo. se sia il medico dei poveri o il carica– turista dei ricchi. se sia un gaudente con pentimenti e quaresime francescane o un francescano tentato da troppi peccati. se sia un coerente o un disinte– grato ... n. Rispondo, giacchè devo dir tutto in poco. che a Zavattmi si attaglia come a pochi altri. ram– monimento evangelico: • candidi come colombe. astuti come serpenti 11; e più ancora che per i pro– dotti. varii. delle sue attività. per la qualità della sua natura originaria, della sua creta e della sua luce umana. Creta e luce mescolale e palpitanti in modo da farlo apparire alternativamente. e talora nello stesso tempo, colomba e serpente. candido e asiuto. istintivo e ragionante. lirico e matematico, avaro e prodigo. E miracolosamente atto ad imbe- ,·ersi del colore della persona che gli sta accanto. Con Zavattini è facile giungere a una concordanza di toni e di accenti. e non ,già per un cedimel}to o addirittura per un tradimento della sua personalità. ma perchè rambivalenz.a della sua interiorità al co– spetto di una realtà umana che sappia colpirlo o at– tirarlo. lo porta naturalmente - sia astuzia o can– dore, non importa - ad entrare in una sorta di con– sonanza produttiva. feconda che fa di Zavattini un amico. Zavattini. infatti. mi pare votato alle amiciz..ìe più varie e contraddittorie senza che in lui questa contraddittorietà obiettiva procuri né crepe né frat– ture. poichè quel suo essere contemporaneamente colomba e serpente, quel s~o poter battere le ali bianche e nello stesso tempo pungere con ,·eleno d'aspide gli dà la possibilità di mettere qualche pen– na candida addosso ai serpenti e rendere temibili col sospeLto d'un po' di veleno certi chiari colombi DrEGO FABBRI Pag. 3 I LO SCRITTORE UNA CITTADINANZA LETTERARIA ·L'autorità delle tue fantasie * di G. ;I. CIBOTTO Se incontraste Zavaltini sempre ·una vocazione. no- ospedali per i dispiaceri, per strad3. senza avef!lo mai nostante Ja consape,·olezza con i convenienti reparti. conosciuto. nemmeno in fo- che jn tale campo artista dispiaceri amorosi. dispiace. tograiia. non pensereste mai nel senso più concreto ed ri per affari• lo tro,·eranno di avere dinnanzi uno dei esteso della paroJa non Jo solo e finalmente in lei. nel * cli SALVATORE QUASl~IOOO ~g~~~;~ st l1 ~i~emc:1~or:idi~ bi!!e m~~u;;erc;u~ gl~~l~v~~~ r:izi~~menso respiro di si- Zavattini. il mii?liore dei miei amici. Questo ho scritto le. Pensereste di avere in- quanto mai celere e scarno. Un altro aspetto dei suoi a Roma. un giorno. sulla ,prima pagina d'un mio libro * Ti ricordi di ciò che diceva Cocteau. concertato dalle iniziative di certi sui personaggi ? -0 Visto che questi misteri ci sorpassano- fa cciamo fiuta di e serne gli organizzatori di GIACOillO * DEBEXEDETTI contrato il sindaco di un seppur avveduto e pene- scritti. che se vero lo ren- di versi: una dedica che lo fece stare zitto per qualche paesino dell'Emilia. venuto trante. quel suo per,iodo derebbe ancor più attuale. minuto. Ci vediamo cosi poco, a diSlanza di anni. Certo Caro Zevattini. vidi le doppia età: s,ei p: u.ri- in tanti miDenni. i) mondo 'Sl possono to:::;.a:-e a::'O'!'di.:le rie! a R-0ma a SbJ'ligare deUe troppo esij!'uo che sembra è l'assenza di coj!'nome nei in quel silenzio pensava agli anni milanesi, al caliè di le due O tre cose che mi millenario come lui. porti l a fosse sempre di.'nenticato di giorno,. ch e non ro::-io bast.Eti i pratiche per i suoi cittadini strappato dal parlare di personagj!'i. quella ambien- Corso Vittorio ..Le Tre Marie,. all'angolo di via San sembra di poter dire sÙl tuo eredità delle 6Ue c:onsapevolez- dir!e: o add::.rittura. in una va- libn di : ettu.ra a copr'....r:i di ~~e ~~f:~~~. p;;~ii l~u:~= f~~o g:i:ita au"ncahem::gi~~ ~!~~~- v~~•a:m~~!je d~~~j :::it:t i~1-~e~~~ :i;~r:.a:~v~a~~ioricedioe:St~:=:~e~~ conto. vorrei prima discuterle i:et pro!ltti t· perr1te; sei~~: rt~ r:~;a del complic~no. r-d;co?o. _Che ~~1:~a-~: a:: ntteristica. e ~d un tempo sincerità e spontaneità. E hanno creduto ravvisare un col tempo in.certt e ijOI nemici. I miei nemici - letterati. ~:re/e~ ~~;jc:~i~ ~.iro ~~-~~;tt 1 ;·.uno1 !~S(J ~ ~ ~e~~ ~~eteif::,_n\:U1:~ ~!/[~~?r~~~~~~· ~~~o~ ~\a m;:\ton~! ~~::!i4a~~:i~ :~tZ:;~~!tofi~~~Ì~n; 0 ~fr~z~ ~~\~~ ~~ ~~~c~i~~a~eie~~ s'in~~:~t;m~~o c:::ah~. i aI~Oi~rigini. ma non fino alle ~~t~P~~-o g~ ~-ereè in ~= ~ d;~~ /~o~i 1 ::o. ~~~ :~c_:;r_te com e•· u-op~ e!e- ~~d~ii~~f~~~~:~ coprire dalla verrrice del ci- zetti sintetici, come sono dente a sntinuire l'uomo. estreme filiazioni cromatiche. Gente. in !ondo. che me- e-esso varie ._-olte. che pen.sa- lo che .taglia )a testa al toro. Dimnu se sba, g.no con 1 ~m- ma per cap:.r_a_ E POl a::tco::;. neasta. ll per.;;onaggio Za- stati definiti. ai quadretti, abbassandolo all'esclusivo ritava di essere presa al suono mattutino de1 corno '\--O di venirti a raccontare come~-rebbe t'J&e~e d~ccadu- t~ c7-, P-'l"l?~do 1 1~ ~t ~timo ~ Ja "-era intell.~enz.a è :., ~~~cièsiq= ~m~~g~~~= ~~Jt~. sf~~~~e ~i ~~-b:~: !~~~:~~~~e. ae:l1~!ode~~~:~~~ d'O;~:~ ;;~~~i1f~~é. di cònstant. dì Radiguet. di ~~:~:a~~E~n~~ *~:.~JzasEbY~a:~~:~= i~*'~~~~= ~!i:~a2~~~:;~ ~= re daJ clichet del soggetti- qu_adrandosi in una vis~ne sale. Ad accettarlo però mi Rimbaud. di rame peripatetica! Zav-attini. però. aven tene reso conto prima di me. v-~ vano. e senza d~10 _a !:n ~mpass10™:' e patt:re con ?b.i re .~o:-e. . . sta. del regista o delJ'uomo piu ampia ed organica on trattiene quel suo amore delle .. idee ..: era. ed è. per questo. un uomo pericoloso. te la eri di.scu...q;ae ragionata di be.ne. (Tu c.."'edt cosi. ap- soffre. ma 10 so no compa,s510- C 1 s1 dom.a.°"ldape.,.-cn.e. 6 c.- di cinema. Come questo, Questo non si inten a di costante al sogno. alla fia- Inventava giornali per il grande pubblico, copertine di a fondo Certo .i wo !ibri si pu: nt o. pe rché non sei un inge- nevo.!e, mi di.sp. .."ez.Ze.rei se non pendo di dover paga.-e. d:. ,-..::.- Zavattini non ha imparato sottovalutare Je sue ben no- ba (che per essere propria- sJ)ie,gan~ da sé. pe.."'Ohé sono, m~o. pe.r~hé sei anche tu ?1uri- 1o tossi. dunq_ue,.non p09SO mai ~larti. ad tm pei:50::~o su- a darsi importanza, non ha te capacità. i suoi più validi mente tale. si sa. deve man- ragazze .. pre-magglorate ..: aveva ufficio appena fuori come si dice. l~ri per la mas- millenano. e _dunque ha1 una godere pe..-chece sempre qual- b:to d.~u10 me.uttabLe. ha; imparato a parlare ad alta moti'd. ma solo di portlo 'ln care d'ogni specificazione). dell'arco di '"'Eleonora Duse .., in una società di carta sima parte espressi: ma poi adegua:a coscienza anche d~ cuno _cne so~... . de~~o 'Prop:-,o que......'te pa.,,:e e yoce. non ha imparato a far una ,g-iusta luce. di rilevarlo fattosi veste j!enerale nel- stampata. <Cera. però. credo. dietro la fortezza zavat- c'è e..'lche Utl tuo .. dietro ?:a male). 1n questa sua secooda <?151 alC'U!ll c:-:itiC1 del tuo non alt:-e. Anche 'll t=. sei crea.- credere al prossimo che ,jJ entro confini ben precisi. •l'ultima produz.ione. e so- tiniana anche l'ombra di Mondadori). lo scendevo allora facciata.,: quello che molti au- ~~ita. che per te ~i continuo. ulLmo lii>:-o si. sono aLarma.t1 to, nel ~uto X. una cG:e=.a suo tempo valj!'-a milioll"l. sia Tanto più che sul suo conto prattutto Ja constatazione dalla Valtellina a Milano: lavoravo nel ., Corpo Reale tori abbandonano ai critici. e s.:. Ilpete, il mondo ti 'J)are buO- quando racconti cl\e· per su- di necessita sospesa ad un pU:l- preziosissimo e che ogni mi- re,g-nano ancora molte per- che nel suo primo ilibro Ja del Genio Civile .. - i miei studi di Ingegneria erano tu ..-Jce-ve.rsa non ti' stanchi di oo. a:il'i n ci-rca come lo st ato di per.ar- e una tentazione. hai re- to di l:.be..-..à. Perché hai fat:a nuto che vi concede sfa per plessità. o meJ?lio. i giudi- regola soffre varie eccezio- sempre aperti al Politecnico di Roma - e Zavattini ebbe andar'\; a cercere il perché del natura pareva a !t'lus;;eau. C'è ci_a m~~o 0 -'1 inter\"°e:n.todfret:o quell'uso della tua l:bertà'? Aà lui un grosso sacrificio e z;i non hanno ancora rag- ni. i\la per a\·ere una vi- un'idea. Era ranno 1938 . Pensò. cioè. e io accolsi la sua perché. Su ciò che ;fai, la sai d~'u:opia in un _S:mi!E; atteg- ~ D~o. a tuo uso.~ co~o. end~ per le .sP!CC:.~: S! ùr..- per voi un grande onore. giunto il limite della chia- sione organica ed accertata proposta. di prendermi come suo segretario. Natural- ~~!° ~~~~ i:en~oaj~i:r= ~~m.:!'; 0 t/ :~x~; ;:~~~'~ii Ul ~ ~~ ~=-e°~o ilesl.6~= ~~n!!n~ ~v~~: ~t~ Zavattini è timido. riser- rezza. Basti pensare alla nonchè approfondita-del suo mente non fui mai segretario di Zavattini. ,pe.rchè appena sottinteso che· sei mo!to bf'a'I.-O f06SE', tu possiedi quel ianto co!o.. (Da un.. comignolo po- to un rapidissimo c~~o e p:-o- vato. di una cortesia e di incerta e contraddittoria esatto valore d'uomo. del il padrone seppe che scrivevo dei versi mi mise in uno a mettere in opera e in va3.ore di pragmatismo e di attivo mi- tresh fa.re U..Sclre. una balla di ounciato ìe parole che ti la- una -amabilità che. gi3 rara accentuazione data al ter- suo contributo educativo, scantinalo a giudicare le battute dei redattori d'un le tue do:i. racolismo. che ti permette di s?pc me , d:~ vi tra l'altro)_. Non sciav_ano pre.....-eàere il pe..rso- nella società di oj!'gi. è di- mine umori sta col q ua,le si bisoj!'na sej!'u.klo nella sue- t:iornale umoristico. E non per poco tempo rimasi là. Dispens ami dal trovare gli credere c'h~ ~ ~ dire e n s1 vede ch1~0 s~ quell alla:T- naggi? ca.pace di ~lve.....t;:: il venuta nel mondo del ci-ne- vorrebbe catafogar.lo. Ora. cessione Òei suoi scritti. che Ricordo la tristezza di zavattini. la sua disperaz..ione aggetti.vi appropriati a.Tua. tua ~e non c, s1a di mezzo che me fosse .kmciato m nome della magg1.o:r numero di problemi: ma ]'eccezione più insolita se dovessimo o aceonsentis- altro non sono se non la trattenuta. la sua ribeUione un po· balbettata con gli ni atur.alezza e sincerità. Con ki i?1Jonavolontà. Basta met- buonafede. o~e ~ Fede. :1 problema della bon".'à. ìnt~a e ~~]~nsu;~~do Za,,attini di~~e~~ ;~~~!f~~/~ 1 edrr~~~ !~~tt~·it/i~~~i~~~I~~ d~e~~ occhi. Zavattini. non si sa quando. scriveva intanto g~:tefi~~ ~~~~~~n~~ ! ~~~bilffaer~s~t~P;>=~ ~Ji!aJ~e~:~ a~~t!'°~~ =i~ 0 ~:- ~~~~~~~ parla. vi renderete conto dj mo subito come egli occupi suo costante sforzo di su- scarsi capitoletti di prosa che poteva sembrare allucinata molti a-1tri costerebbe · parec- perc..l)é riP-r.sti_nino. nel loro va- \"E; filosofiche de!l'esis:enz:a di vemente .1-e re!auoni con g:i ~~lt/l:t~uii1;,~;:1~· n::;~~~ ~n =t~~;i~n: :r~ti!~~o~~ rrt~~rtt~·ff:~~:node~c~~!~~ ~i:t~:cee:i~: ~u:s!~i ~1c~ -::~::~ ~~i: ~iùm~l;~s~~ ~~°m:f:r:3e.eT~OI~~~~. ~~ ~~lepi~!~~~a. 0 7~~~t~: ~~ ~f~~o ~~~~ ~;r!: ~aWru::i~~-:~ 3 m ~ le storie più affascinanti. te individuale. tamente. riviste letterarie. cominciaro110 a soffiare su quelle pa- :;'u~ r o;J~~;ta:1 c:!fto pepo~ ~~~fi~'u:i~· is~~tf~~ !i~~~ ~:~t:·c~ ~= ~Gf ;;i~;~~~~~ ~~c~n4Jn1:~i i:i i~:JS!~d~ rh~~g;_ ~onbas~~,~! ~~~n~; ,di;~odr~~~~iberodJe ~~cf[; ~:leio~~e;:; 01:~~ ~ìius~:at~~:b~a::t~i a'::riU:~tc;i! 1 %~ chi &ee<>ndiprima. e il tuo ranno al loro giusto funziona- gna l~-ti ~ sc.,,.,_"l: ps- g,.paz.:one e dei suoi s!:'~3:i. chi. fa realtà. 1-a realtà di dimostrare. per far risalta- è l'ormai noto e Parliamo glesi ... Quanti di quei giudici sono rimasti nelle colonnine campito è di .guardarlo diretta.. mento. rl~. e ~a=~ 1-:1 te~~o il b~ so:.:~ui. g:-emitj. d: tutti i giorni, diventa rac- re. per sferzare - e forse tanto di me,. In un affi- delle riviste severe. chiuse per sempre. Zavattini - il mente. di rioono.scexe ogni cosa ,D. Ca60 class:co è st ato qU3.ndo ce~~-o~tp:.re ·'oo· :_ P~ ~-e te J>O-!. daccapo. t: s-a- conto e spettacolo. in questo sta molta della damento superficiaJe pen- suo impegno morale è noto - ha girato per il mondo ~tf~~:.U~ :~ò~~fef~!:w~tt~; ~o~~c-ora~ ... ~~ ~!~ogà~ r..s~l-ç-er;·/q~t~ni ~taè d~ t~o!i :~as~ q~-;;;ix:_~~ Se Zavattini avesse il sua bontà - ma per di- sando al tema già s(ruttatiS- con i suoi libri e con le sue immagini .. immaginate.. non 6 i tratta di mondo nuovo ... buon giorno ... cioè che le pa- p_renum3ticalasciar CC?r:ere. . ~- gli; ~ problema àel::.a ca.:-~tà. tempo. fo rse passerebbe le strar~e. per far perdere la simo del viaggio d'oltretom- attraverso le idee. le sue molte idee. Con i libri e con emerso in quell'~i.ante dal caos; ro!e. prese alfa le::: te.ra COltN:! cn": ~ non sono. 6ta.e ma1 n- che ti COS"."nng~..-a d accerta:-e F.tf :ri~d e~d::~se.:~1~ ~:::~~~~~;Èe~1~:i~::?~~. ;~ 11 '.t~tr1~iirt~~~f c t \ 19 •~·~~~•;u:~~ nd u~H 1 :·su:·:~;.;;. 7 ::::1:';o;~";~~t;~ ~tft:~ fi~~i.:; E:+: ~.~ 1; ~:i =~~ 1:-,.r:1!':o,~:'.E E~:~~ré ; -;:~ j!'ente. a ~ nterrogare j nego- nosamente ma sicuramente Basta però iniziare la let- e sapienti. e più ricchi di quel)a umana presenza della cui ,abitiamo -anche noi. vecchio ha speso tanto tempo e tento questo. perc:he sono tornate •e: h?O pe.rso;1~0. col ma:-g::::ie zianti. a raccogliere le con- confessando. . . tura. anche di ooche oaei- tenerezza. di quelle discordanti oscillazioni della mente dcoeni t-usutolia miao~~.;,,'o•,!"'a_·:ueo,·n,.nili-- s:~. ~ .. ~- a tcueercco;rrenstdai, .. ~~~i"'s'•- "'ratti!" __ ede,aqnuttnd"",· ~~o"'n·co'°'- dsu'o ~do_.'...hil_• t','•-~~:~_:..':'.gl.;~i .... <;,..3..J.._· fidenze dei mencticanti. E H Ecco perche non b1so,ena ne. per ac<:or,1?ersi di a,·er che fanno del suo ..amico,. personaggio un abitante reale _,..,. • . "'"'"'"" _,...,... .... .,......,.,.,_. .__, '""' --:........,.. _ rv tutto con un senso ru ester-1mai l.asciarsi Jttra~re _da·!a che fare con un uomo. della terra. Una cittadinanza letteraria autentica. tà. cultura. vizi. ,virtù. primi- uno se J.e r~petesse in astràtto. trym<::are le loro a,nrenhL-.-e.ble~a de1!3 .li?ertà .. ,·~-t.) che no stupore. ammirazione e suo .gioco. prestargli. un a;- un uomo reaJmente vivo. SALVATORE QUASlì\10D0 tiv!tà e ra!Iinam enti. E tu. possono parere .ri6a'Pute. Vice- n~ th ZZ:re le_sper.~ che rac- tu ti S'el_lti nttima. di Ull3 tr-a- ten one s,·agata che subi IJ · · · f · d · · quando ti metti a gu-a- rdarlo.ne \-ers3 quando le leggiamo 6uila ch:.ude an~ ~ . 0 ~m~. m: <?T<1i~ d:,1_ Dio. il Quale ::11~;;::~i~ e} ~ond~r,j:~: to. z~a~b?~ pe~ ~~alsiasl }nc~~~~f'~o~n :1~L 1 0 ~,'!eli, \è;~ '-------------------~ sci il co-etaneo. cioé ne condi- tua IJ)a,gina, suone.no come sie. dal~(td~'"'.l~~ ~ s:Uan~~~ r;;t'ic~\rt~v.:~]uf'l~~i~a pe~ viene scoprendo. Certo. chi possibilita d1 stabi!ire un dabra e Mac l\Ianara. peri con Dio. che l',ugua:!e non se lo dtn.a~ento ..Psi.cologictmente. se pensa alJo Zavattini svaga- rapporto .. un allacc1-amentn lui non sono che pretesti. erano pe,,nesso nemme:io i la 'PSlco!ogia non è :nd:sc::-ezio- to e fumoso umorjsta con comprensivo. occasioni per narrarci. per NEL TEMPO Rl TROVATO Santi Patriarohl. é come se i~- ti sei scèto u.:i persona;g- una scoperta vocazione aJla Forse l'aspetto suo speci- confessarci il suo pensiero. matematici a,~esse.r- 0 fatto WJ.agto che soàdisfaces...i;:e al tuo favola e una più recondita fico e più riJevato è quello i dilemmi e le ansie del suo • :evata di 6CUdi. que.ndo nel tuo bisog:lo di \'""Olertibene. ti sà.- al surrealismo. il Zavattini di oppositore, di rivoluzio- vivere. la sua preoccupazio- pruno Ebro im-entavi l'omino \'-39::c~ dal pe:-.:co~o di non p.:a- d-i oggi non può stupire: ma nario. Oppositore ad un ne d'oeni j!'iorno Con un to- C"he. in un congresso di mate- certi. lui stesso vi dirà che in modo precedente ed ancora no tra rironico ed iJ carica- * matici_ intenti a t~~ 13: ci- ~a paga:-e è sem.p:-e- pa..,~::e. !~: 0 c•:"f•a~ lisi.di! 1 ·~7:i°Ji~ ~i~tro ~tra~\t~al~'eu·~~~:~ ~~r~~tose:za counns~~~~~j~~ :-a1)~U d~~\lù:!tl.:. e 51 .. ~= :~itf !n ~u~~~o g~a ~~ delle infinite possibilità di post-dannunziana. Cruuo dj ma tutto abbandonato aire- ,, i _J\. T T J L J O D FJ R T O L U '1 C I c,e..-a la gare.. Quelle critiche, quando puoi. con al!e:trìa. 11 sviluppo di una storia. le una sensibilità tesa e sospe- stro ed all'umore. sicchè ._., per usare paragoni grossi. fan- mest.::.ere di ,·r..-e.--e Ul1 ° pe..rso.- inflnite possibilità di reazio- sa fino a-1.l'esaurimento. del- aJla fine non si nesce a ca- Cesare Zavattini entrò nel- cose che rompesse l'ala, non renza, con 1a sua aria cii- z r · 11 1 ·t t no U!l. r-· ~e~? 1~ .eh.i ~- na.ggio di queaa fa:-ta, U!l pe:-- ne ad un fatto e aggiungerà lo scrivere per lo scrivere. var Cuori nessuna precisa la Terza Ginnasiale B (e nel- solo letteraria. di quei tem- stratta. era dei tre quello u~v:~;n!b~a:do:~ _1~1~r~re: ~é 0 ~~ sco~rto ~~~u.1; ~1~~~ :~ tf~~ che. -alla base della pittura e Il tempo significa mi- conclusione. alcuna solu- la mia vita) un giorno d'in- pi) ebbe l'incarico di redat- che ci cavava meno. Dove- d1~auone. neoreali~ta? N~n Colomh<?.Un !!?Stro contem'PQ- g 1 ona. :.i di,•en.:a una co:lda:i– (perchè Zavattini e pittore gliorare e non altro> è i-l zione. Un tentativo d'aprir- verno che il pro!. Giublena tore-capo jiella Gazzetta di vano passare non pochi anni ost~m_o ~brio.. Ma. ! ~re. pie- ran~o ~ 1• ha g:a fabbric-ata. se n3: ti infila nel sottosuo:o di e tutt'-altro che trascura bi- suo motto. l'indice rivelato- si un esito !'.avremo invece nan ce la fece. con l'asma Parma. l'antico giornale non prima che Za. tras!eritosì in- coh. mdunentica.bih .hbrt che \~I ~hlizza-:-~. ~a.risp015ta:.«Io cìo ohe d.!ci e dì ciò ohe fai ie) c'è lo spirito di osserva- re del suo cammino umane.> con e I poverj sono matti> che aveva. ad affrontare la ancora finito in mano ai !e- tanto a Milano a far bollire formano a. tutt ogg 1 . la sua m: dispano e ,.O.! mi add:pa- un segreto boràone come di ;~n:. d~ g~es1~e~\~t<J~;o~;: ~ndf~~;f~~~.che di questo e ~t~Jfo r;~~~tdeit~ ud'a!'~:i:~ ~f~~d~:;~~ ~:I ;ubaor~!~; ~~1 gf~~hi ~ A~!~~~~ ifl~!r:. ~~s:~:~~~a ilsp:in0det~f:n~~e~!i opera domn1a !etter~r1a. ven- nai~- . ~su e di pa=o!e coatte (a.~- lora. al soggettista di oggi. Di qui la necessità d'un tenta un ~tto valido di pre- Collegio Maria Luigia di di. io gli traducevo dei bra- primi rotocalchi, si ricordas- ri.'J:a ~~a unine~~~~~zade~~= ~~a:';~~~:ert;:,t~°uis~~:~ ~~a s:o~~:! deil:~~r.~: il passo è. se non breve. al- esatto impiego, d'una giusta senza. dj attidt3 io riflesso Parma. Zava1Uni era allora ni di Lautrèamont che anda- se del cinema. s10ne. E l_espenenza cinema- d~ f,antas."ico. spesso incalcola- escludo che .i tuoi l!bri si pos.. meno comprensibile. e sorvegliata misura del ai suoi simili. conseguente- istitutore nel collegio stesso, vano regolarmente in prima Ladri di biciclette. Mira- tc_>grafic~ e stata. è, una espt:- bile. ~rso.:1ag gio di zavattini ::ano 1eggere anche come lm Certo che neJ suo lavoro tempo. anche perche la me4 mente prossimo. feg;.r g~ta~,1;~n/t~~;;r't~ t~ P!=lgina.rentre lei ~oti~~ ~1 colo '! :ilo~o, ymbrtod.f. nen:ta m .senso alto polit.~- che s1. profi1a o.ei l.ibri di Za- di9.rio deile ri,•O,j_teche q~ ~a~=i~~.P1ra~J~~- !~~~~ ~u~n~;n i!Vt~ra.a~i~~~ar~~ hoc ;~~t;~r;:tio ~~ler~~ 0 'ud::i~ supplenza nella classe che t~I!t:~f~~tJ~f;{ni;:ton:ii! ~~?1~ :ung~.t~e::~ta ~!~:a~ ~=: ~e~~~·bi~:rda~: c~~~= ~~re~ 1 f ~~ ~;~~~re~~ :rs~~~ose~~~o~o J~at~ sull'uomo di -analisi. sullo suoi scritti): la morte. che mi ha urtato•. Peccato ~o!:'reivuaent;i~o:~~r~nl:;.~~~! ultime colonne dell'ultima ~iia"v~d~~:fo se:e~~~~- se;:;; ll;1sse. seppurh opo . e pos.1- q~el p:'Ota;onìsta. Ti ricordi d: sca~-eni contro quel pen;onag– scrittore. Quello che una E intendiamoci: essa non che il suo -acut9 senso di non comune per la lettera- pagina. tutto il cinema italiano di llve ~rfvE: e e ~pp1~0. dm c10 che d~ce\--a Cocteau. scon- g10: <relle anarch:e con cui t.:: sera lontana. di parecchi è il colpo imprevisto che carità invece di essere la ri- tura. Ma non si sarebbe Non po1,eva durare, natu- questi dieci anni. purtroppo ~~:rebt~~~~:ie. c~~e l!alt:.; ~~t~~:a :-~1a~ .. vi.Eii ~~ ~::!,.:;ln ~ e fr\~10 1~~ ~~.:: anni Ca. sbarcò infagottato spezza una armonia gjà sta- sultante d'una fatrinseca potuto dare un insegnante ralmente. E non durarono in fase di visibile inaridi- v?lta, li ricorso alla pagina ques.ti m.:s~ e.ri c! SOrp3.s6ano.oppone al dispiegarsi de: 4 pe;_ e sconosciuto in cas_a Bonr bil:itad· il Corz.a;ento J c~atLi- ~or~ eti~a. d~u~ ri~orj ..~- :::o°m~o~!o~~st~n~i ~'::iar; ~:T:r~~o~i:;-:10~:. ~i~~~ / ~: ~;t~~ d:;ie ~s~~~c!bir:v:~ b1anca. !acci~ fu?:a dt esserne gli sO!lQgg:o. delle in.sid.:e che U ~JE~~~:t~~•,• 1 in; ; bis,~~! a : 1~e~~i·~Jf :]; *'i ii:r:~c:; d t:f ~~;: lr~Jit~.~~~~'.f;~ ,} : :Ei:.~:p~;t t~ ~~i::i;: ~;''!uu~'i•a 1 ~i~·di s~~~· 0 vo1:; ~~!'.: q~!i:; 0 fr:!~~iliE: ;·;~-~ roo~,; ~~=~;i.~::d; fi~et!"t~~nii.m~r~1u:{!!t- ~nu,~~f·!~im~em~~~iio°ii 5 da~te~ !a 1 ~~~~~ 1 i 1 ]~a ,~ed;~~o e~~~: però. ci sono arri\tato tar- ci al cinema, che voleva di- ~!~C: d~h~~e~~re. ha qual- :~lt~a~ma~!~r! n~~a n~!:~~ ~;-~ ~~:.•b~~à~~mt ~nh1i~ i .. ~~~ar;;~i~~~ JtE:= Questo ira la stupita sor- quel minimo impalpabile. see:"are oeni slancio. ogni i~~i~l~e~~~r/hrri.p:bpb~~: f~~o~~roq~di e:;~::r~~z:n:t~~ be~ssi~e~~edi ~~:uoi~c~~ rà. state certi, mai nulla di a..,z~ .. u mo~ento p:1:1 segreto ~ ~z;,oni erehche e con.rastanti. presa dell'editore: che perp mancante sempre ai suoi I vitalità. L'uomo insomma duto quasi tanti capelli co- tanti. Io. che ero il più gio- mutile. Che lo si sia rimpro- decis:xo . det '~06L~ rapporti. C!ascw1a con 1a sua prepoten– dopa alcuni j!'iorni lo man- personaggi per essere con- non scorgendo nessun ri- me lui vane e fanatico, mi facevo ~;:~t/i~:1li~~~:,ol~f~~v::~ verato d'esser qualche volta q~an~o n~nOSCJ. che queUo che za: col 6Uo bisogco di costi– dava a chiamare, annun- tenti. spez:isierati. e contr<? sulla.to. imm~diato. concreto. Passo qualche anno e za venire la febbre. a veder del paese n.:«tlo) del volu- anche «troppo umano». non si di~e. bisagn~ pagar~o. Che t~re un.a compensazione. e tu dandogli che e Parliamo H quale invano cozzano J tan,' !1b1le. ne avvertendo la 1 (si firmava cosi in certi rac- Teresa Raquin, Lo studenre- me misto di immagini fatto credo gli dispiaccia allatto. co...~ 31 dett~. m -tm rrr.nuto X sei obbligato a prenderne atto. tÀ • ~•· .,..,,.,"'· c-'lrebbe stato suoi più accaniti tentativi. oossibilit3 d'una futura rea- contini d'una novità straor- di Praga, Aurora; Bianchi. in collaborazione con Pa.ul Sono pienamente d'accordo de~a rua ,-ita. ohe adesso e per la sinceri:à che fa Parte 1~~dia:~c:~ ~iùla pl~~~~~~t~~ ~~if~eed;;::ioFai: ;ilnfi:rfe~~ iizzaz:lone e i· ~~~b 1 ~~el ~!~=~=n~hee ~~b~fi~bi !~'ti~ e~ù c~~ui~:1~~ 0 · ,t pfùeia:,T; ~~~~1a~;'.rr:i~i~el~~~udt~u~~ ~~~ ~u~~ cr; 1t :u~:ls:s~:~ ~~re~~ih~~~do tiq!~~~~ ~ti t~r:f::tf~ !,~i~°: ra resta O ••,· per ,lu·, una d"un •rosso d1"sp1·acere. e,·./. _ - j il titolo Parliamo tanto di I cultura cinematografica che [8d t t tt 11 1 stanza. .--onaggio? Tutto. wrta .1 crede- tà di secondare quelle intt'n- "" " me, e tu una delle poche vo a a o u o a e paro e. re che tu abb>a detto che i zioni fino a v've'e in t.:i . vocazione t.radi-ta, resta pur dovrebbero essere anche gli (Continua a pag-. 6) io conosca; e Za? ln appa- preludono a un ritorno di A'ITlUP BERTOLUCCl buoni se:itime.nli esistono, che m~ri, di ~a ~nseq~enti~=

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