la Fiera Letteraria - XII - n. 28 - 14 luglio 1957

Data la sovrabbondanza di scritti che c1 pervengono con la esplicita richiesta di giudizi particolari, comunlcb1amo agll interessati che direttore e redazione della crFierao sono asso– lutamente impossibilitati a dar riscontro a Queste r1ch1este. LAFIEltA tETTER1\RIA ORARIO DELLA f,EU.\Zlf•:,.E Il lJ l&•U ,rannsulttl. foto e dberul non pubbllcatl non 11 rutltulscono MANIFESTAZIONI TEATRALI E CINEMATOGRAFICHE ALL'ESTERO L' l.\lJ?,-IJ\IZIA COillE CE LA ll.lCC01\l'l'.l1\IO l Cli\lE,ISTI * IL FESTIVAL DEI BAMBINI COSIDDETTI PRODIGIO ·* di Il. ili. D E A N G EL I S BERLINO. giugno. Al francese Clement. regi– sta del non dimenticato, né ~uperato. e Giochi proibiti», e certamente da imputarsi la filiazione di tanti enfants prodiges che popolano da qualche anno gli schermi del mondo intero. S'intende che, per essere à la.page, gli epi– goni, più o meno geniali, ten– tano di inquinare le acque con qualche goccia di narco– tico freudiano, e. sostituito il complesso alla !avola. soera· no di rendere umanamente torbidi i capricci gli estri i malumori e le fantasie che arricchiscono il mondo chi– merico dell'infanzia. Ora non sembra anche a voi che cin– que ragazzi prodigio siano un po' troppi per un solo Festi– val ? E sia pure per un Fe– stival che ha attirato film e documentari di quaranta paesi del mondo ? I· maligni insinuano che una così ricca partecipazio– ne ·sia dovuta a un program– ma di espansione economico politico, il cui luogo geome– trico è senz'altro Berlino, le industrie della Germania del nord, le macchine da ripre– sa. l'Ag!acolor e tutti i pro– dotti necessari alla produ– zione e alla stampa dei film. Legittimo sospetto da una parte, e legittima difesa di un Paese cosi straordinario da pretendere di riconqui– stare, col capitale col lavoro con i prodotti e con l'indu– stria, i mercati perduti in Oriente, nel Sudamerica e nelle Indie, oer gli effetti di– sastrosi" di una guerra di cui tutti subiamo ancora le con– seguenze. I ubbidisce a un suggerimento naturale che gli consente di recitare anche con le parole degli altri sentimenti e mo– di, situazioni ed accenti di un caso che potrebbe anche essere il suo caso personale? Difficile stabilire il confine tra la naturale fisionomia del bimbo e quella della masche– ra: in fondo, recitare se stes– so è compito ingrato e quan– to mai pericoloso. Giancarlo supera ogni ostacolo con un broncio, un piglio ardito. le sue gambe veloci nella !uga e nel gioco, e lo specchio pro– fondo dei suoi occhi in cui sorrisi e lacrime si confon– dono in intermittenze spetta– colari. Luigi Comencini, re– gista controcorrente. non esi– ta si può dire a iniziare il film con la sequenza del fu– nerale che dura un po' trop– po, per difetto di fantasia, creando sin dall'inizio un vuoto di almeno dieci minu– ti che l'agitazione la collera gli aspri litigi e il ritorno al- fare la madre. per fargli ri– trovare l'affetto e la prote– zione di cui tanto il bimbo aveva bisogno. Proiettato a un'ora impos– sibile. il film danese della regista Annelise Hovmaad, e prodotto dal marito Johan Jacobsen. ha ottenuto, alme– no sino a ora, il più caloroso successo del Festival. Anche questo film ci racconta le im· prese di Lene, una ragazza di nove anni. itnpe-rsonata dalla bionda Eva Cohn del– la medesima età. con la par– tecipazione di Lily Weiò.ing nei ruoli della madre. di Pe– ter Malberg nel ruolo del capitan Nemo, (finto capita– no, ladro per !orza e gioco– liere senza scrittura), da Ba– di! lpsen, la più grande at– trice che vanti la Danimarca e di altri pochi attori. tra cui sette o otto bambini figli di un'unica coppia. che elettriz– zano la tuga in treno di Le– ne sino al gag di più sapo– roso. Lene è figlia di una Per tornare al problema dell'infanzia, come ce lo rac– contano i cineasti, anche l'I– talia questa volta interviene nel dibattito morale che in- ~~~~à1~o;orfue t~'~!t! finestra sul Lunapark » di Luigi Comencini. per intero e « Padre e figli » di Mario Monicelli in un episodio: Giancarlo Damiani, nel pri– .mo, e Franco Di Crocchio, nel secondo. ripropongono al– l'attenzione dei ~andi il pri– sma mutevole e ombrato del– l'infanzia abbandonata a sé stessa, delle adozioni di ri– piego, delle crisi che accom– pagnano la naturale crescita del bambino che deve vin– cere, dopo ~vere aspramente Annelise Hovmand nel film • Sei lieb zu mir» combattuto con le sue deboli la casa ormai deserta dalla forze, i mostri che circonda- cara presenza della_ sposa no il suo mondo 1ncantato. non riescono minimamente a La periferia di Roma con colmare. E' nel secondo tem– i suoi aspetti agresti e flu- po che il film acquista uma– viali, le catapecchie di ban- nità e luce e il racconto, pure done arrugginito, i raccogli- sbrtcciolato in episodi, senza tori di stracci, i detriti delle un vero filo conduttore, senza case distrutte o in costruzio- una vera e propria storia, ne, i cespugli, i mucchi d'im- diventa essenz.iaJe. facendo mondizie e di sabbia accu- centro sul dialogo sempre In– mulati dal vento, !anno parte terrotto e sempre rioreso tra di un repertorio che soltan· padre e figlio. La Compren– to l'abilita di Comencini rie- sione nascerà dalla rinunzia scono a !ar riviVere in modo di Righetto all'amicizia del insolito, persin<? nell'inter- piccolo Giancarlo, dopo la vento della prostituta con ft- confessione al padre dell'idil– glio lontano, che ve_ge!a co- lio senza colpa con la giova– me uno s~rano grov1gho .ve- ne sposa, bisognosa come il getale nei tufi .sconnes~1 e tenero figlio di una protezio– nelle tavole schiodate d1 ui:a ne e di un conforto. Tra J due capanna di fortuna. Pensera non c'è stata che una re ve– il pic<:olo Giancarlo. ~on I_a rie. una distratta c: uez.za sul protezione del ~uo amico Ri- braccio per togliere qua lche ghetto e le lacrune della ma- granello di sabbia una o due dre anc~'essa ab~and~nat~ cene consumate· dopo le le– d_al manto ~<?llenco impa zioni a Giancarlo quasi in ~/tet!1Jfn!:h~~~;~fn:rt~insf; premio per il _lavoro compiu- sua morte a movimentiare na- to, qualche g1!a al mare per turalmente l'azione. Si pu,ò placai:e una stizzosa tossE:del dire che l'antefatto del film bambino,. la comRrens1one sia nella morte improvvisa e ~utua d1 due esser.i ~lla de– accidentale della madre: r1v3:, che te1:tano d1 nporta– Giancarlo si abbarbica ella re il bamb11'!0 .abb~":dona.t<? mano al cuore e alla bon- dal 1 padre _ne1g1ardm1 ~orit! tà dell'amico Righetto, più dell m!anz..1a. Og":un°: d1 noi grande di lui, tanto più gran- dovrebbe aftacc1ars1 dalla de che potrebbe persino es- sua ,.fìnesti:a sul Lll!lapar.k sere suo padre. J1 vero oadre_ dellm!~nzia e !}On cl:men.t1- r:torna ma non riesce a co- care d1 !are girare le g10- ~unica're né con i familiari stre veloci e i lumi col~rati, della sposa morta, né col fl· né di salire ~on un ftglto s_u glio ostile. chiuso jn una sua un cava~o d1 cartapesta o 11 tetraggine disamorata, in uno vagone dt una montagna rus– sconforto che gli offre' quale sa. Questo, a quanto pare, unica ancora di salvezza la il mE:5sagggio del !'llm: umi-. mano affettuosa del cenciaio- le, discreto, patte1co, che s1 10 Righetto troppo timido per avvale di una controllatissi– costituirsi una famiglia e ma recitazione di Giulia Ru– procreare dei figli. bini ormai destinata a ruoli Come è ormai nella tecnica umani, non artificiosi, e che tradizionale del nuovo modo ritorna con questo film a ri– di raccontare. nella narrati- prendere il ruolo di protago– va e nel film, la « Finestra I nista che secondarie e in!e– sul Lunapark » !a un salto lici prove, dopo il suo felice indietro; dopo una violenta esordio, sembravano doverle colluttazione che il padre ge- precludere ormai per sempre. toso ha con Righetto, noi as- Se Gastone Renzelli riu– sistiamo all'idillio del pov~ro scisse a rendere drammati– cenciaiolo con la bella e gio- co il suo viso, i suoi scatti e vane sposa condannata all~ le sue collere potrebbero solitudine dell'animo e det avere un senso decisivo. Il sensi, e _ tropp_o tener~ pe! maggior merito del film è educare. 11 figllo svogliato _ nell'interpretazione del !ran– semp_re m tu;a CO? un~ tui:_ cese Pierre Trabauld. Ri– ba d1 m onelli_ su?-1 pan .. ~ 1 ghetto che sta nei cenci e ghetto ! en.te~ a _limpossibtl_e nella Parte con la maschera Pf'p!~s~tu 3 1 ~;!;,f!n ~~vecf:~~ inaridita di un v~ro clo- ~arlo vince J'amiéo e la ma- cha~d, di un autentico pre– dre con le lacrime e con i destinato_ alla sofferenza e sorrisi con le piccole malattie alla bonta senza rnc?mpe~~~· e la comicità di un estro sem- In fondo. anche l~1 mo~i ai pre rinnovato. E' davvero un sc~mparendo dagli occhi d1 grande attore Giancarlo, o Giancarlo, come ha saputo grande stella del cinema e vive in una sua scontrosa solitudine, abbandonata a lunghe meditazioni, e non per questo senza amore. Ma l'amore è l'unico nutrimen– to dell'infanzia e la madre troppo celebre si ricorda di Lene tra uno spettacolo e un coctail, una posa per i fo– tografi. e un viaggio. Anche il padre di Lane è sempre in– daffarato, tutti intorno par– lano a Lane della madre fa– mosa, Lane non esiste se non come riflesso di quella cele– brità. Lene &toga il suo com– plesso, irrazionale in appa– renza. ma determinato e po– sitivo. contro una compagna di scuola che le decanta i suoi tesori. gli animali, i tra– telll ecc, e contro una vec– chia amica di famiglia che abi!a dirimpetto a casa, che fa il panegirico dell'attrice ad ogni occasione e ad ogni pretesto: Lene divora i dol– Ci dell'amica .ma le rompe a bella posta una fila di bot– tiglie preziose. Nessuno rie– sce a comprendere i crucci, le abulie. le intemperanze d1 Lene. che ha bisogno di un cane che le fac'cia compa– gnia, al posto di tanti esseri inesistenti: e di andare al mare per una vacanza con la madre. Ma la madre al solito non ha tempo, deve partire per un impegno contrattuale; e allora Lene esce di casa, alla ricerca del cane e del mare, dell'amore di cui ha biso– gno, e della conchiglia di lu– ci e di suoni che per lei rap– presenta lo spettacolo del mare. Nella sua fuga non c'è nè premeditazione nè arbi– trio: l'evasione dal mondo falso e irreale che la circon– da è più che naturale, è un bisogno dell'animo e dei sen· si, un episodio che determi· nerà la crisi benefica a un ritorno in famiglia, alla vera famiglia. rifugio e sostegno dell'infanzia. Con quel tanto di malizia di cui è capace. Lene viaggia senza pagare biglietto in un piccolo treno che la porterà a una certa distanza dalla sua città e dalla sua casa: Lene ha bi– sogno di allontanarsi, non di andai-e molto lontano, com– pra un cane per pochi soldi, assiste al litigio manesco di un uomo ubbriaco, vero ti– ranno della sposa e del fi• glio, - il ragazzo che le ha ceduto il cane -. Per poco non rimane vittima di un adolescente, che ha litigato con la fidanzata. E' incantata scanzonato ma più irruente un delitto occasionale, ecc. dai giochi di prestigio di un e attaccabrighe, è Il prota- Si salvi chi può, ma pochi si farabutto dal cuore di mar- gonista infantile del giappo- salvano, e nessuno resiste zapane, che si nasconde in nese « Ragazzo dei cavalli». sino alla fine del film. che, una villa con la refurtiva in- Se il film fosse rimasto in pertanto. è stato robusta- sieme a una compagna come un'aneddotica folcloristica mente applaudito. lui senza lavoro. S'imbatte degli usi e costumi del Pae- Dell'episodio italiano di in una tragica donna che se, con le sue fiere, i suoi « Padri e figli » è inutile par– aspetta il ritorno di una so- cavalli, le sue rappresenta- lanre, perché Il film si pro– rel!a morta, scopre il mare, zioni teatrali, le sue fumerie ietta da qualche tempo nelle per poco non vi muore den- d'oppio, le sue case di sa- sale italiane, pare con inne– tro. per aiutare il cane tra- murai. e i viaggi gli incontri gabile successo: lo stesso volto dalle onde, e, sempr1; ecc., forse non avremmo avu- successo che gli auguriamo col fido amico al guinzaglio, to una storia nè un film. .al Festival di Berhno, nono– lentamente, ritorna verso la cei;:to non avremmo avuto stante le grazie accattivanti, casa dove sa che la madre una storia rassomigliante I ma già scontate, dopo tante l'aspetta. forse ormai consa- come peggio non si poteva apparizioni di bambini pro– pevole che la sua famiglia agli intrighi di Geo,:-ge Onhet digio. del piccolo romano non è tra le più brutte ta- 0 di Carolina Jnvernizio: il Franco di Crocchio. Si sa che miglie del mondo; senza dir- figlio illegittimo, la ragazza gli occhi dei bambini sono selo, Lene è contenta di ri- sedotta, il vecchio padre pro- commoventi e allarmanti: bi– tornare, sa che deve ritorna- tervo. la sciantosa che adot- sognerà vedere se la commo– re, e che col suo amato ca- ta il trovatello, l'amuleto le- zione e l'allarme derivano ne, dopo aver visto il mare, gato al collo, l'incontro con da un sentimento narrato con ~e:~~.n·:~trioie~ii:1~~0 Jf ~~= la madre e con una princi· misura in forma d'.arte,. ~en– sere circondata dalle brac- ~~!si"ct/1 ~ur~o~i~eve~~l3ia !!n:~c~~:u~o~;~~~~i~~~~'. e f!a c~::~I~; ~~ ~~ 0 0 :~r:!~i~= sciantosa, il karakiri, dopo R. ì\l. DE fuVGELIS Eva Cohn nel film • Sei Iieb zu mir• sivo. ------------------------------------ -Scampata ella morte lUn primo treno passa sul bina– rio parallelo nel tunnel dove il cane si è avventurato, un secondo l'avrebbe investita se non fosse intervenuto un vecchio impiegato che si era accordo in tempo della fu– ga dell'animale) Lene si ri– sveglia tra le braccia della madre. La sua prima doman– da riguarda la sorte dell'a– mico cane: ormai la bambina sa che l'amore dei suoi fa– miliari è un tesoro sicuro, che nessuno al mondo potra spezzare. Film delicato, scrit– to, raccontato, e reso poeti- ~~'tati~nf~~~est~:~r:f•re~~ diane o surr~liste, in modo da comporre un tutto armo- ALL'HOLLAND FES'l'IV ,\L UELL' .AJ.A * Il Moretti - Arlecchino trionfa ancora all'·estero * di LUCIAl'\A nico tra sogno, ipnosi e real- L'AJA, giugno. provazioni stupefatte, d,eUe ressava. Cosi ci ha. spiegato it passiona ... che dd vita e viQore ha. l'iHmione di assi..ster~ ad tà. Successo entusiastico di At Piccolo Teatro della. città €.!pressioni di ammirazione lavoro preparativo di .!tudio, allo spettacolo ... che diverte una. rappresentazione di una. una regista, Annelise Hov- di Milano che in tutte te par- colte cosi a. caso tra un pub- di riceréa che ha. .,-ichiesto immensa.mente U pubblico». commedia. dell'arte come 400 mand, e di un'attrice di nove ti del mondo ha riportato sue- blico che in grdndis_sima par- questa. ra.ppresenta.zfone per Se lo spettatore intelligen- anni fa. avTebbe potuto aver anni, che non esita a reci- cessi senza pari (e che tra. non te non conosce la. hngua. ita- renderla. quanto pii, possibile te intuisce quanto ci veniva luogo nella. piaz za. de l merca– tare qualche passo dell'En- molto si recherà probabilmen- liana, si è mostrato franca- aderente a quella. che doveva dicendo Marcello Moretti, tan- to a Vene.zia. E' sta.to una cor– rico VI, per rispondere alla te in Giappone e in Cina) mente compiaciuto chè: « non e'ssere nelle intenzioni dello ta.maggiore ammirazione pro- t1cosa. spemierata festa. de.t declamazione dell'artista la- mancava l'esperienza di un si sa mai come va» e soddi· autore e come, .!eguendo la va nel constatare come ogni pal~oscemco piena di veloc1ta. dro del circo equestre! palcoscenico olandese. E l'oc- sfatto tanto da aggiungere: tradizione ajfascirante del gesto, ogni invenzione, ogni e ptoia. che ha portato il pub- Una situazione curiosa· casione oli è stata offerta (per « Abbiamo indugiato net deci- teatro dell'arte, Arlecchino di· battuta. siano contenuti nella plico a un grande entusiasmo . mente similare a quella della iniziativa e suggerimento del- derci a. venire in Olanda ... la venti per lui un personaggio, misura. perfetta con un senso, Un altro critico: e~ .!tata.una. « Finestra sul Lunapark » dà l'Istituto Italiano. di Cultura} questione della lingua. ci pre· vivo immediato, umano che un intuito cosi innato di quan- festa. .!traordinaria, un diver-– lo spunto nel « Giardiniere da.questo decimo Holtand Fe- occup~~a:·· » _La s~hiettez.z{!, l~ rinnova i suoi. gesti ad ogni to è armonioso, musicale e di timento affascinante e sptri· spagnoìo », tratto da un stival che va svolgendosi con sempltetta. dt ta.h confesswm serata. buon gusto che si potrebbe tual_e ed ognuno doveva. .!en- racconto di Cronin. per ritmo serrato e che si è ini- che pres.uppongono un impe- « Quella. comica fasciatura quasi sostenere la. convinzione tir~ felice di averoi potuto drammatizzare l'incompren- ziato con una collaborazione gno continuamente teso ed at- con la. lunga st':"iscia di stoffa opposta e che cioè ogni parti- assutere. Ed ancora.: • Tutta sione tra padre e figlio, lo quanto mai valida degli ita- te~to da ~a!te di un artista. le bianca al ginocchio di Panta- colare sia stato attentamente la rappre.!enta..:::ione è stata un amore del figlio per un gio- liani sia per it cinema che per cm capacita, come quelle de· lont., q11ondo cade nell'ultima studiato, preparato e che ven- avvenimento estremamente vane giardiniere, la gelosia la musica e la. prosa. gli. altri. membri della. com p!:1- scena,l'ho inventata stasera ... ga. di continuo controllato. E' festo~o. No_i qui t!'- _Olanda non del padre per questo rappor- All'ambasciata d'Italia in gma. s1 sono conferma.te t - ha. raccontato -. Non lo questo che porta. la.compagnia. sapptamo in verita mente dei to insolito che si presta a occasione del ricevimento or- c~mt!nue sorprendenti pre st _ aveva mai fatto prima d'ora ad un livello artistico straor- teatro italiano: ria_mo mcitl più di un equivoco e infine ganizzato per la compagnia. di z1on1,non h~ potuti? a meno d1 e '!'71i sono acco_rto ~he il pub- dinariamente alto. d!IU~ rappresenta..:-ione con~ la spiegazione che accomuna Paolo Grassi e Giorgio Streh- sorprender~,. Il P,iccolo. Tea.~ bhco ha. reagito tmmediata.· Gli. Olandesi che per natura. vin_ti c~e questa. compag:71.t~ ~ in un unico sentimento il di- ler. dopo ta « première. al tro festeg91a _qu~stanno 1 suo, 1l"l:ente ... ha Tiso... l'ha trovat.a. hanno qualità opposte a quel- P~ misurare con te m1Qhor1 plomatico padre e il giardi- teatro r eale dell'Aia. del gol- due tustn d1 vita, ha ~en~to divertente ... E questo. part~- le che sono motivo e conse- d1 Europa. _Per con~ta.tare niere ideale tutqre del bam- donia.no e Arlecchino servitore ben 2793 ra.ppresentaziom e colare come tanti altri lo Tl" guenza di creazioni immedia- questo non e nece.!sana. nes– bìno. Anche qui, come dice- dei d ue padroni», abbiamo in· ha messo m scena 73 _iavori pet~rò forse in ~Itri !pett_a.- te, di improvvisate sotuzioni, s~na. es!es~ conoscen.z~ della. vamo, il protagonista è un contrato tra gli altri MaTcello dei quali 43 opere classiche e coli ... o non lo npetero piu ... di insospettati atteggiamenti ltngua. italiana. perche nella. bambino, John Whitely, il Moretti che ne è l'interprete 30 moderne. Della sotlecitudi- non lo so... Potrei dire che ispirati a un dinamismo e ad recita della. compagnia mila.-. quale, almeno lui, riesce a principale. Nonostante la de- ne di Marcello Moretti ci sia· ogni città mi ricorda una tro- una vitalità sen:a. posa. come nese è cosi evidente il gesto giustificare la propria inte1·- cina di applausi. a scena aper- mo rallegrati perchè é stata vata. nuova, una. il'lventione ... quelli del Piccolo Teatro. so- delle mani, dei piedi. di tutte pretazione, dopo aver visto ta, le innumerevoli chiamate la conferma più valida. alla un guizzo della. fantasia ... Per no rimast i rapiti. E poichè ci te immaginabili espressioni per la prima volta il film, alla. fine dello spetta.colo, la brillante, insuperabile inte!li- la prima. volta. a Brem~ caddi .ri trova. imbarazza.ti, privi dei umane che lo spettatore ma.i ~~~r~nÌa !~~:al~h~i Pf~~t!b1~ I ~~~z;~~e s!~~;:i: !~~ pe~~~;!; g~:1!' a~ 1 ~a":~~~;;:~ ~ ~~~ ;e;o~:s\oonf ~tt~ 0 !~acs~1:1: !:{!~~ ~ee'::i~ieU~at;~t~~~ro:~ld~if:: !~1 n~~:n::i~~tt~sto t;certo nostro disco'rso. Scoppiando reso conto compiutamente che vita al suo personaggio. Con condo atto. Ed anche l'idea di rire l'entusiasmo superlativo LUCIA."A zA.·•fGCCOU in un pianto dirrotto, infat- l'Arlecchino da lui interpre- scarso riguardo aUa. stanchez- tagliare in due un vestito di del pubblico, preferiamo la- ~oe!~uf~c~~n•t:i;?~à ~~r~: }gi1gnJ!;tb!~ ;~~:;!~o~f; t~~ f!tecr~~ef:~~n~ 0 ~!:~~~~! ~;~ ~~~ ::ip;:i~ f:ld~7id~=r~~~ ~~!'::des~a ,rr;!~leal~~!'~!~i~ Vll\Cl-:~.r~!r~~ 1 ~!1/\k h l.l 1 stesso». (E noi. noi uomini dimenticabile e lo spettacolo stile vibrato e tesa in un mo- partenga. e "Titengoche ciascu- mitd ha sottolineato l'avveni-1---------- del cinema, scrittori o spet- nel suo insieme un avveni- vimento continuo, abbiamo in• no ne meriti un pezzo ... l'ho mento con titoli che parlano DIEGO t'A»Bkl tatari, non abbiamo alcuna mento raro. Quando gti abbia.- dugiato con Moretti net desi- fatto poco fa. per la. prima. vol- di «trionfo» deL Piccolo Tea.- Condtrettor" resa,nnsahil" pieta dell'infanzia!). mo riferito alcuni dei com- derio di apprendere diretta.- ta.... Noi tutti improvvisiamo tra, di •delirio» degli spetta- :Stablllmeoto Up u.t..~-•-~--\.. Una specie di Kim meno menti entusiasti, delle ap- mente da lui,,qua.nto ci inte- molto ... E' questo che ci a.p- tori. Leggiamo tra. l'altro:« Si Roma - Vt:a IV Novemhre. 149 A R 1' I S 1' I I 1' ti I.,I A 1\1 I * UNOSCULTORE AFFINATO * di G. A. ClBOTTO Quasi a ripagarci della torrenziale iu\·a– denza di luce e deH'afTocato respiro di que– sti giorni, in Ul10 scenario raffinato di mo– bili ed ombra (c;ilenzio discreto da salotto. o. me.glia da ca-ppella gentilizia. ha sugge– rito un noto critico). Renato iSgnorini ha espo6to aUa Galleria del Sagittariu s le sue tlltime creazioni (che dovranno accorn.pa– gnarlo in tempi successivi alla Goldschmidt Hall di Lo•1dra e nelle mostre di New York e di Ottawa). Una serie d i sc -ul:ure in oro, arigento e pietre pregiate. su.li~ line-a di 1.:11 manierismo d'impianto tr adi zionale. ohe però ]-ascia respiro ai suoi estri. ai suoi movimenti nervosi. alla vLbrante sen– sualità della sua mano. Una mano, in verità. ohe pur atiratta da taluni compiacimen~i in chiave di morbidezza. di sofisticata line.'.I· rità. riesce tuttavia a fermare con pron 1 a decisione la viia segreta dei volti sui qual. si è ~ata Ja 6113 intuizione critica. A.nzi direi che la sua capacità di s.::avare dentro le 'Pieghe delle varie flsonomie as– swne toni perù1tori. di estrema sicurezza, oltre e al di fuori del rafflnat!6S:.mo m3nie– rismo che sembra vo1er limitare il suo la– voro entro una compostezza che giudicata da spettatori in,genui può eu.g.gerire l'idea di un accademismo inseguito sulla base di schemi intellettualistici. lnsomma l'aria da gran signore vecchio st&mpo ohe lo d:Sti•1- gue nella vita e conse,guentemente nei mo– duli esterni d'applicazicne artistica, non gli impedisce mai di raggiungere risultati di nitida chiarezza. di arabescata eleganza, di inquieta Ianta.,;ia. E tutto questo senza mai venir meno. se ,pensiamo agli esiti fi•1ali. alle s oluzioni poetiche). alla qualità sostan– zia.le del suo ordine morale. alieno d3 ba– rocch ismi r!cercati come da impe~i snio– d3ti e irrifl.e515i.Perciò bene mi l?are sia st3tO det!o, ohe s'lnseriSCE ,.,alidamente nel grande fHct1e artigianale degli orafi e me– d~is~ del nootro Rinascimento. con i.n più la sensibile e torme•1tata dolcezza d'uomo del nostro tempo. Ma d'uomo. si badi bene, che ha non solo accolto, ma addirittura assimilato la lezione degli a.rtisti più impegnati e com;promee;i in un tentativo d'inter,p.retazione veritiera e puntuale. o:re su qua:'le oper.:, o gru•ppo cii la\'ori si applll1ti 13 nostra attenzione. in questa mosira e-be ch'.ude praticamen:e un r•mo di proposte e. talora. di po1aniche della Galleria Sa,gittarillt3 (basterebbero la mostra di Amleto Sartori. oon le sue ma– schere di una per!e zio)le esem-p,lare. o i paesaggi sfumati e trepi.dì del veneziano Valensin. per comprovare la verità di quan- • to stiamo dicendo) è un po' difficile, e for– se Inutile. Cosl evidente è la maturità. cosl preziosa la conswnata perizia del me.sUe– re di Renato s:rgnorini. Semmai 1'1,1ica malinconia (almeno per noi). è che Il gioco delle adesioni. le 3im– patie del pubblico (vogliamo sperare .::he per la critica M'Venga il contrario), 1>i fer– mino al m~rgine del fatto mondano. paghe dl Renato Signorini ceri.e del:cateue decorative ohe invece van– no esaminate attentamente, senza pigrizia. Perchè se Renato Signorini si affida sl al gusto e ad una abilità che pos.oao far na– scere l'equivoco di lll:'l formalismo dèCOra– ti\;1,tieo. la verità è che invece. p:·nprio co,1 i mezzi più semplici e ~ra.dizional!, raggiunge risultati di esemplarità ar~istica. di nece&3aria au'.en;icità. Del reito se mezza Europa. ed nr:imai a.nohe l'America (do..-e condurrà pratica– mente la sua battaglia neUa prossima pri- ma\'era) h3nno manifestato C loro con– senso. significa che la scensione del i::uo ri:mo crea:ivo ha raggiunto una forZ3 coo– \'incente. I,1 fondo io continuo os:inata– men:e a credere che l'uom o. con l'l!:ale– na dei su:>i umori alterna."" l.ti ed :rrequ.:.eti. possa e,35ere lo specchio deWarti,;:a. Trop– pa diplomatica compostezza nel suo sorr:.So d:ataccato e premuroso, perehè so::o non ci sia l'ansia ina.ppa.gata d'una irrequ:etu– d'ne senza scampo G. A. CIBOTTO

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