la Fiera Letteraria - XII - n. 22 - 2 giugno 1957

Data la sovrabbondanza di scritti che c1· pervengono con ta esplicJta richiesta di giudizi particolari. comunichiamo agli interessati che direttore e redazione della (1Fiera,) sono asso– lutamente impossibi°lltati a dar riscontr<!:a queste richieste. LAFIERA LETTERARIA ORARIO UELLA R~UAZIUNE ll·L3 16·18 Manoscritti, foto e disegni ooo pubblicati non si restituiscono UN'ESTROSA RACCOLTA DI CRITICHE * A.I_JXX MAGGIO MUSICALE FIORENTINO Tutto ilcinema è buffo nelf ecronache diGiuseppe Marotta * I I ilm brutti sollecitano la sua fantasia più dei film belli: ,. Questo buffo cinema,, è -una sp,ri,osa · $(Uida al Museo degli orror della Decima Musa I di GUOVANNI ('Af.,ENDOLI .QiuseI?pe Maretta ne.u.~ sia un'opera d'arte e un pro- La critica di Giuseppe M1.- cntl~a _cinematografica italia- d~tt<? co'!l-me_rciale, non può rotta potrebbe essere in tal na si e assunto Ja parte. del ~rnd1cars1 diversamente d.i modo la critica del « buon diavolo (ma di un diavolo come si giudica ogni altra senso)) comune. sorretto na– pa~te1~0~0). :i;,e cronache che opera d'arte, un romanzo ., turalmente da una scaltrita egli Tiumsce in_ QU:esto ~uffo un qyadro, una statua o una esperienza artistica, se al ci:~ema (Bompiam. edi~ore, poesia. buon senso comune egli, non La. "Venere prigioniera" di Gian Francesco l\Iailpiero: una scena "Katia Kabanova" di Leos Ja.nacek: una scena ~~~anc 0 òsfitits:::~ 1 ~~ s~~\~~:. ra;:re~!~~~o d1~}n~~~ns:~i~ ~:f!~~~iiibn:n;~~:e~;r gf~: mento di un'idea estetica le premessa alla corretta ap- dizio il « senso del ridicolo)>. centrale, ma _l'espi:essione ll"OQ P,licazione di o~ni teoria este- Il particolare punto di vista n:eno orgamca d1 un atteg- t1ca, han~o dimostrato nuo- dal quale l'osservatore impla– giament? umano. vamente il loro profondo va- cabile si pone è questo e nel MALIPIERO E JANAUEK rapp~esentan·ti del novecento * di E1HILIA ZANETTJ L:3 c1;1tica .italiana fin dai lore: e~se non sono anc<?ra film perciò scopre anzitutto i su~1 primordi ~a lar_gamente 'Un'estetica, 1:1a un'estetica risvolti ridicoli, non rispar– attmto alle fonti teoriche, che non può prescmderne, se non miando nè eli sceneggiatori 5?no per buona parte di ori- a costo di annullarsi o di per- nè il regista nè ,gli interpreti: a!ne ~rientale. Pudovchin, dersi nelle astrazioni inutili e<Questo Kirk Doug]as. E' B1senstem e ~alazs le h3:11noo nelle disquisizioni tecnich~, frenetico. è matto, ma dob– o_fferto le basi ~r le prime come e:<!- acc?duto appun..o biamo capirlo: nacque e da ricerche, le quali sono st~te alla cr,itica cinematografica. allora insegue il proprio men– caratte~1zzat~ da un entus1a- Questa azione di ripi_egamen· to, senza mai raggiungerlo. s1:1? d1alett1co_ molte volte to della cultura cmemat(?- Ne è dovunque pr.eceduto e vicino al fanatismo. ~rafica verso la cultura arti- annunziato che seccatura _Chi no!l ric~rd? le appas- stica generale è stato promos- All'ombra del mento di Kirk s10nate d1scuss1on1 sullo «spe- so o .fa'lorito sopratutto d~ può sdraiarsi. quando luglio _ . _ _ . . . . . - . •· . incombe sulla p"rateria, una . Chiamare un dittico d'oc~a.- feSs1oni ad essa affidate. to ~ una voce schietta1:1-ente Pef1c1enze esecutive esce tut.lo _si_p~rl~ come suoi t1- qstrovsk11. l'l_'la nell'impegnar· carovana di pionieri. Kirk sione _lo spettacolo con cu, 11 Al che ,la Venere prigi.o· sudi nell'affollato quadro del rafforzato dalla conoscenza d, toh d1 d1stm.z1one. si a sottolmear!a pun_tua!: ~rp~eegnatr~ 0 s,h/i1~ 1 ?'c!1~~t~i :~r:1 1 ~~:ea· ~at~ri~~~:~e~~ ;~;;;~~ !al'=~~~~~a ~8:Jftà~~l ~-~~:;;n~~ig~~ie~a \~e :i1~~~ ;~ !'~~:a;l~~~n;:ta~~m~~ l'a~:ii:~ ?~ss!~~r~er:;ta 1 a::r~ ~~1tfnteac~b1:~o 1 :e~~!;o a; ~:~~o. 1 ;eJ~aèc~~uo~~f:~~. c:: ~oa~~~ergot~ 0 Ì1 ec;::;~~ft~ 1 ~e ~Ft°~fc~~d~~!~d~i~~ef 0 nvyva~ ~/:/1 ~'.~~:~ie~z::d~ ~~f~;~~ 1:~~:U! 0 ~}\~j~~l~ 11 pi:~~~: ~ir~~ i~ ~~~~i~~ò ~~~resen~l ~ì;~t~ ~c~~d~Ìa s~f~o~fli~f~ nere della sigaretta? un piat- ve~ez,ano ha compiuto du~a~- dell'individualismo di Mali· ne I~ m~h_te d~re~ze. dt _ar· brare modifica _di non ~.1:rso caso migliore lo studiare un mo_rale çu1_soccom~e Ka~t~. t.ino sul mento e fuma tran- te il marzo .scc;>rso 7? anni; 11 piero, al massimo della sua mon1~. d1 t1mbn. dt ~1tm1. E peso nel caso d1.un musi<:ista congegno di cui s'ignora la Chiedersi sin _dove 11mus1~1· quillo (anche nel salotto Vol- che J:iac~ns1ghato g1~stamen· tensione. Già questa situazio-. sul p1~no d~ll'espress1one da che de~le proprietà fonetiche funzione sinchè non la si ve- sta moravo sia un v_ero t!'}· ~~r;; ~U~e~~~~\~ fae ~~~r;d~ ~~tàd_~s~~1 1 ; e~~ ~;n 1 ~~~~d~~i ~!rt\it!~:~ d:/ 1it~:;ir~er~~: d~~t~*~~ i~. ;i;a 0 ~ 0 ~ 0 usi:~ ~!!~ar~l~~~e 1 d~~~ 1 ili :ren:i~t f:dih"en~~~i.a~i;Ù ad!~ 1 i as~~ ~i4:J~rè _do~"a 0 ~d~~~i~Jf J~ ~t~l~rii: 1 :i 7n~\~~;c:::f c'!,~!= ~~~ ~o~~f;s~ni~,\~te~~ ~;~~t~~ fi~~~ 0 ai;~~! ~;;i:m~aiovd~fi; ~~~ad~sraar~1 1 :~.k~rsdi og~iafi~ ~!~~ 1:1f ~1~~r:~\tì~!r~ 1 r~~: t~fei i~:~~:°~r~~:i;e~~~;i~ r;ncl1ic~;~ 0 _s;iti~:~ 0 d~ :a:~~ boy affascinato da una ba- di a~<?C1a.rne due, nab del versione di P_iero.zzoCastella· p1ero contro _ognicategoria d1 nessuno es~luso, proprio .11 politi ~ella intelli_ghenzia in- ni umanissime. Bast~ e ~van· gnarola )). . . ~t~ 0 daw~w;i~~;euec"atreatt~~ ~ 0 co~~:te~~~i i~ ribr:t~~ ài ~~a ac:;~~lZZsi~a,d~;ii· Y~i:i :~~~rt~hede 1 l~pe;:t~~an 1r::~= ~rcn~r 0 ;r~~~c~~ \i~~a J;~; ~li~~~p~t/udimg~~(;:re 1 al:':~ Il se~sa de] nd~colo ~c~t- re d'occasione In._questç caso_.Malipiero stesso, tanto den- dell_acarriera da questo -~om: spinge ? guardar _oltre la b~n· altra cosa d'intendere e quin- !uab1li~ d1 !oven.~1 drammt ~an~_. m omMto, irgu?r 1~} 1': ha un senso _ PI'?, sottile d1 so di simboli e fitto di allu-· pos1.to.re che sempr~ p1u s1 tà degli ~se7ut?n per co1p1~- di di esprimere di quali gioi~ 1n musica_ ne, quau realmen· In rnseppe .arot_a r~sc 1 E:_ quello c~e gli .vie~e da co· sion.i segrete da fare invidia raf!1g_ura come l'ultimo Don re le rag1om d1 un tale r1su1- e quali angoscie sia intrec· te 1~ musica traduce_!a_paro· r~~be s~sso_ di firnre in aci desto g1~0 d1 c1rcostar:ize: a1 più lunatico scrittore ba· Chis~•?tte del nostro t~mpo. tato. . ciata la esistenza degli uo· la. 11det~ e anc<?r p1u 1! n~~ d1t~. se 11,vmo. del quale lo ~o~ cred1.1:moche domani c1 rocco. Si vuole che lo spun· Servili ~~ una co~pagma be· Ins!ste~t~~ente lo~a!o da mini. E se in Jenufa ottenne detto. E 1 esser nuscno a c10 scnttor_e si ubn_aca non fosse s1 rivolger~ al C<?ntenuto <;Iel·to appartenga a certo signor ne equihJ?r~ta d1 c_antanti alcum cnt1c1,_tra cm 11 no· un quadro di maggiore am· a":che quan~o. co~e _pr~~so un o~t1mo e s,~uro Falerno la Sera~a fiorentina per ne~- Zarrenguy, nome in vere ta.nto IL Figli~~l rrod~go che stro Gavazzeni, Leos Janacek, piez.za e varietà di figure, in glt spetta ton stran1er1. . a.le campano_. ,I~ _g1uoco, anche v~me ti <:107umento_deJ _m1-scarsamente credibile. Ma sia la,.Venere pngio,niera hanno morto settantaquattrenne nel Katia Kabanova meglio ha parola ton;a ad ~se_re so!tan· _g_u_E,n~o ...... mto al suo.~fre- gho,re ~al1p1ero s_cemco.Tut· il continuo oscillare_tr"!, ma· troyato nella .regia di Ales· 1928, è una scoperta d_ifresca affermato la capacità di mae t(! suono e la m1gllor pietra mo lm1_1te,_ cog~~~ya ~~t~!to t~V~? e pur_ ver9 che.v<_>lE:n· cabro~ grottesco_...,_sifI ilo ?,i ~andro:F~_rsen .. nelle scene 4: data. e tuttor~ paniate da stro di un vero e pro-prio rea· d1 paragone. ~~e~~i"o!~.d~h~ 0 rotàr:ng~ ~~: ~;i{o'~e;~;~~ai~~l~~ ~~!~=~: ~ sf.:~~~t~n p~itt!~r~ ~~~ ;o~~;~tf ~t~m~1~! 1 di~:z~t~ iea~esisf:~~~c~:f~~i!ggi~~~~: i~tTo0 a'f8\~~ 1 i~icf~ ~~~a a~ EMILIA ZANETTI pre accetta~ile. Giuseppe nera, l'accost.amen_to_ ist_itui· lato, a scene brevi incalzanti di_ ~runo_ ~~rtoletti ?ei tra· ti_di~i~cantati, gli equi_voci di non nella lezione di Musorg Unalettera Marotta non e Paul Lethaud; to alla. Pel'lgola $1 e d1mo· l'una sull'altra verso il pre- miti ~ensib1li, appassionati e .l1;)Ud1z10. e coraunque 11mar· skij. Persino la natura. quel- nè del resto gli innumerevoli strato smgolarmente adatto. cipizio finale, portano l'im· capac1. Il c~e ha l'importan· gme di sorpresa che anche la natura che si volle ele· film che egli esamina merite· Nuovo solo riguardo alla pronta inequivoeabile òP.lla za ~he_sappiamo per le pro· quest'opera ha. pun~u_almente mento inalienabile del mon· rebbero ve'Ieno ed acrimonia. realizzazione in teatro. Il particolare fantasia del com· duz.,o_ninuove. Persuadere a provocato. Ma 11fatidico «tut· do di Janacek è rievocata Il problema della critica ci- Figl~uo.i ProàiQO, che ne ha positore, al 9-ual_e _meglio dt::l t!l-17import_al'!za si.a gli scet: to qui» è da mettere ancora in Katia di riO~sso, specchia nematografica è anche un cost1tu1to 1a prima parte, non motto << la vita e sogno n (ti· tie1 che_ gh i~1:an sta tra 1 una volta sul _conto dell'o_ste.n- ta nell'animo dei oersonag- .;:, problema di proporzioni: i ha smentito quanto già se ne tolo di una delle su_eoper_e) p~stul!i,h d'?ngme del Mag- tata_ atte~a d1 capolavori_ cne gi. e in primo luogo della pro· film, che quotidianamente in- scrisse a suo tempo dopo la si attag_lia quello di la v-1ta g:o_ Fiorent1_no. E ma1:1tener: af~1gge 11 costume musicale tagonista. oppure animizzata vadono gli schermi di una esecuzione in concerto. Vin· è allucmaz.ione o senz'altro v1s1 fedele e da sottolinearsi o~_ierno,_n~l mentre qua11:to nel e.oro che dà suono al Vol· città, non hanno un valore citore di un Premio Italia i~sensata favola, . troncata a. suo _vanto. anche quando p1u r~ahstico se non vogl:a· ga ma solo quando il fiume superiore ai romanzi a fu- per la categoria opere radio· p)uttosto che comprnta dalla gli avvi_ene d1 farlo forse u1: mo dire onest9 ~ar~bbe ch_ie·<:hiama a sè la donna che sta metti O ai romanzi gialli che foniche e quindi composto al morte. _ po' accident_al~ente, come e d~r~ d_elle creazioni_ che giu· per castigarsi col suicidio del· contemporaneamente invado- d! fuori di ogni esigenza c;ce· Non altrimenti ac!=~de per s!ato cpn l'm'-,'1tare .a parte· s!1f1chu:10la loro ~s1stenz.a ~ l'adulterio. Nè meno signifi· no le edicole. r capolavori del ~1~a. esso con_tii:1u~ i modi del la C?J?-dotta comP:(>S1~1va. L~ c1pare ,.al festival di quesl? n~graz1arne pubblicam~nte 11 cativo è .il ricors,o .a.1. folklore Cari amid della ., Fiera-. ho letto con piacere la pre– ziosa recensione che Pietro Cim.atti ha fatto, nel numero che reca la data del 26. al vo– lume di Lote Tognelli Mattie filologiche. Giuseppe Marotta cinema come del resto quelli lmsmo mallp1er1ano nella abolizione del rec1tahvo e d1 a~no 1 mtero. compl~sso arti: Cielo quando accada d1 otte- o a modi folklonst1c1. Raro e _ . _ . , _ _ . _ _ della n'arrativa, della poesia ~a c.adenza relig!osa, già at· ogni forma di svilup~o ,agi· stico dell_'Opera Na_z1onale d1 nerle. ' limitato quasi unicamente al· Come condiretiore della col– lana della ., Rassegna di Cul– tura e vita scolastica~. di cui U volume stesso fa pane. e.che è stata affidata al prof. Amle– to Di Marcantonio ed a me dalla Casa Editrice Gismondi. non posso infatti che ralle- c1fico _fi.lm1co » e 1 disperati alcuni scrittori provenienti O dell pittura non sono più t1vo 1n non pothJ altri lavo· sce nella V~nere pn.gtaniera Belgrado, non parhc.olarf!len Forse, ad onta delle inten- la scena degli appuntamenti appelli _ad una intransig~~tt: dalla creai.ione, com.e ~a_ri~ di du: 0 tre ()' i anno e ba- ri. ~er il ~ll~ale peraltro_ i! C?l:le nel primo -teatro di Ma· te fa~oso e tuttavia dn_no- zioni, gli stessi pa1adini di nel iòardino: esso si dà so~o ((J:ìlolog1a n? Le·une e gh al- Gromo, e da alcuni cnt1c1, stano cento O c~to cinquanta termme religioso non sot~m- 1ip1ero. Ma esasperata dallo s~ra~os1 'J?re~entatore eff1ca· Janacek, avendo in genere per caratterizzare la coppia tn !1,anno aV'\f,tOuna loro prov_enien~i da ?l_tri settori film a comporre l'intera sto- tende un d~terminato credo. urgere della"ma~eria. Nell'in· c,ssu;no sia l!') or<:hestr:a che agito con la pe~na piutt;ost!) V:a:vara·Koudriach _epiù _5I?e funzione, che e stata sop'ra· dell'mdagme critica. com~ ria del cinema Il resto è ero- ma un particolare colore del calzare della vicenda vanno sul palcos~mco d1 Katta K_a· che a forza d1 esecuzioni. c1[1camente la maniera g1oto· tutto que!la di comprendere Carlo L. Ragghianti. Nelb naca· ed un'a~abile ironia è l'ispirazione: umile e sobria. infatti frante le scansioni cul· ba?tova di Leos Ja~1acek m hanno finito col riuscire pre- sa. ardita con cui i due gio· sempre più ch~aramente che? esigua patt1;1glia ~rova il suo il tollo che meglio le si addi- sfugge_nte ?all'e~fas~ _q.1;1an-minanti i~ un'aria o in un ~rim? rappresentazione per giudizievoli. Cer_to si è ~he vani aman~i. ~f~ron~ai:io l'a·· una ,cultura ,cmematografìc3. posto -ct1 primo piano con un ce. 11 senso del ridicolo è in- to da1 rap,menh m1st1c1. E pez~o strofico delle Sette can· l Italia. . _ _ ascoltata la vers1?ne mus•c~: more d~ ~pmti liben._ 1n c?n· non poteva_ vivere se n<?nco- temperamento ~rsonal~ . ': ,sieme la forza ed il limite ~sa C?n_conse~~nt_e sempl:- zom e del , Torneo 110tturno. Non e 1mprob~b1le eh~ le dell'Uragano d! OstrovskyJ t~appos1z1o_ne ~i vasti _soli ~ me parte _m~egrante d1 una con un ~stro mesaunbile, della cronaca umana di Giu- c1tà d1 lmguagg10, smo ..a far Quel che la era ~ trascor: qualcuno leggei:ido 1!nome dt ~Ila Pergola non ~ alle teorie a1 fr7m~nh assieme ca_nchi di ~:W!;d~~~itl!li~~:ral:· ;~; ~~ude~p~1::~?it~a :~;~i~:: ·:~ri~~it~na: 0 v:· :~:i~a~~sti~ ~iu;~;fidt ;~~a n; 1 t~::,~~~er~ ~~~es~iv~~:~~e i~m~~ue;~; J~~:s:,u~~!sti~~o~~~1dhe ~un~~ei~~r~ri~~~~d~f1a epo~~ ~s~i1~~~r~~~~~imat~1~tt:u: grarmene. Tuttavia. poichè il Cimatti non fa cenno nella sua recen– sione nè: della Ca.sa Editrice nè detta Collana stessa. avrei caro che i lettori della - Fiera~ ne fossero informati. Solo a titolo di cronaca vi comunico che la Collana in parola è {nunta in Questi gior– ni al suo ventesimo volume. norme millenarie. to manifestato un atteggia- più dei film belli La raccolta più vera provocatrice. NPg:li è sostituito da soste acciden· n? fa dal Teatro dell'Oper~ de 1 compositore che vien sulti. improvvise distensioni Così, dalle posizioni inizia- mento umano. come si dicev.=i.dei suoi scritti. costituisce appelli del padre ai fig~:11e tali_ più_ simili a un fisico di ~orna CòJ?-propri mezzi. spontane? di pensare. Bensì e altrettanto improvvise im· li che la condannavano ad in principio. Le note rapide, nel suo complesso una spiri- nei }amenti di questi riviv" pigliar fiat_o. Sì che ben pre- Nè c1 scanda!1zzere~o se quel apa verità di dramma che pennate. degli altri J)'ersonag– una sdegnosa condizione di con le quali }o scrittore re- tosissima guida al :rvruseode- in ~f-fetti modern:arf!ent~ i1 sto ~•osc'f_r1tà~el sogge_tto ': qualcun? vi .associasse un e~li ha tentato e raggiU!Jtp gi o meglio del r~sto dell'.OPf:: Grazie della pubblicazione e Cordiali soluti. Renzo Fraitarolo ~~ade~niln~a~~io~nlae~:.?~~i; ~~tI! ~osi~~i~~prdis~c;ififg,~ !!i '.&[ 0 t ~:i 1ase~:iiuadt)f~ ~~ti;:,~:tom~d~~n:::i~~fe ·~.~: ~;m~a~:n:.}~~;~tr ~edi~~~ .~~6~~~ 1 i;lu:~~~~: h~ nd ;~: ~i~~cea nd ;ris~~n13~r: 0 l~t~!~ ~~·ifi~~\.i!ufl~oe~uir«TI' dfs;;- VINCENZO CARDARELLI si è ~ra~ataf!lente volta verso sono Ia result?J?-~ imme?iata dei volu~e Questo buffo ci- le per come oggi imm:-o~ini3.·stra_ d'im_portanza seco_nda_ria,contmuiamo a cred~;e quel (19~2) in cui [u com~sta rafa .!atalit~ che tr~volge _1 Direttore " po s 1 z 1on 1 apparentemente di una sensibihta che si ab- nema è insieme onesto ed in- mo quella suonasse.. d1.!-tes3l'.unico s1i:i:1boloda scioglier~ lav?ro ~a ?elle _p1~ dure· K~tia Ka~anova, e da chi al· deboli e. gh oppressi: K.aha DIEGO FA.BBRl meno rig:< ?rose.ma so_s~nzial- b~ndona_ a se ?te?sa ed anche dovin::ito. perchè non tutto H nel canto che aJ1pena alona r1v~landos1 qu~llo della soli· voli creazioni opeJ_"1st1che del tn l~abb!a _p~eced,uto ?elle sopratutb._ ma ?nche il suo Condirettore res'P()nsablle ~:n~Tù p~~Ii~r~~~te 51 aiÌe~~= ~ ~[~J~/~~l~~ch~n c~~so1~~ cinema è buffo. ~aip:;~~a; p;l~~:~i! nd c~n~~~ii ~f~~;;o SJf!~:1ia c~~de~Ì~ ~evet~~~t 0 de1~:i~n~ 1 d~f~:!!~ ~~~~l~a~~~ft s~Ìt~~~f ~~ c8J: f~;~;i:i~~:a;;~- aia]ie~t~~ Stabilimento tip. O.E.S.I.S.A. to il criterio che un film, ove tentica cordialità. GIOVANNI CALENDOLI alle invocazioni o alle con· di Malipiero acquistò un vol· tutta o in massima parte da lule tematiche di cui soprat· de 11a vicenda creata da Roma - Via 1V Novembre, 149 BICORDO Nino Bertocchi: '' Monte Adone" DI NINO BEBTOCCHI di Molta critica, oggi, sembra appannata come un vetro, e, in questa fitta· nebbia di giudizi, cresce un disagiato senso per la improvvisazione, per il furibondo avven– tarsi di richiami scalzi di ogni storico au– silio, per il voler definire, a tutti i costi, figure ed opere fra gli striminziti argini di una tematica priva di verità poetiche. E non c'è nemmeno quel gagUardo umore polemico che, nel passato, riempì di echi Iampeggfanti come colpi d1 frusta, il di– screto, sereno e non sonnolento vivere dei nostri nonni che. sì, portavano i •colletti e i polsini di gomma, ma chiare, fervide, in perenne germoglio avevano le idee e l'umana dignità, Battaglie sostenute con nutrito e scaltro vigore, e, spesso. •con animosità dj barricadieri, davano· fuoco alle polveri di una sapienza che, ora, stu- . pisce come un fiabesco racconto, e in quella sana e pulita violenza di parole si avvertiva una decisa umiltà, pur dentro la corazza dell'intelletto e della Cede. Ades– so. chissà perchè, lo spostamento dei valori tende ad una strana forma di veloce com– mercializzazione, e in questa tumultuante fretta, per avere voce e potenza, basta far parte o di un gruppo o dell'altro, ripe– terne come in un sottomesso coro le lodi e le stroncature, mentre quel che meno importa è il saper scrivere. Non si sente il pudore, il decoroso bisogno di tacere, di appartarsi. di mettersi una buona volta a studiare, e, pur senza giungere allo stra- , .JJIE LU S C H I vagante pentimento di Clauven, gazzet– tiere e spadaccino, aspettare di crescere, di avere delle ,idee, ma proprie. Un grave infortunio èolpì, nell'agitato e avventuroso 1< volere)) la rissa. la sanguinaria fatica di Clauven che, per espiazione, girava lun– go le strade di Parigi con un cartello, cu– cito sul gi"ustacuore, in cui era scritto: <(muto per grazia del torto mio e della ragione altrui». Proprio questo si dovreb– be richiedere a certi critici - e sono trop– pi davvero - perchè se restassero muti. l'arte, o -meglio, molti artisti. avrebbero in favore un vento di maestrale che, in– vece, soffiato dai trafficanti sulle gonfie vele dei loro interessi. dona nome, ric– chezza. e. qualche volta, una luce che sembra gloria a certuni appena appena meno che mediocri. Grave disàvventura, per uO pittore, è il saper guerreggiare con la penna, avere un umanistico fondamento, essere corag– gioso ed illuminato, accertare una pulita dimensione nell'arte figurativa, riproporre. nomi dimenticati. scoprire forze nuove, lavorare con un rigido costume di compe– tenza e di onestà. Una sotterranea selva di nemici, armata di furbizia e di catti– veria, scava trabocchetti, inventa cose e fatti. si danna per isolare quell'uomo che si batte al di fuori di ogni convenzione affaristica. e l'amarezza scura della solitu– dine, come un camµo di grano maturato con poco sole, è il raccolto per chi ama la luce, bianca della verità. Questa è la scon– solante storia di Nino Bertoc.chi. il dram– matico disegno del suo,viveÌ-e, l'inquieta e sofferta sua fatica d'uomo che~ nella pit– tura, trovò la pacificata strada dove la anima si distese, respirò nel fermo silen– zio di ohi è rimasto solo. Nessuno l'invitò più ad espcrre alle gr:andi mostre, il suo nome, a poco a poco, scompa,rve dai gior– nali e dalle riviste, ed egli, ancor più vivo nel poetjco crescere della sua opera 1 sem– brò che fosse morto. Una lunga, grigia sta– gione s'abbattè su· Ni90 Berlocchi che, con l'amico Morelli, fedelmente ripercorreva l'itinerario pittorico •.del suo maestro, Lui– gi. Bertelli, e i vigneti, le case, gli alberi, , i calanchi, la varietà stupenda delle erbe e delle foglie di Monte Donato. erano· le pagine di un antichissimo libro che gli davano la pura gioia Qi un fanciullo. Sde– gnò di accettare compromessi. preferì ri– manere un (<accantonato)). e, con la tran– quilla coscienza del suo valore. disse co– me Cyrano de Bergerac: « salire anche non alto, ma salir senza aiuto)) - e quel suo carattere impetuoso, serio, tenace. dà alla sua pennellata una virile franchezza. la solidità del costruire, la po~enza del colore. Nino Bertocchi non conobbe sban– damenti. incertezze. subì con dignitosa forza l'offesa e l'mgiustizia, e le sue me– ditate convinzioni, rigoroso frutto di una vita di studio e di pensiero, rimangono una lezione sempr~ valevole. Salda, sapiente - e continuerà nel tempo - l'opera critica di Nino Bertocchi s'affida alla scoperta dì Vagnetti e di Manzù, ai preziosissimi saggi su Alessan– dro Cervellati e Luigi Bartolini, e alla· grande monografia. vero monumento di ani.ore, per Luigi l3ert.elli. Qui la parola, come una casa eretta mattòne per mattone. sì fa più compatta. armoniosa. nell'ampia ricerca di stabilire storicamente una ma– turità poetica che gli uomini avevano messo da parte. Da questa felice misura stilistica. così composta e puntuale, s'al– larga la visione pittorica di Nino Bertòc– chi che. dopo aver superato i luminosi accenti bertelliani. entra nel vivo della cultura europea. e il suo affetto a Courbet. per il rifiuto di ritrarre ciò che non vedes– se, e verso Cézanne, per il paesaggio puro ma pieno di eco umana, lo guida al com– pimento di opere personalissime, e il suo temperamento. risolut.o. quadrato. definito. emerge con tali e chiari segni artistici. Quando dipinge, ~egli, che fu sferzante polemista, tratta un fatto personale tra lui e la natura: non ci sono più program– mi, teoremi, manifesti. ma si precisa un essere semplice. un istintivo. un primitivo. con facbltà d'espressione e rare virtù pla– stiche. L'uUima sua tela. un mazzo dì rose. rugiadose e fresche. terminata poche ore prima della morte, ci commuove come un atto di fede, un testamento di umiltà. ANTONIO MELUSCHI .

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