la Fiera Letteraria - XII - n. 16 - 21 aprile 1957

Data .a :.0vrabbondanza di scritti che d pervengono con la esplicJta richiesta di giudizi particolari. comunichiamo agli interessati che direttore e redazione della n-Fiera» sono asso– lutamente> impoi:sibilitati a d::ir ri~ontro a oueste rirhiesle LA FIERA LETTERARIA I ORARIO Ut.l I.A t0-11,\/lo,t• Il 13 16•1~ Manoscritti, toto e dlsep.! con oubbllcatl non si restituiscono ·------------------------------------------------------------------------------------------------- LE PRl11fli: ll.Al•PRESENrl'AZIOllil TEATRALI A * IL DIAVOLO PETEB ROHA LaPasqua Ji unpreteminator * (Dal romanzo "La notte deli' Uomo,, di Silvestro Volta) * Con un linguaggio incisivo e con un'abile al- ternanza di situazioni interrogative, Salvato Cappelli· mantiene fino alla fine il suo perso- naggio sulla corda, rendendo sen1pre più e.vi– d,é.nti gli aspetti enigmatici della sua natura * -: di GltJllAi~Llil CALE11,DQLI La Pasqua era aUe soglie. la Pasqua e il lunedl di Si· era proprio nel cuore del- vacanza. Il resto lo doveva la Settimana Santa. Lui fa- individuare laggiù. Era dav- ceva una settimana santa lai- vero una cosa nuova. li di ca. e si preparava a una pa- fuori lo aiutava a segnargli squa laica. le tappe. Lunedl Santo. Mar- La Pasqua del 1945 è al tedi Santo. Mercoledl ~Santo, primo d'aprile. Giovedl Santo ... Era il gior- Lassù la natura aveva in- no dell'Istituzione dell'Euca- comlnciato a muoversi. La ristla: non aveva potuto ac- sentiva dagli uccelli che ve- costarsi: il suo turno era dal- nivano a far festa. sulla boe- le sei alle quattro. I momenti ca della miniera. eucaristici. dunque. li passa- La neve non aveva che va in miniera. Il desiderio qualche straccio disteso qua della bianca Ostia era suJlo e là Solo in fondo. sui mon- sfondo cupo della galleria. ti, era ancor vergine, ma con Una settimana era passata scintillii pasquali. Sullo sfon• dal famoso dialogo della se- do compatto e cupo del pini. ra. Quella si!i!nora non l'ave- a mezza montagna. si distin- Va pili rjvista. Gli aveva Ja- 'll"Teatro stabile della Città wnana non riesce ad attri- ~~:d:.no 1 primi as.saggi del ;~;;~rfae~J~ ~:i.chi quell'in- ::~~il~a bc:n p~:~~atil~ b~~~ il dibattimento, rap- va.A.llt!t:~t~a 1 rj s~~~1~a:!; g/~~/:~~~ ~a U:di~fb;~; f~~~ 0 ':::ni.i~nt~ 0 suffarit~~~~ ~~erri~~~t/~ttr~!!~~o lep::~ !5c~~~: l~n r:~rt1!~~el~~tos!f; d!n~~~ Ila c:::i~~i~re 5 \ 0 ri;i;: .na,:_ U diavolo Peter di Salvato ne evocative nei suoi prece- Una scena. del "Diavolo Peter •• di Salvato Cappelli va !.issato con curiosità Nel Cappelli. aenti, tende alla definizione -------------------------------- paesi ci pub essere anche Protagonista della vicenda è d_el fonò~~ta!e proble~a .del questo guaio. ~td~::f!:=°ch~l n:l~al~~o d~~ ~~~on%~ ~~; eo d~~:o~nn~~ Le· r .- v1· st e tira o e es.- reL~~~ ~~a it:n~:tfO:sie.u~c:; pogue.Tra terrorizzò con i suoi esso Pl:lò ~ub1.re nel corso ,dt entrato nello scuro della not- assassini la c ittà 8'.ermanlca e una esisten za um au_a. Ma .1o- te. Ricorda che aveva pro- che <alla ti.ne si consegnò alla pera. dopo un avvio pa_rtic~- vato un grande sollievo: po- pol.i%ia. Il per sonaggio ha ispi- larmente vigoroso proprio rn teva star da solo, poteva col- F~t ur.~iebr~t~::e~: • 1~ ~~~ ~enn~,le, st ~~e ;~ile~i * :~r:~~;: !f ~e~~o~~ c~~o~~~ ~ E:'delt:r;ù t~e. ~:ti:c~: ~~~;~:almJr~~a~~~- ~u~~~~ di ili ARI Q p I ee,., I br~~~~~àa:::~:r:~r~-to vede- più concluse manifestazioni no della suggestione spettaco- re insieme a lei il viso di dell'-espressionismo tedesco. lare. . . . . . Sul Merc1.Lre de FranceFleu.rv, Jounial des Debats, 26 gorato dal dolore. sarebbe re- re gratis. il vocabolario adat• lui come l'aveva preparato la Il dramma di Salvato Cap- Con un Un.guagg19 mclSIV<? (1124. aprile 1957) Mane-Jean- maggio 1657) stato nel ricordo del lettore co- to Ahlme, la maggior parte morte. Far la strada dei suoi pelli ,rappresenta il processo al e. con. 1.1.:1a. bile alt.ernanza dJ ne Du.rry commemora al cen- ., Se la compagrua di Baude- me il martire del !ocolare do- dei. Ri':'olu~ion:in. sono anche dieei anni fino all'ultimo ;e~:st~ ..sc~-neat:=~:e· :: ;:,t~g;i!int:t,:~;e~:1:i: !~~ar~ 0 ~i :1a:;ie ri~~~io~! ~~~f: ~~~t~!: ~uenlloan d~o!!~ ~e~ic~Coc~~\~!P;lco dt cui es:1s:~~t::!~:si~g~e. ri~e- ~;}~~~c~!~:;~~l= ~~!sE~l .-t}l().'tano l'azione indietro nel la fme ti s uo personaggio su_l; delle vicende esteriori del ro- romanzo migliore di Madame M'affretto ad aggiungere che, to. senza la m1.0ima intenZ10- felicità: nella paura di lei. f.empo racconta la sua storia I~ cor~a. rend~ndo _sem:pre 1 iu manzo che, uscito dapprima a Bovary, da Balzac in poi ... accanto a ~randi difet_H,que.sip ne di stupire e di convincere. Il passato non si seppellisce te~~~do ~i s~egarne il Senso: ~il~~;m1~cie~~f 1 ~\!li ~~~:;~ f~~~:e-~~~~m:r!vu~ 8 ffs\ Pa~!~ <T:::~ !:~ ~~~ i/ s:in~\d ~~~o sr;~:1~g:;;;1/ 1 se~~I:::~ ~;li ~/u~~~°nid~tost!~g::: anche se si è accanto ad una 1a t um3:111tà di Peter Kurten ~ Alla valorizzazione scen~ca dl 1857 subì il famoso processo il tale!lt~ di r1au~erti. di Du- ~ellarsi spesso. n:ia Si va f!no non avend? potuto. io stesso ~~~:;be fastrocu;:ssu~b~ort~o~ s ½a m.mata. nella ~ ass1_m.questo . carattere dell opera conclusosi con !''assoluzione mas fighe, di Ta.J.I1e.Soltanto m fond?, attratti .dal faSClf!O condurre 1m.p-eccab1lmente la Terenzip. lui che sentiva la za da dlvet'Sl incontri. negativi, ~nn? intelllgente.mente con- dello scrittore ed uscl in volu- mi pare che la loro sia arte dello stile. dal vigore deli.a mia pov-era vita. Non propon- sconfinata pietà di quel viso che hanno sempre P 1 Ù accen- tnbwto la regia d1 A_Jes~dro me sempre nel corso di quel- di second'ordine: che se le esp~ssion.e. dalla grazi~ dei go nessun piano di riorganiz- martoriato. lui che aveva rac– t.uato le sue tonate tende~ze ~erse~ e. la_ scenog,af1a ~ Ma- l'anno: bensl un'attenta analisi. giovani generazioni non do- 9articolar1, dal buon or1er1:ta-zazione. meditato tra una pi- colta l'ultima lacrima di san– aurtr}ale. N~lla campagna in- rio Chiap. r1cca.ment_e artlcolate soprattutto del carattere della vessero avere altri capisqu~- mento de~'o;><?ra... CE .. Te,o_er, !)ala e un pranzo. E' vero che gue del prete apostata. Ma d~ adb~ta~ 01 ::~b!~~~d~~~~= ~~s~n~rn~s~I'~t;e ~n!:~~~ 1 fe~ ~~igi~~u~~e~;~t~~~t~:~ ~~= ~azi~:. 1 0;gi s:re~~i~~ L'~'~;:~:\-r!ui:~gg~o i1 18 ;!~ ~i ;~~~~a :~~~~gi~:J: ~i: ~~~;:b~h~e~e~~ 0 S:1t~!!; richiamato. le m~rbide e torbi- dt ~ 1stero oss~sslvo. . re ed immaginarie: « Sappiamo qualcosa di meglio d'una si- manziere de 11a Scuola di probabilmente ~rchè esso ri- la sua memoria. per dare un de attenzioni d1 un generale L 1?terpret.az10ne si basa oggi che Emma è Delphine mite letteratura. e l'avremo ..... Rouen che ha per poeta Louii:. sveglia dentro di me la co- diritto a lei che era una çbe. prendendoselo stùle ginoc- quasi ~scl~ivamente Sul per- Delamare e Mme Pradier. e un (Paulin Limayrac. Le Consti- Bouill\et, autore di Melaenis e scienza della parte d'ingiusti- usurpazione. I morti sono chia, lo inebriava con vini pre- s?naggio dt Peter Kurten. En- po' Louise Colet e un po' Ed.ma tutionnel, IO maggio 1857). di Madame de Mont.aTCt/. zia di cui sono capace. Altri- morti. La tomba di Terenzio giati ed è poi divenuto lo stru- rico ~. Sal~rno ne ha data des Genettes. Inoltre, pur tan- ..Pensiamo di poterlo defi- Bouilhet imita De Musset nel- menti cercherei d'aspettare in era scavata definitivamente mento del: vizio di u~a baro- una. munagme .molto ac_uta2 to diversa da Mme Schlésinge: nire in poche parole: Mad?me le poesie e l'autore di Ruy pace, come i santi. nostri pa- in lui e non avrebbe permes– ness~ e d1 una eontadma per- rallina!~ ed ongin3;l~a gi~, che diverrà per sempre Mrne Bo.vary .e ~orbos~ ~saltaz10ne Blas nel dramma che ha scrit.- d~i. l'avvento del Regno oii so che fosse profanata. Senti– verh,e. caodo m !?!U~l ~ . · Arnoux, ella pòssiede i cape!- dei sen?, è .antas1a m una de- to; Flaubert imita Balzac nel Dio... va perb lo spavento della Durante i1 processo U giudi• ~_uc~f• s.ulleetitoiaz1~~!;b~~- li gli occhi la lieve peluria mocraz1a scontenta ... Trent'an- romanzo, come ba imitato ..Come al solito tutte !e schiavitù umana. Ripensando ce Kraust, che _è ùnpersona~o :~: !g~~b~le cot:era di in= si'.ù labbro, 'che aveva la di- ni fa un cele~r~ sc:it!?f de: Thé?phile Gautier in. al~un: volte che alzo gli Occhi {que~ a quel colloquio diceva: - con robusta e dunessa seml:'h- tarsio Il suo Peter Kurten letta. E forse è altre. ancora ~l il .romsnticlSlllo. .. ibera. altn_ !rammenti pubbhcati dl sto testo fu scritto in un catte Cos'è la schiavitù dei corpi ~~~~nrr,ni: J;~tt3re in~i~ ~~~z~ r~~~i~om;;tldJdl a~~~~= ~o~~~~~t~~~~Jn{~~u~\! :tr:r:mo 10 ch~t)f3~f~\~• :~ ~ec~;e ~ies <ii~~x d~on~::.ad~'. ~\i Ns~~fl~~i~~?~!~g~sse~~~ =~~~:~?:t~o~~:;:~1:~~1 duare in qual modo consista dono intuitivo-' ma è tutto fe,r. è più Flaubert: ma che Flau- altro n?n ruo ess.exe. k ~ e- maggio 1857). l'abbagliante str ada sospinge lamento e,sasperato della li- l'umanità df· peter' Kurte~, e mamente e sicuramente dise- bert diviene allorchè scrive ;ocrazia :~e.rana: fA a~e ad uno ad i.mo sugli sgabelli bertà. Dietro c'erano i corpi ~ua;1~ ~ .. o.·possa. ~nfigu.~ gnato con una coerenza che è certe scene ... ». . •• • p~~f~r~~ L: rir~~~ond~n~ TORNA BERNA..i~OS co~rti di tela i nce;rata e che che si muovevano. che gesti- .arsi la sua rèsl>onsab!~tà. Ma, il risultato di una· composi- Ma ci sarà occas1oue ci r1- · no l857>. ' Nel fascicolo di mano Esprit vac~lano, ?C1: un i st ante, sul vano anche per dieci anni. ql!ando sembra c1:te I indagine zfoné shldlala in ògni patti- parlare di Madame Dovary. gi~Questo libro è. uno dei più pubblica uno scritto inedito, ~imt !e d e 11 ombra. co.n 10 come se quei g esti fo ssero ~a .per ~g~ant ! 1 5 !-10 P,Wl}o ~bl~. Lè pur 1n5lévbU prbvé Intanto ecco scelte dall'appen• immorali che conosca ... » (Du- ('he ci fa di nuovo sentire la _gua .r.do pesante. le. mani_ tre- l'unica espressione del.la vita. cli_appoggi? ~ubilabile. 1 . ter- che F.doardo M. Salerno ave- dice all'edizione Conard, a!cu: mesnil: La ChTonique artistique indimenticabile voce di Ber- manl !,- 1 ~oro poven volti op- Era la doppia bef !a sop ra la mini <lei dibattim.ento sv anisco - va fornito ne I demoni e in ne frasi di alcune r~eension1 et littéraiTe 3 maggio l857). nanos, la sua violenza gene- pressi . l1l;1 commuovono, ?ggI creazione. C'ambiare tutto in !10 nuovalI!e~te µl un ~nfu.so Ondina, sono superate da que- dell'epoca: .. Un libro' delizioso, appena rosa, il suo slancio, la sua ag- come ie~1. E da questo, 1:co- materia e costringere il crea– intreccio di influenze e di sug - sta interpretazione nella qua- .. Stile stranamente com- sfuggito a un grave pericolo,.. gressività contro le brutture nosoo d e ssere ~m-pre Vl.vo. to cosciente a diventare se gestioni, nel quale la natura de_l le l'attore dimostra non sol- misÌ~ di volgarità e di nretPsa, (Nestor Roqueplan. La Presse: della vita, il suo umanissimo ~e ~o.sa ~al~a m me QUeSt o stesso. Non potendo ridurre cri_m!naJe appare ancora piu tanto una indubbia modernità nel qùale ,. l'anima" ba tatto 16 maggio 1857) e fortissimo amore della vita. hnnci): ° d i ~ 11~ non 10 so.. ma la creazione nel nulla. alme- en'fimatica: l'individualità di di stile. ma soprattutto una una singolare alleanza con la « Sainte _Beuv~ Théophile Lo scritto s'intitola Les Re- 0 . 5? anJo. Ul per ;ompiere no diminuirla. Lui da quan- Peter ~urten non ha struttura, capacità di autentica creazio- pomata nel quale il " reali- Gautier Paul de' Saint-Victor spectueu.x. e faceva parte (ma ~ nua missione fino ~n~ nd . 0 · do era sceso in miniera. da #)'~a cen~ di gravità, ~o~ ne interpretativa. smo •·. 'mirando alla semplici- e molti' altri letterati hanno fu tagliat(? per nee~sit~. di me ~~~~~~o~tiusJ:!a riiu~~ fu~aa~~~rea~~v~rì:f;~!~~~ e~ ~neaui~n~~c:e~r~~:~to getta di ~~~;f: L~=!~riia n~~:ur~:~ ~~;i ~a ,~a~~:~;·h·er~di 8 t~ ~lu!~ ~v!~~~;~ ~~U~ve;\~ !~~ 1 1! l~~ 1 e. c;:ni:òi:e:;~~~ cio ~.definte,.Jhe invano cE:T: stato all'erta per non essere 1a ma toga.(> non. chi~e come _ mostro ... è impegnata in al- Dame au.x Camélias. la du- sura delle mie forze. anch'io brani: ~~r ~'lc~4s~i e~f ::s~ c~~i ;:~~soù ~l~ic~~~id~ r\~~o~~ m.aglstrato che sia fatta giu- cune scene di notevole forza cbessa di La Dame aux Per: ho ricevuto e posso constatare • .. L'uomo può trasportarsi Mi commuovono con una so,: materiale. st17i"7 ~n~ la nonna, per• drammatica e vi svolge le sue les, la Susanna d1 Le De-m 1 la stessa impressione ... (Augu- senza danno dall'Equatore al fa di tristezza non amara di La Pasqua è la lotta sulla cliè~·il ~attimen~ "!on ha ot- qualità di attrice ormai com- Monde, ~tte le e:Oi!1e d~i ste yrnemot. ~es ChTo_n_iqueurs Polo: .po~ta CQD sè .il suo_ c~- una tristezza religiosa pienn materia. Un peso inerte che ffr-19 gh elementi di una va• pleta che attende. per essere drammi di Dumas tiglio sot,o pans1e11s, 4 giugno 18:>1). ma. Srnulme:ite vediamo t Ri- di speranza come un' frutto · li di C • Wtàfone morale; ma domanda pienamente se sti?ssa, un per- un nome nuovo Se Gustave ...C1ò che manca a Flaubert spettosi passare da un regime maturo di tutti I succhi della ~b~?:·rilatt~ 0 1 1J'~rande ,?,.~~~ eo~ uomo che la presenza dr sonaggio m tutto aderente al Flaubert è. come s1 dice. 310- è la scienza de1 contrasti e dt o anche da un mondo all'altro. estate Oh. che pnma dell'ul- luzione dello spirito sulla Bet'er Kurten Sla Phm~ate c~- ~o temperamento vane, 1. su01. diletti non sono consegu:n:za ~ella comP<?s1z10-dalla c1vtltà cnstiana .a quel- tuno passo 10 possa contempla- materia, del mondo fatto 3 me ·\m ouro e sempl1ce _pen- tl Diavolo Peter è uno spet- senz~ r1JT1?<14o ... Pure, se do- ne. Tutti i suoi personaggi han- la pagana, s~nza qu~s1. accor- re con uguale sguardo il mio immagine di Dio e non del- co:~· ~ramma di Salvato Cap- ~~~lt: lih~s~~~=lita p:~= ::~~ .~cef1:ser!v~!t:;:1ade_e :~~ ~gm~,t~~to,tol~ 0 ~te~~a sii~~: ;~r5:;;.~i ;e~o c~~up7àYi a~::~~ iJ ~ ~~~rd~n~t 0 mf~t ~~ ~~~~{~ tttacr\~tom~~ri~n! pelli' si conclude con un ap• simo piano conquistata in que- d!m?~elle Ma7:ette,. tra t ma: nomta morale. . . . ~ro !asciato a quest~ poven chi, nel momento in cui ~1à levitezza. a una trasparenza. pello !iducio~: ali~ supreIPa "te ultime stagioni dal Teatro n~ch1m volgari e 1mb€.ll@ttatl >( ... Una maggio~e mtel!1gen- diavoh i! tempo_ di riformare s'approssima al ciglio la solen-1 µ sepolcro della materia di,tnensione divina: in essa so• stabile della Città di Genova di Flaube;t e le fotografie e~a- za nel cervello di quest ,uomo la loro _ll:Ilgua,d1 adatt~e le ne laerima che scorre soltan:O merte_ putrefatta. scagliata la t'brrore misterioso del .. mo- dir-etto da Ivo Chiesa. gerate d1 Champ!leury. ci:trò (Cha:Ies Bov.ary) .. un P? me: venera.bili formu.1~ ~ certi _p~- sulle guance dei morti!... di fuori da una forza nuova stro .. potrà ricevere una col- francamente che p~efe_r1rel no dt volgarità net suoi moclt radosst del matenahsmo stor1- · e da una sfida gloriosa. Gli idcatione che l'intelli2en7.a ~•OVA "~' r>\f.ENDOLJ Champfleury .. , <C,u v Il l I e r• Charles Bovary morente. fol- co. oppure avrebbero dato lo- iUARIO PlCCID pare strano che quella donna LEZIONE D'OGGC NEL TEMPO DELLA TRADIZIONE * nel suo ardore di dissoluzio– ne. in quel ghigno che rave– va impaurito, l'avesse inizia– to a quel bisogno pasquale. Quell'anima aveva creduto, forse si era illusa di far cre– dere che il suo amore era defi– nitivamente ancorato sopra il corpo del suo Terenzio. E non capiva che su quella disso– luzione cl andava con la sua vita. col suo bisogno di amo– re eterno. Gli prestava il suo caldo per dire che era tutfo freddo. la sua vita per dire che tutto è morte. E-ssa, per poter amare alla sua maniera. gli imponeva di rimanere quello che non sa– rebbe pili stato. Per essere l'ultima erede non aveva ac– cettato un altro Ultimo che era il Primo. La donna. pur di non aver rivaH, accetta il niente. di andar nel nulla. Cib illumina quella verità teologica che la donna è la sola e vera ingannata col peccato originaJe Forse per questo è la fab– bricatrice della materia. Ma Terenzio aveva avuto il biso– gno dell'evasione e l'aveva secondata. Aveva ingrandito una persecuzione politica. si era isolato òa lei: quello era il primo passo. Poi era arri– vato il suo testamento. Il so– litario aveva visto chiaro. quando aveva deposto la cro– ce sulla sua tomba. Dieci an– ni di vita non valgono un giorno. Se quella donna aves– se letto negli occhi scuri di lui, avrebbe capito che il possesso. in quel famosi dieci anni. non era mai stato com– pletamente suo. Il bisogno di resipiscenza. di perdono è in tutti i nostri giorni. Lui pensava queste cose mentre si inoltra\•a nella Set– timana Santa. Nel 1945 ci sarebbe sta:o il miracolo di un'altra resur– rezione? Lui ne era convinto. Non importa che fosse venuta lei sulla bocca della miniera a deporre la sua terribile pie– tra e che fosse venuto lo spirito di Satana a sigillare e a custodire. Lui crede fermamente alla Pasqua. Ei:li collegava cosl il mon– do della miniera col di !uori. Metteva un po· d'ordine. Zeba menava con un fer– vore disperato i carrelli: Picbèt lavorava col pungolo del guadagno. A Pasqua avrebbe potuto avere in più tufa~igli~~~~retibe;~~~t~: per loro. una giocata a bocce nell'osteria di Gipl con il gran bottiglione di vino. Es– si aspettavano inconsciamen– te un rinnovamento. Lui prendeva e coordinava quelle cose. Quando poi era solo nella camera le andava ripensando in cuor suo. Lui sentiva quei materiali, buoni per la Pasqua. Il pane non è vita. e nemmeno il vino. e vediamo come la mamma li raccia carne e come il Cristo in piano superiore li vivifi– chi. Lui cacciava il pensiero di essere una mamma, per– chè voleva essere uomo. Ep– pure le cose gli venivano in– contro cosi. Avevano dei Va– giti. Ciononostante era pros– simo il Venerà.l Santo. A Natale aveva dei morti, ora ha dei vivi. Per tutti e due i giorni il luogo di par– tenza era stato il sepolcro: una orribile ~caççbiera di pere qualcosa da Aiata ~ Cingili vi manda a salu– tare. Cinglù ha mandato a dire che a Pasqua verrà con la bandiera tricelore. Passe– rà per il paese cantando la vittoria ... Lui accettava queste novl~à con lo stesso piacere che provava nel veder spuntare un fiore accanto alla neve o l'aprirsi di una gemma di salice o di pioppo (anche las• sii si erano abituati a col– tivare il pioppo) Ma ormai non avrebbe vi– sto Cingili con la vittoria. L'offensiva In Italia non era ancora stata sferrata. Si pre– sentiva l'attacco. si pre\·ede– vano gli sviluppi. ma basta. In Russia facevano sul serio. da un mese. c·erano !e ar– mate sull'Oder. J.n diversi punti era stato scavalcato. La Pasqua della povera Italia sarebbe sta'.a plll in !à di quella della Chiesa e del solitario. Ma si vedeva che in tutti c'era u:1 proprio mo– do di credere alla Pasqua A volte lui sentiva che la gioia gli dava dei sussulti. L'attesa gli stendeva l'ani– ma, come il suo torace gli si era allargato sotto lo sfor– zo del lavoro. Sentiva la vo– glia di far saltare la pietra dei sepolcri: fuori Chiara. fuori SaJvatore. fuori uomi– ni della terribile scacchiera, fuori partigiani del Giogo. fuori voi tutti che siete se– polti in seno alla terra! Lui vi pub dire che il sot– toterra non è solo delle im– precazioni: l'inferno non ha il suo posto la!:l'.gillPer l'in– !erno non c'è posto nè in <c:u nè in giù. Vi dice che nelle posizioni pili arrischiate e più basse ci pub essere la più li! rande realtà della Pasqua. Non dimentichiamo che la Pasqua pnilla è incominciata nel sotterra. Vi assicuro che lui sente l'ardore della neofita. La sua anima grida cosi: ., Rimette– remo a nuovo le catacombe, le ricostruiremo. stiamo rico– struendole. Lasciate, o uomi– nL che Passari. Zeba. Picbèt. Firmù vengano dal fondo aè annunziare la novità ... La signora Albina a mo– menti gli diceva: - Ma per– cbè Passarl. non siete capace di star !ermo? Siete anche voi come i bambini che sen– tono la primavera. Lui si fermava accanto alle· sorgenti: si fermava e si la– vava. Quindi aveva un mo– mento di tempo. sostava coi ragazzi a parlare di n:.d:.. Sentiva le galline che annun– ciavano il primo uovo. Le osservava alla cuccia menire lo stavano deponendo. Le settimane Sante dei suoi trentacinque anni era:io Il al completo come uno stor– mo di rondini che prendono il volo per tornare alla terra della primavera. C'è i1 sa~ra– to pulito. c'è odor dì veccia e di stiro nella chiesina di ~:isù.~io~f 0 d: ~~~c:~i:! profumano di amaro !'aria. C'è- odor di lignite delle sue mani. in quelle di Picbèt ... si. anche in quelle di Cinglù. il partigiano per necessità La Silla sta preparando la sua rivoluzione suUa ter:-a. SILVESTRO VOLTA VINCENZO ,::;..a;:.o~• RFLU o,;;u.,.;, cinque tombe con sopra rami 1---------- di pino e tutto intorno neve. UIEGU t-~AKKKI Che non vede Cinglù è da Condirettore. r.c,:;;p0n_,;::ohUe. allora. Già da due mesi ab- StabUtme.ntu ttp,o,::rT"E"STSX bandonati. Perb veniva a sa- Rnma - Via IV Novembre. 149 .Un'architettura che nasca * GIOVANNI dall'equilibrio -,Nello sforzo che ogni individuo si propone per On.a obiettività seréna. non sono precisabili gli ,Hat1 a~n1mo che si attraversano. se è necessario espri– mér~ un giudizio su determinati valori che appar– tétlgono alla ti-adiz1one, all'invenzione, allo stile. ~ r concetti fondamentali non sempre corrispon– ào1lo alla realtà che abbiamo di fronte. e le di– ·v~n;e categorie mentali soffrono per lo più di un -elemenfo mancante aJ\a prova decisiva. Ciò che aVViene allo scrittore che ha bisogno, per lealtà .(t~o i lettori. di ricorrere alle citazioni a piè di pa~ìna. accade anche a chi raccoglie .. in materia d'arte. le file di una lunga conversazione, elabo– ra'tà sul piano storico dell'architettura da tempo iJTlmemorabile. e che appare ogni giorno più varia per la comparsa dei testimoni nuovi a favore o a condanna di un sentimento che non è di un autore solo1 ma addirittura d1 un'epoca. Si avvale ogni epoca di ripensamenti creduti n:io::rti forse, e che escono dal silenzio di una st~ria tra~corsa per ritentare r impresa con accresciuta esperienza. Ci sono occasioni in cui chi progetta può dare 'la sensazione. -naturalmente agli inesperti. di un uOmo per lo meno strano che comincia alla. brava Ja sua lezione. con imprevisti desunti dal gergo cOrrente. e poi d'improvviso corre in mezzo ad una avventura proibitiva verso una meta che non manca di vitale interesse. Altre volte l'artista sem– bra nascosto nella sua teoria, non partecipe della vita degli altri. preso dall'appassionato ritmo del Suo mondo interiore; si espc1me, per quantcr e dato Capire. con criptogrammi_ ~he h.ann'! un~ operant.e seduzione, perchè suscettibile d1 sv1lupp1. :=>1h~ 11 sò.sPetto che in quella grafia alquanto m1ster10::;a non ci sia una scarsitil di concezione umana, ma che si nasconda ,piuttosto un desiderio di isolamento aristocratico. pensato dall'artista per condurre un _po"' alla volta l'osservatore distratto a. 7copri~e da sè •la ragione delle cose. La perplessità e l mde- di cisione non nascono in genere dalla timidezza delle giurie e dall'insufficienza dei tanti elaborati tecnici. ma dalJa complessitil delle cose da dire e da vedere prima di poter definire. nello spazio di un giu– dizio, una personalità. che ha dato ad un problema estesissimo una sua paroJa concreta di indirizzo. Un punto fondamentàle consiste nel rispetto deJ· lavoro altrui, che può contenere una serie di atte– stazioni contrarie .al gusto e alla sensibilità di chi giudica. Al critico l'arte del ritrovare la coerenza delle parti. accettando o respingendo. a seconda della materia offerta. le qualità e le idee che compon– gono l'organismo architettonico. Ma che vorrà la Chiesa, e che dir3. a seguito di tali lavori. quel– re antico. legislatore>. come lo chiamava Cervan– tes. che è il popolo? La Chiesa è parola vivente: la verità che custodisce non è provvisoria; i fattori dunque prescelti ad indicare una via non potranno qualificarsi come puro esercizio di indagine. La facolta di sintesi, propria della visione spirituale del Cristianesimo, si oppone alle situazioni inquie– tanti. che si rivelano in certi aspetti della cultura Nella lezione· architettonica odierna abbiamo biso– gno di tener saldo il tempo della tradizione. e c1oe il passato migliore che ci ammaestra con la gran– diosa selezione di voci e di esempi. che si pon– gono avanti la coscienza non come limitazioni e termini inteJlettualistici, bensi con l'energia di una illuminazione capace di di::;perdere o almeno di attenuare i mali del soggettivismo arbitrario. Quelle architetture che diciamo passate sono tra– dizione d'arte, ma anche. e più ancora, tradizione di vita religiosa. E poiché la vita non si restringe ad un circolo, ma si allarga all'infinito nelle infi– nite possibilità dell'uomo, anche rarte si protende. partendo da una base di tradizione, verso un do– mani pieno di aspettative e di entusiasmo. L!aspet– tativa è dovuta al bisogno di non restare ancorati nella pigrizia sempre a portata di mano dei me- FALLANI diocri, l'entusiasmo e spìegabile per la convinzione che abbiamo di certe meditate asserzioni dell'età contemporanea. L'odierno vocabolario artistico è composto di molte v~i di enorme significato. che ci daranno qualche cosa di meglio del funziona– lismo puro, qualche cosa di più dell'architettura organica e delle troppe teorie della scuola uni– versitaria. Bisognerebbe ricomporre il quadro del tempo passato, del tempo presente e di quello futuro in una prospettiva unica. tutta a vantaggio di quello che vorremmo chiamare. alla maniera di Proust, il tempo ritrovato: una visione senza tempoi.. quale è nelJ'anima del Cattolicesimo, che ha in sè la gioia di vivere nel tempo, aspettando la fine del tempo. Questo domani non sarà quindi una vani– tosa rivoluzione, nè solo una lenta evoluzione, ne un eclettismo. ma una posizione leale, adatta al luogo e all'ambiente; sarà l'espressione - modesta o monumentale. non importa - della volontà. dei Vescovi e della comunità. dei fedeli. E gli artisti - cosi giudichiamo i due giovani di Parigi A. ì'vli– chel e P. Parat vincitori del concorso internazio– nale per il Santuario ·ctella Madonna delle Lagri– me in Siracusa - consapevoli della loro missione. sapranno dare ai termìni richiesti una chiara so– luzione. Ciò che Li.i Bu ve· dice della musica si deve estendere alla concezione non individualistica o unilaterale dell'arte. Diremo perciò çhe l'opera archi– tetto111ca e può perfezionarsi, quando le brame e le passioni non procedono !?U vie diverse. Essa nasce dall'equilibrio. L'equHibrio nasce dal giusto, il giu– sto dal senso del mondo. Può quindi parlare d'arte soltanto chi ha compreso il senso del mondo)}. Pa· role queste che tanto piacquero ad Hermann Hesse, parole che appartengono di diritto a Quegli archi– tetti che si dichiarano, con le loro opere, amici disinteressati della veriti,t e della poesia. . GIOVANNI FALLMil Plastico del Santuario della l\iadonna delle Lacrime di Siracusa

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