la Fiera Letteraria - XII - n. 3 - 20 gennaio 1957

Pag. 2 LA F TE HA LETTERARIA Domenica 20 gennaio 1957 I VANDALI IN CASA * Goethe scr,veva: "Questi uomini lavoravano per l'eternità; tutto essi hanno preveduto tranne la de– menza dei devastatori, cui tutto ha dovuto cèdere,. Nell'anno 458 doP<> Cristo. Jo non ha nessuna analogie o le– imperatore Maiorano procla- game di causalità con !"este– rnava da Raveuna un editto tica idealistica come assai su– nel quale deplorava l'uso ire- perficialmente pensa il nostro quente di deturpare o demo- autore - se abbiamo ben ca– lire i monumenti antichi e di- pito l'allusione di quel confu– sponeva che i magistrati che so idealistica, immaginate lo permettessero lo scempio fos- irrequieto iiloso!o abruzzese sera multati di cinquanta lib- che slrizi.a l'occhio agli specu– bre d'oro mentre se d·i tanto Jatoi-i e agli ignoranti che -de– si rendesse responsabile un uf- vaslano le opere d'arte? - ficiale subalterno « dopo dii Gli urbanisti conces,-Jonari si essere stato sottoposto alla fu- difendono. tirando a pretesto stigazione, avrà le mG.ni moz- il problema del traCfico o altre ze, pe:rchè, invece di vegliare questioni d'interesse analogo. alla conservazione dei mc\lu- Difese assei superficiall. menti antich i, ·aiulò alla loro Il Cederna perla di dece,1- pro:fa.nazione ». Nessuno ardi- tramento verso zone della pe– sca denw lire o guastare per ri- rileria che possono sopportarlo cavarne vantaggio. sia dal punto di vista artistico Nell'anno 1517. Raffaello che dal punto di vi.sto igienico. Sanzio in una lettera indiriz- Mii sembra che non sia un zata aJ papa Leone X, brucia- oscuro J'inguaggio per dotti. E' ta di sdegno. gridava tra l'a.l- un linguaggio assai chiaro per tro: « ... Ma perchè ci dorremo chi è onesto ed ha buona vo– noi de' Gotti, de' Vandali et lontà. d'altri per.fidi ioimici del no- • • • me latino. se quelli che, come Del · od d !l'!t r f · padri et tutori dovevano dicten- sta av~~:0 0 ° ol~e ~1: i::~~ d<ere queste povere reliquie di tradizione orale una tradiziooie Roma, essi. medesimi hanno at- scrittia consistente in memo– teso con ogni studio lunga- rie, spesso belle, in gelosi ma– mente a distruggerle et a 6pe- noscritti e negli Atti della Ca– gnerJe ». mera e del Senato. In conclu- L'll novembre 1786 Goethe sione un comples.."<J di cono– scriveva: ""Questi uomini lavo- scenze assai frammentarie. Ora ravano per l'eternità; tutto es- aibbiamo .grazie al lavoro di si hanno prevenuto tranne la Luigi Salvatorelli e Giovanni demenze dei devastatori, cui Mira una storia del periodo, tutto ha dovuto c<!dere ». studi a t o profoodamente nei pesava l"angoscia di una esi– stenza avanzata (ù10 ai limiti della vecchiaia, parlò senza ce– d<ere in nulle alla Jarva di une grandezza simulata: « Ho ses– sanfanni - di~se: - dopo– tutto potrei chiamare questi Yent'anni la più meravigliosa avventura della mia vita. Po– trei in tali circostanze mettere fine all'avventura. m.a io non me ne andrò. Il re ed il po– polo sono con me». Tre:itano– ve anni prima. giovanissimo. jn un contraddittorio religivso. « posando l'orologio sul tavolo. dlsse: Do tempo a Dio cinque 1ni.nuH per fulminarmi. Se tton lo fa. uuol dire che non esi– ste• Dal tempo di codesta grossolanità .,ne parole del '43 molta acqua passò. ma quesli due episodi ci danno Ja media della sua \oita: un-'atVventura. Numerosi tuttavia hanno cre– duto che molto egli compì e rinfacciano quelle cose che compì. Non si può prendere il nulla come pietra di paragone dell'O'J)erosità umena. A nessu– no è dato di possedere per venti anni una nazione senza fare alcuna cosa. Si è vantala la sua soluzione corporativisti– ca dei problemi sociali. Le rap– presentanze dei salariati accan– to a quelle degli imprenditori per una disciplina del lavoro in senso sociale. A parte la realizzazione antidemocraticea di siffatto ritrovato è chiara Bernini: " Francesco I d'Este " "IL ~100 LA * 'I rcERlTA' DI SE TIME * TI E DI DRAM 1A Un romanzo • • '' l~asemplicità" * di Jl,ILl{HJO J/OLPl/11 Come scrittore Tello Taddei - che vive nella campagna pisana ov'è nato - appartiene alla sempre viva famiglia dei regionalisti toscani, dei boz– zPtlisti, per i quali la spinta alla narrativa è mescolata ai modi culturali dell'epoca. al gusto provocato dalle letture; la ~adenza e la nota popolare sj !.lniscono con i modi avverti– ti dell'intelligenza sino a for– mare una sorta di costante d~lla narrativa italiana dalle origini ad oggi. Il regionali– mo si avverte subito per quei modi di particolare abilità sti- to. partigiani, tedeschi, ameri• listica e d'inconscio preziosismo cani, camera del lavoro, scio– nel quale si disperdono molti peri, manifestazloni politiche. autori e che piglia un po· tutti comizi, votazioni, costituisco– anche i più attentL Questo è no la trama sulla quale si muo– un riferimento molto facile per vono i personaggi di cui ab– chi abbia seguito il lavoro di biamo !atto menzione. Certa– Taddei nelle terze pagine o mente il ricordo autobiograficc nelle due passate raccolte Sa- e l'lntenzione ideologica hanno pore di Versilia e La. semplicità talvolta condotto ad ·nterventj del 1946 e del 1954. Racconti di eccessivi, non sul phno della semplice condotta e :ii ancora rissa ideologica, ma sulla na– più semplice struttura ma com- tura dei personaggi; l'impegno pleti per la precisa adecenza ha spinto ad una divisione fra l'espressione e le diverse troppo fissa e a motivazioni condizioni sen1imenta!L che suonano un po· polemiche, GHOSDAI l,, Si potrebbe dire che le sue fuori della misura narrativa. pagine continuano il discorrere Intendiamoci; siamo d'accordo diritto e arguto (quel filo d'ira- sulla necessità di disporre nel– nia che rimproveriamo sempre la narrativa tutti i temi e i latti ai toscani ma che per una buo- della vita ma non possiamo non I na metà è anche segno di cor- accorgerci quando la passione dialità) dei contadini in mezzo o la responsabilità ,Ji questi s· cilianuova eantica ai quali vive. La prima origi- disturbaoo un po' la ;,~gina. Ha nalità è proprio data dalla (e- fatto bene Taddei a tracciare deità e dall'assoluta mancan- in un romanzo la lotta fra la za di ogni sofisticazione con la Chiesa e il marxismo dis1esa ~uale egli affronta i temi della in un piccolo paese (un piccolo vita quotidiana della sua pro- paese come ce ne sono mi– vincia; è un atto d'umiltà ma gliaia in Italia dove Jgni mo– anche di saggezza che bisogna tivo. ogni attrito è sempre ai La civiltà è l'opera di spa- suoi particolari e ricostruito ruti gruppi di uomini che ogni nelle sua interezza. La casa seèOlo, lasciandosi gli uni agli Einaudi ha edito in que6ti altri in testamento un messag- giorni una nuova edizione del– gio spirituale, conducono la l'opera col pure nuovo titolo lotta contro le b<!stia. Oggi so- Storia dell'Italia fascista, in no alcuni uomini della stampa, una copertina fasciata di nero che raccolto il messaggio degli tra due orli bianchi, dove sen– anticbi costruttori e di quanti ti la presenza del simbolo e. di secolo in secolo hanno co- insi<eme. un senso di lutto. Que– straito ed hanno di!eso. condu- sta ed.iziooe oltre alla naturale ccoo la lotta contro la bestia limatura sviluppa più accura– che è grande e potente. Sul tamente la situazione politica settimanale I! Mondo, tra il italiana del dopoguerra 19l9-'Z.l. 1952 ed il 1956. il giornalista L'opera ha la bellezza delle Antoruio Oederna in una serie storie che nascono immediata– di articoli, scritti al duplice mente dopo grandi avvenimen– scopo di educare il pubblico ti rivoluzionari che. precipi– e di salvare sul momento il tando io guerre civili o nazio- l'astuzia. forse inconsapevole. Una gradlla sorpresa ci & mandare Ignazio lontano da la tragedia in una luce di la– operata ai danni del lavora- venuta dall'esordio, diremo casa. ali' Acquagrande. presso vola, non ne diminuisce la in– tore. Mentre è abolito l'ef.fet- cosi provinciale di questo un massaro, in qualità di gar- tensità della cadenza umana tivo vigore delle organ.izzazio- narratore. 'Una Sicilia piutto- zoncello. ovvero gu ardiano di e del rapporto con il vero. ni sindacali .sotto il simula- sto inedita letterariamente. pecore e porci. Tale persor.a g- Anzi, il linguaggio. la virile ero di un socialismo fasullo. ricreala in un clima avventu- gio introduce a un mon do ~entilezza di rappresentare e in verità rimane la differen~a roso e di finissima atmosfera campagnolo ricco di altri per• 1 questa fervida trasfigurazione di cla,se tra l'impr<enditore ed lirica. ci si confida nelle pa- sonaggi e di avvenimenti e di in chiave melica ed epica ad il 6alariato e viene burocratiz- gine di Filippo Valenza (Il avventure. E alla sua storia se un tempo. giovano alla decan– zata. Pertanto è evidente il nido sotto la gTondaia, Rebel- ne intrecciano altre: di bri- tazione di una materia che ha motivo per cui le forze del lato ed., Padova 1956 - pagi- gant,, di mafiosi; storie anche i suoi aspetti crudi e \'iolenti. si!(dacalismo c"ttolico, clande- ne 306. L. l.000). , Una Siciha terribili; e storie gentili. di stinatamente. durante il regime. nuova e antica» avverte Ma- amore contrastati. di passioni apertamente_ nel dopo gu~rra rio Apollonia, e non possiamo torbide. Si ha talora rimpres– hanno ~•agito alla soluzwne contraddirlo. Le qualità di sione che il racconto si sfran- riconoscere perchè è oggi tan "'ferri corti,-,) senza affidarsi talune di esse figure si rap- to raro. - alla retorica. per es. dei pa- presenta. da solo in palp!tan~~ Queste doti ora sono rias- gliacci di Guareschi < che sem– Lestimonian~a '7 ~enuncia . sunte ed unite ad altre inten- bra essere unica no,Jone per u_na prec!na, i~gius~a coo<lt- zion i ne l costruito romanzo una certa parte di pubblico) E zione sociale, 51 regi~tr~ co~ I.;a ca.sa. aperta (Edizioni Pao- a rovesciare l'impos!azione di un tono pacato che e 1 .1 piu line. 1956) che è senza dubbio tanta narrativa d'ispirazione e adatto a ri~alt-;:ne la pien_ez- il lavoro più raggiunto di Tad- di confessione marx:Sta lche za umana. il piu adat~o. ~ _im- dei e che ci sembra possa naturalmente è più vi~ina a!la porlo alla _nostra. sensibiht_a, a aprirgli nuove possibilità nar- propaganda di partito che all4 suscitar~ m ~ 01 • u~a vitale rative. Significativo -tncbe per autenticità. letteraria). ma a no– compass,one .. E il giusto se- la <iocumentazione di quella stra parere doveva mantener– gno della pieta. che si definisce « narrativa si psicologicamente più misu- corporahvi5tt-ca. questo nuovo scrittore sicilia- gi. si smagli. per seguire l'au- ANNIBALE PALOSCIA no sono singolari specie se le tore troppe strade che solk- salvabile, non ha dato tregua nali o in entrambe. hanno mu- VI p · N · I D' · ai devastatori. Sono a•rticoli tata il volto delle cose. a cui reffi!Oaziona e 1Offilra pergiovani disegnatori scritti nel tono dell'invettiva: lo scrittor<! he partecipato o senti un grido disperato. La nel sil<•JZio prolondo e la bo– chil tà sorge sem-pre come il rioso del pensatore che con- 11 « Premio Diomira• u Prf– grido disperet-0 di uo.1 piccolo tempia l'esterno nella sue co- ma foglia di lauro,,. cr~ato per gruppo spa,ruto. Gli articoli di scienza o. con la lotta aperta onorare la memoria di Dio– Antonio Cederna son-0 stati dell'uomo politico.. E quando raccolti in un grosso volume questi avvenimenti esplodono mira Bertolucci. una giovane da 1 la Oasa editrice Lalerza. su uo terreno tagliato dai ve 3 , artista immaturatamente scom– che è stat-0 diffuiso in questi ti violenti di ideologie esaspe- parsa. è giunto alla 6. edizione. giorni nelle nostre librerie col rate. non è possibile non es- E' costituito da L. 50.000 m– titolo I vandali in casa. S<!re di parte, oarrendo. Nes- divisibili e dalla medaglia del I Vandali di ora a diffe- suna storia che non sia stata Presidente della Repubblica. renza dei laceri seguaci di Gen- critta da un uomo di parte che verranno assegnati ad un serko, che n-el 455 saccheg,gia- d'altronde è bella. Se l'anima disegno in bianco e nero o a rono Roma, non sooio afiatto dello sto'rico non freme men- colore unico eseguito da UP di discussa origine e non sono tre ripercuote sulJ~ sue corde artista non ancora affermato atfatt,, laceri. Sono Italiani e il passato. ]'opera che ne verrà di età tra i venti e i trenta sono assa>i rit,eh:i. n popoll> dl fuori sarà fredda. disumanat'a. anh1. Saranno allresì assegna– Roma non crede però che ap- Dove non senti il cuore, non c'è te: due medaglie d'ot•o della partengano alla razza più ve- vita e quindi non ci può es- Camera dei Deputati e della ramente umana e li chiama Pe- sere oè opera di storie nè Provincia di Milano e una di scecani. opera di poesia. • argento del Senato della Re- In genere guadagnano sulle La critica degli autori non pubblica. La Galleria Spotor- specula'Zione in senso lato dei dà pausa. non concede tregua. no offre in premio una mo– terreni: compera e vendita di D fa.s-cismo è seguito con te- stra personale ad un giovane a:-ee ta:t,bri.c3:bill. co,-truzioni nacia _dalia. nascita insino ~lla espositore. sono inoltre da ~ I!ll~v1 edific1. ~c. S1c~oIT_1~ il:g~o:1osa f!-11e- Alle s~e 0~·1g1- altrib irs· Pr mi-acquisto per s1 da il caso che gli affari p:u m e il movimento nazionalista: . u I e. . lauti si facciano in quei luo- « ... era sorto alla vigilia delle ctr~a 500.000 hre, offerti da ghi dove per delizia naturale celebrazioni cinquantenarie del Enti ed ama ton d'Arte. I di– o per sacrosanto e dignitoso 1911. con un programma ge- segni. montati su cartone ri– rispetto dei nostri padri me- nerico di affermazione ed gido chiaro e passe-partout si riporta a quello che è il citano la sua ricca fantasia, tono, a quegli che sono in ge- ma alla fine egli riesce qua i nere gli interessi di una let- sempre a ricomporre in buo– teratura meridionale - piU o na armonia la tramatura poe– meno soggetti alla lezione ver- tica e sostanzialmente dram– ghiana o alla corrente domi- malica. Le storie dei singoll nante del realismo engagè del personaggi, i quali sono inti– dopoguerra. Qualità singolari mamente legati fra di loro dal perché, disimpegnato ùa un al- paesaggio e dalle condizioni tualismo che ha pur le sue d'ambiente. dal costume oltre vive ragioni di essere. Valen- che dalle vicende della loro za raggiunge a fondo verità e vita. si intrecciano dunque. realtà delle cose. dei perso- paiono gareggiare nell'interes– naggi. degli ambienti. e una se del • fatto• per se stesso e incidenza anche storica, quin- nella carica spirituale e in più di non estranea al fatto socia- avventurosa - restando i"TI– le, per mezzo di una identifl- plicita una misura morale - cazione di valori squisitamen- ma poi rientrano e l'equili– te favolistici. nello stesso tem- brio della narrazione ritrov~ il po tessendoli a valori morali ~uo punto stabile in grazia e umani con un discorso che anche della continuità espres– serve con fedeltà questo in- siva. della costante temperie contro di poesia e concretez- emotiva che un fraseggiare za. eludendo la cronaca, aspi- volutamente ricercato. di sa– randa a una partecipazione ap- por locale. e tuttavia rispet– punto universale. toso della buona lingua. sor– Il romanzo ha un personag- regge. gio conduttol·e nella figura di Un mondo patetico e dolo– un ragazzino. Ignazio. figlio roso. una partecipazione alla di poveri braccianti. Tanta è vita e alle creature che è sen– la miseria che padre e madre litamente caritativa e che sono costretti. a malincuore. a pur presentando il dramma o • • E' come avviene dei senti- cattolica.. che in realtà tro- rato. più di.,:teso nei confronti menti più elementari che defi- viamo sempre piuttosto limi- della materia bruciante e dram– niscooo la creatura umana tata e notevolmente scarsa, so- malica. Ci sono capitoli e pa– ne! tempo e ne, rapporti con !)rattutto se la rapportiamo a gine assai belle in cui questa ie altre creature: la morte. quella di certi altri Paesi misura è tenuta; pensiamo ad l'amore. Ii romanzo di Filippo Il romanzo - potrebbe vale- esempio a, diario di don Ste– Valenza è in fo nd o un ele- re anche la definizione di ro- fano che distacca e ricrea cosi giaco discorso su questi due manzo corale per quanto t'1tti bene i fatti vedendoii da una temi. e a un certo punto essi. i veri romanzi lo sono a.ifi.1eno prospettiva esatta mentre in valori supremi. emergono sul in gran parte - riprende la certe situ~zioni che riguardano paesaggio dei vari interessi vita d! un Paese del pisar..:, dal don Giosuè senti che rautore narrativi. superano l'episodio. ·44 al ' 48: da l momento cul- sorpassa quasi il pe•sonaggio. incalzano sui personaggi, de- minante del.la guerra (i1 fronte Av,d.ene raramente ma avvie– terminando quel clima d'in- i partigiani.ecc.) sino alla sco- ne· canto in parte metafisico che munica del Comunisiro Ci mo- Il livello nanativo e soste– li av\folge. Le pagine più vi- menti dell'euforia m~rxista. le nuto dalla esatta funzionalità brate sono infatti quelle della el~zioni _del 18 ap:U_e,, ecc.) E. delle azioni più che dalla giu– .morte della madre di Filippo chia_ro 1 impegno llllZlale dello stezza focale dei caratteri e in- rivissuta nella coscienza del tt h h 1 t t d figliuolo turbolento. e della seri ore c e a vo. u o ra ur- fatti quando si tratta di ricor– madre di Ignazio (da 258 a re quello che ~vtdentem':nte dare _le giornate brucianti di '264) tpisodio q,•est'ultimo di ha_ <:<>ltalo dallv,vlo. ce.rte drag,.om quegli anni lo fa con rara esat- . sfyu'ggente n:agicltà che acqui- sp1ntu i e a otta fon amen- lezza cosi come quando man- Tanto :~~P!:i :~~~a:: tra ie ::nd~~ti~~le~:I al r::::~;ag~~ ~:i;rt~::if ~~~~o:oi~r {!J= ~~/:.,:tt~i 1 ~o~;~!~~~ P agine con un senso di v,~i- pe1sonaggio bene delineato. · ei e ~acer ote noin è ficile ne che parte dai due uomini ~ immaginare quan o possa es- di Dio (in diversa e confessata lanza interiore. presi nella come del resto tutti i ragazzi serci d'autobiografico e quanto misura) per legarsi· a coloro atmosfera drammatica e presi più li' meno teppisti del ,-o- t tt di tt t rlall dalla commozione che ess~ manzi',. una carica emoziona!~ ra O ( Je am~ e d' a c_ro- che sono dall'altra parte La partecipano ma comunicando rara. E gentili. colorite da un ;:~a es a 1•:pe · ra 1 ~ 1 p;gi~aÌ casa aperta è la Certosa che altresi alla serenità con c11i arguto fraseggiare allegorico, ed è st~ta ~~~~~r; questa r~;;_ diventa il simbolo della Chiesa. lo scrittore muove le prvprie sono le pagine c:egl, amori di mediatezza a costringere a vol- che attende sempre con il suo figure. talune fortemente ca- Rosetta e Giurlannu e Turi. te ad una insistenza e ad inter- dono di speranza ogni anima ratlerizzate, e ne dipinge i li nido sotto la grondaia venti in qualche moùo troppo secca perchè si dissetL Questo sentimenti e ne controlla le (guardiamo al titolo che ha un interessati. clima Taddei riesce a stabilirlo vicende. Così che il dramma o proprio sapore polemico) rive- Il parroco don Giosuè. il cer- senza nessuna retorica, senza il tragico quotidiano che per la uno scrittore di coscienza tosino don Stefano. Gianni di insistenza al disopra del dram- sopra tutto. un temperamento Santi Pina (la compagna di ma che vivono gli uomini del– ricco. che ha già un suo mon- quest'ultimo) sono ln primo la piccola Valsanta . • no penseremmo che possano espansione dell"Italia nel mon- senza cornice e senza vetro. sorgere bieche. mostruose co- d-0. che attrasse molbi consensi struzioni di ceme.,.1to. crlj spe- da dh·erse parti. e con una della misura esterna massima culatori piombano come lividi ispirazione dottrinale e seoti- 50 X 60. dovranno pervenire uccellacci da preda. proprio su mentale fatta di positis-J5mo alla Segreteria del Premio. Saggi di crIt1ca • semantica do interiore e sa sensibiliz- piano; a questi fanno riscontro. In sostanza egli è riuscito a 7arlo con sicurezza. Uno scrit- poi, numerose altre figure. Di darci un"immagine non solo tore che ci sembra deciso a vicende non ne mancano dav- storica dei drammi ma anche incamminarsi per una strada vero. anzi; e del resto lo scrit- il suo ri!lesso interiore <non un po' insolita oggi e che. lel- tore per cogliere il tempo non diciamo soprannaturale per lerariamente emancipato. ere- ha lasciato indietro nessun non rischiare troppo!) e questo diamo possa sostenere tanta cenno. nessun dramma. Il ro- è certamente un risultato posi– avventura. E" certo che que-tn manzo 5 1 inizia con .ia nuova tivo e staremo per dire raro: narrativa meridionale - poi- vita di don Giosuè che va a la natura sensibile di Telio ché Valenza non tradisce le rimpiazzare a Valsanta il par- Tuddei è riuscita. anche al di proprie origini - continua :1 roco assassinato e l'ingegnere sopra di inevitabili incertezze, quei luoghi. audaci dell'unico darwiniano e spenceriano Oot- presso il Castello Sforzeseo - I Saggi di critica semantica di materiale e non d'autentica principio urbanistico italiano: ta selettiva col trionfo del più Milano entro il 15 febbraio '57. di Antonino Pag!iaro segnaro- espressione di necessità esege- Massimo sfruttamento di ogni forte). eroici.sino secondo un ove potranno essere chieste no una svolta nel campo della ticl1e, lo attesta !'estrema dif- 1netro quadrato di terra». Sal- Nietzsche passato attraverso anche eventuali informaziont. critica letteraria: il metodo ficoltà che tutti i commentato- tano parchi deliziosi, costruzlo- D'Annun'Zio. culto della via- critico del Pqg!iaro si giovava rl del Carme non sono riuscit, ni antiche. panorami rari, co- lenza soreliano, divinizzazione Una sezione speciale è de- di ttn"impeccabHe coerenza a superare circa H rapporto fra me palle d,i golf sotto la maz- tedesca dello Stato. e soprat- stinata al disegno illustrativo storico-esegetica e forniva non significante e sionificato. Ora, za scatenata dd. piccoli e gran- tutto nazionalismo francese al- e sono in palio • Premi-lavo- soltanto uno str1tmento prezio- come 1ia provato anche t'ulti– di speculatori. Nell'Ottocento a la Maurras ». 'ella lucida chia- ro • offerti dalle Case editri- so. ma costituiva la convalida mo convegno sui problemi del Roma venivano da tutte le rezza del periodo c'è uno scie- ci: Einaudi di Torino; Baldini della migliore tradizione in- linguaggio presso l'Accademia parti del mondo a curarsi la gno immenso ed è esso a :farlo terpretativa europea. nella sua dei Lincei, nel quale il Pa– tisi. Oggi è stata ridotta ed chiaro. Gli autori condannano. e Ga st oldi. Corlicelli, Edlzio- ricchezza esemplificativa e nei- g!ìaro ha recato con la sua una sorta dl grosoo recipieone Tutto il li-bro è una condan- ni Ape. Gastaldi. Genio di la serrata logicità delle con- esperienza la nota dell'intelli– ch<e getta in cielo in dense ""· Condanna politica e con- Milano; • La Scuola• di Bre- elusioni. Quel libro del 1953 oenza e della cl1iarezza. non s, colonne gli insalubri vapori denna etica; il .giudizio si mao- scia. era il contributo che il Paglia- può ritenere d'aver interpreta- dellIa ~afta e della calce. 1 t(en 1 . e pc9~tantermednte etico-po- Anche i disegni partecipanti ro offriva ai critici letterar, to H testo se non si è chiarito prwcipi di estetica a cui 1 1co. 1u pro on amente etico dopo un·esperienza glottologi- il legame fra pensiero discor- sono ispira1e Je concessioni dd. laddove gli autori fanno l'epo- a questi premi. della misuri; ca ampia e profonda. che mano sivo e pensiero logico. se non nostri urbanisti si riducon,o al pea della resistenza e dinnanzi fissa 23 X 30 (tre in bianco e mano svil1tppava e ch,arifi- si è sciolto al lettore il legame vago princi,pio generale deJ al sacrl:!icio chinano il capo nero e tre a colori) debbono cava incessantemente motivi fra la lingua nei suoi elementi pezzo puro. C'è una chles, in segno di commossa reve- pervenire entro il 15 feb- sgorganti da una profonda per- e la materia poetica. Tutti i antica in un quartiere an!Jico. r<!nza. 24 marzo 1944: le Fosse braio 1957 _ suasione e da una VtSione commentatori dei Sepolcri. Gli speculatori dei terreni chie- Ardeatine: « La guerra è sem- esemplare della méta che l'au- nonché gli autori dei più 11ot1 dono il beneplacito per <>bbat- pre disumeoa e crudele e col- Le opere premiate e scelte tore intendeva raggiungere. volumi complessivi sul. poeta tere il quartiere e costruirne pisce molti innocenti; ma la dalla Giuria saranno esposte a Ii saggio sui • Sepolcri. fo- di Zante non avevano dunque uno nuovo. Gli urbanisti diri- coscienz,a del mondo civile non Milano (Galleria Spotorno) nel scoliani (Napoli, 1956 ) stringe definitivamente chiarito la si– genti a cui sta a cuore la può giustificare il diritto di mese di marzo 1957. ancor meglio il raccordo fra la cura compagine logica del ~lesa, ~~e lè un'otera dJ.rte. rappresagli:;_f' che •tielibe_rata- La commissione giudicatri- linguistica e la critica lettera- Carme perché su taluni pro– e "n.~nope/ 1! c/::Sa t,.u''chl!!! ~~nti e p 6 :r° e~:~ ~~n m~i; ce è composta dai signori: Ar- ria: come g1d negli ormai no- blemi cl'ap7arente li oscuritd diviene un pezzo ·puro. tutta punizione ma una vendetta: e rigoni, Bongiovanni - Radice, ;:;s;i~\~ai~~,,~~s~/~a i·~f:i ~,%!va;:rs~~~1!.'it~;~e!~~~is~i~ circondata di scatole di ce- tanfo meov una rappresaglia Borgese. Broggini. Cantatore. il . Pagliaro in questo studio ca tendenza parafrastica (tran- mento. L'opera d'arte nasce in riducente le vita degli ostag- C d C . El' ne uno. il Brambilla, del qua- un ambiente. L'a-mbi<!nte fa gi ad un decimo di valore di ar azzo, errma, ,ano, foscoliano sgombra il terreno, pa~te dell'intuizione dell'artu- quella dei vendicati». Fantuzzi. W1ttgens. Vittorini. con semplicitd pari all'effica- le la maggior parte dei critici sta. E' la realtà dell'artista. La sera prima del 25 luglio Villani. eia e alla potenza conclusiva. hanno utiitzzato le migliori re– .A!bolirlo significa abolire la 1943. dopo che, durante le se- I • Premi-lavtlro • verranno da tutto l'inutile e talora in- sultanze particolari, dimenti– realtà dell'opera d'arte. Ma. gli dute del Gran Consi,g.lio, Dino assegnali da commissioni no- gombrante materiale esegetico cando poi di citare la fonte urbanisti dirigenti queste cose Gr&\ldi ed Emilio De Bono gli minate dalle rispettive Case che si è andato accumulando diligente ed onesta. ma altret- non le comprendono. La loro avevano rinmccia((, le sue re- per oltre un secolo sui Sepol- tanto ignorata). Il Pagliaro è estetica è diversa e veramente sponstl'bilità. il dittatore su cui Editrici. cri. Che si tratti molto spesso andato subito al fondo della Saper le,:;:e1·e secondo (Continua da pag. I) re un fatto pdl:itico, un'opera d'arte, lllil'invenzione, un mo– do di d>ire ~el suo ambiente stonco •· Non deve essa ser– vire a tf.arcene altresl iden– ti.fica,re ,il ra,ppc,rto col tempo presen<te, secondo i•l giusto valore de1 suo significato? E. alla fine, una cuH,ura vera– mente raggiunta (e cioè pie– namente IIIltesa ,in tutto i1l va– lore del!la sua forza e in tut– to il rigore deHa sua mtran- si·genza) non implica una educazione morale? E per poter essere raggiunta non esige che le sia TestituLto a(– cun poco del senso di affi– nità che già ebbe in antico con la parola • cu'l1o•? Queste son cose che il Prez– zolini ce le insegna. Ma a•l– a·atto pratico g<Jisembra one– s'.o avvertirci che « la cultu– ra non è più veneranda, tra noi•· Peccato. perohè solo a sc,no avvolti. non son :he luo- à1stinguers1 col pens;,,ro, cer– condizione di cc,:itinuare o di ghi comuni•· Ma farà presto cano distinguersi col.~ pun– tornare ad e:,1sere • maesbt•a a rallegrarsi se, continuando teg/giatura •? E che • certa– di vita e regola à1 giustizia, a leg gere. tracorrerà Ja pa- mente la ,più spont:rn(.a lirica g,uida insomma di verità, essa gi.na 136 a pagina 193. Qui che ,gili Ita,Jdan,i hann•• e ma– ci iega al passato e ci sos,pin tr overà il riconoscimento. con g.a'fi anohe la ,più pur,i artisti- ge verso il futuro. sottintesa lode, che alle voi- camente, è quel!l,a dia'ettale »? • • • te nella .lettura di un mano- :l: che l'Uomo finito di Papi- Chi poi volesse sapere in scritto • una correzi,Jne. una ni è una delne • qu,t.::o ope– quale rapporto .,i~ -ia mette- c,ancellatura (sotto la quale si re fondamentali• d! cui si re il Saper Leggere di Prez- legge tt s'indovina) e persin deve consi;:'lian, la let!Alra ai zolini con il Saper leggere di una macchia d'inch'ostro, o , credenti nell'a'.lto~ucai,io– De Robertis (Voce, 28 feb- una esitazione, o un, pausa ne•, consideraio eh~ ;e ,-J'1lre braio e 30 marzo 1915; Scrit- nello scrivere ha-nno un si- sono i Saggi di Montai1 6 ne, tori del Novecento: 31i3 - 368), gniflcato, e pa!'lano, ~nche se Poesia e verità ,li Gnethe e citn'<lrrà dispiaciuto nell'ap- l'autore v-0leva star i,i,to •· Se 12 Vita dell'Al.ìer:? RF• ta i,! prendere che, secondo Prez- tutto oiò è concesso, come le- fatto che, a chi'USUll'a del ca– zo,Jini, e nelila critica lettera- gittimo. nel-l'inte1,pretazione pitolo sui ù.ibl'i foumaiilVi di un ria itialia-na contemporanea il I di un manoscritte,. oer<:hè de- Italiano colto, 'la P'>T'.J 1 av– saper Leggere è d•i·ventato al- ve es:1erl: biasim1ito c,)m_e una vert)mento ~ra _laco_1:':o ed le volte una raffinatissima su- 1 • raffinat,sstma suoerchteria • !l'omeo: « C'e poi la 1'!t~u·atu– perchieria. poichè si carica ogni approfondimento filolo- ra contemporanea: bella et un testo d'intenzioni che non gico ed t•stetico ilei lesto a bl'utta. grande o mescrina, ci son mai state e fa appariT stampa? è la nostra letteratura; ed un come recondite scoperte dei E Prezzolini è oroµrio per- uomo colto non :>uò farne a pensieri che. svi11J'Ppati dal suaso che • oggi !;li ~crittori meno•· mistero artificioso nel quale raffi-nati. non po'.endo forse ENRICO FALQUI qnestione. affrontando !'argo– mento dell'unità nel rilievo di tutti i caratteri che nel Car– me appaiono sali.enti e che a1la line si compongono nella fig1,– ra del Foscolo poeta. L'inter– pretazione del Pagliaro muove pertanto da) segno. da quel segno che in 1m precedente oolume intitolato app1tnto Il Segno Vivente costituisce il dato fondamentale dell'espres– sione poetica. Il Foscolo preci– sò la natura del suo impegno nei conJ ronti della lingua co– me sistema: • la lingua insoni– ma àeve essere pn.drona degli ingegni mezzani, ma serva de– gli uomini supremi•· Questa frase va tenuta ben presente 'e va collegata con altre che il Pagliaro. con la sua consueta esattezza. ritrova nelle opere foscoliane. l Sepolcri escono dalla perfetta dignità foscolia na di questa splendida coscien za della sistematica espressiva: sono unitari perché il caratte re colloquiale dell'imposta=10 ne è 1nantenuto in vtrtù di ztna misura logica tutt'altro che oscura e docu11ientabite persi– no in ceTte apparenti contrad– dizioni. Si pensi ad esempio ai versi: * che temprando lo scet– tro ai regnatori - gli allor ne sfronda e alle genti svela - di che lagrime grondi e di che rnngue •. Il Pagl.inro documen– ,n senza possibilità d"equivoc1 come il Foscolo abbia voluto dare alla parola regnatori un ;1g11ificato spregiativo. Il pen– siero foscoliano è infatti pre– cisato nei Frammenti sul Ma– chiavelli dove a proposito del Principe si dice che una delle 1nire del Machiavelli fv. di svelare tutte le sciagure a cui soggiacciono le cittd rette da principi deboli, poveri e mal.– fermi nel loro trono. produrre lr11tli sostanziosi Belli che arriva alla Certosa a darci un buon libro ivla non v'è luogo controver– so dei Sepolcri che non sia 1 esaminato dal Pagliaro senza I la nobile severità della cer– tezza scientifica, si cl1e le dif- 1 /ìcoltà scompaiono e resta nel lettor e la òe!la sicurezza d1 I u.na conquista nei c011.oscere il vero significato del ve·rso, che è poi tutta la luce della vita poetica foscoliana. Alla con– clusione del saggio sui Sepol- , cri il Pagliaro ci offre una I frase che fa giustizia delle j troppe ansiose e presuntuose indagini foscoliane di tanti lu– stri: • Nella poesia che si ser– ve della lingua, cioé di segnt 1 di un sapere che ha un certo suo carattere teoretico. a dif– ferenza delle altre a_rti. il pen– siero è sempre presente con la sua interna dialettica•. GIOVANNI PlSCHEDDA e Leggete diffondete "La FiPra Let tPra t 1 ia,, GINO NOGARA per farsi religioso. :3'ollamen- VALERIO VOLPIXI laFiPra Letteraria nel 1957 * CONDIZIONIDI ABBONAMENTO ABBONAi\1ENTO annualt! L. Z.700 ABBONAl\1ENTO a-nnuale aon pagamento semestrale :t 1,400 ABBO:-IAMENTO annuale con pagamento trimestrale :t 1SO ESTERO - aonuale :t 4.000 N 8 - Gli abbonati che gradiscono il pagamento semestrale e trime– trale ASSUMO O L'IMPEGNO DI EFFETTUARE I PAGAMENTI AN– TICIPATI E PER TUTTA L'ANNATA. Abhonamenti cumulativj annuali LA FIERA LETTERARIA e ll.. TE!\1PO per 6 numeri settlmanall L. 9.930 • > " " • per 7 numeri settimanali L. li 180 » " » :t ,. LA CIVILTA' CATTOLICA " " CL RAGGl 1 A<;LJO LIBRARIO " CITTA' DI VTTA " HUMA 'lTAS l!tlPOHTANTE " 6.930 " 3.330 " 3 330 ,. 4.770 «LA FIERA LETTERARIA» SARA SUBITO E GRATUI– TAMENTE SPEDITA A COLORO CHE VERSERANNO L'IMPORTO DI ABBONAflENTO PER TUTTO IL 1957 cm PROCURERA' CINQUE ABBONAMENTI ANNUI omaggio « LA FIERA LE'ITERARIA ,. per un anno. riceverà in I PRESIDI DELLE SCUOLE r.mnm E SUPERIORI che invieranno cinque abbonamenti fra, gli studenti e le ala.ssl dell'Istituto, aVTanno ,tra• tuito il giornale per la Biblioteca scolastica. Si prega vivamente òj eftettuare i pagamenti sul e.e. postale numero 1/31426 - Via di Porta Castello, 13 • _Roma. .

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