la Fiera Letteraria - XI - n. 47 - 25 novembre 1956

L>au, la sovrabbondanza dJ scrlttl che cl pervengono coc la esplicita richiesta di giudizi particolari, com:mk.hlamo aglJ Interessati che direttore e redazlone della e ~era • sono asso– lutamente lmpossibiJiUltl a dar t'lscontro a queste richieste. Anna Magnani In ,; Suor Letizia" di Camerini IL FILlU DELLA SET'l'l1'IA~A * Suor Letizia * Il film, pur avendo pagine umane piene di profondità e di calore, çi sembra tuttavia che ricalchi - nell'impo-. stazione stessa della storia - i moduli di. un genere minore * di GIAi\1 LlJIGI HONDI Cesare Zavattini capirà forse la psicologia di un mu– ratore che è costretto a co– struirsi una casa • abusiva • (IL tetto, però. non lo dixno– stra in modo persuasivo). ma certamente non si immagina i problemi di un"anima reli– giosa che ha rinunciato al mondo per amore di Dio e per poter meglio servire quel– li che sono rimasti nel mon– do. Lo dimostra - e fin trop– po chiaramente questo film che, con l'atia di saper– la lunga su frati e suore. ci mette in realtà di fronte a un... « caso di morale• del tutto inconcludente e gratui– to. Ne è al centro una brava suora. attiva, cordiale, dina– mica, che, reduce da lunghis– simi e proficui anni in ter– ra di missione. viene manda– la dalla sua Superiore Gene– rale a risolvere una difficile situazione in una isoletta del golfo di Napoli. Si tratta di un convento che, per i troppi debiti, sta andando in rovi– na: bisogna sistemare tutte le pendenze e riportare a Ro– ma le altre suore: il conven– to. che orma; non ha più i mezzi per vivere, verrà chiu– so. La suora (la Suor Letizia del titol0) approda all'isola tutta ardita e battagliera e in quattro e quattr·otto c;im– bina le cose ;n modo che :l convento possa essere ven– duto vantaggio;ament<! e che ti.tti i debiti pc,ssano essere pagati. Senonchè. al momento di firmare i contratti, suor Le– tizia si imbatte in un ragaz– zino di sette anni. orfano di padre. Sua madre ha un amante e per questo lo tra– scura. 01 tre a tutto, poiché l'amante si prepara ad anda– re a vivere a Napoli, anche lei pensa di partire. lascian– do il ragazzetto a una sorel– la. Veramente vorrebbe por– tarlo con sè. ma l'altro non ne vuole sapere e lei, per ti– more di vedersi abbandonata, sembrerebbe pronta a disfar– si del figlio. Le sue esitazio– ni sono troncate dalla suora che pur incitandola a fare il suo' dovere di madre. si la– scia sfuggire che. comunque. anche se abbandonato. il bimbo non resterà solo: cl penserà lei. Ci penseranno le suore. Questa frase tranquil– lizza la donna che parte con l'amante per Napoµ. cosi sciagurata' e debole, ha tanta disperata nostalgia del suo piccolo. E lei, suor Leti– zia, che si è votata al Signo– re per amare tutti in Lui e per !are del bene a tutti. sta per portare via un figlio a una madre. sia pure con le migliori intenzioni di questo mondo ... La suora, però. non si ac– corge di questo da un ,punto di vista spirituale. Vede e capisce tutto solo quando il bimbo chiaramente le dimo– stra di non saper che farse– ne di lei percliè è unicamen– te della sua mamma « vera • che lui ha bisogno. Allora scoppia la crisi, anche d'or– dine morale: la suora porta il bimbo a Napoli, va dal– l'uomo cpe ormai ne ha spo– sato la madre e lo convince a prenderlo con sè; poi va dalla madre e le restituisce il figlio. Quindi ritorna alla sua vita: sola, come ha giurato: sola, come deve essere. Se Zavattini ci avesse rac– contato tutto questo col tono di chi ci parla di uno sbaglio che si disapprova o che. co– munque, s; ammette come tale, non avremmo almeno messo in dubbio la sua com– petenza in psicologie religio– se e la sua obiettività nei confront; dei problemi che egli si accinge a trattare. La sua suora, in realtà, oltre ad essere commiserata da lui e guardata con ogni simpatia, ha tutta l'aria di esserci pro– posta come regola e norma comunissima nella vita reli– giosa e finisce. perciò. per avanzare una polemica con– tro questa stessa vita reli– giosa che. a vederla nel film. sembrerebbe uno stato inna– turale in cui. presto o tardi, ìa voce della natura torna a farsi sentire. sole unicamente perchè ne sente il calore? O può - per dirla con Einstein - descri– verci quel semplicissimo co– lore che ha il latte? Lasci stare frati e monache. Za– vattini. se non sa Chi li gui– da, cosa li animi, perchè ri– nunciano, e Che Cosa acqui– stano rinunciando. Si, stia tranquillo. ci saranno suore che cedono a certi sentimen– ti. proprio sul tipo di Suor Letizia: ma sono quelle - e non sono tante. grazie a Dio - che hanno capito ben poco della vita religiosa. che ben poco sanno dell'amor di Dio e dei significati più autentici di quel loro « no• alla te,r;a che, in realtà, è un lmmensò • Sì • a tutta la Creazione. (E queste poche non si possono assumere come regola. cosi come il Manzoni non ha as– sunto come regola la sua •sventurata• Geltrude). A questo punto ci potreb– bero chiedere: ma anche se l'impostazione del personag– gio, è perciò del film, è sba– gliata, il risultato, artistica– mente, non potrebbe essere egualmente.convincente? Inu– tile rispondere teorizzando: è Chiaro che se Zavattin:i ci parla di una suora, e la vede a modo suo, e la dice uguale a tutte le suore, e invece non è così, ci troveremo sempre di fronte a un personaggio falsato ne; suoi 'fondamentali presupposti e. di conseguen– za, falsato nella logica e nel– l'equilibrio delle sue azioni e delle sue reazioni. Questo premesso, -però, dobbiamo dare atto a Mari;, Camerini (regista e sceneg– giatore del film) di non aver lasciato troppo la briglia sul collo alle polemiche zava tti– niane: più che udirle. si :n– tuiscono, più che manifestar– si si lasciano solo sospettare e, comunque. scaturiscono so– lo in senso lato, dal,Ja gene– rale contemplazione dell'ope– ra. (Più manifesta, semmai, è l'altra polemicuccia a sfondo modernista - oggi si direbbe da prete operaio - che ten– ta di gettare il discredito sul– la vita di preghiera. sulla fi– ducia nella Provvidenza. ecc. a favore di un attivismo con– creto e tutto pratico dove quello che conta. è solo un terrestre e sodo • darsi da fare»: vedi. per questo. tutti gli aspetti battaglieri e ame– ricanisti di Suor Letizia ...). A Camerini, però, non pos– siamo dare atto. con altret– tanta simpatia. del modo con cui. attenuate le polemiche, ha poi svolto la storia: (ran– camente il film, pur avendo pagine umane piene di pro– fondità e di calore, pur of– fendoci quel personaggio cen– trale che, con tutti i suoi di– fetti di concezione. ha tutta– via molta vitalità, ci sembra rimanere sempre sul piano del « fumetto •: e questa sen– sazione è assecondata dall'ec– cesso di temi di facile suc– cesso che ricorrono sovente nella vicenda (quello solito del bambino in convento. quello delle suore che gioca– no al oallone, e via dicendo). Se il film, comunque. alla fi– ne. ci rimane nella memoria. lo s; deve molto alla regia: tilisticamente nitida. viva. Perchè mai suor Letizia ha agito cosi? Perchè n~l s_uo animo. frequentando ti p1c– colo e. a poco a poco. sempre più impietosendosi sulle sue condizioni, si è fatto strada un sentimento molto simile a queJlo materno. E' quel sen– timento. anzi. che di lì a po– co (sia pure soltanto come ... seconda intenzione) la spin– ge a non vençlere più il co!l· vento, a riorganizzare l'asilo e a sistemare col molta foga tutte le deficenze finanziarie ancora insolute. Quel senti– mento, però, che è già inter– venuto a scompigliare l'obiet– tività del suo programma di religiosa, col passare del tempo si fa sempre più simi– lP a quello materno e sem– ore meno si fa ispirare da un eguale e cristiano amore per tutti: diventa, infatti. esclusivo. • particolare•· sen– sibile e non tarda a far com– mettere alla suora delle in– .(!iustizie. sia pur modeste. r,ei confronti degli altri. In ouella. da Roma. giunge l'or– dine di partire. Lì. la mis– sione è finita. La suora obbe– disce (il suo «disordine• non è arrivalo fino alla disobbe– dienza). ma eccola pensare di portarsi con sè il bambino: lo farà studiare, lo aiuterà. gli farà da mamma. Il bambino. però. ha gjà una sua mamma e ne ha tanta nostalgia. E anche quella mamma, pur Non stai:emo a spiegare a Zavattini quanto il suo tanto proclamato « realismo • sia paurosamente lontano dalla realtà e quanto falsa e im– motivata sia la concezione con cui egli v0rrebbe ideo– logicamente accred1tare la sua storia. Le suore - eJ!i dice - e così i frati e quanti comunque si sono votGti al solo ed esclusivo amore di ciò che non è terreno e visi· bile, coartano .;e stessi. 1:. pro.iria natura, i pro;,ri Sf:!l· timenti. Ma contro se r,tess, non si va: verrà un gi;>rno in cui tutti gli' Dffetti ~o:n– pressi torneranno alla luci? e allora saranno- drammi. tra gedie, dolori. Povere suore - egli conclude - se nella d~l'– na è istintivo l'ma,)r mater• no, perchè costr ,r.ge .•le e no_n provarlo? Fini.-anno. o pri– ma o dopo. ;;~r prov~r!(, ve~so i figli degii altri. e non come dicono i religiosi con cuore universale e aperto a tutti, ma con animo escius1- vistico, chiuso. ;;redace: che è quello di ogni vera m~d;:e per i propri figli. Ah,me. Zavattini! Certo se i religio– si e le religiose si votass<?ro <11lasolitudine in omaggio a un principio astratto P. as– surdo la nolemica saTPbbe anch~ valida: perchè cosi è fatta la natura umana. Ma che ne sa Zavattini di quel· lo che può fare l'amor di !)io in un'anima religiosa? Che ne sa della Grazia? « Niente potete fare senza di Me•. dice il Signore. E l'ani– ma risponde: « Posso tutto in Colui che mi fa forte •· Dai suoi scritti. dai suoi film, Zavattini chiaramente Ci si rivela come uno cui queste cose sfuggono, o perchè !e ignora, o perchè le respinge. Di tutto cuore gli auguriamo di conoscerle e di viverle. ma finchè ne è fuori perchè af– fronta i problemi che cosi di– rettamente vi si riferiscono? Può un cieco nato parlare del sicura. Anche e la mater:a era quella che era. Altro motivo di ricordo: Anna Ma– gnani nelle vesti di Suor Le– tizia: come finezza di recita– zione non e; entusiasma. :na ci commuove come sensibili– tà di sentimenti. come uma– no calore di espressioni. Gli 3Jtti interpreti sono Eleono– ra Rossi Drago. Antonio Ci– fariello e il piccolo Piero Boccia: bravino come lo so– no al cinema tutti i bambini italiani. GIAN LUIGI .RONDI LAFIERA LETTERARIA LE PRIUE RAPPBESE,\'TAZIOl~l .I R0,1/A * Un' inquietitudine mod rna nei persona~ai di G. B. Shaw * di GIOVA.i\'NI C.A.LEì\'D01.I La professione della Signora Imanifestazione. Non ha avuto Sulla vivacità e il mordente Warren, recitata da Andreina torto G.K. Chesterton quando dei primi due atti questa im– Pagnani, Olga Villi. Gabriele ha scritto che La professione postazione del per,;onaggio ha Ferzetli ed Arnoldo Foà con della Signora Wanen è una indubbiamente nociuto. Lo la regia cli Mario Fcrrero. di- delle più pure tragedie sha- spettacolo ha preso il suo rii– mostra scopertamente alcune ,viene. mo quando la professione del– componenti essenziali dello spi- Il gusto dell'osservazione iro- la Signora Werren non è più rito di G.B. Shaw. Anzitutto nica, l'« antisentimentelismo ». una sorpresa; ed Andreina Pa– la sua interpretazione mate- la capacità di scoprire le si- gneni ha offerto una interpre– rielistica dei fatt.i morali, ani- tuazioni tragiche nei loro ri- tazlone intonata e robusta nel– mala da una eccezionale forza svolti comici possono talvolta l'ultimo atto. polem.ioo: l'abbiezione della Si- indurre a considerare G. B Il suo dibattersi Ira una po– gnora Warren. che si è arric- Shaw uno scrittore più « fri- sizione di !orza ed una posi- chita dedicandosi ad un turpe volo» di quanto egli in real ti) rione di umiliazione dinanzi commercio, è d'eterminate dal- non sia. Ma, a nostro avviso, alla figlia. il suo disperato ten– Ja sue miseria iniziale così co- non bjoogna lasciarsi inganna- tativo di convincerla, le sua me la indipendenza d~lla fl~lia re da questo lato «gradevole» incosciente confessione di una Vivie è prodotta dal benesse- del drammaturgo. sopratutto costituzionale immoralità ed re che le ha consentito di edu- ascoltando le sue commedie lnflne la sua invettiva sono carsi signorilmente. E per con- «sgradevoli». Una delle carat- stali espressi con slancio e con verso il personaggio di Pracd, teristiche più insinuanti e sot- padronanza eccezionali. La Si– che nella commedia è il solo !ili dello spirito e d'ella poesie gnora Warren è appeTSa in ORARIO 1/f:!.1.A IH,ll,\:.r,10'1~ 11 13 IU 18 Manosrrlttl. foto e disegni non pubblicati oon si restituiscono Una delle commedie più fortunale di Silvio GiovanineUi, "L'abisso", che era stata interpretala in Italia da Diana '.l'orrieri e da Tino Carraro. è stata rapprcsen&ata nel Teatro Héberlot di Parigi in una edizione di singolare rilievo. Claude Thibaul. G. P. Kericn, Bernardetle Lange e Pierre Tabard sono gli attori francesi che appaiono in questa scena nella commedia che ha assuolo il titolo « Au del a du ;\1ur > Tra i poeti del nostro secol nutrito di spiritualità. è quello di G.B. Shaw è appunto quella tutta la sua selda costruzione ccontlnua da pair. 3) nato con il quale la cosidetla tiani. concepiti in un tempo di un uomo campato intera- di cogliere il tono tragico in pslcologica, in tutta la sua rie- voluntas poeti;:a v:e'l fatta precedente. nell'epoca po- mente in aria. privo di ogni una atmosfera assolutamente chena di colore drammatico. la discendenza crociana poi combaciare, a poste,·iori. con strondistica e del , r:t.irno aggancio con la realtà: una normale e consueta, perchè In questo stesso atto Olga Villi giunta alle vie di fatto del il suo spontaneo rnsorgere in all'ordine•· I destini ùe:l"er– specie cli innocuo e gratuito, esso emerga più potente- ha reso con intelligente misura nuovo storicismo, bensì. di- un tempo letterario. E sz vo- metismo furono bensì s~ret– anche se simpatico fanfarone mente. come ne La profes- il senso di incompiutezza di ciamolo senza esitazione, dal- gliamo ben guarda,·e, quando tamente collegati al {arsi d.-1- Su questa componente mate- sicme della Signora Warren. mutilazione che è nel perso- la • mens • letteraria. dalla Macri considera s'.oric:::men- la poesia di Montale, aUus va rialistica si innesta una com. Una delle intuizioni più singo- nagglo di Vivie: una creatura partecipe intesa del lett<?ra:o te la nascita di u,1 Ca:r>pana e impenetrabile, mètafls,ca e Ponente ibseniana espresso Ieri e più poetiche di G. B. nella quale la certezze morale a quel • sentimento poetico• lo fa come 3e ti ~uo me~$ag- quotidiana, di quel Mon'ale principalmente dal dramma di Shaw è questa: che, partico- non è ancora la manifestazione nascente con Ungarelti e gio fosse stato estrat~o e cor.- sulla strada delle Occasioni, Vivie: la sue aspirazione ed uno larmente nelle società contem. ~at::"ape~i~;;:,nne:. ~a a~b~fs~t Montale, che sembrava rom- segnato all·etern:tà in busta ben al riparo dal crepitio del– chiarezza interna. il suo biso- poranea. la tragedia nasce e pere con tutti gli schemi con- chiusa al momento ,n cui le varianti ungaretti,me. gno di conquistare una certez- svolge i suol terribili effetti tato di uno sforzo intellettuale. sent1·11·pr·ima d"1allora dalla cominciò a mamfestarsi il Montale riuscì - sJo m&!– za ind'ividuale prima ancora di sopratutto dove meno si mo- di un impegno volontaristico stringere ogni Mpporto socia- stra e dove più gli Individui nel quale n calore umano del- lirica del primo Novecento. lavoro poetico. Egli. qumd1. grado. come persona - a òi– le, Ja sua volontà di ricostrul- sono portati 8 nasconderla sot- l"individuo si è quasi appasst- Insomma. per « ritrova.:e • non potendo negare Je or'gi- I ventare davvero ;\ simbolo re l'esistenza nell'ambito se- to forme futili e talvolta di- to. E' uno del momenti più Ungaretti in una tradizione ni rapsodiche di Ung.aret •.i -1 vivente ,del t_ravaglio u:l•: greto della personalità sono ti- vertenti. lirici e più raffinati della com- giunta stremala all":iffanno di sulle quali anco:·a abbiamo co d~ll ermetismo. da c.ut pioomente ibseniani, sebbene Il senso tragico insito ne La media. un Corazzini o di un Gaeta, bisogno di essere 1llum!Ilati n~cquero ~li • (?tto st udi• alrcmpito romantico ,Jel dram. professione della Signora War· Noi vediamo gli altri per,;o- un letterato di buona razza, - difficili a ridursi a voce di Bo e gh stessi «Esempla– maturgo norveiit,se si sostituì- ren impedisce che nella rap- naggi de La professione della come Gargiulo non pc>teva armata di ritmo e di canto, ri ' di Macrì. cioè t cla3:5ici sca ne La professione della Si- presentazione dei suoi perso- Signora Warren in maniera un che • vetificare • in qual mo- tenta di rifarsi qualche im- della letteratura ermet:ca, gnora Warren un accento di naggi la defom1azione carica- po' diversa dalla immagine che do l'operazione-Allegria si no indietro. con \a figl.ra coev_i alla nascit_a o all'~l~er– distaccate amarezza. di disin- turale sia spinta oltre un certo ne è stata otTerla da Mario fosse determinata. Da questa del , consolatore• in Reb<'l a maz1one del Luz1, Gatto. Par– cantata oggettività. di pungen- limite. Ecco perchè l'ingresso Ferrere. verifica nasce tutto il sapore come prima 'st1nza c!ell~ ronchi. Bigongiari ecc .. : ve– le ironie ~he /. invece origi. estremamente caricaturale di La professione della Signora strumentale e veram~:-ite poesia contemporanea. Ne ri poeti della sta11ione er– nalmente shawiano. Anche sot. Andreina Pagneni nel per®- Warren è. come abbiamo vi- suggestivo del « Panoram::t,: nasce una curiosa identifica- melica. to tale aspei!~ particolare lo neggio d'ella Signora Warren st0 . una commedi11 ricca di si- Il primo grande tentativo di zione contenutistic::t, a dir Quando Gargiuio nfbtò, a scrittore irlandese. che -pur ap- a noi non è piaciuto: tutte gnlficati, di sfumature. di in- dar rilievo biografico alla poco: senza sminui:-e, s'ir.- suo modo, la poesia delle Cc• J)Gre strC'ttamentc apparen~ •tù quelle gale e quei colori acce- tuizioni: una commeclio non novità letteraria dela lirica tende, da parte nostrl, l"af- casioni, chi non lo ri:::orda? al suo grande predecessore, se si sono fuori dal registro della scaduta. nella quale il prete sto attuale. Non si capisce, ù'al- nato poetico dell'autore dei dieci, cento :nani furcno ne distingue appunto perchi> commedia, senza dire che di- polemico. che può averla fat- tronde, come Gargiulo avreb- Frammenti lirici. Tace di pronte ad innalz::trla. Gargiu– ha raffreddato ogni bollore ro- struggono la sua logica. La Si- ta considerare almeno in par- be potuto comportar-i divcr- Sbarbaro. che rapp,esenta la lo no~ fu mai più couente mantico in una atmos!era dia- gnore Warren esercita la sua te come un'opera d'occasione. samente, avendo alle spalle crisi salutare dell'ondata ere- come in quel ;nomento òElla lettica nelle quale la conside- «professione» ed è sotto certi nasconde una ben diversa e la mitica ma improvvisata puscolare. proprio perchè fu sua attività: Egli, che aveva razione del fattori economici aspetti volgere: ma il suo sfor- dp1ivù1_dduuaraotlutroref,otstotaanlzcau.nE,. sa sapei tti·. )'luragl1·a della Ronda ~ ,'n- atto di riduzione e di intran- onerato a ridosso della Ron- diviene fondamentale nella va- zo più accentuato è quello di " ~ d ·1 d t d" • e! \ lutazione dei fattori morali mimetizzarsi, di ottenere una del male co/llemporeneo E torno lo schiamazzante d1- sigenza mo,ale si.gli stessi a 1 gr~n e ra tme,1.o e, - (Ma già in Ibsen se ne trova rispettabilità formale. di non questo timbro attuale della leggio professorale dei Gal- contenuti sentimentali: e ac- ia poeSi~ pura, mal poteva non cii rado un accenno abba- far trasparire quel che essa commedia, questa molteplicità Jett; o dei facenti-funzione: cenna solo di sfuggita ~Ila ada~ta,-st a ".eder tu lt 1 ge– stanze chiaro anche se indirei- realmente è. La Signora wa,.,_ delle sue risonanze ci sembra quando ad Ungaretti 6'lro presenza di Govoni. cc,me ~en. separati_ con tanto sot– to: U debito al quale ora è ren non ostenta le insegne del che siano stati resi nel terzo che • un nuovo apriori lirico- l'unica figura che si r.1Jvò ble acume, _ripullulare ins,~– stata costretta in Casa di bam- suo grado, anzi le occulta ac- atto. particolarmen e da An- sentimentale• si dconosceva, nella diaspora dei «nuovi•, me nel_ crog1uolo della Ol'Clè:IB boia diviene un elemento im- curatamente. Essa vuole appe- dreine Pagnanl la quale ho come ben ricordiamo. quasi per virtù cnsmatiche, n:iontahana. f!,. pr?sa e a poe– portante della sua crisi mo- rire soltanto come la simpa- aderito· al suo personaggio Giriamo la medag,ia. Ma- • per interiore estro purifica- SJa la p.ropr_,a dimo~a. ~ei:n– rale). tica amica dJ un molto rispet- esprimendone la profonda at- crì, e non solamente in que- tore •· In sostanz:i Ma<"rt ci brò allora il suo 1mpl,c1to Infine è vivissimo nella com- labile baronetto. La verità del- tualità e la inconsueta verità sto luogo del suo sag"io, p;,r- conduce a Camoar;a e a Re- motto. med'ia un eltro aspetto proprio la suo condizione non deve psicologica. 1'inquletudine ama- la di un richiamo cat~goriale bora senza alcuna m,~diazio~ La questione, po ta. òt.:n– dello spirito shawieno e deci- Pssere subito dichiarata: ma ra e contraddittorie. La Si- f I 1· . ne storica. E da Campana e que, .da Macn sul grande deve rivelarsi fortuitamente. gnora Warren non abito se non a cui u mossa a inca nuo- Rebora in poi la sinte·1· qua- compito d_el_lasua ge_ner_~z10- samente premonitore: la sua per sbaglio il mondo dell'Ot- va: e dà tutto il peso di oue- ta d capacità di rappresentare una ped r 11 ac 5 c~ni. ~ « pro!e~ionf » tocento: è una figlia del nostro sta scoperta alla l~ttera~ura litativa diventa il fatto delle ;;~ al~ rtv!t, . e 8 15i~r!bu1ta società nella complessità delle e a ignora arren s1 pa e- è . critica degli anni erm<!l:ci. nuove poetiche. co,1 J"apriori ro cri : 10- as_t avt-r: sue forze e nella verità delle sa attraverso una serie di col- secolo e non ancora mvec- Le sue ragioni sono cospi- che s'è già visto. Ma Macrì ne ~ccennato J mot1v1. A cu1 f~t ~itu:,,2!~:;~elai s~:cra~f!::!i ~~•~e~n~.is~~ittfo~o j(~~:: ft;::,~Ìe ¾~ns!~!a ~:;t;;~b\\i,~~ cl,ue tel i~ress~a:i.rftr~~~ ~i~n !~vc~~ti: ~:r\~~;1e~~ ~~~\~r::[;mo~ ~~;ic:i\~~~ occulti e vitali. il suo coraggio neggio porta scritta in fronte merosi SPl!Ueci. aspe o cri ico: .~.d~1sc1 imi- e più tardi, di tutto il resto ferisce chiamarlo, .s?lla me- ne! definirne i mali all'origine la sua qualifica. GIOVANNI CALENDOLI dell'entusiasmo " I della poesia contempor.mea, d1az1one • della_ cnltca e1me- Molti scrittori realisti di oggi ----------------------------- da Pea a Bartolini da l'Yiano llca, avvenuta m qu~glt stes- non hanno nulla da insegnare • Novaro a Fracassi.' d<l Sc>ffici si anni,. alla civiltà lelt~raria, al polemista de La. Professione u et 1 • • A . a Saba, da Pavese a Penna, mtesa 1n senso _la_to,e com- deUa. Signora Warren che seri- Il I a 1an o ID merica da Pavolini a Be~tolucci, da prendente_ <!UlDdt1l_romanzo_. veva nel 1893: G B. Shaw è Trilussa a Giotti, per :are i Gh ermet~c1 fiorenhm. quasi molto spietato e deciso. va più primi nomi extrava<>anti ri- tncreduh m un pnmo tempo a fondo. E' veramente « anti- spetto al suo panora°ma ~ fis- della . generosa so~da ps_ico:- sentimentale» e questo suo so,; al significalo • categ>J~ia- log1sttca ~ettata d~t ~o.lariani, modo di rappresentare la so- (Continua da. .,..,. 4) mania. in Svezia; ora sono non solo ·me. ma pure i let- le•. nell'alveo della poesia sente!1dos1 _impacciati .n que- cietà costituisce certamente uno all'Uni,ven;ità di Calirfornia tori mi è sembrata quella ermetica. 0 neo-simbolistica sta_d1spers1v_a at1;1osfera. pre- dei valori pili rilevanti e più sce a dira:re a.nche ra.ntica a Los .Angeles: Il corso prin- sul!~ rna. attività lettera.ria. che dir si voglia. ferirono . chi prn, eh; •meno, attuali della sua opera. amarezza. , cipale che vi dò è su alcuni Anche perchè dopo tanti a.n- Questi nomi. e le ragioni ma lutti un po v~.ar. le Ma le diverse componenti II mio oolo libro finora i;:rossi caipoJa,vori della Jet- ni uno non riesce più. a spie- che essi comportano, possono spali!! al romanzo. Fo.,e q;ie: che confluiscono nella comme- uscito. L'ira. di Dio, conte- teramra mondiale. dall'Odis- garsi se il suo sia · stato un formare la prima • que:-elle • sta e ~a vera a~1;usa ~he H dia si integrano armonicamen. neni.e nre ,·acconti lunghi o sea a Guerra e Pace. Un periodo di ripensamento. intorno alla tesi d" Macrì e m?ove1_à alla cnttca d1 aue– te. perchè esse ba une strut- romanzi ,brevi, usci in pe- mio caro amico italiano tro- sto tez,minando una stesura, alla i·mpostazi·one ~he se 'ne g_h annt. co_l sen_no retrospet– tura maestra che crea anche riodo 1p0co favorevole (1942): vò che u~ ct>rso simile fosse Clhespero definitiva. d un ro- 1 .. 1cava della sua vi·-si·~necri·_ hvo_della r 0 10asc1ta 1ella nar- i! suo nucleo pòetico organico. · · e ,.,,.A vederlo r·,~tam , ta J or s ., t JJ ttual d Tale struttura maestra è de a mt p1ac re.,,,., ~ - un « americana » e o s J - manzo intitolato G!i eredi. tico-storica. Ma ad un &ltro ra iv3: ~e a . e oooi:uer- dal contra 5 to _ che domina pato. Non ero più in Ltalia se in _,un,giornale e poi in un Per quel tianto ohe un roman- punto. forse più signifi~,tivo, sraa.nNesi potra eluder\a. pe;1- tutta l'opera _ fl'à il senso q,uando uscì da Mondadori: suo libro; ma corsi del ge- zo 00 di riferimento a un converrà riportare :J lettore. do al ~etere alluc1p:ito.10 della rlspet\Qbililà convenzio- varie delle recensioni le le~i nere, comw1i negli Stati Un.i: precisa am'oiente e ,periodo. Lo 1;caviamo da qu~te af- del p!atomsn:io e d_eH ;A,ssen– nale rappresentato dalla Signo. anni -dopo. Quel ohe(e scns- t1, possono essere condotti questo si srn\.ge ne\ll'epoca (ermazioni: • L' intelJi~enza za. a1 1 _ f~ttcc1 acqu1s1t! dalle ra Warren ed il senso della ri- se Gian.firanco Con ini, ori- con ser!e~à e ~on una 1;erta immediatamente '!)recedente categoriale della poesia e del- Oc~as ont, alla_ ~ura di_ • sol– spettabilità effettiva rappresen- tico che stfrno mol~, J:u di profondt,tà: cosi spero s_1all J>u1tima ~er>ra. e per-la mag- la tecnica della creazi>J::1ear- lec1tudme mtb~o-filo 'l!'lca • lato dalla figlia Vivie. s1_ngolare uttlttà ed m~ra,g- mio. Del resto se. uno mse: gior parte a Venezia. con un tistica è raggiunta negJ· anni come dice Macn_. che van~- Primo ancora di essere une giamento \>er me, _specie.~ gna filosofia_ o musica ~on ~1 paio di capitoli a Roma, a 1935 _ 1942 in direzione 1tli un n:ient_e ?~ve".a d_1sper~er_s;.:n turpe affarista. la Signora War- quej ~~ .irg~arda !! possibile st chiede d1 qu~Je periodo_ o Berlino e in un villaggio del- approfondimento totaie. di- rivoh g1_d1am.es1ste':ztahsbc1. ren è una donna la quale ere- equilibrio m un esperien:z,a nazione. Come e concepibile le rprealpi venete Vi lavoro cc-metafisico e culturaìe-eu- b_ar?Cch1.leo~rd1an_1. s_urrea– de che per essere in pace con come la mia, che è localmen- i1 ." pr<?fe,,,sore di frlosofla », da molti anni. · ropeo. del fatto poetico. <iella 1_1sttc1. ecc. Si dovra_ n~orre– la propria coscienza basta ri- te _veneta d:3 una 1>acr_-te. cost lo e quello d1 letteratur~. _ E del mondo ltol!ywoo- sua assoluta oggettività e del- !e a _delle sp1egaz10::1(, eh_~ spettare alcune regole formali, d1c1~0 cosi mt_ernaz1onale Con la « vocazione n~rr~t1- diano, gli chiesi al termine le sue relazioni con l'essere, mvesltra~n_o settor, ~1vers_1. e tutti gli sforzi della sua esi- dalil altra. Non ti. n~scol'!do va» come t,u. la ah1am.i. I m- dell'intervista, che cosa puoi la vita e il destino ... •. :Macri. dal!a pohhca allo. st!i,o. r,·u– stenza sono stati rivolti alla ~e ?na dell~ ra,gt~nt. prtn- ~gnamento s1 concilta bents- dirmi? Che impressione tt dunque. rivendica alla sua ster 10sofic? con cui. s1 ,:1veva conquista delle forme. Se. co- cupalt _pei: cw _vorrei mstam- s1rno: la . pratica Jettera,r1~ hanno suggerito le tue espe· generazione questa sc.:>;>arta, ~elle _tr1bu )etterane s·no al me essa stessa dice. rosse meno ~ato il _ltbro e che. a q,u~l- serve a spiegar le opere_« da, rienze di sceneggiatore? che noi saremmo ben dispo- 43. St dovra tener •::mto del volgare nelle apparenze. non l epoca_ il. c~nsor:e mm1_steria~ d1 dentro»_: e .pa,rlar1: dei ca~ - Conosco . rsone de 11 a sti a riconoscerle, se non ci nos_tro strano costume lette- esiterebbe addirittura a vivere •le sost1bui 11 voi al lei ohe I pola,von dt lironle a giovani .d t H II pe d (eh . fo se una questione necta di rario. . all'ombra di una cattedrale. La personaggi si davano: a,rrivò è un wasso impegno oltreché COSI e t,a O . ywoo. e e un date e di uomini. sulla quale . Con questa viva problema- figlia Vivie ha invece compre- a fa.r,ni fare degli errori di un diletto. Parte di questi concetto sociale P)U ch~geo- dobbiamo accordarci prima. ttca. an~rebbe dunque ai: so che si è veramente rispet- '$"a:m!natica. o almeno di con- i;ii011,,ani.nel caso mio. sono ~rafico) e ne Sttmo . oun!! Difatti egli mostra di non ac· frontato 11 grosso volu:ne d! tabili quando nell'interno del- c~to .. ~rohé in certi tenta- studenti di teatro e di cine- IP~é sanno unire sensibilità corgersi· che la posizione dei Macrl._ eludendo Je qu_estton_ 1 la propria coscienza si rispet- hVl d1 dialogo a tinta verna- matografla. e m\eUige~a. 81 necessari_ re_- mi · t t è d !ano per una sincera convin- colaTe che feci. non riconob- L·ItaJia è di moda in Ame- qu1s1lt tecn1c1: per esempio _11nuovi 12oeti italiani nei con- non. su cui ano si t- zione i valori morali. Vivie de- be in certi « ci ,, la trascri- nica. Questia moda è ratta di produttore Houseman. 1 regi- fronti del loro tempo 'ette- scuss~. ~el met?d 0 . delle oe– cide di abbandonare la madrn zione del veneto ",ghe »: tu butto, dalle pettinabure ai slt _Ray o Zmnemann. o at- rario, e quindi dello stesso neraziont, et Slm_ilt~. Peral– soltanto quando sa che essa sai come iparlano i veneti, film , da Moravia alle mac- tori come Roberl R,yan o critico Macrì, già pern1etteva lro. _vorre~mo dichiarar~ le continua nel .suo infame com- quando si metton a pa,tùa,re chine Olivetti. Moravia oggi an_ohe. ma sì. la Jane Russell. e anzi obbligava ad una con- nos~e . pnva_te 1:onclusiom, mercio e che è inoopace di una italiano. I lettori penso ab- non è noto solo alle éutes ma L'mdustrta_ tn questo momen- vergenza nel • fuoco unic<>di s~ll 0rd me dei_ fatti ,,ra espo– intim0 redenzione. Il rifiuto bian inteso che si trattaiva anche al lettore medio a,me- to \'13 benmo e punta sulle natura e di simbolo - per st1 della _poeSrn_c_onte:noor~- l · · à od · · · riportare le sue parole _ di nea. :5e e assai .1mprobab1le alla redenzione, . a incapac1t di racconti c-he tenevano più ricano: non credo che alcuno g;rosse _Pr ~toni con grossi stile e di verità•· Già il tem- che l esame gargiultano cl~– di superare l'abb1ezlone oersl- al persona.(!gio ed alla vicen- scrittore el.tiro,peo lo slLperi. sçherm1, lasc1ando _le cose più po dei simboli cifrati ~i era ba nmanere a Jung? ac!lUlSJ• n? quando _so,:iocad~te IP ra- da. in senso d'intreccio e di Sul piano degli scambi oultu- PtCC?le alla t_elev1s1one. cm le scatenato. E a chi altri òo- t'? nella no~tra stona !ettera- g1of!i materiali eh~ I ha~n1_o (a- moralità. che alla bella pa- raH. uomini di lettere. stu- glorie del cmem~scope ono na stante 1 e . vort a rendono mronr1. 1ab1k q;ina O frase. Qualcosa di mio denti. eccetera. che capitano prec-lu_se. Mol!o. d1 quel che_ s1 veva es er affidato tale :nes- · . 1 n cessano e co- la pos121one della S1imo_N1 è uscito anohe in America. anche in quell'estrema Ame- vede tn TV e msopportab1le. saggio? Si capisce. quella st~nle nto_rno a molte_ que– War_ren con quella della flgha come sai. dove bo collabo- rica che è Los Angeles. Lo ma sta accadendo un fat~o poesia aspettava oroprio ia ~~iom lecmche appena, ,atra~ Ed 1." quPSto nodo della com- rato e collaboro a riviste let- stesso saTà vero dee;Ji ameri- nuovo ed mtere 5'.lnte.. oss_ta sua sublimazione coerente, is'.e dal ma~tro_ napo,etan?, media _G 8 . Shaw _supera . s~ terarie. Anzi il mio Storia cani in l'llalia. Cose del ge- che !luel cJ:ie :'.è di buono m un'esaltazione almeno ;deolo- alltettanto difficile sarà n– Slesso. 1 _su'?1 S;Chemi.polemici. 'ii F'etmialia usci prima in in- nere va n no naturalmente TV e mei!'ho d1 quel che /!.e- gica e dottrinaria, ma sojlrat- oensa_re tra qualche n:1no al– le sue hm1taz1o_nl drnlettichr. e-lese che in italiano. ed è l11oltiplicale per mille. L'isti- neralmente ::là i} cinema: più tutto psicologica! li travagho le test addot,t_e da Macri ~ tlla per affrontare hberamen e un t . . t . d" t . f . d" •ntel!" l .ù . degli anni dell'ermetismo natura e I tnter~ento d<>ll~ vasto tema umano che diviene s i,to an ol~1zzato la du,e uz10ne J cen n ~a ,_ci_ , I. igen e. pt coraggioso. (quello di Firenze. e non òei ooesta nuo_va. E tempo dt materia di poe,ia. voi\~- 0 _ul ~1rn. com_e gl'l~t1tut1 ila· più adulto. Sono d'accordo con sotloprodott·i regionali· e pro- guar_dare ai documenti dt.>11a Il contrasto fra una visione S tt>fPn1e clt con 1\<i. m:o. 11~m che fiort5<:ono per esem- Paddy Ohayefskv. che se.risse vinciali) era fatto per rispon- ooes 1~.conte~p_or~ne 3 wn ,)C- della vite fondata sul rispetto fPssore. 1n unn un1vers1fn o10 m Ge111nanta o _a Londra. Marty e che in·ieme a Gore chi p1u smahz1a!t e Quel ri della forma ed Una Vl .slone del- , me r, e n n a. non potevrmn andrebbe ,_ncor_ag,-g1ata, o_n v,·dal è ora forse lo scr1·ttore òere allo slanc.il :>con cui Un- . . . : . t •• - d d L t h garetti. ne11'immediato rlopo- gore emom tic~ _che u~ e le la vite fondata sulla certezza >n~ncar d,,,, .01?1~'! ": n utte_ le_ 1.t:1 1v~rsita , a_n~o si- di TV a maggior successo. guerra, aveva modiflca~o la eo?che d1 _trans1z1<?ne_ e~1gono di una verità interiore è valido ":•.ma sulla poss1b1ltta dt con- buaz1on1 t!allane .ehc1. ma quando dice che il mig,lior sua maniera impressionistica da_1oosten. oerche <1ano !n- non soltanto in quella società ciliare la scuola con la nar. oer esempio nella nostra v1 . , . terprPtate fedelmente inglese dalla quale lo scritÌo- rati-1~a. e (a. ~econda Stf!la si: è un department . d'i!,aliano teatro americano e oggi quel- in un ordinato e con!(en:ale · · re trae la sua originaria ispi ;ua_z,_one 11altana n.eglt Stat• fì0rPnte_ I ri,poort1 cinema. lo s-oritto per la televisione. assunto umanistic;i-barocco. GIACI'>.TO R'PAnNOl,F,'t'TJ VINC'F.'1:t() OAKUARF.1.LI Olrrttore OIEt;O FABBRJ t,011dfrttltort rrsnonsab11e razione· ma è un eterno con lr,,t1. tografic1. culturalmente m1 Del resto molta TV è prodot- Subito Ungaretti diventò trasto 0 deUa società di ogni Non m'è mai accaduto d'in- oare tendano a non rontar ta a HollywOOò e c'è conti- bandiera e segnacolo d~II er– tempo Ed. approfondendole,. '"Pnare in Italia: omincia' '1Ulla: alcuni prodotti di col- nuo scambi di scrittori Que- metismo trascinandosi ;;J•r~ G B Shaw supera Je me pre , in~,marP allo sro0<1 soornt 'abor~zinne sono turistici. al sti sono m gran parte· de<>!I ~ndierine nel_Ja st~a "ta e 1 o– messe materialistiche e le sue •ntt0 d'andarP all'ei;tero. n cii tr.i. colns-,i e progettoni. sono . . . ~ nosa (bastera dire qJE<IJa derivazioni Ibseniane. metten- rimanerci. in un moment" delle •americanate" nel sen- <>pe1;ialtSt :. sovei:,te _medtooris- dell'autore dell'Oboè). Ma se do e nudo istinti e sentimenti •torico in cui le frontiere no,., •o deteri0re. fatte da i alianl simt ma capacl di produrre ben osserviamo. ;1 àr:.1mma fondamentali dell'uomo nella ~i supernvano troppo agii- Un'altra domanda che a sene. spirituale dell'ermeti;mo era tahtlimento t1pogr. U.E.S 1.S A. loro più genuina ed immediata mente. Ho insegnato in Ger- avrebbe potuto interessare G. A. CIBOTTO già estraneo ai miti ungaret- Roma - Via IV Novembre, 149 J J

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