la Fiera Letteraria - XI - n. 42 - 21 ottobre 1956

)KAIUU Ut.LL,1 10-.U \L.IU '\t. 11 IJ lb l~ Data la sovrabbondanza d.l scrlttl che Cl pervengono con la esplicita rich.lesta d.l giudizi particolari. com-.mlchlamo agll interessati cbe d.lrettore e redazione della e Fiera • sono asso– lutamente Impossibilitati a dar riscontro 8 queste richieste LAFIERA LETTERARIA ,tannc;;;rrlttl rnto p rll,i:p,rnl non 011hhl1f'att nnn ...1 rr ...1ft11t~rnno * GALLERIA DEGLI Raphacl Mafai nel suo studio UN TEMPERAME TO DI GRANDE INTENSITÀ ESPRESSIVA * POESJA NATURALE ED' EDUCAZIONE * asce sulle sue tele una mitologia di ritratti, eseguiti secondo la coerente sintassi della natura, salvo certi laceranti accostamenti di colore, che hanno un valore simbolico e la ricerca di durezza ed energia * di ElJGELVIO BATTISTI La miglior strada per <Xtpire la poesia di Raphael Ma'fai sono i suoi ricordi: un'adolescenza profonda– mente religiosa, nutrita dagli studi di musica, dalle letture dei classici della patria lontana, Tolstol, Do– doiewsky; in contatto con l'ambiente artistico di Lon– dra, dov'era arrivata bambina. Dalle visite al musei derivò un attaccamento, acceso, un'istintiva antipatia per le pitture scure, sporche dell'accademia; dalla sua razza. una meditata e sofferta visione del mondo. Pas– s.ando per Parigi ammirò Van Gogh, Gauguin, Soutine; l'ariosità degl'impressionisti; trovò che Picasso era un grande artista, ma preferì, perchè più scoperta– mente commosso. B~aque. E a Roma portò i frutti di questa corsa per l'Europa espressionista legandosi ai giovani più svegll e sensibili, Mafai e Scipione. Oltre ai viaggi, l'orientamento di RaphaeJ si deve an– che all'ambiente familiare, a quanto di raffinato e popolare poteva dare la Russia: la passione per le icone, l'entusiasmo per le fiabe, l'istintivo bisogno di non costringere la propria poesia entro la rigida sin– tassi del mondo materiale. Visionaria per natura, Raphael potè restare tale anche per l'educazione. Ro– ma. avvolta nella sua luce triste, le apparve sacra come un santuario, seppe scovare profonde e miste– riose tonalità, nei p;nJ della passeggiata archeologica. o trasformare l'Arco d1 Settimio Severo in un ex voto, \ con uno sfondo estroso e quasi « nau ». Nei prim\ ritratti la deformaz:one è violenta: Raphael ci dice, tuttora, che vuol impossessarsi di ciò che vede, e trasformarlo onde renderlo più vivo. Ecco i termini del suo realismo, che sta da un lato in opposizione al verismo tardo ottocentesco, dall'altro all'espressio– nismo, sadico, violento, tale da esasperare i caratteri dei modelli. Raphael è troppo femminile per aggre– dire, guarda. Da anni nel suo studio le pitture si affiancano alle sculture, e non c'è un vero iato fra l'una e l'altra attività. Tuttavia le sue tele non assomigliano ai gessi o ai bronzi. la questi l'intensità espressiva è mediata da una caicolata modulazione di piani, dalla iscrizione delle immagini in moduli geometrici ed arcaici, che paiono ricondurli ad un passato di altri millenni nonostante l'esplosione di passione che de– forma 1~ facce sofferenti. Sulle tele nasce una mi– tologia di ritratti, eseguiti secondo la coerente sintassi della natura, salvo certi laceranti accostamenti di colore, che hanno un valore del tutto simbolico, e la continua ricerca di durezza ed energia. Nel colore e nel disegno soprattutto, più che nella visione pitto– rica, vanno cercate infatti le tracce di quella lotta sulla materia, che ricorda, nell'entusiasta Raphael, la ossessione biblica della creazione. EUGENIO BATTISTI ARTISTI ITALIANI * RAPHAEL AFA I \ ,J * La pittrice Raphael Ma– fai Antonietta è nata a Vilna (Lituania) il 29 lu– glio 1900. Ha studiato mu– sica a Londra aJ Conserva– torio Reale, poi scultura con Epstein. Nel 1924 ha sposato il pittore Mafai e si è stabilita in Italia. Con Scipione e Mafai ba fatto parte del gruppo di pittori noti col nome di • Scuola Romana •· Dal '32 si è de– dicata in prevalenza alla scultura. Esp.: Roma. '29 (pittura); Milano, '47 (scul- tura); Roma. '52. e Milano, '55 (pittura e scultura). Opere: Gal!. Naz. Arte Mo– derna (Roma); Redfern Gal!. (Londra); coli. Jesi (Milano) e altre raccolte italiane e straniere. Bibl. C. Pavolini: • Il Tevere•• '29: V. Marti– nelli: •Commentari•. '54; A. Mezio: Catalogo d'espo– sizione, Roma, '52. * A sinistra: Ritratto di ra.gu – za. - In basso. a sinistra: Fi– gura - In basso. a destr.a: Testa di donna / / } / t

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