la Fiera Letteraria - XI - n. 38 - 23 settembre 1956

Domenica 23 settembre 1956 LA FIERA LETTERARI~ Arnaldo Zuccari: Vicinanza alla Boccata LA fflOSTBA DELL'SOO BK~SCIANO }f. SCELTA DI CINQUE PITTORI * Solo il Filippini potrà essere ammesso a un secondo esame per la scelta di quegli autori e di quelle opere che, prima o poi, dovran,;,o comporre quella mostra dell'ottocento italiano per chiarire certi esiti della nostra pittura * di GIUSEPPE SOIOHTl~O Dopo la mostra del Piccio, dei cinque, si è tenuto conto del1'800 nel Mezzogiorno d'I- del fatto che essi furono le– talia, del ~itratto dell'B00 gati da profonda am1cmi lombardo, del Romagnoli, e (siccbè è sotto il caro segno degli Emiliani del1'800 e dei dell'amicizia che si giustifica Macchiaioli, ecco a Brescia, la loro esclusiva presenza in una mostra dal titolo Pittori questa mostra). de!L'S00 bresciano, cioè di cin- Francesco Rovetta, che è il que fra i molti pittori che du- più anziano del wdalizio, stu– rante un secolo operarono in diò nell'ambito provinciale e quella città. Essa è stata or- fu fondatore del cenacolo ganizzata sotto il patrocinio « L'Arte in Famiglia». Fra i del Comune di BTescia, del- quindici quadri espasti, che l'E.P.T., dell'Amminisrazfone denunciano un gusto sorretto provinciale e della Camera di da ,una tecnica da dilettante, Commercio, che nella socie- Desinare distutrbato potrebbe tà « Pro Brescia» hanno tra- dirsi di sapore napoletano; in vato una esecutrice ottima; Ritratto di profilo della mo– una mostra che, ospitata nel glie manca la compenetrazio– vanvitelliano Palazzo del Co- ne fra la figura e lo sfondo mune, è stata allestita con per evidente imperizia; fa grande cura. Ma con quale pensare a un Torna, ma piut- i pittore, fu un insegnante che illustrative, leccate sino allo si dilettò cli dipengere du- inverosimile, impregnate di rante le ore libere. Fra i se- un falso verismo, noiose. E dici quadri esposti (troppi an- in queste opere che il Fili!>' anche se a titolo di documen- pini scopre i suoi limiti e de– tazione) In cantoria è allo nuncia i legami e i pregiudizi stato di abbozzo; Brolo con che gl'impediscono di solle– con contadina tratta un argo- varsi. Cè, in fondo, assenza mento divenuto poesia solo di cultura e di aggiornamento in qualche opere di Fj}ippo pittorico, attaccamento ai mo– Palizzi; per il resto si tratta di scaduti di una tradizione di esencitazioni che non par- già essa stessa provinciale, tono dall 2 natUTa ma voglio- difetto assoluto di un discer– no pervenire al naturale. Ci- nimento ti:a problemi e tiamo, come in pro.posito ca- pseudoproblerni. ratteristici, Sopramo11te e Fi- nei riferimenti più imme– ne d'autunno. diati che lo riguardano. cite- Il pittore sul quale punta- remo poc alcuni quadri il Tal– no per una trivalu,tazione i Ione e per altri il Ranzoni. competenti che hanno colla- A_i1;1odi espressivi del ~an_zo– borato allo allestimento della ru e ancor_ato La !ettnce, a presente mostra, è Francesco un Ranzom sporco e disfatto (disfatto come fu nei suoi se– guaci lombardi, del resto) ci fanno pensare Figura n. I e n. 2, Sciarpa rossa, ecc.; men– tre il tentativo di lasciare il vero per creare un'atmosfe– ra incantata (in questi casi guarda a Corot) riscontria– mo ne La nevicata che, con UNA MANIFESTAZIONERADIOFONICAINTERNAZIONALE * La Svizzera vincitrice morale del Premio Italia 1956 * Anche quest'anno il Premio RAI, che ha laureato le mi- gliori opere, sembra in polemica con i riconoscimenti maggiori * ili ,lLBERTO PERR.11\'I Il « Prix * internazionale Italia è giunto alla sua otta– va ediziorre. Anche l'esito del 1956, che ha avuto luogo a Rimirri - dopo le successive tappe di Venezia, Torino. Napoli, Mt· !ano, Palermo, Firenze e Pe• rugia - ricalca con monoto– na pervicacia c.riteri artistici non del tutto ortodossi dal punto di vista radiofonico. So– no in realtà otto anni che i Critici d'Arte Radiofonica ita– liani, e cioè i maggiori compe– tenti in materia, forniscono at– traverso la stampa i loro sug– gerimenti alla RAI, invitando– la ad eliminare dal « P.rix » glJ equivoci che vengono riJ)etuti ogni anno con insistenza, ma t~ RAI, che tiene al suo «Prix• c·ome manifestazione mondana e !Pubblicitaria (e soltanto marginalmente come effettiva conwetizfone d'arte) si è de– cisa finalmente ad un passo in– telligente: non invitare più i critici specia.lirzati alle mani– festazioni del ,(< Prix >> (le cri– tiche danno sempre noia) e in– vitando al loro posto i soliti cronisti i quali, digiuni di pro– blemi d 'airte radiofonica, pos– sono polarizzare la loro atten– zione ali 'apparenza mondana e internazionale della manifesta- 7lone. Questa è la novità (for– se la sola) che ha caratteriz– zato il massimo avvenimento radiofonico italiano del 1956. Politica dello struzzo che na– sconde la testa nella sabbia. Comunque, per dovere pro– fessionale, siamo costretti ugualmente ad occu:i,arci del Premio Ialia, attingendo a fon– ti ancor più dirette di quanto sia consentito ai comuni gior– nalisti. Come nelle precedenti tor– nate del « Prix », anche questo anno i risultati sono discutibi– li: il buono s'è mischiato al cattivo, li prezioso alla sciat– to, il valldo allo scadente, le preoccupazioni diplomatiche a quelle meramente artistiche. La !Francia è solita ogni anno portarsi via comunque un pre– mio, e il Premio Italia sta di– ventando ,una sinecura p~ la prepotenz,a dei dirigenti della RTF. Peraltro, come accadde lo SCOiI'SO anno a Perugia, 1a RAI ha organizzato un pxentio se– condario - una specie di cor– rettivo ai risultati trQPPO spes– so cervellotici delle Commis– sioni giudicatrici internaziona– li - chiamato appunto .Pre• mio della Radiotelevisione Ita– liana», che. con maggiore co– gnizione di causa, premia due op&e rper proprio conto, e cli solito le sceglie bene, quasi in intima polemica con i risulta– ti maggiori. L'anno scorso pre– miò l'ottimo ratliodramma te– desco Ritorno (Heimkehr) di Peter Hirche. e quest'anno le, « Ballata perTim pescatore di trote » Ba!Lata per Tim pescatore di trote, radiodramma di Car, lo Castelli (Svizzera) ha vin:o 11 e Premio della Radiotelevi– sione Italiana > riservato c:"Ue opere letterarie o dram:na– tiche. E' questa senza dubbio la migliore opera presentata sJ e Prix Italia> di quest'anno la più provveduta e sicura a! fermazione radiofonica "l~ cJ abbia dato il • Festival • di Rimini. Carlo Castelli, illustre Carlo Castelli scrittore elvetico, autore di 10- manzi e racconti di indis=utl bile pregio letterario, Sl dedt· ca anche con successo al •ca tro e al radioteatro. Egli è stato il pioniere di Radio Mon• teceneri e conosce perfett::1. mente il mestiere, nel enso più alto e nobile del termtne della radio. Tra le sue ope– re ricorderemo Gli innamora ti dell'impossibile, tra i più bei radiodrammi che siano st1~1 scritti in lingua italiana. CJn questa sua e Ballata• eglt toc ca le più alte vette della tee, nica e della poesia rad,ofoni ca (e quando tecnka e poe sia vanno a braccetto si può essere sicuri di eccellenti n· sultati). La figura di Tim (il pescatore che va alla ricerca della più grande trota del fiume del suo paese e con cSS3 ingaggia una lotta sottile di ast•1zia e di reslstenZd) ra., presenta addirittura l'uomo che cammina verso il suo ·dea le, verso una meta (gratuit:i. ma per questo non meno no bile). Il successo non con•• conta la lotta dell'uomo con– tro la natura. Un piccolo uutnu che il suo umano sentire. la sua aspirazione verso l'impo,; sibile, fa grande. Il lavoro ha un ampio contrappunto ~orale che s'incunea nella vicenda e ne ta un grottesco triste com. mento. E' la gente com tne. pettegola ed egoista, che cerca lo scandalo e eh~ dimentica facilmente. Dalle parole u1 questo e coro,., la .figura U1 Tim ne sorte malincon1ca· mente ingrandita. Probì.ema della solitudine e dell'1dea,e raccontato con una penna d1 poeta, un poeta che st fa um1~ le tra cose umili ma che è tra– scinato dal vortice di un'1sp1. razione geniale. « Il problema diaritmetica » Il problema di aritme:ica, racconto di Jacques Perret. adattamento radiofonico di Jean Forest (Francia) ha vin– to il e Prix Italia 1956 • per l'opera letteraria o dramm3• tica e con o senza musica •. A parte il fatto che al Pre– mio Italia (l'abbiamo ripel>lto cento volte) non dovrebbero assolutamente trovar posto g.i adattamenti ma soltanto opere originali, a parte il fatto che la Radiotelevision Franç1ise considera il e Prix • una .si– necura pe·r portare a casa un premio ogni anno (e di <"'.)– lito proprio con adattamenti che richiedono un minimo sforzo creativo, una facoltà ai artigianato di ordinaria ammi– nistrazione), il lavoretto è piacevole e spiritoso. Non dc· gno, peraltro, di concorrere ad un-a competizione interno.• zionale. Tratta delle pene di uno scolaro intento alla solu• zione di un problema di arit– metica. La fantasia ha pres!o il sopravvento sulla ngid• òt sciplina del calcolo, e lo sco taro si lascia trasportare in fantasticherie che nui!, 'la::t· no a che fare col compito as:;e gnato. « Vocidellamiacittà» Voci della mia città, docu mentario sonoro di Tony Sch• wartz (Stati Uniti d'America) ha vinto il premio per il do– cumentario radiofonico·. Un lavoro tecnicamente ben fatto anche se non ragg1uugc v·ertici eccezionali. La città è New Yprk, la metropcli per , eccellenza, fonte di suoni ano• 1 mini e disparati. Una piccola città ha sempre un suo incon– fondibile carattere, non cer to una metropoli come quella americana! Eppure lo Sch· wartz, che abita appunto a New York e che l'ama e la comprende, è riuscito a trova• re, tra tanti s·1oni perduti nel l'aria, quelli inconfondibili, più personali, più umanamen– te emozionali. Se il suono rap. presenta l'anima delle cose, tl documentario premiato tenta di rivelare l'anima (o meglto parte di essa) di una delle città più caotiche e inafferra I bili del mondo. ALBERTO PERRINI 1-'ng. 7 I T A L I A NORD - SUD E CENTRO AMERICA PACIFICO N O R D E S U D LLOYD TRIESTINO INDIA-PAKISTAN-ESTREMO O IENTE· AUSTRALIA SUD AFRICA - FRICA ORIENTALE EOCCIDEJHALE AD RIAT ICA EGITTO - LIBA.NO- GRECIA- CIPRO TURCHIA - ISRAELE SIRIA· MARNERO TIRRENIA SICILIA· SARDEGNA· CORSICA - MALTA · LIBIA TUNISI - MARSIGLIA - SPAGNA - NORD EUROPA s.000.000 Dl AlUERJCANI ADERlSCONO Al BOOK CLUBS LB gentale tnlzlatlva è stata real!zzata tn Italia da(ll.l AMIUI DEL LIBRO l cui aderenti godono de1 seguenti benetlc!: a/ ♦ vengono tenuti al corrente de1 llbrt di maggior su<> cesso attraverso l'invio gratuito del notizlario mensile edito dagli • Amici del libro •: b) ♦ rtcevono a domtcUlo, a mez,,., posta, t •llbrt del mese– da loro richiesti; e) ♦ ricevono In premio un •libro del mese» a toro scelta del valore medio degli acquisti, per o(tll dne .Jlbrl del mese» da loro acqnistatl; dJ ♦ u.sutru!scono del servlzlo gratuito di consulenza lJ braria offerto dagli oAmicl del libro»; e) ♦ trwscono di uno sconto sull'Importo dell'abbonamento a riviste e giornali di carattere letterario. L'adesione aJ Book Club ltal1ano e Ubera e granuta e effettua con l'acquisto di un .Jibro del mese». Gli aderenti ebe presentano tn, nnovl assoatatt bano,, diritto a scegliere gratuitamente nn • libro del mese• Richiedere senza Impegno dettagliato progra mma e schedo di adesione agli Amici del Libro. viale del.le MU!zt, 2 Romn Vespero di novembre, è una delle composizioni notevoli dell'artista bresciano, oltre che in Figura n. 82: forse la più !bella immagine dipinta dall'artista, degna del Piaz– splendido, perfetto, modernis- ---------------------------------------------------- Francesco Rovetta: Tiri o di Collio esito? cioè: con qualle messa tosto sporco, Angolo rustico: in luce di valori nuovi o co· Muro rosso e Capan11i sulla munque autentici? spiaggia sembrano dei prece- Diciamo subito, pur essendo denti diretti del Carrà delle Filippini che, studiando per tre anni all'Accademia di Brera, ebbe modo di conosce– re Previati, Gola, Gignous, Carcano, Bazzarro, Fontana e parecchi altri, ripetendo Sl)':!S– so alcuni modi di codesti ar– tisti nelle sue molte opere. ovvio che una « scuola bre- marine tirreniche. scian~ 11 non è mai esistita; Luigi Lombardo, pur essen– durante 1'800 - come pri.!)la do come gli altri legato alla e dopo - gli artisti brescia- pessima pittura di Brera, a~– ni vivono di vita riflessa e tinge forse a Telemaco St– ie loro preferenze vannrJ un gnorini in Case ed abbi_amo pò ai veneti e un pò ai lom- una singolare scansione d1 lu– bardi: in questo senso, la mo- ce in <=:as~su! lago. Fra I di– stra di Brescia, è un docu- tettanti d1 un certo grado è mento autentico, e lo sarebbe da collocare Cesare Bertoletti, più chiaramente se invece di il quale in Scog!i~ra r!corre cinque, i pittori esposti fos- a un modo n:ieccamco d1 fon– sero stati un dieci o quindici. dere la cromia, che denota un La qual cosa, precisiamo, far- impaccio avvicinandosi al ve. se non è stata fatta per non ro (Lago d'lsea) e che tn npetere la Mostra della pit- Mattino a Salò non è in grado tura bresciana dell'800 allestì- cli evitare la falsa atmosfera. ta nel 1934; e, nella scelta Arnaldo Zuccari, più che un Ben ottanta fra i quadri lasciati dal Filippini sono pre– senti alla mostra di Brescia; e almeno una sessantina po– tevano esserci risparmiati, es– sendo opere legate a una cro– naca provinciale che è indice d'una limitata cultura e non di un'arte. Il più trutto quadro - a giudizio di tutti. meno che d-el Niccodemi - è Ritorno aH'oviie; e poi ancora tutte le scene in genere, pate!iche e zetta. simo radiodramma dello sviz– zero Carlo Castelli, Ballata per Tim pescato·re di trote, opera che fa veramente onore a Ra• elio Monteceneri (che com'è noto appartiene alla Svizzera Italiana) e a tutta la Radiodif– fusione Svizzera .finora restata in ombra nelle varie edizioni del Premio Italia. In attesa che le opere ven– gano trasmesse nei normali programi della RAI, ne diamo un resoconto critico in ante– prima. « Job » Job, (Giobbe), oratorio ra– diofo11ico di Ton De Leeuw (Olanda) ha vinto il « PrLx Italia 1956 » per l'opera musi– cal-e « con o senza testo •. MOSTRE D'ARTE * IJV ITALIA AdAvezzano i figurali * Questo convegno annuale di a1•tisti na;ionali e locali eo11iincia ad essere fecondo di buo1ii risultati E' da tre anni che seguiamo tismo (o come ormai si chiama, molto da vicino e con si1111')a-pittura de!!' ozio), ma impe– ,ia !e vice11de della Mostra Na- gnati seriamente a superare e ziona!e di Arti Figurative che ad arricchire !a tradizione in na Luogo annualme1'te ad Avez- virtù di nuove opere che si >.ano, P dobbiamo dire che es- offidino con assoluto scrupolo sa non solo Ila mantenuto tm alle esigenze della fantasia. buon livello, ma ha saputo Cosi accanto alla delicata te- ragazzo. primo premio per la ri di un impegno propriamen– scu!tura), ecco una scultura te artistico) di Petri!Lo; quasi (secondo premio) non de! tut- assaggi tonali le composizioni Ma dove il Filippini per– viene ad esiti di un certo ri– lievo, tuttavia convincenti, è nei paesaggi veneziani, impo– stati piuttosto alla maniera del Giuel'C!i e pertanto non privi di una loro vivezza, sug– gestione, poesia. Pur essendo molto disegnato, ha un con– gruo impegno cromatico Do– gana vecchia di Venezia; la atmosfera di Scirocco in La– guna è di più preciso riferi– mento guardesco; Veduta di un canale a Chioggia ci dà un senso diremmo metafisico delle acque e delle cose; La Giudecca sarebbe assai bello se le cupole e il campanile nello sfondo non fossero trop– po disegnati e cincischiati; Venezia n. 122 ha tocchi to– nali di rara delicatezza. Si tratta di un'o~a inte– ressante e moderna dal punto di vista musicale, ma di·scuti– bile su un piano radiofonico. Adatta al mezzo espressivo del microfono, certo, ma siamo :Jn• cora al di qua della siepe de, l'arte radiofonica intesa coma linguaggio autonomo. nonostan– te i molti effetti acustici e mecearnci. evolversi e progredire. la Sulla Strada di Pietraqua- to !ibera dal naturalismo di d! Apuleio. Altri che nell'elen– <,iuseppe Be!lei; accanto a un co portano un nostro segno: quadro di Nino Gagliardi, la Cali/ano. Colonnello. La Car– cui pittura va ccquista11do una ruba, Picini, Toccotelti. Nomi. variegata modulazione. ecco u11 quindi. già ooti o noti soltanto quadro 11otevole di Dante De localmente. che noi accomun:a– Stmone (ambedue primo e se- mo soprattutto per espr1mere conda pTe,nìo ai marsicam per m secondi un augurio; e per– la pittura). Per i! bianco e ne- chè vorremmo che no.n pensas– ro. i! premio è a11dato senz'al- sero ad esclusioni preconcette tro a un Mercatino ciociaro di ma si sfor:assero di progredire Manlio Sarra. Altri premi (non ne! loro Lavoro per giungere 0 sse11doce11e un secondo di ,, un lit:ello, diciamo pure, na– b!anco e nero che sarebbe in• zwnalmente accettabile. dubbiamente andato a Croari): Pensiamo , ancora. che questo 1 mo aUo scultore m.a:rsicano co~ue-gno annuale di. pittori na Pasquale di Fabio. la cui pia- =ionali e locali dovrebbe es– stica si va articolando sempre sere fecondo di buoni risultati. più .sobria111ente. e un altro al Anzi conu.ncia ad esserlo. se pittore Dante Simone clie affi· 11ogliamo: alcuni dei"\giovant '10 continuativamente il sua marsicani /tanno. infatti. di an– tona!ismo. I! premio acquisto no in anno, progredito; e siamo r!c!!'Ente Fuci110 è stato ex-ae- certi di trovarli quanto prima quo diviso fra il neorealista presenti. con pier,o diritto. 11et– Marcello Ercole, una composi- le gra11di mostre nazionah rione gustosamente prismatica Infine. mentre negli anni .Li Mario dell'Agata e una buo- scorsi era stata allestéta una 1~ im.pressìo11e po~~-CTL~contu~ saletta ftLori concorso dei 1nt– n<1 di Federico Cilia. 11liori pittori romani, quest'an– In Vespero in Va!trompia e in Span11occhiano il granotur– co certi bianchi e certi rossi, di origine schiettamente fra:,– « Il giocodel Barone» cese, diversificano i due qua- /! gioco de! Barone, m , 10 ,, dri dal resto della produzione e più colpi di dadi, di Ales,an del nostro pittore e testi mo- dro Parronchi, musica di V d niano della sua sia pw·e oc- lentino Bucchi (Italia), ha casionale possibilità di libe- vinto Il • Premio della Rad1J rarsi del rispecchio del vero televisione Italiana • rise rv , per accendere sulla tela la to alle opere musicali. suggestione d'immagini go- Abbiamo in questo idvoro vernate unicamente da un una più acuta consapevoletza per i problemi del ltnguag;iio intenso e produttivo travaglio radiofonico inteso come form• della fantasia. autonoma di espresstone. va Ci auguriamo di non essere lentino Bucchi, non nuovo o lontani dal vero nel respin- questa ricerca, ha voluto po•. gere ai margini di un'attivi- l'accento della sua compJS tà soltanto intenzionalmente zione proprio su certi val ,r, intimi e profondi dell'art~ 1~ artistica quasi tutta la produ- diafonica (intesa come uùva zione del Filippini, per accet- dimensione di ascolto che ,a, lare i due ultimi quadri ricor- ta a piè pari la vista per im– dati, qualche ritratto e qua- porsi nel palcoscen1co della si tutta la produzione che ha fantasia secondo una logica per argomento Venezia (una che sfugge ai iegam1 pr1mor Venezia sognata e cantata, diali della materia alla qù,i~ per abitudine, siamo agguo non <<fotografata»). Solo co- ciati). Bucch1 ha voluto d, si a noi sembra, Francesco propostto evitare lo spenmc,. Filippini potrà essei·e ammes- talismo fine a se stesso, ':oè l'invenzione di nuovi e VOC!d so a un secondo esame per boli • radiofonici (pro:lott~ la scelta di quegli autori e tecnico e ::ion poetico) vo,geu di quelle opere che, prima o do la sua ispirazione (e natu poi, a dispetto di una certa ralmente la sua tecnica) ~:1) I . . allo spirito che alla forma oppos1z1one mercant1ltstica, esteriore del grande ,con,,-, Quest'anno anche la premia- ,ja di Luigi Bartolini (primo z!one ha acqui.,ta to un signifi- premio) è stata premiata una cato nella scel.ta di opere e di popolaresca Giostra a Venezia artisti (fi gurali, come direbbe di Giu~eppe Carrino, accanto Roggltianti) non provindaLiz- a! bronzo vi.gorosame1'te mo– :ati e sviliti dal solito astrat- de!lato di Pino Conte (Testa di La mostra di Avezzano. per- no è srato dedicato un be! sa tanto. allinea altre opere de- Ione a tt1' numeroso gruppo f,r– gne di attenzione, fra le qua!t moto dai migliori artisti di tt,t– (per cominciare datle pittnci, ta Jta!ta, presenti con oli e di– ci sembrano più impegnate segni: Casorati. De Chirico, quelle cli Maria Luisa Alpi, Guttuso. Fazzini. Mert:io. Pau– Laura Bellini, Elena Casali lucci. 'fomea. Rosai. Camp1glt, ~icchi, Eleonora Posabelta. O!- Siron!, Tamburi, Maccari, O– tre a ricordare - scherzi a miccioli. Tale salone 110. olt•e pcrte - la Gallina e il Gallo, a quello estetico. un valore e sottolineiamo dt Carta la con- un significato didattico; esso tinua inesausta ricerca di un consacra una continuità ideale ubi consistam. di Yaria la de- che servirà, fra l'altro. a con– solazione che ci sembra fon- solidare nei giova rs marstranl damenta!mente antipittorica. dt l'esigenza di collaborare fervi– Caiati la scioltezza cromatica damente agii sviluppi artistici sempre più con$istente. di consoni con la nostra nat•1ra Prancesco Casorati la fiabesca di mediterranei. G. Se. poe ia. di Cugurra la sapienza r1>r.r,,,.,,.,.,.,.,.,.,,.,.,,.,,,.,.,.,,.,,~ .li tocco e di approfondimento VINC'F.N1..0 CARDARELLI •tmano delle sue figure, Ram- Olr~ttore dovranno comporre una mo- sciuto che è il linguaggio r, stra dell'B00 italiano per chta- dio!onico. E in piccola parte rire di fronte al mondo gli le' è riuscito,. teoricamente, esiti della nostra pittura del- presenta poca fluidità dt •e . anche se /! gioco de! Baro•ie I lo scorso secolo. centi e una certa meccanie11à GIUSEPPE SCIORTINO di concezione. haldi, Mle!e, De Virgi!io con– seguenti; 11otevole la proprietd degli accordi (su semifìgura– l>IEGO FABBRI t 011rllrt>ttorf" rf'spons11 blle ziom escogitate, forzosamente Stahiliment 0 tipogr. U.E.S l SA. intellettualistiche e qtdndi tuo- Roma - Via IV Novembre, 149

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