la Fiera Letteraria - XI - n. 36 - 9 settembre 1956

IJata la sovrabbondanza di scritti che cl pervengono con la esplicita richiesta di giudizi particolari, com:michiamo agU interessati che direttore e redazione della e Fiera • sono asso– lutamente impossibilitati a dar riscontro a queste richieste. LAFIERA LETTERARIA I OltARlO Ul!.LU\ IUWAZ!O I!. 11-13 16-18 Manoscritti. foto e dl5cgul non publ>llcat1 non si rPstltutsrono LA 111 OS Tlf.A 1111 TE Il i\ A ZIOJ\T 11 l..1E DEL CIJ\TEJJIA A J1E/llEZl1I Il Capitano di l(òpenicl~ ha aperto una rassegna promettente? Curtivamente in un ufficio di polizia per rubare un passa– porto; lo sorprendono un'altra volta e un'altra volta finisce in prigione... Che si fa in pri– gione? Se si vuol leggere c'è un solo libro: ..., Il regola1nento prussiano di disciplina niili– lare ». E Wilbelm legge quello: da anni. Ha cinquant'anni e, onnai, ha pasfalo in prigione quasi metà della sua vita; così sa queJ libro a memoria; que– sta voi ta, però, è colpito da un particolare cui prima non aveva fatto caso: l'importanza che ha !'uniforme nel suo pae. se. Altro che docmnenti, altro che passaporto! Se uno ha J'uni– [orm.e. in quel paese dove s.i dice ~he Puo1no comincia da... tenente, tutto è lecito, tutta è possibile. di )f. GIAN LUIGI RO~DI to e ieratico, le immagini pre– z10samente pittoriche (in un bianco e nero che sembra at– tingere la pastosità incantata di certi acquarelli orientali tinti solo in grigio ed in az– zurro), le descrizioni di vila militare, di vita agreste, di fiumi e di foreste fatte con un piglio molto più evocativo e •sognato• che non reali,stico, conferiscono al film una digni• tà particolare: cui non n·10- ce nè la lentezza di un certo raccontare un po' monotono e prolisso, nè l"ovvietà di certi particolari (i pappagalli, la lunga lettura della lettera fi. nale), né la staticità cti una azione che, in definitiva, più che nei gesti. dei personaggi, trova spunti e motivi .solo nei loro travagli interiori. re così modesto e umiliato - che gli sembra presto che il gioco valga veramente la can• dela. La po1izia, però, lo arre– sta proprio sul più bello e naturalmente, scoperta la sua vera identità, lo lascia, lo la• scia andare: per Tommaso, è una delusione. Proprio adesso cominciava a... stimarsi. Tor• na così dai suoi ladri, speran• do di ritrovare la slima e la comprensione di prima, ma adesso il suo inganno viene scoperto e il disgraziato fini. sce ucciso da gente che non perdona. non far capirp al Santo, ahi· tuato a restare sul lago con i suoi pescatori sul beccheg– giante strato di giunchi che non è più, sia pure per poco, nel villaggio lacustre. « L 1 orco di Atene» (Grecia) Wilhelm im.para la lezione e, appena fuori, co1npra da un rigattiere un uniforme da ... ca– pitano. Meglio essere un uomo già ... cominciato da un pezzo. Miracolo: ecco che ora non è più un poveraccio, ecco che or~ tutti gli obbediscono; gli basta ordinare e un gruppo di sol– dati lo segue, gli basta presen– tarsi a Kopen.ick (a pochi chi– lometri da Berlino) che iJ bor– gomastro, tenente della riser– va, si mette sull'attenti e si la– scia pacificamente arrestare. Ma... tutto questo non è fatto per divertirsi. è fatto aJ sem– plice scopo di ottenere dall'uf– [icio passaporti di Kopenick un bel passaporto con il quale dire per sempre addio alla ca– ra patria prussiana e alla sua arcigna burocrazia. Ahimè. Wi– lhelm che ha tutto previsto non aveva previsto che Kopenick, cittadina mh1usc•ola. era priva d I un ufficio passa.porti... Lo scherzo è stato inutile e poiché int anto i giornali si sono messi a parla.re dell 'lncred ibile Kii– pe n ickiade (e qualcuno ha co– minciato a far dell'ironia sul– la facilità con cui una unifor– m e ottiene tutto in Germania ...) ii pove.ro Wilhelm riprende la st ra da de gli uffici dd polizia e si costitlllisce. Prima di tornare in ~1 pirig,i.one, ,però, lo stesso presidente della polizia berli– nese. vuol guardarlo in f.accia e gli fa nuovamente recitare davanti a lui quello che ha fat– to a Kopenick, poi lo risped.i– sce tranquillamente in cella. Ma dopo d·ue anni l'Imperatore ci pensa su e resti tuisee a Wilhelm la sua libertà. Anzi, con grazioso gesto 1 g1i fa ave– re persino un passaporto. Ma ormai Wilhelm è vecchio e non ha più voglia di anda,re lontano da casa. Oltre a tutto ha ... man– e:iato la foglia e. nel 'caso, sa ormai come sbarcare iJ lu- france.se) contro i malanni d1 cert e so cietà un po' ... lroppo organizzate. E poi ha una psi– cologia seguita sempre con c·1~ ra, coerente, nitida, senza mai un passaggio gratuito. on è solo, però. Intorno, oltre a una o due vicende secondarie, ha tutta una galleria di ritratti satireggiati con malinconica maliz.-ia: il militare puntiglio.so e pieno di boria, le fam iglie borghesi che travedono per galloni e divise, i burocrati, gli ufficisletti, i soldati: lutto quel. clima prussiano e guglie}. mino che da noi, soprattutto a1 tempi dell 1 altra guerra, co– nobbe le allegre [recciate dei nostri umorisli, mfi che oggi è un tedesco a prendere lieta• mente in giro. senza cattive• ria, ma con una certa sia p·u polemica soddisfazione. Qua e la forse il nostro palato lati• no preferirebbe allo scherzo germanico una più leggera sa– tiretta francese, alle molte in– sistenze gradirebbe veder so– stituita una sola [ugacissima la sua decisione era presa: sarebbe tornato indietro e s1 sarebbe completamente dedi• cato alla cua pietosa di quel– le povere salme. Ecco perchè ora non aveva voluto rispon– dere ai suoi compagnt. Perchè lui non apparteneva più a lo• ro e ai loro sentimenti, perchè lui, molto probabilmente, non sarebbe mai più tornato in Giappone: la sua vita e la sua missione, ormai, erano lì, piamente legate a quei morti. Gli altri, però, i commilitoni d1 Mizushina non si rassegnano a lasciarlo lì, anche perchè, da– to che lui ha conservato il suo silenzio 1 non capiscono i mo. tivi di quell'abbandono, e cer– cano con ogni mezzo di con• vincerlo; ricorrono persino al• l'espediente ingenuo, ma com• movente di mandargli un pap– pagallino cuj hanno insegnato a dire: ~ Mizushina, torniamo a casa tutti insieme ... •· Ma Di tutt'altra ispirazione, in• vece, il film greco L'Orco di Atene, diretto da Nikos Koun– douros. Il suo protagonista è Dramma intimista e dolente, sembra [ar parte di certo tea– tro dell'Ottocento francese o meglio, di cer to teatro tedesco tra le due guerre.li regista Nikos Koudourous lo ha ri– solto con tecnica abbastanza sicura anche se un po· vec– chiotto chiudendo il tormen• lo e l'angoscia del suo pro- E così dopo, quando ci vie• ne raccontato con ritmo quasi magico un indiavolato ma tra– gico carnevale, tutto impernia. to sul culto e sul ricordo dei morti o quando, con una mali– zia dolce, venata di un bozzet– tismo quasi strapaesano, sono na:-rate ie avventut·e di un trenino sgangherato che porta giù gli indigeni dai 4 o 5000 metri del Titicaca Cin nelle bassure della foresta tropica• cale. Riti, simboli, fatlerel11, manie (dal padre che grida lui per i... dolori del parto alla capacità di afferrare un con• dor vivo che ogni giovanotto deve dimostrare d·i avere se vuole, dopo, sposarsi...) tutto passa di fronte a noi con una immediatezza e una vivacità che una volta tanto ci affasci– nano non soltanto per l'incan– to dei colori o le suggestioni del cinemascope, ma anche e soprattutto per quel sapore Sincero di verità e di realissi– ma cronaca che ad ogni passo respira. Cosicchè il film più che degnamente si inserisce - e vorremmo dire con posizione di primato - nella fortunata sede dei nostri recenti grandi reportages cinematografici. • L'arpa di Birmania,. (Giappone) VENEZIA, agosto Si è inaugurata <la qualche e:LOrno la lVlostra ..!il~emato– g:rafica di Venezia. Siamo, que– sl'anno. alla XVII edizione, ma (orse ma.i come ques:<t volta l'inizio della ma.n.ifestaz1one è :,tata preceduto da tante spe ranze, circondato :la ~ante at– tese, seguito da ._,an!i :· Miosi interrogativi. In w1 certo s~n– so, infatti, l'esperime n:o nuovo da poco cominc.ia" f.) t:! forse rultima carta di V enezia, J 'ul– tima e Jnù autent.ica po.:. s.ib; tilà per la nostra Mosh-tl di esse re quello che deve ~ssere o altri– menti, scomparire nel caos di tutti gli altri fes•ival nwndani La XVII edizione delJa Mo– :::tra veneziana vuole l' ;~{•re in– rntti in tutto e pc: tu~to d.1- ,·ersa da quelle di questi ulti– mi anni; prima c 1 en• 1a corsa ai molti film. (belli o bratti non importa>, alle moltè feste. al molto chiasso. al ciivismo ad oltranza (e purchessia); con oggi si vuol riportare il clima ·, quello della testata della ma– :1ifestazione: Mostra d'arte ci– He11w.tografica, cioè; non si so- 1 o accolti supinamente i film, ,na si sono scelti ocuJatamente, ad uno ad uno; il Joro numero e stato ristretto, ridotto anehe 1l numero dei premi, invitati dh-i. dl\·e e registi solo in vir– tù dei loro autentici meriti e :1on per fare ... tappezzeria, mes– so maggiormente l'accento su– gli aspetti culturali della ma– nifestazione anziché su quelli festaioli (i programmi, difatti, recano meno cocktail ma più incontri. conferenze. scambi di vedute con la stampa, gli au– tori. gli interpreti ... nario ... E' una formula nuova, J'Wli– ca degna di Venezia. l'unica che la nostra Biennale d'arte possa onestamente tenere a battesimo. ma, come è chiaro non contenta troppo gli snobi– smi, le mondanità, J'esibizioni– smo di questo. e di quello: ed è noto quanto peso abbiano tutti questi elementi nella vita di oggi. Una storia allegra, dunque, a mezza via tra la parodia e la satira. Helmut Kli·,tner - un regista generalmente incli– ne ai climi tragici e ai dram– mi tormentati - ci ha rivela– to qui una tendenza insospet• tata all'umorismo e all'ironia (anche se venata da profon– dissima amarezza). A comin– ciare da quel personaggio prin• cipale: un vecchiotto dai baffi quasi guglielmini, gli occhi fur– bi, ma l'espressione bonaria, in certi momenti quasi rassegna– ta; sembra il prototipo dell'uo– mo della strada vittima degli ingranaggi burocratici, racco– glie in sè, quasi senza saperlo, tutta l'antica eredità dei perso– naggi da caricatura ( inglese o allusione, ma l'umorismo biso– gna prenderlo in ogni paese per quello che è e se Zuch– mayer e Kiàutner sono nati di là dal Reno è inutile deside– rare che siano nati al di qua. E reportage, in un certo, po– trebbe definirsi anche il film • messicano diretto da Carlos Velo, Torero. L'umanità, però, Quanto al film giapponese (secondo della manifestazione) Binma no Tategofo (L'arpa di Birmania), è la storia patetica e nobile di un soldato dell'eser– cito giapponese, Mizushima, ottimo suonatore di arpa; le sue doti di m·1sici ta sono tali che proprio l'uJtimo giorno di guerra - siamo nel 1945 - con il suono della sua arpa riesce ad evitare un combat• timento feroce che avi-ebi"Je opposto, con mortali conse• guenze, giapponesi ed inglesi. Di lì a poco, però, in un'azio• ne di guerra - l'ultima prima dell'armistizio scompare dall"accampamento e i suoi compagni non sanno più nien• te di lui. Morto, disperso? Il dilemma rimane fino al gior• no in cui gli altri soldati, che ormai stanno pér lasciare la Birmania e per tornare in Gjappone inco.ntrano un giov.a– notto dal capo rasato e vestito da ,bonzo che somiglia come due gocce d'acqua a Mizushi– ma. Il giovanotto, però, chia– mato per nome non risponde, « L'impero del sole», di Craveri e Gras (Jtnlla) e i valori psicologici più inti– mi hanno qui il sopravvento sulla documentazione reale, pur facendosene direttamen– te ispirare. Il film comunque. nasce da una serie di docu– menti autentici: un vastissi– mo numero di cortometraggi in bianco e nero girati attra– verso almeno vent'anni sulle corride in Messico e in Spa– gna. Al loro centro, a volte in primo piano come espada, e matador, a volte ancora di sfondo come novizio c'è uno dei più celebri toreri messica• ni (e forse del mondo) Luis Procuna. Il film narra la sua vita valendosi per b'Jona par– te di brani e sequenze di que– sti documentari e aggiundovi quasi non avesse sentito. !"altro non si spiega e il gior- E' invece proprio Mizushima no in cui loro partono per il che, rimasto gravemente feri• Giappone lui manda loro a sua to, era stato pietosamente rac• volta un papagal!o che ha im– colto e c•irato da un bonzo; parato a dire: • No, non posso birmano, guarito, il suo pri• tornare• e in una lettera, cir– mo pensiero era stato quello coslanziata e precisa, chiarisce di tornare fra i uoi: si era finalmente a tutti le nobili ra– allora rasato il capo, aveva gioni per le quali non rivedrà rubato al bonzo le vesti e le mai più la sua patria. insegne del suo grado e si era La vicenda, come si vede, avviato verso il lontano accam~ è abbastanza singolare e in pamento. Durante il viaggio, alcuni momenti sembra reca– però, si era imbattuto in un re in sè elementi piuttosto in• gruppo di persone - un sacer. genui e in[antili. In realtà la dote, degli infermieri militari, regìa di Kon Ichikawa ha sa. dei civili - che .stavano sep- puto svolgerla con accenti ve• pellendo dei soldati giapponesi ramente lirici e ispirati riu– caduti nei recenti combatti- scendo a superare anche quel mneti; il sacerdote, oltre a tanto di melodrammatico e di tutto, era li che pregava u dolciastro (che il soggetto la– quelle tombe di gente scono- sciava supporre) con uno stile sciuta come se si fosse tratta- solenne e malinconico, alta• to di fratelli. Mizushima ne mente suggestivo. Quei due era rimasto profondamente temi, in(atti, su cui tutto il scosso? E i suoi compagni di film si costruisce - l'efficacia arme? E tutte quelle altre cen- della musica ed il culto reli– tinaia e centinaia dì cadaveri gioso dei morti - si intreccia. che giacevano insepolti per no e si dipanano lungo tutto boschi e riviere, abbandonati il racconto in una• atmosfera ai corvi ed ai cani? Il pen- qua i romantica, tutta delica– siero era stato per lui cosl I te sospensioni, tutta climi dol– !orte che in un solo momento cissimi e raccolti. Il ritmo len- un impiegatuccio ateniese, Tommaso Iliopoulos che sco– pre un giorno di assomigliare a un notissimo bandito sopran• nominato « Orco r· Quella so– miglianza non srugge neanche al suo padrone di casa eh~. vo– lendosi liberare di l'Ji perchè ancora gli paga un affitto bloc– cato, lo denuncia alla polizia, pur sapendo benissimo che non si tratta affatto del famo– so • Orco• ricercato da tutti con tanta insistenza. Il pove• ro Tommaso è costretto a ·scap– pare e nelle sue peregrina• zioni finisce al Pireo, in una locanda che al primo piano ac• coglie una banda di ladri e al secondo nascondei invece alcu• ne donnine un po' facili. Su– perato il primo imbarazzo, Tommaso si accorge che l ladri lo prendono anch'essi per l'Or– co e non tarda a stare al gio– co: in definitiva è la prima volta che si sente qualcuno ed anche se gli altri gli a[[idano subilo la direzione di un gros• so colpo, quel vedersi ascolta• to e stimalo, quel sentirsi ob– bedito e temuto, gli dà una tale soddisfa~ione - in gene- \agonista in giro di iinmagini tutta una parte più intima e rotonde e preziose il cui rit- meno spettacolare che serve mo - ora ansioso, ora livido, a ridarci il vero animo, le ve– ora rassegnato, ora triste - re aspirazioni, il vero volto di perde di rado la s 1 1a tensione questi toreri cosi applauditi e la sua foga. Forse si potreb- dalle lolle ma in realtà vitti– be deslde.rare un minor gusto me di un pubblico spesso ad– della calligrafia, un più vivo dirittura feroce che li costrin– riserbo illustrativo, una mag• ge non di rado ad osare oltre giore sobrietà d1 linguaggio il lecito e l'umano. visivo, (ci -sono troppi compia• Quasi vivi.sezionando l'ani• cimenti scenografici e fotogra- mo del torero. così, la macchi– {ici, troppa morbosità di cli- na da presa si rifà ai suoi ini– mi1 di situazioni, troppo gusto zi - poveri, naturalmente, ad– nel prediligere atmosfere tor. dirittura miserabili - quando bide e malsane), ma in ultima la pericolosa carriera viene in– analisi è proprio questa ecces- trapresa solo in virtù della fra• siva dovizie di più o meno se: e Il toro fa paura, ma la aulentic~ valori figurativi che fame ne fa anche di più•. Poi conferisce al film quelraspetto descrive i primi successi, le un po· c&rico e opprimente da prime vittorie strepitose con cui ~caturisce tutto il dramma i conseguenti strepitosi guada– e il tormento del suo prota- gni fino al glorno in cui, ric– gonit>la. co abbastanza, il torero vor. ~ Il Capitano di KOpenick • ( Germania) N0\11Tt\' IN DISCOTEC Guido Mozzato. violini; Lmgi Sagrali. viola; Arturo Bonucct e Nerio Brunei/i, t·10!011celli. Dei 141 quintetti de! nostro grande musicista il ,., Bocche– rini» ne ha finora registrati otto. Questo 33 raduna il Quintetto in fa maggiore op. 41. n, 2 e il Qurn:etto in la mag– giore op. 28, completati da Ballo tedesco op. 29, n. 6 e tnmetto op 10. n. 5 (QALP _Segnaliamo infine la S1nfo– nw n. 4 in m: m;nor1..• OlJ. 98 di Brahms. d r,·: u df' H~·... hert von Karajan con l'O~chestra Philharmonia di Londra. de!!a Co!urnbia (33 QCX 10201). * Per fortuna - se dall'alba si conosce il tramonto - il film inauguxale, Der Hauptmann 1·011 Kiipenick (Il capitano di Kopenick) presentato dalla Germania, è parso subito dare i: via con favorevoli inizi. Chi dice ..., KOpenickiade • in Ger– mania. da cinquant'anni a que– ~~a parte, dice scherzo. burla, presa in giro ben riuscita e sottintende subito qualcosa di malizioso. di sbarazzino è di poco conformista, come da noi quando si parla delle beffe di Buf!almacco e delle boccacce– ,c.-he disavventure ài Caland1'i– no L'origine della parola vie– ne da una cittaduzza nei pressi Le riviste italiane Ed eccoci al primo film ita• rebbe 1 estarsene a casa, a go– liano della selezione, L'Jnipero dersi in pace la famiglia, ma del Sol.e, realizzato da Enrico il giro in cui è pre o non Gras e Mario Craveri: è ·1no glielo con~ente più e la fama, splendido documentario a co• l'onore, il pubblico e gli im– lori e in cinemascope sul tipo presari lo costringono a resta– di Magia Verde e di Contin.en• re ancora sulla breccia, a ten• te perduto: ma quanto più tare corride ancora più diffi– pudore, quanto maggior rispet. cili, esercizi ancora più rischio. to della realtà, quanta più si. Finchè comincia, tremenda, sobrietà di intenti e di tecnica livida, gigante, a nascergli in ci rivela, soprattutto rispetto cuore la paura e allora, oltre al secondo! L'argomento, mi• al toro nemico, tocca ad ogni tico, fastoso, leggendario è - corrida combattere anche con– come già il titolo lascia intrav• tro quella pericolosa avversa• vedere, l'antico impero degli ria; fino al giorno in cui si Ci sono alcuni autori che cosiituiscono come il banco di prova dei direttori d"orch.estra: in altro campo, sono come i classici che ciascu.n editore tie– ne a prese-ntare in una sua ve– ste. Beethoven, tra questi.. è forse colui che pitì, spesso vie– ne affronrato. a tesiimoniare i! grado di 11wt1trità del diret– tore. Ma nel nostro caso non si deve parlare di maturità. bensì di eccellen:a: ragliamo dire del grande maestro scom– parso Wilhelm Furtw/ingler e delle s11e interpreta:ioni delle 'sinfonie bee.thoveniane. che con questa ore, p11bblicata dal– la~ Voce del Padrone» (QALP 10142) arrivano a sei (manca– no la 2, la 3 e la 8): sono ,zote a tutti e la personalità di Furt– wQ,igler e le sue conce.:ioni del si11fonismo beethoveniano, perchè si debba mettere in ri– lievo l'eccezionalità di q11esta incisione. La sinfonia n. 1 è suonata dall'Orchestra Filar– m.onica di Londra e r... ouver– ture» della Leonora. che com– p!eta il disco. dalla Filarmo– nica di Berlino. Nella sene Clef • (quella cioè incisa con la supervisione dt Norman Gran:). la • Co· Iumbia > presenta poi un mi– ero ria 30 cm. (CX 10026) che ha tutte le carte in regola per essere considerato indispensa– bile da ogn, amatore di ja=z. d, Berlino, Kopenick, appunto, rhe fu quadro nel 1906, re– imante Guglielmo II, di una divertentissima burla: niente– meno che l'arresto del borgo– mastro e del tesoriere munici– pale ad opera di un povero calzolaio che. per arrivare a tanto. si era limitato a vestire abusivamente la divisa di... ca– pitano. Su questo Calto di cronaca - noto ai tede~chi in tutti i suoi particolari - Cari Zuck– mayer scrisse anni fa una piace,·olissima commedia che rispettava in ogni dettaglio (o quasi) gli aspetti più salienti di quella singolare avventura; il film - diretto. a colori. da Helmut Kliutner. - si rifà a quel testo con aggiuntè e va– rianti concertate da) regista con lo stesso autore teatrale, e l'al– Jcgra vicenda di cinquant'anni !à ci si presenta ora secondo un canovaccio abbastanza vi– cino alla realtà di quei giorni. Eccoci di froo le al protago– nista: si chiama Wilhelm Voigt cd è prop.rio un poveraccio. Ed è stato in carcere quindici an– ni. è andato all'estero. ora • tornato in patria e, deciso ? condurre finalmente una vita ooesta, si mette a cercare la– voro; non ha però il permesso di soggiorno; niente lavoro. così. Chiede allora il perme5so di soggiorno; ma non ha lavo– ro. Niente permesso, allora Prova sotto falso nome, ma In scoprono: ed è di nuovo in pri– gione. Ingrata patria.. megJi<> tornare a!J 'estero; ma adesso ci vuole il passaporto Lo do– manda; ma non ha lavoro e non ha perrness<> di soggiorn<>: P allora niente passaporto. CllP fa il povero Wilhelm? Convin– to che con Ja burocrazia im– periale è troppo difficile ess~– re onesto, .si decide a entrar• ARTE E PUBBLICO I nè chiudendosi gli occhi dì Dato per ammesso, saputo e [ronte all'industria/ design e risaputo. che eeista « un rela- al cartellone pubblicitario che tivo divorzio del pubblico dal- potremo ,impedire il Jallimen– J'arte ~ e che « mai. come oggi, to d'una civillà o preparare abbiamo assistito a uno ·•spe- f l'instaurarsi d'una migliore. E' cializzarsi" della produzione solo evitando di creare dei fe– artistica ». Giilo Dor!les C«L'o- licci e dei tabù e al tempo plnione del pubblico e l'arte stesso re,idendosi conto dei li– moderna », Lettera.tura 19-20, miti e dei vizi del nostro tem– gen,1<1io-aprile 1956) parla dì po che potremo &perare in una questa ed altre questioni con- chiarificazione della situazio– nesse, della stratificazione dei ne attuale ... ,., gusti nel pubblico, della sua possibile educazione. analizza brevemente (ma sempre In modo troppo complesso per– chè possiamo qui ria sumerle) le cause più importanti del dissidio tra arte e pubblico, suddividendole In: sociali, eti– che, tecniche. psico lo,giche - sensoriali. Alla fi.ne del suo saggio. molto interessante. il Dor!les conc'.ude che: « ... La 1.,ostra età ha pro– dotto nuovi modelli... mai e,;i– stiti prima d'ora, e nei quali deve pure esistere quel 11 quid 11 formativo che conduce alla co– stituzione d'un sano giudizio estetico e quindi alla forma– zione d'un gusto nuovo ... FRATELLO U,1 IVERSALE Tempo presente. la bella e serie rivista diretta da Nicola Chiaromonte e Ignazio Si1one. continua a presentare una se– rie di te;;ti di ottima qualità. Del numero 2 seg:1aliamo L'autocrit.ica dei Francesi ieri e oggi, di Raymond Aro,i; due deliziose novelle di Tommaso Landolfi; del n. 3, oltre al rac– conto Il trasloco. di Niccolò Tucci, che ormai è salito d'un « L'aver posto in evidenza la frequente incomprensione da parte del pubblico dell'ar-1 le d'oggi. lo slittamento del– l'assolutezza del gusto. ci per– mette di dare, dell'arte d'oggi. un'interpretazio11e eh e si a quanto possibile spassionata. E'. Inutile infatti attaccare - come troppi fanno - l'astrat– tismo, la dodecafonia, l'erme– tismo poetico. il funzionalismo archi,tettonico, identificandoli come espressioni deleterie del– la nostra civiltà Poichè spes– so queste forme d'arte rap– presentano l'unico settore a01- cora vivo su cui si possa con– are... non è biasimando l'a– stratlli;mo e la dodeca.ionia, L'orsetto protagonista del!'• Incanto dCIJa. foresta», regia di Alberto Ancliotto, premio Oscar dopo Walt Dlsney Incas o, meglio, quello che soccombe o all'uno o all'altra. balzo nell'Olimpo, Il disge!o oggi ne è rimasto - uomini Il protagonista del film, dopo letterario a Mosca e a Var- e natura all'ombra della Cor- aver rischiato di restare vitti– savia di Gusta,· Herling. e digliera delle Ande. Senza in· ma e dell'uno e dell'altra esce !"Agenda di Ignazio Silane. v~ntare storie o storielle ag- alla fine vittorioso, ma mentre Tra l'altro, Silone parla bre- gmnte, senza falsare ai [ini la folla - ritornatagli amica vemente di Charles de Fou- spettacolari la verità di usi e - lo festeggia quasi isterica cauld: costumi, senza interpretare a mormora, pensiero ed as or- « Mi pare che nei tempi no- modo loro questa o quella con- to: • oggi è andata cosi... ma slri non ci sia siato nessuno suetudine, i due realizzatori domenica? ... •. che abbia incarnato. neUa (Gras regista e Craveri anche E' questa amarezza, è que– Chiesa, questa spinta dello spi- operatore) si sono so[fermati sto sconforto, è questa critica rito con una forza e una auda- con paziente amore di fronte alla ferocia sanguinaria del eia parj a quelle di Charles de alla vita singolarissima e pres• pubblico che lega, durante tut. Foucatùd ... Nelle biografia che sochè ignota degli indios to il film, gli episodi realmente di lui ha critto Miche! Car- raccontandoci magistralmente vissuti dal torero - e ce ne rouges non sono poche le pa- quello che vedevano - e solo sono di veramente palpitanti gine che nei nostri seminari quello che vedevano - met• e drammatici - a quelli • ri– susciterebbero scalpore. e an- tendo sempre l'accento sullo costruiti• per spiegare a no1 che sca, 1 dalo ... » aspetto più umano. più vero, il suo più autentico stato di E' vero, se si pensa che de più sjncero. animo. Il ri ultato è altamen• Foucauld scrisse ad una cari- Cosi, agli inizi, in quella rac- te suggestivo. ricco di quella talevole mussulmana una !et- colta e poetica descrizione che forza tragica che solo la real– lern di ringroziameuto per il essi ci fanno delle abitudini là realmente vissuta e sof[er• suo nobile agire. nella quale degli Urus, indigeni che vivo- ta arriva ad esprimere. Ne ab– era detto tra l'altro: ,.... Noi vi no sul lago Titicaca sistemati biamo visti. infatti. di [ilm che scriviamo anche per chiedervi nnn su barche, ma su chilome. portavano sullo schermo il con molta insistenza di prega- tri e chilometri di fittissimi •vero• personaggio cui « real. re per noi, cerli chC! Dio. il canneti natanti sulle acque e mente• si facevano interpre– quaJe ha messo nel vostro cuo- trasformati attraverso i secoli tare momenti della sua vita re le volontà di amarlo e di in isole galleggianti: vi sorgo- autenticamente vissuti: ma co– servirlo. ascolta le preghiere no. infatti, non soltanto le ca- me erano lontani da questa che voi gli indirizzate>> se, ma anche gli orti e gli realtà ora drammaticamente Siione commc1Jta: « Pensate! ort1cell1 grazie a uno strato di riprodotta al momento stesso un po'. un cattolico molto pio, 11;elm~ concimata che gli in• in cui si verificava (quei do– addirittura un santo, che si af- d1gen1 sono venut, via via tra- cumentari in cui la paura del fidava alle preghiere di una sparlando dalla terraferma. La .toro è paura vera, il sang•Je, mussulmana. Egli amava farsi macchina da presa ci mette le ferite, gl! attacchi sono san– chiamare "fratello universale". delicatamente a contatto con gue. ferite, attacchi veri, ed « E' proprio la carenza di queste realtà. trovando modo è vero Manolete come è vero autentica universalità. o inter- di darci oltre alle spiegazioni Procuna ...) e ora drammatica– naziooaJismo, 0 cattolicità. che esteriori. anche le ragioni in- mente rivissuta dal suo stesso re.nde le stragi del n06tro tem- time e profonde (ma non per protagonista nel clima e nel po fatali, cieche e vane., questo inventate) di certi riti ricordo dei medesimi senti- o d1 certe consuetudini: come menti a suo tempo provati ... CIVILTA' DIFFICILE qui, ad esempio, q·Jesto vivere Un esperimento. in questo sen• Sul ,1umero 4 (lugl10-agosto sull'acqua che è un modo di so. unico nella storia del ci- 1956) di Civiltà deile Macchi- restare più vicino a, propri nema; il suo felice risultato ne. tra una quantità di articoli avi tutti sepolti nelle Condissi. testimonia ancora una volta lnteressantì e difficili, alcune me acque dell'immenso lago o, quanta forza abbia la realtà belle ilJustrazioni di Bruno più in là. quel portare in pro- e quanto maggior poesia chiu– Caru o a macchine di Franz cessione sulla terraferma la da in sè: rispetto anche alla Kafka. statua di San, Pietro con passo più accorta «finzione•. 11'1. P. danzante e quasi ondoso peri GIAN LUIGI RONDI Sempre la ~ Voce del Padro– ne», presenta la Sinfonia n. 10 in -mi minore di Sciostacovic. Una . bella edizione dl questo dass,co tra i co1npositori ·mo– derni. dell'Orchestra P/iilliar– monia di Londra diretta da Efrem Kur1z (QALP 10141). Spigoll1ndo ancora tra le uo– viià , sin.foniche della • Voce del Padrone. troviamo a!Lre d11e esecuzioni delta Philhar– monia di Londra direti e da Guido Cantel!i: so;w d11e delle sinfonie' pnì note del periodo romantico clte del Romantici– srno esprimono appu.nto due degli aspetti peculiari: la sin– fonia n. 4 in la maggiore. • Italiana. di Mendelssolrn è l'esotismo, e in particolare' la scoperta dell'Italia; mentre la sinfonia n. 8 in si minore .... In– compiuta», di Sc/iubert è ta ma!lnconia, la febbrile scoper– ta de!la t riste:za della vita testimoniata in una forma pu'. rissima (QALP 10143). Uno dei risultati pitì signifi– cativi raggiunti ne! campo del– la ... ricostruzione tecnica,.. è i! • 33 » del!a ~ Voce del .Pa– drone» 9BLP 5038, ne! quale sono reg,sirate le sinfonie del Guglielmo Tel1. dei Vespri Siciliani. l'introdu:ione det Se– greto di Susanna di Wolf-Fer– rari e dello siesso !'interme::o dei Quattro rusteghi. Diretto– re Vietar De Sabato. orchestra la Stabile del!' Accademia di Santa Cecilia. Nel campo della musica da camera La • Voce del Padro– ne» presenta un'altra fatica de! notissimo e benemerito ~ Quintetto Boccherini», for– mato da: Arrigo Pe!!iccla e 11 disco ( e/te comprende 110- i:e brani) è stato inciso dc.l– i orchestra Count Basie. che oggi è la pi,i popolare d' Ame– rica tra le formazioni a gran– de organico. Ma !'interesse maggiore derit•a dal fatto che nei nove pez:;i in parola (tra i qi,ali i.l sensnzionale « Erery day,., Sl ascolta la ~traordi– naria voce di Joe Willinms. che sembra riassumere in sè - rrd un tempo - le pitì sfrenate caratteristiche del rhythm and blues e la piì, or· todo<sa tradizione dei blue;;– sin~ers del passato. e Count Basie sw1ngs and J<_:>e W1!liams sings • è il ru– no~o lltolo del microsolcQ: cu~•oso, ma appropriato; per– che poche rolte !a voce di un cantante e il sound di un'o1·– chcstra sono risultati così con– geniali fra !oro. XConcorso-Selezione SIA Romanzo, N velle, Poesie, Teatro Chietlrrc rgcutemeute nor- me a: EDIZIONI SI.-\ - 'Viale Audino!, 10 Bologna. Affidate le \!Ostre opere per Ja stampa alte « Edizioni SIA • di Bologna. YINCENI.O CAltDARELLI Dlr•llore IHEGO FABBRI IJoudireltore rfsponsablle Stahilimento tipogr. U.E.S.LS.A. Roma • Via IV Novembre, 149

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