la Fiera Letteraria - XI - n. 11 - 11 marzo 1956

ORARIO DELLA REDAZIONE 11-13 16-18 Data la sovrabbondanza di sc,-!ttl che cl pervengono con. la esplicita richiesta di giudizi particolari, comunichiamo &gu interessati che direttore e redazione della .. Fiera• sono asso– lutamente Impossibilitati a dar riscontro a Queste richiesto. Janoscrlttl, toto e dlsce-nl non pubbllcatl non si rest1tu1scono }LA vx1r A E ·JL 9 0P1ERA DI Gl[NO JRO§§[ LE PRIME RAPPRESENTAZIONL A ROMA Con leparole diFanari si é confessato Carlo Terron Forme e eolor1 di un deeennio (Continua da pag. 6) slzione, (C Il muto», in• cui l'ae– centuazione del segno ricorda I ritratti di Van Gogh, la CO· sidetta <e Mestizia» che nel ritmo chiuso delle lunghe li– nee curve e net colori chiari tende ad una sempllficaz1one che rammenta un poco il 1\1:a– tisse della serie d1 opere che sboccano nella (<Danza», il « Vecchio villaggio>> le cui scanditure geometriche a tas– selli bianchi e colorati nve– lano l'intento di una forma semplificata anch'essa, ma m tutt'altro sen o e vedute di Burano, in cui si la.scia pren• der 1a mano da impressioni di colore e d1 luce affrettandosi tuttavia subito a imbrigliarle in un disegno conciso che vuol negare !a forma impressioni• stica e il coldre locale, e pae• saggi ceme cc Douarnenez )1, in cui quel rifiuto del naturali• smo Impressionistico, il bls<r gno d1 una costruzione più serrata lo portano all'eccesso opposto d1 un disegno cbe per es~ere riassuntivo rasenta la este1;orità illustrativa, cosi come n colore che per esse• re an inaturalist1co, rischia l'astrazione di una sensazione generica. Il suo gusto per la linea smuosa, per l'accentuazione espressiva, lo mduce anche, In Quegli anni tra il l90I! e Il HH~, cu'Ca, e sia pur :iaJtiuaria• mente, a cedlmenti verso cer– ti1 manierismi dt quelle « Se• cessioni ,i che, dalla piu antl• ca di Monaco del 189'Ja quel– la di Berlino del 1906, erano largamente rappresentate alle B1ennalj e nel loro eclettismo, dell'arbitrio stilistico, nella ~ti. l!zzazwne che s1 riportava an.. cora at e< jugendstll n non po• tevano che disorientare un giovane come lui estremamen. te sensibile e influenzabile. :r urono errori di orientamento e di gusto, ma furono anche brevi momenti, alternati ad opere come certe vedute di Burano, m cui il pittore si ri• prende, trattiene l'espansività ornamentale, cerca una sintesi della forma e del colore più contenuta, più severa e co– struttiva. · Nuovo viaggio a Parigi nel 1912, dove espone ·al ::lalon d'Automne, e dove rivede Van Gogh e i <( !auves », e vede il tragico espressionismo del Rouault; e nuovo soggiorno jn Bretagna dove Gaugum ravvi~ va per un momento 11 suo gu• sto per il colore, che negli ul– timi tempi si era venuto spe– gnendo. Ma quegli echi si fan– no sempre p1ù fievoli; Il gl<r vane sta maturando il stio sti– le in cui tutte le esperienze orma1 assimilate hanno subito il vaglio deJ suo istinto di p!t,. tore e delia sua intelligenza critica. Il segno si !a piu de• ciso e Sf !onda sopra una più precisa impalcatura architet. tonica; U colore, pur sempre espressivo di uno stato d'ani• mo, turchini cupi, verdi fon• di, viola rossasLri e funerei come nel « Tramonto a Bura• no >) è ora intimamente neces. sario e coerente con quella nuova forza del segno: unità stilistica che rivela una matu. razione critica e spirituale in. sieme. Perfettamente coscien· te della sua evoluzione, seri• veva nel 1913 all'amico Bar– bantini: « Non farò più i qua– dretti leggiadri per i colori che accarezzano l'occhio, sim– patici per la composizione de. corativa come una volta. Son diventato più aspro, violento e duro: e sto facendomi una c0- s,:!enza plastica (Questo è l'im. portante)». Anche alcune te– ste di pescatori di quel perio– clo o figure come quelle del «Bevitore» e dell'« Uomo del canarino,,, pur conservando certe cadenze della linea di cipere anteriori, hanno una 1or· za espressiva Che non si affida più ad elementi esteriori, aJla gravezza materiale del segno e ,.n•eccitazione del colore, ma al– l'andamento /I! un segno più pertmente e logico, coerente con un colore fermo, contenuto fino alla moI1c,1ficaz10ne.Cosi che anche quando un senso Cli primavera e di gioia si svi– luppa dalle "descriz1on1 aso– lane" e torna il ritmo tumui– luoso delle curve ripetute, il racconto ha. una nuova am• piezza, la pennellata rivela l'intima struttura delle cose e ii paesaggio, pur descritto nei particolari, è riassunto con una smtesi della visione tota• le mal pnma raggiunta in si– mili com;>os12lon1. La sua riduzione teatrale cli «Risurrezione», pervasa cli intelli– <1entee JOll'Ì/e ironia, è un prete.1to ,J1er /1resentare quattro />osi– ~ioni emblematiche nel giuoco -morale della -:1itacontemporanea di GIO\'.\NNI Cc\l.,ENDOLI vita. Già dal tempo di quella cora avrebbe ratto: è certo disgrazia familiare la sua pit. però che nelle ue ultime ope. tura aveva cominciato ad ab- re, nel periodo dal 1920 al 1923 bandonare i colori gal, a dt- sono l più alti raggiungime.n ventare più aspra, più dura ti della sua arte. Le nature a prendere quel colore cupo, morte che egli chiamava non profondo, quasi luttuoso. Sap- senza significato « costruzi<r piarno che le questioni psico- ni ,,, severe e solenni come logiche, le vicende biografiche un'architettura, dipinte con non devono entrare nella con. un colore fondo. intonato sui siderazione di un'opera a ri· bruni e sui grigi, annuncia• schio di sviarne la valutazio- vano un'ampiezza di concezio- ne puramente artistica. Ma ne nuova, Il raggiungimento cario Terron, riducendo per con d!ritte linee fra pochi punti prendere lo spettatore e c~ l'artista è un essere intero e di qu~lla intesi che tutta la le scene il romanzo di Leone essenziali: Ekaterina, la came• stringerlo a riflettere senamen- non un'astrazione, le sue- vi• vita aveva ~cercato: probabil- Tolstoi Resurrezione ne ha sot- nera sedotta e sospinta verso te eon l'assistenza dei pers~ cende umane non possono 1l'lente avrebbe mitigato la ri• toposto la vicenda,' tutta per• la prostituzione; Dmltrij, 11 na~gi; ma si nvela anche con non lasciare su di lui alcuna goròsità del colore lasciando mesta di romanticismo messia• prlnclpe seduttore; Fanarm, lo una 1mprovvisa conversione che traccia. anche se prendono di• riaffiorare i:, nuovo modo e j nico al potere corrosivo di uno avvocato: Vlad1m1r, 1I condan• assume U valore di un colpo verso significato e colore se- con altra funzione il suo ricco isptn'to r1gorosamente ed impla. nato poll~lco. di .scena. di un colpo d1 scena condo 11 temperamento e la e smagliante colore Istintivo I cabilmente ironico. Il turbine di Nel~a nduz1one ben poco s~ « d1aletttce », per Il quale lo natura dell'ingegno. Si tratta come Si vede già in quel qua• I !atti e di personaggi rappresen. pravv1ve del romanzo. e della spettacolo ~i conclude con una sempre di vedere se 10 stato dretto che fu il suo ultimo tato con impetuosa partecipa• sua travolgente p_red.icazlone.suggestiva impennata._ d'animo rimane soltanto illu• messaggio e che G10vanni Co. zwne umana dallo scritLore rus. Carlo Terron ha disegnato un I c11ver i q':'adri, de:,.quali si strazìone o si immedesima misso chiamò « Poemetto del- so si raggela in una lucida ed s1llog1smasceruco, ,.ma appunto compongono 1 tre atti della rt• ~t~~ :or;1~H~~tl~~~i ~!;!~~: la sera ;·ALMA B CARELLI GINO ROSSI: Natura morta con ,·cnlaglio esat a geometria, che si svolge (e~1~ ~t1=~~~a 0 ~~~~r 1 e~u~ ~~ri~~e•s~~g r~~; 1 ~tacrit~i~~~~ e sentimento riuscirono fi. -------,------------------------------------------- trasmette quasi esclusivamente per arrivare al verdetto finale. nalmente a trovare il punto · d ' d • te riflessioni d1 un contempora. Chi non segue il fUo del g1U<r di fusione. Ma La. sua mente I I e neo sui problemi proposti da cc. può anche scambiare que• non sopportò lo sforzo della t t a g a r I a Resurrezione e non ha la pre- ste carte per altrettanti • ru- g~r 1:ii?1ir~Il~~~tr~~~ _ p I or e av n u ._ ~~t:;f:t~{]i&~7r::]l~: ~!~~;t~~;: i~\t*~§ dalla miseria, si fece strada zione Leatn.le. no recitato questa allusiva con. Il senso di un'incomprensio- (Continua da pa.g. 51 Isolati. sentinelle avanzate, a- 'classica ,italiana, Interpreta- ge dall'ombra modulata con ebbe certamente la fortuna Leone Toistoi si è raffigurato tamlnazione come un • conden- ~!;,;:n;~ ~~~ji~~~~st~io':re~~; ----- rlstocratlc1 >. Considerava la zlone del cubismo analitico. le sue figure scolpite. tagliate, del Futurismo, dell'Arte meta- nel principe [!mitr!J. Per. espr!. sato » del romanzo, seguendo la sua opera migliore. Nel poteva svolgersi In queste di- sua arte • Il l'ISUltato di una I Gino Rossi si distingue net- si direbb~, con una_ plastl~a fisica e' di • Valori plastici>: ~;;:'., 1~f:r~n''~."~~ftod\nv~:~ ri::;,~ 0 s/nt!~sl:oun;:ci~t~r ~:~ dlsùrientamento di quel da. rez1ont ambigue, e nemmeno sensibilità nuova>, ma le sen-,tamente. con un rilievo che la elementaie. sulla dUla p1et1a. la cene1entola dell~ «scuola> un altro personaggio quello del- invece necessano comunicare poguerra stava avvenendo ve- in un senso postcezannlano, tinelle avanzate g!'lnterpretl mostra di Roma precisa sen- n cubismo per Gino Rossi Italiane. Ma, forse e bene pre- l'avvocato Fanarln, 11quale pre- immediatamente il sospetto che ramente una confusione dei come accadde all'ultimo Boe- di una sensibilità nuova In' za possibilità di equivoci, in non é una lh;gua morta e no~ rlsare che la volontà d'isola- senta I momenti culminanti del. questo ritaglio di episodi e di valori, con le tristi con~eguen- clool, nel 1916. Il discorso ce- Italia. paese di scettici e di virtù di un accento autentico é meno un abisso. mento non può sostituire una la v1cend~ e li commenta con figure non è un riassunto: ma ~d~~! :}~~c!trnoh~e!ff1s~~ zanniaho andava altrim~nti conformisti, hanno sempre e di una concezione stilistica. Nello strano fregio si av- idea estetica comu_ne. Burano ::~~~ffi~}~~"oe~fn!~ 1 i~ 0 ~~co; 0~: ~[~ ~io~l~;es~ir1:6 1 ~~~~Ye~~ cui aveva impegna~o tutta la lmpoS t ato:_ su ba 5 ! cub>_st e, avuto torto e continuano ad maturata 8';'Prattutto dal\ 0 vertono I motivi liberati poi er~ un prete• t0 pei Mo~gloil ~ sulla base degli stessi avvenl- s1 confessa abbastanza aperta.– sua vita: le ~sue» mostre ,a Tra i1 • Ritratto del p!am st a aver torto anche oggi. sfodlo di Cezanne. Non e e nel e Poemetto> ,ormai al di pei Scoplnlch, ma_ pe! Ross menti illustrati i motivi profon- mente con I discorsi dell'avvo- Ca' Pesaro cominciavano ad Busonl > C,1916)di Bocclonl e L'arte d'avanguardia é sta- dunque In lui Il processo lnvo- là del cubismo. e che poteva era Qualche C?sa _diP 1U di un di e tormentosi della sua. ir_o-cato Fanarln e che può trova– essere Invase dai pittori uffl- Il cR!tratto di donna in nero> ta un ostacolo per troppi plt- lutlvo del m~nlerlsmo postcu- preludere a un'emotiva lnten- motivo e11plem air. nia. Ne la rellgios1tà di Dm1tr1J, re una larga rispondenza tra eia!!. Dopo ancora un!l, buona 0914) di Gino Rossi, esiste un tori Italiani, col complesso del blsta, nato al margini di Bra- sltà espressionistica. Lo strap- Burano era la solitudine che re,ta vaga ed inconcluden- gli uomini di oggi. mostra nr 1919, I mediocri, distacco di tempo e di valore, figliuol prodigo avidi di ritor- QUC,di Picasso, di Grls. Il CU· po è improvviso e l'immagine stessa del SUOspirito riflessivo te ,anche qu:~~~ si tr1solve \~ Eva Magni tuttavia ha dlse- ~~lnt1sci1~s gu~~~~i.~~~~ 0 Jl~ecri che va att~ntamente conside• ili ai. focolari a;itt e alla sani- bismo _è colto da Gi:10 Rossi rimane incompiuta. e sognante. . ri~az~?"\Yi:a ~imir.ac ~~ i~srs~ f~!tge~~~ai~~~aill~~~~~1ori~ Barbantini ripresero IJ soprav- rato, perche la • Donna In ne- tà della razza e della natura. soltanto alle sue onginl ce- Dopo, 1 disegni fatti nel Che cosa diventa Burnno un'ailrettanto confusa speranza con fona la logica lntenon, vento e non vi ru più posto ro, è già una conclusione ma- Quando, nella critica, domi- zannlane, come ragione di una manicomio sono delle fanta- nella fantasia di Gino Rossi? di progresso, lo convincono pie- sopratutto negli atteggiamenti per I migliori. Scrivev~ sll'a- tura. al di. fuori di ogni ~e- nava li conte Otlavio Ojetti, problematica, trascurata dai sticherle distaccate dal preci- Non importa a1!01:a se la namente. L'avvocato. _Fana_rln di umiliazione e di risentimen– mico: "Mi parli di Ca Pera- ce[\no al linguaggio cezanma- e, nella pittura, Il dannunzia- futuristi, e che portava ben so oggetto della ricerca E' la sua Influenza fu limitata al- comprende che la verita dell av. to. Senza perdere nulla delfa ro: anche sotto questo riguar- no mentre la nuova fase dei- no Aristide Sartorio Gino lontano dal dinamismo pia- I d 1 di . . • l'ambiente veneziauo <e sem- venire sta n~lla direzione Indi- sua umanità, Ekaterina ha con- do peggio non potrebbe andB· , ' 1 1 i i ' . ossess one e segno• un mo- . t. ta li 1 . cata da quei due personaggi; servato, secondo quella che a re Valeva la pena di aver da- 1 arte di Ross ncom ne n Rossi diceva che « dipingei e sti co. to impulsivo, che continua P. 1 e . 1 a os co e ncompi en. ma !r. essi non la vede ancora noi sembra la vera intenzione ta' ad un'istituzione tutta. la con la • Testa di rag-azza> come si dipingeva prima di • L'lndlrlbbo serio>. di cui meccanlco a ripetere una si- s10m documentate nelle lette- d•fm,ta e perciò si rinchiude del testo di Carlo Terron, U propria. giovinezza per assiste- C1920) (coll. Barbantlnl), e si Cézanne è Impossibile,; e QUe- il Rossi parlava a Nino Bar- g'a ricuperata dal caos della re polemiche a Barbantlnl), In un lntelll~ente immobilismo, suo carattere di rappresenta- re a.I suo sabotaggio compiuto afferma con la • Ragazza col sta semplice verità, che Mo- bantlnl, a proposito della f~llla perché la grandezza di un ar- mentre i problemi morali di zlone di una posizione emble- da poche nullità. Gli Inviti libro aperto> (1921>; due mo- rand! aveva convalidato con le c Franclulla col libro aperto>. Ch: Id . GI Ro i tlsta non si misura dal nume- Ekaterina rimangono sostan. matica net !tluoco della vita. 'diramati ad artisti che tu stl- menti diversi di una angoscio- prime opere poteva tutt'al più consisteva nel ridurre a unità l cons eia t· no ss ro dei suoi Imitatori. zlalmente aperti e le sue fente contemporanea. Altrettanto· ha ml non avrebbero che lo sco- sa volontà di ricerca. far sorrlderé perché nel 1914 di visione In una sintesi sta- un artista d1~con muo: con A noi sembra che Gino Ros- sanguinanti. saputo far~ Glauco. Mauri nel- po di rendere rispettabile una . b di ltto ar · · i ' ti ' d d' f . 1 una persona lita sempre m via I d 1 ,· te t. Questo rapporto fra le quat,. la parte d1 Ighnat1J N1k1loro- espos!zione che altrimenti non SI ~uo a uon r , P · Cézanne era uno sconosc uto ca, un mon ° 1 Otme,' n di costruirsi e ogni volta con- 5 : opo a esaui ien mos 1 a tro posizioni rappresentate dal vie che offre l'immal!ine del lo sarebbe. Io, caro Nino, non lare d1 angoscia, sia pe1 I ca- o. In ogni caso. era meno noto cui anche gli elementi dei Iva- traddetta nel corso di succes- d1 Ro'!'a· possa definirsi In quattro personagfi, che Carlo pregiudizi correnti del conser– voglio esporre con quella ~en- si della vita, sia per la lucida di Sezanne. Il pittore che di- ti de.i linguaggio cubista (Il sive es erlenze non tiene con- una p1u libera storl_a dell'arte Terron ha posto m primissimo vatorismo. Una intonazione em. te. Non intendo fare •li !nte- coscienza del problemi da l'I- segnò molti cartelloni per le bicchiere, la bottiglia. la frut- i d 1 t · 11. f nd men Italiana moderna, riveduta te- piano nella sua riduzione, è de- blematlca era prescritta nel ressi dei mani•oldl. Ho tren- solvere proorlo quando I prl- biennali veneziane tlera) venivano inseriti, se- '° 1 edf ~~a qua~ 0 1 n di nendo conto delle e personali- lincato con chiarezza esemplare personageio dell'avvocato Fa- tasei anni. Vedo che tutti i mi sintomi gravi della malat- R 1 , ··t h bi- condo un'Idea prospettica del- ta e segna re. reco tà, poetiche autentiche e non nell~ ultima scena del dramma. narin e Giorgio Albertazzi l'ha nostri sforzi hanno avuto Il tla apparivano come una ml- . oss avei a _capt'·'° 1c e 1 10 spaz'o a tre dimensioni. doti Inventive, che costituisce dei meriti elargiti da gruppi e Ed 1Isuo dialogo ha la incisiva rispettata c~n uno stile elegan- rlsultato opposto a quello che . sognava andn1 ol ie a po e- 1 . • Il tessuto connettivo della sua . ,• serenità di un e,tremo ammo- te. Renzo R1cc1 è stato Il prtn- speravo ». naccla Imminente .. Gino Rossi mica ,troppo spesso estempo- In un tempo di ,estauiazlo- personalità. accademie, che s1 sono dlst11- nimento. In questo mondo dii•• cipe DmitriJ e con II suo equill- Avvillto moralmente e fisl- si anlava a un Inquietante ranea o diretta al costume o nl neocla~lche, eh! ~al ~o- Per seguire la logica coe- bulte equame~te le ~nicchie> mato dal(ll spettri della miseria, brio misurato ha dato un note- camente tuttavia continua alternativa. E nessuno poteva legata alle formule di poetiche teva dar c1edlto al! a1te seria d 11 1 1 t d 11 di una effime,a glo1la. della mg1ustiz1a e della guerra, vole apporto alto spettacolo nella su·a direzione con una aiutarlo. che volevano essere estetiche: e imoegnata di Gino Rossi? re_nza e O sv~ g me~ 0 e 0 E si definisce, come ha pro- non pochi sono gli uomini, In- insieme con gli a-ltrl orinc!pall perseveranza che solo poteva Ffno al 1914, GII\O Rossi e che la c-senslbilità nuova, Alla sua proposta di un cubi- ai U st a, del peiiodo bietonet al posto Mlnasslan. accanto a ~elhgent, e preoccupati _del_de- inte_rpreti che sono Gmllo Bo- dargli la convinzione assolu•1aveva elaborato del motivi co- . 1 f t d 11 smo !tallano? pe1lodo cubista. basta me ter Modigliani. per l'Intensità del- ,tmo umano, che, sollec1tat1 da setti. Franca Nutl e Landa t che la sua strada era la 1 ern orma con erma a a a . I f ·! vicini Idealmente tre Quadri l' I ti I una parte dall'istanza sociale e Galli. fusta. continua a scarnire lorlstlcl. av~va. nffi_dato a can- realtà delle opere e non sol- Se Il pltto1e noi:i s osse l - esposti alla mostra: • La fan- espress ,one poe ca, per que dall'altra dall'istanza rellglos~. GIOVANNI CALENDOLI fa fomia. a purificarla di ogni to de~ c~l01e l~•1?1csslone del- tanto delle clntenzloni> del fuglato nena follia, come e- clulla del flore, (1908), cLa vigo1e dlmmaglne, che fu 1~ ,,estano inchiodati nel1'1mmob1- * Intervento psicologico 0 lette-Jla p1op1la veiita _spirituale. manifesti rivoluzionari. st1ema evas~one alle pene fl~I- educanda ><l 914 ). e Testa di piova delle sue assol~te cer l.smo e non riescono ad uscir- IL PREMIO rarlo a bloccare I volumi ,n; Ogni cpera è, .per cosi dl1e, Nella torla dell'arte d'avan- che e mo1all, la sua a1te . . 1 Lezze. Le sue opere e1ano ca- n_e. lo credo, anzi, ct:e questa . . rormè essenziali, r, spogliar•,slglata nel termini di una e-I •dia s co~ resa tra 11 1905 avrebbe avuto a)tri sviluppi. E ragazza• <1920 _>. La,• to ita d • riche di destino. sia nel suo aspetto pm ge~era, « Fiera Letteraria» II colore di ogni altra lunzlo. semplaf·e chiarezza .di stile. Lal:u 1~\ 939 : noi sempre è stato quaicbe suggerimento .. qual- ~fn~~d~~~ ~ 1 ~i',"~ 1 nud~c~e~~~ E ta~i si. rivelano ogg_l.che ::tt~ai,tr~g~~ 1"ci~di~~~! ~n~~L Ecco I due primi nominativi ne che non sia quella di co- 1 11nea definisce, Incide nel pia- 1posslblle aggiungere •)'aggetti- che Indizio è In due ope1e sin- Id 11 1 d la flgma a_1t1stlca e mo1ale di tuale per la quale essi ha~no di segnalati: st ru,re la rorn:ia. . . . no e chiude nei suo contorno! n ostantlvo golarl. da considerare a parte e~ enza _passaggo a _un Gino Rossi si ricostruisce nel- perduto ia loro funzione di ANGELO DE MATTIA di Uni nuBovlo. v1agg1ioaOP!aanrd,ga':lrlsoluto e vibrante tarsie dllvoh c.nuolvo ~lflautau••s.51nvece o· tra quelle dell'ultimo periodo. disegno tespt1tessl Ivo a ~n d1stte-ia sua Integrità storica, al di "chierici" abbandonando ad BOLOGNA, corrispondente al poi n e g10 e n , , 1 . 1 E' ., ... , e e non o 1 ~ - · i C 1 1 ( 11 gno cos ru vo, semp1e so o f . 1 d 11 e e. i i lt •, b bi! t lavoro contrassegnato col mot. ma. i suoi amori giovanili. so- 1?emman,I c_oo1 . ,o spa'. .o me pleonastico. La novità r Il Sono a • ompos z one, co . il segno di una personalità che uo1 e e sag i az on. aP,o- a re mam pro a_ men e !)le- to: • Dodici racconti brevi». no lo!'tani e n?n 1~ solletica-,cluc dimensioni. lo }pazlo m• lcarnttere stesso. è II ritmo Dalla VIUal e Il • Poemetto domina e trasforma ognl ap. logetl~he e delle . lnte'.essate ~~11ie~rtiàla terr~~~~n~e1la~•d; SILVANO BONALDI di GE- no plu. I princ11>1 d1 Cézanne inventato. che non 11sulta, dal:istesso della personalità dello della se1a > (c?ll. Dalla Vll- orto !In ulstlco del movlmen- disti azioni de, ?etiatto1I. lls ». • P NOVA, corrispondente al lavo- gli appaiono chiaramente co· le prospettive llluslonlst,che. rtlst• e nén è mal 11 metro !al. pl titolo e di Comlssol. il. t g . 1 d' ·te di Gino Rossi eia nato 116 glu- Questa tragedia Carlo Ter- ro contrassegnato col motto: me la sola autentica radice .:ome In certe tele esotiche d!I~ un "·iudlzlo fondato sull'as- ,I verdi puri e g!I azzurri con e:npo1 ane a1 gno 1884. Mori nell'lnferme- ron ha adombrata nella sua rl- « Viaggio con Eva». dell'arte del !1° st ro. t.empo, ha Gauguin.' lontane premesse al-j t ·d · f? ,;'\l~'d 1 v I ri em re profondi diventano nella svanguai dta. . ria dell'Ospedale di Treviso, il duzione di Resurrelione, affron. 11111111111111111111111111111111111111111111mmmmm fa~lt<;,,~heai~h~ ~~sog~~o~~~lrarchltet.tura schematica del 1~~~ \s;;·n-~atf • ~o~e "vogfio- e Composizione>, più ~upl, In . E Hmedesl".1o proc:dimento 16 dicembre 1947, Gl'lnfermle- tando un te.ma che non gli è DEGLI AMICI EDAMICHE " .. nti 3en non quadro astràtto. • . . · . . . chiave drammatica, m una • 1 puo seguite conhontando rl lo chiamavano per scherzo: stato suggerito da! romanzo e • •• ~~fa/? tc,\~ vl averlo gaplto, e li colore• di Rossi parve,no i _m1~t1ci ctell olt1anz1smo scala di valori formali costrut- • Primavera In Bretagna> •Maestro>. che é di scottante _Interesse. At.. Dappertutto nel mondo /Eiv ma. non per questo il suo me- abitra rio fuort di ogni equill-:avang~a1dista. t!vl che fanno pens,re alla <19101, • Descrizione asolana> Dietro la sua bara In un traverso una lucida composi- ropa, Amertca, Mnr.a, Altal nito è minore ed è suo me- brio e di° ogni misura oppure ·1 La • nuo-,a • senSibilltà ,di sol~nnltà austera della scul- 0912) e •Colline> 0919l. giorno gelido di dicembre era- z,one e contrapposizione di sce- atten:ana 11 far.e~e dt corli- rito ad og~_t ll1odo averlo a!• limitato a una interpr ~t.az: one .~!Ji _parla Gino ~ossi, non s1 tura romanica. L'arco com- Qualcuno afferma che Ros- vamo in una ventl!1a. ' ~iailt~Tr~~~t~:~~J!~ r~~~~~ ;~~u:~:l~c 0 a~ a:::Ù:1.2!:~U:,~ 1 ~: ! ferma.lo pm / 0 rtem_en_t\ 0 ~~~ provinciale del manierismo se-1 11 feiis~ dunq~e a un /un~ prende. nella sua netta mlsu- si è un •provinciale>, Qa col- Questa fu la glona terrena to e si è limitato a.ct enunciarla dare notizie gratuite · r. L. mai m '\;1;~d'o ~~nha'i?a era cesslonlsta. Ma Rossi. convle- sposa ':'~~nnuamen e , _n ,·a spa;.iale. una sper;e di mi- iocarsl nell'ambito di quella di Gino Rossi. nell'ultima scena. Essa dun- A~11S DU COURRIER • Ruo ~~ ~i~ ~involuzione del "No. ne ripeterlo ,aveva fatto ia sua i avanti. in --- 8 . specl~ di gai a sterioso altorilievo. che eme- • Scuola di Burano>, che non GIUSEPPE MARCHIORl que appare troppo tardi per Stappen. 5 · LlEGE (BelJlqael vecento». quando Ja maggior scelta a Pari~!. tra Gaufluln e fe_bbnl,e ,tra gh_ attivisti della i ____ --------~. ---------·----------------------------- parte degli artisti, anche al- Van Gogh, e non a Monaco e aite d aianguai_dla. I cuni dei migliori, si lasc\avano a Vienna, come• fecero tanti E' invece II risultato di una R d • t d 8 I • • sedurre_dai miti ~etafls1cl o ammiratori di Kllmt e dello autentica Cl'lSl, che ha scon- .-.aiiiiìl.fiiiiii:e.--l11a I fiiiiii: u I e afiiiiii:fiiiiii:J .. I neocla;,s,c1 o pnmlt1v1st1cl. stile ilberty. Ed• questa scel- volto ia vita dell'artista, ne1I •• ~~ U ~ ~~ ~ ;;' dtri?e~~~;[t ~n~~ 1 ~a P~.:]:ta motivata poté svolgere la lung~I e dlfficl!i anni della j ~ do. Di quel che s'era fatto esperienza es;,ressionistlca fl. guer!a ,della P 1 lglonla. delln . . . . . . . . . dopo il cubismo gli apparlve no alle conclusioni della cDon- inquieto ritorno. I vagabon- /Continua da pag. JJ I disperata professione della piu tare a fissarne troppo frettalo- di etica politica e di buon go- edizione cntica Italiana del De tropPQ meccanico, l'astratti• i nero> e dell'c: Edu- daggl del reduce non hanno . cauta ars nesciendi. samei:ite l! !~pparto con alcu.nl verno, non ha esitato a ricorre. e~rore J?TO/anarum relJgionum smo tro 0 freddo e disuma- na n mete intellettuali, non porta- eiare •~ seno ad _esso- se_pur~ n Lana ha ritenuto di pot_er eventi poht1c1 e alcun! dati b10- re alla prosa, come sta a docu- d1 Flrm1co Materno. Anche In no. Ed fli 1 aveva da risolvere canda>. . ·t . b no a Roma alle compassate mò è gmstlflcab,11e e rag~mjig, ravvisare il centro focale de.la grafici e questi a lor volta so- .mentare Il De clementia <U d1- questo caso _11riesame dir_etto esperienze per creare una ror- • . it 1d ili to ·btd· dJ· mmatl- . . cas1onl: i amara esperienza po- zo, 1I Lana sbandiera un pas- Nerone, del medestmo genere vuto tener presente in manie- E si aririva, tra il 1913, e il 1914 al momento in cui quella travagliata. rricerca di una for. ma cne corrispondesse all'm– t1mo approfona,mento del mo, t1vo poetico e dei mezzi espres– sivi, sbocca finalmente e pie– namente nel gruppo .d, ligure di donne, la «Maternità», «L'educanda», il « Ritratto d1 signora"· nelle quali la linea s'incurva e si tende con uno scatto nuovo, non più de~rit– tivo ma costrulltìvo, e acqmsta una nuova capacità di espres-– slone; Il colore denso, smal– tato, dai toni preziosi non e più campito entro le linee d1 contorno ma nasce coi segno stesso e ha una possibilità di espressione drammatica, quasi,· dolorosa, mai apparsa prima, e nemmeno più raggiunta <oi foi;se non più cercata) dopo, 1 quando la sua arte, arricchita: anche di questa esperienza, si I fa meno emotiva, più. organiz.: zata e compo.sta. stilisticamtn• te più alta, forse, ma non più poetica. , La guerra interrompe quel– l'e.voluzione in pieno sviluppo. Richiamato e fatto prigionie– ro, la sua attività di pittore fu impiegata a scrivere sullE ~roci i nomi dei compagni che ogni giorno moMvano. Ne tor. na affranto e trova la madre ridotta m miseria e rilugia– ta in un paesetto del Mon– tello nel Trevigliano. Il suo animo sensibile e mite, che aveva già mal sopportato l'ab. bandono della moglie nel 1912, t1on resistette ai nuovi colpi della sorte, e, già mallnconl• co per temperamento. dive!)· ne sempre più incline a conc-1. derare l'aspetto tragico della 11 suo roblema ersonale che Molto spesso, 11 Pl tole a · . • ... bile ~ una lmea. evo ut va. questione nelle oscillaz1onl fra no piegati un po' a forza a classettenne Nerone, divenuto della tradmone manoscntta, era dr concmafe la nuova bandonava il quadro allo sta. accademie della i!1odetnit.a Propi:10 questo ambtz1oso com• 1 vita contt?mp!at1va e vita politi• fornire li commento a certi pas- imperatore, non era certo tanto costituita da un unico codice, realtà strutturale dell'ogget- to di tracclll. o di abbozzo, e- <vedi: • Valori plastici> l • I pita e stato assunto dal Lana, camente attiva, determinate si. Sia. consentito a chi di re- più maturo e non era soprat- non ha dato luogo a ritocchi to proposta da Cézanne e dai saurendo nel e frammento, ·Gino Rossi è arrivato da 1Iquale e partito da un .P~~sup- dalle v:cende stesse della bio- cente s'è affaticato sul teatro tutto meno infatuato di poesia o innovazioni sostan~1ali. Ma cubisti con la vita dei senti· la carica poetica. Quanti car- solo ,m un clima di dispera-lP_osto che ormai.~pp':Je m ,;s~r~ grafia _di Se,neca. Perciò, scrol- di Seneca approfondire Il suo drammatica di quanto non fos- in compenso U_Past,or!no Ci ha menti con l'emozione sogget,. t I il Ro I lasciò Incompiuti zlone morale al ripensamentoltibllmente. li pm _v >do .e 1 llandos1 decisamente di dosso dissenso dal Lana propno rl- se 11 precedente .Nerone am- offerto un d1hgent1ss1mo qua– tiva 'escludendo ogni transi- on tess lt . . fl · della propri~ arte Non si co-, a_nalls1dei !nas~imi _scr\~tin a-, 1 tutte le seduzioni· nascenti da spetto a questa sezione della maestrato da Seneca: e tutti dro dello stato del codice e - torietà sensoria ma anche con una 55 U? a gi a ca e_ CO· • . . · • I t,ml, data. I mdi~ociabi it par- ur.'accorta indagine stllistioo., opera senecana, ch'è forse la sanno come la sua passione per quel ch'è più importante - una evitando 0 n· rt' idezza sche- lorlstlca appena accennata, st1 uisce col colme, • 1 co st1 ul- t1co:are d1 esperienza umana ejegll si-declica a enucleare I va- piu tormentosa e ia più tor- la poesia e la dizione di versi analisi completa della hngua e matica chi ~on toteva la ra- annotazioni o prove riprese sce con la forma>, dichiara I poht1ca. e eh vita spirituale, e ,tori etici più caratteristici delle men tata riguardo al problema andò crescendo col tempo anzi- dello stile di Finnico e un ric– gÌone 'uccidere del tutto il poi In altre opere? E quantljl'artlsta. ·Non si tratta di una letter~na che contraddi• t mgue ,opere sicuramente composte da della cronologia e del rapporto ché scemare); 21 che li luogo chissimo commento In cui si sentimento. Il problema era ne distrus,;e? generica dichiarazione pr?- la ClVl!tà l~tma 11e11e_ sue nlas• 1sene~a nei !)eriodi di forzata f~a l'opera__ letteraria e. !'esp_e-d_iTacito registra.soltanto dice- esaurisce_ la ricerca sulle fonti 11 più difficile che si presen- Le. ricerche accurate fatte,grammatlca. Gin.o' Rossi n- sune man,re st •z•o~I. segu,i_ri,inaz1one e d1 quelle connesse rienza poht1ca e la b1ogral1a ne mahgne a canco di Seneca, e lo studio sul contenuto dottri– tasse all'arte del nostro tem- d 1 Gel e. d v ·ebbero esclude 'nuncia decisamente a contl•'Easso passo Ja "Jta 1 u~o scr/ 1 co11la sua stUvità di consiglie. stessa di Seneca. Contro quelli fra le quali non poteva certo nale dell'opera. Certo il fervore po dopo le rivoluzioni degli a g 1. 0 . 1. . - . .. ' d 1 ·e "e 1 . ore, cercan <? 1 SCOJ?nre 11~ e: re d~I principe. Ne discende un che negano ogni Possibilità di trovar posto l'onesto propcsito giovanile del dotto autore ha Inizi del secolo Si poteva, do. re la possiblhta d_ttrovare al- nuai e secon °.. ~ pi mess ope~ ie reazioni ag:lt_ev~nt_, ••risultato non certo esente da scegliere un peciodo della vita del filosofo di mettersi a com. determinato la presenza nel la– po i cubisti e i "rauves ». ar- trl_dipinti ~I 1:1,ossi, an_che per- della sua at,tlvita, ~a! 1907 •negli eventi le possibili ispira- ob)ezlon!. ma conforta_nte per di Seneca ove collocare e di- por~• tragedie. al _solo scopo di voro di qualc?sa di troppo e di Mvare alle estreme conseguen- che i pochi frammenti rimasti al 1914. l•lon, delle varle,_oper~. Se però chi, come Il sottoscritto, ha sporre in ordine le sue tragedie Instillare nel! animo del suo vano; certo _s1vorrebbe che ta– ze da una parie e dall'altra. rappresentano una piccola Nelle lettere a Barbantlnl., ttle scheta ,d 111dSgme fosse sempre avvertito la tormento- e contro quelli che preferiscono imperiale alunno precetti di sa· lune asserzioni fossero state e s'era fatto, ma trovare Il parte del cartoni stra9patl o,c'é .s~esso Il rimpianto __ degu 1• ato a~p ,cabtl~ a enec~ sen: sa. problema~icità di qu_ell'org().scori;ere In esse _l'eco della lr_ri-na politica: ia voce qu:n_di va va?Liate con maggi?re ll~den– punto d'incontro delle due for. bruciati dall'artista O ridlpin-,annl felici d> Br~tagna. 01 Bu-,~:.e~t{~·'it%1oltffl~r:!• J~tu{!_ gho del sa.p,ens_ d! cu1 anche med1ab1le deh.1s1one,che spin- Interpretata nel senso d1 una za, certo, P: _es_.,I anahs1 lln– me d'arte, assommare quelle ti da altri olttor! 0 distrutti ra1,1o.·di Asolo, tanto diversi'!oo. si s~rebbero .1'vvènturati in Se~eca r~ sfogg,o 1n tante OC· se s_eneca a rit1rars1 dal Pa.laz. gelosia d1 mestere fra Seneca e gu1st1ca e stihst1ca avrebbe do- ma nuova e più attuale, era d~_I contadini. Oggi 8 mo. 0 1 a que · 1 ~-e a_ . Q~est~ allet1ante dtrezione. Ma litica, in cui ha fatto naufragio so del L. XIV degli Annales di di quella, ben nota, esplosa fra ra più sistematica l'altra opera. il problema che eg!J sentiva p1u _facile trovar~ del • f_alsl>. cl del dopog~epa ,nei QUalqgia 1 ~•empi~ qel Vfaltz, <che il generoso sogno platonico. di Tacito. dal quale risulta che Nerone e Lucano e causa pri- di Firmico Materno, 1 Matlle– e tentava di risolvere. E fu Fino al 1914, 1opera d1 Ros- andava costi uen_do « con la:tut~vta cllerita tuttora d e~~r creare uno Stato retto \la ftlo- Sl faceva carico a Seneca di ma dell'adesione del poeta spa- seos l1brt, ed e condotta con poi ancora I! problema attor- si é do:umenlata soltanto da forma>. in. un ,completo d/·; tenu 0 n a massima conS> e- sofi, ha incupito in sei:ieca la essere entrato in gara con Ne- gnolo, nipote _di Seneca, alla quello schematis'!'o scolastico no a cui si pcsero anche •rt1- Qualche catalogo delle mostre stacco dal mondo del con ..tem, 1 ~:zd~nel ha 1co~gg\U 0 d"Jolti visione dell'umano destino, ha rone nel coltivare la poesia, es- congmra p1somana: 21 che per- che spesso p1etnftca 1 lenome– stl delle generazioni .J?iù gio- di cà Pesaro <ISl0, 19l l e 1 1 poranei. da Sh'onl a Funi, da su~t~fi5';1d;,e{i ·e~! .t~uò gi~JÌ;~: incrinato la sua fede tradizlo- sendosi. acco:.to che di questa ciò l'attività d_i Seneca come ni in _tante tinche e scaffali se– vani. In lui tanto p1u meri- 1913 ) dei rifiutati all'Hotel Carrà a De Chirico. da Sof- re Ché sia per la sconcertante nale in ~n provvidenziale rel!'no era ghiotto I '!"Pe~atore. Inter- poeta qrammat1co doveva esser parat1. Però a tal riguardo dab– torjo in quanto lo aveva ma- · 1 fl .. C . ti Tr 11 1920 e d 'tt·iw d . t· d' dello spmto, nel quale l'anima pretando arbitrariamente nel commc,ata già prima del suo biamo anche riconoscere .che turato e aCfermato alla fine Excelslor di _Venezia 0914 · e• Cl a asma.· · a . . I u 1 ". e! pen 5 iero .e ico I del saggio trovi la sua vera si!· passo di Tacito la parola carmi- ingresso a Palazzo, e che pro- pur fra le canoniche suddivislo– cosi risolutamente tra le di!- dagli scritti di Barl)antlnl, Il 1922, le opeie, • co st iuttive > ISeneca S>a pe~ ,lat vaJ,eta non de. In altri termini, il tremen- na come allusiva quasi esclusi• prio Questo è chiaramente do- m Il Pastormo sa far circolare ficoltà frapposte dal suo tem- dalle recensioni di mostre e di Gm9 Rossi, cono~ciute sol- meno .scon?er an e . ei a .sua do secondo coro delle Troades vamente alla poesia tra~ica e cumentato dal passo di Tacito, l'aria tonificatrice di una co– pera~ento e dai disorient~- dalle cronache di qualche quo- tanto ne!là cerchia degli ~mi~ ~~~~er~e f~t;;;,5,;/~a,r~ci~rf 1ci?; ii desolato !nno al nulla. ap'. ·passando sotto silenzio il fatto che ci parla di un Seneca voi- scienz~ compl_ess_iva. e scaltrita men.ti ,della cultu~a 111 I_taha tJdiano dej tem!)O. • . ✓ cl veneziani e degli amici di ca senibravano abba~donatl sia ps•e voce pm genuina del p1u che già molti studiosi prima tosi, dopo aver scoperto l'amo. della lingua di F1rm1co, e in ~!!– al suo teil)P0. Non sappiamo Rossi è ouasi ignoto. Gli Pesaro. da. Casorati a Seme- e il suo com ortamento 'ne II mtimo Seneca di quanto non di lui avevano discusso in vario re di Nerone per la poesia, a nere la ncchezza dei qat! d <>– quah svOuppi avrebbe ancora manca 11 lancio pubblicitario ghlnl Tappresentano rantitesi ~v~enlmenti p~liticl spesso [g: oretendano _di ess•~_lole molte senso Il luogo tacitiano in ra~ carmina _crebriusJactitare, cioè gm genere accumulati nella potuto avere quanto a com- i .. te ibll 11 t . 1 di 1 1 d'bll • .. affermazioni dell 1mmortahtà porto con la data e col slgnlf1- ad "insistere p,u spesso nel lunfa mtroduz1one e nel copio. plute opere d 0 'arte. questo stre- all'americana fatto da ~ar ·1PlU m e a qu_e a s 01 a s mpre_ve_ i e e percio _aspra- dell'anlma e del suo trionfo cato del teatro di Seneca, 11comporre versi"· Il luogo taci- siss1mo commento (anche se si nuo tentativo. Affranto e de- netti .Per Boccionl e Garra; g!I rinunce, che glm losamente s1 mer.:e discasso da anllch, .e mo- sulle. forze del male, che ap- ! .I.ma dè. di esso una strana tiano perciò offre se mal una tien presente che per la prima. !uso, bersagliato. cosi atroce- manca Il prestigio dello scan_-,compendla anche o_gg! nel 7i~~~~ ~~n~~J 11 :~~~l~~~~n~~:;: paiQno anche nelle Epistole a interpretazione moralistica, e! validÌI confe;ma alla tesi verso i! Pastorino ha !)osto a frutto mente dalla cattiva_ •?rte, cui dalo parigino, che tanto giovo cnov~centlsmo> e:iett1co, con- gico anche approssimativo di Lucilio ed hanno creato il pre• sens.o che Seneca, accortosi che la quale ml vado orientando Iediz10ne dello Z1egler e per 11 avrebbe ~orse res1st1to•, una alla fama, internazionale dei fuso. provinciale, e che costi- buona parte de'le sue opere supposto per un ravvicinamen- la coscienza di Nerone era rag. sempre più: che cioè 1a poesia secondo le _note dei Muenter, tempra plu dura, ma non una futuristi nel 1912. tuisce un capitolo da rivedere Rari ono i pu~ti fermi cioè to di Seneca al messaggio neo- giungibiie solo spalmando gli tragica costitui per Seneca una che però runontano al 1826) natura come la sua. la s'!•· Rossi é un Isolato ma agii da Cll)la a (ondo. gli scritti di ~acile datazione· testamentario, sino aJl'apocrifa orli del vaso del « soave licor" esperienza spirituale altrettan- f~nno di Q~esto volume di QU~ ' men(e si :.•rse nel buio del.a . · S n ie itture di un estre- ed anche· er alcuni· di essi compilazione de',la sua corri- dei versi. s'era dato a compor- to costant.., quanto la composi- s1 300 pagme un lnd15pensab1- pazz1a: "t11sogna che lo vada ~miei, nei_ quai! ciede, rivela o. o . P . . I I 1;i C l i- • spondenza con S. Paolo. re tragedie per fargli •giungere zione di opere filosofiche, e va le strumento_ d1 lavoro non solo fuori da questo mferno al p1u m apoass1onate dlscu,sloni Il mo /igo1e fo1male. la <Test_a co~tl de r I' ri~sa.aJol~s Ma 'ntanto nep ure dal la con tal 'mezzo I precetti di perciò scaglionata lungo tutto per chi vogha occuparsi m fu. presto. Si direbbe che 02nuno suo solrito ardente, Il suo P!\· di ragazza> (coli. Barba_nti- ~';Js d~ 11 ~;~t~ 'i; 1 a';, 5 di\ 0 perman; voro d~I Lana eme~ge con slcu: scienza e morale politica: quin- u corso della sua vita. turo d_i Firmi<;? Materno, ma god3: a sapermi m queste an: trlottlsmo. la sua lntransigen- nll. la e Fanciulla col libro.un margine non traséurabile di rezza la soluzione del quesito di Il teatro di Seneca nmont'c Dail'ultlma grande voce lati- per chmnQ'!e ~ moltn_ nel terre– ~uslie. Pare quaSI che 10 d eb za morale, maturata attraver- aperto> <col!. Fannal, le due oscillazione e un non trascura. più tormentoso per la cronolo. rebbe tutto al periodo m cui 11na della decltnante coscienza no mtncattsSimo dei rapporti ?R sc~ntai;;. 1 come r.na co l1;i~so 'lo studio e ia ricerca nel < Composizioni di natura mor- bile sospetto di ulteriori r!facl- gia delle opere di Seneca, vero fi!osofo-poe_ta fu pre_cettore d: etica pagana all'hortus, per fra c~ltura p~g_ana,e1 esperen– l~~;~ ~n~I ·.rudi~enMf~?'tnse- campi proibiti dell'arte moder- ta, delle colle~LOnJ Marcello n:ienti. Anche il ciclo di mem~ punto nevralgico ~i tut.ta la rerone prirra c,~e ~- g•ra~e tanti a.ncora C?nclusus, dei pri- za cris l~~;.o~lr~~~;~ 1 RE gna la solita morale come se na, dall'im!)resslonismo a Cé- Barnabò .e Giovanni Dalla ne /I posto della bwgraf,a ne,-, problem~~1ca relativa al suo ';,i~~eassun ° 8 • a igm a 1 ml scr)ttor 1 cnstiam. A questo ìo non avessi fatto finora zanne e delle arti extraeu- Viila: la Natura morta coi la problematica senec.ltia~a, pensiero. il posto_da ass~gnhre P . ps. . ~ropos1to dobbiamo. segnalare VINl:liN:t-11 CARIIARliLLI qualcosa d' più che delle chiae- . · violino> ccoll. D• Romansl.lpubbiicato di recente daJ ~10: al Di, prouldent1a nell ordme M, du?ie dover porre In rlhe- 1ardua fatica compiuta, da un Direllore . 1 . lato Inutile a 1 opee. . • vane Francesco Q,ancottl negh Jcronolog,co delle opere. E !'ar- vo cl\e 11Lana non ha tenuto altro nostro giovane studioso: 1---===-====---- chie'f' Sono s 1. lt 1 • Il nostro torto - scnveva Esse con st1 tulscono un _co~pus ~tti 'dell'Accademia dei Lincei. go:nentazione minaccia spessolpresenti tre fondamentali con- Agostino Pastorino. Egli ci ha UIEGII FABBRI me 5 esso. !"a n~~ll~gdh a r; In una lettera a Barbantinl - t:nlco, per severa nobilta di ha condotto pesso l'autore,ld'. cadere ;n un circolo vizioso, siderazioni: l) che Seneca, dato in questi giorni, per la Cno d irettor• respunsahllo fr~f ."J~~;~i~c:req • rare d~ ge- è oùello di sentire da uomini struttura archltettonlca, per grazie allo sc~upolo con cu1 egli ~ché l'inte.rpretazione di' ~er, quando s'è tra!tato di u:.culcare coll~na d~lla casa II La Nuova Tt 1;0 1 T .pograt1a l:olonna> ne». Non sappiamo cosa an- moderni ;e per questo slamo plastico vigore di forme, nella. ha trattato i argomento, a una t1 passi di Seneca conduce 1au- nello spmto di Nerone precetti Itaha 11 dl Firenze, la prima P!av:a Colonna. 366 - Roma '

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