Fiera Letteraria - Anno X - n. 38 - 18 settembre 1955

LA FIERA LETTERAR An:,o IX · N. 38 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 18 sellcmbre 1955 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direuore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 ... DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE ROMA, VIA D'ARACOBLI n. 3 - Telefoni: Ammlnlst-razlone 684097 - Redazione Sci-1098• Pubbl\clt.à: Ammlnlsi.ra.zlone e La FlERA l.E'T'TERAfi,JA • • via d'Aracoell. n 3 - Roma - Torlfte: Commerciali L. lf>U Edltorlall L. 80 al mm. - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 - Scme51J·e L. 1.400 - Trimestre L. 750 - Estero: Annuo L 4000. Copia arretrata L 100 - SpC!<llzloneln conto corrente oostale (Gruppo II) • Conto corrente posta1e numero l-3142G -Jr Ut~ ]NCONTIRO ROMANO * Domande perFaulkner attornoad unatavola Dovere del J1oeta, dello scritt.ore, e suo j1rivilegio, è aiutare l'uomo a so/.•ravvivere, alleviandone il cuore, ricordando a lui il coraggio e l'onore e la speranza_e il sacrificio che f ttrouo gloria del su.o passato di GIO\T A~~I GIUDlfJI Qua]! che siano la sua grandezza, la Faulkner - aveva detto In sostanza SI· sua !ama. è sempre Cio penso) un gran- Ione.,... ama assai definirsi ccontadtno>, de (piccolo) dramma per uno scrittore agricoltore soprattutto e prlma di tutto: li dover affrontare quella speoie di pub- un contadino che, nelle ore di libertà, !a blicl interrogatori che sono le conferen• lo scrlttore perché sente Il bisogno di scrl– ze stampa e le non d!sslmlll In sostan• vere. Ma come si occupa della sua fatto• za cconferenze Intorno a un tavolo>, ria? Chi lavora nella sua fattoria? Ha ro1md-a•table-confcrenccs, come si chla• dei flttavoll. del mezzadri, del braccianti? mano nel pragmastico Idioma degli an- Ora che é qui, chi cl pensa a dirigere? E glosassonl. le alluvioni, la grandine? Non c'è qualco- Non so se di questo mio stel)So avviso sa che lo preoccupi? fosse l'altra sera, in qualche più o meno Sllone è un e contadino> più autentico sotterraneo strato del suo sentire, WII• di lui, anche se non è proprietario di alcu• 11am Faulkne.r che. nella biblioteca ame- na fattoria; è forse assai meno letterato rlcana di via Veneto, rispondeva con di lui anche se oggi vive facendo lo scrlt• amabile cortesia, con sagace lncomplu• tore; e cosl. nonostante Il lievissimo so• tezza, con punte di lun1101,r al momento spetto polemico, la domanda era rivolta a più giusto, alle domande di molte per- Faulkner con una cognizione di causa as, sone, tra le quali non poche aspettavan sai precisa, profonda, con la cognizione di forse da lui la frase celebre. l'aforisma, causa di chi sa come stanno le cose, di chi Il detto memorabile da segnar nel li, sa veramente tutto della teri-a, delle an– bretto degli appunti. gosce, dei tlmot1l che dà. Difficoltà di in- Che cosa pensa, Il signor Faulkner, terpretare, forse, una domanda troppo delle donne scrittrici? Che cosa pensa, complessa nella sua dura semplicità. Vo- 11 signor Faulkner della letteratura lta• leva dlre: in che misura è autentico, si– liana contemporanea? Quali opere della gnor Faulkner, questo suo professarsi letteratura universale egli ritiene abbia- contadino? Insomma, è più dei suol libri no ln!lulto sulla sua attività, sulla sua o della sua terra che gl'Jmporta? !ormaz.ione? Come mal il signor Faulk• Faulkner rispose soltanto a quella par– ner non si occupa di letteratura? Che te della domanda che esaurientemente e differenza passa tra letterato e scrittore? precisamente gli venne riferita: quella Gll Interroganti bersagliavano Il simpa- che riguardava Il slsté-ma di conduzione tlco signore di campagna, dai capelli /ol· della sua azienda. ti, corti, canuti, dagll occhi acull di Ju. < Quando ne entrai ln possesso - dice• retto: ora una giovane poetessa .. ora un va - vi trovai tre famiglie di coloni. VI giornalista di destra, ora un giornalista sono tuttora: vi Invecchiano. vi nascono. di centro e poi uno di sinistra, ora un Viviamo tutti del !rutto comune. Quando giovanotto studioso in tutta la sua lm• uno è giovane lavora per la fattoria; placabile severità· di chi prende tutte le quando è vecchio è la fattoria che pensa cose sul serio, ora un poeta romanziere a mantenefllo. Quando Il raccolto va ma– che appunto voleva sap;tre quale, sccon- le, lo, che sono il proprietario e il respon– do Il signor Faulkner, fosse la di!ferema sablle, debbo andare attorno per guada• tra. un letterato e uno scrittore. gnar denaro 'l)Craltre vie: col cinema per Faulkner era evldentemente .felice esempio.> quando la domanda che gli si poneva gli Ma non riuscimmo a vederei risolto li dava anche l'occasione di una battuta: nocciolo della questione: quale del due un uomo spiritoso, .che sa di es)ierlo: è amori, I libri o la terra, tosse l'autentico. ~ ~fo~f invitarlo a 'no12e._in certe occa- ~~~:~a~f~ g~r c~~~r~rs~ 11 ri~l.J~a~~~t: Cosl gli domandarono (sempre a pro- Io credo che, nonostante tutte le sue af• poslto delle donne scrittrici): che ne pen• fermazlonl In contrario, nonostante Il di– sa dell'opera di Gertrude Steln? e Gli sperato e commovente 1tnderstatement che In queste affermazioni in contrarlo v'è anche verso se stesso, non sia la terra il suo vero amore. non sl8"" la fattoria, non siano le piante e gll animali della fatto– ria: siano invece I suol libri. Quesll libri che rimangono a testimoniare quello cl)'c– gli chiama il suo (come d'altri) fallimen– to (splendido fallimento), mancatQ rag– gaiunglmento di un limite estremo travali• cante I Slloi limiti, coscienza di non esser né come Dante, né come Shakespeare. or– goglio dl aver piantato I suoi picchetti Jn una avanzata terra di nessuno. Kilroy iJ arrivato qui: scrivevano In guerra i soldati americani allorché giunge. vano In un paese nuovo; vi lasciavano a testimonianza l'Insegna d'un loro moUco commilitone. < Willlam Faulktler è arri• vnto qui. ha esplorato fin qui nella giun– gla del cuore ,umano: diranno - egli dice ora - I miei libri quando sarà passa10 al di là del muro delle tenebre>. Non c't! dunque una prospettiva di luce nell'opera di Willlam Faulkner, c'è solo il nobile e generoso sforzo di chi tenta un'Impresa di conoscen1.a pur consapevole del fallimen– to? Uno scrit1orc non è grande se non ar• disce al di là del suol me~i: è vero an• WILLIAM FAULKNEft che questo. Ma la grande7.za dell'uomo è proprio - come dice P'aulkner - solo In stessi difetti della mia - rispose - difetti questa sua durau, In una lotta senz'esltl :btt'u\it~- e l 1 c;~rg~~é11~ 1 '~l~~i1nr:n~f ~~:fi° s~ ~~~sst~r~: ~~:~~~~~~::s~~~~l~~~ sone Il raccolte trovarono >I legittimo prima di preclpltare al di là del muro motivo di sorridere, di ridere amabll• delle tenebre, In questi eroid fi,rori scon• mente. volgentl l'oscuro perimetro della psiche {o Ma perchè uno scrittore deve rlspon• del cuore. se volete) senza alcun esito dere a !ante domande? Non dovrebbero metafisico, senza un Angelo che al di là già l suol libri - libri che si vendono, del muro, stremati. cl raccolga? O non llbri che si leggono, libri di cui è chic anche In mezzo alla terra desolata? tanto parlare (anche sen:(.3.capire) come Forse- sarebbe troppo difficile per Wll• quelll di Faulkner - esser già una rlspo- 11am Faulkner Invertire i 1ermlni della sta a tutte le domande suscettlblll (da sua presentazione. dire: < Non sono un parte di lui) d'una risposta? Ma la cele• agricoltore che scrive librJ, ma uno scrlt• brltà. la fama. la gloria temporale. lm• tore che fa Il ''4contadino '', che chiede ~~f~~~r 1 àet~roris~~~r!e~oct~\t~1/1l!li;~ f~~~l~~!rade~n!u~:s~~~f >.peÉ 1 ~~~a~~~ dlf!iclll. più Impensate, più Imbarazzanti voler costringere un grande scrittore a domande. meltere a nudo le sue escure, sanguinanti L'autore di e Santuario> (per Indicare Inquietudini, I drammi senz'atto finale delle sue opere Ja più celebre, quella che della sua pena segreta, In una seratatdl gli diede fama, gloria e rlenaro per com• piacevoli conversari? Alle domande non prarsi la !attoria di cui è orgoglioso) è, rivolte, alle risposte Istintivamente evi, come tutti sanno, qui In Italia, a Roma, tate, supplirà (In misura compiuta o non per una sosta riposante sulla via di casa. compiuta) la sua onera di domani. dopo esser stato In Giappone cd avervi Fin dove arriverà Willlam Faulkner. tenuto conferenze dopo esser stato alle prima di giungere al muro del/ti lucef Filippine, dopo esSer volato In aeroplano Ancora una volta la rlspost_a sarà nell'o– fin qui. Ha Incontrato molti giornalisti. pera. Non sappiamo dire .fm dove glun– ha concesso parecchie Interviste, è stato gerà, sappiamo per dove cammina. fotografato in piedi. seduto, In albergo. Rileggiamo '" sue stesse parole. quelle per la strada, accanto a cavalll di pla1.z.a che pronuncio a Stoccolma nel riceve;e Il ~aanc~i~~1!1i 0 ~~~~!SC~~~!n\~. 0 ~~~~~te:f~ ~;:~~~~"1°1~\1~ 1 ~~:~c~~:nr,~; ~ e! t!: !abile ' mortale semplicemente perché destinato E' ~oprattutto un signore cortese. que• a durare ... Io credo che l'uomo non dure– sto Faulkner. e agricoltore> americano rà soltanto: ma prevarrà. Egli è lmmor del vecchio Sud. signore di quella sua mi• tale, non per li fatto che. solo fra le crea• tica contea Il cui nome è cosi difficile che ture, ha una voce inesauribile, ma perché mi autorizza a fare a meno dell'ipocrisia ha un'anima, uno spirito capace di com• letteraria di mostrare che me lo ricordo. passione. e di sacriliclo. e di sopporta•. Parla quasi In falsetto. con una voce un zlone. Dovere del poeta, dello scrittore. è gr;/rn:~p~~a~~. \~~,~~!a~:· tr~~;:::a c~~ i~e;~~ ~~i!f1~;~~i~~~ 0 :fu~ri:(!t:o;~:~: la battuta la difficoltà con quello che vivere. alleviandone 11cuore. ricordando nella sua 'lingua si chiama understate• a lui Il coraggio e l'onore e la speran7,a ment o risposta Incompleta. e Il sacrificio che furono gloria del suo Cosl alla domanda più importante della passato>. serata (ed a porla era Ignazio Sllone: Rimeditiamo l'esortazione che, in quello l'unico autore nostro di cui. Insieme alla stesso evento. fece al giovani scrittori di Con.versazionr in. Sicilia di Vittorlnl. Faul• bandire dal loro temi tutte le cose che non kner abbia letto qualcosal egli riusci a fossero e le antiche realtà e verità del non rispondere a pieno. Non fu per sua cuore. le antiche universali verità senza colpa, Intendiamoci: la domanda posta in le quali ogni storia è effimera e caduca) italiano, passando attraverso li crivello amore ed onore e pietà cd _orgoglio e soc• dell'Interprete aveva perduto molta della corst> a chi soffre e s.\crlf1c\Q>. sua effettuale' crudez.z.a 1 GIOVANNI GIUDICI 1uiioteca Gino Bianco Una scena di• Ordd • di Dreyer, che ha vinto a Venezia UFFIUALE DEI"C0~1~1~NDOS,, Il, PIU'INTERESSANTE SCRITrORF. I NGI.F.SE * RACCONTl MILITARI DIWAUGH I INllAHGINB Al,CO~GHRSSO 01STBRSA * l11terventi SII Ros01i11i di {J.i\HLO fJOIHIAGI M. F. Sciacca, animatore vi• glle e lntellfgente del Congres– so. dopo le formalità d'uso apriva le Indagini sul pensie– ro rosmlnlano dicendo: « Vi sono due tipi di pensatori nel• la storia della filosofia, pcn• satorl che dicono cose antiche con parole nuove e pensatori che dicono cose nuove con pa• role antiche. I primi brindano e passano, i ,secondi durano nel tempo. Rosmlnl appartie– ne a questi ultlml •· Il Congresso cominciò t suol lavori a quest'Insegna attorno alla quale un centinalo di espo. nentl delle varie tendenze e di sedici nazioni doveva porta– re il proprio contributo di stu– di e di esperienze, uomini di ogni età, dal giovanissimi agli emeriti delle unlver.lltà, come Rulssen. emerito dell'Unlversl– tà di Grenoble, dallo sguardo vi vo e limpido e, con I suol ott antat.re anni, Il piU anzla• no di tutti. Questi che sono semplici rl• lievi umani avevano Il loro si– tlnltlcato profondo e documen– tavano l'esigenza generale non di commemorare Rosmlnl, ma di riviverlo e. Interpretarlo co– me pensatore attuale e antl– veggente, nell'intento di stabi• blllre una continuità prima e oltre di lui. ma artificiale. 1::ip1rlto è fermo a questo atteggiamento Clo ama sinceramente) e quindi ancora alla premessa supersu. ztosa di opposizione tra antl• co e moderno ~nslero, ritenu– to li primo dogmatico e Il se– condo critico. E' naturale che ~~~w~l ~~ :i:~i:P:~t,~~ la tradizione realistica e fuori della tradizione cattolica In tutto ciò che In lui risponde a un'esigenza critica. Da que– sto punto di vista Spirito non può entrare nel vivo dell'esi– genza rosmlnlana. non tanto per un trrtduclblle cattolicesi– mo (Infine religione e non fi. losofla) quanto per l'Incapa– cità, di Intendere Il corso del pensiero nella sua autenticità di lnveramento progressivo, nel quale, alla lunga, ogni si• stema illumina uno scorcio di verità. L'acuto viaggiatore in Abissinia, il sottile e raffinato umorista del « Caro estin– to» torna con· particolare stato di grazia in queste notevoli pagine militari , L'idea nret.afisica. della persona Qui sta Il punto e potrem– mo dire l'Importanza storica del Rosmlnl, la sua attualità oggi risultante dalla sua Inat– tualità lerl. Nato e vissuto In un tempo In cui I plU vivaci pensatori ponevano a fonda– mento delle loro costruzioni ruosoflche Il soggetto trasfigu– rato di Kant, Rosmlnl si sot– trae a questa suggestione rl· proponendo la realtà gnoseolo– gica e metafisica dell'essere. ~:!rn!~i1 ~~g~• 1 c:~s\~tlle:sf !~ mo oggi noi, come li leggono gli stessi problematici, ora che l'Idealismo ha perduto quel si– gnificato critico che vantava all'origine come esclusivo con• tro la tradizione realistica. Ugo Spirito apre Il Congres– so con la trattazione del te– ma: « Rosmlnl difronte al– l'Idealismo•· II suo esame sto– rico pone Immediatamente al centro dell'attenzione gener;ale, se non. Il problema centrale del significato metaflslcp del pensiero rosmlnlano, certo al· cunl spunti Interpretativi che dietro l'lmpartlalltà dell'esa– me critico, dissimulano PoS!• zlonl e Interrogativi Investenti il significato di tutto Il pen– siero modemo. Spirito sostanzialmente sta– bilisce un duplice aut, o:ut: o un Rosmlnl cattolico e quindi dogmatico, o un Rosn'llnl filo– soro, sia pure In veste di revi– sione dell'Idealismo e "di con• seguenza problematico, o un Rosmlnl Ispiratore di una rin– novata filosofia cattolica, alla quale Spirito dichiara rranca• mente di non credere. In realtà Spirito ripete la sua posizioneproblematica ben nota, che mossa e nello stesso trnmobllizzata dalla dialettica Idealistica, gli Impedisce di ri– conoscere la storia del pensie– ro come continuità metafisica. L'Idealismo acco11:lle da Kant una eredità fondamentale: Il superamento o meglio l'esiizen– za di super&re Il soggettivismo attraverso la dottrina. della soizgettlvltà, ma nello stesso tempo si condanna alla pro– pria erosione Interna e al pro– prio rovesciamento In realismo assoluto, come Rvvlenenell'a~ tuamtsmo gentiliano e nell'on– tolop:lsmocritico di CRrabelle– se. DI qui, dopo l'esperienza Idealistica. Il corso del pensie– ro dovrebbe rlorendere la sua normalità e riassumere volto unitario, per cui ogni atqubl– :11lone si Invera nelle preceden– ti come una componente di verità e non come la verità. La morsa della dialettica Idea– listica Invece schematizza ar– bitrariamente Il corso natura• le della ricerca e Il problema– ticismo, fh:llo fedele. si Inve– ste romanticamente del d\am• UN NUOVO ROMANZO DI FRANCJ,,SCO SERANTJNI Era quindi logico che le re– lazioni, doPQ quella di Spiri- ~ a~~~~s::e~a 1 !!\rJ!r:~ee~~~ fisica dell'Idea dell'essere, per– chè a un tempo significava e affermare l'attualità del Ro– smlni e ricondurre Il pensiero al suol argini natura\l di seor• rlmento. Ma proprio qui, rlstablllll I termini metafisici del proble– ma gnoseologico, la soggettivi• tà, tolta al limite cieco della dlaletOca e all'oscillazione vuo– ta del problematlsmo, non f» teva essere proposta che come oc valore di persona• In cui, In– fine, ogni Istanza nasce e non può non vivere del principi che la determinano e a un tempo la condizionano. M. F. Sciacca con una Po– derosa analisi di tutta la me– tafisica rosmlntana rileva ap– punto la configurazione spiri• tuale dell'uomo, là dove si eri– ge Il blocco monolitico della costruzione metafisica, In vir– tù di una distinzione fonda– mentale tra realtà ed eststen– zlalità, tra principio e forma del conoscere. Ognuno di que– sti termini preso a sé perde senso: una dilatazione della eslstenzlalttà nel confronti del• la realtà metafisica porta ne– cessariamente all'alternativa problematica, cosi come vi sbocca una dilatazione della trascendentalità. svuotata drl suo contenuto trascendente. L'Uomo.quindi, come « fatto e valore di conoscenza • è eertez. za lndlvldua\e e personale, do– cumento vivo e operante di termini metafisici. Anche V. La Via In un'lm• portante comunicazione, forse un po' troppo assimilata al proprio punto di vista, rlbadl· va l'Impostazione metafisica del sistema rosmlnlano, e Guz. zo portava Il contributo dl un esame sul testi al fine di c1l– chlarare l'Interna organicità sin dalle prime opere del ro– veretano. • A. Munoz Alonsocon lo svol– gimento bel tema: oc L'Intelli– genza e la volontà nella deter– minazione del bene ·morale 10 Rosmlnl • approfondiva 1 ter– mini etici della concezione sog. gettlva del bene morale. Cosi attraverso le Intense di• scusslonl e le numerose comu• nlcazlonl si rivelava a nostro avviso quello che è ormai Il risultato millenare del proces– so ruosollco: l'uomo come en– tità spirituale e metafisica. Dl qui Il pensiero deve procedere per stabilire opportune dellml• tazlonl all'interno della pre– messa In relazione alle nume– rose e molteplici istanze che asslllano •1a civiltà contempo– ranea. Alols Oempf con la relazio– ne « Le Idee sociologiche di A. ~~~~nzll~r\fCst~~~~ ~:eA~c~~ J và, Illumina una nuova pro– spettiva del roveratano. La Storia della filosofia italiana del sec. XIX è li do– cumento attraverso Il quale ti Dempf ha preso conoscenza del Rosmlnt. L'opera prende le mosse dlLl- !~Ar,~~Fo1~:1~~~a~lv:1ifn~ alla Fllosolla sociale. Altre ~::-:re,~~e~~:g1ro~~f~ut~ del Rosmlnl come pensatore d'avanguardia, dotato di un si– stema completo. li Dempf di– stingue quattro fasi della socio– logia: anzitutto la costruzione di una scienza sociale autono– ma parallela alla scienza giu– ridica e politica. risultato della scienza economica inglese. del– la sociologia positivista fran. cese,•dell'Idealismo germanico. Unn seconda fase è rappre– sentata dalle teorie storiche evoluzionistiche, dalle Ideolo– gie del progresso industriale, dnlle scienze appl!cate e dalla tecnica e fa capo nllo Stato totalitario e muterla\lstn. La tena fase si presenta e<> me critica delle precedenti Ideologie utopistiche e stablll– CARLOCORMAGI (Conthiuii a PO:D.2)

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