Fiera Letteraria - Anno X - n. 8 - 20 febbraio 1955

LA FIERA LETTERAR Anno X• N. 8 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTJ E DELLE SCIENZE Domenica 20 (ebbraio 1955 SI PUBHLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 * DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE ROMA. VIA D'ARACOtLI n. 3 - Tele.toni: Amministrazione 684097 - Redauone 664098 - Pubblicità: Ammlnlstrulone e W. FlERA LE'ITERAK1A • - via d'Aracoell. n. 3 - Roma • Tarme: Commerclall L. I~ Editoriali L. 80 al mm .• ABBONAM'ENTt: Annuo L. 2,700 - Semestre L. 1400 - Trimest.tt L. 750 - ~tero: Annuo L. 4000 - Copia arretrata L. 100 - Spedll.lone In conto corrente post.aie <Oruppo IT> - Conto corrente postale numero 1-31420 * SULLE ORME DI UNA GRANDE TRADIZIONE ·* Alcuni appunti di u11 viaggio 1Iiusicale Ed ecco di nuovo, come nell'altro dopogue11·a, i festfoal di tendenza dove le correnti rivoluzionarie di oggi cacciane quelle che erano state le rivoluzionarie di un'altra epoca * di lllARIO Lt\HROUA TRE SCHEDE PER BRUCE MARSHALl.. Il suo stile è nella sua natura - iblioteca J,,1 SOCll~'l'A' illfUIEIINA DI l!'HOt\J'f'E ,U SVOI 1•1tOIIJ;1<;1u PAESAGGIO del nostro prossimo Come una catena di montagne più che da vicino si studia. meglio da I.ontano così i fenomeni ereditari acquistano particolare riEevo, quando vengono studiati non ml singo/.o caso familiare, ma sul carattere ereditario di un'intera popolnzione cli LUIGI GEDDA IL LIBRO DELLA SETTIMANA GLI AVVENTVROSI SICILIANI ED AT./l 1 RE S~ 1 0RIE Da «Maria e i soldati» a «Gli avventurosi siciliani» Nello Saito è nel giusto ad avere cambiato scriuura: e infoui ha cambiato qualcosa di pili della scriuura - «Gli ostaggi» di Giovanni Honalumi e «Gli er– mellini» di Mauro Curracli, «opera prima» di due giovani narratori ,li GIA~UAHLO , 1 1GORELLI quali si rendono conto che quelle cUre elaborate dal de– moera.Il non rappresentano delle esucitlllonl matemati– che. ma nascondono ne&ll an– fratti del calcoli e del simboli, molti segreU utili a conoscer– si per st.udlare l'epldemlologla delle malattie epidemiche. In– fatU non bisogna dimenticare che queate preoccupazioni co– incidono con U ma.ulmo fulgo– re della scuola puteurlana Cl• senzlalme.nte rivolta a scopri– re ed a combatttre le malatUe microbiche. Ma prima ancora. ed In modo apparent.ement.e distinto, si manifestano altre correnti di studio che ln defi– nitiva si rivolgono verso la .st.e..ssameta. Unabellaimmagine SI tratta anzitutto dell'an• tropolocta naturallJUca che al dedica allo studio dell'uomo secondo canoni ant.ropometr1• cl come quelU del De Quattt– fages e del Broca, e che at sof– ferma sul resti dell'uomo a di• scutere questioni «lenUflca– mente Immature come l'orl.gine unica o plurima del genere umano (ricordiamo le polemi– che fra monogenlsU e pollge– nlatl). ma che riceve un d.irlz– r.one singolare da quel Ubro del conte Art.uro de Goblneau che porta U titolo • Sagg1o sul– la lnequagUanu delle razze umane•· Dopo le spericolate avventure del raul.smo, questo filone antropologico, llberato&l dalle superstrut.t.ure politiche, ha condotto allo studio della pslcoJoela e della patotoeta differenziale quelle ruae uma-, ne che ha notevole lni.ereue per lo studio della popolu;ione. Altro torttnte che ran1Wll9 ~~ Malthua la 1ua soraen&e. Cb1 lene l'opera del Malthus • Sul principio di popolazione • si accorge che et troviamo In al• tre acque. Pochissime cifre. scarni" considerazioni mediche, abbondante per non dire pre• valente la trattazione delle condltionl ambientali nelle quali la \'lta della popolazione di.svolge. La fama di Malthus di solito è legata al concetto della llmlt.azlone delle nascite. E' una fama piuttosto triste creatagli dal suol ep!gonl, I neo-malthusiani. L'autentica poslz.lonedi Mal– thus non consiste ln questa part.icolare conclusione biologi• ca. ma nell'aspetto mcsologlco– soc:lale con Il quale considera Il problema della popolaz.lone proiettandolo sull'ambiente, su– &11 ostacoli esterni ehe lo S\'l– luppo della popolazione Incon– tra, e parUcolarmente sulle difficoltà. economiche e all• mentarl. Lo sviluppo poslth·i> del pensiero di Malthus noo tanto conduce al • blrth con– tro! • come piuttosto. diciamo cosi pe.r abbreviare, all'lntetts– s11.nt.eorganismo della F.A.O. cl<>i:allo studio razionale e al mtallor11.mento delle posslbllltà alimentari dell'uomo moderno. OJUma nel tempo, ma prove– niente da lontani set.tori natu• n.UstJcl, ecco gluna:ere nell'are– na della popolazione la scienza che si occupa della trumlsslo– ne ereditarla del caratteri, la genetica. E' dopo la seconda guerra mondiale che viene svi– luppandosi In seno alla gene• Uca un ramo particolare chia– mato • genetica della popola– zione •· La genetica dell'uomo che ordlnar!Rmente sviluppa il suo studio In sen..llOverticale risalendo nel tempo lungo le linee genealogiche. viene rtvo– lu:.lonata dalla genetica della popolazione. n Dobhanskt cl fa capire questo con una bella lmm11.glne. Come una cat.ena di montagne - egli dice - più ehe da vicino si studia mtglto da lontano pere~ I colli ml• nor! non rompono la visuale e la catena può e.Mere abbrac• clata con uno SIP,lardo unico, cosl I fenomeni ereditari ac• qulstano part.lcolare rlllevo, e nuo\'1 significati, Quando ven– gono st.udlaU non sul singolo caso famlllare, ma sul carat– teri ereditari df un'lnt.era po– polazione. Di qui Il censlmen• to aenetlco proposto per co• noscere la presenza del carat– teri ereditari. la frequenza del– le mutazioni. l'omogeneità ere• dita.ria della popolazione. e via dicendo. Come si è accennato, son o dunque almeno cinque le st.ra– de che convergono vers o un unico piazzale: la demograna. l'Igiene. l'antropoloala, la dot,.. lrtna malthu.s!ana. la genetica. Il piazzale verso li quale le strade si dirigono è quello del– la popolazione; e qui U traffl– co si rende tumul\.UOSO e chie– de di essere regolato. Fuori delle Immagini, e<:co sorgere anche R questo propo– sito quel problema che nasce dappertutto negli studi moder– ni come un contrappeso della .sviluppata specializzazione, U problema dtgll • lnterdlsclplt– nary studles •. cioè dell'inte– iT&Zlone delle conoscenze ehe si rlfert.scono ad un determi– nato oggetto. Polchè l'oggetto LUIGI GEDDA (con.Un.ua a pag. 2)

RkJQdWJsaXNoZXIy