Fiera Letteraria - Anno X - n. 1 - 2 gennaio 1955

Domenica 2 gennaio 19!,5 LA FIERA LETTERARIA LA ìUVSICA A RO.U,'\! * Primizie d Natale Con il u,u, ntte9gUun,mto t"RllrcsHivu Ha.ydn r1vcln bcni101i,uo~ ancor nggi, eon li suo presunto candore la facoltà. di astrazione ,1cll' autentico cras11tcr .. di EHILIJ;\. ZA~E 'J.VI 'i La Mi.ua Snnctae Ceciliae di tpirito di certe ari& delle Pu· H1ydn, che, in 11n'acoora111, cdi- ,ioni b:11C"hi1me. E al duetto. o &ionediretta di\ Han5 Albert, h■ meglio alr:uit i\ due (per con- 1pe.rto la &ellimana n:.taliria al• lr:iho e bal!O) che iegue nella l'Argentina, non era mai 11:1111 •tcha ton11lhù di do mi11ore, eseguita nei eoneerti dell'htitu- gettando .,uJ e Crueifi,rn1 > il lu· 1..ioneromnna come, d'ahronde, me di uno picli interiore e -.:bi• neuun' ■ltn delle flUOUordirl ,., rbolu11mente da qgni detcrit· ,orittc da q11e!t"autore. E non 1ivi!1norealit1leo. A11eggl1menlo 1cnu mo1h'o. Innanzitutto rieor· e.sprenho con oui lhydn :u•va· dercmo eome le 111~ ,u,mpate lon nel luogo più allo come il di H11ydn (q.utro dive,nute al· ~uo pretun10 undore tia la f■• trett:lnto inaceeuibili ali' u<o eohi di aMrnione dell'aulentico r,ratito di quelle rimatle mano• cl1wieo: quell'ou delà de la S<:ritte•ino a quando, tre anni réalité ehc di rceenle anehe fa, la nuova Cetnm1autgabe di ThomH Mann ha rieono&eiuto e Breiklops ne ha J)ubblieate qunt· ammirato nella 511111 arte. tro, .fra cui appunto l'odierna. Inoltre c'era da fare i conti eon J'ineerto prefltigio dcll' arti.st ■ co• E~umaiioni e novità contribui• me eompo1itore di chie~. lncer• rono al quadro ancor più diehia• tetza prc>pen,a si negativo .:ii oi ra111niente di e eo11ccrto ,piri• tempi in cui lui vhcnle, lo li tuale > offerto dal concerto del• accusò nientemeno di u·er e di• l'anti,•igilia di Na1ale. Guido ~!rollo il genere mu1icale cede· Guer,,inl, che gii aveva fatto liUtlco > e ottenendone, in eerto cscolture all'Argenllna qu11lche mod.o. il 1110bene~tarc. lnvcce unno addietro la tu■ bella Meuu d"invoeare che alquanto prima di requiem, ho ri1alito il podio gl'italiani :wevano forzato l'au• per pre.cnt.lre .snchc quc111voi• &lerità del tempio con l':iprirlo la conu, 11ezi.o ptjnctflale del ai modi di un:i devo:done mon· programma un tuo nuo\·o lavoro d:ina e fcilof.3, Raydn preferì ùi l&pira1;ionemi,lica, composto ' infatti mettere ::nanli un:i difcu pec- invito del direUore dcU'or• p!icologico. e Si ,cunva di quel• rhbtra tinfonlea d'Indianopolit le licenze ehe edi ben con1idc• ed eseguito il 19 dicembre Jn r:iva per 1:ili> - scrive il ,uo Jlrima :uaoluta in quella dlii eonfidcnle Carpani - • col dire degli Stati Uniti, Tratt:lti di un <'be quando penuva a Dio, egli oralorio: Noti11i101 Christi per non sape\·a in1magin1nelo the 1oprano, bari1ono. coro e o~he• eome un cuere infìnitament, .. tra, che aggiunge un nUO\'Oti• gr:iode e infinitamente buono e tolo potitivo ali■ eontiderazione dicevw ehe quest'ultima delle di· di cui gode da anni questo colto ,·ene qu■liti lo rendevo ti pie• e rirleuivo mutiei111. no di fiduda e di ~ioiu, eh'cgli Non aohanto 1,cr convenienza avrebbe meuo in tempo allegro di aoueui d tembr■ ch'egli ab· lo 1tewo ~lisercre >, 11 che ae bia voluto includere nella prima 1e1ndaliuò quel auo pur de,o• parte del programmi lo JliJtorù1 tiuimo bioJ!nfo C facile imma· di E:cchit1 di Giacomo Cariui• ,::inne qu■nlo poi do,'eue ripu• mi, jlllll canguila in precedcnM gn.are al &everoe filoto!eggi11nteall'Argentina. E neppure Jter ~:!;~en~l a\::"~~~;;;~:· il :o ~~:: e!:: ; e::: a~:;;~i~~ !~~ ~=~!e. nd d,n:he mi~~h:~~~: ~:~fo;;~f;ftit/:;e:~:~e 0 eu~~oi~rr~ ESZO BRUNORI STORIA DI UN GIOVANE PITIORE * ENZO BRUNORI La sua opera, nel 1nomento d'equilibrio tra la tradizione e la novità, raggiunge il suo livello q_ualitativamente più alto di l\lELLO POl\lEl\lTE Non è stato senza dlfflcoltà che I glo,\ 1 anl, I quali 'SOn giunti oggi a maturazione, hanno affrontato. negli anni In eul chiarivano la loro visione pittorica, un linguaggio che a molti di essi apparve U solo p()6SlbUemezzo d'espres~ slone. Ma la necessità che Intesero li portò a superare quelle· stesse difficoltà. cos~n~ f~rid~~~~I c~e~~~~~~~a~i~~~~n~ulC suggestioni, non ha mal dimenticato l'originaria lmposta- i!~~"i ~ns~~~~foan~i~ra~~lt~~- g:u;c~~i~i:i~~oè ~'!i":i 0al~:r:~=~ee ~~Ìf:t:l)d~l~~~~~e~n J~~: l'arte europea, ciò non slgnl!!ca che ad un certo punto di uel cammino Brunorl af>bln calato un sipario tra quello Il ftlone tl"I co~ oltrettanto i11eontest:i·una ltt.ione tunora feeonda, eh~ bile dell'in1egri1:ì della fede del è poi il vero modu, opert1ndi loro ■olore. A fori• breve, l'an• dell■ mhura J)er ogni .irtistDmi• golntura più disdegno1a in cui li111nte. A propor-re il rap11or10 l locale si ai■ voluta cogliere e aignifica· oon ili oratori biblichi del Co• guld.a dl Dottor ~!'1i!~ re 11 immagine del popà Raydn rh,iml comincia il criterio adot- che lasciava fare, che non cl Imponeva degli schemi•· Dol.- eome di un vecilhiono anteneto lato per il teilo che, etcludendo tori. penstamo nol, è uno del pochi pltCorl Italiani che ab- d■ onorare a dbtanu, 11u11hio&i volgorirzuione. librct· bia mantenuto nel dipingere quell'antica Idea del movlmen- .l. O.,",' !lmeo, ,!l",mm'",','~,nob•,!',d,,lul•,,u~: ~! ica~.ll:i cd•,~ti,tui.,10 ~ni::._m,.,',,",,',e to su linea-forza che fu cara~rlstlca del futurismo. a cui e· ... ,- ..... -· ~r~~~:1e:o~~~~ ~r::.~o~~~:.r:::n~~~ 1 :~'i!ata:~ 2neora più ingenua de.I !oggetto coneernflnti In naii\-iii: a partire bit.o che si tratta di uno. cosa completamente diversa, Il che intese rapprt1en11re, Inge• dallm profeiia di Mal■ehi:r per movimento di Brunorl non è per nulla n::eccanlco, ma rl• nu.■ per eorteffa d'oechio o per coneludere con le ■hre ehe nl di sponde nUa funzione di disporre. In modo che non sia unl- :~~~fic:~11i'°à•;;r~:1' ,:br!ePf: !n~e~ ,~.a;:~:ì:::rgr°:l:n~ri1~'.ic~ ai~re 1 ?o~~e'!ita~~J:~~~~ ~g~~1l1f,l~~&~. srr~1: l'ingmu.iti di Haydn. L'idea de• un ahro neato con i modelll scorso, qulndl, si fa molto più complesso e non riguarda gli anuati p:iladini del m:tetlro, dell'antieo macmo ,i potrebbe soltanto la complementarietà delle forme. Tuttavia, pok:hè per i qwli la sua art.e lungi dal· teorgere anche 1ul terreno della ~::ip~~~~lec a~~v~w ::r~i~~~~::!~t~r:I~~ ~r:::,~m~ !;:j;:r~u: 0 u!~d:fro,!t!~m~;:~i ;~.:~:::n~'!'~ 1 :n!t~;~:=~io':; ~;~~~m:~i1:11·a1i1Jc:ni:;~ ~a~'r;:,~t!~c~ee ~ 0 ha \u"t~ tuia« il super.amento o, più pro• orio,n, JI ditcorso dei ,ofoti la capacità di andarsene per una st.rada diversa. priamente, il eon&:tpevolerifiuto. rfogge nife !om1e rotonde del A trent.'annl, Brunorl ha ormai raggiunto tutta In. chln- risulta com·alidata dnl eontallo conio chimo. come il coro ad rezza che gli era necessaria. Ha lavorato molto e con lmpe- C'OIconipo~itore hlcro. AUidalo ogni virtuoti5mo contrappuntisti- gno, tanto che net.U.sslmaappare I&dlf!erenu t.ra le opere • iermini ardui ■Ila ecmibiliti eo. CiO petthè ten·ire Ja paroln che furono espo,ste alla galleria del Pineto, a Roma, nel anuale, dati la ffcr• di fiducia e la nonna <'he ,i è •«ho Il ~!~la ~~~cp~ri!!:v~~!~~rp~~};:~\~~i~~i~ ~~=~~ u1oluta e di gioconda alleanza compo~itorc. ■Ua lletfO guisa di collettive, ha eseguito decorazioni di ambienti, vetrate e col divino in cui qua limita il 1u:1n10 fe~ Ire 1ecol_iaddietro mosaici. lllustrazlonl e xllograne, ha cùrato le 11Cenee I 100 &entir rtligioao. senza duh· Iemulo di i\lontMerch nel c■m· costumi dell'opera Salomè del maestro Lupi alla Sagra mu- bio inferiore allo Haydn più co- po dell'ora1orio. Tunnvi:a non è sleale umbra del 1952. Tutta questa esperienza di lavoro Jebre; e nondimeno capace di .aul piano. d~I linguanio. ,dove ~~~roo1:~~rri~t!~~~t~~ov':,~hbt 1 ~~~u:~~.ac~t~ ,uon■r grato all'ucohat<We ''og• '-?rn·,ene m,u!e,re per rmirac- la mascheratura a.stratta non esiste altro che l'incapacità gi per il mffl■ggio di un mon· ciare l'appre nd imento dell'autore del dipingere e )'Ignoranza dolle più elementari nonne tee- MOSTRE ROMANE )f. La ''feluea,, dei tliplotnatiei Colucci, pittore d'Ischia . Le carte napole– tane di Raffaella . Una retrospettiva di Pazzini • ~Iostre di Leila Lazzaro, di Ma• rina Poggi.D'Angelo e di Ugo Marinangcli )f. di GIUSEPPE SCIORTINO A Roma, clt.t.à dt diplomati- re dedJcata ben altra attenzlo• · cl, prlma o dopa doveva pur ne: egli è uno del mlgllorl rap– sorgcre una galleria d'art.e per present.ani.I del tardo Ott.ocen– gll artisti 1acentl patte della to e ha diritto a una clrcost.an • dlplomRzla. A ciò provvede zlnta alstemazlone critica, ade§.0 • La ~Juca • (via del- Nella stessa Galleria d'Arte le Carrozze, 38) che ha. lnau- abbiamo notato le c lnterp~ta– guraoo con una motra dl Ar~ zlonl a di Fra .schet.tl (Ariosto. ~!~i=la~eJ~1i:H~~f~~ :ias:;,:~u~e~C:i:&~1 PJ1es~t Il quRlc capone quattro oli, due landl, opere varlc della Pauvl~ monotlpl, tre guazz.J, tre !nel~ clute, J monotipi e I disegni pl(J slonl su cera, tre d~nl a legati e composti questi ultl– penua, quattro lncl.sfonJ su le- ml> della Poggi-D'Angelo oltre gno, quindici ceramlehe e dodl, a un gruppo di acult.ure e di cl mattonelle decorative. ~ disegni di Ugo Marlnangel!. Lopez lwdezno ha frequen- MarlnangelL tra 1 giovani, va tato I coral di scJola libera d1 costruendo la sua opera d'artl– p!Ltura all'Avana, ha stuellato sta. Ancora troppo legato al mo– a Parigi la tecnica dell'af!re• dull cubisti ed eapresa:lon!stl .sco, ha organizzato e diretto nella scultura. nel dlJegnt dl– l)Ct dieci anni la ScuolR di mO.!tra una scloltel,7,8,che con– Arte di Tegucigalpa e ha te- trlbulsce a determinare li auo nuto mostre pcnonall e patte- Iniziale linguaggio. Il segno. per :~~ ~elcoJ:tJ~~~r~e~e~'~o~: l~ 1 'tot!Ti:n~n~~uoco~t~~:a:!i duras, 1n Francia, Spagna, risultati della linea. Martnan– St.at1 UnJU, Venezuela, ecc. gell ricorre quasi sempre alla Slamo, Quindi, di fronte a un macchia, con ealtl assai sP,Caso diplomatico che, come pittore, posltlvl, fuori da ogni rlcllla• non deve essere con.slderato un mo lnt.ellett.ual\st!co. F.gll ba– dllettant.e. da più alla sostanza che all'ap- Pluttoato è da notare U con• parenza. Perciò va partleolar– alst.ente Jntere.sae dell'artista mente segnalato. ri:e/e u~ar:~te=~lo~ist~~1:: GIUSEPPE SCIORTINO mo, che ora viene orientato ar– blstlcamente ed ora sul plano della ramnateua e del gusto. Ouatose aono, per esempio, Ha avuto Inizio pre8'0 la Cal- le ceramiche per Il richiamo lerla d'Arte moderna di Rom• quasi continuo, anche se mo• ti ciclo di COnterenu con prole• dernlv.ato, all'antica ceramlea zlonl In bianco e nero e a eolor~ ~~~~~1~io~~oa 1 !i }~ r:,;:~~ ~('E:i1~~:/~~!:~:l~gr 1 t~ f ~ Invadente negli oli, nel dlse- 30 - Céu.nne - Febbraio J3 - ani e nel mono~pl, che spesso L'arte Italiana Intorno al 1850 traggono occa,!one da elementi - Febbraio 27 - I macehlaloll umani o paeslstlct europei. n - Marzo L"\ - i-~auorl -. :-.1arzo lavoro di Arturo Lopcz Ro- ~ :_ ~t~ 1 j; 2 1P!" 1 :f f3i~rf~~~or:: dczn.:,, condotto con aerletà e Maggio g _ eocetonl - :\laiu:to ~i':z~~ f~rt1!t.aqu:,:~ d:~g~ ~<'~.!: ~bb•,~~n;""1Jìl~~:'aq'ue~ blo notevole. S1cchè e La Fe- Le conferenze gl tcrl"lnno c0&l luca > - grazie all"arte del Lo- ogni prima e ter-ut.domenlea del pez Rodczno _ ha inaugurato me&e :.Ile ore, 11, nella Sala delle ~T ::::i,i~tlvttà aoLto I miglio• :~?1~:i~~~ 1 ~1h!::!!c~E~u~~fi "'• • a. m.) e nella ttCMa Mln 11 pro- Vincenzo" Colucc!, che espo- lelterai;ino doc~mentarl · rlsuar• ~~:~i\c~~lli~'ag:U= ~~~r~i;: fti,~}ifilt: 1 :: 1 n:u::~ :,e:~: tori d'Ischia (Casclaro, Villani, ~gnl, 1w1t1 prlnelpalmente dalle Glrosl, De Angel\.s, ecc.) di cui raccolte della Callerla, a mostre fu~W. 0 ~~~,~~ 0 :~ Z:~r:~:n.: l~v~ 1ri :r~1~~~r~ :a~~ 1 ::!. ~~eg:f; In base a un'estetica Ohe Blan- :or~e s~~~l~af! ~~un'~11.~~~! cale constdereri. lno.ttualc - attraverso la atampa. Per le mo– che In pittura di COluccl , pur ,tre di dlaegnl ,pno prcvllltc una connettendosi ad un concetto e :-.1ostradi disegni di Domenico naturallatlco cerca non di mc- \lorelll • e un:1• :\IQStrndel dllle• no di superarlo> riconosceva a:no contcmpcran~ •= per te mo- a Coluccl uoa coer:n~t:,jti~ ~r~ad~f!~-~u:~w:mupnr:~!~~~=~~ e riaolvere dati problemi. In– vece Coluecl è un pittore, ml\ 1954): le l\ltre tl!ll'Ulrannoaecon- un Il p~~ir~ò~~;aa1fa~:m:;n lo doJae ~~~!~l~~Am~~o~t~i~laJ!i ~~!~~'io ~~!~tlctae ~n:lgr~!t :rr:;~~3!f :~~r:i~t~:,~r:r~= gnl!lcantl e morbidezze plut- sclta del movlmcntn, 11 più lm– tos:to ro!Jina.t.e, al compiace di onrtante per personalltb. di arti• una certa napolctanltà. e ne ,11 e p('r efficacia nell'opera di abo!Tlsce con delle Impennate rinnovamento r!ell'artc Italiana di gusto modernissimo, si pre- dell'Ottoc-enlo. oceupa dell'esenz.iale e si ab- * bancona al decorativo. Mare, cielo, batlelll. fiori aono I pro- * L'Istituto !tallano di cultura tagonJst1 di queato dipingere ha Iniziato la pubblleazlone del• con abbandono e senza Interre- ~~r~::!ta a1ilrl~~~~~ra~c:'a 1 re~n~ renze autocritiche. temporanea greca. 11 primo nu- p1ft!;~r~~ro~o ~I :es~ ~~ ::c~(1:~rr7~ ~!~~~~~ll~~t~&t~]; ~ ·– LUIGI DE ANGELIS: Putanlo Lschllano ARTISTI: ITALIANi. Pag.. 7 LuigiDeAngelis Solo quand-0 l'in/$enuità si rinnova nei suoi erro,-i e nelle sue sac,-e divinazioni, allora è da pensare al miracolo dell'arte di CARLO BER~ARI Un giorno della primavera del '39, tro• ,to apisga quell'aria, di meatizia cM grava vandomi a Napoli, dove ancora in quegli aulle composizioni di De Angelie' daU'ap. anni ai comperavano meraviglioa:e cornici 1)0.renza più veloce e apenaierata: due car• a pre.tzi irri&ori, acqui.,tai in ttn gruppetto rozzelle in riposo, una chieaa in fondo a.d di cornici una atupcnda e Salvator Ro,a>, una svolta roaaiana (quanti inco,.aapevoli un rettangolo bMtardo di 2,10 per 0,85, e punti di contatto tra questo aemplice iachi– tuttavia d'inèantevoli proporzioni. Mi feci tano e il grande toacanol) gli invitati agli ~~T~fr: g ~~t!~o~~oL~,c~ié:;;i:n;~ :r7a ~i~n~t~~ c::C/:!~~~i~~; ui',a dfcchta di amici, pittori e acrittori, riu- persino i melloni e i peperoni delle .tue niti per caso, o ch~•tl, ae non wr quel so• nat1mJ morte voglkmo conaumarri a4. '"' spiro di primavera che esalava /orso per altro fuoco che non aia la facile allego– l'ultima volta dal petto di Napoli felice; ria dei aen.si cui l'iconografia i.aol<uta ba.– e poi gli allarmi, i bombardieri, le diatm-. nolmente co.stringe. L'eaempio pili ri– zioni, la morte. ()'era questo prciaoio di schioso; le nature morte; dovo trovi tut· un proaaimo terrore nell'aria e neaauno t'inaiome peaci, fiori, frvtta, ortaggi, ero– lo avvertl ae non per un gioco: due amici stacei, e un mandolino al centro, una do– .!ollevarono da terra quella cornice ba- 1,-i.tia di cui aapeoo. servirai aolo il ae~ atarda. e l'appoggiarono sulla balauatrata napoletano (Ruoppolo e R-eccoJ per() "°" =1':a!; n;:;r t~:n:~n:o~:s\a a q~~;;;~r: ~ l :::t;f2o7t~~at~:rr~ c~ rimirare n<>npiù la cornice ma il pae- riaolve in ritmo, in armonia, ift rapporti aaggio che con stregata noturalezza era apcuiali e tonali. venu-to a trova.rciai dentro. e Belliaaimo/ > Ora, i grigi di De Angelia si 1o,ao acfol– <Stupende!> e Meravi9lioao! > furono le ti, dicevo ad un amico annunciandogli la e,clamazioni di meraviglia: alle quali pe- venuta di De An.gelia a Roma: 1i ~ rò aeguirono amari commenti: e Però, me3ai a •piangere. L'amico ha sorrilo co– ,;allo a dipingerei> - e Ci vorrebbe un /e• me ad una battuta di spirito; e m!IJ tocca- 9ato così!> - e O bi3ognerebbe morire e to apiegargli che la pioggia che gravava tornare a nascere di nuovo dopo aver di• a1,i suoi cieli pili te:n,i ha preao a cadere me11ticato ti,tta la pittura che e'~ atata >. Bulla terra; è nato qtteat'anno /or,e il no l.!tmico che non fece commenti fu l.JUi!}i primo _ pae!aggio di Ischia con piog1la. De Angelia. che' 1i limitò a suaaurrarmi: Una pioggw però che, pur ftella BUG Ùl– c Ewiire vorrei provarci io.> - Scettico, corporcitd.! è ~reg,&a d'u!"'altra co,a, for- ::1:!~~:~!: %;,ic:n e,n'::e ~~t!hl;!~:;: :~è vz::itu!' :f'd:· q~efi~:.~tA 0 !'Ptrf:t::;· cassa. dentr~ c'era la. cornù:e, dentro la perc?W nel cercare -. e trovare - l'altra cornice c'era quel pacaaggio rli Napoli, tal faccia del vero con,,ati, uno dei aegnstt quale lo aveoomo tiitti ved1«0 quel gior• dell'arte. ,io; ma con quell'altra cosa, oscru·amente' A questa scoperta De A!'gclia' ci an-f. intiiita da ttttti noi, e che ora /ina.lmento va semp;e e di nuovo» , caoè_ COfl. Kuotri si ca1)iva: Pino, Vesuvio, Caatel dcll'Ovo, ,trumenti, ~m~ ae tT6f!t an,n di mutw• Po1illipo, n<>n erano rappresentati come il "!!•. trent'anni d~ aucceu, e,tra gtmte qua.– ved1ttiamo tradizionale U voleva, complici h/acata, ,wn gls aVf.:Baeroinaegnat_o Kkffi• cioè di una nat11ra felice e l1U1sureggiante, te. Ed ~ la sua m.,r~olosa f'!-xc!~d~~ ma come allarmati essi ste8$i dallo sfol, che '!9ll salv~ ogni_giorno eta, ptu peno gorio di un. lampo. nell'imminenza di una coloa, contatti: q1mh posaono deternunar• catastTO/fJ. ~ 3i in un ambiente come Ischia, cod ecce• Oggi che quei qrwdrCJnelle vicende della zionalm(:"_te b_ello _ n:ia coii_ e,po~to a. ~ g1u,rra non lo posseggo più, cerco quest'al• rom-~ra, 1n pittor&e~mo di meat~!"B· L ••· tra coia in. tutti i quadr~ di Ltl-igi De An• 0t'mJotà non dura 1nu .d'ima sta:g_tOfte: 7"", gelis,· e quando ce la trovo dico e Bravo ? dweiJta colta, aoji8tioota, o .,. !no:kfl4Cd Gigi, ce l'hai fatta!> - a rendere eia{} pit• 1n uno. sche~a; .!Ok> quando a, _n_nnova torico.mente l'altra. faccia delle coae, tanto nei si,01, erron e nelle sue wcre d1v1Na:io– pi1i difficile a venire in au:perftci,e in quan- ni 1empro daccapo. aUora è da pen.,are to appartiene ad un ordine naturale al miracolo dell'arte; d! cui ~uò afvggirci ~'fs":!:'a d)aiii:~ 3 :'n1fec~il•~n~'J:J::~! ~~U:~ ,olo un elemento: la m;:;~~n ::~~:~:· do di peMuto che rbuona dalle di oggi dal m■e+tro del p1111to. nlche. Brunor1, invece, è giunto ad una rapprMent.azlone wt:a:iw:· della Meua di Santa !s~r;t~~la~:1·:~ ~:!~ii~a~;eer~~ ~f~~n~~ee d:Neè~ta~g~~gneu~r:~~~Uf~e it~r:-~1~~~:a; proecdere per- lstinto e a voi- ~ Slkcllanoòt. con la traduzione te con richiami tnetrlue1 nel Italiana a cura del pror. Bruno confronti del nostro gusto· ne t.avarnlnl, direttore dell'Istituto !~~~t!~ntS~ =ic:~~~;~ Itallano di c_u_u_"'_'_'"_A'_'_"'_· _::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::.:_---- Cecilio, compotto tra il 1769 e il ni ha continuato anche qua u ~~'f!at!::ic~~tte le e:slgenze della propria visione la pro- '13 probabilmente per la Ciei• ~ohiv■rc 11 ~~ _del greg_orlono Fra i giovani pittori Italiani le tendenze si sono fatt.~ lien•Brudeuchaft di Vienna, ~ m una. tent1bihla armoni~ ed particolarmente numerose In questi ultimi anni. forse per- quello coEiddeito concer1an1e, ')3J)reuiv~ ~odema e ~.-h euo chè non riescono a vedere nella generazione che li ha prece- me.uo in voga, come ,i di&6t',d•· per ragioni. conten?tlet1che e dutl una generazione di maestri e. di conseguenza, ciascuno grilalioni. Accomragnn1a da una ~n qùa~e filone umeo del. suo cerca per suo conto una strada nuova. Non potremmo dire lncontrollatl, finiscono col rl• velarsi Ineguali: Jn un quadro COlucel ò pcssJmo, ln un altro ò buono. La present.e mostra, che raccoglle opere compiute In an– ni q).versl, riesce ottimamente a carntterlu.are l'espoaltore. orchestra di arehi, legni, ottoni lin,:uo11g10(come lo ha d1mo· :itru;~~~ \ !~'::~ itu~~d~~~~ir~ftr!u:a:ie~~ e orpno, la porte \'Ocale ahern■ st,f~to~aVm~te~ia_delle s,olid/eed rebbe assurdo negarne l'Indubbia novità. Ma forse è proprio Raffaella Magllola espone Il coro con i quallro 10Hsti, e al• e icaci nno:,on, per piano orte nel momento d'equtllbrlo tra la tradizione e la novità che alla • Cassapsnca a una serie I■ Krlttura polifoniea alcune e orcheJtra che ha dirello nello l'opera di Brunorl raggiunge 11 suo livello qualltatlvamen~ di opere dal Utolo e Carte na- aric nella fomia (' nel conlenuto !le...<o eoneerto in prima ele<'ll• te più alto. poletane a: sono ricami gu.sto- :iffini a quelle operiMiehe, unza al pi11noforte). NELLO PONENTE si e preziosi, che riproducono saupolo d'irrivere.,n&.,. E$4endo EMILIA ZANETrl '-------------------'lnon passivamente alcune ca- allor:a l'opera la 1cuola dd più _______________________ ~~:rl~~h~i~~gu~:~~~~n!c~ laeto10 f■r muaita, •'intemle in• hanno un valore decorativo di bu; P<Nhò H Ump;do op;,;,o d; OCCASIONI IN ~US][CA prlm'ordlne. ~:~::d:r~n ili~1:e1:r!!'dJ:r:~: ~* tr~~~r~ ~~~-f:i;e~=~~~!: bel ennto a benefìoio dello eeJ 6• • abbia.mo Alcune Immagini aa- brazio~e li_iurg.ica._allo 11e»o p B h I D v· M h' ~~bfa~~c~~~tu~ 1 ~c ~~\1i~ n1od~ 1_n eu, I~ d'ourma contrap· • col! altari di cappella. pun1u11caserv1v? •__ coronar~ con erac a e l\lO e enu lll La Magllola, che abb!a'mo CO· !:,;~•~;~:,r:.~ •1,~ •;;::.~::,!;; :;,~•/~.~."t~~l,o"~~~f.: .~~ egli appare ogg.i, ben11 un 1r1d1· • questa nuova espressione art.1- &ionali&tariguardo allo 1r:1di&io• Il rinnovato oencrale lntercs- ratterlstiche delle loro rfapettl- poraneamente. i: stato an1mn- sttco~art.lghmalc si rivela di unn :hje;at::i:~un:~: 1 ~ò :~::t: M!'. ::a:eernJ: ~:~~h~,! 1 %~ 1 ea:~: :a1t:~1~~~~~8~fc~!~ 1 eff;/:;: ~iati°n c;ié/,,rt:: !::wanr:it;d:i fi~!~~=e c~n~:1':ta d~ss:~~ ~ri: d.N° nd imeno P&tJuione, ~~:;g ~"c~avo:~~ad:t::J~~~ ~'ft'! r:F:/1:if!•ctcgg }~fzffteu~~a ::~ ;iu~~~.,t~i:c~eur:g~~~~~(~ t;;:,: pr~~;1i..~zznro, llopo Ja buona t e Jce\' 11 1 teorrcrg I a ~~or~ ne». della pubblicazione dt un certantc. bachlana. radica. mostra dello scorso anno da ;b;aevau~ 1 ~~~ 11 :f1 uaanle~t:t~n1~ fr~'o/Q'tiP 0 'f'tfdf3f°é~ ~! ! 1':;: co~~~oJ:C'Jftom!cr~!'Jfi:i ~~: Il ~~oa~i~'::/~t}::.,gs~:~~1 ic~~ 9 1 ii s~l~~:~n~n a~~a g:!: que&la l\letu. 1alun" ,oluzioni Ji. punto U tlto!o di.• Antiche me- nuhln (con J. Shtnebourne al si dice u_n gran bene! fa certa- conda mostra forse meno ca- t::,,e dr~~~:~i.d~iet::!;,;o~t h~':,u:c:!~nr,;- rfe:r!~7'd;~1/eJ ~~ ~:g~~~ ~~gt~~~~~mJ:/!~= ~~:n:e:01::i:;, ~~:~:i 3iu~~t!i~ ~~~e ~;~~r:ta e~1~°a l'~~;>::: I■ &trunurir del Kyrie (Jn1rodu• Bet!'ft't:::e 1f:Hane del .!el-.!et- 'i1i1:de'/' 2 ln re maggiore di J~i~t~:i!st d~1,'\/.:,n{"J,':,.~zl"<Io~ c laregglare esterlortcnte fl– z:one · A 1 l_le~r.o· Al~egreuo · tecento t gtd avvertf(?flequel/a · : • • pogucrra. os.!Ja del pc.rlo~oche gu{;~:i~::i: ~ 1 u::!ri'nai~r~Q. un , lvace-); I murnth•o d, nffid:1rc nota d~ caldo romanticismo che Artle Shaw è un clarlnetttata glt meritò una Incondizionata suo senso compiuto tanto co- :,:~1i:1~irac 1 t1!i:;:~1fr~,:~::; ::;::zu~r~. :::~rllf1~?;a1: ~::::/c;:11a(U:;,~ ~fd.il g~~: t'J Frf?t~r~~(J .°i':t~~ct l~ ~~,:pt':ii~i ~:n!~ 11 :~~e~~T~~~I ~ ~l:~~ d!ll' u.so l~torgieo alle inton11:do· ~~ :: ~:~tr''e d1:nfa~1~:eiftl: per meriti acqul.!ftl nel campo fg!len~g:~v: ~ a:t 0 J:~,s:g~n"! dlscgnfltl che colorati, cl dnn- 01 grcgona~e del eelcbr_.i-nte. E gli, che del melodramma ualta~ deJ~~~~z;31c,~~7aJ~ 0 cin~h!t:f~ e e You do ,wmetltJng to me». no 11 meglio della giovanissima toprattutto il modo e.on Il quale no re,ta certamenu uno del plu t rotagonifta L'ultimo I In ordi- sono rcperlbl/l 111 un dlacoa 45 pittrice, I~ quale saprà senza il Credo C 61ilizznto quale puro qualfftcatt interpreti .!ul quali :e di tempc,. tra qucstt dlvor.ii gfri extended.-plav (E-SPQ 503) dubbio - dopo que.!ta mostra - :,tto di fede indurendo il e can· si Ifa potuto contare, ci oQre. è quello da boria Dowllng una JJUbblicato in que.!tt giorni dal- Incanalare la -g\m i\f~i.sclnanr r :anti.bu ,organi•> della unte cui con te antiche arie Italiane. una attrice elle vedemmo anche in la MGM, esuberanza per una P propr a I~ Mct:.a à in~itolata in, 1111 cffct• ~t!r~:vta~~~u':io~rt:.cessa- plU d"un /lltn italiano. Contem- B1A1\IONTE e 1'UCOCCI st rada. Ilvo e àntanubu1 cord1• >. n microsolcodi cui d(acorrla- _____________ La Oallerlfl d'Arte del Palat.:zo La voa r:1be~ante del 101 1 ro• mo aUinea « Selve nemiche. om.. delle EspoalzlonJ ha curato una no, <'he gii ■''"'" orn.ito delle brosepiantc»dlCaldara.«Vcr- •1 t Il d Il s I retrospet,t.lvn di Nobcrto Paul• :L:ud:~~:~J':/~aQ~:n~a:: 0 d:: fFnt:~~~ afz'!f:i/· m~~f~rtc~e~ car e one e a ca a ~~~~~ 1 f1~e~g:w:c1~1t.\~~:f~ Glorio riicheggi11immcdla1amcn• itl. « O cessate df J}lagarml • e . mostra paesaggi di un garbo e le li ~oti~o in~dale del coro, per 1~~1at'fi. ~ 0 ta,!~te~f":~rir:; gr::~mai:aJg11l!fab~:~~~o 11~lca Pf~~ ~·~~~~nti~~c i~:u~%~/ 1 ~~ 1t k~~~1: ri 1 fc~~e'il~a~~f:~r~~~i:;-~ ~1~ po, rilaneiare 11 auo e Cre<lo,ere· di Monuverdf, « Caro mio ben• s·e aperta la ser..i del 7 dleembr~ Bohl,,10 di Pueclnl, /i Gh1dl:10 plntl tcmPo che dietro RI Ml– do > con soave perentorietà. di Giordani. « Per la torta d'a- alla. "scalo.• e verto la. nne Ml• Uftlt1eraa.1,- di Toanttl, la rapprc- chetÙ e RI Morelli _ aveva lm- vocalizzand? con ditcrcr.ione_ lo dorarvi» di Bono:c nl. « C'::ne la. qunlc ve al» ~~~:l 0 ~ 1 1\~g~irn2~a ,: 11 t~ol 1 W fl'!lserito e provlne!Al!uato tut- HetJo motivo :id ogni :1rt~co• aeltie • d! Hti ndel. _cangia.; iu: cli BtcckcrStr('et di :-.tenottl (prlmn ta l'arte ltallanfl, lo della prima 11arte del 11111· f'~!ue :::ri~: / 1 :tasg 1 g;,.u,1ml di rnpprescnlnzlone eure11ea), J>orog Dfl Nino Costa egl! r!prcac, bolo,. •~m1ireenunciati dal co~o. «OPos'ate. dormite» di Baa,an1: !f: ;~:i::i.~.l~l\~cr!h\~~rn~:~)u ~:r; !n chhwe alquanto personale, li\ E ch1 ruenc;ae quello un,mttn!e• • • • 10 du c. :,.1, Clullnl, Dot1Jd6 di dalla cornpngnta e Evcr)'nan te nd enZll 11 re nd cr vibrante ~ ritmo roc~o attf11da ~osi a gm· Nel microsolco QBLP 5028 :\lllhnud In primo mondiale, di• Opern Jnc. •· Snranno pure dati ~s~enzlale la cromi'~· vlv:ncgN d_icarne le pagine centrali; deci· della « Voce del padrone•· Ye• rettore Nino Sanzo1:no. ~-g~riu~trrt't,. "1/~~~j 1 cfc~, 11~1 ! aftt~ ~ti~~: ?iu:~o q~~~r~~ an~ 11ve non ,o.lo, ~e~ Crf!flo~ 111:1, hudi Menu~ln e Gfocon~~lD~ 1 I~ 0 c~~tci~~~fa ~fl\!i':~1~ 1 ~ 1 0 ~ 11 enil) di Renzo RoMClllnl, Po• che se di piccolo formato. è nuanto D rchg1otlla, della intera Vltoj cond/ ~h;,\tradt ~t' 0 J "~~iibl(fo di Bclllnl FmNc0 ca,,- la:::o di cr111ano dl Balanchlnc• sempre finito, condotto a tcr- ~~~u:ici;; aJi!:~:;:\h~ a:Ì~!~:: fgr,,;:Y BerngrJa esc;~o~o i ~~~~of;a?I,;~t!f1\$~ir~~~"i~1 e~l: ~~~~'.· tulll e tre nuovi per :\I!- m~1~t~èo1~~~1~~{!~°"J~àÙnn re• ~el tolù del tenore che, ,ul ~gf~:e ci1~Jt;t' 0 e i~r::e:t:.~ 0 ~1 ~~n~e~n?!"~/l'yJfd 0 / 1 ~:!~: :ios~~ r/~e~~~s~?.nne:~~ 11 ~; 1 1 u~ d~g!~~: trosi;,ettlva di .Pnzzlnl merita •.-oo,n1cn10degli :trchi, contldera Bach. Due interpreti flluarrl rociN&kl di :-.1uuorisky, Covollc• nini Unnard Bernate!n, Vlctor s enzaltro loX!e, ma dobbiamo l'c Jncnrn:1tt1se11> in un uuo• contemr,erano, fn quuta .!tu- ria e Amica di :-.1ascasnt, Fiam- Dc SllbaLR,Gianandrea ca,•ai:ze- aggiungere che al pittore roma· 1,limento mcdiiati\>Q affine allo penda nctslone. le diverse Ca• ma di Rc1P1ah!, .\loura di Str3• nl, HC'rberl v. KarnJan. gnolo, prima o poi, dovrà esse- -~no Bi e UHE UOSA. FA.NNO GLI ARTISTI ITALIANI \ Primo Conti e la precocità colt~ :a~Y!~~~ 1:!/''i:1rirto;t J:'1:;1~t'!,~: !C:~ t~:!r?a r:i~ rtcca gentflc:aa. Il frenUto che a!fiora nel .ruo a~tto sembra concentrar,/ nel moto degli oochl. La prlma do– manda è .!Ullaprecocità. Primo Conti ha vi.ssuto quella ~~~n{ 0 ~~1Jicf!'t~J:r1~n~: 1 ~~~°'1,~~~~te;!t/;;:,. 1 À!: glt undici anni egli ha co11tinciatoa dipingere quadri cli.e ancora oggi vengono esposti. Dal quattord-icl anni :r;!~e~:pa;;:o l~~1gz:tùa 'S:rti~~~=lz~on~tlt!:'°~!t! legato alle aue prhn.eopere. dice che contengono Il aerne di tutro Il s110 lavoro. _ La precocità, come 1ta h1f[uito sul auo dutlno di uomo?...Lei ha potuto condurre anche 10 vita del ragazzi? _ Nofl .ro. Ho soJJerto moUo... da ragazzo avevo anche /e mie ore di gioco ... ma era come una atconda Vita. ove; :~~~n~;f~,:~1~ s;\~r;~~~z~ 11 fJa':~,:1 ~~ci no--malttà.? li pittore i: contento. Si 3ente vaccinato. Parla di tnnte e-'perie11z(I che sorprcndc1 1 ano e turbavano. da lui ~fn:'i'c~,~~f,n~n1r'~·f°a;a'~~':,n, P~f:;0 v~~~o /~~'fa a:p~f,:;~~ vcrlle ftorentina • ai , Concorao d'arte sacra di AS&l.!I • e al e Fiorino•· Pen.!o ai ouadrl nelle Gallerie Italiane. nel M · lrcnze ,i ella Parlo di un ltrotto. Primo mente di cl1f uuole un rltra.tto e I miei ritratti rappresentano in parte la mia scienza della pittura e In parte I miei =I p~~tict:z~e::.o~l, l~~~:d~c~~ :naz~~~o mTJ~:r~a:p~: tnteressare altrtmen.ti non faccio il ritratto, Il ritratto diviene una mia man!Jutazione complete•· La sua infanzia non lo ha illuso Essa conteneva il presagio di tutta un'esistenza spesa per la sua arte * dl CORRADO TORRIGIANI - Per lei, l'elemento paiCQl0'1k:o ha lmporta11%a. nel ritratto? - E' Il maggior fnteru,e. Io parlo con la. persona prima di fare fl ritratto. Chiedo a Conti quali opere deve con0$CUe chJ. fgno– rando, vuole }arsi un'Idea del .!UO lavoro. Il pittore parla del e Primo Autoritratto a, della , Cinese• e delle opere recenti. • - Pen.sa che eafsta per Il pittore, come per lo JCTit• ~:g- J~ r:;:J~~nt~e r:~o~l 4 dfil"O::S~m:~ romanzo sulle a.tiont di cht legge? - A volte anche un quadro può avere una influenza deci3lva. · Il pittore m1parla di una malattia. avuta da ragazzo. che per un anno lo immobUluò nel letto .senzaeh.e .!f potu.!e muovere qua.si de.I tutto. Dipingeva con af,;pzo. Da allora U pen.nero della moru e di alcuni valori lo 1tG aempre seguito. - Crua pensa de.ll' acczua m.os.sa dal pittori ai lette– rati. dt avere della pittura una interpretazione tropJ)O letteraria? - Ogni uomo ha U diritto di avere l'interpretazione che vuOle. - Cosa pen.!a df quella ,rn:ntalltà, dif/rua fra Il pub• blfco, per la quale un quadro deve aneht decora.reuna stanl:a? Conti vcds in quuto il dl8/arsi dei valOrldelle civiltà. Dice che l'arte era In JJOMato a.i aervizlo di grandi inte- ~~e!i11~~v~~~tico.,:~I:~e et ~~;ttdlv~/~::n:r/~f rt/le3.!0 di una condlzione superiore,. .!C-nza. la quale t uno $COtenaraidel seruf. e L'arte moderna attraver.so U rifiuto dell"abllità e del placevOlepuò r(l,Qglungereuna /orma di ascetLtmo. Pario dei veri artf.!tl e non di qµe.m che nel rl/iuto d.ella tecnica cttcano una magg(ore facf• Utà •· L'arte antica aembra sempre migliore di quell~ moderna percht le personalità del pa.uato risultano dopo la selulone del tempo. non con/1.Uefra i mediocri com.e avviene 11e1 prtsente. L'arte rellgio.,a non na.sce per Co11tt dalla rappresentazione di immagini tradlzfonali de/14 re- ~:10:ftoe 3f'}~ta'!f~tà:;~çe~~~t! ~~J~f::a~ 'Jg 0:, 0 J pittore .!e abbia mai appreuato un e Primo Conti fa.JMJ • come un'opera estranea. La rlspo,sta t ~atlva. Parliamo dei glo1,an1 che Primo Conti conosce com.e titolare di P!ttura all'Accademia di Firen~. e Sono timidi, Crcdet>O di dot:oer/l /re11aree tnvece Il debbo incoragvlare,. Poi 1n~~to~Jufi'::~1i.dep:bequ~~~n1i~ti~°!v~~vi c:n1:= Usciamo dall'appartamento per aalire ed entrare nello studfo del pittore. Pcusan0 lnu11aginf dolorose. colori im~ ~~~~v~:i' !!f-:~~~::t~o"':1~l~% t~~i:Cen1~'\;d1/'=::Jz Il p!ttore quali immobile. Il ragazzo lontano mostra nel 1~ea~iro. UEo ~~~~ j;'!i'iri!~.hee :;;g~au~°cil:::::.· /;; _questo li pittore è contento dei suo <U.!tinodi precoce. La .!ua infanzia non lo ha Uluso. aveva Il pre.sagio cU tutta una vita. Primo Conti ha avuto pe.r la sua Infanzia. un4 co.stantf!Jert,u" CORRADO TORRIGl,\Nl

RkJQdWJsaXNoZXIy