Fiera Letteraria - Anno IX - n. 48 - 28 novembre 1954

LA FIERA LETTERAR Anno IX · N. 48 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Dòmcnica 28 novembre 1954 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE, AMMrNISTRAZIONE ROMA, VIA D'ARACOELI n. 3 - Tele.font: Ammlnlstraiione 684097 - Rcdauone 66-i098 - Pubbllcitl: Ammlnblrazione e La FIERA LE'ITERAf,.lA • - via d'~acotll. n. 3 - Roma - Tariffe: Commerclall L. 130 Editoriali L. 80 11.Imm. - ABBONA1'tENTI: Annuo L. 2.700 - Semestre L. 1.400 - Trimestre L. 150 - Est.ero: Annuo L. 4.000 - Copia arretrata L. 100 - Spedizione ln conto corrente J)08t.ale (Gruppo Il) - Conto corrente post.aie numero l-3142C Quesiti e risposte sullastoria diRoma )f. dl E'.l.''.1.'0RE PARA'l'OllE La grande scuoi&di storia romana fondata e diretta nelrUnh·ersltA di Pavia da quelrln– alane Maestro che è Plinio Praccaro conUnua ,. d11re I suol frutU ooplo6! e aostanzloe.l. Due auot giovani allllll1I. uno gtà auurto al faaUg1 della cattedTll unll'enJtarfa cd uno che ,1 e 11lcura.mente &\'l'!ato. cl hanno regalato due uggi fondamentali, Ispirati al aollto metodo positivo e !atun> del Maestro, che è quello di attenersi rigorosamente allo studio del mo– tM essenliall e costanU della storia romana. cloè le lstttuz.lonl nel loro sviluppo, &enza ln– t.cndcre le quall si casca nel pseud01tortcl1mo p~loologls!-lco, vale a dire, In parole po,•erc. nella storta romanzat11.. Intendo alludere al poderoso saggio Principe e maglatrari repub– blicani di Gianfranco Tlbllett-1 CA.Signorelli. Roma, 19~3) e alla tecnlclsalma. uUHW.ma opera di Giovanni Forni. Il reclutanunto delle legionida Augu.atoa Dloclnlano (Boc– ca, Mtlano. 19a3). JI Tlbllet.tl che è succeduto al Macat,ro 1u11a cattedra di Pavia, ha affrontato an– cora una volta un problema fondamentale della storta romana: quello della formazione del regime lmpcrtale. Come abbiamo già rt– levato recensendo li \'Olumc del Lcporc sul prlncep1 ciceroniano. si tratta dell'eplsodlo– chtavc di tutta IR storto del mondo occi– dentale, su cul perciò s'è venuta addensando l\nche la 1)&5SIOne polemica di tut,U I accoll d.clla storia moderna. Ma a parure dalla re112lone mommsenlana Ai rurort platarchcl e Uberatort della pubbllclsUca sJn!1trorsa. la tendcnta a guardare appaulonal.Amcnte en– tro Il gioco delle forze storiche. per splegar– &enc la reale dlalettlca. lungi da ogni prccJ– pltoao gtudlzlo di 1tertle origine morallatlca, s·e andata affermando semp re plt). li '11- blletU l'è posto proprio sot.to Il più dlfflclle. Il più delicato angolo v lsuale, q uello del r>M– uggto dal prlocipato d'Augusto al princi– pato di Tiberio. per rlsol\·ere globalmente I ,eguentl quesiti: li quali c&ratteri a.ssun&e Il nuo,'O regime sotto Augusto. In rapporto col mondo politico repubblicano, 11la rigunr– do alla classe tradizionale di governo sin riguardo alle nsplrfl%.lonl politiche del no– ,·atort?; 2) c'è soluzione di conUnullà fm nwone polltlcn di Augwito e quella del suo successore?: 31 che e06f\ mpprremta Il prln- ~~:i J:!a. d,~~~~:iJl: 11~~ p:; trattura nell'azione pollUco di Tiberio e puh eNa ldmtlftcam net progl'CMJ\'O prepotere. di S,o!ano? quale significato 11611umc pertanto ropera del prae/eetu, vraetorlo7: ~) Il fal– limento dell'opera di Sciano e dt quella 5UC– cesslva e analoga di CnUgohl quale Insegna– mento offre allo storico dell'Impero? Alla scelt.R del TiblletU, tanto più apprez– zabile quanto più ardue erano le dlfflcoltA. ha contribuito un doppio ordine di fat.tort: da un lato l'lnten!.lflcato lntereue. per la problematica Uberiana. che, dopo essere sta– to risuscitato circa un quarto di secolo fa dall'opera di P. B. Maf'lh. ha trovato di re– cente In Italia numcro&e manltcstazJonl. an– che a propoalto di figure del mondo lette– rario. come nel mJo Tacito e nel Ve/ldo Patercolo del Lana.. di cui giustamente Il TlbllctU confuta alcune conclusioni e ad– dita Il difetto di ,•oler applicare a tutta la opera e Il pensiero di Tiberio caratteri che gono propr! aolo del periodo aetMeo: dall'al– tro l'opera lllU1trati,•a test~ avolt&ll intorno a quel documento epigrafico d'eccczJ.onale import.anta eh.è la Tabula Hebana, punto di pRrtcnia per ogni aollda analll.l della vita costituzionale e politica sotto Ttberto e raro. pro,•,ident.lale mezzo d'approfondimento per IO studio dct rapporti fra principe e magi– strature tradlz.lonall. hrmo al sani poetu– latJ della sua scuola, Il Ttbllct,U a.I basa ap– punto sopra un totale. acutlgglmo rlc&ame della Tabula Hcbana e un suo proficuo mf– fronto con altri documtnU cplgrflfkl e con le fonU letterarie relative al pertodd Ube– rlano e nll'ultlmo periodo augusteo, per rt– SpoJldere Al quesiti aopra enunciati In bMC ad clementi e prove di lncontcat&blle 1011- dltA.. quali son quelll Appunto che pub or– frtre la storia e l'interpret At.lone d egli lsUtuti. Le rtsposte al quesiti rtsulta.no grouo mo– do re at9uenU: 1) è lnnca11blle l'lmpulao conclllath-o che Augusto ,--olle Imprimere al funzlonlUl'ltnto del suo go,•erno. facendo ln modo che Il suo arbitrato &ervlMCa stimo– lare I& \•lt.alltà del \"-e<:ch.i l.sùtut.t e dcll'an– tloa classe dirigente. pur 1pronandol11 upe– cle per quanto concernc,•a l'ammJnhnraz.io– ne delle province) ,·erso un Ideale di buon governo. lungi dai Prt6UPJ)OSt.l elaMid&tlcl della \'CCChla menlll.lltA ollg&rchlca, e scr– ''IYC d'altro canto a rMllz.zare la con(uM up!raz.lone delle plebi ,·cr50 la compartecl– pu.lone crtetU,•a n1la re.t publiea. medhwte Il regolamento delle elezioni. cardine ttel regime. I cui spost11.mentl sono appu:ito d.,..– cumcntatl nella Tabula Hebana M'I 11 po• pokt, affrancato dall'egolgmo degli oll~rchl. tro,t> ln questo affrancamento uno n,.g lonc per affidarsi p&Mlvamenle nelle D !r.nt c:!d · prfnec,n. che fu C06t.rctto perciò a ~' ?llep r.,I plu strettamente con I ,·cechi or:linaruf"ntl " I loro tutori. p('r tro"are la ba.se sicura all'cserclz.!o del governo; 2J nC Muna solu– zione di oonUnultt\ ,•'è fr& l'azi"':lC di Auwu– sto e quella di Tiberio, polcht ·.•nirnmbl 1~ Il iCCQndo quasi più del primo) most.rano un \'h'O rispetto per gli lstlUtU e I "81011 mp– prcscntatM della vecchia clM&C cilrlStt"ntl!; 3) 11principato di Tiberio - a pan.e Il Sl.– ncato della drammatica crisi lncentntd su Setano - rappre&enta li plù c06clente e tena– nace tentath-o di contJnuare le tendenze di Auau.sto e reaU:tZArc Il pJ'Oiramma. L'-\lcu– r8Jldo Il predominio dell'ordine stuatorio nel regime comlz.lale. rl.apettando rantlea nobHltà nella des!gnazlone alle alte cariche. Sicehè 10 stftW> Sciano. pur mirando a lm·c– rare un rcifmc di predominato. \'Olle c~len– tcmcnte accatth•arsl l'adesione della noblltA 1enatorl1L o nel principato di Tiberio è In– negabile la virata di bordo costituita dal periodo del prepotere di Sciano, che cerca di realluare un progrAmma d'ertcttl\'& cd energica ccntralltta.z.looc del Potere in senso monarchico. prima manlrestulonc dell'lne– Juttablle &\'\•lamento del regime imperlate ,·erso 11domJnato di tlpo dlocltmanco; ~, li faU!ment.o dell'opera dl Sciano (come suc– tta&h·a.mentc di quella di Caligola) dlmo– &tra che J"lm~ta.z.ionc data da AUiU,lto al nuo,'O reg1mc era per I tempi la più esatta. tanto che le vecchie magistrature e Il Sc– n&to conservarono per lungo tempo un'Inne– gabile runzlonc. ritardando l'lnstauraz.l.onc del dominalo. Lo 1te1&0Tiberio, dopo la ca– duta di Belano. mirò a rtaffeffl\Jl,re la COll– cn lone a11glftltco della propria autorità: nè n tat.to che Sciano !06SC prae/ectu.a prado– rl o pUÒ Indicar e che p er allora I pretorianl e in genere le mliii.le . coaUtulssero un nuo– \"O effettivo pu nto d'ap poggio su cui n prin– cipe pol.CMC far leva contro l'intelalat.ura coatituzlonalc e Ideologica ereditata dal paa– sato repubblicano. La sostanziale cu.t.teu.a di quMI tutte queste conclusioni è ribadita dal fatto ch'easc. sopra Il plano dell'anall~I del Realitn lsùt uzlonall ed cplgr11.nc1, ven– gono ln fondo a conferma.re. pur con qual– che rettlflca, le conclusioni che storici come Mario At.Ullo Lcvt hanno già cspl'C6SC gu] medcalmo periodo storico e I medesimi pro– blemi. mediante un·anaJl.sl dJ prevalente ln– terc,..,;c !IOClolOifco,stortco-culturalc e poli– tico ln senso lato. Per la &Jcurezza del risultati sarebbe alato desiderabile che Il dotto e acuto llUdlOIO f06SC atato anche più cauto neU'fnterpret.a– zlone del documcnu. specie df quclll leue– rarl. Per esempio a pa.g, 153 egli anallu.a Il pas.,o di Vellelo III, 124, 4l nel quale IO storico nffenna ch'e1ll e Il fratello furono candidati dcll'lmpcrntore alla pretura e do lui commendati e aggiunge ch'essl furono dctUnaU alla carica prorlme a nobllfufmlt ac .sacerdoefbu• (o ,acerdotalibu,J viri,; Il Tlbllcttl Jnterpreta l'cspl'CMlonc nel senso che Vcllelo e Il fratello • furono dc,tlnati da nobf/Wfml ac ,a~rdotu viri• e quindi si !a forte del passo ,·ellelano come confer– ma dell'calatentn di una riforma elettorale compiuta da Ttbcrto subito dopo la sua a.sce– l!R al prtnclpnto, t: su latntalonl lasciate ma– noscritte da Augusto•· e di cui la ll08tanza era In ordfnatlo comltlorum nel senso della prevalem.n delle centurie scnatorto-equestrt a danno del comizio pop olllre, e c oll'Rssem– blcn dcstlnatrlce scnHtori o-equcst.re. In rcal– t/\ nel p1W10di Vellelo Il pro.rime a nobfllul– mb viri.t - come 11n chiunque con08CA i co– strut.11 con prOpe e pro.rime - significa • su– bito dopo I personaggi d'antica nobiltà•· Perciò Il luogo ,'Cllelano. nella sua retta ln– tcrpre.uu.Jcme. rimette In bnllo Il problema dee:11 onde;rgtcuncnU tru cow..lalo 'popolare t assemblee &enntorio-eque:atrt durante gli ul– timJ anni d'Augusto e I primi di Tiberio. Ho ln.slstito 11uquesto pnrUcolare. pcrchft gil\ nel Tacito ho proJ)OSto. sulla base aJ un luo~ dtl L. I degli Annate, mal considerato dalla critica, una nuova Interpretazione del~ \"t-re ragioni 1>Crcui furono ndott.at.l I prov– \"Cdlmenll contenuti nella Tabula Htbana: Interpretazione che Il Ttbllett.l registra. ma di cui non ml sembra clfegll faccia t.utto li p()6Slbllc uso. perché essa turba la sua teli di Wl eo1tante cammino di Tiberio nel &enae RUiU,lteo del rtapetto \'Cr50 rautorità della classe &en.&toria nel regime comlz.lale. Pro– prio su questo punto, pur AS&OClandoml toto corde al Tl blletU nel rt,·endlcare. la pcrfet.ta corrct.tez.za di '.Tiberio di fronte all'antica clMSe dirig ente e I&alncerltà e fat.Uv ità con cui egli ,•olle pf08C<IU1rel'opera e gli att.cg– g1amcntt d'Augusto. lo mi permett o d i esprimere runico ma aoatADzlalc mio dl&– Aenso. per quanto Il popolino, al quale Ce– sare e I suol partigiani scmbr11.vano a,•er mirato nel sovvertire la Repubblica. si fOISe addormentato rra le braccia del plincep.t a.1- no a coet.rlngcrlo a svuotare d'lmpor t&DZR !onnalc l"onnal tn.slgnlftcantc comlz.lo popo– lare. per quanto Il carat.tcre borghc,e del nuovo regime tro,•tLSSC Il auo eorrct.Uvo nel grande potere di asalmllazlone che l'anùCA oligarchia manifestava rtruardo alle nuo\'e lmrn Jsslonl !come lo 1tc110 ho sottolineato A .s.uo tempo). è inneeablle che torr.e nuò,·e già s.l \"Cnlvano conhgurnndo nella vlta po– lltlcA e sociale. e cbc presto esse avrebbero determinato col loro pc50 rc,'Oluzlonc del principato. 01 esse gtl\ Tiberio a\'CVa dO\'UtO a,,,,ertlrc l'Import.anta e l'utilità: l'Mlone e IA ngura dJ Scl,ao non poosono a\·Crc altro :!gn=~f.'r~:i;,ràd!~~:~,:i~~~~:.~~~c~ za della Cl85&C militare come soggetto d'Uio– nc politica al tempo di Tiberio; ma t un fattp che la bat.c del pote~ dt sciano era la sua carica di prae/cctu, praetorlo, cioè Il culmlne dJ quelle prerct.tu re a prc aldlo del principe che cosUtulvano l '0658t.um del nuo– \"Of't'llmc. ac,oondo JR ronn ula del F errablno, SOltanZIRlmente accettata dal Tlbllettl (pa– gina 241, nota>: Il quale nnlscc per fare una sJntom ntlcn ammissione (png. 2511. In con– tras.to oon J'lden ccntnlc del volume. quan– do, pa rtendo dall'eslsteru".a di un conflitto di origine fr11. « la vera realtà di monar'Cfl.RMO– Juto r1,,c1Uta dal principe• e Ja tendenw. delle ,·ccchle forze a consen·are 11controllo delle Stato. rtcon06Ce come « rappresentante della prima tendenza. un Sciano. onnipoten– te. ministro del monarca usoluto.. un uomo scelto per le pro,·c di capacltA che doveva a,er date al principe nel comando delle coorti pretorie, anche quutt una tipica 1.ttltuz1one della monarchia•· $c la \'Olldltà della tradl7Jonc senator1tl ~I manUeatò. nl'I 41 d.C .• col crollo crucn 1 .o del 50gn0 monarchico df Caligola. e con• \.e acct'nnate ,·ellclt.à di rc.naurazlonc rcpub• bllcADa. è evidente d'altro canto. cd è mol– to più A!gnlllcBtlvo nl fini di una retta V&• luwJone della realtà politica. Il ratto che a 6troncare quelle velleità furono I preto– rtanl imponendo Claudio come prfncep.t: quel Claudio che la pubbllcl.stica del prfmJ anni di Nerone 181pcn,I al Ludu.a di Sene– ca') cons!dereri CO."l astio come e.l'Nie ge.. nuino di CaJlgola appunto pcrchè fu Il primo Imperatore lmpooto dalla CMla del mllltarl di carriera DI front.e Al• Tibllcttl che \"UOIfl.s.sarc ancora a O;oclcz.!ano li mo– mento della ,·era l\ffennaz.lone de.I domina– to, lo debbo t.omar a batlt'rc 1ml mio chl~o preferito. cioè sulla necessità di tornare a ~~dl:::m~du~C:u':~i.fC:i~- u~~1·1Q~~1ro~a:: plcta cvoluz.lone. dal plincJpato al domlnato. eh~ cl appare 6Qlltantlalmente compiuta glA cou Domiziano. Traiano e Adriano. Ciò non toglie d'altro canto ch"lo debba salutare con stola 11 ,·olume del Tiblkttf come rrutto di un forte Ingegno e come conquista or• ETTORE PA..RATORE (Contfn11aa pag. 2) -'blio a Gino Bianco DUE SAGGI, DUE CONTROPUOVE, IL TEMPO DI RIPRESA Giancarlo Vl1orelll Vi9orelli osservoto1•e ovo•1:oto Il libro di Vigorclli su Prcnolinj è anche un auo di coraggio in un tempo in cui è di moda dimenticare, stroncare, avvilire quello che è stato fatto prima in letteratura )f. di CARLO BO 01ancar10 V!gorelll ha pub- ro di vent'anni e qua.si sem• pratiche. Il blsofQlo della no- comportamento contro la \'C• bllcato - In edizione numera- prc A bcnel\clo e gloria degli , 1 ttt\, l'lmposslb!Utà a trovare rltA apparente. abblaroo cono– Ul di cinquecento c.scmplarl - altri, Sp06ando le cau.s.e a un la \'lta ~I di fuori dcll"ultJma scluto 5enlpre Vlgorellt nello un bel volume .s.uPrcu.ollnl e punto di passionalità che era \'OCe e Il riferimento a due o ambito di queste mJ.s.urc e non l'ha. chlamato Omaggioa Prcz- un modo di &eandalo e quindi tre limiti cost.antl dell'&\'Vtn• cl costa c onfCM& re che spca.so .toUnf tcdlzlonl A bete. Roma. tll lncomprcn&lonc mL!lurata. tura terrena (Machlavelll per ecru 1uot gc.s.tl pi rtut, clvano lire 1000) con un at.to dl co• calcolata. &e pensiamo anche Preu.olln!, Mamonl per Vlgo• lncomprena lblll o addlrlltura raggio In un temI; ?O In cui è al .s.uot errori che sono sem- relllJ. tutti queatl clementi cl da condannare, 5Cnon che In di moda dlmcntJcare. stronca- pre stati errori di gc:ncroll• portano a un ritratto naturale. tal modo dimenticavamo com– rc. avvilire qlltllo che è stato là. di cuore non oootrollato, non per evocaz.lone ma per ml• pJctamente quella che era la fAt.to prima, dico In Jctterat.u• la storia di Vlgorelll non è una sura diretta. per semplice ap- sua natura. le J)()Mibllltà del ra. Il titolo ha per mc un ,•a• &torta da poco e sarebbe ,·cr- pUcaz.lone. Quando Vlgorelll suo animo (dalla genero61tà lore leggermente simbolico e gognoso da parte nostra ne• rtpcnaa <>&gi alla scelta degli alla rabbiosa protc.sta. all'Jn· penso che un atto di omaggio garla o soltanto l&8ci&rla In annJ 1(133-1935 fissa un eJc- lt1U6t&accuML). slamo In mo!U a do\"crlo al• dlsp&rte. mento fondamentale della sua Immagi narlo dl\'erso. suggc– l"amtco Vlgorelll che, dopo Il libretto su PrczzollnJ è li· personalità. Ora è su quC3to rl.rgll un 'alt.rn condlzl.onc. gono qualche anno di slleruJo. di ,·o• lumlnrmte proprio per la sua dato lnlz.lale che et è conscnU- t.uttc r1 1gionl che avrebbero n. lontarlo cslllo nella vite. è tor- \'lcenda, si vedano le prime to dcrlva,-e la condotta. Il tem• nito per annulla~ la sua flgu– nato alla letteratura (proprio In pagine In cui Vlgorelll dl&CU• po della 5Ua vicenda (dall'ado• ra contraddittoria e nello stcs• quc~tl giorni è uscito un altro te I meriti degli uomJnl della lc.sccn~a compiuta alla prima so tempo Intera. Porse l'uni– volumetto /I Manzoni e Il ,1. Voce e della st.aglone ftorenU- giovlneua incarnata nel no• ca coe.a che &vremmo scelto lenzio dell'amore presso !"cdl· na per arrivare alla •scelta• mc di 01de. dal dL&orienta• per lui, S!ltebbe st.ato Il t,cmpo t.ore Mncchla e non de,·o rtcor• dl Prcuollnl: è un po li suo mento del primo dopoaucrra. della ripresa. la sccooda lllu• dare a1 lett.orl della Fiera ,la autoritratto. In quella prete• a1 blaogno della vili!. Intesa mlna.z.lone del problemi. ma è aua generosa collaborazione renza. In quella acelta oè la come ncgulonc della lettera- JnuLlle insistere: Vl,orelll ha come critico Utolare: 11 Vige• natura dcll'lntelllgema praU• tura e oggi finalmente alla rl· sempre avuto blM)gno di bnt· relll è riuscito veramente a ca del nostro amJco. Natural• presa di alcuni mothl condut.- ctaral o In un senso o In un rtnno,•arst e a tmporre un di· mente le i,olut.lonl sono state tori, particolarmente felici). &Uro e non conta se le n01t.re scorso libero. franco. pieno e dlven,.IMlme e anche se per 11 Qulndl non tanto una carrlc• rcaz.lonl segnavano • 1"• lnglu• ricco <'he eo&tltulscc una novl• momento non cl è dato dJ fare ra che per torna di abltudlne ~to •. A questo punto bl.80gnc– tA anche per noi. In una ata• 1m conrront.o con le due "'·' saremmo portati a giudica.re N'bbe fare una controprova. glonc di Af\ducla e di morte ccndc lntellettuall (Prcu.ollnl fallita, quanto un blaogno di Rndarc a 6COV&zle te lnflnlt.c accettata). Se rtpcn.,lamo a e nella piena mat.urità. Vlgo- esscre prima presente. attua- testimonianze perdute nel glor• quello -che dn dato dagli anni relll esce ora dalla prima gros- Jc. e oggt chl\llO In una medi- n&II e nelle rtvl.stc, sono slcu– lontanl di Milano quando era Ili\ crt.sJ della sua vJta spiri• tu.Ione, In un lavoro che tlen ro eh~ lit reazione &Rrebbe a l\tlchelc Ptbco DOPO I "flGLI DIFFICILI,, * La lente di Pris"o Mcora uno studcn'te alla facci• ~~:Je~ÙIb!:a dr:=z~~~ ~~: ecos~:o:~~::fat! ~~~t~e~;~re d~c~l:::wt~~~ : tA di lettere della Cattolica. modo dell'avvio. &ulla pa.rtc del primi ,umi. LA vlolcma e proprio \a parte che tutti noi ~ pcns.lamo a quello che ha delle Jnt~nzionl c'è una cur106& la gencro.ltà, l'errore nno al- dimentichiamo o noo abbla– Of'IMlzzat.o e su.scltato nel gl- colncldenu Il gusto delle Idee l'accecamento e lo acandaloeo mo presente come sarebbe giu• ll don-0 e I.e qual.ità di roman%iere il giovane Prisco le ha in. maniera impressionante: ma il .mo estenuante j1sicologismo, più d'origine est.etica che etica, può diventargli il suo peri.• colo, oltre nd essere In sua indiscussa bravura di Gl~~()AIIW VIGUHIHLLI 1~---------------------------.1,to. E la mia 8.Zlo:ie gc:ncf'06& :~es~~:t=•co~ ~~:i:~:ia~' de~:'•~~":-::• 1t"o": 3~~'\!a': In iW::::u:Jwt 1 !"'q;:a:fo ":: :fc1~•1&~P::lc~!:~l~I~: f~~i~1e° ~t_n~ 3 tf;~go,;;oann:!~~~:a~~::, re:: ~:;::i/taa CHE COSA FAiVNO GLI SCIU1TORI l1'ALIAN1 * Enrico Pea riunirà ungruppodi maggianti dl LAHBER'.l.'O lf'Vff~TfJ Enrico Pea M abbandonato la sua e&rat– terlsUca casa del Forte dc' Marmi. Da qual– che mese s'è 1rasfertto nel OOHo della Spe– zia, risiedendo a Lcrtcl espi~ del prorlet11.rto dell'Albergo delle Palme o Al Pezzano locali– tà lncAntevole prc.s.,o Porto\•enere. nella v!lla offcrtaa-11 dall'editore Marco Carpcna Ogni mattino. verso le dicci, lo gcrlt.torc vcrsllle– sc si reca alla Spczla, vn In un caffè sotto I portici Chiodo e )&\'Or&per un palo d'ore. secondo la sua vecchia abitudine di scri– vere 8Cduto al ta\'Olo d'un bftr A meu,oelomo fa un snlto Alla llbrerta Mlll\nf'.al e nll una ritorna. per Il pranzo a Lcrlcl o al PetuUlo, a sceondn che In quel periodo nbltJ l'una o l'alt,ro luogo. Preciso come un cronometro al– le 13,30 d'ogni gtomo eccolo n Snrronn, In Enrico Pea ,ialta all'editore e amico C&rpena (con ti quale si u-atUcnc sino alle 18.15}. Questa è la vita Quotidiana del Pea che. nonostante l'età sente Il bisogno di muoverai, di viag– giare come quand'era giovane. I06plnto dal– lo ,;plrtto d'awcntura che lo portb a !Are Il mozzo. !I marinalo. n venditore di stoffe nei paesi or1entall. il camer1ere lO scrivano pub– blico e ,•la dicendo. L'ealltcnu. di Enrico ~a è: afflUClnantc anche pt"r questo lato u– mano che ha ri\-ersato. trasfigurato dalla fnntASla.. nel romtmt.1. ta!• Pea ha avute altre offerte come interpre– te e come soggettista. cd è molto probablÌc che adatU per lo &ehermo la aua e Marem– mana•· Ma acCAnto all'attMtA clnemato– gtflflca. l'Artista verslllcsc mette In primo plano quclln teatmle. Ha certe Idee di rtn– novamehto del consueU canoni sul quali al Impernia l'azione dnunmauca: roa non ne pnrla pcrehè dice con dltndenza: e nel no1tro pauc troppe ,ono le ,cimmle e le mosche cocchiere •· QulUl con ccrtetta Enrico Pea preparerà una compagnia di maggiantl con I quali girerà J)l'!r tutta l'ltalla. portando sulle pfazze di clttA e pAcsi I cl&Mlcl 6J)Ctta– coll del • M11ggi• ,·enlllca.l. Jucchesl e lunl– glnnl. Su quc11to argomento, meno· di cin– que m«I fa li Pea ha pubblicato un prezioso cd aulico \'Olumctto, con l'editore Carpena. S'Intito la: 1 11 Mnggio In Versllla. ln Luc– chcs.la . Jn LUnlglana come lo ha \'ilto Enrico Pea •· E' una cronaca d'Arte popolare, con le b&t.tute dette dal popola.o! che lnterprctava– no. tanti anni fa I per'IIOnaggi delle storlt del Paladini di Ptflncla, del Croclat.l In terre lnfcdell: Il Pca è solo uno spettatore che O&• scn•a e IUlllOta, llmltandoat a rtcmp\re con deliziose dcacrl&lonl l"ambiente in cui quel •Maggi• a.I tene\·ano. Se davvero egli co– stituirà la compagnia del MaggianU. s avrà un ritorno che onorcrA Il teatro popolare Italiano e Mn\ un fatto singolare che. nel tempi atomici di cui cl dcllr.1amo un grup– po di contadini. tstntlU da un letterato por– ti In gir oper le ptAu,e Il profumo d'uno spct.-– tncolo onnal dhnenUcat.o. MB questi progetU cinematografici e tea– trali non dlstacc1mo Il Pca dalla sua atUl'l– tà preferita, quello di scrittore. Egli sta Javorflndo, da. mcal. ad un roman– zo che si l\'Olge ncll'amblcnte o,-c Il Pca ,1,·c attualmente. cioè nel Ootro spezzino: prepa– ra anche un racconto hlngo per•rcdltore Carpcna. sempre ambientato fra Lcrtcl La SpczJa, Pez7.ano e Sal'Ulna Intll.nto ha con– segnato a Sanaonl cinque drammi: • Parole df ximmi ce di poeti•· « Roaa di Slon •· • lA cugina tbrea • •Trealberi•· • Prime pfogge d'oitobre •· Nel mese di dicembre, cioè fra qualche giorno. Jn Argentina una •grande casa cdltr1ce lancerà. tr11.dotto ln i;pagnolo. Il suo • Malaria di gutrTa •· Infine c'è una ghiotta noUzlR: per Il pros– simo « Premio Lcrtcl • Carpcna spera di ini– ziare le pubblicazioni d'una • rivista lettera– ria. ma non toltanto letteraria• (misterio– sa definizione che non ho potuto chiarirci curata da Enrico Pca e Renato RlghetU L'amicizia fra lo acrtttore V'Cl"S!llcse Mar– co Carpcna rtsnle al 1939, ma si cementò nel 1943. quando Il Carpena. membro del Comi– tato di LlbcruJonc, fu COitre tto a n ascon– dersi a Lucca, per sfuggire alla pollt.la Nelle lunghe giornate traacorse Ins ieme. i n una cnsn ,;cgreta, Il Pc& e Il Carpcna si conobbe– ro meglio, pRrlarono di proget.tl per l'av\·ent– rc e, proprio allora s tesero I l plano della comune AtU,•ltà che adc550 svolgono, Ftnlt11. la guerra. Il Carpcna comlnclò la sua aW,1tà di editore. che vole,•a non com– petere con le grandi CIUICOnnAI !am06C, ma a111nears1 M.t w:,, c;uale bUc dl d.!Plltà, di =!età. sJ: In fondo quel no mi su cui mettere, alfora, che il nostro allora è come /oaae /i,orj racc,·a convergere tut.ta la Prillco ha inveee più di qual- partita, /i,ori /inca, ma ne1>· fon.a del 5uo amore. alla n ne cosa, se 3i ~ attribllita, e qua- pure allora ne fa un eroe 1l– ,1 annullavano tn una sola ml- si inventata, 1rnu sua terra, legale: q11cl male, clic norJ aura di generosità. Chissà che q11ella e provincia addormcn- poua pili tardi concorrere ad I .s.uol al.CMI scatti di .nnore tt1ta >, !foue t11tti i suo~ per- 1tn l!lO bf!ne, non gli divicM non fossero decretat.l dal ve• aonagg, ,,rendono fig11ra: elio rnorzia, ò ,ma foglia. cha lene che era 1n noi sopito e ~ahdi?,8~;r7af~/~~~,;vi~:; t!ro~taccata dal grande al– trraagtungtblle. Non .s.l può noterfl 11n gruppo di borgate E' la ve~cta.;.ione, il la ~~ed:~/~ s:sc~~an~~ll: ~~C:O'ìlf !: ~i 3 :rnzr~tga~~:~~~ !~':! 0 :::Cbfo, 6 ~htc!,~at:: propria vita o soltanto della ti o altre :one altrimenti bo- ri, tra i giovani, hanno come propria t.ranqulllttà un pano- 3ehive: conlrade aemplici o lui ha qucato 3Cnso unitario rama ftMo e sicuro ma al dc• eanc, do~ la vita ae-mbrafor- del mondo, radici, tronchi, ,,11 ri cordare che II panorama mnrai improtwi3amente in- foglie, o una identica aria fat.to e ()Ogtrulto dagli altri torpldita dall'invadenza del circon/1130, Ma, t un al.bcro non sarcbbt atato O sarebbe ,~le. In. q1103tar~gione- vive .e s~n:a tcmpcatc, senza folvo– ,;tato dlvc u;o se n on cl avCMe- 1u m11ove una rr3tretta an- n: q1talc~ temporale c3tivo, ro Rlut.au quc.su spJrlU d'RV• 3tocrazia di t_acolto3iboryhe• l~ solite piogg'!A ma il dilu- vent.u:a e di coraggio. ~a QUe• ~n(~~rgn~Jrtip:;~a lo~~l,~::g~ ~~t/::ti:: .9!,wt~~:~i~f(I~ t~ ~h~~:lsJvn~~"ron!~~ ~t! :r~:,:etr:,:~!d~e::1111~::c:~ 1~ ;~~ft:r:elf.a~~t.' 86!}regatl scienza da parte mia e da par- o corallifere nelle vicine cit- Infatti og,ii 3110 pcrsonag- : :e~u~: 1 ,,=:!;1J! :~~~: ::,.~r;,e:a;c11lfo~~31t 1 ~'1fo%~~ t!i· u~ 1 ~":t:m~oa ar~~idi~ ~\ 11 ~ _:~re:!:1~n: pi~~~~ ~~f!t,~i•e;;f:'a"cfi~/e{}i1a 8 :J;;i~ ~,8:11U!.J::à a 1~e! 1 :f:':; 3 tit~ d: ha un magR1ore baga11ll0 dJ da, forma, 1111 'PO' traaogna- J)01 3(Hnpre U perdor3i o il ,·oluml e di opere, se gpogta II ta; ogni tanto <!~ u"'.andat~ 3aluar3i. N6 ,i perdono, nd 3 i contron1o su un Altro piano 'r ~ittd do1/e p,u, cl11amarlt 3a,v~no. N6 oltimi3mo, nd :-------- ...... 1i,::J~~ft%c~ 1 :P~',i~~':a 0 jl~~ ~~1~n~ 3 ~~);0 e •. n~r:u;i:::~ , A pq: s ~ 1 • fa~,~~':;,c:!f':~?f't~~ ':fr:~,:;::,~ ~~1t1~, ~ 1~:t":°cf~ufj:i/ric; cfe1 G?ller~~ de~li . ~~:!i:~~ :::~~~::e1:~top~e1:::uJ~"la~ll~er1r,~fio cl~e c~~~ acr,ttori rtal1a1u r<itocon una 111in1uia aFJJd_l- per il no3tro Pri3Co. Ed u Scritti di: (;lAC0.\10 A.'lTOSINI GIORGIO BASSANI GOFFltEOO BELLONCJ I-'. DI OJAMMA'ITEO CARLO LEVI ALHERTO )tORAVIA OCGLlEl ... \tO PETRONl GIAN LUIGI RO:'l;'Dl ri,te11,:o eslenua'!te _nella .noia 3uo 3cmbra phltto3to un neu– di 01ot"P1ate 3b1ad1te, aicch6 trall3mo oolontario tra U be– por~a il calore di ques!a ter- ne- e il male, che gli perme-t– ra nnmu3a nei colori, 311llate appunto di cconomiuars qua/e l_o. ~uce 3j C(!laa faro 3en:a qi,a3i diacernimento 1mprrc1s1 1 contorni, arroven- trati oli effetti che esd ven– tati i" lln barbaglio bianco a go"o a 3u8cftare dato 10 ~ ~e;~; 1~ ;:~eu;0,1a anticipi rrt;~:,~p;!:o ~ii caet>!'::; 1 : la metafisico, che il s110 !fon- il male "d attirarlo: lJ la r,ro– do eoinC'ida col 3110 fondo, se grca3ione, lJ la dilazione e3to- i~ ~fe 1 ~~~t!~ ;;~! 0 a qJ';;; :t~n~:i ~~;a~~ieen~eff!~~~= ;. di lui uno 3crittorc, piiì clte ne che lo appaaaiona, ma à Jedefe, addirittura previato 1 CMa 8teua urta pauione neu.- :;:a/'d~1/'taoC-nz~noso~!re~~~g~ tri·o~a:ci:t/i"ii~1t°:Ce torna- che la d<'innouno volta ,per no a ca3a, i ~11oi personaggi: :;; 1 nb~o~l,;: 0 ;~';t!u~~, ,r;;~ ~:11!~1?~. r:i:~:.zt~n:i~ poi non lJ che la ,omma, la dei 11,oi romanzi "on è 3lret– moltiplica.zione di Q11el dono tamente mltobiogrofica, nep– originario. Buttoto il 8a,,ao, i pi,re "el sen30 lato di mta ~~:: ~~nalta;g:"n°eu~ nif~: ~r~cr::i~~=::i:~l c::!"aiifo~ ~,:~s;:1 ds~!1° t~fo:i~~df•,f;:;; ~~h~fi/~",?a:i tnùa =~~\ 0 é in libro non desi3te, non si fa e determina quei figli e3a1,rillC'O, ma A:i accaniace e ognuno a 3ua immagi"e 0 11ombra. versino capitalizzar, A:omig!ian:a; ed anche 3 o e u.n ,onctto di quel che lJ 1111r costretto c1di- corrono ver8o tutti i prccipi- )IAHIO SOLDATI lcipid(lre, Quale 3trano homo zi, oo<lonod'una sorta di im- 1,:..---------'l~~;~!V~;~spigi~a sotto il ~~~i:;t:o,m:~8 :a~v;;e~i;:~• ~ dc,·e ammettere che v1110relll Un roma1t:icre, sarebbe /tr- loro giorni,· quel loro padre e ancora vl\·o. 0 meglio è ,,1. cile rispondere, deve un po' cosi poco carnale ... ~:I.In un altro modo mentre ~~r~r.~~a1!~:~e ';;,_ b;~i:~~~ 1;aJ~:•,,:~u!~ni ~ ~i'\~; In~'Olontarlamentc la nOAtra C'Onducemeqlio il 3110 genio, «ce,sioo ,di3tacco dai 3~oi stancnezu,. Il 5Cruo di afiducla ~g,,~g:t~~ i':;°~~r!i&e~é/;r;: rgo:;~rg:c~nt '}: ;~:::;:; a:ono altrctumtl daU di quel- dare a dire rhe ogni buona stc83a della vre,a di poaae3- ~C:~i~f: avf:~:i'u al~~dc;:u~ ~•,;:;~,"i!~~zio:~• ~ 0 :rt:~;; !~~t~ia1~;~•~ 0 ~nc'f.'~o:; l01n11;iqloa Prczz.ollnl non solo d!'Jtro 11nfatlmcnto ..L'a~te- in OU!"i rl!Jf} di Priaco, trafo– pe.c M. per I glovenl. ma add!- nore bnncarotta di Pn3co ro o 1ntarA10, 3egmento:iono rlt.tura p("r quelli più 11nzlanl. dov'i't E) bisogna ammetter• fila.mcnta:ione, e quel ron: per quelli che hanno Imparato lo a1tblto: i11hd non c't -,ta• ronncment. che non Il più CO• QUAicosa dal Prezzollnl (e rra ta, no11c't. E' per natura, t me In F'laubert l'indi:io di un ~':o~~ n~e:: ~l~~e~~ c:c~:! b'ii~n;1:,d~~o~"fe~~:r~~i~i, aJ r:/rc;iro ~:~~rg~av; 1 ~ ~~:uil~ raggioaol; IIOtlOsicuro che do- ~~!~nacg~. ,~,~~va30~';;~::~:!i~;d;;ge"i~r:~~:iiv;,t::: :~10 q:,~u;;, ~"'Jt!,rc1~ ~ er;l:et1: 0 gJ c;/~:-s~:"ri: !fi 0 11~! 0 R~f~l''::::ti:tz~g.:~:: Nessuno s'è stupito. due nnnl oraono quan– do .si seppe che Il rea nvrcbbc Interpretato il n1m Glf orizzonti del sol-e. Nemmeno Olo– ,,annl Paplnl. al quale. secondo quel che di– cono n Viareggio, Il Pca ,wrcbbe chiesto coosl11ll0 se accettare o no In parte d'attore cinematografico. Il Pnplni, dopo a,·er !(\lar– dato l1 ,'eeehlo amico con quel suol occhlet– tl acuti. che han l'aria di prender Fempre In giro, gli rti;posc a quanto dicono; • O ·un hai rcdtnto tutta la \·Ilo.? ~rchi' dO\'J"CStl a,-er &erupoll proprlo ad~- Aooet.ta. acect,- 11.nchcper noi che da anni Ma- mnro,nate. Non che e9li al- OJ)ldt'n:a /ithim. tanto indo~ mo auol debitori, debitori dl lrst'3Ca, 1m romanzo di_conti ra a uno a uno tutti i Pt"".!O• LAMBERTO f"URSO memoria debole. fath, ma t troppo Pv1dentc naggt, ma 3otto restano d'ttn 1.,___________________________ __,, CARLO BO 1.:he- non gli rieace mai di non loro impa3to oelatinoao. Nrm

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