Fiera Letteraria - Anno IX - n. 44 - 31 ottobre 1954

Domenica 3I ouobre 1954 ERCOLE PATTI L'ULTINI.O LIBRO DI PATTI * ·LE CERI~iONIE DELLA NOIA I! protagonista di « Giovamii,w » tenta invano un' eva– sione dalla consuetudine delle casate borghesi, ma si arrende troppo p,·esto alla allettante insiàia del tedio * di FEHDDlA~DO ,11HDIA LA FIERA LETTERARIA Pag. 5 Un giudizio del Croce a.19 • anni * GLI ULTIMI INEDITI DI UN GRANDE SCRITIORE FRANCESE * Le tre 9ro:ie di Ber11anos * IJn umore pieno e aasolnto delle anime, una Jncldità e cltlnr,weg. genza sorprendente~ u.n de8tlno di sofferenza e di sconfitta te111pornle * di VALERIA LUPO mento dell'agonia che l"anUoo e oamelot. du Rol ». ri\'Oige al nemico occulto IR sua ultima sfida: «A noi due. ade..~•. .sembra che egli 11.bblaescla– mato. Sapeva. questo nuo\'0 cnvallcre cristiano. che « an– dando coraggiosamente slho In Condo alln notte s 'incont.ra un 'alt.rn aurorn •· Ed è al toc– co di ques1.a grande nln lumi• nosn che la llt-tn tencbm 111 qullle. dalle quali e emergono ,•lepplù disttnta.mcnte gli Rltl prollll della contemplaz.!one •· sempre meglio SI coniprenden\ come le « indignazioni dl Ber– nanos !urono quelle di un pro. fet.A • egli nota: di un uomo OSS!a e che non demmela le lmposture del suo tempo che per tesUmonll\re con plfl si. eure,.1.n ciò eh'esse fcr1scono: ed è l'ln!nn1Ja. lo spirito del• GF.ORGES BERNANOS grazia. e che fu loro la.rgtta att.ravcnr,o quella nuova cape. t1enza cristiana mister101a e occulta, come la dlce San Pao– lo. le cui !mpcnc-rutablll vJe 5010 percorsero J santi. Non a :~ f' :~e~l J! n~~ean~; siano stat.t quelli che manlfe– stamcnte rimasero del,fanelul. Il: &mta Tcrcsn di Lts.leux, Snnta Bemadètte, 1 pastorelli della Salette. Olonnna d'Ar– co. San Francesco d'As&isl. E che questa sollecJtnzlone della santtu\ abbln operato In lui come un lievito lsplratore. numtenendolo tuttavia nel Il• mltt di Wln meravlgllosa mo– dcsun. ce 10dice Jasua acqut– &lta certezza che solo nella « potenzn dell'amore sJ manl– festtt Il\ soprl\vvfrenza di que– sto spirito dell'Jn!anz!a »: o lnversmnente è solo l'amore - oome direbbe Volllaume - che rende fanciullo 11 cuore adulto dell'uomo. Per questo Bcnum06 scrive: e non vt è che un errore e una dlsgtaz:la at mondo: non sapere abba– stantn amare•· E tutto. per lui. può essere amato, tranne e quella pnrte del nulla e del– la tenebra che l'amore non hn potuto restJtuJre alla luce». Da questa fRCÒltAd'emani procede di pnrl pa.._qo l'alt.rii facoltà di vedere, ed è queeto dono d'Jmmnglnatfone e e.livf. slone ché• .secondo Bégu!n, fa. ceva dl BernMos un :om&:1- zlere e un contemplat!\.-o nel medesimo tempo. Esatto. Olà .si è visto quale nuovo <Jgn\J\. cato aoquJsu IJ mondo del ro– man:t.lere - Il mon-to delle µa.sslon.l e delle tumullu015e \'ICLs5.ltudlnlumane - SOttl> Il silente sguardo del comem. platl\'O. « Quello sguar,,1-,,dire Béguln. dall'!n!anz!a 6!no ano ultimo giorno fl.s.--.a:os11:1a morte•- Ed è vincendo di vol– t.a In volta. nel rlpe~rol di &nlJOSCIOSecrisi. Sllcees&h•e. quel timor panico di fronte alla morte di cui egli 40ft rl sin dall'adolescenza. che Ber– nnnos rauoosamcnte ri5Rle ver&0 la luoe. Mlst.erlosa espe– rienza, che 1>0rta Il ™guln ad alfennare che e lo sforzo co– sciente di Bernanos e tut.t:, il suo svolgimento Interiore mal non tesero ad nitro che a fa trasflgut'fl7.lone e santltlCMio. ne di quella paura 11 cui l'ifil aveva osato scrivere: .e EM.'I à nl rape:tznle di ognt a1?1,1L\!a, \'I\ dlulpando, mentre un'lno- l 'lnfnnz.ia . Il profondo de.slde- ~~ :1~::?a P;;a l'~~;~ •r,e~ narrabile soavità aleggia Rl• rio della luce! •· stamentnria e Les Dlnlogue, !Ot'ftsu questo cupo unh·er&0, Sguardo dlvinat..ore, ho det.- dea Cannelltes ~ san\ defin!tl– se BemMO$ può scrivere, I\· to, da Rnlma a anima, att.rR- vamente supet'fl.t,e e vinta, desso, In !rase st.upcfacent.e: ,,en;o Il QURlemeglio s1 oom- Ma cl rfnmne lnfine da p~– c Le mnlheur des hommcs est prende come ll dolore e !'In- netrat'fl nel mlstero che ptù dl In men·ellle de l'univcrs •: al- !ellclt.A dell'uomo - l'es&ere ogni Rltro RfTasclnò Be.manca: IR qunlc ranno riscontro quel- eRduto nt:lln degradazione e quello dell'anima saet:rdotale. le altre pnrole che Il piccolo nella colpa, nel delitto e nella « Non era senza profonde ra– nOOtc d'Abr!court. •- « li gto- follia - divengono tn Bcm11- gtonJ - cl rn notare Bé!flCJl \'ane 1111ntosenza esperienza nos la vin che !O r:IRdduce al- - ch'egli stRbllh·a un acto.\t.a. che Bernanos amn,•a e diceva ralba serena O\'C vedrà rlap. mento t.ra la sua vocazione dl « Il caro confidente della mln parire Il volto angelico del romanziere e quella del prete. gioia• - pronunzia al mo- fanciullo. eh'egll fu un t.e.m- Sono tre graile . .secondo 86- mento di quella sua agonia po e che aveva visto soompa. gu:n, che sempre appaiono. che gli ridona tI puro e lnfal- rlre. Solo cosi si.acquista quel- pur nella differenza delle lo– llb!le sguardo dell'Infanzia. l'« Intelligenza della vita• che ro personalità. nel preti ber– e Tout. est. gn\ce. •· egli mor• gll antichi 51\ggl d·tsntele nanoslanl, determinando la mora allora: e questa è la pa- ehlede,•Rno a fllo come unR natura e Il grado della loro rola che. nelln COMumazlone1,---------,I splrituaHtà: un amore assolu- del mistero della sua vita do- to èelle anime. prima di tutto. lorosa. - t.ulta volta I\ rtpcr- A • per li quale una Jueldltà sor- ~jg;~:1~~a 0foel~~~~~ zzurr1 prendente. una sorprendente rn In lui. Tutto è graz!11: t.ut- ~ 1 _1 8 ~~1ig~i:" v~ 1 i: :~:: ~~~-m~~;},i 11 ~t~d~ 0 ~re:;:: brf::.:;~:1 ?~ ;:;b,1:ac:l:n~i ~~ loan:ud:,1:r:~:t.~r~~e e -~i ~~I f~~,r~n~\,f~~~!~ ~~Hr 11 !:,f: 1~ 0 ti;:ig~irr: ·~~ 11 ~:a l~~nt.~ 1 ~u;u'io~: allo spirito della propria fan- cloé 1u11a clb olla ul•no /al- tRne \'le deU·etcrno. Ma la tu- clulle1.u. E Bemanos. ;)er 11 (o da ,rriHori e or11111 i/11- ta di queste grazie rlRUar 1 a Bé,niln. è tutto qul: nella te• JfaK1, cd iit Oitore di eui, loro 110JUU1to: Cd è un des~.no =l~Jt:~~ »d~n~~~rlo :;~ ::.•t~•,,:.lù diverte Ka:10111 dei l~~:~~~~:•iz!1t!~o=-~~~~ eeva. « I\ la limite du vtslble cu?u: 1 ~t:, 1 ':b1!: 1~~ 1 ~~ 1:';; :~ J)lù avvicinata, della Santa et dc l'lnvlslble •· t1lva collaborario11a deuli ,,.. AgonJa. Orbene, tra questi tre Ecco perchè non dobbiamo ttrrc.w111. potrtl dlv.Nlara, In doni è Il plfl r:lmarchevole di stupirci se dell'univet'IIO ber- 11111crmpo reia1h,am11111e brc- tut.l. questa st.raordlnarla « fa. fe~ 1 ~ 1 ~~1:e ~~ 1 :iw~: io~: ~T·q::,,i":~~ 0 !r% :'~1";~~,,~ ~~lii S:!o;~ei:ég~1f I ~~a·: t.lnullA lnterior:I », anzleh(' ~it'i~ •Jc~r,~~•b,~~,~~~lo:d nos ha !n comune oon le figu. è~ 1 ~::'~°es~ i: :S~iJfe ri,':!~ :~~~~":011~•~;~!!! 1 1!7:"•d~:a~i ~~:ii 0 J~~pfc~ae~ dea~~~')!~~~ :la ctl~~~ de~: p~~~o I t:i'! =~:r~'=~· umpre p,A "a:• ~~la e a gl~:;~~ io~ rfu~1~1~ mln1 •· Da que,te cime t.ran- genta del romanziere csert'l– RASSEGNA DI STUDI CLASSlCI A CURA DI ETTORE PARATURE tato nell'ana!IS! pslcologtea. e che fa dl Bemanos Il e roman. zlere saeerdot.ale • per eceel– leru11: lo stesso che dire e un romanziere che esercita - &erlve Béguln - verliOle crea. ture del suo fltt!tlo universo le stesse funzioni del !>'lCerd'>– te •· E' m a detlnltlune lnap. pellablle .. ,Ila quale don'à rl• fcrlrsl Il critico che voglia e– sercitarsi nel oomplt.o trrtA.J• rio di sit.uare ropcm bqrunno– slnna negli schemi. sempre più o meno astratti. della co– sldett.fl critica letteraria. Per– ché con eguale flneu.a Il B6- guln cl dlmo.stra come questo carattere • sacerdotale • si tro– va non .solo In quel romanzi nel quali la figura de! prete ha un rilievo prenunent-e o gioca addirittura. come nel e Curé de Campagne•· 11ruo– lo principale; ma p!1) a'l.eora In quel libri In cui det.ta flRu– ra non appare, ed è Il roman– ziere stesso che ne a.ss.imeJa parte. Conquiste dellastoriografiaitaliana Biblioteca Gino Bianco Purtroppo sono brevi le aeu:Jlislme note che JJ Bi– guln dedica. onde convalidare la &ua deflnh:lone del roman– tiere saeerdotnle. ad alcuni romanzi di Bernanoa, e cl mettono sul gusto di \'edere domani l'Autore Impegnato nella tot.aie dl.samlna di tutta. l'opera bemano&!ana. essendo questo un ift'OMO problema nel ctlmpo critico della n1.o– dernn letterRtura francese. al. !aselnBta ormai da questo mistero dell'anima sacerdota– le. e dal queslto della 1ua pro– scm.a rra gll uomlnl. Biso– gnerebbe, a questo propagtt.o. solfermarcl anche 1ull°ultlmo libro di P'rançol~ Maurlac.. e L'Agncau ». che ,ilfronta l'altro problema, della gran– de tentazione a cui quest:a. nlma è espogta. ed alla quale la piccola ,1tt!ma sacrificale del &uo romRnzo soccombe. MA nesswt.o sa. !orse, che l'av– \10 a questa lmportnnt.1M1ma ricerca è venuto agli scrlttor1 !rance;;! - ehi IOsospett.ereb– be? - proprlo dA quel e J>Oète maudlt. • eh~ Bemanos chia– mava e mon caruru-ade Rlm- ~u~e~i: ~~!e;:~~°,; df 1~: !er •· una delle pl\l sublimi de– lln.lz! onl C.el sa~rdote ch'io abbia mai letto: e Onrd!en deJ Rrornates saerés, confeueur martyr! ». • VALERIA LUPO

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