Fiera Letteraria - Anno IX - n. 21 - 23 maggio 1954

Domenica, 23 mar;gio 1954 LA FIERA LETTERARIA Pag. 3 GALLJERIA DJEGLI SCRITTORI ITALIA.Nli ùNAVGEOMÉTfilA Leonardo* Sinisgalli che tAlm~J'infinito Sc~p;;;~Edt ~ LE;;ido La f_isica dellaf~i~turda 7 1 le· La grani i; A maggio, a Montemurro, le donne spalancano gli usci di sera e insc- matica come i.sica e paro e, . . . . . . , . gnano ai propri figh 1 1101111 delle stelle e dei ponu sospesi ~•ullAgn ·*: di ORESTE !IIACRÌ Tra I olù fini Impasti di ~~!~~ 0ii~!g!1fl~j~ 0 c~l letture e amicizie. e.spc– rlenze di \"lta e di lavoro. fino alle appllcazlonl tec– niche e alla trnbbllcltl, si organizzano In 0luralità Ir– reale di visioni lllosotlche e ; ra~~~t:S1tf>de1 l~~~lf~m~ olrlcl c maa:hl del mon– do contemporaneo: Furor mathema.t,CU$ (~1ondado– rl, 1950) è la "UllltnO di un amnio e ben cons:eRnato dilettantismo (nel miglior significato) scientifico e para,;clcntlflco. Un·anlolo– gla di Slnl~si:alll ftlosofes:· p:lantc cl offrirebbe e le ra– R"lonlc I limiti dell'erme- __ _.,, _ _._ i~~~1:'~!f1'!'i~.e~1drl~~ ;aretll, Sciplonc. Mafal. nella quale Il $'10\'ane poeta recò Il gusto del .sensismo e naturalismo di Bernardino Telc.s!o e di campaneHa, t')aborato concettualmente nel– l'ordine tecnico e flslco..matemaLlco dc! calcolo e dellc macchine. che è stato Il processo educativo dJ tutti noi meridionali nel e matematizzare• li e ,cnso > della no– &tra naturale cultura barocca. Donde quelrlmmagine di e cast.ltà della nal,ura • f.uorl di noi e "veM Innocenza degli uomini• nel Qi.adcrno di gcomctr,a: ivi ste&o le formule che e i.I pen!Jlero è conpo •• che la stessa Ispi– razione si acclimata nella luce e nel colore !Mente. ;,6\~:~ 1 : lc~b~~e 1! :~v:~iea ••t~e;r~~1~t13t ~~ 1 a:~ do: e sollanto l'intelllgenu del C0(1)0 può abolire anche Il minimo ritardo di r~ktrazlone di tutta l'immensa vlla deWunlvC"no In sussulto>. • Un curloslS-!Dmoesem.plo In Carciopholw., Romanw" di ldentltkaz.lone di strani sensi mct.etlsld, poetici c figu– rativi negli oggetti comuni e farill&r1 de-li.a terra, In cui sta la scoperta del barocco romano 1932, è U pa.s– ,agglo dalla e forma del lupini> alla e supert\c lc roma– na di Stelner ... del quarto ordine a varlabl.le comples– sa•: è Il sogno di cuna gN>metr:l a non eucl idea. una i:::eome-tTla barocca .... una geometria che ha orrore del– l'Infinito>. Su quell'ag:getLlvo e romano• Slnlsgalll rl· chiama Il Cmllo di Snneone di Ellot evocante e I gla– clntA romani...•· nella traduzione di Montale. natural• mente. Quindi H rlotorno alla cos.a terrestre. di un ma– g!!lmo concreto, scultorio; la si.wertlcle romana di Stel– ncr sJ l('aslorma tn e un bel ciottolo di traverlino ... era ~~ c!~,irf·u~~ crdim~e c~onn ,~e ,~bi>~~· :n: ~~ 1 :0~~~~~:: tccO tutto>. C'è Il mito modemo dclla pre~l.stenza arti– stica nelle forme naturali. moderno e antk:o. quanto la scultura contempotanf'll si fa imitatrice di un.a natura ~~ln~!iic,c\~a::;;; ~e;i'l~~~:,1e;fi~t:c-11:=~t:hi già"'f'l"llirazlone. SI l~J;ano di Sln"lalll le bt>ll111.Slme C~f~e f P~ti~~:o~~!~fd~I nn~1 1 ~t};.~i~at~)~ 1 c-ar~1,~~~ di un cubismo gc-ologko; e qucl monume-nto sclntlllantc– dl materia cerea potC-\"aM"mbrare anche un altare alla ?,tallnconla. Le red,donl. cosi nt'tte operate ncl corpo della terra. le amputazioni, le potalurc, dove la triplice ~reeL~\aa cJ:~~~: ;~~nSi~a~'ci'~~c~~/~: irit~~ f::rl~; acide di acqua madre ...•· Leonardo è ti modulo della corporeità re,a tras,pa.ren• tc dall'Intelligenza del '7&m11tum e naturalmente atteg• j~~:: ~:1:~~0~ 1 ! a;~:~:ti:~~ee dce~~~e~;Ti/ ~:~~~ !:;;~cn~~;el1~i~e'!:i~~:W~:O;~~c~· c~~~t!~1~1i1~i nota l'c a.sLu2lla ed cleganza • nel dis:eg, del \'elivoll di I.Aonardo e. di qu~tt. Il cc. n~ii;llo all'uomo che vola di e !INI un·anlma da uc.-cc-llo ,entlr.ri , come i;ll u«elll, le ali attaccate al cuore•· Il b arocco ~. Insomma, suggt'– rlto dal equmtla lnflnlte"lmaU •• lfl ,en~lbllltà dei mini– mi e Imponderabili sempre però con r ..lm:anto. \'illu• ,Jonc- di farci toccare l'anima del mondo•• dove l'\nde– termlnatczz.a e lo 1wznrd ca.1lttlll col metodo statislAco «lmbolt'gglano agli occhi del lettcratt modc-rnl (un Pacl JIJosc-fo,come un Cont\nl critico, di cui Slnlsgalll di– chiarava la ecoscienza vettoriale deHa PGNla •J l'lnU• ma struttura delle case dl"-llo5()1rlto. tu!r::~ pe;~:e;e a~uro 1 ~~1 1 c:e~~\~nL~!1.t1:i~in:ra~: Parronchi che ('SCCrano tc e~rcltazlonl lo&lchc e Je ridu:rJonl sclenLlftche sulla ql.lflntltà discreta e la mate– ri• orlainarla delrarte e questa lucida notomla slnl- ~.f:!'l!~,_~!I <~E=:i. \ :~le~~: eh~~ f~"r;'.~ :~rri~~i;e ~~ i:r~:1~t~r~Scl';! i~·~:: ;i u5:ns~i'1~~ allc quattro fontane si c,vocavano J cl&fll.Cibarocchi: e Pensavo a Borromlnl, a CòngOl'tl, al Grcco: una so• 11tania cerea Im bratta va I loro tavoli. le loro mani. I loro tosi!. La Ch \e.sa di San Carlino pareva fatta di una ro,tanza che ha le n ervature. lo ,1lralucldo de\ vecchi l!ICheleLri. del gusci d·uova, dN guqcl dl chloccU1,quello splendore che è nel comi. nelle unghie. net c-epelll•· Ma la polt... mlca è mu-.orll'I. anche !te p~r Slni!~all1 Il lermlnc de!rlntegra:donc del minimi nawrall deffartc ~ ~g~;~,~Je~~-;~t:t:;;~tf!:~~'ci1~!~~ ~n~~ri~~ quando si tratta di crur ,·ers\ dircttamente: rincontro and è fatalc nel mallarmlano Rt'r,no dell'AS"-cnza•. criticamente e~o dal Bo. Infatti, Il con~to s\ni• s;alllano della geometria (l.Aur('n III architetti.rnl su· .pera Ja seriuura. la rei;ola \"l!tlb\le, la misura, li gMftco di funxlone. di volume. ~r attc-ggi11NIa 5<:rlttura del• J'lnvtslblle. a ottica tra9CenMntalc, In un purismo aprlo– r!"Stkodi cetena di mctatore. ordini, corrl.spondenzc. che filr::J~a~ee;~,;1i1!51~c~l:c~t:~!a~~ ::i~~i'.co delrana• Orbcnc, di tanta cos1rnzlonc c varlulone di S!nt'Sgalll a cavaUo tra ~icnu. e ortc nu?la. c ome si 11ceennava,pa• rt' rostare nc-lla lirica In verso; l(l pro.sa ftlosoflca e cri• ~;•c18!~~~~g~~~t~6rt~~Jr~!~l~~ ~~~U~l ~~;":~~?~\~~: do artlstko. conternporant'O. ~A nella ste~a prosa fri scorgono cedimenti e 11.bbaodonl<quel .senso 1,eHdoe re·' pt"Htnte de-Ibarocco ...) a una 111tmpllftcazloneucìutta, l,Chcletrlca, che è poi la nota ~crt& da De Robt"rtls In 18 Poci,e: l'antlloquenza. la bre,·ltl refrattaria. la pcna montaMana per Illuminazioni 1stan1anee. Il pl'nslcro 110• f;llato, la .smarrita pot.cnza (ftppunto!l, .l Tllml sgorgan– ti daU'aru:lic.à -stessa. quul di cencrc. Ia.s.wtU gllanie nto dt11a matcrla e,spre<-'liva, ...chclclrl dellt' e~. SI pol.rt' bbe parlare di ,.ana rit:olta nllti rn.'olrn. di un ~pero d clJe cose pure deHa terra. dc-Ila raml~la, delraura nativa. E ~ulq~~~o C:~às~tov~\~7fa!~.:~ 1r;;~:a ,:~~~t:!? c notomlzzato nelle prose: e Ht1dli.lo Ilmpre-:slone, lllU di -una voUa n<'i suol llbrl. di voler mltoiclzzare Il 6U0 mondo ramlllare ,prima di Mpernc CO'l:lic-re il scgrcto, di ridurre ogni emozione llrice. all'affe.tto puramtt1te \·crbale cui lo trucina una indubbia bravura tecnica: c Infine di abbandonarsi c~I pcr gioco, o per J:1.191.0 dcl· l'~er':'W 0 cc! 1~·~~facn/~1fg1!ri~ 11~1·· che lntnwede una rk:crca di ilftC'gm::ioite coim\cft di Infinitamente plccoH diffc-rc-nxie.HOCC&!lonalled l"Pl'iOdici e la troppo r\• fkla &fiducia ~I Spftgnolettl si denuncia ccrtamente uno ;;~t: 1d~ 1 :~~~rt~ :~~~~~!~/~~ !J:t~~e!t~1Tta~-~~ gnanl ha accennato. a un ce,rlo .,duall~o •. alla tinale esplosione nel .V11oe1 Cmnµ, Elm di -una ..collcra • dopo un .. controllo \ntl'llettlvo ~). ma rf'<it.avergine c lntat• to Il dono dc-Ila mallneonlca lnt\mlÙI ~lnl~galllana nel- t10:lti r.~1i~oa l~~Jrc:~~t!Npft-~~:l~•a~::rr~l;\~~r~• ~~i dèmont .della maligna età, orftco atuato trft le fa\"t pila• ;orlche e ~a civetta atcnea, ftnalmente senza mlstlflca- zl~na~e ~~:i(l' di dl._sldlo ne-llll nostra cultura poetica \'aie per un monito, un annuncio di miracolo pc>etlcopel ~~~=t\~~":~~~~z 1 1~::?l~~~~!,~~t~p~~~~ ~j:~~ n3ù da immagini più o mcno pure del reale, del ,.. t'· rltloro. ORF.STE ~tACRI' Quello chc più ml commuo– ve è U sllenzlo e la raMea-na– rlone dc-I paese dO\'C giunsi qualchc «ettlmana fa, dopo circo. tre ore di viag;to da Potenza attraverso maggesi. ~lv~~lrJ4':P!~ler•i~r:~~I: can\Pl di grano ancora V<'rdl ~o!:~~- à~~; 1 ·,~f!'iT.! .."i e~ paesi dalle case pressate ru– na sull'altra, p<>ot\ crollati. boschl Intorno alla strada na– zionale. E· difficile. Infetti, trovare un paese del sud ras– .segnato, è meno dlfficlle tro– vario silenzioso. Dopo tre ore di vlftgglo diventa lmposslbl~e ~~1u8aC:ritYi~~ 11 gcn~~t~~~ l\laJ::alottl. Ve.spuc.-cl.Sas.scttl. tultl I grandi viaggiatori 1>1· sa.nl e 0l11ndesl ad. ~nl nodo marin o. ad ogni chilometro di terra. sentirono rarla nuo– ,·a. l'odor e de lla terra più o me,no lnt ~n.so , Il colore del• te rose. d el w berl, varie.bllc. Ho dctto ad ogni nodo. ad ogpl chllomctro. avrei \'Olu– to dlrt ad oanl ~tilla d·ac– qua, ad ogn\ metro. Per * di GIANDOMENICO GIAGNI scendere all1t valle dell'Ai;rl bastn chiudere i;lt occhi t sentirla. 1.1 str(lda. come una M.rada llrolblla. che P.Orta In un lu°'o lml)Cnetrabile, dove al~rt . \'lottoll, campi sono ne.ti per dl\togllert.l. per ln– flt'rv oslrll. La valle dell°Agr:I tifo~rn!~v:r:!i ur luog~rsfa~; non quando hai 17ed1 nel• l'acqua del fiume e U- addor• menti tra. le vigne e gll ul\– vetl. A Montcnrnrro Q.U~to lo sanno. e non portano le ca. prl' al pas~-olo laggiù. ma a Belllboschl. tra le glnc-stre: e co~I nasce Il silenzio e la ra.s.scgnazlone di questo pae– se- dal nomi dolduimi e fa– mlllari. Pinzale San Dome-– nico cra quasi deserto; a ml"uog!omo qualcuno toma d-1II(' ,,tgnc. dagli orti, e rc-– sta fermo sotto ti soJe. ~1an– CA\"& qua.lchc ora. A quest'o· ra t rai;ftZZ\si avvlAn0 alra– sllo, I muli salgono verso Il bosco. AVC\'O tlmorc di re– star .solo sullo spiazzo bian– co di SOie e di polvt're; n~ ~lùe ~~I l~~o;l~e,v~~~ Ja ':~: :t~.~ d~atr:"r~°omr,e-;1r e~~ sodi LI avevo stranamente 1ontt1 nl; Suor Croclfl.~. Ver• des.ca, la chiesa di San t°An• tonto. Sarebbe basta.ta una fM3e per riport armeli luUI, per rlco.-derml la cara voce dt"I ndo amico che adesso fra ~r~;~zl l~~~leJ~:i~~ ~I ~~: te Parioli e ra chino sulle pro11rlc mani. dlvi.so do me da quel silen zio e da i molti chilometri dl ~~tanza. Ma lo adesso bussavo aUa ~ .frd~·ch:r:~=~·~n~~o ~~ me da Potenza; uscirono lc donne dalle ca,;c, qualche r-a. g:1tzzo SI sedette sul _srradlnl, al nostri piedi. e C'è Vlnccn• ~o dall'altr& partc, dOfl Vito è In c11mpagna> mi dls.sc una donnetta pallida che abl• tava di fronte. Scomoarve In un vicolo <' 11 delle a chi:i.– morc un nome. Era quella la sola , 1 occ che \"I fosse In quel momMl0 a '.\lontemurro, una cadenza nasale la ren– deva apaca. Era.no le grida che ogni sera reunge,·ano al- ~1't~a:ull~~i;° ::: 1 ieaz( bambini s1anchl di far rax– zla 51 a.ddormcnta,•ano sotto gli alberi. Glunge\'ano da LuLta 1ftvalle In Quella stan– Ul che ade,.!,,M) Vincenzino ml mostrt\va con orgoglio, In piccola slanui della ca.so grande. dove negli sca ffali 11rczi0Mrnente si accantona– vano antichi trattati di me– dicina accanto ai testi dì analisi algcbrlca, a voluml di Voltaire ..E ' vuota QUhta nostra ca.sa• - dl$.se Vincenz;ino. Non io .SI:' lui. l'amico poeta. lo ftvrehbe detto; avrebbe avuto timore: Il vuoto, Il grande vuoto lo ha S<'mpre addom~lcato, a via Ruga- ?:1':i~go~a~/\n:, ~~r~t~: NEI DINTORIVI DELLA "VIGNA VECCHIA,, * sciato un segnq muto dinan– zi. Per questo I suot versi ab- ~o~=: Sili dfi~t~nt ~~ 1 f; wc lmmatnl giovanili. la ~~a~~~ I~ ~f\;~\-t::i~nj ~!:'or~ i~E\~~~Ta~adre, Slnls~alli nel lOIS, 111 tcm1todel 11.-iorl 11::irl fiori dls1mrl» SCIIEHINA. IIIOGIIAFIUA. '* Coerenze a Montemnrro e Slamo soU lo e papà. que– sto alOlto non l'apriamo mal•. ript"C8CVlnceoz.ino. Il Bohème e colori industriali * giovane fra1ello. Uscimmo di 1UilRH) LA CAVtl che Il sole la.s,cl(lva poche ombre, un !;O,le tiepido; le gal– line b\anchr gi~trtwano dt- E· nato a .Montemurro, piccolo paealno In prot:ft1cfa di Polenza, Il 9 marzo 1903, da una Jamfglla di lndustri0$I agricoltori. Suo padre, prima di 3lablllr.ri de/i11Hltamente 11clla ralle dell'A grl, ~ra stato per diversi anni 11eWAmerlca del Nord. Jecnlcl e di pubblicità ormai conosciuta In tutta Italia e alfestero, della quale ne e at– tualmente Il dlrC'ttore Mi &ono trovato m1 p om,.• r1g(llo d'rnvcrno fcrc, ,l 111c.tl' .l di dicemQ,•c riel 195:eJ ci Mon. tem11rro, il. 1x1ese llle<rno di Leo11ardo S1111s9al/i, dot:8 egli 11acf1ue. dOl't' acm/ire 1I /IH0 ruore I' rrnw.,to, Jier quo11to lOlft0110 la t•1t<1 lo parti. ,..arf!. tCI. Jreddo, ptOl'i[/!7/tlOt'O pur('. (' 10 l'TO """" grcrnde ("ll('ll(ft dt>ll'alber,,o. dm·a1tti al N11111- ,io don• )a lepna •·auC1tdcrn. Lo ,J(l{JrO11(,J ern In UII C'WHO ~l'i'~;;:::i;~,iuf~ dn: , ,~1~~ loro: c'ero il 1ic1dre s1le11:,o• ,o. C'he ,,..anrt1 nelle Jacctm• ~~;,,'~tarf/!''i,',J:,~::j:,c:,t~ li~; tcwola, 1111" bambina c-011 ,rn libro e flltrr 11cr11011c del '110- 00 cl,r c11trat'6110 e 11,,cn•ano. lo r/11c11i not1.:,c di Leo1wr– do ~llllll[JO/li (! della SIUI Ja- 1,11r,ha: ti t11tti q11clli mi n– #J}OIIC'r() hctamc,11c q!lat110 /OUtJ brm·o. come ovc35e u11 9rat1 JJOSfo o Roma, e che U!'- 111ra 01 rodo: ma tJe ve1111X1. ero alla 111,rno con tutti. e t1dtl oud<u:a. "e potcr.:a. Sn~ 71('1,:(1110 l'h'C'nt HH ,~tn C IO •tm1aL·(1Ho 111,re per quc.,10. De, ,x,rcHtl 1111 ,1(1rlcrro110 nl– trcl1<111to bc110 e del 1x1dre, t11,1malato, ~C'PPielle ero tJW– to o lnt•omr«' 111 A·mcrk'a. A Mo11trmurro ruh viveoo ron lei /ir11fu a1JO.s(1ta. Un q,ovmolto di ,,,ielll .,, o/Jr\ d_iaccnm1JO!lnarm1 a /M loro t•-.,,1,, e ,o 1111 d1rt33, 111- .sieme ro11 h.u. Su-come ero m,coro p~.sto. il padre ri1}()· Sflt.'{I'.$c,hlloi {! J!rOmis, Clll:J aarc, ritornato p,ii. tarda. L11n90 lei 11trada p1cnn dt "'"' e '" ,alll<t fil paese er« f~~::a::iiH': 11 i.e·~!:'tdci ~: n~ri derorotft>. meglio cht' 110H a1•e&,1 u.osto altrot:eJ un lii· !,~ 0 ,.g:~\:~a°'Jr &!;~~r~o~~:~~: :1~~,'~e~~ f- ~-~c J:~ 0 a·;:!! 7)r0('1tmto IIC/ .ti/O 11'lC-'O na- 1alr. dote J'11w1d1t1 morde e 11 IOIJ)CHo IJC(tt'(I ab133id'it1eo111. 7>re11.,iour. Purlat'CI q11cl9ion- 11otto,. n mc J>flrci;a che par. laMe tUttQ il J){ICIJC. Alld(U/11110 a t,·..,,tnrc Ull(t rluc&t don• II0H c'er-1 H1dlt1 #a I cdrrf.'. mn p<-rcu, Ji,rcmo fC'Omndate rl11 l'rfe pcrs')rt(' J>C'rrhl' ri n11ri1J1rroln 1>0rtn. e poi c11trn111mo 11rlla eh1r1<1 J)r1nc11,'(flrdo1tde III quel mo. me11to rucìt.'fl la Jolfo de, /C"· dcli clir fll'et'(I <W11.thto ttl)II M qual" Ju11:iot1c. Vidi C'Olli molte do101r ,. ili mc:::o " /0- 10 1 {11Qn'lllott1 clie <tU('t:trno a11proJiltato dcll'OCCO-'ÌOIIC per m1rnrlr co11comodo. La clue. ~m dr11tro era tiitta 1/lumi11a• ~~lc!:~nl~~~1J1~~~. 3 ~ aff~;fj~ 1::~~t~~~a1 1e.11m~,~~:i 1L (J i;,::,?~ di alberi, rc.tlal•a 11ell'o111brt1. In ~~(:/a ~!i{gt~ai~.%~"j; 111101·0 nl portOHe d1 C(U(IS1111- 1J'7(11l,. lrl, (1("("0/.te 9eHhlmt>t1I(' ,111 aiq11orr m1.:1/'1110 ch'erfl ,t f1t't1rro. 11111nto 1·etute la mo• gl•<'. ch'ern la 11orella e ~1rn– r111(1 • del J/Ofta: t·nt,tfl (h ll('ffl ,;rr / '"""'" hdl1 Jun11- lmr1 tra.,crnah mal111co11u,1- 111e11tt' />l'r """'• cosi comt la rieorda 11C//(r e Vigna l'f'C• J:~~~~ ~)1"1,r ,./.1 i,it/c:·~~;~'l~ 1111 110/otto co11 la .•em1>lu~,11, che 111 11M1 t'crAo coloro che -'1 ('0110-'COIIO: rd io ero COlll! ff!. /o.'ui co110.,c11do perch/1 m't'To ,,re111111tlllo come anuco :,;;~/a~tt~; 1.,tr~1,~I~~"~~ Not1:,r, ,·oltl'l'OHO .sapere P'" COiieeh(' ,o M0H 80PO.Si. Ci erde111modownti at Ctl· m111a clic ardet:(r. 10 duca llP· pe11a uno 11911ardoalla cosa ,rnota. /Orlll' co,tru,ta dal pn. drc. (' i11h111lO lo 81/Clta .orel- 111 mi d,ect'<I C'lle Mtrcbbe a11- dnta " rluamare 1f padre che tJi attorda.:o 11cl lclto. ,lurm coli.Lo r1a11armwre tc,lltn d1• .st1,rbo. ma la /loreUo n1i a"• 51('111'6 cl,t1 era bCtl6 cli.e IL 'J)(ulrt' ei al.:aNe. Lo ttl(li at.1'.INWr(I poco do– J}O /('tlt«me>1tt" ed er« un ree. Cl/IO "'(ltle(), dalla corporatu– ra athcciatn, cah:o NClla te– ,1n, .terio t' lriate come l'obito wcro d1C'1Nd01Jaot-o. La figlia "" diNf' che llf'Nlll"<I l)O(;O e :~~tSo' l::J~':i~t ;';~. "A:~ coli 11011 i11te11denr le m,e pa.. rote. Elll1 g/1rlr raJJCtCtJO, gr,– dtrndo p1U )IIL,dame11te, e ,i crcch,o coµ1vo, 1111 rispondCIXI co11 lei """ t"OCe couer1101Ja. Avrri ,·oltito Jar 1JCt1t1rca 1111 1'0111m1rn::iot1e clic 1111_lr1t10 ~:~":~ l,?!'Ze Jn~\"/~:~r,!~ prc:,uto in Jtnlw._ Fa .Sl'mpre pwrcre n, 9e111tor, .se11tir par. lare bt'Me dei loro figh. acn1- prr e11.,i lwn110 bi..10!1110 rhr nitri li r,ro,i/ort1 11ello lort> acrn10. Il t'CN'hio 1111 r..,1,011- deni. 9<1rbat11mcnte, rc.stot .. , 01l1110 nllr, nue più alte 1Kr• 1·ol<'di sto110. E11trn111mo i11 11n di..corso !'}n1rrcz/e di ro11.fiden::.c e •'> ,lflrr,·o 1111 loro parc11lt1 ue- 11uto a J)(IJ18llre 11od1c ore ,n loro t'Olll1Ht(Jtlla. J\11 d1.MMO clic arewmo I figli at colle- gio, l 'O.tl come uo,wrdo lo crn ,t (ltO , dwe11ta11do 110etu 11ello uo.,lo/91a. M1 moatraro. 110 le /otogrc,fie core, r1uello nanzl al nostri piedi, saliva– no e scendevano gradini. Ad~ nello -.pla1.Zale rive– devo tutto. pagine e pagine ml si voltavftno davanti agli occhi. C'era una monaca con L·art1t:ità del Sini1gallf come poeta e co– me prosatore, ebbe fnlifo riel ·:,2 sutr« /talla Letteraria li della gl,at•a I bam'bittl d'Intorno, dietro u11fl ,orci nw... un cancello; nt':"ISunoparla- 1J('11timett!Clle di va. F,ro. Vincenzino soltanto. Lecmor!lo, 11 a,m mondo l>Ol· a rHe,gge~I que-llc pagine che Trascor3e la sua ln/anzfa di studente In un conL·itto religioso. Laurtatosl In Inge– gneria a Roma. egli d 1peclallu6 nel ramo e pubblicitario• di tale aWt'1tc2. Glol'anlui- 1110, al tempo ddle prime t3Perlenze di poe– ta, .ri trtu/en al Nord. dore a J\lllono lai,o,:O ptr circa otto anni preuo ru f!lclo Pubbli– citario di Olnettf. tE' que&to Il tempo dtlla prima « bo11tme • mila11ect. dei prtml Incon– tri con Gatto. QUC3imodo. Cantatore, Car– r1trl. To/ane/11, tee.}. Nel 1!140. allo 1coppio della guerra, /11 chiamato ,ouo le armi e vi rimase Ji,io al •43 come uJTlclale q.l artiglie– ria Dal '4:J al •4& l'lne a Roma, occupandosJ per /o più di /ctteratura. Nel '43 ,t trM/eri di nuoito a Milano. dore per oltre quattro anni f I!J48-J952J /U direttore, aukme ad Arturo To/antl/1, della r klita «P ire/Il• (« Lt\ mlA uconda .st,aglone rnflanc.se - co– me l'ha poi chiam ata - po rto. Il pe., o e Il\ rcsponsabllltl\ del quara.nt° l'lnnl (I cal)f'III grigi e l'emicrania. Piazza D 11.see Via Zu– rcttJ lt: trattorie di GluntolJ e di Pcpori), I coforl giallo e roMO deUA Plre\11..•. E 3f le,gga a un tal propo,lto la ,tupenda pagina di Sinljgalll scritta al tempo del commfalo e pubblicata .sul n. 6 del 195Z di • Plrelll », co.u den3a di dati, di cl/re, di annotazioni. e dot·e eg/J - com.e munito di una ipecle di ma/h1conlco dla/ramma - rt~rcorre col ri– cordo tutta la l'Ila di quei quattro anni, g/f Tempcra~nto irrequieto ed emotfro. e - come C stato giwitamente detto di lui - • uamo 1e11.ribJle a tutti gli a.tpdtl della ci– t'lltà modt'rna •· egli ha ~3trln3tcato Il IJUO 1nondo interiore aurar't'rl0 le p1u uariate /o~ e8J}renft•e. E ba.sterrbbe a un tal proposito ricordare e/ Notturni dtll'Un– gnwolo •• la ormai c,/tbre rlrl3ta radlo/o– nlca che egli creò asst('mr o Giandomenico Glagnl ed Arnaldo Brccaria, oppurt' I nu– merosi larori clnematogra/icl realluaH 1n. queatl ultimi anni ::~;i,f''b~,?:, ~;~~('~~1~:.e ,:1~~ . r:n,:~C::/ver perduto nel- 111orab1l1 liriche dt'llfl noatra Poi ~ndc-mmo nel giardl- lettrroti1r,, c-ontemporaiteo. no dN due ~""I pittori .• Sol· M1 µarlaro"o dello do1111t1lfl Monte-murro e..1..,leunft clt– amatn d, Uonardo e la ,orci- u. antlchl<111lma, ne sono cer- ~it~·i,~6 ) '~',:~ ~~:•PJe':!~~•,i,~ ~~I>m~!t~L,~t"n 1 ~tt:f'e~ 1:it1t. nr. IO 11rnlltlt"O fl_l 1m 1 crrc di simo. e Un altro ~ stato rl– qur/1<1 ro111"('r1111.:1011c 1 1111 trovano dft un certo Falotl– Jl(lf"~e Il/ ('l'H_lro dt>//(1 l~ueu- CO•. Po,,,e 41 VHO sul davt'ln- 1110, dove {lii p1ro11t.n110110 r<•- zt1le dl'llt. ftne._t,,a ha~sa e ri,, I(' ro11cli::1011i<t1 ambiente contlnuh n portare delle sue d1//frill. 1'01111110 rC'IIO 11r1m·o ricerche. mostrnndoml cocci rial dolore e ,l mio cuort' ta- lucernlnl. e Ho tro\·ato Il mo– r,tnm('lltl' tJi riempit·a di do di !nve,c,ehlare 1 \'&si !al- coç~~fi~!;'~;ttr 10 i miei ~ti- ~ina~r:."'~uua ir:i.n:e e~~ ,,cri del momento, le gro1J1 ml parla\"a di una città sP· prtoccu1,a::.10111 d11J are,:o. 1 polta sotto le Cflntlne-di Mon- ~::l.~'1~~,:; ;ht:'~:;::0.,1:i~~ ~~~d:-r~i:::Jr-~~~r~hi!!; ,·ac,, comprcn.,we. mnana. rarfrC"ICO. di cose antichi...,. Ero giunla rerto l'ora del slme. ave\·a Il senso della vol- ~~•f:.~~~ ~~~:~wd1 r~:,.a~d~'. g~Ìl~~a ·ta~ 1• ~I ~~n:;~~cl~~ {:"~it:/•~::;~~}~'bt~:~r~o~;~:: e!i.n~it:NJ~ ~~!~ c;fcng;~: ~~ a :Ji;•t~gg;r~, \~a7:f/ •:,;; ~rn~~1re-m~11toib~ie1~a ~~ :,~~1/, 1 '!~:~~ {;:::~'. 0 1 ,f':,~t;; (iJANOOMENICO GIAGNI ::c:~~\e e;~~~t~/~~~ 1 ~c 1 { 'ì:ft~~•::fci :eu%~°f: rlramentc f~J a Roma nel •sz, 11aJo11dato . per II gruppo lnduatrlale FIN-MECCANICA. • Clrlltd delle Macclilne •. rltlita di ,tudl Diamo qui un elenco delle 3ue opce: 1) Quaderno di Geometria, 193:; cd. Cam• P()fJM\.llCO. MJn.no: 2) 18 Pot3le, 1036 (SchctwUler. Mllo.no); 3) PoC'iic, 1!>3f!. Il Cavallino, Ven".'xla; 4) I Campi EIIIJI, 1030. Prima edlz.: Schel• wlller, 1939. Milano; 6«0ndft. edlz. Ln Co· meta. 1941. Roma, :;1 Vidi le Mu3e, 1043 (Volume edito da.1- l"cdltore Mondadorl nr,lln colanR dello « Spec. chlo •• n"I quale' M>nJnclu!W tulle le rftC• colte precedenUL IS) Fiori Pari Fforl D13pat1, 104:;,Monda• dori, Mtla.no; 7) 1/orror Vacui. 104~. IO.E.T ). Roma; 8> I/Indortrio. <Ast rolabio . Roma, 10461: O) 1 Nuoci camm EU.si, 1047. Mondado– rt. MIiano; 10) Quadernctto alla poltert, 1048. cdllo. Mcridhtna. Mlhmo; 11) BcUlboschl. 1040. Mondndori. M11ano: 13) La Vigna vecchia, 10)1. edllo. Meri– diana, MIiano. Fr. Cnv. t~:,%f\-%,i~':-o,~•:~:~~ ,~ef/;~t~~~; (CfltitiHIIII ft l•O!J. J,J ';.,"c~~g~~~ ~~J~~~f,i ~?n/,, 0 ~~I~------------------------------------, dopo c1,q,., ,ccoli <"• ,,. ,.,,.. SULLA FALSARJG,t DELLA MEMORIA ra lucoHa ,u>11 pro~foce,:a Jatt- l:-';~1:::•ihfaiii:~f~:}: * fo t'Olle app11ttto del S111n1, s SG ~r,r..:t, 11 :·~.1.::;~ ~ •. ::::::·:i I FIORI DI I•"1I ALLI roll fa alJet'a t:'C ntatoparol" .l_ W che t()('C(IHO m,cora i 1103tr1 cuori. e doPe t}ISIJC /u!JftCC'• mc11te prr morire tr11C1dal11 '*: !~~ f.~:,':.!: 1 .. vi;~111:ar;c ,;,~e ;: co Mo11temurro, dite n11m,., dlvrr11e, ut1a /a11ciullc13brgo1. hta c ardl'11te l' 1111 uom9 r,– iol11t11 (' dOlcC', ll'r,ali (I de• .st111i dn,cr.,i, 11111 lit,, uso d1 m1 11rrolart' •Ur11::1(). DC 1".ICH:ELE PRISCO Ritflrt111to nWtrlbt'rOfl. ripa. "'11 per fllruHl' ore dcl_ln t1or - tr, r l'111dmuon,. 11rmw d, f~ 0 ~h':: ~:r·:l~~~bg;: :!r%~~•~; Potct1::.a. n1tm1·crso monrn.r,11(' rm11t11'1Htatc di t1rt·c. rorrC't1• do 11rrorr wel /rC'ddo_.1111 ,trn– d,. dr11rrtr. yot1/iC d, /all!IO C di /O!}llc mai-citr. l\lAIUO J.,ACAVA Fu pcr Il particolare momc-nto In cui venne pubblicato. ~c~i~ l~e-nro~~~~~~=~a~~·~f":l~;j~~~rio~~tuc:!:a:o~: s,ci('fltc. o più .!>empllCi!'mente per la ~~gc~tlone poetica :<'~!~~c ~f elnpc; ~~cyl~~J~ ~~~~,.t~~~~n~ ~~fant~~ rFn.segna c ri.me !.....o I vclrl dopo lc dl.,.Ln.lzionldella guer– ra. F1or11 lflr1 fio ri dllJJXm di Leonardo Sln...-.galll cl riem– pie di commozione e di dolceua, ~ aneor o,::gl Il Hbro più noi;;tro, e più c aro. Fu faoUe-,allora, da.rc al libro Il valorc di contrappun– to, dl--crc-to ed um bra.lllt ', for~'&.nchcpiù re,llce, a volte, ~! 1 en~1~1z1~n~n~r~:~1~~~ Xlt~l 0 ~~ncl~~~~~p;~:e:~f;':; m1tgla to0lleol1a1ad11ltltolo f>('run iluoco di confluenza frn l ('ttcralura e mRtemat!ca, tra fumlsterla e pltagorl• i.mo . l'uno e !'filtra dllultl nella scritt ura nntcluco na del– l'auto re (Il ~luoc o. d'a ltcondt'. più sperlcola.to, poll"\'a comlnclAre dal tt> be.or 110to be, t mc-nometall- ;lcamen– tt ftnfrr sulle mo dulaz ioni del m'ama non m'ame delle m(lrghcrlllnc gozzaniane altr:1 norO. Noi VI~rovammo al ct>ntrarlo pr~rlo que'ito: Il vnlorc d'una •loria rifat- ~11! d 1!roi:,(':u1n:bbf~~:'1an°:~~~t!0i;t:nrl~r~:1: dentro vi a\'anz&\'ano cornc tk:chcttate parole in un ftlo tele-t:ratlco. Il ra;azzo -.ensith·o e !ICOntro'Oche narrava di ~ nel vtntotto capitoli del libro. era un uomo chc aveva avuto una glo,1.nezza troppo bella: cl par.•t QU('<;lala chiave del l!bro. c l)('nqmmo al gran Mooulne1-,.LI questo dol• ce p(.\'1.0 cra articolato nelle var:lr vicende d'un'av,..en• tura, era Insomma romanzo. e J'acco,tamt"nto poteva ~rr'd!lrrira~ft: 0 p~~~~~toFiu:~f!i-"~1 tii\1~:1;rrgl~ ~f~;~~: ne!t e Il ragazzo dcl Fiori. ,coprono un fondo comune In quel loro muoversi ne-I labirinto se.rcto del ricordi con una i;;te$.,a,e1osa e .trepida timidezza. <~ l'eruH~à di La– rorgue?). va;abond1 da un uaual<' lido partili ti! m1• siero dell'Infanzia, delradolC'SCf'nZ!l)ci,n l'an.,ta di arri• vare a quelrunica rad& che altro non può ~re-. anete ca.pito, se non Il mistc-ro, l'a\"\'<'ntura della g-;ovinezza. Ma Leonardo Sln-i..sgalllnon cl rimanda ~olo nmm.agl– nc d'una vita: a chiusura del libro c'l- anche. accanto a noi, p~nza ;natt~. l'imma~lne d'una ter~. Attra– \'c-rso una monodica notax1one JMkolo~:ca il horo crea un clima, rl~truisce un pacM>Cla vallata dell'AgN. Jn Lucania): ed è una terra antica., rumoro~ c na,\.Co..~ta, nellJ. quale t nomi delle eontrade ricorrono ciascuno ~J:,~~~ 10c: i~1to~. ~~n rd !~n~i~(l:~· 1 ~':;1 ~f ~=~~ li libro il nuLre anche di que~,.,, ,orta di g<."t-grafla lnte• rlore, di questo accorato rlncorrcrc. dietro un.,. :.trada :/ ;~~fcn~u~J u~~~~~~~t: 1 /'O.J,~:! 0 rn: ~;: 1~ 1 ~~ noi. quando ancora non t'ra\"amo noi. Era que-.to, t ,.la– to que,to, Il (a..c!no di qucl libro. Allora ti accoq::evi..• Jtttura finita. che mentre credt\"I di lei;g«-tt Ja !>lOr1a d~Jruomo-Sinhgalll avevi letto la tufi ~tc-,..'11 ~tona: CN'• den1o d'andare a rìLroso nella \'llA dell"autore. avevi rl• rn",~1;:.a,1r:la~~-~ 1Jnl~:m~~f; 1 ~·~r~~,~~~~~~':a \\ teme accorger!" ti metteva da,·antt la tua storia ,egreta. ~~~~~l~h()e : 1 !.~~11rd~~b1~! 1 !u"~~i(\· ,1~~~f:' i t r:~ ~!:at~~~:a~:<'<'S:i ~ ~~~1-::f~;ur:~u~~riia dd~ t~I~ chiami: dal rkordl di l>CUOlal LurbamcntJ dell'adole• ~cnz.'I, aìla s.."!lgata !ttaglone di naia. al rk'Ordl bcn al· lrimenll llbre-.chl del primo amore. aa:li e lncomrl col ~~~!1~•~~~- fÙnnM~~iio~ 1 ~h~~i" 0 J1t;:~~ ~af!~ !~l~~J~ profumi di blanchN"ia ripo.. t.a nt"I ;ra.ndl caM!"ttonl ca• ~llnghl: forsc Il ;omitolo nato dalla mata!t)D. Infilata nellt' bmocla nperte delrautore, dalla vt-do,•a Anna mv• vo~~et!"t~cc~ltar~fos~o~tii.~ 1 s::~~! f.~~~~ conquiste di Slnb~alll: come occn.,ton~ montal-:lant. un oggetto, una voce, un odore. gll sono serviti pc-r rlcos1r,ulre sull.t ~~~a~~:~la~c g!'è "J~ ~:~~ftJ~al~:i/':ìr~;;;n~lf~t~ltrr:e~i~ nlN:taUI ~ le co.se fl ricordi>, ch"t'-Il '\C1;rrto di quella parteclpazlon c acc alorata ed Intima che dà al libro Il 1,U0prc-cho valorc. e .ln qu~t'att<'g~•amento, di là d'o;nl ~~~!';~\ d~~~o~:et~Ìavl~~rco!~C:t~il! r:~~~lt:ac~rri•~ te allora cl piacque annotare: ..on pa;1ne <'he 'Y!'mbre– rebbl"ro ll(rille tutte alla mede,:ma ora>. ~te alla fine Il viaggio si riv<'l& lnullle, o per lo mrno <!"ILranoo al ~~~~'Jai1~"n 1~L~~i~i~c[:;,':: r~e:~aè n~~t~I '!~~~:~~1ò I:' , !iOlo la no:,.tra amara rimt>mbranza cJ può llludorc qualche volta di po1cr vh·ere un attimo a tmltaz!one dl qurlla che tu la nostra virn ,. Slamo om,nl lnsaocall, (lvvi(lUdn una quotidiana accc~tazlone VNIO un adatta• mento anonimo e Indifferente: ogn( giorno cl staccn, cl boia. l(l no... tra i;;torfa dh•cnta la !>lOrladcli.a nostra soli· tudlne, d\.queste pleto~e IHU!.ionl.Ne-;_,unopuò sottr8.l'$1, ~u~·i1:ia~z~ a~:~n:1 ~~~:!a d~f\.i!~;r:,1 q~~:lclso~: r('mo avvrntunH1, ancora, a ritrovare un'tmma1,:"1ncca– ra e Jon1ano..quando avremo ,coperto che il lllo non è più quello <top,(' si è spc-u.ato, o confuso, mc-ntrc si ._gro"lgliava li gomitolo. fof"'o('. tutti abbiamo avuto un $:'lOrnouna ve-dova Anna che ci ha chlc-..todi tt'ncrle la m::ita,..,. e poi parlando <."I ha dlslrattl ,ino a cambiarci Il bandolo). allora pub bene e,..eret una quietata ra!tse– ~na:tlOJ\l" . ..,;e,,.,'\lnopuò <,,l)tt.r&Ni, le ~htud:n1 compiono Il loro giro ... Una no.;tra sunll('ltl ~1o.scura, s!&mo ;1à dentro la morte a metà. Cnmmln\(lmO con un plc-:tenel• l'ombra proprio come certi funamboli sulla e-orda. che porlflno unn ca\z(l chlnra e unn call-.'l!>C:urn. Bl~o:;na sa- !:~~l~~~er;C'iic;:,~fl ~~~~re~~,~~:~: nt-1 bianco a QuNt0 cl dkN-a Sln~o.111, era H ~uo m~agglo di porti\ e di uomo. Raccoglierlo, !.l&nlllcarn snh•arc allora o.nrnra qunlco~a. di tant(l sommcr,lont'. J::d ora cl virne (l mt'nlt> un altro po:-ta lucano. Rocco SC"Olellaro.ch'è statr, r:,::11uo con noi. Solo cht Roceo ha t.utte e due Jr- ca•te ncrt', tu tti e due I plrdi nelrombrn. da alt-uni mt'!il. è rilorna.to p~ M"mprc 1as:1:,ù:c J(l no~tra malln• conia si fa p.iU. stru;;:cnte. al ricordn .'11(.IIEU': PRl~O Biblioteca Gino Bianco

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