Fiera Letteraria - Anno IX - n. 18 - 2 maggio 1954

I manoscritti, anchr se non pub~llcau. non el r1>i:::llt11t~rn11n Dala 1u sovrabbondauw di scr1tl1 che cl pervcna:ono con l"~pllc1ta r1ch1Psta di g111dlz1partlcolnr1, comu111chu,mo agli mtercssatl cht> direttore e redazlont> d.-lla Fiera sono assolutamente tmpassibllltatl a dar riscontro a queste rlchteste. FIORENZO TO)lEA CRONACHE .NI.ILANESil ·* Fedeltà di Tornea ''f: E' sempre lui, con la sua natura di solitari{>,curvo sotto la pena dei giorni, del tempo e degli uomini . 'f. dl1,_GARIBALDO .MA RUSSI B1b 1oteca ,no ,anca tA FIERA tETTERAlllA ~ ORARIO DELLA REDAZIONE 11·13 11;.ig Alanoserllll, foto e ~:W:l'fll noo pabblleaU n11n d re1lltalscono LETTERA TEATRALE DA BOLOGNA ·* "L:A PITTURA È UNA POESIA CHE SI VEDE,, Un F~stival ~ ritmo pieno Cinema ed *rti plastic Si sono viste nuovamente le lunghe file ai botte– ghini e non sono mancati gli eroi che pur di conqui– starsi ttn posto hanno passato ore al fresco della notte * ne GIOHGl:0 CANDINI t1t dlROBERTOPAOLELLA Le teoriche del Ragghlantl a proposito del cinema come 11rte plastica sono abba• slam.a note, non solo perchè esposte ampia• mente nel volume di Einaudi. ma ancora perchè rlbadlle in articoli e ~ggi di riviste Tr~a~l~l~~e~~:oc::; 1 8~a 8 ~;~:et 1 8ia';;c~e/t:: ro. Circa gli e1empl che l'autore rlferl9Ce, essi m1 sembrano, ,pesso. assai più acrascl• ~av'!.t 1 c~! 1 ~! ~t:~11~i 0 d 1tcf~~1?:~~iia 'Ta 11 s~ ~ misura In ques10 Calto: di essere riuscito a trasportare In una sfera deeoraUva un ele• ~:r1~~ic~~eco~~~ 8 i1ep::<:/ ~~iuseR~~~~l~~tti ha ovulo Il dono dl una vera e propria lllu• ~l~z~ohneedltie~~~\j1j~c::hetn:i~~nl~~nai:~ bile !arandola della Jécrie charlottlana. de• stlna1r1 a spegnersi solo con la parola fina. Questi contributi sono stati di recente In• tegratl con una lntere~~nte puhbl\C'azlone dello stesso autore. presM> ln casa Afer1eo: Le film aur l'Art. guida completa per lo stu• dloso. non '« >IO.ml 'nteclnemo.tograflco e In• s\eme repertorio esemplare, dove I molte• pllcl e-lemenli appnlono esposti e d!scrlmi• nati col più vivo senso dt coordinazione sdentllTca, se è vero che In ouesto compt>n• dio figurano tutll I fllms sull'argomento di• visi per nazionalità, nonchè vari\ Indici del resdstl e delle 01>ercd'arte. Ho letto qundl con vivo. curiosità Il sag• f.t'lo del prof. Lnuls Reau, anche universitario come Il Rngghlnnll. 11 quale sostiene Il pun• to di vista oppoc:to c cl~ che vi sia addl· ritturn lncompallhll\tà tra Il clnl.'ma, che con,ldera essenziale Il movimento delle 1m- :ro8fl~o:11~n~rà~8~~:~l~~~a~~fèh~~~~~!\~!~: no sempre un carattere slatlco. Infatti e1se possono anche riuscire a dare l'Idea della marcia, della corsa o della danza, ma si tratla - sempre S€'condo Il Reau - di uno slancio arrestato ed Infranto sulla vetta del suo divenire. In verità sl«atta teoria parte dal presup• posto, del tulio empirico, del cinema come arte di movimento. Contro questa tesi or• Ll~r! 0 r:"!ia~,~~~r~ t:~~:'l~rg~\~~r11 c~:1~~e ":-f~: sce a creare la sug.1testlone del movimento, per Il solo e«etto del contrasto tonale, Co• me nella Cantante con gua"to di Degas o In Lo Sonatrice di chitarra di Renolr ed anco- Daor~ie~~/~~~e ifa:ibr~~~eggde 1 rl~~~•~t;:., verso un curio~ clima di condensazione ma• glca. !"Impressione di un volto di donna, an• cora In preda al ricordo o alla réverle, che lentamente declina sulla spalliera d'una dor. meuse, sotto Il peso grave del sonno. Viceversa quando Il Reau definisce I con• ~~~~~I a 1 bCa!~a~ 1 ~t-::~tl~cl:11~r:~1r~~~:t~a ,i aver ragione nella plù parte del casi. Jn!at• ti, nel saggio citato che serve d'lnl roduzio• ne ad un ,•olume di Maria Teresa Poncet - Lo 11t11dio co1111X1rativo delle ilhutrazionf dei Medio Evo e dei disegni onim(lti - egll non tio t~~~1~!:/~~~nf!epft~r:°~~t~:~~T/ c~; si compiace di svolg,cre una storia attraver• so I vari quadri del polittico ('d il Hlm che. per raccontare una trama. userebbe Jo stesso procedimento. Cosi pure la sua per• plessllà è non meno ilustlficata avanti aJII ~!~~oet~~~ 1 mtfo!~a11°1~c~1:1~~~~~ 8 d1qJ:a~ Fouquet che sarebbe addirittura jl precur• ~~~~d.d~ ~a:~P~~~':-ife ~r B~:~u~mlllo ReY· tr~h1n~~1f-X 1r~~apd~ni~td~t~covnet:: en~~p:{; qualità di regista In Giotto, solo perchè egli vi racconta In una successione di 38 quadri i misteri della Vita di Crislo - questa cl sembra un'o.sser-zloneche In Condonon dice nlenle e tanlo meno vale a rare\ ritrovare nel sommo artista le qua!Uà esemplari di un realizzatore di disegni animati < ?) perchè a questo titolo potrebbe qualificarsi regista anche Il Raffaello delle Stanze o Il Plnturlc• chlo della Sistina. In altri termini tali ar– gomenti provano. al tempo stesso, troppo e troppo poco. Troppo qua"ndo la Poncet rlc• sce a vedere nel clclo delle tappezzerie di Angers un fllm surrealista medioevale o nel Pinocchio di Walt Disney Il trionro della r~J~i;:Ù~r~Pcfefi~eo 1f~f~~aa~gm 11 t~ne'i1i~ bro d'\llustrazionl, animate meccanicamente. Né minore Influsso possono avere gli esempi troppe volte ripetuti, del fregio a svolgi• mento continuo le quindi c!nematograflco) cOJ;tltulto dalln proceAA!onedelle panatenee ~a~a~~~ jP~~~~ 1 1c 1 ::fl~fic:~~ ~°r: 0 :o~pi:gJj~ di allreuantl fllm girati senza la presenza dell'operatore. Questo punto di vista. abba– stanza sorpassalo. riveln solo la mancanza di una Intuizione profondamente congeniale, sia del cinema che delle arti plastiche. DI ben altra pro!ondltll sono invece le ragioni addoue dal Rogghlantl, specie quando egll. distinguendo acutamente tra teatro come lellura e teatro come rappresentazione visi• va e plastlca, pensa di asslmllare il cinema proprio a questa !orma di spetlacolo. Sotto un tale o.spetto In definizione del cinema come arte figuro.Uva può anche essere ac• ceuata a patto di aggiungere: ma non so· lamente queslo. . Quando, Infatti, Il Reo.u sostiene come sa– rebbe a1tre110.nto logico cercare I non meno validi avvlclnainenl\ tra Il fllm e Ja lette• raturn narrativo, neanche cl sembra che bf,~. V~ 0 ;~;s~~ :o t~iso~e~ ~~lt;~e 1;1r:~:~: pl del Diario di 1rn citr(1to di ClO'lll}OYIICI che Robt-rt Br€'s.<:c>n ha ricavato dal romanzo di Bernonos, do\'e è Impossibile escludere gli :ri~ 0r~jJ~1~0,: 0:~~~I p\ùl~~gr~nd~ee <lJ'e~~ consistenza, oppure di Br(!l)e inco,1tro dove un dialogo, nient'altro che banal€', costruito su fatti auasl sempre estranei al nucleo del· la vicenda, cl appare carico di tutte le se– grete effusioni del più profondo sentimento, senza che I due protagonlst.l o.bblano mal bi• sogno di forzare le reciproche barriere di ~~e P~!1~~e,1~ 1 ~'fi 11 ':e~~b~~1!~ts:~~a~~r'b~~~: Come fare In altri lermlnl ad astrarre In quf'SI\ casi dalla nozione di Baudelalre. rl- e~f~:: :uf1~uisr:i~~i~ ~~l~at~r cg;i c,~i ~u::;e ~~ 0 sr~~~t:~S: 1 a~I ~ g ~~e~~~~: reciproche trasposizioni? Saoplamo bene che slHattl rlllevi hanno un valore relativo e cl~ limitalo al plano del linguaggio: ma una volta accettata que• sta impostazione. perchè non ammettere al- ~oi;n~~ate~ ~~.,C~~01\u~f !v~unog~:~Jì::P~<;j cinema Inteso come arte musicale? Quando fr~~:~a d!~~-n~~~~~::ag!6- ~al~~r~ 0 ·uFii film si senti venir meno davanti alle ener• gie ed alle risorse della melodia? Oggi si rimprovera al pensiero Idealistico di non aver tenuto abbaslanza conto della fondamentale diversità del mezzi di llnguag. glo delle varie arti, ·per sottolineare, ecces• slvamente (si dice) la nozione dell'arte. co– me !atto estetico unico ed Inscindibile. Non è certo Il caso di esaminare In questa sede 111. portata ed I limiti di siffatte censure. Co· munque esse non riescono mal ad escludere la profonda Intuizione di Baudelaire circa ~ei!ecJrsw~~,~~~t~h~ers~nr: 1::gle_ v:~~lua:~~ lntalll Il Malraux - tra I mezzi speclftcl della pittura e quelli della poesia è cosi ar• tlflclale come quella tra torma e contenuto. La plllura è una poesia che si vede ed è solo per la loro intrinseca virtù poetica, che I colori di Leonardo sono disposti 1n un certo ordine•· E allora se si è d'accordo su questo pun– to essenziale, Il cinema potrà es.sere defini– to, volla a volta, arte figurativa. narrativa o musicale, senza che sia possibile esclude– re, a seconda del casi, l'una o l'altra di que– ste teorie a meno di non volerle ritenere tutte del tutto Inutili, da un punto di vista che non .sia quello escluslvamene strumen• tale del linguaggio, ROBERTO PAOLELLA

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