Fiera Letteraria - Anno IX - n. 14 - 4 aprile 1954

111i.1.uoscr1tt.t,anche se non pubblicati. non s1 re!ttll11l~r..onn Data la sovrabbondanza d1 scnttl che cl perven;ono con l'esplicita rlchteata di glud1z1 part1cuht.r1, comu111ch1amo agli Interessati che direttore e redai.1011r dtlla Flen so110 assolutament,e impossibilitati a dar rtscontro a Queste richieste. LE NOVJCTà' Llll~ ll.CH! E .ìf.. IJn trittico for:oso ORAJHO DELLA Rl:DAZIUN E 11-lS 10-18 Manoscrllll, foto e c::w:,nl non pahbllcatl non Il rutlt11.lscono Un111cena dn. e Tempi nHtrl • di Bluettl, con Mlchd Slmon e Slh·le TERPI NOSTRI Dne eiabatte a La burrasca dl mercoledl &COrso alla «Scala• non tro– l'A precedenu. a detta di chi se ne Intende, nella atorla del celebre teatro milanese. Le lntemperanz.e del pub– blle<> - fischi, Interruzioni e llrulnche minacce - hl\nno cos1 dtcrctato. iu modo clamoroso, la caduti\ della nuo\•a OJ)Ua di Per.gallo, « La gtta Jn campagna». alla qu"le R\e\·a fornito Il ltbtttto lo scrittore Alberto Moravia Jn realtà, Moro.viaha adattnto pc.r J eragallo una 1ua no\·ella del '4'4. Intitol ata e Andare \'CnJO 11 popolo». dalla mate– ria dHolatn e n.q.al viva di acrltturR LI\ novellR descrh•e l'allucinante avven tura di due g'o,•anJ - un rn.guzo e una ragaaa - che dumnte una gtta In campnina 10no costretti. a causa di una e panne». a rennarsl In un luoa:c, deserto e devl\ltato dalll, gucrrl\. Es.~! si dirigono perciò \Cr&O una eapnnnn di po,•era gente per chltdere alulo. LI Rccogl!e una donnl\ atrldula e Rrrutlata, mndre dl quattro figli: Il suo uomo hl\ In m11,Jarla ma ncuuno di esal ha l'aspetto patito: rubano, perchè niorlre di fftme 6 ancora pili brutto che rubare. Difatti, e quul con unA petulante dolcet:tt.. I poveri depredano e svestono anche I due glO\'anl; dopo di che. t.ranqulllamcnte e cortese• mente, li aeeompaanano alla macchina aiutandoli a rl– parUre. Fu torse la prcaeru a sulla s cena di una macehlnA "rC.rfl - una Topcllno A. balcst. ra lunga (e alla Scala non 11'eno. mal ,ista u na CO.'f t del g ene~) - a aconcertru-e Il p11bbllco fin da.Jl' lniz.lo . Oppure tu « l'apertura aoclale » i~'•:t~n d:u~i~:.Cfan~\~~~~t~:u;,~ar!i~:1T!'.e c'::t~e / 1 ..!;."f~ cronaca, che alln fine dello spetacolO Il pubblico m0.1trò I pugni te~! ngll autori e 11 ml."Cn scondttt: • Bufronl, burtont •· Sul pn!coacenico nrrlvarono perfino due c 1 11.bn1. te. lanclRle dnl loggione: e Il giorno succe.,,h·o. In St'de di resoconto. un ouot 1 dlnno 11plnge,•aIn sun critica al pun1n di scriver e: e Qu11nt1milioni sarà costato l'allestimento di que.st' opern RIJRScnla? A propoa!to di aperture 110el"I', no n s arebbe stato meglio o!frlrll, per escmp;o nl IOCCOr• ro invernale?• · Ferelò. 11bblamochle,to a Monwla. e bench'° rep!IO• dio della Scaln. non lo rl~UArdl che In minima parte. di esprimere al lettorl della •Piera• Il suo gtudl~o aul- J'av,•enlmmto. · e E' andata malli.simo. - ha detto tranqulllaMtnl,. Moravia - pegg1o dl 00$1non pole\'"a certam1m1e 11nd11re. Debbo dlre. comunque, che quello della Scala è un pt.b• blleo pro\·lncialt'. EMo al è comportato male pcrchè '° ve– nuto " teatro con l'Idea p~on«ttn. di tare glltAtlr.111. sommarla. Hanno tirato due c\11.ballt'~ul pnl~:en'ro: quindi. que,tc cll,bAUe. se le erano perlate dR Cli.sa Por– Fe su questo eomportftmcnto h11nno lntlutto le ldee poli– tiche. e le scene di Out.tu90 per esempio. For~ '° ,,111a ~:~~~ ~~~~~n d~1~'!1'~•r:f'!~~: 01 :ai:0~~: 11 ::)~ pensa.re che 51 trattnsse dl un'opera di sinistra. mentre eni. ~ mpllcemente un jtf'Otlt'iCO.A mio avvf~ no'"l e•,ra moth·o per una prote!tta «t'11 \•lol~nla e. In O!mJ r!l"IO.11! pote,·a a.spettare la flne dello spettacolo. A mr ~l"!IOnal– mente la musica dodecaronlea di Perag-allo ~ p!acJu111, come del resto ~ piaciuta a tutu colOro che se ne in– tendono». La burrasca. comunque. non ha turbato Mont.v 1 a Il euo vero debutto come autore drammatico. lnllltll, Mo– ra,•la lo lari&ne.I pros.,lml giorni - sempre a Milan o - con un l Rvoro I ntitolato e CommedlA tragica». eh,. ,· e.rn\ mes.so In see.na d11Strehte.r al Piccolo te.at.ro. E'. In rr11l– tà un la vo ro tratto dal romant.o e LA maschi-raia• che. uscito nel ·,1. tu proibito dopo la prima ed!tlone. La \·lcenda. Infatti, btnchè fosse amblent11tn in un p11.e~e lmm11gtn11rlo. fu Intesa come una s11tlra al lascl1mo S11e, ee~h•amente.. 11,,nche in SP"sma ne tu proibita 111 tr11d11- ,.•one. La commedia, In breve. è la storia· di unll ft'~la dalft da Unii ,·eechla dueheMft in onore di un d\llftt"~!". Il i::ener11leTert"f.OArango. Venut..ndfll pnoolo. 011e~111·,.--a rnacch111to nl'!IIR1.uacarriera di rlbtllt. d' ,1roc1 m1,r11.t1I: ma ora. uscito \1ttorl0$0 dalla 1tUerm clvii!" e dh'rn1a10 J'Opolftre In tutto Il pae~. e-:zllhfl imt'50 di br rlC<lr&O "' metodi p0Jlz!,-schl.. a·t traMonn1110 tn un bcnfqno bu– rocr1.t.e della dittatura. Lo ste.sao capo della pollz.111, Il di P. FESTA CAMPANJLE Clnco, s'è reso conto di use.re ormai Inutile - con le sue mani sPorche - In un 1)8,ese tanto tranquillo. li Cln co pcrelo. ratta queata constatazione. pensa di ln., ce.na.rc un lal!:o attentato oontro Il 1ua capo E questo talso atten– tato dovrebbe appunto verlflcar111alla rt.ata della duehes– ""· alla quale 11 generR.JeTereM>Arango. uomo schivo e rude, ha deciso di lnten·cnlre ptrch~ spera di conquistare Fa usta Sanclicz. la doonl\ di cui è Innamorato. Questo, ln! at.tl, è Il punto debole del dittatore: come In guerra er n R bl!e e Audace. con le donne aomlglla a un pivellino. Quanto n P'l\usta Sanehez, remmlnn opportunista. era da tempo deelsn a diventare l'nrnnnte del ~enerale. SI or– ganlu.a d unque la (l\l &n con Khtrn Bttnwerso un partito gegreto rh• olu:r.lonarlo crea.lo dalla SleMtl pcllzll\ per cve– nlcn:ze di questo 1tenere E ' q uindi un ln1tenuo. un meu.o e,altato di nome Sa,·crlo al quale si conctde r« onore» di 1l~temare la bomba In renl1A costui t un personaggio grot.le.sco, un C06plrntore che r'dlcolmente si esalta per una genericA lden che traacendll I personali tgel.sml e conduca D un mondo mlR:llore In bre\·e. pc.r unn serie di !atti e di Intrighi, Il plano del Clnco vn a male. $tl\·t'rlo, che ha Pt'C50 terrlbllmenle sul serio In sua parte, 1trotta Fauita Sanchcz. l'amata del dlttntorc. c viene a sua volta ucclro, .secondo Il sl11tcmn t'ht" adoJH:'ra Il Clnco con gli arn-stntl lmbnra7.J.tlntl: si uccide rarr<'~ta.10 In quanto si =~~frtg~~ 1 e C:r~~l~h~c~:~:g 1 : 1 ~~~,it ~~~~oo. nl Clnco, e E' mm commedll\ dice Momvln - ehe. pur ea- undo trnlla dnlln , Mn'-l'hrrntn ». Jm 1111 suo cnrattere /,1,Ut:HTO :\IOlt.\ VL-\ 1tulonomo. Mentre t eon•en•ato lnlntto IOspirito del 11- ~~~~ \Je1o~u°u~.o~~:~~:~e l~~:>n s~~~est;1~~~;~~or1i:~':i: 1ft \'N!Ch!AAmerica del IUd, la commedia h" un llndR· mento claMICO per Il IUO Impianto e Jfl,lllruttura dlalo– i::lca. Quanto alla sua mattrla. è una mesco!anu di 1.a– tlta politica. di fantasia e di dramma pas.s'onale o psi– cologico. In reflllA, più che un11satira alla dlll.atura è la satira a tutto quel mondo che al determina ed esiste In quanto esl~te la dittatura. Quella rappresentata ncllft mia commedia è, comunque_ una dittatura fascista. Seri"! Il romant.0 nel ''41, dopo rauentato del Relch.staM: e In st5tU!to si dimostrò Il car11ttere pro,·oc11torlo d"l complotto. che era !ltato 0ll:'anlu.alo dagli stCMi natt11:I. Nella mia commedia. per la ,·erltà. Il personaggio del Biblioteca Gino Bianco teatro dlUat.ore ~ forge U più 1lmp11tlcodi tutti: penao. cioè. che non al posi& fare una buona satira qualora Il carat.tere del protagonista 51a già peulmo. L'Ironia in questo cuo non morderebbe plu. Vlcevuu. concedendo qualche qua– lità umana al pcnon11glflo è p06Slblle. nel medesimo tem– Po, fame risaltare I dlfetU •· • Oue,1to fnwmma. è Il •uo primo e cero incontro CDl teatro?• · e Praticamente al Feci Insieme a SquartJna una rldu– xlone degli e lndlllerentl • t'he non ebbe però molto sue• ceuo. Lavorare per Il teatro. oomunque. ml lntere&Sfte ml diverte molto. E debbo dlre ehe, ftvendo letto moltls· simo. non mJ sono trovato di fronte a grandi difficoltà•· e Qual't', ,econdo lei, la .tftual'ione deJ teatro in llalfa? Pen,a che i romcn:de rf e I narratori pouano da– re al teatro di pro.t0 un prN/ o.to contributo?». e In Itnlh\ - dice Mornvln - Il teatro qunsl non e- ~11:~~:· d~ ~ d~~~/~~~l~~~,cho,~:~/ ~~~!"~~i nomi al potrebbero tare? Ln Mnndrftgoln Pirandello. A me pe~nalmente Plnmdcllo non piace, gli manc11 la ,•e.l"ltA e la concrctea.a: Il suo teatro. perciò. ~ di fa• eJle ~11.MJone. per la presenzn di personaggi-formule e la rlceht'ZZ-8 di dall d.Jaletllcl: eA:11 a\·t,·D. comunque. una ,ua vltalltl\, che gli dt'rivn,•a da un grande &e.nsodel teatro e dnlln st1plenzn. tecnico. C"''°poi Il teatro del ·~ - !'Ariosto. rA:-ettno - che si rldu«:. In ultima anfl,1111. A una lmltaiJonc del teatl l&tlnl. insomma. come In li.a• Ila non e,l11te\•a Il romnnzo. C0,4:I non è eSlsllto Il teatro. Il te11tto. cl~. alln pari del ronum,.o. nMce dol b isogno di crlllcurst e di n,ppresentnre sl- at.esAI.LI\ r.oc! etA Il.A· liana. vlceversl\. non hl\ mnl nvvcrt110 questa 011tgenH; è unn que.1tlone di dlspogbJone del pubblico. o·uttrn parte, ogni pcpolo ha un suo tem1>eramento, uno sua pfl.rUco– lare sonunll. di tnellnazl.Jnl Il talento dC(CIIJtallnnl - unn ven e proprio s1xelnlltA - al l! concretato ntllR no– \tlla. SI gUIHtll.per C..<iellll)I0, al mf'dlOC\'O.E' troppe) dlf· llclle, comunque. lndlenre con sleurru.n le ragioni erltl· che e mor11IIche lnduoono un popolo a prderlre un ge– gent're a un altro. SJ dleC\a dt'I teatro e del romanzo. Vo~I aggtungt're eh~ nemmeno oXgl t'.1lstono lo Italia arandl ambl,Jonl dl roman1'Jerl. SI raecla li conrrooto con 1'800francese o ruMO. E del resto. nonostante la f\o– rllur" di romanzi di questi ultimi anni, l! ancora prt'sto per poter tirare le somme. Quanto al contributo degll ,erlttorl. l'lncon\'enlente pr1nelpnle de.I teatro Italiano e ~!W!r~~e~~s\~te~at~tl r1~h~:!r: 1 ~~(' o::::e. p~bb~~ 0 chi fuf~t! letU Il tefl.tro sia do\•unqul' poco vivo ,c•è In Francia, In America e In Inghll~rrn uni\ mn.,tglore domanda rlspet• to l'lli'Illlllll. Ne CO0S('iUt'che tutU ili scrittori sono ln– dotU 111 11worareper 11'1 ,seen11.Quet:to è vero a tal punto che Ellot - lmpre\'edlbllmt'nte per un l)OelAraffinato - t, potuto dh'entarc uno dt'I migliori talenti teatrali di tutto Il mondo. Perciò ~ lmpoN!blle dire quanto gli scrit– tori - t quali dl essi - J)0'5ano dare al ~atro un e(ftc11.– ee con:rlbuto. Per quello che ml riguarda ho lnterttlone di oonUnuare. Una nuova commedia. probabilmente. la serh·trò nella pl'Qd.Slmaestate». e Dunque non pen.Ja eh.e fl t~atro da dt'1tfnato a ,com.– parfre? •· • Il teatro tende a retrottdert, In modo evidente. In tutto li mondo. In HAlla Il suo poato ~ stato preso dal cinema, che ha avuto decii'amente Il sopravvento su tutte le l'lltrc torme di 1peuacolo Il clnt'ma lneomma. ~. Anche presso le clu,J borjl:h~I. Il solo l'pt'ttacolo sentito d11gll_ llallanl. Clor.onoatante non credo che Il teatro lii\ desti nato a scomparire. Dalla telt'\"!Slone, per e5emp1o, n.so potr#I Ione avere un nuovo Impulso. La televisione non ha I mezzi del cinema. non può permetters.J li !UMO ~~if,[0:~~: !! 1 uf;!""'~~~ 'ìt~~~ d~-r~r~~nSi're~;aJ: permetterà, tra. l'altro. dJ trumettere le commedie dal 1eatr1. Tutto qc.esto, ln10mm11 può preludere 11, un rl• t.\'tgllo degll Interessi del pubblico. Ba.sta che d"I pub• bllco Il teatro nc,n conUnul ad allontMa!'II. come da tem– po at'Cade a causa di una produzione troppo raffinata e 1empre più lntellettulLIUea •

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