Fiera Letteraria - Anno IX - n. 14 - 4 aprile 1954

LA FIERA LETTERAR A,,uo l~ • N. l•f SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica, 4 aprile 1954 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direuore VI 'CE ZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 * DIREZIONE, AMMJN1STRAZ1ONE RO~IA, VlA D'ARACOl::LI n. 3 · Telefoni: Amministrazione 684097 - Redulone 6840'J8 • Pubblicità: Amministrazione e LA nERA Lt.'Tl'ERARlA » - via d'Aracoell, n. 3. Roma -TarlUe: Commerclall L.100 Editoriali L. 80 al mm. - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.iOO - Scmeslre? L. 1.400 - Trimestre L 1f,O• Estero: Annuo L. 4.000 • Copia arretrata L. 100 • S1Jedlzlon~ In conto corrente postale e Gruppo li) - Conto COrTente post1.le numero 1-31426 Laprof essi one delloscrittore :* di ur ALTf;II, JE,\'S • I•. La sltua:tione dello scrittore libero è divenuta un problema. Gli scrittori non possono più vln~re col pro\'CR• ti del loro libri. Essi vogliono provvedere alla propria \ 1 lta in altri modi. Per poter euere liberi di creare artistica– mente. eMI. rfchledono peru:lonl statali: ma per campue aenu perdere in nessun modo la propria llbcrtA. Rii scrittori sono oostretU a collaborare al giomall e alla radio con tanta Jnteru:ltil e u.,JdultA da cadere nella aog. iezlone di piccoli e grandi nwnogers e di lstltull cultu- ~;~ p~e 0 =1bUnrr~n~n~!r''1f 11 ~U~ v~rrric~~~lt;:nç1~1 propri libri o cogli ant..lclpl sui propri llbr1. Polchè lo scrittore deve con06Cere 11 mondo. conoscere uomini, pro– bleml e paesi rcmoU, deve. ,rpeclalmente se ha famiglia. !t1r affidamento sopra un reddito l1&so di 800 marchi Cli ma.reo corrisponde all'Incirca. t1 l◄O lire - N.d.R.}. 11 che algnlfica ~he code.sto scrittore (Il quale è pure un con· tr1bueote del t\sco) deve ruadagnare annualmente un minhno :11 12.000 marchi. E 1lgntnca &nche questo. Poi· cbè qll gode. per I dJrtt-U d'autore. Il 10 per cento <vale a dire un marco per ogni libro che venga calcolato In bue &l prei:zo medio di copertina di 10 marchi), deve vendere ogni anno dodicimila copie de.Ile sue opere. ln realtà tale cifra è rag,tunta appena dR una meu..a do:t• zina di scrittori tec:1eachl,e tali scrittori hfumo almeno 60 anni. Per uno scrittore giovane questa pos.slbllità. cade. La seconda pog.,lblllt.Asartbbe quella che lo scrittore cercllS&e dJ provvedere al proprio &05tentrunento colla• borando alla radio e Al giornali. Sf:nt.a dubbio uno ser:lt.• tore dl una certa notorletA potrà vivere col compeMO di queste collaborazioni. Ma 11,llora- ed ttco l'asslllantc problema! - egli un\ costretto a vivere di questi gua· dagnl; sarà. cl~. costretto a scrl\•ere per guadagnarsi la vita sarà costretto a tornire lavort a tenniDe fisso. I ~uo( montaggi divengono, pertanto, composl%1onl mae· chinali da me,uerantl, l 1uoi saggi cr!Ucl. prodotU di fabbrica, composti In base ad una roufo,e acquistata. con clo 11 rende sempre più aeuto Il pericolo che tn ul· timo II mestiere. senza che lo scrittore se ne accorga. si insinui anche nella sua ari.e. Ne&Suno scrittore sincero può alla lunga avere due 1Ull dh•et5i: la distJntJone (pubbHclst.a di giorno. poeta di nott-e o vice.versa) non è sostenJblle nè in teoria ne !nafi~•t~f:Pe~':o~rta necessariamente alla dissoluzione Terza posslbllltà: lo scrittore rfceve una sovven7Jone dello Stato. Con ciò può apparent~ente fare e disfare quello che vuole: lo Stato pr0V\'ede a l .!iUO sostentamento. Lo scrittore, divenuto un fun:r.lonario . dipende dallo Sta- ~RANCO GESTILL."lil - • t~c manrlatricl di ostriche :t ~0;.nt,i1'~~~ e;t~o~~I e5i1 1 ~aP:i~"J~~~o ~::!~r~n~ attentamento dt gratltudJne: tgll dipende dallo svi• luppo che as.,ume la poUUca. La terza possibilità Il chl0• ma servlll~mo: t lnaccettablle. Cosl. in ultJ.ma analiAI. per lo scrittore gto,.·&ne non resta che la quarta poalbllltè: cgl! deve ecsercltare una ,{Ofeuia:Da cbt 111 d.Ja da vlvl"re, e. per eMett preei'U, ma proftsSJone. poealbllmente pratica. professione che non abbia afflnltA col lavoro dello !itrlttorc (consulente letterario, giornalista), ma si svolga In un ambiente del tutto dh•erso. le cui esperiente Imprimano nuovi Impulsi alla creazione arUstJca: la profCMlone. per esempio, del· l'imegnante, del medico. del calzolaio o del giudice. • 20. Perchè lo scrittore sia Indipendente b!IIOIJDadargU una professione. Non bisogna tollcrftre che egli si 110t· tr"A• ad una sua professJone e cada CO!,l, lui stesso nel· la miaeria e nella soggezione. La profes.slone dà allo scrlt• tore quella base cconumica che egli non Pl!Ò procurant con la aua opera dl letterato. In pari tempo solo la professione pone lo scrittore nella J)06Slblltè di aggrc• dire d.Jreuamente la \'lta e penetrare. attraverso l'adone e lft sofferenza nella realtà che non gll è accessibile In nes.sun alU'O l'nodo. Chi passa la giornata al capcu.ale dqll Infermi o lnnan:r.l ad una ,gcoJarcsca oppure dietro al banco del giudici, si 110ttrae t1l pericolo del narcl•I· i,mo. Il auo sguRr'do è più limpido e puro. Per lo scJ'ltlore che esercita una profeJ5lone non eal!te Il problema del· l'artista chiuso nella torre d"a\'Orlo. Oli\ Il contatto con la vita gli fa superare la po.,l:r.lonedell'art pour l'art. Il trapuso alla comunltA, al e tu•. per Io scrittore che es~rclta una professtone. è una cosa OV\•la: la vltA quotidiana a contatto della realt.A esclude ognl sollpal• fmo. In pari te!Jlpo. però, Il leUerato è. cosl.. In grado di scrivere veramente per Il suo diletto: l'arte rlacquiata la !um.lone del giuooo e perde 11carattere della truce au· torlt.à. Soltanto lo scrittore e libero• (In ver1tà C061 po· co libero che è. lnve«, addirittura schiavo). è costretto a trepidare di fronte ad ogni criUca negativa e a 110prav– valutAre. nello steMO tempo, tuor dJ misura ogni apprez· %&mento fuorevole. Il letterato invece. che fa, contem· poraneamente, o Il medico, o h giudice o l'Industriale, non è costretto a prendere tul serto le deprtmcnu scher• maglie letterarie. Gli lnlrighl e le malfgnltA lo Intere•· ~ano solo m11rginalmente. E3-II ha temJ)O di aspettare finchè vuole. La sua runblrJone è rlVolta solamente allR su& opera, che si commisura allR realtà ~!omo per glor• no: egli non ha bisogno di correre dietro alla piccola p-lorlola ne di procacclar81 la notorietà ad ogni coato. Che tmPQrta a lui, ae gpegso s.l nota la sua assenza dal WALTER JE.VS {continua o voa-. !J f'ra I g!ovanJ americani d'og. no molteplici. L'lmmedlateu.a, Idi Erleh Maria Rcmarque pur benché II problema ala in ap– &I Norman Mallc.r e 11 tipo più la vl.slone ossessiva della pattu- \)O&Sedendo qualità lettert\rle parenz.a dh·crso. perfetto dello aerlttore wclto glia di soldati mandali nll'as- che quello non a,•evR. QUC3te • 1 he N11ked Md tbc Duth • dalla a,.ierra. N on aoltanto per. sallQ in un Lsolouo delle Plllp• nppunto lo 11\'\'lclnnno nl )I • .si distingue dagli Altri rom11n:t1 ohè quea-t.a.ha lsplrato li 1uo plne. da cuJ scaturisce Il rnc- bro mngg,ore di Amold Zwe!g 1m1erlcant di guerra - e The prim o libro cui deve una vuta co~to ricorda li fnmoso libro i>tr Il fondo stesso del romnnzo Gallery • di John Home Bums, :rinomanza, ma perchè CM.a ha « '1he End of my Lite• di Van- fonnato la aua psyche d'uomo e ,-,- ..... _,.,,..,..,.______ ce llou.rJnlly, «The Young d'autore, lo ha plasmato. levan- LIOllS• di Jrwln Shaw - ap- dogll giovanissimo In posslblll- punto per l'!mJ>OJttu•Jonee lo t.à d'evadere colla fantasia ln .:,plrlto. Oli nitri sono dovuti un mondo non dominato dal 1or11en scrlt.tori di ma11:glor1 terrore. dall'apprensione di pos.,lbllllà, d'un Ingegno nar- nuov1 confllttt, Forse per un O.• rnll,·o più ricco e ra!flnato. co- tavlsmo gemumo-ebralco Nor• me John Homc Bums e maga- man Maller presenta un caao rl Vane.e BourJally_ CMI appar- sssal curioso di parentela con tengono almeno in origine alla un gruppo importante d"nutorl ,.cuoia di Hcmlngway o - nel ~=hJat~e~~•~l:a~~~u~')c ~j~ :;:~s~~~~-;n 8 ~~r:!~ csper1em,e di guerra probabll· 111,·eoe è 1on1nnoda John Rode.- mente Ignora le opere. rigo Do1I P~ws ed nncora mRg- A venticinque anni t1ppen11 glormente da Ernest Hemln- egll pubblicava nel 1948 un ro- l(WRy. Le sue nmblz'onl sono Rl• manzo di guerrn di settecento t1·e ed nllrn è In fome scgrela PRl;lne fitte, frutto d'una di• dell11 11un lsptrnr.lone. retla esperienui. sul fronte del e The Nnked and the DeRth • PRtltlco. • The Naked and the è un tentativo cos.clente ed In Death • è Il libro d'un glovRne pnrte riuscilo dl portere Il ro- cul gli uomlnJ e gli eventi hnn- mRn7.Qdi guerra su un plano no tolto ogni Illusione. Esso e 1111pc_rlor,. di disincagliarlo clOC comparabile per la Seconda dalJ'RllualltA. dalla cronaca di Ouerra Mondiale a quello che qullnto l'autore stesso ha visto ff lm Wutcn Neues. di Re- e VIASUIO. Nerrsndo IR conqul• marque, e Krleg • di LudwlR ato. dell'lso!otto di Anopopel da nenn e sopmtutto • Dcr Strelt parte delle sue truppe llmcrlca- un den SergeMte:n Orischa• ___ .,_;.._ __ .,,,_ CìlACO~tO ANTONINI cii Amok1 Zwelg furono per la rima. I punti di contato go. NOR:UA..~ MAlLEH (continua a p,ag. 2> Biblioteca Gino Bianco L'IMPERATORE FILOSOFO VISTO IN UNA NUOVA LUCE * \ 1L PREMIO I/ azione politica di~larco Aurelio * di ETTORE PARATORE, Caro Cardarelll. le pagine che la e Fiera• ha ro'1tto dcdfcarmf nella 1ua Galleria degrt Scrittori Italiani, ml hanno toccato pro/ondamcnt.e. e non e aolo J>l'run bel regalo di pri~ mavcra 1-•ino dai miei pnmf tlbreW la critica. ala quello del pii.Ian:lanl Macatri, ala quella dc( miei coetanei ha ::r:u,~:,~~anere~n:;::· ,!pt:: ~a!r:.:or~i gs~~':°!~,~-pr~ ,tate di conforto e di aiuto. Come le teatimonianu orali. del re.sto. che per uno acrlttore alle prime armi, ril'cstono ~'.e~gb':o 11 ~ 1 ; !~ig~~~~~~~~ ~~ 11 fl~1:'~1'!!:/i8·a~!:~l:0. 3 'bPc~ queato perchi Lei ml conacnta un ricordo personale. di •re.dici anni /a Ml ave1·ano pr~s~ntato a Lei, Al/onao Gatto, /uggct-olmcnte. una aera. .tu/la 109/la del• Greco•: 4 c(0 ml dette la baldanza di lnt.-larlcqualche g:orno do- 1~ ~l~~r:°:~r ~~;:J: ::;t:~:t1' ~/,;c:ncr'a:~,l}bt%:. 11unque nconosciuto. tutte li, t'Oltc cht la lntrat'.e-dct:o. ambla1·0 .ttrada: la lncontrat'O •pcuo perchi abitavo .•ome Lei, ricino a Pfaua Ca1'0ur. Ma una sera. potrei 'tric anche la data, e 1bagllcrf.'1di poco. pauot'O daranlf ,~f/ ,~f°fn~~:lt:n~;i~a,uc~i:o.": 1 i~•Ip~~f;~a·dM~c~:a:;:~: ,,u:ntf per la recluta che lo ero Ne ero tanto orgoglioso da non 1nperc quant:, 01csac di g'd contato per mc la sua Opera, e partlcolt1rmcnte per quelle mie paginette, I • Vlaogi nel tempo•· Oggi, ancora debbo eucrlc grat.o per accr dato •11odo a qut1tl critici. qua.si tutti '1fova• nlulml di manl/e•tarmf unttl la loro artcnzo nc. Il rlco• nosclmtlnto ma anche lo attc,a, tapllclta nei loro scritti. ml aollcclta a un lmpcg110thc lo_ nel limiti delle mfc capacftà, cercherò di rlmtttarc. Credo dl non poterli ringra:laM altrimenti che cori. chltdendoglf fino da oro di non volermene ,e li do, es,I deludere. SI può promet• tere l'aratura e lo stmina, non certo il raccolto. Ml credo, caro Cardare/li, iuo det' mo VASCO PUATOLU\'I SUC'Cl"S'-1. La r pro, a la S hA all'av\'ento a11rono di Adriano ~r~tf~~:~~t'a~~~ri~h!! fcl~!l~~ oero <' ,.;1abbandonano lmme– dlt1t11mt'nt<'le conqul,.;te orlt>n- l tall deJ dt'runto Imperatore. A mezzo ~ecolo di dls1anza le orrlt' barbnrlcht' rloorranno Il piede sul fflcro suolo d'Italia. che non =~~,,~~,~~~ ~cl:g ~t~ 1 ~::i1~1:as~: Clmbrl. a meno che non si ,·o– <:llacon,.;ldt>rareC(lnTacito una ln,·aslone barbarica l'ini::res..~o -lei lefl:lonart di nazionahtà i:al– llca o i:ermanlca che a,·c,·ano E'l'TOJtE PAUATOHE foo11tinua a P«!•. '!J Fiera Letteraria * Motu ,ono I premi letterari che oggj • i aono a uunU Il compito di rilevare nuovi ,crittorl, o di com.pc, uare e nobilitare l'e>pcra df ,crittOTf gfd aOermatl: a prim a VUta potrà 1embrarc che ff.atHrufone di un nuovo prendo no1t Ila altro che accettare una modo ormai predomtnant.t, Ma non è cori: il Premio di narrath:a. che e lA F~ra Ut• ~Fn~~; , 0 Wf 1,:1~i~~é/"t'::i: 0 n~:P&ttl'•::l:::r:t~o;:i altri. ma ate-re una .tua funzione fruo.Wuibflc, u,ua per qu.uto pruumere di rl/ormarc Il mondo Puctt, cuo i t!utinato a IUittorl che non abbiano mal pubblicato nulla; ad opere che ,tg11f/fchfno qualco,a. In modo prccfao. Si t-uol p,cmfarc ck>e un romanzo. o una raccolta di racconti: i due generi letterari piu di/· /111l.oneora. ed i più adatti ad uprime-re I scntimenU della 1ocletà moderna. Ma ri det:e trattare di romanzi o racconti che liano ,orrcttf da u11'lmpalcat.uramorale, e con que,ta parOla non oogllamo dire •moraleggiante:•· o e dldaacaltca •· VOrTemm.o premiare dcf gfot)anf mo- ';;';f~,:,o~ ~~~?ca~: ì:=fkui~to1~c n: t~~,J:. Vorrt'mmo, u ,ard J)OU{bilc, che dalle opere premiate :~;:t:::~~" ~ =ai~~ln&:f,~e,ufal~:;.i;:: ~~)~; che tali oper e s'fnse riuero. o. meglio ancora crcauero una eorrcnt.e rito.le. Speriamo di non chfcdc:rc tTOJ1PO; ma com.e abb iamo detto In principi o, qv uto premio e ,orù, con una precila inten.donc. E an.zt . paCM il no-– atro compito potuu rltUdre ~g/fo abbia mo curato che /onero garantite la ugrctezz.a dcf noml del compoU11-tf la giuria e dei partttfpantf al concouo. Aggiungiamo ~ di tutti f lat!Ori concorrenti 1ard pubblicato 1uJla e Fiera• un bretc guuflUO critico: una con,ol4rione. cd fmf.eme la garanzia, per i concorrenti s/ortunatl eh.e Il loro laooro e ,tato e1amtnato e vagliato con cura. l\'011:\IE PEII IL COXCOIISO I • • La Piera Letteraria • bandiace per l'anno HIM un conoorso na.r.lonale dJ narratlva.. intJtolato PremJ..o Fiera Letteraria oos1 dobto: I) Premio: L 500.000; 2) Premio: L. 200.000; 3) Premio: L. 100.000. n - Il concorso è aperto a tutU ell scrittori ltallanJ. che noo abbiano mal pubblicato opere in volume. nr - r concorrenti Potranno presentare. separata· mente. uno o più romamJ. o raccolte dJ racconti. rv . Le opere debbono essere invtate entro e non ol· tre Il 31 agosto 19~. ln sei copie dattJI05Crltte. a « La Piera Letteraria• . Via AracoeU. 3 • Roma. Per 1 plichi spediti farà fede, Il timbro poatale. V • I manoscritti non debbono essere firmati, ma contrassegnati da un motto o pseudonimo, che Il con– corrente ripeterà su un a busta sigillata contenente le sue generalità, l 'lndlrlz.zo . e una d.JchlarllfJone flnn.ata. CC'ID la quale egli afferma espUcltamente dJ non a,·er ma.I pubblicato opere: 1n ,·olume. VI • Nulla sarà dovuto per taMa dJ lettura. VU • La Giuria è composta da cinque scrittori dJ chiara fama. l cui nomJ saranno resi noU al momento della premiazione. ...~!!!~~ ~~!lit ...... ~ bile gludWo. non rltencs.se neasuna opera merit.e.Vole dJ uno o di tutti I s uddetti pr emi. IX • La proclamUlone dei vincitori avverrà entro ll mese di ottobre, secondo le modallt.à che saranno tem· pe.aUvamcnte rese note su • La Pler8 Letteraria•· X • A mano a mano che le opere partecipanti sa– ranno lette e non ritenute da premiare, I relatlvl gludW della Conuni.sslone gludlcalrlce uranno pubblicati S1n– te1Jcamente In una apposita rubrica, che • La Piera Let· terarla • aprlrà nel rucse di settembre. XI • A coccorso chiuso le apere potranno ~re rl· tirate preMO la sede de • La Fiera Letteraria• • Via Aracoell, 3 • Roma. - .. _ . . . t , .. ' •; ,, L'irripetibil e Trecento di GIUSEPPE · DE LUCA * A pag. 4 DICKENS e Labottega dcli' antiquario di CARLO IZZO :Jf.; A p,,g. 5 LAPAGINA ~IILANESE l,t * LEl TEClDUL.I FR.\Nll.\ .lf. Jean Giono in Italia n!ri~ 11~1 difd:i~e;}::},f:~n ~t: monte, Jcan Glono non era mat stato In !talla. perchi non ha il gu..,to del v111ggio nè it tem• J)l'ramc.ntodel tur.'•ta. Ostina– tamente abbarb:cato alla sua pittorc.sea Manosquc, dot'C" ta aria marina gli giunge filtrata attrarerso gli olh:ctl pl"Ot'e,wi– U, e donde può i:eder d.! tonta• no le cime net'OIC delle Alpi. Giano t ruomo della eollina. contc11tc del ,uo mondo e del ,uo bonhe,,.ir, e non ri ~ ,-e• d~rT'e facilmente da un m.!rap• g10, per quanto decantato, che lo distOlga daWOriuontc a l.uf familiare. Crediamogli p ure: e J~ ne .tuf.f pa.t un ~agcur, c·e,t 11n /alt• cp. 7) e credfa• mo p11 re che la • peur • chs t'Orremmo piuttosto chiamar pigrl;;; 1 a. gli ha tOlto ogni t:CI· leltà di c onoscere Il mondo. Ag– gfunga.tì a qu('.sto rempcra~n. to una buona dose di vu,to per la IOlttudinc I«J'ai tou• four.t dite.rti la Joule. J'aime tee dbert•. le.r pri.fon.a, la cou. i:ent.s . •. p. lZ} e potremo /ar– ei .un'idea appro.tsfmatka di quuto e /cune (Glono i nato nN '951 patrfarche dc Mane»• que •. com" lo dcRniscc argu– tam('nte Andrl! Bfl/11. Ma flnalmc.ntc Il suo brat-o t•laggto In Italia Gtono l'ha pur /atto. nel 1951: l,-/aggiora– pido, t'Cro t proprio rallye au. tonsobfllatlco compiuto in gran parte a tempo di primato: To• rfno, Milano. Bergamo. Brescia. U Garda, Verona Vicenza. Pa• dora S/ilano rapfdluimamente nello lf)aziO di tre vi·orni di– nanzi agli occhi di Gtono e del .ruof tre compagni che cogliono raggiungere Venezia al piu prnto: ma nemmeno la Serc– nts.slma tTCltttene a Junpo f quattro auromobftl..tti, cd eccoti a Fircn:c. dopo una brct·c .so· sta a Pad01.·a ~ a Bologna. E a F/renu ft t:lag"io ha bruaca• mente termine. L"na preparazione lpirltualc. storica e letteraria a qucato suo ,-oyai:.::e,Glono l'ha /atta. e da tempo: e Il 'V a plu, de tnngt an.J que le ll.t et quc je relU Machiat'el. J'al troure du plabfr d lire Atcchtai:cl, j'al continue. Ctla m·a cntralnl dans lt.t Nord/ieri. cht'Z Gul• chardln, Vettori, ea/fn Pionot– tf Sfnnondl, Pottcr, Tamburi– ni. etc.. bre/. j'etal.t sout-.:nt tn To.scane, Romagne. Lombardle,

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