Fiera Letteraria - Anno IX - n. 11 - 14 marzo 1954

Domenica 14 marzo 1954 LA FlERA LETTERARIA DA "POESIA DELVViWIVERSO,, Serenità della Inorte Pag. 3 AGNES MIEGEL CO:"IIPIE 75 Ac,"NI ?f. Canto della terra d'infanz Ancora, con Gertrud von Le Fort, e11sa occupa U più alto seggio tra le poetesse tede•che e ancora regna come lnauperablle artefice della ballata di CAi.?LO .PICCHIO VARIAZIONE CONCERTO ...dedicato ai musicisti ... '°~~ri~?~c~i~a· i!:i:ur:~lc~~;:io~~ ro~~~!~n~Wof~f~; Le Concert. che tramez:a La Yue e La Source nell'edi– zione Lomerre del 1904. Il Poeta trae la wa ùplrazione da una lettera a lui 08.tai cora, .tcritta ,u carta d'albergo, ornata di un di- 8Cgno in tinta turchina (la réclame de l'hòtel) cho ra11- preac11ta l'albergo 1tuto e it pae,e dov'eMo IJ 11tuato. Il conten1tto del poemetto co111i.,tenella meticolo,a de– .tcri:ione di tutto cii, clae il Poeta vede in quel di.tegno. E9li, dopo euer pauato di particot«re in particolare - d~~~~ci":~i t!Cbtic~ 0 "f: 0 :t~'tI:, ~~ee,c:, 0 ~:i/il ro~~g non é mai ,tato - e,amin« una tJoUa «11cora la calli– gr«fla, femminile, co11cui la lettera ~ acritta, e ne rilegge per la ccnte,ima wtta il te1to, che ,a a memoria, cer– ca11do di C1Jocare, a ogni parola, la voce di colei che la acriMe t«nti anni fa ... Riaerva11docidi parlare diateaamcnte in altr« occa,ionc di qucato ecce:lonali,simo .scrittore Jrance,c, oggi co11.si – derato utio dei flù caratteriatici vrccursori del Surrca– liamo, diamo qui intClnto della .aua opera, co11fa_tradu– zio11edel e concerto•• un ,aggio che ci ,cmbra 1m11re1- sioncrnte. Ai muaici,tl aard /or,e auperfluo r11Jolgerel? raccomanda.tiona di notare con qU11lacompcte,ua Il R,ou.,sel tratta i singoli 1trumenti e le rilt)ettit:e tecni– che. A neuuno ,11,ggird il tJO/ore del tra91co umoriama dilfW$Oin tutto U luogo. RENATO MUCCI Assai pii) .. ,1c1no, a destra, di fronte all'albergo, si esten- ~fn:v~~~11~:n ltac~~ir:'~~ alto palco, verso Il quale si concenlra l'attenzione, è gre– mito di ardenti musici; Il di– rettore d'orchestra sente be– ne che sono I suol, che nessu• no è li eslraneo o no, lzlo; egli è padrone di tutti I lor movimenti. sa far loro cono– scere anche Il suo più mini– mo Intento; dà quando vuole I colorltl, Infonde ai musici Il ~~g; sriir~\~i~I/Jf 1 f~ 1 ~~~~: li anima: proprio In qucs10 Istante, raro. egli raggiunge l'acme di un cre~ce11do ormai completo, maturo; ~ lo sboc– cio d'un di 3uet grandi tuW :ret~Ulbr1~-~1~~ ~u~~~\;~~ir~:. trasporta. tanto è commo– vente, Irresistibile. poten1e, tanto li suo timbro è fuso. appagante e caldo; Il mae- ~h"e~t!r~n,g ft1~~e~i1:.u~c~~: fi~:~! :elj~nJ:ra r~ 0 r~! :;~ essa. quando la farà discen– dere; solo, ritto. egli si le\·&, SI alza sulla punta del piedi; utilizza Il braccio slnlsiro che brandisce Irrigidendo il pu– gno; vuole che ognuno dia ~~t~.fb;\~~~~ t~tio hriSuctnel. ~it~ ~Fo~rs~Is~er1~~lcnl, si appas- Seduto, quasi disteso, Il tblioteca J Biar j.. D:C 'ìf' Rà.Y.N\.OND ROUSSEJL primo violino Si sdraia, assu– mendo la posa Ispirata del geniale. Illustre e 11ammante ,•lrtuoso; strabuzza gh occhi, preme Il suo strumento con– tro la gota, con ebrezza. per– dutamente; gra,·a, penando, l'archetto ond'esso morda, ~~rialn~~J!~à·eA 1 su~~~ ~ 1 ,~b medio aderente, espressivo. s'Immobilizza In uno sfor.t.0 eccessivo a metà del lamen– toso cantino, Ingegnandosi perchè la nota pianga e sia bella. Il vicino. men pieno di sè, men teatrale. la la medesi– ma parte, ma senza darsi ~~~p:1vr:i~:elèsu~~nes~~~,~~1f spinge rarchetto assai In al• to; non gli resta che un bre• ve spazio prima di raggiun– gere li termine; per quanto rallenti, gli resta solo atten– dere che la pro~slma nota lo faccia ritornar sui suol passi e s'Inserisca alle altre; si te– me non gli venga In aiuto troppo tardi; lul è tutto per la sua carriera, per la sua ar– te; e gusta la musica Impe– ritura e sana. I violini son dieci. al due lati del dlrcllore; Ineguali, gli Archetti non si tro\'ano mal allo stesso punto del loro traglltl, ma I vicini, lrfl loro, sono assai para\lell. Proprio di fronte al diret– tore molti violoncelli sono ln ~fa;n!oì't1g1ol~c~~~~l~~lu~~~hg debbon tenere su di una cor– da, in bai.so. con un d!to teso, rigido. una nota alta; l'un d'essi, l'occhlo fisso. teme molto di commettere uno sba- ~\~;I ~~~i1r\ 1 ;i~cd~~~sl c:~ gli occhi !a sua parte e l.11. se– gue \!lclnlsslmo con rara ap– pllcazlone; senzn dubbio egli poco la conosce; il lcgglo è tutto per lul, come se ognu– no, In luogo di dlvlderlo col suo compagno, ne avesse uno; egli non pensa che al r::ti~~~ i~ 0 f, 0 \~cl~~ef:ri,~~ ~~~! 1 q~a~f~g~t ~tti,p:c~~: clo, senza a\1er onta di oren– dcre tutto a suo profitto e di agire da uomo p!en di sè, da egoista. In un canto, unico della fa– miglia, un oboista sta da par– te e senza compagno. lsoh\to; suonando la una faccia deso– lata, Il suo strumento lo ob– bliga ed allungare Il v!so; l'Insieme dell'orchestra Infer– vorata lo soverchia; nel fra– stuono un timbro cosi gracl- le ,,a perduto; il suono può essere sentito a mala pena da IUI stel>llo:In partenza rinun– cia alla lotta. ba~ba, u~'N,~n~ou~l!r s~~ fi~~~ Lo, assume al contrario una aria briosa ed nllegra; eill sorride con la bocca e insie– me con ~Il occhi; ma la sua ~l~~!\arf:~~;_a Jo t~~\a \'~1:6; non sfiora e non Invade Il suo ei<scre, il suo spirito; sebbe– ne Imbronciato, acdgllato. sorride quando solleva lo strumento e suona, salvo a riprendere, quando si ferma, li suo cipiglio; le sue dita un poco coniratte, allungandosi di traverso, sono adusate a tutte le difllcoltà, abili nel trovare senza neppur persar– vt I punti giusti. laA r~~~!l~~z: 1 !e~Ì6 1 tlsp::1i:. due tromboni suonano con tutta l'anima, soddisfatti di ottenere una nota audace, ~lac':r~a 0 rS: 1f ro:,53~nd~i~r:p~~ no e vibra; nelle lor dita la co1diue è sdrucclolcvole e li– bera; suonano con ardore. con Impegno e fuoco, quan– tunque sembrino. nel loro alteggiamento, premere as– sai poco contro le labbra rientranti l'Imboccatura dello strumento. Un corno. volendo dare la sua nota Intatta '\e pura, la– scia partire li soffio con pru- ~~~~~ ':t~~at~'n,or;::o,P~~e~~: nlr fuori, attento; tra le stie due ciglia contratte una ruga s'Imprime, larga e corta; essa non si decide ad apoarlre che sotto l'Impero dello sforzo quando Il corno suona; non appena smette, la ruga si ad– dormenta. sl dissolve dolce– mente. senza bruschi arresti. si pare_e-tia In Attesa che la causa che la genera si rin– novi: la sua sorte Intermit– tente. luggltl\1a. è legata, unita per sempre. forzata– mente congiunta a quella del bei suoni dello strumento: non esiste e non esce darnul– la se non mercé di essi. Un arpista leva lo sguardo mentre sgrana I suoi accordi; l'atteggiamento fa pensare fl ~~~ci!~t1t1les;8r~\; gfl ale~e;:_~ tlcl, alla speme loltretomba, alle eslasl m!stlche; le dita del virtuoso lnebbrlato sono ossute, tutte nervi. di una ac– quisita potenza; son di quelle !~~ 1 td1f!e 1:e:se~~~rc;'; j,~r 1 :~ ln esitante equilibrio si china all'lndlelro verso l'uomo, ob– bediente. o~~ ff.~tt 0 e~Fo~u~~~e~t1:~5~ 5agl! altri; essi fanno def suo- ~~af!:;;i Ji~l ei::o~~~~~~~~: te i loro manici uniformi: è l'accompagnamento, la base, Il sostegno delrorchestra che ~~~J~iSS:1 ~~:lsts;~~r:s~~~s.!: non sempre fanno uso del portam611to, né dan sempre suoni falsi; esse oerdon l'ac- j'f:e0 !i~!~n3~a:~h:g~~~d~ teni;ton le dita assai divarica– te. polchè uno spazioso Inter• ,•allo. richiedendo un agli sal– to, s'Intercala tra I suoni più strettamente contigui. anche se son già alti. serrati, acuti. Un dei musici, mal ridotto, vecchio. si piega su d! sé e si accascia. Un altro tiene fra I due gl- ~fr~~~~/: ~rg;c~e~r~ d~~~ragll occhi per non dare né troppo presto né troppo tardi Il col– po vivificante, magistrale, cui ;~ a~~ng;;e~fs~ 1 o~~afle~irrfir!; del cre-3cendo; per ottenere d~r~v~,! 10 ~t~~~~f~~ 0 / ~Ùe~'~ ~.n 1• 1 in "à~rod~~n~1i:~1~rJ, 1 :i\~~ rovesciato e di egual dimen– sioni SIA sulla itrancassa nel luogo più Indicato onde 1 1 colpo possa essere agevol– mente assestato. RAYMO?•tD RODSSEL ttrad. di R1wato .MucciJ

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